Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 30 giugno 2011

De Magistris, dottor Yekill e mister Hyde

"Andrò a Bruxelles - ha ribadito il neosindaco partenopeo, Luigi De Magistris - per ottenere almeno uno sblocco parziale dei 145 milioni di euro a suo tempo chiesti dal Governo per risolvere il "problema mondezza" a Napoli e in Campania".

Luigi De Magistris, quindi, come dottor Jekill e mister Hyde. Come dottor Jekill, oggi nel ruolo di sindaco di Napoli, quando si riconferma pronto a volare a Bruxelles per sbloccare almeno una parte di quei 145 milioni di euro a suo tempo chiesti dal Governo. Come mister Hyde, appena cinque mesi fa ancora nel ruolo di europarlamentare, quando votò e convinse l'assemblea di Strasburgo a votare contro quegli stessi 145 milioni. Luigi De Magistris, sì, come dottor Jekill e mister Hyde. Per restare, benevolmente, in campo letterario. Sul grande schermo, invece, come Stan Laurel e Oliver Hardy.

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I poveri deputati di Gianfranco Rotondi

"Detratte tutte le spese - si è disperato il Ministro per l'attuazione del programma, Gianfranco Rotondi - ai deputati non restano, per la famiglia, che quattromila miseri euro al mese. Una vergogna!"

Una vergogna? Tutto, certo, è soggettivo. E però, se quattromila euro al mese sono per il Ministro Rotondi una vergogna in tasca ai deputati, che cosa sono dai cinquecento ai mille euro al mese in tasca ad un pensionato o ad un precario con famiglia? Una vergogna, perlomeno, all'ennesima potenza. Ma, evidentemente, questo importa poco o nulla al ministro Rotondi che pure, da cristiano e democristiano, dovrebbe nutrire ben altri pensieri e ben altri sentimenti. E che magari, per quanto riguarda lui e non soltanto lui, è preoccupato di non farcela, con quattromila euro al mese, a traslocare di tanto in tanto da questo a quello. Il Ministro Rotondi, infatti, in pochissimi anni ha già lasciato casa dc per casa ppi, casa ppi per casa cdu, casa cdu per casa udc, casa udc per casa dc per le autonomie, casa dc per le autonomie per casa pdl. Per ora, naturalmente. Domani chissà. Sperando, sempre, in un aumento della misera indennità parlamentare. Sulle spalle, anche, di quei precari e di quei pensionati che, se lasciano casa, è solo perché non riescono, con i loro quattro euro, a pagare l'affitto.

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Bossi dall'acqua al vino

"Se Tremonti non cambierà le sue idee e i suoi propositi - ha esternato il "leader" della "Lega nord", Umberto Bossi - il Paese avrà sì i conti in ordine, ma poi dovremmo lasciarlo alla sinistra".

Secondo Umberto Bossi, perciò, il Ministro Tremonti dovrebbe cambiare idee e propositi per non rischiare di lasciare il Paese alla sinistra. Con tanti "fora da i ball" ai conti in ordine nell'interesse dell'Italia. Le ampolle della "Lega nord", evidentemente, non contengono più l'acqua delle sorgenti del Po, ma il vino delle botti dell'Oltrepo pavese. O, addirittura, un "cocktail" per un quarto di gassosa padana e tre quarti di cinico e becero opportunismo politico.

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Don Giovanni Buttiglione

"Io - si è vantato, in una intervista al periodico "A", il Presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione - so corteggiare le donne meglio di Silvio Berlusconi".

Con quella faccia lì? Potrebbe, per carità, essere pure così. Sarebbe stato più serio, comunque, se Rocco Buttiglione si fosse vantato di sapere, meglio di Silvio Berlusconi, governare gli italiani.

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lunedì 27 giugno 2011

Robe da matti

"I provvedimenti che tanto vorrebbe prendere il Ministro Giulio Tremonti per concedere qualche diminuzione del peso fiscale senza incidere sul debito pubblico - si è infuriato il Sottosegretario alla difesa, Guido Crosetto - sono da manuale di psichiatria".

Il Sottosegretario Crosetto, purtroppo, ha ragione: giusto un matto, ancora oggi, avrebbe potuto ipotizzare di dare una mano agli italiani senza aggravare le spese dello Stato con il tagliare i fondi e i rimborsi alla "lobby" dei partiti, con l'equiparare i compensi dei "servitori della Repubblica" ai corrispondenti livelli europei, con l'eliminare vitalizi e "benefits" una volta si siano lasciati gli incarichi che li prevedono, con l'azzerare il doppio stipendio a quei consiglieri regionali che siano stati eletti anche in Parlamento, con il ridurre il numeo e la cilindrata dell'immensa flotta delle "auto blu" sempre più in dotazione anche a porci e cani. E sì, onorevole Crosetto, roba da matti. Veramente roba da matti. Questo Guuido Tremonti andrebbe proprio internato. O, perlomeno, estromesso dal Ministero. E che diamine!...

