Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 28 febbraio 2014

Meglio il fiorentino che l'inglese

"Il "premier" Matteo Renzi - conosciuti i nuovi dati sulla disocupazione al 12,9% e sulla disoccupazione giovanile al 42,4% - ha confermato l'urgenza di un "Jobs act"".
"Ma che vuol dire?" si è chiesto la maggioranza dei disoccupati anche giovani. Vuol dire, in sostanza, l'urgenza di un piano per il lavoro. Certo che, se il "premier" Matteo Renzi parlasse anche fiorentino, invece che inglese, la gente lo capirebbe sicuramente meglio.
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Cin cin, Maria Carmela...

"L'ex "sindaco antimafia" Maria Carmela Lanzetta - ecco i fatti in ordine cronologico - venerdi 23 agosto 2013 è stata indagata, dalla Procura di Locri, per abuso di atti di ufficio quand'era sindaco di Monasterace, 23 settembre, ottobre, novembre, dicembre 2013 e gennaio, quasi tutto  febbraio 2014 non ha ricevuto alcuna notizia dai magistrati, venerdi 21 febbraio è stata chiamata a guidare il Ministero per gli Affari regionali, sabato 22 ha giurato davanti al Capo dello Stato, domenica 23 riposo, lunedi 24, essendosi la Procura di Locri improvvisamente svegliata, ha ricevuto notizia della richiesta, avanzata dal capo di quell'ufficio, per l'archiviazione del suo fascicolo, martedi 25 ha felicemente festeggiato, giovedi 27 ha letto la lieta notizia ufficiale sui giornali locali".
Congratulazioni e felicitazioni, per carità, all'onorevole Ministro Maria Carmela Lanzetta. Cin cin e buon governo a venire. Resta, tuttavia, una domanda: ma per ottenere in quattro e quattr'otto, dopo mesi e mesi di silenzio, un provvedimento (magari di archiviazione) dalla Magistratura, la strada è quella di farsi nominare Ministro?
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... E Filippo Penati

"Per l'ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati - la conferma è venuta dalla Suprema Corte di Cassazione - prescrizione del reato legato a certe tangenti incassate, secondo l'accusa, quando era sindaco di Sesto San Giovanni".
Cin cin e buon governo a venire anche a lui.
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Effetti della "spending review"

"Franco Turri, un consigliere comunale di Fondo - in provincia di Trento - è stato invece condannato, per furto, a tre mesi di reclusione".
Così poco? Sì, perché di poco conto, in effetti, quanto da lui rubato: appena 200 euro. Ma è interessante conoscere i particolari delle sue piccole ruberie: nottetempo, quatto quatto, il consigliere Turri-ladro Kid andava di tanto in tanto a forzare il distributore automatico delle bevande all'interno del Comune e si impossessava delle monete che vi erano contenute. Forse chissà - andrebbe appurato - il Comune di Fondo avrà deliberato, in ossequio alla "spending review", un taglio agli emolumenti dei consiglieri e così lui, Franco Turri, sarà stato costretto, per sopravvivere, a scassinare il distributore delle bevande.
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Ahi, ahi, ahi, Maurizio

"Il Ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, confermato nella carica dal neopremier Matteo Renzi - è sotto inchiesta, su iniziativa della Procura di Tempio Pausania,  per concorso in abuso di atti di ufficio  in relazione alla nomina della locale  autorità portuale".
Le Procure, sempre più, come porti di mare: politico che va, politico che viene.
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La "rinomina" del "Corriere della sera"

"Il vicepremier Alfano - ha scritto, nel sommario di un titolo, il "Corriere della sera" - dalla Merkel a Berlino".
Angelino Alfano, sollevato dalla carica di vicepremier dal neopremier Matteo Renzi, vi è stato autorevolmente ricollocato, dunque,  dal "Corriere della sera".
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Ignazio dei "boom"

"Il decreto cosiddetto "Salva Roma" - si era infuriato, quando era stato ritirato dalla discussione in aula, il sindaco, Ignazio Marino - era lì da 42 giorni. Io, durante tutto quel tempo, mi sarei laureato in fisica".
Boom. E comunque, se avesse detto "mi sarei laureato in amministrazione cittadina", sarebbe stato ancora meno credibile.
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Pisapia, il più furbacchione che ci sia

"Milano - ha voluto rinfacciare il sindaco Giuliano Pisapia al sindaco di Roma, Ignazio Marino - ce l'ha fatta da sola, senza tanti aiuti".
E' in gran parte vero. Il sindaco di Milano, però, finge di non sapere che Roma deve farsi carico, in quanto capitale, della Presidenza della Repubblica, del Parlamento, del Governo, della Corte costituzionale, della Corte dei conti, dei cortei e delle manifestazioni organizzate da tutta Italia. E anche, non è poco, del Vaticano e dei suoi eccezionali raduni perlomeno bisettimanali. Pisapia, allora, il sindaco più furbacchione che ci sia.
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Da Roma capitale a Lucianina Jolanda

"Nelle intercettazioni telefoniche che hanno contribuito alle imputazioni, per corruzione e falso idelogico, dell'ex comandante della "Polizia di Roma capitale", Angelo Giuliani - è venuto alla luce - una serie di colloqui intrisi di espressioni e di aggettivi vergognosamente volgari".
L'ex comandante Angelo Giuliani, allora, ha sì perso la direzione della "Polizia di Roma capitale" e dovrà ora attendere il giudizio dei magistrati, ma avrà davanti a sé, poi, un futuro brillante e più consono, evidentemente, alla sua preparazione culturale e professionale: quella di redigere i testi della sempre più sboccata Lucianina Jolanda Littizzetto.
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giovedì 27 febbraio 2014

I primi soldi reperiti

"Da questo sabato - è stato annunciato - l'accisa sulla benzina aumenterà dello 0,24% e quella sul gasolio dello 0,34%".
Dove saranno reperiti - si sono chiesti, appena insediatosi Renzi, molti economisti e molti politici - i soldi per attuare il programma del Governo? Intanto, ecco, subito qui. Poi si vedrà. E, sicuramente, "ad maiora".
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O Roma o morte

"Riuscirà il Governo a trovare, entro domani sera, i 485 milioni che servono al Comune di Roma per evitare il "crac" - è la domanda preoccupata - o sarà, come minacciato dal sindaco Ignazio Marino - la morte di Roma?"
O Roma o morte. O i 485 milioni per salvare Roma o la sua morte per mancanza di ossigeno. Il "premier" Renzi e il Ministro Padoan stanno lavorando, senza tregua, per salvarla. Auguri. Ai cittadini romani, naturalmente.
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Attenzione ai "manager" pubblici

"Un Governo a guida pd dovrà scegliere - per la prima volta dopo dodici anni - 350 nuovi "manager" nelle aziende di Stato".
L'augurio è che le scelte vengano ben valutate, i "curricula" ben presi in considerazione, le situazioni giudiziarie ben controllate. Ad evitare, tra l'altro, quanto emerso, perlomeno con imbarazzo, in un paio di casi all'interno della squadra dei Ministri. Neppure una settimana dopo il loro giuramento e il loro insediamento.
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Da comandante a passeggero

"Il comandante Francesco Schettino - hanno mostrato le immagini - sul traghetto verso l'Isola del Giglio per un sopralluogo, insieme con i giudici e i periti, sulla "Costa Conordia".
Francesco Schettino, su quel traghetto, viaggiava fortunatamente come passeggero e non come comandante.
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mercoledì 26 febbraio 2014

Ahi, ahi, ahi, Maria Carmela

"La neoministra per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta - dopo una denuncia presentata contro di lei per un appalto ritenuto irregolare - è stata ora indagata, dalla Procura di Locri, per abuso d'ufficio".
Ma la Maria Carmela Lanzetta arrivata agli onori della cronaca - e, da qui, agli onori del Governo - quale sindaco antimafia? Proprio lei. Nei cui confronti, poi, il settimanale "Panorama" prossimamente in edicola ha scoperto altre due "chicche" messe sotto silenzio. La prima è che, quando la neominstra era ancora sindaco di Monasterace, il suo vice, Francesco Antonio Siciliano è stato condannato in via definitiva, alla faccia sua, proprio per associazione mafiosa e con la certezza che fosse il "boss" della " 'ndrina" nella Locride. La seconda è che la gestione del Comune di Monasterace, guidato fino a qualche mese fa dalla neominsistra, è stata così disastrosa da raggiungere - secondo la Corte dei conti - un passivo di oltre un milione di euro. E, allora, adesso pover'uomo? Come di regolarà adesso, nei confronti di Maria Carmela, il povero Matteo giustamente "tutto d'un pezzo"? Sarà una prima prova, comunque, per valutare - come saggiamente ammonito dall'ex segretario pd Pierluigi Bersani - lo "spread" tra le parole  e  i fatti del neopremier.
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La lunga fila degli aspiranti viceministri

"Il Consiglio dei Ministri - convocato per oggi - slitterà a domani perché è ancora da definire la lista dei viceministri e dei sottosegretari".
Ingiusto dire, però, che lo slittamento sia da imputare ad un rallentamento dello Speedy Gonzales-Matteo Renzi. Il fatto è che la lista dei candidati e degli aspiranti alle cicrca 45 poltrone è così lunga ed agguerrita che Speedy-Matteo, in verità infastidito, è stato costretto a nominare due suoi uomini fidati per ricevere quella massa di questuanti, esaminare i loro "curricula" e intavolare stressanti trattative. Tanto da dover perfino concedere, per la bisogna, una delle stanze più ampie di Palazzo Chigi. Che bello, però, sapere che tanti illustri e meno illustri concittadini siano disposti perfino a lunghe file, davanti alla stanza degli "esaminatori", per chiedere di arruolarsi nell'interesse della Patria. Onori, compensi, diarie, "benefit"? Ma va. Non ci pensano neppure lontanamente questi intrepidi eroi.
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E' iniziato il "ciao, Beppe"?

"L'assemlea del "Movimento 5 stelle" - ha giustificato così Beppe Grillo l'espulsione dei senatori Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana - ha fatto bene a prendere la decisisone perché quelle dei quattro contestatori non sono apparse come motivazioni ideologiche, ma cavolate (anche se lui non ha detto proprio cavolate). Meglio per loro, comunque, così non dovranno più rinunciare agli euro della diaria".
Può anche darsi che i quattro non rinunceranno più, una volta fuori dal "Movimento", agli euro della diaria. In quel caso, però, non avranno riacquistato soltanto quegli euro, ma anche il gusto della dignità, della libertà e della democrazia. Valori che starebbero rivalutando anche molti altri "5 stelle" stanchi di un Beppe Grillo sempre più Benito Mussolini e, quindi, in procinto di lasciarlo. Ma Beppe Grillo ha già fatto sapere che non gliene importa un fico secco. "Vadano - ha urlato - dove vogliono". E meno male. Meno male che non li farà bastonare e non gli farà bere l'olio di ricino.
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Il tipo Matteo

"Io "fan" di Berlusconi? - ha tenuto a chiarire, intervistato da "Ballarò", MatteoRrenzi - Le sembro il tipo?"
A qualcuno, anche all'interno del Pd, gli sta però sembrando il tipo. Anche se potrebbe trattarsi, soltanto, di malignità vendicative di qua e di paure neocentriste di là.
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Non solo applausi

"Matteo Renzi - durante la sua visita a Treviso - è stato contestato sì dai "forconi" e da alcuni gruppetti di estrema destra, ma anche dagli operai della "Electrolux" rimasti senza lavoro".
Matteo Renzi, così, ha sperimentato dal vivo che il mondo non è fatto soltanto di applausi e di amichevoli pacche sulle spalle, ma anche di fischi, di pomodori volanti e di epiteti per niente lusinghieri. Ma è giovane, il più giovane dei Presidenti del Consiglio in Italia: imparerà e se ne farà una ragione.
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Giustamente

