Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 31 gennaio 2014

Lo scandalo dei braccialetti elettronici

"Per i braccialetti elettronici da utilizzarsi per il controllo a distanza dei detenuti ai domiciliari - in osservanza di un contratto stipulato con la "Telecom" - lo Stato spende, ogni anno, dieci milioni di euro".
Bene, magari, se i braccialetti elettronici venissero però utilizzati come e quando previsto. Cosa, invece, che non è mai avvenuta. La Corte dei conti, per dire, ha denunciato che nel 2012, ad esempio, i braccialetti elettronici sono stati impiegati soltanto su quindici detenuti ai domiciliari. Con una spesa per ogni detenuto, quindi, di 666 mila euro. Roba da non credere. E da prendere a calci nel didietro da un lato chi ha stipulato con la "Telecom" un contratto così oneroso, dall'altro chi quei costosissimi braccialetti elettronici continua a lasciare arruginire invece di utilizzare secondo il loro scopo. Onorevoli Ministri dell'Interno e della Giustizia, va bene così?
.

Quale maggio

"Abbiamo grande fiducia - ha dichiarato il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni - sul fatto di poter finalmente raggiungere entro maggio, con la Svizzera, l'accordo sulle modalità del rientro del denaro esportato dall'Italia".
Entro maggio, sì, ma di quale anno? La domanda non è né oziosa né impertinente. Per il motivo che questo accordo è stato già annunciato molte volte senza alcuna conseguenza e per il fatto che la Svizzera continuerà ad avere tutto l'interesse, al di là delle belle parole, a non subire una emorragia di denaro di molti e molti miliardi di euro. Se poi dovesse essere invece proprio il maggio di quest'anno, al Ministro Saccomanni onore, gloria e un caffé pagato tutti i giorni.
.

Beppe lo strabico

"Ora in Italia - ha urlato Beppe Grillo - tocca a me guidare i nuovi partigiani".
Veramente, considerato come vanno comportandosi i suoi parlamentari, l'impressione è che a lui stia toccando guidare i nuovi fascisti.
.

Meglio il "fratello coltello"?

"Irritato e deluso perché il Cavaliere abbia scelto come suo portavoce Giovanni Toti e non sia neppure andato al suo raduno di Bari - hanno notato alcuni cronisti parlamentari - Raffaele Fitto è parso correre a chiedere conforto, andandoci a pranzo, nientemeno che all' "alfaniano" Roberto Formigoni".
Strano, però, se fosse davvero così. Il Fitto sconfitto sarebbe corso a piangere sulla spalla di un "fratello coltello" come Roberto Formigoni invece che sul petto dell'amorevole mamma Daniela Santanché.
.

Il "Michelangelo" della Stazione Termini

"La statua di Papa Giovanni Paolo II collocata davanti alla Stazione Termini di Roma - secondo il giudizio del noto critico di fama internazionale Jain Aicht raccolto dalla statunitense Cnn - è uno dei monumenti più brutti nel mondo. Sembra, tra l'altro, un busto di Mussolini che tenta di rapire un bambino".
Il severo giudizio negativo non meraviglia perché è già stato espresso più volte, anche in Italia, da critici di valore. Quello che meraviglia, invece, è quanto replicato, al famoso Jain Aicht, dall'autore della statua di Papa Giovanni Paolo II, Oliviero Rainaldi: "E allora? Persino Michelangelo fu criticato quando dipinse la Cappella Sistina". Come dire, insomma, che passerà del tempo, ma poi, alla fine, romani e turisti faranno file chilometriche per andare ad ammirare anche la sua statua di Papa Giovanni Paolo II. Parola dell'Oliviero Michelangelo della Stazione Termini a Roma.
.

Fino all'ultimo colombaccio

"La Regione Lazio - sentito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale - ha deciso di posticipare al 10 febbraio la chiusura della caccia a colombacci, cornacchie grigie, gazze e ghiandaie".
Tutte specie, evidentemente, non ancora estinte a fucilate.
.

"Quasi quasi mi scrivo un diario"

"Sono più delusa che arrabbiata - ha confidato, al "Parisien Magazine", l'ex "premièr dame"  Valérie Trierweiler - Ma non escludo di scrivere un libro". 
Si potrebbero riadattare, allora, i versi di una canzone del grande Giorgio Gaber: "Una brutta giornata/chiusa in casa a pensare/una vita sprecata/non c'è niente da fare/non c'è neanche un divario/mah, quasi quasi mi faccio un diario".
.

giovedì 30 gennaio 2014

Tutti a lezione da Lucianina?

Renzi - si è detto convinto il neoportavoce "forzista" Giovanni Toti - ha gli attributi (ma lui non ha detto attributi)".
Ora, però, una curiosità in generale: possibile che quasi tutti i politici, ormai, non sanno più esprimere un concetto, un giudizio, un auspicio senza incastonarvi dentro una parola volgare? Tutti a ripetizione dalla professoressa Lucianina  "Jolanda" Littizzetto?
.

"5 stelle" di raffinatezza

"Rivolgendosi a noi donne del Pd - ha denunciato l'onorevole Alessandra Moretti - il "5 stelle" Massimo De Rosa ha urlato che  siamo arrivate in Parlamento solo perché sappiamo fare bene la "fellatio" (ma lui non ha detto proprio così)".
Il "5 stelle di raffinatezza" Massimo De Rosa, però, ha voluto poi rettificare: "Non è vero: io ho detto soltanto che la gente entra qui in Parlamento o perché conosce qualcuno o perché ha fatto "fellatio" (ma lui non ha ridetto così) a qualcuno". Il che, in sostanza, è però la stessa cosa. Con una legittimazione in più, magari, per  una domanda: ma, se le cose stessero proprio come sostiene lui, lui, per entrare in Parlamento, chi conosceva o a chi ha fatto "fellatio"?
.

Padri coraggio

"Renzi - è stato il commento di Silvio Berlusconi sull'intesa raggiunta per la nuova legge elettorale - ha avuto il coraggio di non aver dato ascolto all'ala più intollerante dei suoi".
E' vero. Ma Renzi potrebbe dire, di Berlusconi, ancora di più. Perché Berlusconi ha avuto il coraggio di non avere dato retta neppure a Daniela Santanché.
.

I cambiamenti di Cecilia

"Il Ministro per l'Integrazione, Cecilia Kyenge - dal primo febbraio prossimo - avrà un nuovo portavoce al posto di Cosimo Tollo".
Che cos'è accaduto? "Niente - ha fatto sapere il Ministro - E' che i cambiamenti, spesso, sono necessari per interpretare fasi nuove". L'onorevole Kyenge, dunque, starebbe finalmente per interpretare una fase nuova nella sua politica, fino ad oggi invisibile, nel suo Ministero? Al Ministero per l'Integrazione, insomma, si starebbe per cambiare marcia? Buono. Intanto, comunque, l'onorevole Kyenge ha cambiato il portavoce. E vai, Cecilia...
.

Vittorio il basito

"Siamo basiti - ha scritto, in un fondino in prima pagina su "Il Giornale", Vittorio Feltri - per il fatto  che una signora (per giunta onorevole) si sia presa la briga di denunciare un suo collega solo perché ha dato del boia a Napolitano".
Impressiona, innanzitutto, quel "solo perché". Una quisquilia, cioè, una pinzillacchera insultare il Capo dello Stato. E da non credere che una parlamentare abbia deciso di perdere tempo e faccia nel denunciare quel vergognoso insulto. Che, se anche fa ulteriormente basire Vittorio Feltri, si configura come reato - ancora oggi, sì, giustamente - in un articolo del Codice penale. Ma, poi, una curiosità: perché Vittorio Feltri, parlando di sé, usa il "plurale maiestatis"? "Siamo basiti" e non sono basito? Si ritiene forse un Papa o un re e, comunque, al di sopra del Presidente Napolitano? Ecco allora perché, quando qualcuno insulta invece lui, lui non basisce e lo denuncia.
.


Per una copia in più

"Eli - questo, invece, è apparso su "Il Giornale" on line - mano nella mano, per le vie di Milano, con il suo Brian Perry".
Importa qualcosa? No. Il fatto da rilevare, però, è che, sotto il titolo della "strabiliante" notizia, è stata pubblicata una foto che ritrae la "showgirl" Canalis e il suo ennesimo "amore" per niente mano nella mano per le vie di Milano, ma bocca a bocca in qualche studio fotografico ambrosiano. Che cosa s'ha da fare, da parte di tanti giornali, per una copia in più.
.

mercoledì 29 gennaio 2014

E quei due miliardi?

"Negli ultimi venti anni - secondo una rilevazione dell'associazione "Openpolis" - i partiti hanno ricevuto rimborsi pubblici, per elezioni politiche, europee e regionali, pari a due miliardi e 700 milioni di euro, ma hanno speso, per le loro campagne elettorali, solo 700 milioni".
Nelle casse dei partiti, negli ultimi venti anni, dovrebbe essersi accumulato, quindi, uno scandaloso tesoro di ben due miliardi di euro. A meno che molti, tra eurodeputati, parlamentari e consiglieri regionali, non abbiano attinto a quelle casse, ancor più scandalosamente, per acquistare tanti corredi di mutande e per andare con tante urgenze nei bagni pubblici. Con i loro pantaloni ad aprirsi per necessità e il Pantalone italiano a pagare per imposizione.
.

Finalmente indagato

"La Magistratura - finalmente - ha indagato, per vilipendio al Capo dello Stato, il "grillino" Giorgio Sorial il quale aveva definito boia Giorgio Napolitano".
La Magistratura, tuttavia, non si è mossa autonomamente, ma c'è stato bisogno, per muoverla, di una denuncia presentata dalla parlamentare pd Stella Bianchi. La quale, evidentemente, conosce meglio dei magistrati quell'articolo 278 del Codice penale che testualmente recita: "Chiunque offende l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni". Solo che il niente onorevole Giorgio Sorial, di reclusione, finirà per non farne neppure un giorno. Primo perché, ora, i magistrati dovranno chiedere, per agire, il nulla-osta di Governo e Parlamento. Secondo perché, poi, l'iter processuale si prolungherà così tanto da finire in una comoda prescrizione o in un indulto prossimo venturo. Ma perché, allora, non modificare l'articolo 278 del Codice penale e sostituire il "chiunque" con un "se uno qualunque..."?
.

Un "paravento" di nome Angelo

"Boia chi molla - ha gridato il "grillino" Angelo Tofalo a Montecitorio - e noi non molleremo mai".
Quando però lo hanno tacciato di becero fascista, Angelo Tofalo ha cercato di rimediare così: "Ma l'espressione fu coniata dall'eroina Eleonora Pimental Fonseca durante le barricate della Repubblica napoletana nel 1799 e fu anche utilizzata durante le "5 giornate" di Milano nel 1848". Bravo Angelo Tofalo, dunque: dieci in storia e in furbizia paraventa, ma zero in condotta e in educazione civica.

Buongiorno, Emma

"L'atteggiamento dell'India sulla vicenda dei due nostri "marò" - la dichiarazione è del Ministro degli Esteri, Emma Bonino - è del tutto inaffidabile".
Ah sì? Buongiorno, onorevole Ministro Emma Bonino.
.

Una settantina di enti in due

"Maria Giovanna Basile - ha pubblicato "Repubblica" può vantare oggi venti sue presenze in aziende varie: dalla Rai al alcune controllate dell'Acea, dell'Aci ed alcuni presidii sanitari romani e fiorentini, dal settore dell'impiantistica al settore dell'immobiliare, dalla consulanza aziendale ad una "marchant bank"".
Buon pro le faccia, per carità. Un particolare, però: Maria Giovanna Basile è la gentile consorte di quell'Antonio Mastrapasqua il quale, ora indagato per certi "fatti" all'Ospedale israelico e per altro, ha potuto vantare, durante la sua carriera, una cinquantina di presenze in enti anche molto importanti fra i quali, tuttora, la presidenza dell'Inps e la vicepresidenza di "Equitalia". Una famiglia, dunque, da "Guiness dei primati". Della quale, comunque, sarebbe molto interessante conoscere i bravissimi "personal trainer" e le attrezzatissime palestre che li hanno sospinti ad uno stato di forma così eccezionale.
.

