"Marta Dassù - hanno voluto sottolineare, in una interrogazione, cinque deputati di "Sinistra Ecologia Libertà" - va dimissionata dalla carica di consigliere di amministrazione di "Finmeccanica" perché la sua nomina è avvenuta in violazione dell'articolo 2 della legge 215 del 2004 sul conflitto di interessi".
Che cosa dice l'articolo 2 di questa legge? Dice, testualmente anche se ampollosamente, che l'incompatibilità "perdura per dodici mesi, dal termine della carica di Governo, nei confronti di enti di diritto pubblico, anche economici, nonché di società aventi fini di lucro che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta". E, in effetti, non solo per Marta Dassù non sono trascorsi ancora dodici mesi da quando ha lasciato la sua carica di viceministro degli Esteri nel Governo Letta, ma, essendosi in tale carica occupata specificatamente di sicurezza e di difesa, è in palese conflitto di interessi con quella "Finmeccanica" il cui "core business" sono proprio i sistemi di sicurezza e di di difesa di cui è "leader" mondiale. "L' "Antitrust"- ha subito risposto, cercando di sistemare la questione, Marta Dassù - ha già deliberato sulla mia nomina in "Finmeccanica"". Peccato, però, che all' "Antitrust" abbiano fatto sapere che non ci sono state, invece, delibere in merito. E allora? Allora perché l'articolo 2 della legge 215 del 2004 sul conflitto di interessi è stato fatto giustamente valere bloccando la consulenza a "Finmeccanica" dell'ex Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e non si sta facendo ingiustamente valere nei confronti dell'ex viceministro Marta Dassù? Questione - c'è stato qualche mormorio nei corridoi di Montecitorio e di Palazzo Madama - questione soltanto di amicizie. Marta Dassù, evidentemente, ha quelle giuste. Giampaolo Di Paola no.
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