"Se non dovesse andare tutto come vorrei per l'Italia - ha ripetuto alla Camera, il neopremier Matteo Renzi, quanto già detto al Senato - la colpa sarebbe soltanto mia". 
E di chi altrimenti? A presiedere il Governo, ora, sarà lui.
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Il pericolo retropensiero

"Qiando l'ex segretario pd, Pierluigi Bersani, è entrato nell'aula di Montecitorio - in occasione della votazione sul nuovo Governo - Matteo Renzi si è rivolto ai "grillini" dicendo: "Prendete esempio da lui"".
I "grillini", cioè,  avrebbero dovuto ignorarlo e fare ben presente - come Pierluigi Bersani - che erano lì soprattutto per abbracciare Enrico Letta? Il quale Enrico Letta, tra l'altro, venuto da Londra per abbracciare Pierluigi Bersani, si è poi seduto ad ascoltare Renzi non dai banchi del Pd e, infine, è subito volato di nuovo a Londra. Poiché nel Pd non tutti hanno ancora digerito quanto avvenuto a Palazzo Chigi, Matteo Renzi non farebbe allora male a riflettere meglio su quanto gli viene da dire. Anche perché - ma, forse, lui deve ancora impararlo - occorre sempre tenere conto del retropensiero in agguato nel mondo della politica e dell'informazione giornalistica. Strumentale o no, ma sempre retropensiero.
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martedì 25 febbraio 2014

Il massimo del cinismo

"Tra il 2003 e il 2012 - dati dell'Istituto internazionale di ricerche "Archivio disarmo" - i Paesi nordafricani hanno incrementato del 350% l'acquisto di armi belliche".
Chi le vende loro? Soprattutto Russia, Cina e Stati Uniti. Fregandosene del fatto che quelle armi, in gran parte, finiscono nelle mani dei terroristi. E, per quanto riguarda in particolare gli Stati Uniti, fregandosene del fatto che quelle armi vengono utilizzate, in gran parte, contro le forze di pace di stanza in quei Paesi. E possano diventare fatali, quindi, anche per i propri militari. Il massimo del cinismo.
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Il silenzio del Ministro Padoan

"Ai giornalisti i quali gli chiedevano - dopo la fiducia ottenuta da Matteo Renzi anche alla Camera - dove il Gioverno avrebbe trovato i miliardi necessari per attuare il programma, il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha risposto: "No comment".
Sarebbe stato peggio, se avesse risposto: "Non lo so".
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Avverati i sogni, ora il coraggio

"Per uscire dalla crisi - continua a sostenere il neopremier Matteo Renzi - servono sogni e coraggio".
Con i sogni non c'è più problema: Matteo Renzi ha avverato prima quello di divenire segretario del Pd, poi quello di divenire Presidente del Consiglio. Ora, dunque, resta la "prova coraggio". Il coraggio dei fatti. Dopo il coraggio delle enunciazioni.
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Antonella Clerici in Parlamento

"Il discorso di Matteo Renzi in Parlamento - ha "picchiato" il senatore di "Forza Italia" Altero Matteoli - mi è parso un minestrone". "Non è facile commentare - ha messo il carico il segretario della "Lega nord", Matteo Salvini - un'ora di fumo e di crauti".
Ma Matteo Renzi era in Parlamento o alla "Prova del cuoco" di Antonella Clerici?
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lunedì 24 febbraio 2014

L'incompatibile Federica

"Quella di Federica Guidi al Ministero dello Sviluppo economico - si è irritato Stefano Fassina - è stata una scelta inopportuna perché Federica Guidi è incompatibile con il Pd".
Potrebbe essere, in effetti, così. Solo che il neopremier Matteo Renzi non le ha dato la tessera del Pd, ma un Ministero dove le competenze dovrebbero essere professionali e non partitiche. E poi, su, Fedrerica Guidi ha smentito anche di essere stata a cena, lunedi scorso, nella villa di Arcore: solo una invenzione mediatica per metterla in difficoltà. Quasi come l'invenzione di una Emma Bonino non avvertita telefonicamente della sua esclusione dal nuovo Governo. Maledetti giornalisti...
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Ingiustificati scetticismi

"Io mai al Quirinale - ha fatto sapere Romano Prodi - il mio tempo è passato".
Ma perché tanto più o meno sincero scetticismo? Matteo Renzi, ad esempio, aveva detto fino all'ultimo: "Io mai adesso a Palazzo Chigi, il mio tempo non è ancora arrivato". E invece, op là, eccolo lì.
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"Sanremo" catastrofe? Non per Fazio

"Il "flop" di quest'ultimo "Festival di Sanremo" - continua a sostenere il presentatore Fabio Fazio - non è una catastrofe".
Per quanto riguarda lui e la sua finta sposa Lucianina Jolanda Littizzetto è vero: a loro due, infatti, non andrà in tasca neppure un euro in meno dei favolosi compensi a suo tempo concordati. Per quanto riguarda la Rai, invece, il "folp" è stata più che una catastrofe: è stato calcolato che il fatto di non avere raggiunto nemmeno lo "share" minimo a suo tempo promesso alle agenzie di pubblicità, costerà a lei intorno ai sei milioni di euro. Un "rosso" che alla Rai, comunque, sembra non essere ancora sufficiente, se si considera che la coppia benedetta in trasmissione da don Matteo avrebbe moltissime possibilità di essere chiamata all' "Ariston" anche l'anno prossimo. Ma tanto che gli fa? Il canone - continua a martellare gli italiani Viale Mazzini - si deve. A prescindere da quello che si vede.
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Cesare del ridicolo

"Il girone eliminatorio per i campionati europei di calcio - ha commentato, dopo il sorteggio, il commissario tecnico italiano, Cesare Prandelli - è sicuramente per noi impegnativo".
L'Italia è capitata con "corazzate" come l'Olanda, la Spagna, la Germania, l'Inghilterra, la Russia? Macché: è capitata con barchette come la Croazia, la Norvegia, la Bulgaria, l'Azerbaigian e Malta. E, allora, va bene mettere per prudenza le mani avanti. Ma c'è un limite a tutto. Anche al ridicolo.
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domenica 23 febbraio 2014

L'anziana signora e il ricco parlamentare

"Praticamente anticipando che il nuovo Governo tasserà ulteriormente tutte le rendite finanziarie - nella trasmissione in "Mezz'ora" di Lucia Annunziata - il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, ha testualmente detto: "Se una signora anziana ha messo da parte 100 mila euro in Bot, non credo che, se uno le toglie 25-30 euro, ne avrà problemi di salute"".
Sicuramente non ne avrà. Il sottosegretario Graziano Del Rio, però, dovrebbe dire anche - anzi prima - quali problemi di salute avrebbero invece i parlamentari della Repubblica, se uno togliesse loro 250-300 euro dai ricchi compensi che si mettono in tasca ogni anno.
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Il Passera solitario

"Alle famiglie - ha detto l'ex Ministro del Governo Monti, Corrado Passera, nel presentare il suo nuovo movimento "Italia unica" - bisogna far toccare di nuovo con mano i soldi che possano permettere di arrivare alla fine del mese".
Quei soldi, insomma, che alle famiglie - consensiente anche Corrado Passera - il Governo Monti ha strappato di mano. Un "mea culpa" riparatorio o la solita promessa da marinaio politico? Ove fosse sincero, comunque, come penserebbe di farcela il Passera solitario?
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Matteo il fuoriclasse

"Matteo Renzi è un fuoriclasse - si è detto convinto il commissario tecnico della nazionale di calcio, Cesare Prandelli - Vedrete che riuscirà".
Beh, bisognerà vedere se, una volta in campo, riuscirà a giocare in attacco o verrà costretto a logorarsi in difesa.
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Prosit

"Birra gratis - ha lanciato il richiamo pubblicitario la fabbricante danese "Ceres" - a quanti abbiano votato Renzi alle elezioni politiche".
A seguire il richiamo pubblicitario però, per i più distratti, questa precisazione: "Ma alle elezioni politiche Renzi non era neppure candidato e, pertanto, la presente offerta non ha alcun valore". Un modo originale, dunque, per fare pubblicità alla propria birra, ma non certo a Renzi. Prosit, comunque, a tutti e due.
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Alt alle "stelle e strisce" "made in China"

"Le bandiere Usa - ha deciso il Congresso - vanno da ora inserite fra quei prodotti che, ai sensi di una legge del 1941, devono essere acquistati solo se prodotti nella Nazione".
Fino ad ora, ultimamente, anche le bandiere Usa che venivano acquistate erano, infatti, "made in China". Perché, come le pentole e le mutande, costavano meno.
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Dopo le finte nozze a quando il vero divorzio?

"Uno degli "sketch" più ridicoli del "Festival di Sanremo" fortunatamente appena conclusosi - secondo il parere, perfino, delle anziane signore facili alla commozione e alle romanticherie - è stato quello delle finte nozze, celebrate da un soddisfatto don Matteo, tra Lucianina Jolanda Littizzetto e Fabio Fazio".
Quanto si aspetta di serio, invece, è che una insoddisfatta Rai, ora, celebri il vero divorzio tra i due. I quali, al di là delle apparenze e dei compensi che intascano, non hanno più nulla da dirsi. E da dire di nuovo, soprattutto, ai telespettatori.
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sabato 22 febbraio 2014

Il freddo della campanella

"Il passaggio della campanella - quell'atto che caratterizza il passaggio di testimone tra il "premier" uscente e quello entrante - è avvenuto, tra Enrico Letta e Matteo Renzi, in meno di un minuto e in un clima di freddezza mai registrato in passato".
Enrico Letta, infatti, ha sì dovuto stringere la mano (soprattutto per i fotografi) a Matteo Renzi, ma non lo ha neppure guardato in faccia. Matteo Renzi, comunque, non se l'è presa neppure un po' e, anzi, se n'è uscito, subito dopo, con una battuta ironica, ma al veleno: "Ora, ragazzi, la ricreazione è finita". L'augurio, per l'Italia, è che sia vero.
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Han giurato

"Alle 11,30 - come da programma - il nuovo Governo Renzi ha giurato davanti al Capo dello Stato".
Torna spontaneo, di fronte a quel manipolo di giovani chiamati a salvare l'Italia, il ricordo dell'entusiasmo di Giovanni Berchet nel suo "Giuramento di Pontida". Non tanto là dove scrive, nei suoi versi, "l'han giurato... li ho visti/convenuti dal monte e dal piano/l'han giurato e si strinser la mano", ma là dove esclama "oh spettacol di gioia". Perché, in effetti, quel giuramento del giovane Governo di Matteo Renzi potrebbe finalmente precludere alla riconquista di un'Italia da lungo tempo oppressa da invasioni e da dittature politiche, economiche, burocratiche e di caste varie. Potrebbe. E, ove riuscisse, sarebbe più che un emotivo "spettacol di gioia".
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Allora il "tresette"?