Marijuana a Montecitorio

"L'onorevole di "Sinistra Ecologia Libertà" Daniele Farina - durante una intervista a "La zanzara" - ha cominciato a "farsi" una "canna" di marijuana nei locali (destinati al fumo, per carità) della Camera dei deputati".
Potrebbe essere una testimonianza che, nei locali destinati al fumo alla Camera dei deputati, l'onorevole Daniele Farina non sia il solo a "farsi le canne". Spiegando così, verosimilmente, il motivo di certi discorsi e di certi comportamenti soprattutto nell'aula parlamentare.
.

Mohamed vero o falso?

"Non conosco la data di nascita di Ruby, non conosco la ragazza e non so quando ha incontrato Berlusconi - è andato a dire, alla trasmissione "Un giorno da pecora" su Radio2, il Ministro marocchino Mohamed Mobdii - non so, quindi, se allora fosse maggiorenne o no".
Ma come? Il Ministro marocchino Mohamed Mobdii, appena qualche giorno fa, aveva dichiarato, al quotidiano "Al Akhbar", che era stato proprio lui a compilare l'atto di nascita di Ruby e di sapere quindi benissimo che nel febbraio 2010, quando lei aveva partecipato alle famose cene di Arcore, era sicuramente maggiorenne. Che cosa è accaduto in pochissimi giorni? Da che cosa questa seconda versione in clamorosa contraddizione con la prima? C'è da restare sbalorditi, ma anche preoccupati. A meno che il personaggio delle due opposte dichiarazioni non sia il vero Ministro marocchino Mohamed Mobdii, ma soltanto un burlone. "Jammo - potrebbe essere il caso di ricordare la simpatica canzone di Renato Carosone - E' arrivato 'o pazzariello. S'è travestuto 'a Menelicche... Chi sarà st'Alì Babà?". Già: chi sarà, davvero, questo pazzariello-Menelicche-Alì Babà?
.

martedì 28 gennaio 2014

Faccende di giudici

"Napolitano - questo l'insulto del deputato "grillino" Giorgio Sorial, nato a Brescia da genitori egiziani - è un boia e ha messo una tagliola alle opposizioni".
Ma non sarebbe giusto trasferire l' "onorevole" Giorgio Sorial dalle "5 stelle" di Beppe Grillo alla Camera ai cinque anni di galera a San Vittore? I magistrati di Milano dovrebbero prenderlo in considerazione. Anche perché, tanto, non dovrebbero perdere altro tempo con la più pur nota ed importante Ruby detta "rubacuori": per loro, infatti, la ragazza, ai tempi delle feste ad Arcore, era una minorenne punto e basta. Senza tante storie e tanti approfondimenti. Chi è, infatti, questo Ministro Mohamed Mobdii il quale, ora, viene a dire che era invece maggiorenne anche perché è stato proprio lui, tra l'altro, a compilare il suo atto di nascita? Ma non disturbi, signor Ministro. Lasci lavorare i giudici italiani come sanno ben lavorare. Pensi, signor Ministro, al suo Marocco. Anche se non in nome del popolo italiano.
.

Marcello e Tarzan

"Otto mesi a Marcello Dell'Utri - ha deciso la quinta sezione della Corte d'Appello di Milano - per avere costruito senza permesso, nella sua allora villa di Torno in provincia di Como, una casa su un albero del parco".
Attenzione: ora potrebbe toccare a Tarzan nella giungla.
.

I cavoli della "Coldiretti"

"I giubbotti che vengono indossati durante le manifestazioni della "Coldiretti" - ha denunciato il sito "www.agricolae.eu" - sono tutti rigorosamente "made in China"".
Brava "Coldiretti", dunque. La quale, mentre giustamente si batte contro le contraffazioni che danneggiano le produzioni italiane, poi va incoerentemente ad acquistare i suoi giubbotti che sono stati fabbricati in Cina. Signori della "Coldiretti", ma che cavoli fate?
.

Il "mostro" Mastrapasqua

"Io non sono - si è indignaato Antonio Mastrapasqua, indagato per certi "affari" scoperti all'Ospedale israelitico e non solo - io non sono quel mostro che viene dipinto".
C'è da intendersi, però, sul termine mostro. Forse non sarà - e questo dovrà appurarlo la Magistratura - un mostro di illeciti, ma - dati i numerosissimi e importantissimi ruoli che tuttora riveste - un mostro di efficienza e di onnipresenza sì. Anche se lui ha smentito di avere cariche in 24 enti, ma "solo" la presidenza di un ente come l'Inps, la vicepresidenza di un ente come "Equitalia" e la vicepresidenza di quella "Idea Fimit" che, "leader" in Italia, è la società di gestione del risparmio specializzato in fondi di investimento immobiliari. Oltre ad avere mantenuto la presenza in un suo frequentatissimo studio professionale. Che non sarebbe, anche così, cosa da poco. Tanto che Antonio Mastrapasqua, ogni anno, riesce infatti ad incassare un totale di ben oltre un milione di euro. Prosit, se Governo e Magistratura continueranno ad essere d'accordo.
.
 

La benedizione di Adriano

Sono fermamente convinto - ha fatto sapere, al mondo, il cantautore Adriano Celentano - che Renzi abbia fatto bene a fare l'accordo con Berlusconi".
Meno male. Ora, finalmente, l'accordo potrà andare avanti.
.

Ora Beppe urlerà a pagamento

"Beppe Grillo - è l'annuncio - lascerà i palchi delle piazze per i palcoscenici dei teatri".
Per esaudire il desiderio del neosenatore a vita Renzo Piano il quale ha recentemente auspicato un suo ritorno al  ruolo di comico? No: questo è impossibile perché Beppe Grillo il ruolo di comico non lo ha lasciato mai. Nemmeno sui palchi delle piazze. Ma allora? Allora è che lui ha riflettuto (come qualche volta gli capita) e si è chiesto: ma chi me lo fa fare a dare spettacolo urlando gratis nelle piazze? E così, poiché è comico ma non è stupido, ha deciso che la campagna elettorale per le europee andrà a farla sui palcoscenici dei teatri con tanto di biglietti d'ingresso a pagamento: da 20 a 50 euro a seconda dei posti in platea e in galleria. E non è mica una barzelletta.
.

Le donne di Letta

"Letta - ha titolato "Il Giornale" - ha problemi con le donne".
Leggendo l'articolo, poi, si capisce che i problemi non li ha come uomo con le donne in genere, ma come "premier" con le donne del Governo. Meglio così, indubbiamente, per la sua vita privata. Ma per la sua vita pubblica?
.

Sarà Dudù il destino di Nunzia?

"Silvio Berlusconi - è filtrato da Palazzo Grazioli - sarebbe anche intenzionato a far rientrare nel suo ovile quella Nunzia De Girolamo la quale si è dimessa dal Governo anche per non essere stata difesa, a suo dire, da Angelino Alfano. Chi invece si oppone fermamente a questo ritorno della Nunzia, però, è nientemeno che la fidanzata di Silvio, Francesca Pascale".
Come andrà, allora, a finire? Per sbloccare l' 1 a 1, magari, si chiederà il parere del cagnolino Dudù. Anche se il cagnolino Dudù, sempre più annoiato del caos nelle movimentate stanze di Palazzo Grazioli, potrebbe anche astenersi. O abbaiare, addirittura, un solenne "chissenefrega".

Angiola e Bruno Tabacci

"Io - ha fatto sapere, in merito alla spaventosa evasione fiscale della sua ex compagna Angiola Armellini, il deputato tutto d'un pezzo del "Centro democratico" Bruno Tabacci - io non ne sapevo minimamente alcunché".
Può darsi. Angiola e Bruno, quando sono stati insieme, potrebbero avere parlato solo d'amore. Mica anche di evasioni fiscali.
.

lunedì 27 gennaio 2014

L'italica "pacchia" degli evasori

"La percentuale dei condannati per reati economici e fiscali sul totale dei detenuti - ha rivelato una ricerca dell' "Institute de criminologie et de droit penal" - è del 30,7% in Spagna, del 23,1% nel Principato di Monaco, del 18,2% nel Regno Unito e del 14,4% in Germania".
Ma l'Italia? L'Italia, con quel suo incredibile 0,4% che supera di un soffio lo 0,2% della Romania, è ben salda al penultimo posto in Europa. Una vergogna, non c'è che dire, e un sonoro schiaffo a tutti quei cittadini i quali si comportano onestamente con il Fisco e con le leggi economiche dello Stato. Una vergogna, comunque, che sarebbe interessante sapere a chi debba essere attribuita: al Fisco inefficiente, alla Magistratura sonnolenta o a tutte e due insieme? Ammesso, naturalmente, che la vergogna esista ancora e dovunque.
.

"Sì". "Invece no"

"Subito alle elezioni dopo il varo della nuova legge elettorale - aveva sparato il "forzista" Renato Brunetta - ma, appena qualche ora dopo, il suo collega "forzista" Denis Verdini ha smentito questa intenzione del partito". "Il rientro dei capitali dall'estero - aveva garantito il "premier" Enrico Letta - servirà per diminuire le tasse, ma, appena un giorno dopo, il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha fatto sapere che no, che quei  "capitali di ritorno" serviranno ad abbattere il deficit e i debiti della Pubblica amministrazione".
Ma che cos'è? Si è di fronte ad uno squallido "gioco delle tre carte" oppure, all'interno dei partiti e all'interno del Governo, non si parlano incredibilmente fra loro?
.

Su Mastrapasqua si poteva non sapere

"Il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Giovannini - su esplicita richiesta del "premier" Letta - dovrà accertare, dopo quanto "esploso" a carico del presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, anche suoi eventuali conflitti di interesse".
Ma se perfino i bambini hanno sempre saputo che Antonio Mastrapasqua ricopre da tempo ruoli stategici in 24 enti, fra i quali "Equitalia", "Autostrade", "Areoporti di Roma", "Telecon Italia media", "Telenergia", "Euro spa". Come mai, allora, non lo hanno sempre saputo quanti hanno governato il Paese e, ora, mostra di non saperlo neppure l'attuale "premier" Enrico Letta? Ma, forse, anche il famoso "non poteva non sapere", tanto caro a certi magistrati, non è applicabile a tutti. Forse, sì, il famoso "non poteva non sapere", come alle volte anche la legge, non è uguale per tutti. Deprimente.
.

Il ritorno di Nunzia al basilico. E a Silvio?

"Nunzia De Girolamo - con una improvvisa decisione nella serata di ieri - si è dimessa dal Ministero per le Politiche agricole". "Pur non essendo stata indagata dai magistrati per quelle anomalie in cui sono stata tirata dentro - ha spiegato - non sono stata minimamente difesa dal Governo e, anzi, il "premier" Letta ha fatto capire, in una "ospitata" nella trasmissione di Lilli Gruber, che, io fuori, sarebbe stato possibile migliorare la squadra".
Nunzia De Girolamo, dunque, ha scelto di lasciare furiosa le Politiche agricole per dedicarsi con più calma, magari, alle sue piante di basilico e di prezzemolo sul balcone di casa. Ma, come si mormora negli ambienti parlamentari, anche per dedicarsi ad un ritorno più vantaggioso, per lei, nella squadra migliorabile di Silvio Berlusconi. Con tanti saluti a quell'Angelino il quale - a suo dire - l'avrebbe condannata all'inferno, anche lui, senza che lei avesse peccato. All'Angelino e al "premier" Letta, comunque, le dimissioni di Nunzia sono arrivate come la manna dal cielo: via lei, infatti, sarà ora più facile rivedere la squadra. Anche perché - come si canta ancora negli asili delle suore - "tra le rose e le viole anche un giglio ci sta bene". Un giglio, naturalmente, della renziana Firenze.
.