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Se mettono agli atti anche la nota della spesa...

"Facendo la spesa - si legge nelle intercettazioni telefoniche fatte al faccendiere Luigi Bisignani, messe agli atti del processo sulla P4 e regolarmente pubblicate sui giornali - ho trovato il pane, la verdura e anche la carta igienica".

Ora sarebbe davvero interessante conoscere, dai giudici che hanno deciso di mettere agli atti e di rendere nota questa intercettazione -come tante altre dello steso tipo e della stessa natura - quale contributo penalmente utile possa esserne scaturito per le indagini in atto sull'attività indagata di Luigi Bisignani. Viene perlomeno da indignarsi. E - beninteso - non perché di Luigi Bisignani si tratti. L'ndignazione sarebbe stata la stessa, se i giudici avessero inserito nei loro fascicoli processuali e fatto conoscere alla stampa intercettazioni a carico di qualsiasi altro indagato - di destra, di centro o di sinistra - durante le quali questo indagato fosse stato sorpreso a confidare, a sua moglie o alla sua collaboratrice domestica, di aver fatto un salto al supermercato per rifornirsi - puta caso - di fette biscottate, di rape, di cavoletti di Bruxelles e anche di pannolini per il pupo. Tutta materia di nessun interesse perfino per un giornale di "gossip" e figurarsi, dunque, per un fascicolo giudiziario. Non solo. Tutta materia che un giornale di "gossip" non pagherebbe neppure un euro, ma che certi giudici, per averla, non hanno esitato invece a spendere centinaia di migliaia di euro. Non in nome - c'è da sperare - del popolo italiano.

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venerdì 24 giugno 2011

Un altro regalo a Cesare "cocco di mamma"

"Al terrorista pluriomicida Cesare Battisti - arriva notizia da Rio - le autorità brasiliane hanno concesso, in questi giorni, quel permesso di soggiorno che lo renderà un uomo completamente libero e in regola con l'ordinamento del Paese".

Dopo avergli concesso l'assurdo diritto di sottrarsi alla giustizia italiana e l'uscita dalle galere brasiliane dove era stato rinchiuso perché entrato nel Paese con un passaporto falso, a Cesare Battisti, dunque, è stato anche concesso di vivere, ora, con gli stessi diritti e riconoscimenti di qualsiasi cittadino per bene. Un altro bel passo avanti - non c'è che dire - da parte delle autorità brasiliane. Che si spera non finiscano per concedere a Cesare Battisti, facendo un ulteriore passo, perfino il nulla osta per uccidere anche a Rio, a sangue freddo, qualcuno che non dovesse pensarla come lui.

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Le pagine di Clooney

"George Clooney - si sono detti convinti alcuni suoi amici dopo la fine della relazione con Elisabetta Canalis - voleva cambiare pagina".


Quella di Elisabetta Canalis, forse la pagina ventidue, era evidentemente rimasta in bianco. E sembra che lui vorrebbe ora arrivare, al più presto, forse alla pagina ventitre.


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mercoledì 22 giugno 2011

Il sindaco si è dimenticato del pubblico ministero?

"C'è un complotto - ha cercato di giustificarsi il neosindaco di Napoli, Luigi De Magistris - c'è un complotto per impedirmi di risolvere il drammatico problema delle immondizie".

Verosimile, anzi perfino probabile, che questo complotto ci sia. Ma Luigi De Magistris, da ex pubblico ministero rigoroso ed implacabile quale è sempre stato, non dovrebbe limitarsi ad accuse generiche, impalpabili, fumose. Sarebbe opportuno, oltre che coerente, che esibisse finalmente le prove dei reati e facesse finalmente i nomi dei fuorilegge. E allora, visto che non è riuscito a mantenere la ridicola promessa di ripulire la città in cinque giorni, riuscirà adesso, in cinque giorni, a produrre una seria documentazione giuridico-politica su chi, con la complicità di chi e con quali azioni illecite, complotta contro Napoli pulita? Si è tutti, soprattutto in Campania, in attesa del suo tradizionale furore indagatore. Prima, però, che arrivi la peste.

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Più che il dolore poté la vanità

"Le donne - ha dichiarato il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, accusato dai giudici di avere ferocemente ucciso sua moglie Melania in un boschetto del Teramano - mi scrivono "sei bellissimo, ti amo".