"Quando però, il giorno prima del giuramento, il "premier" allora incaricato è salito al Quirinale con la lista dei Ministri da lui scelti - come è stato possibile seguire nelle "dirette on line" - l'incontro è andato avanti per quasi tre ore".
"Non si è trattato assolutamente - hanno tenuto a precisare sia il Capo dello Stato sia il "premier" allora incaricato Renzi - di un lungo e stressante "braccio di ferro". Sarà stato sicuramente così. Il fatto di essere rimasti tanto a lungo chiusi nella stanza sorvegliata a vista dai Corazzieri, tuttavia, non è che abbia lasciato intendere che fosse andato tutto sul velluto. E, allora, il sì o il no a questo o a quel Ministro proposto nella lista non si sarà deciso con un lungo e stressante "braccio di ferro", ma magari - senza mancare di rispetto - con una serie di partite a "tresette". Concluse, probabilmente, in pareggio. Senza la saggia richiesta, da una parte e dall'altra, di una pericolosa "bella".
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Lo sgarbo ad Emma

"Che non fossi confermata al Ministero degli Esteri - ha tenuto a far conoscere Emma Bonino - l'ho saputo soltanto in tv quando Matteo Renzi ha letto i nomi del suo Gabinetto".
Due le ipotesi. O la partita a "tresette" sul nome di Emma Bonino l' ha persa il Capo dello Stato il quale avrebbe voluto invece confermarla. Oppure Matteo Renzi ha sempre trovato il suo telefono occupato - chiacchierona di un'Emma - e non le ha potuto comunicare e giustificare, educatamente e in tempo, la sua esclusione dal nuovo Gabinetto.
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Governare con Alfano

"Ma come si fa - aveva però "sparato" Matteo Renzi quando era ancora in carica il Governo Letta - come si fa a governare con Alfano?"
Ora, però, Matteo Renzi ha tenuto Alfano anche nel suo Governo. E nell'incarico importante che aveva già nel Governo Letta. Solo una questione di giovanile curiosità? Tanto per rendersi conto di persona, cioè, come si faccia a governare con Alfano?
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Anche un Ministro in quota Berlusconi?

"Abbiamo un Ministro - si è rallegrato Silvio Berlusconi con i suoi - pur stando all'opposizione".
Quale sarebbe, secondo Silvio Berlusconi, questo "suo" Ministro? Il Ministro allo Sviluppo economico, quella Federica Guidi la quale è in effetti da tempo in stretta amicizia con lui, lo ha supportato nel coinvolgimento di imprenditori in "Forza Italia" e lunedi scorso, tra l'altro, è stata a cena, insieme con il potente padre Guidalberto, nella villa di Arcore. Domanda: ma Matteo Renzi non sapeva tutto questo oppure l'ha scelta per il suo Governo proprio perché tutto questo sapeva? Ah, saperlo...
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La promozione di Olli Rehn

"Il nuovo Ministro dell'Economia italiano, Pier Carlo Padoan - ha confidato, ai microfoni di "Boomberg", il commissario europeo per gli affari economici e monetari, Olli Rehn - sa cosa deve essere fatto".
Non dovrà prendere ordini, dunque, dai poteri forti dell'Eurozona. Già sa benissimo di suo, insomma, chi e come stangare per non farli inquietare.
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Quel cinismo che sta uccidendo la Grecia

"Dopo i tagli drastici ai quali è stata costretta la Grecia, soprattutto nel settore della sanità pubblica, dai soliti poteri forti dell'Eurozona - è emerso da un rapporto pubblicato sull'autorevole rivista "The Lancet" - la mortalità infantile, nel Paese, è aumentata del 43%".
Ma, ai poteri forti dell'Eurozona, quella pur spaventosa drammatica percentuale non sta scucendo neppure un baffo. A quei poterti forti interessa che il bilancio della Grecia si riassesti, ad ogni costo e prima possibile, così da tornare a fare affari. Soprattutto nel settore militare. Imponendo acquisti di armamenti oltretutto non necessari. E peggio per lei, se questo dovesse significare, di nuovo, un suo terribile "default". E nuove terribili restrizioni per i suoi cittadini. Gli affari sono affari. E gli affari è raro che abbiano un cuore.
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La bellezza secondo i "No Tav"

"Sabotare è bello" hanno lasciato scritto i "No Tav", sui muri e sulle saracinesche, durante la loro manifestazione a Milano".
Punti di vista, certo. Ma come sarebbe stato più corretto e più civile, se non avessero imbrattato la città e avessero sfilato con cartelli ove fosse scritto "è bello battersi democraticamente per le proprie idee".
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venerdì 21 febbraio 2014

Silvio delle dentiere

"Silvio Berlusconi - secondo "La Stampa" di Torino- starebbe puntando sul consenso degli "over 60" e, tra le altre iniziative, starebbe per lanciare la proposta di un'assistenza odontoiatrica gratuita da assumersi dal Servizio sanitario nazionale".
Dal "Meno tasse per tutti"  del 2004, insomma, al "Più dentiere gratis per tutti" del 2014.
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Francesca delle voci

"Vedremo se Renzi rispetterà i patti - è risuonata la voce  nelle stanze della villa di Arcore - Aspettiamo, vediamo, capiamo. Il percorso sulle riforme è ancora troppo lungo per poter giudicare adesso".
La voce di Silvio Berlusconi? No: la voce della fidanzata Francesca Pascale. Oltre che fidanzata, evidentemenete, anche portavoce del suo Cavaliere.
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Daniela dei voti

"Se Alfano si ritira dal Governo - ha invece promesso Daniela Santanché - mi faccio monaca".
Sembra che in molti, anche all'interno di "Forza Italia", si siano messi lì a pregare che Alfano faccia - se non oggi, domani - il grande passo indietro. Così la Daniela prenderebbe sì i voti, ma quelli monacali e andrebbe a chiudersi in un convento. Possibilmente di clausura. Con il portone sempre chiuso, le grate alle finestre e, magari, la regola del silenzio.
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Renato dei sondaggi

"Renato Mannheimer, il presidente dell'istituto di sondaggi "Ipso" - per decisione del pubblico ministero milanese Adriano Scuderi - è stato indagato per avere sottratto al Fisco tra il 2005 e il 2010, attraverso fatture false, dieci milioni di euro".
A quando un sondaggio di Renato Mannheimer sugli evasori fiscali in Italia?
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Tonino dei fischi

"Antonio Di Pietro - andato a portare la sua solidarietà, in piazza Montecitorio, ai 15 mila avvocati i quali stavano manifestando contro una "giustizia sempre più umiliata" - è stato accolto da una serie di sonori fischi".
Un terribile "ma tu, Tonino, che c'azzecchi?"
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"Sanremo" delle "perle"

"Terza giornata del "Festival di Sanremo" - mentre il "flop" della manifestazione va assumendo proporzioni sempre più drammatiche - tre nuove "perle" da incastonare".
Per quanti abbiano saggiamente scelto altri canali, eccole in sintesi. La prima: dopo avere giustamente contestato tutte le signore che "si rifanno" ma non lo confessano, Lucianina Jolanda Littizzetto non è riuscita però a tenersi e ha sparato, in piena fascia protetta, il sonoro "vaffa" tanto caro a Beppe Grillo. La seconda: quando un contestatore si è alzato in sala e subito i commessi sono accorsi per trasacinarlo via, Fabio Fazio ha informato che - come tutto predisposto - si trattava di un falso contestatore e, precisamente, del componente di un complesso che si sarebbe subito esibito sul palco. Incurante, dunque, della sempre più inquietante sceneggiata della prima serata. La terza: quando i giornalisti, in conferenza-stampa post-festival, hanno chiesto al presentatore se non gli stesse nuocendo il suo esibito buonismo, il presentatore è sbottato e ha esclamato: "Con questo buonismo mi avete rotto le "cosiddette" (ma lui non ha detto le "cosiddette". Ha chiamato le "cosiddette" con il loro nome popolare tanto da far inorgoglire la Lucianina Jolanda Littizzetto: "Si vede che un po' lo sto contagiando. Sono felice che stia cambiando"). In attesa, ora, delle "perle" della quarta serata. Buon proseguimento di "Festival".
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giovedì 20 febbraio 2014

Al "Frankfurter" perché Renzi intenda?

"Per uno Stato in emergenza a rischio di "default" - ha confidato questo suo pensiero, al "Frankfurter Allgemein", il presidente della Bundesbank tedesca, Jens Weidmann - l'introduzione di una tassa patrimoniale potrebbe essere una soluzione necessaria".
Ma il presidente della Bundesbank tedesca, Jens Weidmann, ha parlato a "Frankfurter Allgemein" perché Italia intendesse? Se così fosse, il "premier" incaricato Matteo Renzi avrebbe, davanti a sé, due strade. O mandare a dire al presidente Weidmann - rompendo così i vecchi schemi e i vecchi sistemi - di farsi gli affari suoi e di non immischiarsi negli affari interni di altri Paesi. Oppure prendere atto del "consiglio" - così come è avvenuto fino ad oggi - nominare un Ministro dell'Economia gradito alla Bundesbank tedesca e cominciare a studiare una bella patrimoniale per un pacco-dono pasquale. Che la pausa di riflessione voluta per sè da Matteo Renzi gli porti il giusto e saggio consiglio.
 

...Ma anche il nodo Ministro della Giustizia

"Non c'è solo il nodo del Ministro dell'Economia - continuano a sottolineare i giornali - C'è sempre, ancora, il nodo del Ministro della Giustizia. Roberto Saviano? Poco più di una suggestione. Andrea Orlando? Ha ribadito che preferisce rimanere all'Ambiente. Guido Calvi? Si è tirato fuori di corsa. Michele Vietti? I "centristi" non lo hanno spinto con la necessaria forza".
Allora? Resterebbe, ancora, l'attuale Presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro. La quale verrebbe ritenuta, anche da una parte della minoranza, una scelta ottima. C'è, tuttavia, un ma: Livia Pomodoro - ha fatto sapere la casta dei magistrati - non la vogliamo proprio. E anche qui, allora, sarà interessante vedere come si comporterà il "premier" incaricato Matteo Renzi:  sceglierà quello che viene indicato come il meglio o quello sul quale vorrebbero dare il loro "nulla osta", incostituzionalmente e arrogantemente, i magistrati di casta?
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Giuda 2014

"Trafficanti di armi israeliani - è accaduto nel dicembre 2012  e nell'aprile 2013, ma si è saputo soltanto oggi - hanno tentato di far  giungere, attraverso la Grecia, anche pezzi di ricambio per caccia "F-4 Phantom"".
Hanno, cioè, tentato di violare l' "embargo" sulla fornitura di armi a Teheran, ma, soprattutto, di far pervenire queste armi ad un Paese che ha più volte dichiarato di voler vedere lo Stato d'Israele cancellato dalla faccia della terra. Gesù il Nazareno - come riportano i Vangeli - fu venduto per trenta denari. Chissà per quanti milioni di dollari quei trafficanti di armi israeliani hanno cercato di vendere la sicurezza del loro Paese.
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"Il canone si deve", ma la Rai deve una risposta

"Quando all'inizio della prima giornata del "Festival di Sanremo" due persone hanno minacciato di buttarsi giù da un traliccio all'interno della sala - ha fatto osservare un lettore del "Corriere della sera" - nessuno si è preoccupato di far alzare il pubblico dalla zona sottostante e di stendere un telo precauzionale".
Giusta osservazione. Che legittima due domande non da poco. La prima: gli organizzatori del "Festival" sono stati degli irresponsabili incoscienti? La seconda: gli organizzatori del "Festival" sono stati gli ispiratori di quella che, allora, sarebbe stata una farsa incredibilmente disgustosa e, per di più, gravemente offensiva nei confronti dei tantissimi lavoratori i quali si trovano in situazioni davvero disperate? La Rai-tv, la quale continua ancora a martellare che "il canone si deve, si vede", farebbe bene a dovere, a far vedere una sua risposta chiara e seria sull'inquietante episodio.
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Una minaccia o una promessa?