Solo strette di mano

"Una delegazione di sedici parlamentari di tutti i partiti - guidata dal Presidente della Commissione esteri del Senato, Pierferdinando Casini - è andata a Nuova Delhi per stringere la mano, in segno di vicinanza e di solidarietà, ai due nostri "marò" Massimiliano Latorre e Salvatoree Girone, detenuti da circa due anni, con pretesti vari, dalle autorità indiane".
I due nostri "marò" Massimiliano Latorre e Salvatore Girone avranno certamente gradito quella affettuosa stretta di mano, ma forse, al di là dei protocolli, avrebbero apprezzato di più, se la delegazione parlamentare avesse chiuso a pugno le sue mani e quel pugno fosse andata a battere, ormai più che legittimamente, sul tavolo dei ministri e dei giudici di Nuova Delhi.
.

Razzismo a senso unico

"Ai rabbini - è giunta notizia da Israele - non piace affatto che il figlio del "premier" Benjamin Netanyahu, Yair, si sia fidanzato con la giovane studentessa Sandra Leikanger".
Ma non piace perché la studentessa Sandra Leikanger è una senza Dio o una senza morale? Macché.  Non piace perché è norvegese e non è ebrea e perchè il figlio del primo ministro non potrebbe sposare una ragazza che non fosse tale. I rabbini, i quali condannano giustamente da sempre il razzismo tuttora vivo contro Israele, non pensano però che il voler impedire il matrimonio di un ragazzo ebreo con una ragazza non ebrea sia anche questa una forma di odioso e intollerabile razzismo?
.

Segnali inquietanti

"Giorni fa - la notizia è trapelata soltanto ora - è stata rubata, nella piccola chiesa di San Pietro della Ienca alle falde del Gran Sasso, una preziosa reliquia di Papa Wojtyla".
La notizia si aggiunge ad altre due recenti, ravvicinate e, forse, inquietanti: il fulmine che ha colpito la statua del Cristo redentore sulla montagna del Corcovado, a picco sulla baia di Rio de Janeiro, e una delle due colombe simbolo di pace, liberate dopo l' "Angelus" di domenica in piazza San Pietro, aggredita e ferocemente uccisa da uno stuolo di corvi e di gabbiani. Che siano segni perché almeno i cristiani comincino a pentirsi?
.

A sua insaputa e a sua conoscenza

"Quel Claudio Scajola, il quale si era dovuto dimettere da Ministro dell'Interno, nel maggio 2010, per essere stato rinviato a giudizio in relazione alla casa da lui acquistata con vista sul Colosseo e in parte pagata "a sua insaputa", è stato invece assolto - dal Tribunale di Roma - "perché il fatto non costituisce reato"".
Più trasparente e più cortese, comunque, il Tribunale di Roma, dopo avere emesso la sua sentenza, gliel'ha fatta sapere.
.

A giudizio anche il Ministro marocchino?

Quando nel febbraio 2010 avrebbe avuto rapporti con Silvio Berlusconi - ha dichiarato, al quotidiano marocchino "Al Akhbar", l'attuale Ministro della Funzione pubblica, Mohamed Mobdii - Karima El Mahroug era già maggiorenne".
Ruby codissetta "rubacuori", insomma, non era affatto, come i magistrati milanesi hanno sempre insistito nell'affermare, una sprovveduta minorenne. L'attuale Ministro marocchino della Funzione pubblica, però, stia attento: i magistrati milanesi, chissà, potrebbero indagare e processare anche lui per falsa testimonianza.
.

Antonio al bar

"Antonio Di Pietro - come da una immagine pubblicizzata in vista delle imminenti elezioni regionali in Sardegna - si è fatto ritrarre di spalle, in grembiule dietro il bancone di un bar, per poi voltarsi e invitare a votare per la sua "Italia dei valori"".
Una volta tanto, dunque, un "c'azzecca" giusto per Tonino: quello di lui, in grembiule, a fare il barista.
.

I motti di Silvio

"Vinceremo" si è infervorato, in un videomessaggio sul Tg4, Silvio Berlusconi".
Tra qualche giorno, magari, andrà ancora oltre: "Spezzeremo le reni al Pd".
.

domenica 26 gennaio 2014

Oremus

"Giocando una partita a "calcio balilla" - ieri a Firenze - la Presidente della Camera, Laura Boldrini, e il portavoce della campagna "Mettiamoci in gioco" (contro le ludopatie), don Armando Zappolini - hanno perso 3 a 2 con i loro avversari del momento".
Ma è un risultato, questo, che conta nulla. Quello che conterà sarà la partita che la Presidente Boldrini e don Armando Zappolini dovranno giocare contro la potentissima "lobby" delle "slot machine". L'una con una tattica che possa sveltire, in Parlamento, l'iter del provvedimento contro il gioco d'azzardo. L'altro con tante prediche, dal pulpito, che possano convincere i fedeli a respingere la tentazione di Satana con il suo nuovo pomo nel falso Eden del gioco. Oremus.
.

La pistola di Renato

"Se la nuova legge elettorale concordata da Renzi e Berlusconi non dovesse passare, giù il Governo - ha detto, nella trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, il falchetto Renato Brunetta - Ma, se dovesse passare, via allora alle elezioni. Perché, se si carica la pistola, la pistola spara".
Ma, in verità, non è un fatto automatico. In questo caso, ad esempio, la pistola sparerebbe soltanto se, sul grilletto, premesse il ditino  Renato Brunetta. O il  suo ditino smaltato  Daniela Santanché. Tanto per citarne solo due.
.

I 4.500 di Marco Rizzo

"Dopo vent'anni di Parlamento - si è lamentato, su "L'Espresso", l'ex deputato dei Comunisti italiani Marco Rizzo, 55 anni oggi - ricavo appena 4.500 euro netti al mese".
Povero Marco Rizzo. Ma non tanto perché chissà come riuscirà a tirare avanti con quei miseri 4.500 euro netti al mese. Specialmente perché, dopo quella sua lamentazione tutt'altro che marxista-leninista, ha ricevuto, con ogni mezzo di comunicazione,  molto più di 4.500 "vaffa" netti. E nemmeno in un mese: in un solo giorno. Da tutti coloro i quali 4.500 euro netti li percepiscono in sette-otto mesi e da tutti quegli "esodati" i quali, costretti a lasciare il lavoro, di pensione non stanno vedendo ancora neppure un euro lordo.
.

"Riforme mie", "No mie"

"Le mie riforme - va ripetendo Matteo Renzi - possono essere modificate tranne che sulle questione delle liste bloccate". "Le sue riforme? - sta cercando di accreditarsi Silvio Berlusconi - Ma se quelle sono le riforme che noi avremmo voluto fare, da vent'anni, ove non ci fosse sempre stata l'opposizione della sinistra".
Le riforme, insomma, come un giocattolo conteso. Da una parte il più birichino Matteo il quale - come racconta ancora il parroco di Rignano sull'Arno il quale lo ha visto crescere - aveva, già da ragazzino, la tendenza a mettersi in mostra anche come chierichetto. Dall'altra parte il più prepotente Silvio il quale - come efficamente sentenzia, comunque, un antico proverbio friulano - " a 6 anni s'é z'é putei, a 60 se torna quei" (e, cioè, a 6 anni si è bambini, a 60 ci si ritorna). Ma le riforme non possono essere un giocattolo da contendersi tra un birichino ex chierichetto e un prepotente tornato bambino. Siamo seri. Sempre se possibile.
.

Il Piano di Beppe

"Beppe Grillo - ha confidato, ospite della trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, l'architetto e neosenatore a vita Renzo Piano - è un amico, ma spero torni a fare il comico".
Ma perché ha mai smesso di farlo?
.

sabato 25 gennaio 2014

Quegli "F35" sempre più catorci

"La componente software degli "F35" in costruzione alla "Lockeed" - ha accertato il Pentagono - non è affidabile".
Allora è vero che questi cacciabombardieri "F35", spacciati per "aerei del futuro", stanno invece mostrando di essere dei veri catorci. Questo della componente software inaffidabile, infatti, non è che l'ultimo gravissimo difetto riscontrato loro, fino ad ora, dal Pentagono. Un anno fa è stato appurato che, se colpito da un fulmine, un "F35" sarebbe esploso. Nel febbraio scorso che, se lanciato ad una certa velocità, gli si sarebbe bruciata la coda. Nel marzo che, se attaccato da un aereo nemico, sarebbe stato facile bersaglio a causa della difficile posizione di guida del pilota. Nel maggio che, se in condizioni atmosferiche di caldo umido, si sarebbe trovato in gravi difficoltà di atterraggio. Ora, appunto, l'inaffidabilità della componente software. Un vero disastro, insomma. Checché continuino a dire gli alti gradi della nostra Areonautica militare  e il nostro Ministro della Difesa, Mario Mauro, per i quali gli "F35"  dall'Italia già prenotati, e in parte pagati, sarebbero invece aerei perfettissimi e indispensabili per una moderna ed efficiente difesa degli italici cieli. Dai carriarmati di latta e dagli scarponi militari di cartone di Benito Mussolini agli "F35" catorci di Mario Mauro?
.

Ma il Mastrapasqua dell'Inps?

"Antonio Mastrapasqua - ha fatto sapere la Procura della Repubblica di Roma - è stato indagato, per truffa ai danni dello Stato, avendo "taroccato" cartelle cliniche e "gonfiato" fatture, per un ammontare di 85 milioni,  all' "Ospedale israelitico"".
Un'omonimia o l'Antonio Mastrapasqua presidente dell'Inps? Nessuna omonimia. Proprio lui, il Mastrapasqua presidente dell'Inps. Il quale infatti, oltre che presiedere l'Istituto di previdenza e ricoprire cariche in un'altra ventina di enti, è anche direttore generale, appunto, dell' "Ospedale israelitico". E al quale evidentemente, ove l'accusa della Procura della Repubblica di Roma risultasse confermata, non dovrebbe essere parso sufficiente mettersi in tasca quel milione di euro l'anno presiedendo e dirigendo di qua e di là. Povero Mastrapasqua...
.

Altri 19 mila mascalzoni

"Nel settore pubblico - dati della Guardia di Finanza - lo scorso anno sono stati scoperti sprechi e frodi per 5 miliardi e, di tali sprechi e frodi, sono stati segnalati, all'autorità gfiudiziaria, oltre 19 mila responsabili.
Anche questi 19 mila mascalzoni finiranno per usufruire dell'indulto prossimo venturo?

Il Ministro Lorenzin al "Cardarelli" di Napoli

""Sono qui - si è presentata il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, all'ospedale "Cardarelli" di Napoli - per una visita". E l'infermiera al "Centro di smistamento malati": "Quali sintomi accusa?"".
Il Ministro Lorenzin, però, non accusava alcun sintomo e la sua visita, invece, era per una ispezione a sospresa nell'ospedale. Superato il "qui pro quo", comunque, l'augurio è che l'inatteso sopralluogo del Ministro Lorenzin abbia avuto l'effetto di un serio consulto sui gravi sintomi che accusa da tempo l'ospedale "Cardarelli" di Napoli. Ma, soprattutto, di una visione concorde su una pronta ed efficace terapia per eliminarli.
.