Può darsi pure che il caporalmaggiore Salvatore Parolisi non abbia ucciso ferocemente sua moglie Melania. Con quella sua dichiarazione, però, ha clamorosamente ucciso, senza alcun dubbio, la sua dignità di uomo e di marito e quella sua riservatezza che le circostanze avrebbero dovuto dolorosamente dettargli dentro. Anche al pensiero, che non avrebbe dovuto lasciarlo mai, di quella piccola donna rimasta crudelmente senza una madre: sua figlia Vittoria di appena diciotto mesi. Che non sa ancora scrivere e che, quando saprà farlo, chissà se potrà mai scrivergli "papà, sei stato con me buonissimo, ti voglio tanto bene".

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Pierferdy non c'è più

"...E che dichiaro a fare - ha risposto Pierferdinando Casini ad un giornalista che avrebbe voluto da lui qualche commento sulla situazione politica attuale - Ormai non faccio più notizia".

Raro, ma anche nobile, esempio di coraggioso realismo e di sana autocritica.

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Smarronate

"Via dai nostri stadi - ha proposto Roberto Maroni, Ministro dell'interno - gabbie e reti di protezione".

Forse le vuole togliere a quelle centinaia di migliaia di gentiluomini che approdano con rosari, fiori e opere di bene, tutte le domeniche calcistiche, nelle placide curve degli stadi per trasferirle nelle rade di Lampedusa battute dalla furia violenta, di tanto in tanto, di centinaia e centinaia di delinquenti neri che, così, non potrebbero più approdare con bastoni, mazze di baseball, spranghe di ferro, petardi, bombe-carta, lanciarazzi, perfino pistole. E non invadere più i campi. Soprattutto quelli della sacra Padania.

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lunedì 20 giugno 2011

Se lo dice il Csm...

"Il trenta per cento delle "toghe" - ha dovuto ammettere, seppure ancora sottovoce, il Consiglio superiore della magistratura - deve lavorare di più".

Il Consiglio superiore della magistratura si sta, forse, finalmente svegliando? Se così fosse, buongiorno Consiglio superiore della magistratura. E, c'è da sperare, "ad maiora"...
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La foglia di fico di "Panorama"

"La vergogna - ha titolato in copertina, indignato, "Panorama" - delle auto blu".

Sacrosanta indignazione. Ma, obiettivamente, arrivata buon ultima. E soprattutto, "absit iniuria verbis", arrivata la settimana dopo i risultati dei referendum che non sono certo piaciuti a Silvio Berlusconi. E, quindi, a "Panorama".
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Tanta voglia di Dc

"In giro - va continuando a sostenere Mauro Cutrufo, attuale "braccio destro" del sindaco di Roma e "plenipotenziario" del Ministro per l'attuazione del programma - in giro c'è tanta voglia di Dc".

In giro? Ma in quale giro?

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Fumo "Ferrari"

"Abbiamo rinnovato - ha fatto sapere la "Ferrari" - il contratto pubblicitario con la "Philip Morris"".

Impareggiabile dottor Montezemolo. Tanto fumo e niente arrosto sui circuiti di "Formula 1" e, però, tanto fumo e tanti milioni dalla tabaccara "Philip Morris".

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Siti

"Votate - è l'invito che compare, ogni giorno, sul sito www.sexyparlamentare.it - per le onorevoli e per gli onorevoli più affascinanti".

Sarebbe confortante se, un giorno, comparisse un sito www.efficienteparlamentare.it per votare le onorevoli e gli onorevoli più attenti ai problemi dell'Italia.

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Da "football" a "farce"

"I calciatori, gli allenatori e i dirigenti che non denunceranno qualsiasi tentativo di corruzione - ha minacciato qualche giorno fa Michel Platini, presidente dell'Uefa, dopo i nuovi scandali italiani - potrebbero incorrere in una squalifica a vita".

Nemmeno il tempo di congratularsi con la giustamente severa determinazione di Michel Platini che ecco, incredibilmente, questa tranquillizzante dichiarazione del segretario generale dell'Uefa, Gianni Infantino: "Le nuove norme disciplinari non includeranno alcuna squalifica a vita per le partite truccate". Sarà, allora, come minacciato dal presidente Michel Platini o come tranquillizzato dal segretario generale Gianni Infantino? Nell'un caso o nell'altro, comunque, sarebbe opportuno che il massimo organismo del calcio aggiornasse il suo acronimo Uefa: da "Union des Associations Européennes de Football" a "Union des Association Européennes de Farce". E, cioè, da "Unione delle Associazioni Europee di Calcio" a "Unione delle Associazioni Europee di farsa". Di pedestre buffonata. Affinché non ci siano più dubbi.

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martedì 14 giugno 2011

Haiti nel dimenticatoio

"Nel mese di maggio - ha denunciato Richard Frechette, il prete medico che da decenni opera ad Haiti - nell'isola l'epidemia di colera, che sembrava essere stata messa sotto controllo, è invece esplosa di nuovo in modo preoccupante".