"Sanremo continua", si premurano di avvertire Fabio Fazio e Luciana Jolanda Littizzetto ogni volta che il "Festival" si interrompe per lasciare spazio alla pubblicità".
Una promessa? Nelle loro intenzioni sì. Ma, in tanti telespettatori, una minaccia. E, infatti, cambiano canale. Tanto è vero che il famoso "auditel" 2014 sta andando sempre più a ramengo.

Non è mai troppo tardi

"L'attore Claudio Santamaria - chiamato da Fabio Fazio, al "Festival di Sanremo", per conoscere quale effetto gli abbia fatto interpretare il ruolo di quel maestro Alberto Manzi il quale, tra il 1960  e il 1968 in tv, portò avanti una rubrica per insegnare a leggere e a scrivere a quanti avessero superato l'età scolare - ha detto di sentirsi lusingato perché Andrea Manzi è stato un grande uomo che, agli italiani, ha saputo dargli una eccezionale occasione".
Dargli, agli italiani, e non dare loro? L'attore Claudio Santamaria avrà magari interpretato benissimo il ruolo di Alberto Manzi. Di sicuro, comunque, non ha messo benissimo a frutto le lezioni del bravo maestro. Ancora oggi, comunque, "Non è mai troppo tardi".
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mercoledì 19 febbraio 2014

Con l'aiuto di Dio o di Angelino Alfano

"Il programma del "premier" incaricato Matteo Renzi - ha detto il nuovo Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, al termine della tradizionale cerimonia celebrativa dei Patti Lateranensi - è molto impegnativo, ma spero che con l'aiuto di Dio ci riesca".
L'augurio, allora, è che l'ex chierichetto Matteo Renzi sia riuscito a convincere, della bontà del suo programma, perfino il Padreterno che sta nei cieli. Se così non fosse, l'attuale "premier" incaricato sarebbe costretto a darsi ancora da fare per convincere, terra terra, Angelino Alfano.
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Sempre che Dio lo voglia

"Questa sera andrò a riferire al Capo dello Stato sugli incontri con le varie delegazioni dei partiti - ha fatto conoscere la sua agenda Matteo Renzi-Speedy Gonzales - poi domani e venerdi li dedicherò alla stesura del programma, sabato andrò a sciogliere la riserva e lunedi andrò alle Camere per la fiducia".
Sempre che Dio lo voglia. O così voglia, di grandissima lunga meno autorevolmente, un suo Angelino: Angelino Alfano.
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Il Grillo ignorante

"Beppe Grillo - mandato a forza, dalla maggioranza dei suoi, ad incontrare il "premier" incaricato, Matteo Renzi - c'è andato, ma per dirgli che gli avrebbe dato tre minuti per parlare perché tanto lui, Renzi, non è credibile e loro, i "Cinque stelle", non hanno tempo da perdere".
Il fatto è, alla fine, che Matteo Renzi non ha potuto parlare nemmeno tutti e tre quei minuti perché il Grillo ignorante si è preso ben sei minuti per ripetere le sue accuse e le sue offese. Ignobile esempio, nemmeno comico, di spregio della democrazia. Anche quella interna al suo Movimento.
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Segnali

"Al Ministero dei Beni culturali - è circolata voce - potrebbe essere chiamato, per dare un forte segnale di rottura, Giovanni Lindo Ferretti".
E chi è questo signor Giovanni Lindo Ferrett? Per essere è. E', infatti, un cantautore, scrittore, attore, ma, soprattutto, è uno considerato il padre del "punk rock", della "new wave" e della "world music". Peccato però che, pur cotanto musicista, non sarebbe in grado di interpretare neppure una delle tante note del melodramma dei beni culturali italiani. E dunque, più che un segnale di forte rottura, sarebbe un forte segnale di follìa.
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Perché no Pippo Franco?

"Io invece - ha detto, più esplicitamente, Max Pezzali, il cantante degli "883" - proporrei, come Ministro ai Beni culturali, il mio collega Jovanotti. Lo proporrei, anzi, addirittura come "premier"".
A tutto gas senza freni, dunque, nel folle "totoministri" scatenatosi già da qualche giorno. Come meravigliarsi, allora, se da un momento all'altro uscisse allo scoperto qualcuno per proporre ai Beni culturali, magari, Pippo Franco?
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Beata Veronica

"Veronica Lario - per sentenza del Tribunale di Monza - ha finalmente ottenuto il divorzio da Silvio Berlusconi".
Veronica, insomma, si è definitivamente liberata di Silvio. Chissà quanti, a questo punto, la staranno invidiando.
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Tutto meno che il vero "Sanremo"

"Deludente - a giudizio della stampa - l'esordio tanto atteso del "Festival di Sanremo"".
In effetti, più che del "Festival di sanremo" si potrebbe parlare di un "Festival del sant'ovvio, del san monotono, del sant'incolore, del san patetico e del san ridicolo" intervallato - quali aggravanti - dalla solita liturgia gesuitica di Fabio Fazio, dal solito "pecoreccio" di Lucianina Jolanda Littizzetto e dal solito egocentrismo del vicedirettore de "La Stampa, Massimo Gramellini. Con due soli momenti di pathos: la contestazione di due lavoratori disperati di un'azienda che non paga stipendi da quasi due anni e senza alcuna prospettiva per il futuro, l'emozionante esibizione, con "Father and son", del grande Cat Stevens. Troppo poco, dunque, per oltre quattro ore di sedicente spettacolo. E per le centinaia di migliaia di euro che quelle quattro ore abbondanti sono costate alla faccia della "spening review".
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Il "diversamente Ariston" di Beppe

"Ma - si sono chiesti in molti - ma Beppe Grillo il quale, a Sanremo, aveva fatto intravedere sfracelli?"
Il Beppe, oggi solo furioso, si è limitato a sbeffeggiare tutto il mondo davanti al "Teatro Ariston", ma poi, una volta dentro, è stato zitto e buono come un bambino ben educato. Il tempo passa, la ruota della fortuna gira. Bei tempi, per il Beppe allora solo comico, quando accadeva esattamente il contrario: zitto e buono come un bambino ben educato fuori dal "Teatro Ariston" e scatenato, dentro, sul palco.
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martedì 18 febbraio 2014

Tre uomini in barca

"Permane un grande imbarazzo - all'interno della "équipe" di Matteo Renzi - dopo che l'economista Fabrizio Barca, credendo di parlare con Niki Vendola - per uno scherzo di Andro Merkù de "La zanzara" - ha detto chiaro e tondo che nel programma del "premier" incaricato non c'è un'idea vera, ma ci sono soltanto "slogan" e che, quindi, nessuno insista per proporlo come Ministro dell'Economia".
Nessuna paura, però: nessuno, a questo punto, sta infatti insistendo. Il "premier" incaricato, Matteo Renzi, stava per uscirsene, quasi quasi, con un "Barca chi?". L'imprenditore ed editore di "Repubblica, Carlo De Benedetti, ha smentito di avere fatto una sola parola in suo sostegno. La giornalista Lucia Annunziata ha detto che, se aveva ipotizzato un certo futuro per lui, era stato soltanto per un dovere di libera ed obiettiva informazione. "Tre uomini in barca", insomma, dopo la "sortita shock" dell'economista Fabrizio. "Tre uomini in barca", cioè, dopo le loro brutte figure. "Per non parlar del cane", poi. Di quel cagnaccio simpaticone di Andro Merkù de "La zanzara" il quale ha combinato quel po' po' di bordello.

P.S. - "Tre uomini in barca. Per non parlar del cane" è una celebre opera dello scrittore Jerome K. Jerome. E Lucia Annunziata è sì una donna, ma sotto sotto è più di un uomo.
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Psicofarmaci e droghe leggere

"Tra i nomi per il nuovo Governo a guida Renzi - è apparso su "Il Corriere della sera" on line - anche quello di Roberto Saviano".
Ma proprio dopo che Roberto Saviano ha confessato di andare avanti, ormai, con gli psicofarmaci? A meno che, al "Corriere della sera" on line, qualcuno non vada invece avanti con le droghe più o meno leggere.
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I soldi sprecati di babbo Alain

""Mi spiace che il mio discorso sui giovani - ha cercato di fronteggiare le critiche, piovutegli addosso da destra e da sinistra, l'amministratore delegato di "Fiat-Chrysler", John Elkann - sia stato interpretato come un'accusa e non come un incoraggiamento nei confronti dei giovani".
John Elkann, il quale di calcio s'intende, ha dunque cercato di salvarsi - come si dice - "in corner". E può darsi che qualcuno lo abbia applaudito. Resta, tuttavia, un problema Elkann. Un problema, per l'esattezza, rampolli Elkann-lingua italiana. Da una parte John, il quale non riesce ad esprimere in  modo chiaro ed inequivocabile quello che dice di pensare. Dall'altra il fratello Lapo, il quale non riesce ad azzeccare mai un congiuntivo. Povero babbo Alain, allora, il quale ha speso una fortuna per farli studiare.
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Il peculato di Gennaro il calvo

"L'ex capogruppo del "Nuovo Psi-Caldoro presidente" alla Regione Campania, Gennaro Salvatore - da ieri - è agli arresti domiciliari,  per peculato, in quanto la Procura ritiene che si sia indebitamente appropriato di circa 95 mila euro appartenenti al suo gruppo consiliare".
"Sono convinto - ha commentato il Governatore campano, Stefano Caldoro - che Gennaro riuscirà a dimostrare la sua innocenza". Beh, almeno su una spesa, non dovrebbero esserci dubbi: la Procura gli ha imputato anche l'illecito acquisto di una tintura per capelli e lui, Gennaro, è calvo da lunghissimo tempo.
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Schulz a rischio Merkel

"La Germania - ha ammesso, in una intervista ad "Otto e mezzo" di Lilli Gruber, il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz - è il Paese che più di altri guadagna dall'Europa".
L'Europa se n'era accorta da molto tempo, ma fa piacere che una illustre autorità tedesca si decida ad ammetterlo chiaramente e pubblicamente. Resta ora da vedere, però, come Martin Schulz sarà punito dalla sua Cancelliera Merkel.
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lunedì 17 febbraio 2014

C'è una strada nel bosco

"Per quanto riguarda i Ministeri dell'Economia, della Giustizia e degli Esteri - ha fatto filtrare, tra le righe di un articolo del suo "quirinalista", il "Corriere della Sera" - il Capo dello Stato non vorrebbe limitarsi al solito semplice "imprimatur", ma intenderebbe per far sentire, con tutta la forza dell'articolo 24 della Costituzione, anche la sua voce".
Matteo Renzi, dunque, dovrà inserire in programma una consultazione in più. E quale consultazione. Che, tra l'altro, dovrà precedere, a  questo punto, tutte le altre. Non foss'altro perché, nelle consultazioni con i vari partiti per il nuovo Governo, i tempi maggiori saranno dedicati, come sempre, proprio all'assegnazione dei Ministeri. La strada di Matteo Renzi, insomma, va facendosi sempre più buia ed intricata. Ma lui spera, ovviamente, che non vada a finire come quando, allora giovanissimo "boy scout", perse quella buia ed intricata nel bosco dalle parti di Rignano sull'Arno.
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Matteo-Superman

"Se otterrò la fiducia in Parlamento - ha detto, subito dopo avere ricevuto l'incarico dal Capo dello Stato, Matteo Renzi - una riforma al mese: a febbraio le riforme istituzionali, a marzo il lavoro, ad aprile la riforma della Pubblica amministrazione, a maggio il Fisco".
Matteo Renzi-Superman.
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Il buono, il brutto e il cattivo