L'acido muriatico era troppo poco

"Il falegname Eliseo Bongiorno - è la storia vera - non sopportava più che sua moglie stesse sempre lì a sentire "Radio Maria" e ad organizzare pellegrinaggi a destra e a manca. Così, da un certo giorno, aveva cominciato a versare, nell'acqua della donna, qualche goccia di acido muriatico e, quando la donna aveva finito per accorgersene per certi bruciori in bocca e l'aveva denunciato, il rinvio a giudizio per tentato omicidio era scattato immediatamente".
Com'è finita, ora, questa storia vera? E' finita, addirittura, con l'archiviazione del caso perché il pubblico ministero cui era stato affidato ha ritenuto che il quantitativo di acido muriatico che il falegname versava nell'acqua di sua moglie era insufficiente a causarle la morte. E così, magari, la moglie del falegname avrà pure acceso troppi ceri alla Madonna. Lui però, il falegname, dovrebbe accendere ancora più ceri al pubblico ministero il quale non lo ha rinviato a giudizio neppure per lesioni e per maltrattamenti. E non ha neppure ipotizzato che, forse, potesse reiterare, tra una "Radio Maria" e l'altra di sua moglie, quei versamenti di satanico acido muriatico. E poi qualcuno lamenta che non c'è sempre rispetto per i magistrati...
.

venerdì 24 gennaio 2014

Giovanni il benedetto

"Tra un "tapis roulant", una "cyclette", un massaggio e una tisana - nella "beauty clinic" dove è andato a ritemprarsi - Silvio Berlusconi ha benedetto Giovanni Toti come suo nuovo consigliere politico".
Giovanni Toti, il tempo di raggiungere Roma dalla "beauty clinic" sul Garda, è poi corso, insieme con una delegazione di Mediaset, per una udienza privata con Papa Francesco. E, così, seconda benedizione. Non gli resta dunque più, ormai, che la benedizione di Daniela Santanché. Sicuramente la più difficile.
.

L'indulto del Primo Presidente

"Per il problema carceri - ha detto tra l'altro, inaugurando l'anno giudiziario, il Primo Presidente della Corte di Cassazione, Giorgio Santacroce - l'unica soluzione è l'indulto".
Per quanto riguarda il passato, forse, sì. Una soluzione per il futuro, invece, sarebbe un lavoro più celere, da parte dei giudici, per svuotare le carceri da quei troppi in attesa di processo. Molti dei quali poi, ad iter processuale concluso, vengono dichiarati innocenti. Anche in Corte di Cassazione.
.

Magari

"Un Tribunale - si è invece "piccato" l'ex procuratore capo dell'Aquila, Nicola Trifuoggi, appena chiamato dal sindaco Massimo Cialente quale suo vice - non condanna, se non ha le prove".
Non è e non è stato però, dispiace per il suo "piccarsi", sempre così. E non sono chiacchiere: stanno a dimostrarlo tutti quei milioni di euro che lo Stato è costretto a mettere in bilancio per risarcire quanti - troppi - sono stati condannati evidentemente senza prove in quanto, alla fine, giudicati innocenti.
.
 

Michaela e Dudù

"Il cane Dudù di Silvio - ha voluto rassicurare, se qualcuno se ne fosse preoccupato, la deputata Michaela Biancofiore - non è gay".
Ma la deputata Michaela Biancofiore non è tipo da buttare là quello che dice senza una prova precisa. "L'ho visto - ha infatti giurato - in erezione". "Forza Italia", allora, "Forza Dudù".
.

giovedì 23 gennaio 2014

C'è politica e politica

"Non vedo niente di scandaloso - così, in una intervista al "Corriere della sera", il vicepresidenete del Csm, Michele Vietti - che anche nella Magistratura esistano aggregazioni che rispondano ad affinità di vedute sulla politica giudiziaria".
Certamente. Scandaloso, però, ove esistano aggregazioni che rispondano ad affinità di vedute sulla politica politica.
.

Fabrizio Rondolino 1

"Matteo Renzi - ha detto tra l'altro, in una intervista a "Il Giornale", quel Fabrizio Rondolino il quale è stato, anni fa, il consigliere e il portavoce di Massimo D'Alema - ricorda molto il primo buon Berlusconi ed è bene che sia il Craxi del Pd".
Come passa il tempo. E come passano, soprattutto, i giudizi, le convinzioni e le parole che Fabrizio Rondolino faceva esprimere a Massimno D'Alema.
.

Fabrizio Rondolino 2

"Sì - ha detto anche, nell'intervista a "Il Giornale", Fabrizio Rondolino - Renzi fa bene a fare il maleducato".
Incauto Fabrizio: Gianni Cuperlo, il quale si è dimesso da presidente del Pd per una frase "pesante" di Matteo Renzi nell'ultima direzione del partito, potrebbe denunciarlo per istigazione all'offesa.
.

Il ritiro di Silvio 1

"Silvio Berlusconi - hanno dato notizia tutti i giornali - è andato a ritemprarsi, in una "beauty clinc" di Gardone Riviera, per essere in piena forma in vista della campagna elettorale per le europee di maggio".
Un rischio calcolato o incosciente? Il fatto che il 10 aprile i magistrati decideranno, per lui, sui domiciliari o sui servizi sociali e, da oggi, l'avviso di essere stato indagato anche per il cosiddetto "Ruby ter" potrebbero vederlo sì in piena forma, ma per parlare di europee solo al suo fedele e paziente cagnolino Dudù.
.

Il ritiro di Silvio 2

"A Gardone Riviera - sempre sui giornali - Berlusconi non si è portato soltanto la sua "famiglia" (la fidanzata Francesca, il cane Dudù, la fedele badante e onorevole Maria Rosaria Rossi), ma anche quel Giovanni Toti il quale dovrebbe presto essere chiamato a ricoprire il ruolo di portavoce della nuova "Forza Italia"".
Come mai anche lui? Qualcuno ipotizza che lo scopo sia stato quello di dare un preciso segnale per riaffermare, ai suoi, "ecco il prescelto". Qualcun altro, invece, che lo scopo sia stato, più semplicemente, quello di far perdere qualche chilo anche a Giovanni Toti. Il quale, in effetti, grassottello lo è. E, in una foto con il Cavaliere sul balcone della "beauty clinic", compare in una immacolata tuta da palestra.
.

Il ritiro di Silvio 3

"Insomma - hanno tenuto a sottolineare i quotidiani - Silvio è andato in ritiro con Toti".
Ma ecco: se fosse andato invece in ritiro con Totti, Raffaele Fico e Daniela Santanché, anche se non tifosi della "Roma calcio", sarebbero stati più contenti.
.

Cessioni

"Il Consiglio dei Ministri - ha anniunciato il responsabile dell'Economia, Fabrizio Saccomanni - varerà, domani, il decreto che prevede la cessione del 40% di Poste italiane".
Non sarebbe male che il decreto del Governo, per rassicurare gli utenti di Poste italiane, varasse anche la cessione del 100% dell'amministratore delegato, Massimo Sarmi.
.

Le nutrie di Carlo

"Il fiume Secchia ha rotto gli argini e ha allagato Modena - si è detto convinto l'onorevole Carlo Giovanardi - perché, lungo i suoi argini, le nutrie hanno scavato per costruire le loro tane".
Secondo l'onorevole Carlo Giovanardi, cioè, il Secchia ha rotto gli argini e ha allagato Modena non perché amministratori irresponsabili o altro non solo non hanno mai curato il letto e gli argini del fiume, ma hanno anche permesso la costruzione di case là dove non si sarebbero dovute costruire. Tutta colpa, invece, delle nutrie. E, però, un dubbio: non è che all'onorevole Carlo Giovanardi, con tutti quei suoi straripamenti dalla Dc al Centro cristiano democratico, dal Centro cristiano democratico all'Unione democratica di centro, dall'Unione democratica di centro  ai Popolari liberali, dai Popolari liberali al Pdl, dal Pdl al Nuovo Centro Destra, stia ormai girando così la testa da non riuscire a tenere più in piedi - e a galla - le sue idee?
.

Povia e i terremoti

"I terremoti? - ha detto la sua il cantante Povia - Il fatto è che la terra è popolata da sette miliardi di persone che si muovono e questa potrebbe essere una causa".
Il cantante Povia, nel 2005, ha avuto un grande successo con la canzone "Evviva i pazzi che hanno capito cos'è l'amore". Oggi, nel 2014, potrebbe ripetere il grande successo, chissà, con la canzone "Evviva i pazzi  che hanno capito i terremoti".
.

mercoledì 22 gennaio 2014

Fisco necrofilo?

"In quindici anni - ha reso noto il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera - i crediti vantati dallo Stato e non riscossi hanno raggiunto la cifra di 545 miliardi, ma fallimenti nel frattempo avvenuti, società non più esistenti e decessi di singoli debitori ridurrebbero il recupero a soli 32 miliardi".
Il direttore Befera, però, non ha reso noto due particolari non da poco. Il primo: come mai il Fisco, per quei 513 miliardi non più recuperabili, è arrivato sempre dopo la morte di tante società e di tanti singoli debitori. Il secondo:  se il Fisco, ora, sta concretamente operando per recuperare, almeno, quei miseri 32 miliardi ancora possibili oppure sta aspettando, da singolare quanto incredibile necrofilo, qualche altra morte prossima ventura. Una segnalazione al direttore Befera, comunque, tante volte non lo avesse letto sui giornali: la signora Angiola Armellini è in ottima salute, i suoi 1.200 immobili sono ancora tutti lì e nessuna delle sue società è fallita. Quello che le manca è, soltanto, pagare le tasse - mai pagate - sui due miliardi di beni che possiede.
.

Scritte "come se magna"

"Costumi d'amare - si è letto all'ingresso di un negozio di articolo sportivi - euro 10,00".
Quelli da odiare, chissà, sarebbero più convenienti. Ma c'è, specialmente sulle mura di tutte le città, una infinità di frasi che non sono da meno. Alcune: "La scola fa scifo" (per questo, forse, non ci va), "Bongiorno, mia Reggina, ti amo molto" (con riferimento, allora, alla squadra di calcio di Reggio Calabria e non alla sua innamorata?), "Con te accanto posso rinunciare ha tutto" (ma perché non anche a quell' "acca" in più?), "Pultropo ai sbagliato" (e chi l'ha scritto no?), "Se ogni volta che ti penso si spegnerebbe una stella in cielo, sarebbe buio (come buia la coniugazione del congiuntivo), "Mi ahi deluso" (ma fatto male, anche, considerato quell' "ahi" di dolore), "Principessa torna ha volare con me" (con le ali, si spera, e non quell' "acca" pedestre), "Q'anto di amo" (tanto, considerato che, per dimostrarlo meglio, ha tolto la "u" e ha voluto metterci il celebre apostrofo rosa), "Buon S'Avalentino" (introvabile nel pur lunghissimo elenco dei santi), "Non posso fare almeno di te" ( meno male perché vuol dire che le vorrebbe fare "alpiù"), "Rimarrai sempre nel mio quore" (non nel solito scontato cuore con la "c", dunque, ma in quello, addirittura, con la "q"). Su tutte, però, quel "ge tem" indirizzato, evidentemente, ad una innamorata francese: non "je t'aime", ma, appunto, "ge tem" detto e scritto "come se magna".
.

Matteo e i fumetti

"Ragazzi - continua a ripetere Matteo Renzi a quanti criticano la sua proposta di nuova legge elettorale - se la mia non va bene, chiamate "Goldrake" che ve la fa lui".
A Matteo Renzi, invece, va bene il ruolo di "Uomo ragno". O quello di Raoul della serie "Fratelli coltelli".
.