Altrettanto preoccupante, tuttavia, è un fatto sul quale nessuno sembra avere da dire: i tredici miliardi che il mondo si era affrettato a sottoscrivere in soccorso di Haiti, colpito a gennaio dello scorso anno prima dal sisma e poi dal colera, sono ancora lì, quasi tutti da utilizzare a favore della sfortunata popolazione. Che, così, ha continuato a vivere nella miseria più nera e nelle più terribili condizioni sanitarie. E certamente non sa - come certamente non sa chi si è affrettato a sottoscrivere a suo tempo per gli aiuti - chi stia cinicamenete intascando, intanto, gli interessi su quella somma non da poco. C'è qualcuno, in tutto il mondo cosiddetto civile, che vorrebbe indagarci su?

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Silvio etico o istituzionale?

"Il no alla gestione privata del'acqua, all'energia nucleare e al legittimo impedimento di comparire in giudizio per Ministri e Presidente del Consiglio - hanno testimoniato i referendum popolari - erano e sono nella convinzione della stragrande maggioranza della popolazione".

Silvio Berlusconi, così, è dovuto passare dal "battiquorum" della vigilia referendaria al "maldiquorum" dei risultati. Ma ora? Ora, per lui, due scelte. Quella istituzionale, che non lo obbligherebbe a dimettersi, e quella etica, che dovrebbe indurlo alla conclusione di tornarsene a casa avendo perso sicuramente la simpatia, ma - ultime votazioni alla mano - la stessa fiducia della maggioranza degli italiani. Quale sarà, allora, la scelta del cavaliere ormai dimezzato? Si starà a vedere. Anche se le agenzie di scommesse continuano a dare uno a centomila le sue dimissioni.

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Santorate

"Potrei candidarmi io - ha proclamato Michele Santoro nel suo intervento alla festa per il 110° anniversario della nascita della Federazione italiana operai metalmeccanici - alla carica di..."


Tutti i presenti si sarebbero attesi "alla carica di rappresentante sindacale alla "Fincantieri" o, al limite, "di segretario generale della Federazione matalmeccanici". Macché. Michele Santoro ha chiarito che avrebbe potuto candidarsi "a direttore generale della Rai". E per "sparare" un ulteriore colpo a sensazione, da abile animale da spettacolo qual è, con questa motivazione: "Per scacciare la politica dalla Rai". Ma allora, secondo coerenza, si verificherebbe per assurdo questo: Michele Santoro si farebbe eleggere direttore generale della Rai perché il più bravo, ma poi, una volta fattosi eleggere, dovrebbe scacciarsi perché uomo di partito dalla testa ai piedi. "A Miche' - direbbero a Roma - e lassa stà".


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lunedì 13 giugno 2011

Le intercettazioni segreto di Pulcinella

"Ecco - ha pubblicato "Repubblica" - il testo delle intercettazioni sulle telefonate tra Flavio Briatore, "sotto osservazione" della Finanza per certe sue presunte evasioni fiscali, e il Sottosegretario per l'attuazione del programma, Daniela Santanché. Telefonate nelle quali emergono, anche, certe particolarità e certi giudizi sul Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che sono stati trasmessi ai magistrati di Milano".

Nulla da dire, naturalmente, sulle intercettazioni per conoscere se Flavio Briatore abbia evaso o no le tasse e, se sì, in quale misura. Molto da dire, invece, sul fatto che certi commenti di Flavio Briatore e Daniela Santanché, che nulla avevano a che vedere con lo scopo e la legittimità delle intercettazioni, siano stati illegalmente trasmessi ai magistrati milanesi che stanno indagando Silvio Berlusconi per ragioni di tutt'altra natura. Moltissimo da ridire, infine, sul fatto che quelle intercettazioni siano state pubblicate da un giornale in piena fase di segreto istruttorio. E non perché un redattore di quel giornale si sia introdotto nottetempo, in certi ambienti giudiziari, per fotocopiarle e portarsele tranquillamente a casa. Ma perché - per l'ennesima deprecabile volta - qualcuno di questi certi ambienti giudiziari ha fotocopiato lui quelle intercettazioni e le ha fatte avere a domicilio al solito giornale di fiducia. Alla faccia e con tanti saluti a quel Consiglio superiore della magistratura che continua ad assistere, senza muovere ciglio e dito, a questi comportamenti gravissimi. E a muovere la lingua, invece, contro chi questi comportamenti gravissimi continua a condannare e a far conoscere alla pubblica opinione.

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Coerenza a "Cinque stelle"

"I magistrati - hanno protestato i "fans" di Beppe Grillo quando questi è stato indagato per avere a suo tempo violato i sigilli posti dai giudici ad una casetta-presidio "anti Tav" - se la prendono sempre con i politici più in vista".