"Con la positiva prospettiva di Matteo Renzi nuovo "premier" - ha fatto sapere l'agenzia finanziaria "Moody's" - alt, per il momento, ad ulteriori giudizi negativi per l'Italia". "Il "flop" del partito nelle primarie regionali - ha bacchettato l'ex viceministro dell'Economia, Stefano Fassina - è tutta colpa della sleale sfiducia voluta da Renzi per Enrico Letta". "Se Matteo decidesse di comportarsi male continuando con il "Nuovo Centro Destra" - ha minacciato il "dissidente" Pippo Civati - quasi quasi mi faccio un "Nuovo Centro Sinistra"".
Matteo Renzi il buono, il brutto e il cattivo.
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Vincenzo, stai sereno

"Non immaginate quanto Matteo Renzi sia competente anche nel calcio - ha dichiarato un entusiasta "berlusconiano" Carlo Rossella - Lui, credetemi, potrebbe fare l'allenatore".
L'allenatore della "Fiorentina", Vincenzo Montella, farebbe bene, dunque, a preoccuparsi. E a terrorizzarsi, magari, se dovesse ricevere il fatidico messaggio "Vincenzo, stai sereno".
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Le condivisioni di Togliatti

"Francesco Piccolo - su "La lettura" del "Corriere della sera" - ha scritto un lunghissimno articolo in cui teorizza che lo storico "leader" del Pci Palmiro Togliatti, morto cinquant'anni fa, "cercava soluzioni condivise"".
Se condivise con l'allora dittatore sovietico Giuseppe Stalin, storia vecchia. Se condivise con qualche "leader" italiano di allora, teoria nuova quanto - fino a prova contraria - provocatoria.
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La luce e il suono di John Elkann

"John Elkann - gli ha mandato a dire la "Sir", l'agenzia stampa dei vescovi italiani - ci faccia sapere dove si trovano le molte opportunità di lavoro che lei asserisce esserci per i giovani e noi saremo lieti di girarle loro".
Dopo l'imbecille rimediato dall'industriale Diego Della Valle, quindi, la scomunica dei vescovi. Dice un motto di anonimo: "La luce è più veloce del suono. E per questo motivo alcune persone sembrano brillanti fino a quando non parlano". Ultimo illustre testimone di ciò, chiaramente, l'amministratore delegato di "Fiat-Chrysler", John Elkann. Sotto sotto, anche se cristianamente, perfino secondo i vescovi italiani.
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domenica 16 febbraio 2014

Matteo-Furia

"Non accetterò briglie" ha tenuto ad avvertire quel Matteo Renzi "sprint" il quale riceverà dal Capo dello Stato, domani mattina, l'incarico di formare il nuovo Governo".
Matteo Renzi: Furia cavallo del West.
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A ciascuno il suo

"Renzi - se n'è uscito l'ex Governatore della Lombardia, l' "alfaniano" Roberto Formigoni - mi ha copiato".
Oddio, in che cosa? Dove? Nessun allarme: Renzi ha copiato, a Formigoni, solo la giacca nera di pelle stile Fonzie. "Io - ha tenuto a far sapere - l'avevo già sfoggiata un anno fa". E, allora, si dia giustamente a Formigoni quel ch'è di Formigoni e a Renzi quel ch'è di Renzi: a Formigoni la giacca nera di pelle stile Fonzie, a Renzi l'incarico di formare il nuovo Governo.
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Magari

"L'amministratore delegato di "Ferrovie dello Stato", Mauro Moretti - secondo alcune indiscrezioni - dovrebbe essere chiamato nel nuovo Governo che ha in mente Matteo Renzi".
I pendolari italiani tuttora costretti a viaggiare quotidianamente sui treni "morettiani" sempre disastrati e mai puntuali, ove magari avvenisse, sentitamente ringrazierebbero.
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Il contrappasso di Angelino

"Angelino Alfano - si è saputo - è in difficoltà, nel suo "Nuovo Centro Destra" perché gli "anziani" gli fanno la fronda in quanto vengono da lui proposti, nel nuovo Governo, soltanto i "giovani"".
Ma come? Angelino ha lasciato Berlusconi perché Berlusconi sembrava preferire, a lui giovane, i "forzisti" anziani ed ora i suoi "nuovocentrodestristi" anziani fanno la fronda a lui perché sembra preferire, a loro, i giovani? Può succedere. E' la legge del contrappasso. Dal latino "contra" e "patior": soffrire il contrario. La pena contraria.
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Il dottor Berlusconi

"Della delegazione di "Forza Italia" che sarà ricevuta, per le consultazioni, dal Presidente della Repubblica - si è letto nel comunicato del Quirinale - faranno parte l'onorevole Renato Brunetta, il senatore Paolo Romani e il dottor Silvio Berlusconi".
Sembra che Silvio Berlusconi ci sia rimasto male. Ma perché? Nessuno gli ha tolto, ancora, il titolo accademico di dottore.
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Giramenti

"Negli Stati Uniti - secondo una indagine della "National Scienze Foundation" - il 26% crede ancora che sia il Sole a girare intorno alla Terra".
Beh, meglio di quel 75% il quale crede ancora che sia la Terra a girare intorno agli Stati Uniti.
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sabato 15 febbraio 2014

Qualche nuvola nera

"Abbiano detto al Capo dello Stato - ha fatto sapere il "leader" del "Nuovo Centro Destra", Angelino Alfano - che non si può fare un nuovo Governo e un nuovo programma in 48 ore". "Le prime carte che ha mostrato Renzi - si è detto convinto il "leader" di "Sinistra Ecologia Libertà", Niki Vendola - fanno schifo". "Non è certo - hanno fatto conoscere Pippo Civati e Felice Casson - che noi ed altri i quali nel Pd la pensano come noi si sia pronti a votare per Renzi e il suo Governo che ci appaiono la continuazione di Monti, di Letta e dei loro Governi".
Qualche nuvola nera, dunque, verso l'orizzonte sereno e radioso di Matteo Renzi-Speedy Gonzales. E allora, forse, quel giuramento pronosticato per martedi prossimo potrebbe slittare in attesa di tempi politici metereologicamente più favorevoli. Anche se, da Berlino, la solita signora maestra Angela Merkel ha assegnato, all'Italia, il compito, di fare in fretta. Dimenticando, comunque, che la sua Germania, per avere un nuovo Governo dopo le recenti elezioni, ha dovuto attendere 55 giorni.
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Bamboccioni

"I giovani italiani di oggi - ha bacchettato il giovane presidente della "Fiat Chrysler", John Elkann - non hanno lavoro perché non lo cercano e preferiscono vivere serviti e riveriti in famiglia".
E' vero, per carità, ma solo in parte. I giovani, nella stragrande maggioranza dei casi, il lavoro infatti lo cercano, ma non lo trovano o, poiché non lo trovano, spesso smettono di cercarlo. E non preferiscono, ma sono costretti a rimanere nella casa dei genitori. A differenza, insomma, del giovane presidente della "Fiat Chrysler", John Elkann, il quale il lavoro non l'ha cercato perchè se l'è trovato subito d'oro su un piatto d'argento e, per dirla tutta, nemmeno senza troppi meriti e troppi valori. E anche, come sembra, senza rendersi conto di quello che dice. Altro, dunque, che giovani bamboccioni sfaticati. C'è, evidentemente, qualche giovane bamboccione che fa finta di essersi dannato per trovare un lavoro e di essersi sacrificato staccandosi dolorosamente da mammà. La quale - guarda caso - si chiama Margherita Agnelli ed è una delle figlie del defunto Gianni l'avvocato.
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Il "lap lap" di Scaroni

"Renzi mi piace - ha rivelato, a "Bloomberg tv", l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni - Mi piace, di lui, soprattutto la sua volontà di agire velocemente".
La carica di Paolo Scaroni - per chi non ne fosse a conoscenza - scadrà fra un paio di mesi. Ma non c'è bisogno di lasciarsi andare a maligne insinuazioni. L'amministratore delegato dell'Eni ha chiaramente rivelato anche, sempre a "Bloomberg tv", di essere disponibile per un nuovo mandato. Chi ha orecchie per intendere, dunque, intenda. A cominciare, appunto, da quel Renzi che tanto gli piace. Nei "fumetti" si dice "lap lap".
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"M" come Mussolini

"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino - ha pubblicato "Il Messaggero" - ha sconsigliato la lettura di un giornale che ha pubblicato una notizia vera, ma a lui non gradita".
Una cosa da Anni Trenta del secolo scorso. Quando c'era un personaggio, il cui cognome cominciava per "M" come Marino. Ma si chiamava Mussolini.
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Risparmi comunali

"Per evitare gli sprechi - ha messo nero su bianco, in un codice di comportamento indirizzato ai dipendenti comunali, il sindaco di Genova, Marco Doria - tirate lo sciacquone, tra l'altro, solo quando non se ne può fare a meno".
L'augurio è che, in quel codice di comportamento, non ci sia anche il divieto, esperito il "bisogno", di lavarsi le mani per non sprecare il sapone.
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venerdì 14 febbraio 2014

Parlamento chi?

"Poiché Enrico Letta ha rassegnato le sue dimissioni in modo irrevocabile - ha fatto sapere il Quirinale - si è ritenuto opportuno iniziare subito le consultazioni per la formazione del nuovo Governo senza prima un "passaggio" del vecchio Governo in Parlamento".
Parlamento chi?
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Matteo ed Erasmo da Rotterdam

"Matteo Renzi - gli ha rimproverato, anche nel suo partito, più di qualcuno - solo fino a qualche tempo fa aveva mostrato un certo comportamento benevolo, nei confronti di Enrico Letta, ma in realtà, dentro di sé, aveva un piano ben preciso contro di lui".
Viene alla memoria quanto scritto nel '500, nel suo "Elogio della follìa", da Erasmo da Rotterdam: "La follìa non simula in volto una cosa mentre ne ha un'altra in cuore". E dunque, avendo invece avuto una cosa in viso e un'altra cosa in cuore, Matteo Renzi non sarebbe - secondo Erasmo da Rotterdam - un folle. Ma - ecco - se Matteo Renzi non è un folle, allora che cos'è? Si starà a vedere.
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"Qui si parrà sua nobilitate"

"Se Matteo Renzi dovesse ottenere - come dovrebbe ottenere - l'incarico di nuovo Presidente del Consiglio, sarebbe il primo di sinistra, dopo dodici anni, a dover affrontare la nomina dei nuovi vertici di colossi come "Eni", "Enel", "Finmeccanica", "Poste italiane" e "Terna"".
Tutt'altro, quindi, che una cosa da niente. Anzi. E in special modo, allora, "qui si parrà sua nobilitate". Per due aspetti. Il primo per constatare se le sue scelte saranno fondate su competenze vere e non su appartenenze a questa o quella area politica. Il secondo per constatare se riuscirà a non farsi condizionare dall'assalto poderoso delle solite "lobby" economiche e partitiche. Sì, in special modo, per Matteo Renzi "qui si parrà sua nobilitate".
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Giraffe e Pd

"Enrico Letta - ha detto, con riferimento all'animale giustiziato con una revolverata alla tempia e dato poi in pasto ai leoni, l'onorevole pd Giuseppe Civati - è stato trattato come la giraffa dello zoo di Copenaghen".
E' giunta in queste ore conferma, da Copenaghen, che un altro zoo danese starebbe per uccidere allo stesso modo un'altra giraffa. A chi potrebbe adesso toccare, secondo Giuseppe Civati, all'interno del Pd?
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Sofismi

"Il giornalista Dino Boffo - il quale si era dimesso, nel 2010, in seguito ad una violenta campagna de "Il Giornale" contro di lui ed era stato poi chiamato a dirigere il "network" televisivo della Conferenza episcopale italiana, "Tv2000" - dovrà lasciare, ora, anche questo incarico".
"Non si è trattato di una rimozione", ha tenuto a precisare l'editore formale di "Tv2000", Giovanni Traverso. Di che cosa, dunque, si è trattato? "Si è trattato - ha detto - di una risoluzione del contratto". Ah, beh, allora... Sofismi di vecchia scuola gesuitica.
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Nuovi Movimenti