Battute

"Berlusconi un pregiudicato - ha tenuto a fare la battuta l'ex magistrato e sempre aspirante politico Antonio Ingroia - Renzi uno spregiudicato".
Lui, però, in pregiudicato per uscire definitivamente dalla politica che conta.
.

martedì 21 gennaio 2014

Poste italiane sempre più scandalose

"Una giovane mamma di due bambini - è accaduto a Mareno di Piave in provincia di Treviso - è potuta venire in possesso della diagnosi di tumore, speditale per lettera dall'ospedale dopo la visita, addirittura una ventina di giorni dopo. E, poi, non perché gliel'abbia recapitata il portalettere, ma perché lei si è rivolta ai carabinieri e sono stati i carabinieri a rintracciare, in mezzo a diversi metri cubi di posta inevasa, quella lettera indirizzatale dall'ospedale".
Già non è accettabile che, ormai da tempo, le Poste recapitino in ritardo perfino i bollettini che vanno pagati con precise scadenze e che, in questi giorni, stiano ancora arrivando gli auguri di Natale, ma come può essere accettabile che chissà quando sarebbe stata recapitata, senza l'intervento dei carabinieri, una lettera spedita da un ospedale? Come può essere accettabile che, a causa di un sempre più evidente disservizio nel recapito della corrispondenza, una giovane mamma debba ritardare l'inizio di una terapia come la chemio? Come sarebbe bello, oltre che giusto, se l'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, la smettesse di investire in areoplani, svolgere funzioni da istituto di credito, vendere agli sportelli perfino i biglietti del "Gratta e vinci" e riconducesse l'ente che lui dirige, con uno stipendio oltretutto milionario, al suo vero ed unico ruolo istituzionale. Oppure, se non sa o non vuole farlo, se ne andasse a casa. Tanto, con la liquidazione che immeritatamente gli spetterebbe, potrebbe vivere senza lavorare, magari alle Maldive, felice e contento per cento e cento anni ancora. Come nei finali delle fiabe per bambini e, purtroppo, nella realtà per i "manager" pubblici italiani.
.
.

Senza Cuperlo

"Gianni Cuperlo - dopo la direzione del Pd - ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del partito".
E ora? Umanamente, è probabile, dispiacerà anche a Matteo Renzi e ai suoi. Tecnicamente, però, non dovrebbe essere inteso come un problema. Se il Pd è andato avanti, per un buon periodo di tempo, con Rosy Bindi presidente, potrebbe andare avanti, tranquillamente, anche con nessun presidente. Fosse, comunque, tutto qui. Nel Pd, tecnicamente, il problema vero si presenterà quando il "progetto Renzi" arriverà nelle aule parlamentari. Dove Matteo ha un esercito molto meno forte di quello che ha nella direzione del partito. E dove lo aspettano, anche, i cannoni di Beppe Grillo e i fucilini di Matteo Salvini, di Niki Vendola, di Pierferdinando Casini, di Mario Monti e di tanti altri piccoli "capitani coraggiosi" come Giorgia Meloni.
.

Oddio, Catherine

"La delicata questione dei due nostri "marò" i quali, secondo la stampa indiana, potrebbero davvero rischiare la pena di morte - giunge notizia da Bruxelles - viene ora seguita, anche, dal capo della diplomazia europea, Catherine Margaret Ashton baronessa di Upholland".
Preoccupante. Secondo, almeno, quanti conoscono la sua scarsa conoscenza delle meno nobili questioni che agitano il mondo e le sue ancor più scarse capacità diplomatiche. Molto meglio, tutto sommato, il pur flaccido inviato speciale del Governo italiano, Staffan de Mistura. Il quale, se proprio si volesse dire tutta e dovesse valere qualcosa, è anche lui di famiglia nobile: una famiglia nobile di Sebenico, in Dalmazia, oggi Croazia.
.

Cani e giaguari

"Invece che incontrare Berlusconi - ha ironizzato il neosegretario pd, Matteo Renzi, con riferimento a quanti continuano a rimproverargli quel "vis à vis" - avrei dovuto incontrare il suo cane Dudù?"
Forse, per alcuni del partito, sì. Meglio un incontro con l'immacolato cane Dudù piuttosto che con quel giuaguaro Berlusconi ancora tutto da smacchiare. Senza contare che, almeno per galanteria, avrebbe fatto meglio, allora, ad incontrarsi con la più piacevole fidanzata Francesca.
.

Tra Umberto Eco e Agatha Christie

"Berlusconi - ha pubblicato "Il Giornale" che ha preso la notizia dall' "Agenzia giornalistica Repubblica" - sta per cambiare casa romana: da Palazzo Grazioli ad un palazzo in via in Arcione, 1.400 metri quadrati, un parcheggio interno con 57 posti-auto e un ampio giardino".
Ma possibile? Se il prossimo 10 aprile i giudici di Milano lo condannassero ai domiciliari e lui ha scelto per precauzione, come suo domicilio, la Villa di Arcore, che cosa se ne farebbe di quella casa in via in Arcione a Roma? Incoscienza, non sapere come impiegare i suoi tanti soldi, sicurezza di sfuggire in qualche modo ai domiciliari? Sia come sia, in ogni modo, la senatrice "forzista" Maria Rosaria Rossi, grande amica di Silvio, della sua fidanzata Francesca e anche del loro cane Dudù, ha tenuto a dichiarare - al "Corriere della sera" - che il fatto non sarebbe assolutamente vero. Ecco, ci mancava anche questo: il "Giallo della casa del Cavaliere". Tra Umberto Eco e Agatha Christie.
.

lunedì 20 gennaio 2014

Verso la beffa delle detrazioni?

"Il Governo - è stato fatto sapere da Palazzo Chigi - sta facendo tutto il possibile per evitare che, nella prossima Irpef, le detrazioni per le spese sanitarie, quelle per i portatori di handicap e quelle per gli addetti all'assistenza personale, per le spese funerarie, per i versamenti a favore delle Onlus, per le assicurazioni sulla vita e quelle contro gli infortuni, per gli interessi sui mutui per la prima casa e quelle sui mutui agricoli, per le spese di locazione degli studenti fuori sede debbano essere ridotte dal 19% al 18%".
Ma riuscirà il Governo, addirittura entro la fine del mese, ad evitare questa nuova vergogna? Ancor più vergogna, tra l'altro, perché - mentre è tuttora a rischio quest'altra bastonata nei confronti dei cittadini - i partiti si sono già da tempo assicurati, per la prossima Irpef e non solo, una posizione di scandaloso vantaggio: una detrazione del 37% per quanti faranno loro versamenti fra i 20 e i 30 mila euro. Gli italiani, insomma, continuino pure a morire di stenti. Però loro, i partiti, no. Alla faccia, anche in questo caso, degli sbandierati tagli alla politica in favore della gente.
.

Sviste stupefacenti

"Per gli spacciatori di droga minorenni - ai sensi di una clamorosa svista nel cosiddetto "Decreto svuotacarceri" - viene meno sia l'obbligo dell'arresto sia la possibilità di un periodo in una comunità terapeutica".
Minorenni da ributtarsi in mezzo alla strada, dunque, con incredibile irresponsabilità. Perché, in pratica, rimessi a disposizione delle mafie della droga con condizioni di straordinario favore: avere un esercito di schiavi ai quali commissionare il piccolo spaccio senza che questo esercito possa essere in qualche modo fronteggiato. Ma chi è chiamato a formulare tecnicamente leggi e decreti non è doverosamente attento a quello che fa o lo fa dopo avere acquistato, da uno spacciatore magari minorenne, una dose di droga che gli offusca il cervello?
.

L' "amico" Flavio

"I pagamenti ai professionisti - aveva previsto un decreto del Governo poi convertito in legge - dovranno avvenire, dal primo gennaio 2014, con carte di credito. Obiettivo: ridurre al massimo un'evasione calcolata, dalla Guardia di Finanza, intorno ai 200 milioni annui".
Obiettivo, dunque, più che giusto. Solo che, ora, questo obiettivo sembra essere diventato, improvvisamente, non più giusto. In un nuovo decreto uscito dal Ministero per lo Sviluppo economico e inviato alla Banca d'Italia per il parere definitivo, infatti, viene stabilito che debbano essere pagati con le carte di credito, ai professionisti, soltanto gli importi superiori ai 300 mila euro. Per importi minori - evidentemenete la stragrande parte - porte di nuovo aperte all'evasione. Dei soliti troppi "operatori in nero". I quali saranno molto grati a quel Ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, il  quale, invece, il neosegretario pd, Matteo Renzi, da sempre non riesce a digerire. E, se così, come dargli torto?
.

Walter e il Fico

"Vorrei che il segretario del Pd, Matteo Renzi - ha fatto sapere il presidente della Commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico - smentisse le voci che danno, quale prossimo presidente dell'ente radiotelevisivo pubblico, Walter Veltroni".
Ma Walter Veltroni chi? Quello il quale aveva solennemente dichiarato che a 50 anni, cioè otto anni fa, si sarebbe ritirato dalla vita pubblica e politica per dedicarsi - come in una sua prima versione - alla regìa cinematografica e - come in una sua seconda versione - al volontariato tra i poveri dell'Africa? Proprio lui. Lui che, invece, è sempre rimasto attivamente nel partito e con il fischio che ha mai diretto una macchina da ripresa o un tozzo di pane per un povero africano. Uno, certo, può anche ripensarci, ma sarebbe onesto farlo sapere altrettanto solennemente. Perché, comunque, il presidente della Vigilanza Rai vorrebbe che fossero smentite le voci di una presidenza Veltroni? Perché - secondo lui - a scegliere il nuovo presidente dovrebbero essere gli italiani. Dovrebbero, certo, ma quando mai? La Rai, fino ad oggi, è sempre stata "cosa loro". Cosa delle prepotenze di qualche partito o degli inciuci tra partiti vari. Fine delle trasmissioni. Buonanotte, Roberto Fico, e arrivederci a domani.
.

La bassezza del "Mattinale" di Brunetta

"Siamo felici del colloquio di Bersani con Renzi - è apparso sul "Mattinale" che viene quotidianamente redatto dallo "staff forzista" di Renato Brunetta - Siamo felici perché Bersani ha detto un sacco di stupidaggini e, dunque, è tornato in se stesso ed è in grande forma".
Lo "staff forzista" che redige quotidianamente il "Mattinale", evidentemente, è alla stessa altezza - anzi bassezza - di Renato Brunetta.
.

domenica 19 gennaio 2014

Ottimismo fuori dalla realtà

"La guerra è finita" ha titolato "Il Giornale", in prima pagina, con riferimento all'incontro voluto ed ottenuto, dal neosegretario Matteo Renzi,  con lo "storico nemico" Silvio Berlusconi".
Titolo, più che ottimista, fuori dalla realtà. Sarà finita una battaglia, questo sì, ma la guerra vera - con buona pace de "Il Giornale" - deve ancora cominciare. Purtroppo. Ma purtroppo, naturalmente, per un'Italia la quale, così com'è economicamente e socialmente ridotta, ben altre guerre avrebbe urgenza di affrontare e di vincere.
.

Ma per fortuna che c'è zio Letta

"Per sapere qualcosa sull'incontro Matteo-Silvio - ha rivelato l' "Huffington Post" - il "premier" Enrico Letta ha dovuto chiamare quello zio Gianni il quale è, come noto, il più fidato collaboratore di Berlusconi".
Ma per fortuna allora, per il "premier snobbato", che c'è lo zio Gianni Letta il quale te lo dice, se Matteo non te l'ha detta.
.

Vangelo 2014

"Berlusconi - si è detto convinto, nella trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, il fondatore di "Repubblica", Eugenio Scalfari - è risorto".
Questa volta, evidentemente, il fiorentino Matteo al posto del nazareno Gesù. E, al posto di Lazzaro, l'ex morto Silvio. Con lo scriba Eugenio, lì, a stracciarsi le vesti.
.