Una protesta così, fino a ieri, l'avevano portata avanti soltanto i "fans" di Silvio Berlusconi. Ed era stata sempre contestata, più di ogni altro, proprio dai "fans" di Beppe Grillo. Il cui movimento - come si ricorderà - è stato denominato "Cinque stelle". Ma cinque stelle di che? Beh, la prima - si è capito subito - ad illuminare un misto di populismo d'accatto e di qualunquismo becero. La seconda a fare luce su una propensione alla violenza, non solo verbale, del tutto intollerabile. La terza a mettere in chiaro un mondo, quello di Beppe Grillo, costruito su una incoerenza dietro l'altra. La quarta e la quinta? Si è tutti qui ad attendere di saperlo. Con una certezza: l'uomo trasmigrato dal comico dello spettacolo al comico della politica non renderà l'attesa troppo lunga.

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La Magistratura dirà sì al professor De Mauro?

"Chiederò io a Riina in cella - ha dichiarato, in una intervista, il professore Tullio De Mauro - la verità sul sequestro e sull'uccisione di mio fratello Mauro".

L'augurio è che la Magistratura, dopo che il Tribunale di Palermo ha mandato imprevedibilmente assolto Totò Riina per il sequestro e l'uccisione del giornalista Mauro De Mauro, non abbia alcunché in contrario. Permetta a suo fratello Tullio di guardare negli occhi il feroce boss mafioso e di provare a sciogliergli il cuore e la lingua. Non arrivando magari ad eccepire "Totò Riina è mio e me lo gestisco soltanto io".

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La "grana" Tabacci

"Basta - si era impegnato il neosindaco di Milano, Giuliano Pisapia - con i doppi incarichi".

Chi avesse accettato di sedere in Giunta, insomma, avrebbe dovuto abbandonare altre poltrone eventualmente occupate. Un impegno, perciò, lodevolissimo. Solo che ora Bruno Tabacci, nominato da Giuliano Pisapia assessore comunale al bilancio, sta in tutti i modi cercando di non "scollarsi" dal seggio di deputato. Come andrà a finire? La spunterà il vecchio furbetto che ha evidentemente conservato il classico dna democristiano? Oppure il nuovo sindaco che ha evidentemente cominciato ad avere le prime "grane" in casa? L'Alighieri, a Giuliano Pisapia, si rivolgerebbe sicuramente così: "Qui si parrà tua nobilitade".
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sabato 11 giugno 2011

Ma a Rio è sempre Carnevale?

"Le sentenze del Tribunale supremo federale - si è risentita la Presidente brasiliana, Dilma Rousseff - vanno rispettate e non si discutono".

Anche quelle non elaborate autonomamente e imposte, per di più proprio nel momento di lasciare la sua carica, dal Presidente Luiz Inacio Lula da Silva? Va bene il "Carnevale di Rio". Ma in Brasile non dovrebbe essere sempre Carnevale.

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Assassinio De Mauro: non è stato l' angioletto Riina

"Il boss mafioso Totò Riina va assolto dall'imputazione di avere organizzato il sequestro e l'uccisione del giornalista Mauro De Mauro - ha sentenziato il Tribunale di Palermo - perché insufficienti le tesi formulate dalla pubblica accusa per la sua imputazione e la sua condanna".

Dopo averci pensato sù più di quarant'anni, dunque, la Giustizia palermitana non è stata ancora capace di dare un volto ufficiale al brutale assassino di Mauro De Mauro, di chiuderlo in carcere e di buttare la chiave in mare. Sorprendente, se ci fosse ancora la possibilità di sorprendersi. Incredibile, se ci fosse ancora la possibilità di non credere a certi assurdi. "Sono stupito - ha dichiarato lo stesso Procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia - faremo ricorso". Giustissimo, certo. Solo che, se anche questo ricorso dovesse poi attendere la sentenza quarant'anni e più, a quel punto Totò Riina, che è già un po' là con gli anni, potrebbe essere chissà dove per dare conto a chissà chi dell'assassinio di Mauro De Mauro e del resto della sua spregevolissima vita di feroce boss.

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Gli amori dell'onorevole Polidori

"Ammodernare le reti idriche - ha dichiarato l'onorevole Carla Polidori - significa avere a cuore l'ambiente".


Indubbiamente vero. Peccato, però, che l'onorevole Carla Polidori sia tra i consiglieri di amministrazione in una società privata "leader" nel mercato delle condotte idriche e, quindi, in condizione di dare la sensazione che "l'ammodernamento delle italiche reti idriche", più che significare un suo amore per l'ambiente, potrebbe significare un amore per gli interessi di quella società. Ma peccato, soprattutto, che l'onorevole Carla Polidori sia stata recentemente nominata Sottosegretario allo Sviluppo economico e che, dunque, si trovi in un evidente conflitto di interessi. Due peccati indubbiamente gravi anche in questo mondo politico di incalliti peccatori a vario titolo. Ma evidentemente, parafrasando un vecchio famoso film, "L'inferno può attendere".