"Oggi - festa di San Valentino - Alessio Bruni, 40 anni, da quella Certaldo patria di Boccaccio, ha presentato il Movimento "Innamorati dell'Italia", simbolo un cuore dal contorno tricolore e posizione, nell'universo politico, la galassia berlusconiana".
Beh, partendo da quella Certaldo patria di Boccaccio per arrivare alla galassia berlusconiana, è andata fin troppo bene: sarebbe potuto nascere, magari, il Movimento "Bunga bunga dell'Italia".
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Diego Armando dei "toast"

"Quando l'ex calciatore ed attuale evasore fiscale Diego Armando Maradona si è fermato ad un "autogrill" sull'autostrada per Roma e ha visto arrivare uno stuolo di macchine di tifosi che l'avevano seguito fin lì - hanno riportato i giornali - è stato così felice che ha ordinato un "toast" per tutti".
Bello sforzo. Tanto mica pagava in realtà lui: pagavano tutti i contribuenti onesti i quali devono continuare a farsi carico di quei tanti, come Diego Armando Maradona, i quali le tasse non le pagano o le pagano con scandalosi autosconti. E, quando il Fisco li richiama all'ordine, non gli pagano nemmeno due patatine fritte e una nocciolina americana.
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giovedì 13 febbraio 2014

Il fine corsa di Enrico

"Il quarantenne segretario del Pd, Matteo Renzi - con una "maggioranza bulgara" in direzione - ha tolto la fiducia, come d'altra parte previsto, al quarantenne "premier" del Pd, Enrico Letta".
Opportunamente, inopportunamente? Correttamente, scorrettamente? Punti di vista. E, comunque, troppo presto per giudicare. Domani, in ogni caso, il "premier" sfiduciato dal suo partito salirà al Quirinale da quel Capo dello Stato il quale ha sempre cercato, ove costituzionalmente possibile, di trattenerlo a Palazzo Chigi. Ma salirà per rassegnargli le dimissioni. Un San Valentino che ricorderà, certamente, per tutta la vita. Con  un Matteo che non gli farà avere neppure un "bacio perugina".
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Elettori chi?

"E così - hanno intanto commentato in molti - dopo Dini, D'Alema, Amato, Monti e Letta, si avrà, comunque, il sesto Presidente del Consiglio, negli ultimi venti anni, non prescelto dagli elettori".
Elettori chi?

Se la "iena" dice no

"Quando la "iena" Filippo - in un incontro in piazza del Campidoglio a Roma - ha informato il sindaco Ignazio Marino di avere un "dvd" in cui erano stati immortalati alcuni furbetti impiegati comunali i quali, timbrato il cartellino, se ne andavano per i fatti loro invece che nei loro uffici, il sindaco Marino ha insistito più volte per averlo in modo da "prendere provvedimenti esemplari e severissimi". La "iena" Filippo, una della "équipe" del dissacrante e noto "Le Iene show" di "Italia 1", glielo ha infine dato - ma con le facce coperte dei "furbetti" - e, però, gli ha domandato il perché non si facesse fornire una completa documentazione dai dirigenti degli uffici".
Il sindaco Ignazio Marino, a domanda, non ha però risposto. E si è invece rammaricato di non poter avere, dalla "iena" Filippo, le facce senza copertura "pro-privacy". Come farà allora, visto che di incaricare i dirigenti degli uffici non sembra passargli proprio per la mente, per avere l'identità dei "furbetti"? Beh, il sindaco Ignazio Marino non è tipo da perdersi d'animo. Ricevuto il no dalla "iena" Filippo, chissà, andrà magari a chiedere aiuto alla lupa di Romolo e Remo.
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Ci vorrebbe un amico

"Lasciamo stare le foibe - ha detto, durante il suo concerto al "Politeama Rosselli" di Trieste, il cantante Antonello Venditti - perché sarete stufi di sentirle nominare".
Due premesse e una domanda. La prima premessa: nessun italiano può ritenersi stufo di sentire nominare le foibe perché sulle foibe, per decenni, è stato imposto, da certa politica e da certa storiografia care anche ad AntonelloVenditti, un vergognoso silenzio. La seconda premessa: la frase infelice, cinica e stupida è stata pronunciata, da Antonello Venditti, proprio a ridosso della finalmente solenne commemorazione di quelle foibe. La domanda: ma perché Antonello Venditti non si limita a fare ciò che sa fare - cioè cantare - e s'infogna in temi che non conosce o finge di non conoscere? "Ci vorrebbe - come lui canta - un amico". Un amico che glielo faccia capire.
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mercoledì 12 febbraio 2014

Domani

"Ecco in questo "Impegno Italia" - ha illustrato, in una conferenza-stampa, il "premier" Enrico Letta - gli obiettivi, coperti da cifre certe, che io intendo concretizzare nel proseguire la mia azione di Governo".
I giornalisti gli hanno rivolto qualche domanda e hanno preso atto. Ma, ora, quali e quante domande gli faranno i partiti della maggioranza, soprattutto il suo Pd, ed anche i partiti della minoranza? E - fatto principale ed essenziale - prenderanno atto e, di conseguenza, gli forniranno il "passi" per continuare a restare a Palazzo Chigi? "Io - ha tenuto a sottolineare, sempre nella conferenza-stampa, il "premier" Enrico Letta - le mie proposte le ho rese note. Ora attenderò le risposte". La prima dovrebbe averla, alla Direzione pd, già domani. E domani - rifacendosi a Rossella O 'Hara in "Via col vento" - domani, dopotutto, sarà un altro giorno. Sicuramente.
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Per dirsi che cosa?

"Nell'incontro a quattr'occhi della mattinata - da Palazzo Chigi non era filtrato di più - il "premier" Enrico Letta e il segretario del Pd Matteo Renzi si sono detti tutto".
Tutto o di tutto?
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Muri e distanze

"Che cosa pensa - avevano chiesto i giornalisti al Capo dello Stato in visita ufficiale a Lisbona - del muro contro muro Renzi-Letta?" E lui: "Di muri non ne vedo".
Come avrebbe infatti potuto? Difficile vedere un muro a più di 1.800 chilometri di distanza in linea d'aria. Anche per un Capo dello Stato dalla vista lunga.

Ban Ki-moon

"E' meglio che la questione Italia-India sui due "marò" - ha fatto sapere il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon - venga affrontata bilateralmente piuttosto che con il coinvolgimento delle Nazioni Unite".
"Vedetevela voi - disse il procuratore romano Ponzio Pilato, secondo il Vangelo di Marco, quando gli fu chiesto di giudicare Gesù -  io non sarò responsabile di questo sangue". Vedetevela voi - ha fatto  insomma sapere, sostanzialmente nello stesso modo, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon - io e l'Onu non saremo responsabili di quanto alla fine potrebbe accadere Tempi storici diversi, certo, e ben diverse situazioni. Ma uguale no ad assunzioni di responsabilità. E, perciò, Ban Ki-moon-Ponzio Pilato 10 a zero. Anche per la storia.
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Inaccettabili non solo le parole

"Al capogruppo di "Rifondazione comunista-Sinistra per Pisapia" nel Consiglio di zona 9 a Milano, Leonardo Cribio, il quale aveva "postato", alla vigilia della commemorazione dei massacri titini, che "nelle foibe c'è ancora posto", il sindaco - soltanto ieri - ha dichiarato trattarsi di "parole vergognose, assurde e inaccettabili"".
Parole giustamente marchiate, dunque, come vergognose e assurde, ma davvero anche come inaccettabili? Quest'ultimo aggettivo qualificativo, infatti, avrebbe avuto tutto il suo vero valore, se il sindaco di Milano Pisapia avesse marchiato come inaccettabile nella sua maggioranza, anche perché eletto in una lista con il suo nome,  soprattutto un personaggio così. Così vergognosamente cinico e concettualmenete pericoloso.
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Con la toga nel cuore

"Io - ha dichiarato con orgoglio, nelle vesti di difensore di parte civile nel processo nei confronti di Berlusconi sulla presunta compravendita di senatori, il "leader" dell' "Italia dei valori", Antonio Di Pietro - non ho mai tolto la toga dal mio cuore".
Ma neanche quando si è seduto sugli scranni del Parlamento e, perfino, del Governo? Se davvero così, sarebbe stato grave. Molto grave. Non solo per una personale questione di etica ignorata: per una questione, soprattutto, di Carta costituzionale. Perché - come Antonio Di Pietro dovrebbe ben sapere - il potere giudiziario non "c'azzecca" minimamente con un accorpamento, ancorché solo interiore,  né con il potere legislativo né con il potere esecutivo. Perché insomma, entrando in Parlamento e nel Governo, uno la toga se la deve togliere non solo dalle spalle, ma anche dal cuore, dall'anima e dalla mente. Da subito, in ogni occasione, per sempre. O, almeno, così dovrebbe correttamente essere.

La realtà come un film

"Hanno segato le sbarre, si sono calati - fin dal terzo piano - con le lenzuola annodate e sono fuggiti".
Due attori in un film ambientato nel secolo scorso? No: due pericolosi detenuti, Giampiero Cattini e Sergio Di Palo, nella incredibile realtà del carcere di Rebibbia a Roma, appena lunedi scorso.
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martedì 11 febbraio 2014

Matteo e la coincidenza di Galilei

"La segreteria del Pd non si farà più giovedi 20 - ha cambiato strategia Matteo Renzi - ma giovedi 13".
Non più, dunque, nel giorno in cui la Chiesa commemora quel Leone da Catania indicato ai fedeli, da un angelo, quale nuovo verscovo della città, pur se resta sempre la possibilità che il Matteo da Firenze venga indicato da qualche stuolo di angeli, nella direzione di giovedi 13, quale nuovo "premier" di Governo. Ma attenzione, poi, alle ricorrenze: il 13 febbraio del 1633 Galileo Galilei iniziò ad affrontare il suo processo davanti al Tribunale dell'Inquisizione. Il 13 febbraio prossimo il "premier" Enrico Letta sarà chiamato ad affrontare il suo processo davanti alla segreteria del Pd?
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La beffa della salvaguardia

"L'acronimo è un oscuro "Upb" che - una volta risolto - sta ad indicare quell' "Ufficio parlamentare di bilancio" che avrà il responsabile compito di "salvaguardare le pubbliche finanze"".
Ma come? A salvaguardare le pubbliche finanze non ci sono sempre stati la Corte dei conti e la Ragioneria dello Stato? Certo che sì. E allora? C'era bisogno, allora, di  creare un altro "carrozzone" che - già si sa - avrà una dotazione iniziale di sei milioni, un presidente con un compenso di oltre 300 mila euro, due commissari con un compenso di 241 mila euro ciascuno e una trentina di dipendenti anch'essi ben pagati? Certo che no. A meno che il Governo non si fidasse più della Corte dei conti e della Ragioneria dello Stato. Oppure avesse bisogno di sistemare, con urgenza, trentatre amici. Con tanti saluti, comunque, alla "spending review" e, beffardamente, alla salvaguardia delle pubbliche finanze che proprio quell' "Upb" è stato creato per garantire. Incredibile.
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Sentenze così