Pensieri o retropensieri?

"Io nun ce posso ancora crede - si è confidato, con i giornalisti, un giovanotto del servizio d'ordine davanti alla sede del Pd  in via del Nazareno a Roma - nun ce posso ancora crede che quello cià avuto er core de venì qui, a casa nostra".
Ma come? Dopo che per tanti anni quello (cioè Silvio Berlusconi) è stato amato, sollazzato, riverito, odiato, condannato, preso a statuette in faccia e uova sul parabrezza della sua auto, c'è qualcuno che non ha ancora compreso chi sia e quale "core" abbia per comportarsi in questo o quel modo? A meno che il giovanotto del servizio d'ordine davanti alla sede del Pd in via del Nazareno a Roma non avesse voluto ribaltare, ad arte o per prudenza, il suo vero pensiero: "Io nun ce posso ancora crede che quello (cioè il suo segretario Matteo Renzi) cià avuto er core de fa venì qui, a casa nostra, uno come il pregiudicato Silvio Berlusconi".
.

Imperi

"Di che cosa abbiamo parlato Pierluigi Bersani ed io? - ha risposto Romano Prodi, ai giornalisti, uscendo dall'ospedale dove l'ex segretario pd è ancora ricoverato - Di tutto: dall'impero romano in poi".
Fino all'attuale impero fiorentino di Matteo Renzi?
.

Voglia di "gulag"

"Uniamoci - ha gridato, durante una manifestazione pubblica, la senatrice e presidente della Provincia dell'Aquila, la pd Stefania Pezzopane - uniamoci e sterminiamoli tutti".
I topi che continuano purtroppo a scorazzare tra le macerie della città ancora da ricostruire? No: gli uomini del centrodestra colpevoli, anche se più o meno al pari degli uomini del centrosinistra, dello stato drammatico in cui si trova ancora L'Aquila. Ma, al di là di chi la pd Stafania Pezzopane voglia in effetti sterminare, è proprio il verbo sterminare che fa impressione. E che riporta a certe memorie di un passato che si sarebbe pensato seppellito. Come ai "lager" nazisti, ma anche come a quei "gulag" nei quali Josef Vissarionovic Dzugasvili, cioè Stalin, mandava a morire i suoi avversari politici.
.

Italiani chi?

"Le file impressionanti per pagare tributi  oltretutto incomprensibili, assurdi, vigliacchi e "a stretto giro di posta" - aumentano, sui giornali, le proteste - stanno a dimostrare come lo Stato avido e spendaccione continui a considerare i cittadini peggio che sudditi".
Proteste più che legittime. Ma peggio potrebbe accadere, in futuro, quando i cittadini saranno chiamati a pagare la prima rata di quella Imposta unica comunale che esigerà, prima di un bel po' di euro,  un bel po' di calcoli astrusi e difficili. Si sarebbe ancora in tempo, in verità, per evitare ai cittadini, almeno, l'incredibile onere dei calcoli. Nel senso che i cittadini potrebbero ricevere, almeno, le cartelle con i calcoli già fatti - correttamente, se possibile - dai Comuni. Ma accadrà mai un miracolo burocratico del genere? No, se i Comuni non venissero obbligati a farlo dal Parlamento. E, però, il fatto è che il Parlamento sembra appassionarsi più ai feroci duelli tra fazioni
che ai problemi, piccoli e grandi, degli italiani. Italiani chi?
.

Canone o imposta?

"Ma, se quanto si deve ogni anno alla Rai è una imposta come ha tenuto a ribadire, qualche giorno fa, il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera - vanno chiedendosi gli utenti i quali stanno ricevendo la richiesta per il pagamento 2014 - perché, allora, viene recapitato un bollettino di normale conto corrente postale, invece di un modello F24, e perché nella lettera di accompagnamento, invece che ad una "imposta di possesso", si fa riferimento ad un "canone tv"?"
Ah, saperlo! L'augurio, quindi, è che lo facciano sapere per favore, se non li disturba troppo, la Rai o il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera. Grazie anticipate. Sulla fiducia.
.

sabato 18 gennaio 2014

Renzi-Berlusconi 1

"Matteo Renzi e Silvio Berlusconi - stando alle loro prime dichiarazioni rilasciate dopo l'incontro nella sede nazionale del Pd a Roma - hanno trovato l'intesa sulla nuova legge elettorale, sul nuovo Senato e sulle più urgenti norme costituzionali".
Anche se un passo importante, comunque, non il passo naturalmente definitivo. Soprattutto per Matteo Renzi il quale, ora, dovrà trovare, su questa intesa, l'intesa non solo di Angelino Alfano, di Mario Monti, di Pierferdinando Casini, di Niki Vendola, ma anche di una fetta del suo partito. Non, invece, del "premier" Enrico Letta il quale, con realismo - o per spirito di sopravvivenza - ha già fatto sapere di ritenere che l'incontro con Silvio Berlusconi è andato, secondo lui, nella giusta direzione. Facendo evidentemente finta di non capire che l'obiettivo di Silvio Berlusconi, una volta varata la nuova legge elettorale, è la direzione di nuove elezioni politiche a maggio. Obiettivo che, magari, non raggiungerà. Ma attenzione: lui non è tipo di farsi fermare da qualche uovo marcio lanciato sul parabrezza della sua macchina blindata. E nemmeno da una pallina con la varicella: quella con la quale sono stati dipinti a giocare a golf, in un quadro in bella mostra nella sede romana del Pd, Che Guevara e Fidel Castro. Due icone che, infatti, sembrano avere perso valore anche agli occhi di Matteo Renzi.
.

Renzi-Berlusconi 2

"L'incontro Renzi-Berlusconi - che era stato dato per certo in "campo neutro", è invece avvenuto a sorpresa, quindi, nei locali della direzione pd".
Per Matteo, dunque, in casa e per Silvio in trasferta. Peccato per quelli di Roccacannuccia i quali avevano provveduto ad attrezzare il loro "campo neutro" con orgogliosa diligenza.
.

Renzi-Berlusconi 3

"Se dovesse esserci un accordo tra Renzi e Berlusconi - aveva dichiarato preventivamente l' "alfaniano" Fabrizio Cicchitto - significherebbe che i due hanno voluto firmare una sorta di "Patto Molotov-Ribbentrop", quel patto che portò alla spartizione della Polonia fra Stalin e Hitler".
Boom!
.

"La mandi il contributo a Torino"

"Il nuovo tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi - ha reso noto "Il Foglio" -  benché avesse accettato di versare un contributo di 30 mila euro alla segreteria regionale del Piemonte in caso di sua elezione e benché sia stato poi eletto, non ha ancora versato, invece, neppure un euro".
Ma la segreteria regionale pd del Piemonte? E', naturalmente, molto irritata. "Caro Bonifazi - gli ha mandato a dire la coordinatrice, Magda Negri - d'accordo, come tu dici, che ti hanno proposto in lista i fiorentini, ma ad eleggerti sono stati i piemontesi. Non ti giustificare, quindi, dicendo che non hai ancora versato un euro perché non sai se devi versarlo a loro o a noi: devi versarlo a noi che ti abbiamo eletto, evidentemente, caro Bonifazi". E dunque,  caro tesoriere Bonifazi, suvvia: la mandi un bacione a Firenze e il contributo a Torino.
.

venerdì 17 gennaio 2014

In "campo neutro"

"Nonostante il "premier" Enrico Letta e una certa parte del partito non siano d'accordo - si continua a far sapere, in ambienti "renziani", che Matteo s'incontrerà con Berlusconi".
Ma dove? Non si sa ancora, però si assicura in "campo neutro". Forse, ad evitare troppe critiche, sul "campo neutro" del "Roccacannuccia calcio".
.

Daniela da Falco a questuante

"Daniela Santanché - ha deciso Silvio Berlusconi - sarà la responsabile nazionale del "fundraising" di "Forza Italia"".
Il "fundraising", tradotto e sviluppato in italiano, è "l'insieme delle tecniche necessarie a garantire la sostenibilità di una causa e della organizzazione che la persegue e di promuoverne lo sviluppo costante nel tempo verso una molteplicità di interlocutori pubblici e privati". Daniela Santanché, in poche e più chiare parole, è stata dunque incaricata, da Silvio Berlusconi, di andare, di porta in porta, a raccogliere fondi per la causa di "Forza Italia". Di impegnarsi, insomma, in una sorta di questua. Laica, per fortuna, così non sarà costretta ad un "look" più sobrio.
.

A sentenza prima di ascoltare la difesa

"Ad acoltare le ragioni del Ministro Nunzia De Girolamo - alla Camera - erano presenti soltanto pochissimi ministri e ancor meno deputati. Non erano presenti, neppure, moltissimi di coloro i quali avevano insistito che lei andasse in aula a dare la sua versione di quei certi fatti che le sono stati oltretutto addebitati, almeno fino ad ora, ma non dalla Magistratura".
Di che cosa, tuttavia, meravigliarsi? I processi, ormai, si fanno prima nelle sedi politiche e nelle redazioni dei giornali, poi, semmai, nelle aule giudiziarie. Non solo: questi processi vengono fatti arrivare a sentenza perfino senza dare prima la parola alla difesa. Tanto è vero che, quando è il suo turno, non si va appunto a sentire. Perché andare a sentire Nunzia De Girolamo? La sentenza era stata già emessa: dimissioni. Ma - ecco lo scandalo - non in ottemperanza ad un giudizio dei magistrati: perché molto comodo per quanti - a sinistra, al centro, a destra - hanno l'obiettivo di mettere sempre più in difficoltà il Governo Letta. Ma, se questa continua ad essere la nostra politica, al di là del caso specifico del Ministro Nunzia De Girolamo, povera Italia.
.

La trasformazione dell'Angelo

"Torni a fare la "velina" o la "showgirl" - ha urlato contro l'ex Ministro campano Mara Carfagna, durante il dibattito alla Camera sul  "Decreto Terra dei fuochi", il deputato "grillino" Angelo Tofalo - piuttosto che distruggere la Campania e la salute dei cittadini".
Ognuno, naturalmente, ha il diritto di avere le proprie idee, le proprie convinzioni e i propri giudizi. Non non il diritto però, di offendere. Specialmenete in un'aula parlamentare che non può essere considerata né un mercato né un "bar sport". Ma tant'è. Il "grillino" Angelo Tofalo, laureatosi in ingegneria civile, si è evidentemente trasformato in deputato incivile.
.

"Pensiero debole" e "furbizia forte"

"Chiederò a Beppe Grillo l'iscrizione al suo "Movimento 5 stelle" - ha fatto sapere, in una intervista al "Corriere della sera", il filosofo Gianni Vattimo - in modo da potermi candidare con lui alle prossime elezioni europee".
Ma il filosofo Gianni Vattimo non è tuttora, anche se in scadenza, eurodeputato dell' "Italia dei valori"? Certamente. Il filosofo Gianni Vattimo - sarà forse, per il suo filosofico "pensiero debole - non ha avuto alcuna difficoltà a transumare però, di volta in volta, dal "Movimento radicale" al "Movimento maoista", dal "Movimento maoista" al "Partito della sinistra", dal "Partito della sinistra" al "Partito dei comunisti italiani", dal "Partito dei comunisti italiani" all' "Italia dei valori". Perché no, adesso, dall' "Italia dei valori" al "Movimento 5 stelle"? Per capire, comunque, qualcuno gli ha chiesto: "Ma lei, professore, non ha sempre detto di essere un comunista?" "Certo - è la risposta data ora nell'intervista al "Corriere della sera" - ma un "comunista ermeneutico". E, cioè, di difficile comprensione. Solo che Beppe Grillo, invece, l'ha compreso benissimo. Il filosofo del "pensiero debole" - deve avere ragionato - è invece di una "furbizia forte": appurato che nella lista dell' "Italia dei valori" non verrebbe sicuramente rieletto, ha cercato la sicurezza nella lista del "Movimento 5 stelle". E così, senza neppure pensarci su più di tanto, gli ha mandato a dire che la lista "5 stelle" se la può levare tranquillamente dalla sua filosofica testa.
.