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Il "quorum" referendario tra utile e dilettevole

"Nel caso si raggiungesse il "quorum" nei referendum del 12 e del 13 prossimi - ha voluto ricordare "L'Espresso" - i Comitati promotori incasserebbero ben due milioni di euro".

Potrebbe essere classificato come un fatto capace di unire, dunque, l'utile al dilettevole. Con una speranza, tuttavia: che l'obiettivo del "quorum" da raggiungere sia, per i Comitati promotori, prima l'utile e poi, "en passant", il dilettevole.

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Cinquanta euro a voto

"A Napoli - ha dichiarato, in una intervista a "Sette" del "Corriere della sera", il giudice antimafia Antonio Ardituro - la camorra paga cinquanta euro per ogni voto".


Sarebbe interessante conoscere quanto sia costata, alla camorra, qualche illustre nuova "entry" nel Consiglio comunale di Napoli.


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Latte e "business"

"Ecco Rosita - hanno proceduto alla presentazione ufficiale due ricercatori argentini del "National Institute of Agrobusiness Techonology" - la prima mucca che sarà in grado di produrre latte umano".

Chissà quale scalpore si farà quando, in omaggio al "business tout court", si arriverà a presentare Rosella, la prima donna in grado di produrre latte di mucca.

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Quando la Giustizia è ancora ferma alla lira

"Fra le pratiche per chiedere la separazione legale - è l'assurdo denunciato da alcuni legali - c'è il modulo nel quale l'assegno mensile di mantenimento da corrispondere da parte di uno dei coniugi all'altro, secondo decisione del giudice, viene indicato tuttora in lire".


In quelle lire, cioè, non più utilizzabili già dal marzo del 2002 e non in quegli euro che sono ormai l'unica moneta a corso legale. Perché? Forse perché il Ministero di Giustizia, troppo preso da questioni di altissimo livello, non ha ancora avuto il tempo di occuparsi di una bazzecola: far stampare i nuovi moduli nei quali la voce della defunta lira venga sostituita, finalmente, dalla voce del vivo e vegeto euro. Oppure perché il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha vietato la nuova stampa, al Ministero di Giustizia, per non aggravare pesantemente il deficit dello Stato!

giovedì 9 giugno 2011

La vergogna Battisti

"Il pluriomicida terrorista Cesare Battisti - è arrivata notizia dal Brasile - è stato negato alla Giustizia italiana ed è stato addirittura scarcerato".

"Viva la vittoria sempre", hanno subito esultato certi suoi amici italiani, francesi e sudamericani. Ma non certo ogni persona, in tutto il mondo, onesta e rispettosa del buon diritto. La quale, al contrario, starà già gridando "Abbasso il disprezzo più insultante di sottoscritti accordi internazionali", "Abbasso il comportamento più sprezzante nei confronti di un Paese definito amico", "Abbasso la più arrogante illegalità sottoscritta - attraverso i giudici della Corte suprema - dallo Stato brasiliano", "Abbasso l'impunità vergognosa concessa ad un comprovato terrorista pluriomicida che, tra l'altro, non si è neppure mai pentito dei suoi atroci crimini". E quanto a lui, all'assassinio seriale Cesare Battisti, il rinnovato disprezzo più profondo. Con la speranza - anche se, dato il personaggio, molto flebile o, addirittura, molto ingenua - che, una volta riacquistate ingiustamente la libertà e la sicurezza di non venire mai estradato in Italia per pagare i suoi orrendi delitti, avverta perlomeno quel minimo di dignità che lo induca a restarsene lontano dai suoi amati salotti pseudoletterari e dai suoi frequentatissimi ambienti del Brasile cosiddetto "bene". Ma sia spinto, finalmente, da un convincimento in verità improbabile: quello di starsene nascosto il più possibile (per vergogna, se non più per latitanza) e il più velocemente possibile cercare di sparire nel nulla almeno mediatico.

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Niki la volpe marina

"Mettiamoci tutti quanti in mare aperto - ha proposto Niki Vendola, leader della "Sel" - mettiamoci tutti quanti in mare aperto a guardare la scena nuova della politica".

Il consiglio spassionato, però, è di portare con sé un potente canocchiale. Per vedere meglio, da lì, che cosa continuerà tranquillamente a fare sulla terra ferma - scena della politica vecchia o nuova - il pur Cavaliere dimezzato Silvio Berlusconi. Un tipo, notoriamente, tutt'altro che contemplativo. E che, ognivolta va a mettersi in mare aperto, va a mettercisi in una delle sue "barche" non per filosofeggiare, ma per spassarsela allegramente.