"Poiché quando l'autrice e regista teatrale Veronica Locatelli precipitò dalle balze del Forte Belvedere a Firenze - il 15 luglio 2008 - era già la seconda vittima di quella situazione di pericolo, l'allora sindaco ed attuale europarlamentare Leonardo Domenici fu rinviato a giudizio per omicidio colposo e il pubblico ministero chiese per lui, una prima volta nell'ottobre 2012 e una seconda volta nel marzo 2013, quattro anni di carcere".
Ora, dopo oltre cinque anni, la sentenza del giudice Francesco Maradei il quale ha ritenuto di dover condannare l'allora sindaco ed attuale europarlamentare Leonardo Domenici ad appena dieci mesi con la condizionale. Per lui, dunque, "nunc est bibendum", ora è da festeggiare brindando alla scampata vera condanna. E la povera vittima Veronica Locatelli di appena 37 anni? "Requiescat in pace", riposi in pace al cimitero. D'altra parte, che diamine, poteva stare attenta a dove andava a mettere i piedi. Ma silenzio: le sentenze dei giudici non si devono commentare e si devono rispettare. Anche quelle così?
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Gluckwunsche

"I vertici della coalizione che sta guidando il Governo tedesco  hanno deciso - in questi giorni - di aumentare di 450 euro i compensi dei parlamentari e di assegnare, ai presidenti delle Commissioni, un premio pari al 15% della loro retribuzione".
Ma la Germania non è quella che non si stanca mai di chiedere austerità e tagli a tutta l' "Eurozona"? Proprio così. Ma a tutta l' "Eurozona", evidentemente, tranne che alla "Zona Euro" entro i suoi confini. "Gluckwunsche", congratulazioni.
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lunedì 10 febbraio 2014

Trentuno leggi in nove mesi

"Nei primi nove mesi della Legislatura in corso - dati ufficiali di Camera e Senato tra il 15 marzo e il 31 dicembre 2013 - sono state approvate, di fronte a 1.353 proposte di legge e 978 disegni di legge, appena 31 leggi".
I Presidenti di Camera e Senato, Pietro Grasso e Laura Boldrini, potrebbero far sapere quanti milioni è costata ai cittadini, nei nove mesi di lavoro parlamentare, ognuna di quelle 31 leggi?
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Entro il 19 febbraio

"Molto probabilmente - circola in ambienti di Palazzo Chigi - il "premier" Enrico Letta dovrebbe rendere noto il nuovo programma di Governo entro il  19 febbraio prossimo".
Il 19 febbraio prossimo, tra i santi commemorati dalla Chiesa, c'è anche quel San Barbato il quale - secondo le cronache - riuscì a convertire i Longobardi al Cristianesimo. Riuscirà il "premier" Enrico Letta, entro il 19 febbraio prossimo, a convertire il Pd di Matteo Renzi al suo nuovo programma di Governo?
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Il 20 febbraio

"La segreteria del Pd che dovrà pronunciarsi sulle prossime mosse del partito - è stato confermato - avverrà il 20 febbraio prossimo".
Il 20 febbraio prossimo, tra i santi commemorati dalla Chiesa, c'è anche quel San Leone da Catania il quale - secondo la leggenda - fu indicato da un angelo perché fosse scelto come nuovo vescovo della città, ma lui rifiutò all'inizio, salvo accettare, di lì a poco, dietro le insistenze dei fedeli. Sarà indicato il segretario pd  Matteo Renzi, da qualche stuolo di angeli in direzione, come nuovo "premier" di Governo, lui rifiuterà all'inizio, salvo accettare, di  lì a poco, dietro le insistenze dei suoi fedeli?
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Il 9 febbraio

"Gaetana Priola, 18 anni - è accaduto a Palermo - è invece morta, il 9 febbraio scorso, per una infezione che, partita dall'ascesso di un dente, ha poi raggiunto prima il collo e, infine, fatalmente i polmoni".
Il 9 febbraio scorso, per una cinica beffa del destino, c'è anche, tra i santi commemorati dalla Chiesa, quella santa Apollonia protettrice dei dentisti. Dei dentisti, sicuramente, ma non delle loro tariffe inaccessibili per un numero sempre maggiore di persone. E comunque, nelle stesse ore in cui Gaetana Priola moriva per non avere i soldi da dare al dentista, ci si occupava, nel mondo della politica, di giochi e giochetti di potere. Di possibili sgambetti reciproci. Di più o meno improbabili "libri dei sogni". E non dei reali drammi di una povertà sempre più spaventosa.
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Civiltà scandinava

"La giraffa Marius - un esemplare giovane e sano - è stata uccisa, perché "in surplus numerico e genetico", poi sezionata davanti ai bambini e subito dopo, sempre davanti ai bambini, data in pasto ai carnivori".
Non è accaduto in qualche territorio selvaggio dell'Africa: è accaduto nello zoo della città di Copenaghen. Il famoso "Modello sociale scandinavo", evidentemente, non prende in considerazione anche gli animali. Neppure quelli in via di estinzione.
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Prima i ciclisti, poi i pedoni?

"Nel quadro di una prossima revisione del Codice della strada - è cominciata a circolare autorevole voce - verrebbe introdotta l'assicurazione obbligatoria per i ciclisti".
A quando, per l'ennesima donazione alla "lobby delle assicurazioni", l'assicurazione obbligatoria per i pedoni?
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domenica 9 febbraio 2014

Matteo Càstore e Renzo Pollùce

"Il Pd - ha detto il segretario Matteo Renzi - sa quello che il Governo dovrebbe fare, non può più attendere Letta". "Il Governo - ha detto il "premier" Enrico Letta - un programma strategico ce l'ha già, non può più attendere il Pd".
Ma allora? Sarebbe bene, allora, che i Diòscuri Matteo Càstore ed Enrico Pollùce chiarissero finalmente agli italiani. Anche perché Diòscuri non si significa affatto - come potrebbe ingannare l'assonanza - dei oscuri, ma è l'appellativo dei figli gemelli di quello Zeus che loro ritengono, oggi, il Pd.
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I tempi della politica

"Governo e Parlamento - da qualche giorno - vanno manifestando la loro indignazione per lo scandaloso comportamento dell'India nei confronti dei due nostri "marò" Salvatore Girone e Massimiliano Latorre".
I soliti tempi dell'italica politica: per indignarsi, infatti, le ci sono voluti precisamente due anni.
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L'altra metà della corruzione è in Germania?

"La Grecia - parlano i documenti - ha acquistato armamenti, negli ultimi dieci anni in cui la sua economia stava già mostrando i segni del tracollo, per un ammontare di 68 miliardi".
In questi giorni, però, ha cominciato a parlare anche l'ex direttore della Difesa greca, Antonis Kantas. E il suo parlare ha fatto emergere cifre e scandali ben più clamorosi. Come, ad esempio, quando la Grecia ha acquistato 170 carriarmati "Leopard" (senza acquistare, però, i proiettili) oppure un tipo di sommergibile con un grave difetto (il timone che pendeva a destra) oppure ancora (quando non era ancora chiaro se il Paese sarebbe uscito dall'  "Eurozona") sommergibili per un costo di 407 milioni di dollari. Con una vergognosa aggravante in più: tutti questi armamenti non solo sono stati acquistati perché imposti alla povera Grecia dall'egemone Germania, ma, per rendere più facili le operazioni, la Germania ha ogni volta versato tangenti, anche milionarie, a chi occorreva fossero versate. Fra questi, appunto, l'ex direttore della Difesa, Antonis Kantas. Il quale, avendo deciso di cantare, sta evidentemente mostrando, magari, un suo pentimento. Ma, contemporaneamente, intenderà pentirsi anche quella cinica e tangentizia Germania che - come emerge sempre più chiaramente - non si vergogna di predicare bene e di razzolare male? La metà della corruzione in Europa - ha creduto di avere scoperto, proprio qualche giorno fa, l'Unione - sta nell' "Italia dei maccaroni". Ma, ammesso che sia proprio vero, non è che l'altra metà sta allora nella "Germania degli armamenti"?
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sabato 8 febbraio 2014

Onorevoli "barbatrucchi"

"Volete sapere - è la domanda retorica che si sprigiona dalle pagine dell'ultimo libro-inchiesta del giornalista de "L'Espresso" Stefano Livadiotti - perché, pur avendo una stessa entrata di 235.615 euro annui, un parlamentare dovrà assoggettarsi ad un'aliquota media Irpef del 18,7% e un manager ad un'aliquota media Irpef del 39,4?"
Chi è, certo, che non vorrebbe sapere quale "barbatrucco" ci sia sotto questa clamorosa disparità? Ecco qua, dunque, dal libro-inchiesta di Stefano Livadiotti. All'inizio, per carità, niente di niente: tolte dai 235.615 euro le ritenute di fine occupazione, le ritenute pensionistiche, l'assistenza sanitaria deducibile e le spese documentate, restano, sia per un parlamentare sia per un manager, gli stessi 189.431 euro. E' a questo punto, però, che scatta il "barbatrucco". Perché, mentre un manager non ha più alcunchè da detrarre - e, quindi, resta con una base imponibile Irpef di 189.431 euro e una conseguente imposta da pagare di 74.625 euro pari, appunto, al 39,4% - un parlamentare, invece, ha da detrarre ancora 2.705 euro per un'ulteriore assistenza sanitaria e 88.255 euro per ulteriori "benefit" deducibili e - quindi - resta, alla fine, con una base imponibile Irpef di 98.471 euro e una conseguente imposta da pagare di 35.512 euro pari, appunto, al 18,7%. Ma, ecco, qual è questo scandaloso "barbatrucco"? E' l'interpretazione molto generosa di quell'articolo 52, comma 1, lettera b del "Testo unico delle imposte sui redditi" che i parlamentari si sono creato su misura perché non "facessero cassa" tutte le somme da loro introitate a titolo di rimborso-spese come, ad esempio, diarie, trasporti e telefono. Il  che non può risultare se non intollerabile e disgustoso. Specialmente in un momento come questo in cui i cittadini, chiamati a pagare sempre nuove e più alte tasse, hanno cominciato, in  numero sempre crescente, a rinunciare  perfino alle medicine e ad acquistare perfino cibi scaduti.
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Bentornato, Enrico

"Letta è alla paralisi - ha emesso la sentenza il segretario della Cgil, Susanna Camusso - meglio che se ne vada". "Matteo - ha scritto il  vicedirettore di "Repubblica", Massimo Giannini - non può aspettare i tempi di Letta".
Il "premier" Enrico Letta, lasciati i "Giochi" di Sochi, è da oggi, di nuovo, ai "giochi" di Roma. Bentornato.
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Temerario Violante

"A volte il senatore Berlusconi - è stata la risposta dell'ex noto magistrato e parlamentare pd Luciano Violante ad una domanda rivoltagli da "Il Giornale" - ha saputo distinguere le sue vicende personali dall'azione di governo".
Non solo, dunque, un giudizio positivo su Berlusconi, ma addirittura, ancora, il riconoscimento della "qualifica decaduta" di senatore. Per fortuna che i pd non leggono "Il Giornale", altrimenti a Luciano Violante verrebbe tolta, magari, la tessera del partito.
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Diego Armando ancora a segno

"Un imprenditore italiano - a Dubai - ha incontrato l'ex asso del pallone Diego Armando Maradona e ha approfittato per invitarlo a pagare, al nostro Fisco, i milioni che gli deve da tempo".
E Diego Armando Maradona? L'ex asso pallonaro, senza il minimo "surplace", ha preso la riconcorsa, ha "driblato" tre o quattro persone ed è arrivato a segnare. Il bonifico da spedire al Fisco italiano? No: a segnare, con un bel calcio, la caviglia dell'imprenditore italiano. Diego Armando Maradona, dunque, da ex campione del pallone ad attuale campione non solo di evasione fiscale e di arroganza, ma anche di violenza. Applausi.
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venerdì 7 febbraio 2014

I quindici giorni

"Enrico decidesse lui che cosa vuole fare - ha detto, chiaro e tondo, Matteo Renzi - O opta per un colpo d'ala o si trascina avanti in questo modo. Ma il Pd, in questo caso, non seguirebbe le sorti declinanti del Governo". "A Enrico - ha aggiunto per esssere più chiaro - ho solo dato i quindici giorni".
I quindici giorni? Come "la signora" alla collaboratrice domestica? "Mala tempora currunt", "corrono brutti tempi". Non solo, però, per il "premier" Enrico Letta. Considerato quanto potrebbe succedere, purtroppo, soprattutto per l'Italia e gli italiani tutti.
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Lo sanno, lo sanno...