Se la suorina non sa spiegare come mai

"All'ospedale di Rieti - è filtrata la notizia - è nato un bel bambino di tre chili e mezzo".
E allora? Allora c'è che è nato da una suora di 31 anni la quale ha continuato a mostrarsi stupita per quel concepimento. "Impossibile - il suo ritornello a medici e consorelle - non riesco a spiegarmi come possa essere successo". Due, allora, i casi. O la mamma, prima che lei lasciasse la casa natale, non le ha spiegato niente. Oppure la suorina vorrebbe far credere, al mondo, di essere una nuova Madonna. Evidentemente, però, senza alcuna preventiva annunciazione.
.

Cannonate tra Dover e Calais

"Mentre in molti altri Paesi la ripresa è forte - è partita la cannonata da Dover verso Parigi - la Francia di Francois Hollande sta di nuovo affondando". "Mentre nella classifica dell'Organizzazione mondiale della sanità i nostri ospedali sono giudicati al "top" - è partita la cannonata di risposta da Calais verso Londra - il servizio sanitario pubblico inglese di David Cameron è molto "sofferente"".
E' ripresa, dunque, la "Guerra dei cento anni" franco-inglese? L'augurio, anche se guerra questa volta di sole parole, è no. E che tutto, presto, finisca in una risata. Con la Gran Bretagna a dire che "la Francia ha le orecchie sporche" e la Francia a dire che "la Gran Bretagna, però, non ha i "bidets".
.

giovedì 16 gennaio 2014

I compensi Rai come segreti di Stato

"Rivelando i compensi di Viale Mazzini - ha inoltrato ricorso urgente, al Tribunale di Bologna, la Rai - il sito "RaiWatch.it" ci sta gravemente danneggiando".
Il Tribunale di Bologna ha risposto, alla Rai, che il rivelare i compensi da lei elargiti non costituisce reato ai sensi di alcuna norma di legge? Macché. Il Tribunale di Bologna, in quattro e quattr'otto, ha deciso che il sito "RaiWatch.it" venisse oscurato. Infischiandosene, tra l'altro, del fatto che il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, vada continuamente ricordando che il pagamento degli utenti Rai non è un canone, ma una tassa. E, dunque, ritenendo che i cittadini-utenti Rai non abbiano il diritto di conoscere come vengano impiegati i proventi di questa tassa. Ma, mentre si può capire perché Viale Mazzini  cerchi di non far sapere, ad esempio, che il direttore generale, Luigi Gubitosi, guadagni 1.780 euro e il presidente, Anna Maria Tarantola, circa mille euro - ma al giorno, non al mese - non si riesce francamente a capire perché queste cifre, secondo il Tribunale di Bologna, debbano essere ritenute alla stregua di un sgreto di Stato. Come un segreto di Stato, sempre ad esempio, debba rimanere il fatto che Lucianina Littizzetto venga compensata con 20 mila euro, ogni volta che appaia nella rubrica tv di Fabia Fazio, per intrattenere gli utenti sulla sua e sull'altrui "Jolanda".
.

Quali sinfonie?

"A Milano -  è scritto nell'invito fatto recapitare, dal console, alle autorità di tutta la regione - suonerà anche, in occasione della festa nazionale dell'India, l' Orchestra sinfonica ambrosiana "Giuseppe Verdi"".
L'augurio è che, tra i brani in repertorio, non sia stata inclusa, almeno, la "Messa di requiem" di Mozart per i due nostri "marò" tuttora detenuti e minacciati di morte da alcune autorità di Nuova Delhi. Ma sia stato incluso, invece, l' "Inno alla gioia" di Beethoven. La gioia di rivedere i due nostri "marò", presto, a casa.
.

Il Governo nella "palla di vetro"

"Il Governo correrà notevoli rischi, di qui fino ad aprile, ma non cadrà".
L'hanno detto Matteo Renzi, Angelino Alfano, Silvio Berlusconi? No. L'ha detto il mago Otelma. Beh, allora, il "premier" Letta può stare tranquillo.
.

L' ok condizionato di "Repubblica"

"Renzi e Berlusconi - si è pronunciato il direttore di "Repubblica", Ezio Mauro - si può".
Il suo benevolo ok, però, è stato accompagnato da una precisa condizione: che tutto avvenga alla luce del sole. Non di notte, insomma, in una delle stanze "a luci rosse" nella villa di Arcore.
.

Un Chicco d'invidia

"Si può essere come tu saresti - ha spedito la domanda, a Giovanni Toti, il direttore del "Tg5", Enrico Mentana detto Chicco - direttore degli altri due telegiornali "Mediaset" e, contemporaneamente, coordinatore di "Forza Italia"?"
Giusta indignazione o soltanto invidia?
.

mercoledì 15 gennaio 2014

Dalla sede del Pd ad Arcore?

"No - hanno espresso il loro parere, a proposito di un incontro annunciato fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulle nuove regole elettorali, i cosiddetti "bersaniani" - no a pregiudicati nella sede del Pd".
Matteo Renzi, il quale continua a sostenere che le regole elettorali vanno concordate con tutti - e, quindi, anche con i pregiudicati - non è tipo, però, da spaventarsi. Domani, magari, prenderà la sua bici e andrà fino ad Arcore per parlare lì, di nuovo, con Berlusconi.
.

Josepha, Nunzia e Davide

"Quando Josepha Idem si è trovata in un "caso" - ha stilettato, a proposito del "caso" in cui si è trovata Nunzia De Girolamo, il neosegretario del Pd, Matteo Renzi - lei si è dimessa dimostrando uno stile profondamente diverso".
Ma il neosegretario del Pd, Matteo Renzi, ha stilettato con la lama dell'etica universale o con la lama del tornaconto personale? Sembrerebbe più verosimile la seconda ipotesi. Perché, se la lama fosse stata quella dell'etica universale, allora, alla Nunzia De Girolamo (neppure, almeno fino ad ora, indagata) avrebbe affiancato anche quel suo fedelissimo "responsabile welfare e scuola" Davide Faraone il quale è stato invece già indagato, nientemeno di peculato, per un "caso" alla Regione Sicilia. Lama, quindi, del tornaconto personale. Gran baccano sulla Nunzia perché, se si fosse dimessa, avrebbe evitato a lui, magari, la "botta" finale al Governo Letta. E gran silenzio su Davide perché, se gli avesse chiesto di dimettersi, avrebbe evitato a lui, magari, di continuare a gloriarsi di certe nuove scelte nel partito. Anche se tutti, a cominciare però da Matteo Renzi, si dovrebbe stare correttamente in silenzio. In attesa del giudizio finale dei magistrati. Su Nunzia come su Davide.
.

Seedorf e gli altri

"A Berlusconi - ha fatto sapere il nuovo tecnico del "Milan" calcio, Clarence Seedorf - non ho potuto dire di no".
Solo Raffaele Fitto, Denis Verdini e Daniela Santanché, invece, possono continuare a dirglielo. Con il risultato, prima, di avere fatto fuori Angelino Alfano. E, ora, con l'obiettivo di fare fuori quel Giovanni Toti il quale Berlusconi avrebbe voluto come "coordinatore unico" della nuova "Forza Italia". E il quale - come sembra - sta già dando segni di essersi "scocciato". Ma qualcuno che lo conosce è sicuro che, ove i "falchi" dovessero riuscire a colpirlo a morte, lui, prima di morire (politicamente, s'intende) scaglierebbe contro  di loro la sua ideale stampella.
.

Sarebbe tempo di "Draquila 2"

"Ora che i magistrati hanno scoperto come anche la sinistra abbia lasciato le sue impronte digitali nella marmellata della ricostruzione all'Aquila - ha osservato qualcuno - andrebbero onestamente corretti certi giudizi  nei confronti della sola destra".
Osservazione giusta, anche se non può  non indurre allo sconforto. Perché mette di nuovo il dito su quella piaga che sta mostrando di essere stata aperta, ove più ove meno, un po' da ogni parte politica. E perché chi ha strumentalizzato, ieri, certe situazioni e certe persone sta mostrando di non riconoscere ingiuste le sue strumentalizzazioni e le sue accuse unilaterali quanto affrettate. Come, ad esempio, quella Sabina Guzzanti la quale, dopo avere sparato a raffica in una sola direzione nel suo documentario "Draquila", ora che i magistrati hanno fatto luce anche in altre direzioni, non sente il dovere di dire mezza parola. Se non, addirittura, il dovere di andare a "girare", onestamente, un "Draquila 2". Da presentare, come il primo "Draquila", perfino al "Festival di Cannes".
.

La protesta della vergogna

"Quest'anno - hanno protestato molti deputati e senatori - niente agendina in pelle griffata".
Beh, visto che non si riesce a togliere loro niente di veramente concreto e sostanzioso, almeno l'agendina di pelle griffata. Ma a molti deputati e senatori non è andato bene, appunto, nemmeno questo taglietto insignificante. Vergogna. Ammesso che, a Montecitorio e a Palazzo Madama, sappiano tutti che cosa sia la vergogna.
.

Chi non lavora non fa l'amore. Ma anche chi puzza

"Se un uomo torna a casa sudato e sporco, specialmente dopo una giornata passata tra le pecore, e chiede di avere subito rapporti sessuali con sua moglie, ma sua moglie li rifiuta perché non si è prima lavato e ha un cattivo odore - ha dovuto sentenziare la Corte di Cassazione - lui non può costringerla. E, se la costringe, è violenza sessuale da due anni e mezzo di carcere".
Finora si era saputo, grazie al cantautore Adriano Celentano, che "chi non lavora non fa l'amore". Ora, grazie alla Corte di Cassazione, si sa che non può fare l'amore, giustamente, anche chi non si lava, se puzza.
.


Le signore di Andrea Pirlo

"Il giocatore della "Juventus" Andrea Pirlo - ha rivelato il settimanale "Chi" - starebbe per separarsi, dopo dodici anni di matrimonio, da sua moglie Deborah Roversi".
Incredibile Andrea Pirlo: separarsi dalla giovane signora Roversi e rimanere fedelissimo alla "vecchia signora Juventus".
.

martedì 14 gennaio 2014

Il dramma del detenuto Vincenzo Di Sarno

"Quando il Capo dello Stato ha visitato ultimamente il carcere napoletano di Poggioreale - è la ricostruzione di una storia drammatica - aveva incontrato il detenuto Vincenzo Di Sarno, 35 anni, con un tumore al midollo osseo che gli comporta una perdita di funzioni neurologiche motorie, sensitive e vegetative, si era commosso e aaveva chiesto che si facesse il necessario per lui".
E' stato fatto? No. Prima il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha tenuto a far sapere che "non esistono, in Italia, strutture carcerarie nelle quali siano praticabili le terapie prescritte per il detenuto Vincenzo Di Sarno. Poi la Corte d'appello ha rigettato la richiesta di quei domiciliari che avrebbero permesso, al detenuto Vincenzo Di Sarno, di curarsi fuori del carcere. Intollerabile, assurdo, vergognoso. Cosicché, ora, il detenuto Vincenzo Di Sarno al Capo dello Stato ha scritto e nemmeno per denunciare l'accanimento disumano nei suoi confronti, ma per chiedergli, con dignitosa disperazione, il permesso di ricorrere all'eutanasia e porre fine, prima che il tumore l'uccida, a quella feroce carcerazione. Povero detenuto Vincenzo Di Sarno, dunque, incredibilmente martoriato da un'Amministrazione penitenziaria e da un'Amministrazione della Giustizia indegne di un Paerse civile. Ma, di riflesso, povero anche Capo dello Stato, se non c'è rispetto neppure per i suoi buoni sentimenti umani.
.