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"Giallo piscine" a Filicudi

"A Filicudi, l'isoletta delle Eolie che fa parte del patrimonio dell'Unesco e che è sottoposta anche per questo a rigidissimi vincoli urbanistici - è accaduto tempo fa - Luca Barbareschi aveva costruito una grande piscina in uno dei punti più panoramici. L' Ufficio urbanistico del Comune di Lipari aveva però accertato che questa piscina era stata realizzata abusivamente, era scattata la denuncia alla Procura competente e, successivamente, un'ordinanza di demolizione con il relativo invito a ripristinare, entro novanta giorni, lo stato originario dei luoghi".


Ma che cosa è successo da allora? E' successo che la piscina non è stata demolita e lo stato dei luoghi non è stato ripristinato né entro i novanta giorni prescritti né mai. E' infatti successo che Luca Barbareschi, per perorare la sua causa, si è rivolto alla Soprintendenza di Messina e la Soprintendenza di Messina, sorprendentemente, ha sentenziato che la piscina "barbaresca" è del tutto compatibile con il paesaggio e, quindi, ha di fatto sanato l'abuso. Ma il Comune di Lipari e la competente Procura saranno d'accordo con questa sanatoria di fatto che è venuta a calpestare le loro deduzioni e le loro azioni sanzionatorie? Intanto, comunque, la stessa Soprintendenza di Messina ha negato la costruzione di una piscina ad un altro "poveraccio" che voleva costruirla sempre a Filicudi. Quel "poveraccio", forse, avrà pure i miliardi e però, magari, accumulati non con lo spettacaolo e con la politica, ma con il commercio di salumi e formaggi. E, soprattutto, non si chiamerà Luca Barbareschi, ma - chissà? - Pasquale Provoli.


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Meglio l' "Azienda lumache italiane"

"Una fattura spedita per posta prioritaria dal centro alla periferia di Torino (totale quattro chilometri) è stata recapitata - si è indignato in una e.mail a "Panorama" il signor Paolo Allegri - dopo ben dodici giorni".

La povera fattura, insomma, ha proceduto verso l'agognata meta alla folle velocità di 333 metri al giorno. Sarebbe arrivata certamente prima, se il signor Paolo Allegri l'avesse affidata, anzichè all'azienda "Poste italiane", all'"A.l.i." (l' "Azienda lumache italiane").

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Annalena dell'incoerenza

"Non amo gli stravaganti vestiti di Formigoni - ha scritto, nella sua rubrichetta in fondo a un settimanale di grande tiratura, Annalena Benini - ma, parafrasando il grande cartone animato "I Griffin", darei la vita per consentirgli di indossarli". "Formigoni - ha poi aggiunto qualche riga più giù - dice che ne ha un armadio pieno..., ma nessuno ha un cerino acceso da far cadere accidentalmente in quell'armadio?"

Come spesso le accade, dunque, Annalena Benini non ha affatto le idee chiare. Insomma vorrebbe dare perfino la sua vita per permettere a Formigoni di indossare le sue effettive stramberie e subito dopo, però, cerca chi possa dare fuoco al suo armadio di vestiti? Se qualche lettore del settimanale dovesse leggere per caso la sua rubrichetta, molto probabilmente non esiterebbe a mandarcela. A mandarla al supermercato per acquistare, almeno, tre chili e mezzo di coerenza e altrettanti di serietà.

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lunedì 6 giugno 2011

"Mani pulite" 2

"All'ingresso del Tribunale di Milano in Via Freguglia - è stato notato - da qualche giorno fa bella mostra di sé un "dispenser" di schiuma germicida"


Mani pulite 2...

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Aveva detto (1)

"Tutti - ha detto e continua a dire il segretario del Pd, Pierluigi Bersani - devono sentire il dovere di andare a votare il referendum contro il nucleare".

Ma il segretario del Pd, Pierlugi Bersani, il 13 novembre 2007 - in un colloquio con Samuel Wright Bodman, allora ministro Usa per l'energia - aveva pubblicamente e testualmente detto: "Il referendum del 1987 sul nucleare ha soltanto sospeso e non chiuso i piani nucleari dell'Italia. L'Italia non è fuori dalla produzione di energia atomica". Ops!

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Aveva detto (2)

"Sì - ha detto, subito dopo la sua elezione a sindaco di Napoli, l'ex magistrato Luigi De Magistris - negli ultimi mesi ho molto apprezzato la convinta difesa della Costituzione attuata da Napolitano di fronte a tutti i tentativi di volerla demolire".