"Ma i politici sanno che il 57% delle famiglie italiane con figli - si è chiesto Gian Antonio Stella sul "Sette" del "Corriere della sera" - è costretta a rinunciare a cure ed esami clinici?"
Lo sanno, lo sanno. Ma non gliene scuce un baffo.
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Schifi

"La senatrice "grillina" Elisa Bulgarelli - mentre in aula si stava discutendo sulle soluzioni per affrontare e risolvere il drammatico schifo delle "terre dei fuochi"  che tante vittime ha già causato e altre, purtroppo, ne causerà - ad un certo punto si è messa la cuffia e ha iniziato a ballare".
Si è immedesimata così tanto da avvertire il fuoco anche sotto i suoi piedi? Magari.  Ha invece avvertito, verosimilmente, tanto schifo nel suo cervello e nel suo cuore.
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Duemila e due milioni

"Per mettere in sicurezza la viabilità cittadina - si è compiaciuto l'assessore alla Mobilità urbana di Roma, Paolo Masini - tappiamo duemila buche al giorno".
Duemila buche al giorno? Poco da compiacersi considerato che le buche, nelle disastrate strade romane, saranno ormai più di due milioni.
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Alla spesa con papà

"Vieni con papà - ha preso per mano un uomo la sua figlioletta di circa tre anni - vieni ché andiamo a fare acquisti".
L'uomo è andato al supermercato per acquistare il pranzo e la cena? O in un negozio di giocattoli per acquistare qualcosa alla piccola? No. E' andato in un "quartiere della droga" per acquistare marijuana per sé. Con la piccina, lì, mentre il padre, fra tre spacciatori, era occupato a trattare sul prezzo. Anche questo - come è stato ripreso, a Torino, dalle telecamere della polizia - accade al giorno d'oggi. E non ci sono parole.
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Finezze inutili

"Fuck the Eu" - ha detto il segretario di Stato aggiunto Usa, Victoria Nuland, a proposito della situazione in Ucraina, all'ambasciatore a Kiev, Geoffrey Pyatt - e, cioè, "La Ue si fotta"".
La finezza della signora segretario di Stato aggiunto Usa, Victoria Nuland, potrebbe essere arrivata, tuttavia, con un certo ritardo: da tempo, infatti, la Ue  sembra essersi fottuta  già da sola.
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Ballando sotto le stelle

"Tra i collaboratori più stretti scelti dall' "Agenzia spaziale italiana" - hanno scoperto i magistrati i quali stanno indagando sull"ente e sul suo presidente, Enrico Saggese - anche un ballerino di tango".
"Ballando con le stelle". Non solo la Rai di Milly Carlucci.
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Il sole integrale della magistrata

"Si è stesa nuda - ha dato notizia il quotidiano "Daily Mail" - e si è messa a prendere il sole, dietro i vetri, incurante dei vicini nelle finestre di fronte".
Ma, di questi tempi, tutto qua? No. No perché lei è un giudice della Corte suprema bosniaca e il sole si è messa a prenderlo, dietro i vetri, sulla scrivania della sua stanza d'ufficio. Ora, però, potrà andarlo a prendere su tutte le spiagge che vorrà: la Corte suprema bosniaca l'ha licenziata su due piedi. E con i vestiti indosso.

giovedì 6 febbraio 2014

La violenza è sempre violenza

"Il "Comitato sui diritti dell'infanzia" creato nell'ambito dell' Onu - in un rapporto informativo - ha voluto bacchettare le politiche del Vaticano sulla drammatica questione dei preti pedofili".
L'iniziativa, però, sarebbe stata molto più giusta ove fosse stata presa prima che il Vaticano adottasse finalmente, per iniziativa degli ultimi due Papi, politiche concrete per porre fine allo scandalo. Perché, allora, soltanto adesso? E, poi, perché nulla invece da dire sui drammi che continuano ad avere come protagonisti centinaia e centinaia di migliaia di bambini in Paesi, ad eseempio, come la Thailandia (dove si calcola che circa 400 mila minori vengano indirizzati verso il turismo sessuale), la Siria (dove bimbe anche di dodici anni vengono acquistate o rapite per essere messe a disposizione dei combattenti), l'Uganda (dove almeno 25 mila, tra gli 11 e i 16 anni, vengono armati e obbligati a spararsi tra diverse fazioni)? Che la Chiesa cattolica apostolica romana debba essere giustamente costretta entro i limiti del diritto e dell'etica laica non c'è, com'è naturale, alcun dubbio. Ma perché nessuna condanna formale nei confronti di quegli Stati dove centinaia e centinaia di migliaia di minori vengono quotidianamente e brutalmente in vari modi violentati con il consenso e il favore, addirittura, delle autorità governative? Una violenza - dovrebbe essere chiaro - è sempre una violenza: sia fatta in tonaca, in divisa militare, in abiti civili.
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Se il regolamento vale più della democrazia

"Il Consiglio di Presidenza di Palazzo Madama - chiamato ad esprimere il proprio parere sulla opportunità di costituire il Senato parte civile nel processo contro Silvio Berlusconi per la sua vecchia e presunta compravendita di senatori - ha risposto con 10 no e 8 sì".
Niente costituzione, perciò, di parte civile? No - il Presidente Pietro Grasso ha snobbato il Consiglio di Presidenza - costituzione di parte civile eccome. Perché - ha spiegato -  si tratta di "un ineludibile dovere morale di partecipare all'accertamento della verità". Come insomma dire: poiché voi maggioranza del Consiglio di Presidenza non avete avvertito come ineludibile quel dovere morale, meno male che ci sono qua io che lo avverto e procedo contro il vostro pur da me richiesto parere. Ma il Presidente Pietro Grasso poteva farlo? Poteva farlo. A norma di regolamento. Anche se con tanti saluti alla democrazia e alla tradizione contraria.
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Dalla terra allo spazio

"Il presidente dell' "Agenzia spaziale italiana", Enrico Saggese - dopo indagini condotte dai pubblici ministeri Paolo Ielo e Mario Palazzi - è stato indagato per presunte tangenti legate ad assegnazione di appalti".
La corruzione, evidentemente, ha ormai occupato l'intero territorio italico. E ora, così, ha cominciato ad occupare il sovrastante spazio celeste.
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A fare la calza

"Computer svuotato, pacchi pronti - ha "twittato", al momento di lasciare il suo posto di capo ufficio-stampa del Pd, Chiara Geloni - me ne torno a casa".
"Non ci mancherai - le ha mandato a dire uno dei suoi "follower" - E ce ne sono ancora tante da spedire a fare la calza". Alla faccia dei diritti e del rispetto, giustamente invocato anche nel Pd, per le donne. Alla faccia delle pari opportunità e, anche, della Presidente della Camera, Laura Boldrini.
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"Pesca" e "Dudù"

"La cagnolina "Pesca" - il mondo del "gossip" è in subbuglio - è follemente innamorata del cagnolino "Dudù".
Qui, però, l'affare potrebbe farsi ben più serio. Perché "Dudù" - come è ormai arcinoto - è il cagnolino di Silvio Berlusconi e "Pesca", invece, è la cagnolina dell' "alfaniana" Sveva Belviso. E perché dunque, se i due cagnolini dovessero raggiungere un'amorosa intesa, magari potrebbero finire per aprire la strada ad una altrettanto amorosa intesa, in vista delle prossime elezioni europee, tra i "forzisti" di Silvio e i "nuovi centristi democratici" di Angelino. Sembra che Sveva Belviso ci creda. E sia più eccitata della sua cagnolina "Pesca".
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Senza intenzione o senza speranza?

"Non ho nessuna intenzione - ha inviato Gianfranco Fini, a Silvio Berlusconi ormai sottobraccio a Pierferdinando Casini, il non richiesto messaggio - non ho nessuna intenzione di correggere l'antico "Che fai, mi cacci?" in un "Che fai, mi riprendi?"
Gianfranco Fini, però, avrebbe potuto dire con maggiore realismo, più che nessuna intenzione, nessuna speranza di poter correggere in "Che fai, mi riprendi?"  Buona permanenza, comunque, sulle panchine dei giardinetti.
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mercoledì 5 febbraio 2014

Con il "mouse" in bocca

"Il cantautore Gino Paoli, il quale è presidente della Siae - la storia comincia qui - aveva chiesto che il sovrapprezzo, con cui vengono compensati autori ed editori dei duplicati caricati su ogni dispositivo con memoria, venisse rivisto al rialzo. Quattro deputati del Pd - Franco Ribaudo, Antonio Moscatt, Magda Culotta e Liliana Ventricelli - avevano raccolto la richiesta, l'avevano trasferita in un loro emendamento e il competente Ministero dei Beni culturali stava prendendolo in considerazione. Era stata già fissata, anzi, l'entità dell'aumento di questo sovrapprezzo che per i computer, ad esempio, sarebbe stato di sei euro".
Com'è proseguita, poi, la storia? E' proseguita con il fatto che, se l'illustre presidente della Siae, il cantautore Gino Paoli, ha scritto e musicato a suo tempo "La gatta", il Governo è stato invece preso con il sorcio in bocca. Anzi, più propriamente, con il "mouse" in bocca. Perché prima sono intervenute in forza le associazioni dei consumatori, ma poi, più pesantemente, i pd di Matteo Renzi i quali hanno intimato: "Quel sovrapprezzo non s'ha proprio da fare". Cosicché, almeno per ora, il Governo ha dovuto mollare il topo-mouse e il presidente della Siae, il cantautore Gino Paoli, è dovuto andare a consolarsi con la sua "gatta", con tanto "sapore di sale" in bocca, sotto il suo "cielo in una stanza".
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L'ignobile contesa "Lega"-"Cinque stelle"

"Il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schultz intende sospenderci? - ha tenuto a far sapere il segretario della "Lega nord", Matteo Salvini, dopo che lui e i suoi europarlamentari hanno dato vita ad una vergognosa sceneggiata mentre il nostro Capo dello Stato stava parlando nell'aula di Strasburgo - E chi se ne frega".
La "Lega nord", che sa di non poter competere sui numeri con il "Movimento 5 stelle", ha forse deciso di contendergli il primato della maleducazione e della violenza all'interno delle Istituzioni. Complimenti.
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I "lati" del sindaco di Calatafimi

"Il sindaco di Calatafimi, Nicolò Ferrara - da ieri - è agli arresti domiciliari con l'accusa di avere intascato una "mazzetta" nell'aggiudicare un'asta per la vendita di alcuni automezzi comunali da dismettere".
"E allora - si potrebbe osservare - Fosse il primo". E' vero: non è, purtroppo, il primo. Solo che Nicolò Ferrara, oltre che ricoprire la carica di sindaco di Calatafimi, ha fino ad oggi ricoperto, anche, la carica di presidente del Consorzio provinciale di Trapani per la legalità e, nel dicembre scorso, ha organizzato un seminario sulla prevenzione della corruzione. Vergognosamente, insomma, il "lato A" come il "lato B".
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