Rimpasto ed aggiustamento

"Il neosegretario del Pd, Matteo Renzi, dopo l'incontro con il Capo dello Stato: "Parlare di rimpasto di Governo è roba da Prima Repubblica. Io, infatti, non lo chiedo e non lo chiede neppure il partito". Il "premier" Enrico Letta, dal lontano Messico dove si trova in missione: "Mi sembra inevitabile, anche per le pressioni del Pd, un aggiustamento della squadra di Governo".
Ma allora? Questo Governo, allora, rimarrà così com'è o cambierà qualche pedina? Bisogna credere a Matteo Renzi, il quale dice che il rimpasto gli fa praticamente schifo, o a Enrico Letta, il quale dice che qualcosa si dovrà muovere? Ma, forse, a tutti e due. Per una questione semantica. Perché Matteo Renzi dice no ad un rimpasto, ma non dice no ad un aggiustamento ed Enrico Letta di aggiustamento parla, ma non di rimpasto. Solo che rimpasto ed aggiustamento sono due termini sostanzialmente equivalenti. E dunque, alla fine, un cambiamento nel Governo ci sarà. Si voglia chiamare rimpasto o aggiustamento. Realisticamente o ipocritamente.
.

La trave di Roberto Speranza

"Chiediamo - ha detto, in una intervista all' "Unità", il capogruppo pd alla Camera, Roberto Speranza - che il Ministro Nunzia De Gerolamo venga a spiegare, in Parlamento, certe sue frasi intercettatele sulla Asl di Benevento".
Giustissima richiesta perché nessuna ombra dovrebbe mai gravare su un rappresentante del popolo nelle Istituzioni. Ma da dove viene, tuttavia, la richiesta. Viene da quel Roberto Speranza il quale non si è comportato correttamente quando ha apposto la sua onorevole firma sotto l'accordo pre-elettorale, in Basilicata, in cui si pattuiva l'assegnazione di un assessorato ad un partito in cambio dell'appoggio al candidato Governatore pd poi eletto. E il quale Roberto Speranza, di questo "scambio" per nulla edificante, non ha mai sentito l'obbligo, nemmeno morale, di andare a spiegare in Parlamento. Santo Vangelo: la pagliuzza nell'occhio altrui e la trave nell'occhio proprio.
.

Se almeno facessero caso a quel "cosino" lì

"Dà alla luce una bambina - è accaduto a Galatina - ma, quando è arrivata a casa, si è accorta che le era stato consegnato un maschietto".
Poiché la mamma, nel tragitto ospedale-casa non era passata per quella Casablanca dove cambiare sesso è notoriamente facile, ha naturalmente dedotto l'errore di medici e di infermiere. Via subito di  corsa all'ospedale, dunque, per prendersi la sua bambina e restituire il non suo maschietto. Ma perché all'ospedale di Galatina, quando cambiano i pannolini ai neonati, non stanno attenti se sono maschi o femmine? Oppure, prima di consegnarli alle proprie madri, non controllano - come minimo - se hanno o non hanno quel "cosino" lì?
.

Clarence Seedorf e Giovanni Toti

"Clarence Seedorf - è ormai ufficiale - sarà da subito, come voleva Berlusconi, il nuovo tenico del "Milan" calcio".
Un successo, per Silvio, il quale ha facilmente avuto la meglio sul buon amministratore delegato, Adriano Galliani, il quale avrebbe voluto trattenere ancora il vecchio tecnico Massimiliano Allegri. Accanto a questo successo, però, per Silvio anche una grossa sconfitta: non aver potuto imporre nè subito né in prospettiva, come nuovo coordinatore della rinata "Forza Italia" il tecnico della comunicazione Giovanni Toti. Ma era da mettere in conto: Daniela Santanché mica è Adriano Galliani.
.

lunedì 13 gennaio 2014

Brutti drammi e belle parole

"In via Curtatone 3 a Roma - si è scoperto - nella vecchia sede dell'Istituto per la protezione ambientale, più di 500 profughi e rifugiati politici eritrei vivono di stenti e dormono in terra, con 50 loro bambini, nei corridoi e nelle stanze già uffici, senza luce, senza acqua, nella sporcizia ed esposti all'insidia dei topi".
Basterebbe questo per inorridire ed indignarsi. Ma, purtroppo, c'è ancora dell'altro a Roma. Come circa mille eritrei, etiopi, somali e sudanesi rifugiatisi in uno stabile pericolante, già dell'Enasarco, alla Romanina. Come cinquecento etiopi ed eritrei, al Collatino, in uno stabile abbandonato del Ministero dell'Economia. Come cento eritrei, a Ponte Mammolo, in una baraccopoli sorta recentemente. E come chissà quanti altri immigrati disperati in chissà quali nascondigli della città. Una situazione, insomma, drammatica e intollerabile e che, con gli incessanti sbarchi, sempre più drammatica e intollerabile è destinata a divenire. Papa Francesco, cristianamente, continua a chiedere, al popolo italiano, di rinnovare ogni giorno il proprio encomiabile impegno di solidarietà verso questi fratelli deboli e indifesi. Il cristiano invito, però, sarebbe molto più efficace, se fosse affiancato dall'ancor più cristiano invito, al popolo dei numerosi ordini religiosi, di aprire, a questi fratelli deboli e indifesi, i loro conventi, le loro abbazie e i loro palazzi ormai deserti o semivuoti o, addirittura, trasformati in "residence" commerciali. Ma questo invito, prima o poi, potrebbe anche arrivare. Mentre continua a non arrivare la minima iniziativa da parte di quel Ministro all'integrazione, Cecilia Kyenge, la quale, al di là delle belle parole e delle lezioni che ama impartire sempre agli altri, dà dunque l'impressione che "non gliene possa fregà de meno".
.
 

Enrico, Matteo e Angelino

"Ma no - ha replicato il "premier" Enrico Letta al neosegretario del suo partito Matteo Renzi - io di te mi fido completamente".
Dovrebbe essere vero, considerato che il "premier" Letta ha lasciato la sua poltrona di Palazzo Chigi, per alcuni giorni, ed è partito per il lontano Messico. A meno che, prima di prendere l'aereo, non abbia promosso il "vice" Angelino Alfano, da sedicente "sentinella anti-tasse" a ringhiante "sentinella anti-Renzi".
.

Schettino 1

"Io - ha confermato ai giudici il comandante della "Costa Concordia", Francesco Schettino, nel raccontare il dramma di quel tragico 13 gennaio di due anni fa - sulla lancia dove sono stato visto ci ero caduto".
Ammesso pure, ma perché ha poi ordinato alla lancia di dirigersi verso un sicuro scoglio vicino invece che restare accanto alla nave in modo da coordinare, almeno da lì, le operazioni di salvataggio? Francesco Schettino, dunque, un comandante anche senza vergogna.
.

Schettino 2

"La "Costa Concordia" - ha detto ancora il comandante senza vergogna - aveva un equipaggio per niente all'altezza".
Per fortuna - come hanno dimostrato i fatti - che all'altezza aveva un comandante come lui.
.

Storia e geografia

"Siamo nella storia - si è esaltato, dopo l'undicesima vittoria consecutiva in campionato della "Juventus", il tecnico Antonio Conte - ma non dobbiamo accontentarci".
Giusto. Il prossimo obiettivo, per Antonio Conte e per la "Juventus", quello di essere anche nella geografia?
.

domenica 12 gennaio 2014

I corsi di "bridge" per aggiornare i medici

"Una ex funzionaria della Asl di Bergamo, Laura Tidone - è giunta notizia - ha pensato di trasformare quel "bridge" che è la sua passione, una volta andata in pensione, in un progetto di aggiornamento professionale per medici".
Ma davvero per medici e non per appassionati al "nobile gioco di carte"? Davvero per medici. Il che, obiettivamente, non può che lasciare - con tutto il rispetto per il "bridge" - davvero basiti o, perlomeno, perplessi. Perché, per diagnosticare correttamente una malattia o per portare correttamente a termine un intervento chirurgico, ai medici sarebbe certamente più utile aggiornarsi su nuove scoperte e nuovi rimedi da tutto il mondo che non distribuirsi in coppie nord-sud ed est-ovest per qualche giro di "bridge". Ma c'è, incredibilmente, di più. Mentre ogni medico e chirurgo deve raggiungere, ogni anno, 50 punti per il proprio aggiornamento professionale, le autorità sanitarie hanno assergnato 25 punti, incredibilmente, al corso di "bridge" della dottoressa Laura Tidone. Con questo scandaloso assurdo: che all' ospedale "Papa Giovanni XXIII" di Bergamo, mentre i medici "aggiornati in bridge" potranno ottenere dunque 25 punti, i medici i quali avranno finito di frequentare quel corso  sulla "Radioterapia interoperatoria per la cura del tumore al seno", che permetterà di risparmiare alla paziente il calvario delle applicazioni successive all'intervento, potranno invece ottenere appena 4 punti. Lo scandalo della sanità italiana, insomma, non sta soltanto nelle spese incontrollate e in certe illecite manovre baronali. La sanità italiana, purtroppo, è tutto uno scadalo. Dalla A alla Z.
.

Enrico e Matteo

"Enrico non si fida di me - ha confermato tra l'altro, in una intervista al "Corriere della sera", Matteo Renzi - ma si sbaglia".
Sarà la storia, magari quella immediatamente prossima ventura, a dire se Enrico (Letta) avrà sbagliato o meno.
.

Il Cialente del gran rifiuto

"A questo punto - ha detto il sindaco pd dell'Aquila, Massimo Cialente, dopo la bufera giudiziaria abbattutasi sul suo Comune - non sono più cavoli (ma lui non ha detto cavoli) miei. Mi dimetto e i cittadini si arrangino. Vadano loro a Roma a chiedere i soldi che ci devono dare per la ricostruzione".
Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, insomma, peggio di colui il quale - fosse Papa Celestino quinto, Ponzio Pilato o il cardinale Matteo Rosso Orsini - fece, secondo Dante, il gran rifiuto. E fu da lui giustamente sbattuto, nella "Divina commedia", all'Inferno.
.

Cornuti e mazziati

"Ho chiamato più volte il Comune di Milano per un appuntamento che servisse a chiarirmi come calcolare la "mini Imu" da pagarsi entro il 24 prossimo - ha lamentato il signor Pierluigi Bertarelli sulla rubrica "La parola ai lettori" de "Il Giornale" - e, dopo vari rinvii al termine di lunghissime attese telefoniche, mi hanno fissato la data per il 28. Quattro giorni dopo, cioè, la scadenza fissata per il pagamento".
Il signor Pierluigi Bertarelli, anima candida, non ha ancora compreso, evidentemente, che i cittadini, in Italia, non solo vengono "spennati" vergognosamente, ma, altrettanto vergognosamente, vengono anche, quasi sempre, presi per i fondelli. Pur se nella Carta costituzionale, ovviamente, non c'è un articolo che reciti: "I cittadini hanno il dovere di essere cornuti e mazziati".
.

Il vero scandalo

"Grande scandalo a New York - secondo i giornali Usa - perché il neosindaco Bill De Blasio è stato sorpreso a mangiare la pizza con forchetta e coltello".
Avrebbe dovuto, allora, sporcarsi le mani? Ma beata New York, invece: troppi sindaci italiani non esitano a sporcarsi le mani. E questo, sì, è lo scandalo: non per mangiare la pizza.
.