Ma il neosindaco di Napoli ed ex magistrato Luigi De Magistris, non più di un anno fa, aveva pubblicamente e testualmente detto: "Napolitano, secondo me, non difende in modo adeguato la Costituzione. No, non sono contento di come interpreta il suo ruolo. Abbiamo un Capo dello Stato del tutto inadeguato". Ops!

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Aveva detto (3)

"De Magistris - ha detto, in questi ultimi giorni, l'onorevole Umberto Ranieri - è portatore di una strategia e di idee che consentiranno a Napoli di uscire da questa maledetta emergenza".

Ma l'onorevole Umberto Ranieri, non più di sei mesi fa, aveva pubblicamente e testualmente detto: "Quanto a De Magistris, ho la sensazione che, non essendo in grado di cimentarsi con i problemi di merito di Napoli, ricorra a calunnie e ad un comportamento vile". Ops!

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Le scuse pelose di "Poste italiane"

"Chiediamo scusa - continuano a dirsi contriti a "Poste italiane" - per i disagi che stanno avvenendo dal primo giugno ai nostri sportelli".

Disagi, però, per l'ennesima volta non da poco. Che meriterebbero, oltre alle più o meno sinceramente contrite scuse, un impegno finalmente serio: dedicare la propria attività ai servizi istituzionali (conti correnti, vaglia, telegrammi, raccomandate, pacchi, francobolli, raccolta e distribuzione della corrispondenza) e solo se avanzasse del tempo ad attività finanziarie e commerciali ormai di ogni tipo. Il contrario, insomma, di quanto sta avvenendo già da molto tempo.

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sabato 4 giugno 2011

Richiesta giusta, indirizzo sbagliato

"Come è potuto accadere - si sono indignati il senatore Giuseppe Lumia e l'onorevole Leoluca Orlando - che quattro pericolosi fiancheggiatori del boss Bernardo Provenzano siano stati scarcerati, dalla Corte d'appello di Palermo, perché non è stata ancora emessa la sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione nei loro confronti? Lo chiediamo al Governo, al Ministro di Giustizia e al Ministro dell'Interno".

Giusta indignazione. Ma sarebbe stato più logico, più istituzionale - e anche più semplice - se la richiesta fosse stata rivolta al Presidente della Corte d'appello di Palermo (che ha scarcerato i quattro), al Primo presidente della Suprema Corte di Cassazione (una Sezione della quale, ritardando la sua sentenza definitiva, quella scarcerazione ha favorito) e, quale organo di autocontrollo, al Consiglio superiore della magistratura. Oppure la divisione dei poteri e delle competenze vale soltanto quando fa comodo a qualcuno?

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Pd: Lama chi?

"E' stato il "berlusconiano" Giuliano Cazzola - resoconto alla mano della Camera dei deputati - a commemorare il sindacalista comunista Luciano Lama a quindici anni dalla sua morte".

Non è stato, cioè, alcun rappresentante di quel Partito democratico che dal Partito comunista discende. E questo non può che sorprendere. A meno che il Partito democratico abbia scelto di non onorare quel suo pur prestigioso esponente per non irritare i suoi sempre più utili compagni di estrema sinistra. Quei compagni, i cui padri spirituali politici ebbero in odio la realistica ed onesta "leadership" sindacale di Luciano Lama e, nel 1977, arrivarono perfino a contestarlo duramente durante un dibattito all'Università di Roma, "Realpolitik" pd? Forse. Ma, forse, neppure Niccolò Machiavelli sarebbe arrivato a tanto.

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CSM d'oro

"Tra stipendi, gettoni, rimborsi e indennizzi - ha denunciato "L'Espresso" - i membri del Consiglio superiore della magistratura arrivano a guadagnare fino a 2700 euro ogni giorno di lavoro".

Per fortuna, allora, che - tra una norma e l'altra - sono riusciti a ritagliarsi solo dodici giorni di lavoro al mese per soli dieci mesi l'anno. Così, infatti, si limitano a guadagnare, al massimo, soltanto 324 mila euro l'anno. Chè, se lavorassero ventidue giorni al mese per undici mesi - come in genere tutti i lavoratori - costerebbero allo Stato, cioè ai contribuenti, più di 650 mila euro l'anno. Per fare, poi, che cosa?

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Le dimenticanze di Adriana

"Ho presentato una proposta di legge - ha fatto sapere la fondatrice del movimento "Io Sud", la senatrice Adriana Poli Bortone - per l'istituzione di tre nuove Regioni: Salento, Romagna (staccandola dall'Emilia) e il cosiddetto Principato di Salerno"

Il cosiddetto Principato di Salerno? Peccato, allora, che la senatrice Poli Bortone abbia dimenticato di includere, nella sua proposta di legge, anche il cosiddetto Ducato di Roccasecca e il cosiddetto Contado di Canicattì. E alla faccia, comunque, di chi vorrebbe eliminare, per risparmiare, le Provincie.

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