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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 28 novembre 2016

L'ultimo post

Papà ci ha lasciato ieri, il suo grande cuore non ha più retto le fatiche della vita.  

Lui ha sempre guardato al mondo con occhio disincantato e commentato i fatti e i misfatti con arguzia. Senza cattiveria, con stile, ma senza farne passare una liscia...

Lo stesso ha fatto in tutta la sua carriera di giornalista, guadagnandosi l'ammirazione e la stima persino di quelli che non erano d'accordo con lui o erano oggetto delle sue critiche. 

Per i lettori di questo blog: papà vorrebbe che voi continuaste a tenervi informati, usando più fonti come faceva lui per essere obiettivo, valutando le informazioni con occhio critico e partecipando alla società come cittadini attivi. 

Questo sarebbe il modo migliore per onorare la sua memoria e rendere utile il suo lavoro. 

Luca Relandini 



giovedì 17 novembre 2016

Caos centrodestra

"Silvio Berlusconi, dichiarando ufficialmente che fare il "leader del centrodestra" ci vuole il consenso di tutti dell'area - e, qiundi, anche di quel Matteo Salvini che Alberto Parisi vorrebbe legare e lasciare lì alle foci del Po - ha praticamente mollato quello che era stato indicato com il suo fedele mandato. Non solo. Ha aggiunto che oggi, nel deserto della vera politica, vede soltanrto un "leader": Matteo Renzi".
Come mai un'uscita così clamorosa? L'età? Qualche bicchiere in più di Franciacorta? Oppure, più semplicemente, non è che Silvio Berlusconi abbia voluo cambiare parere: Renzi è sempre, sì, un dittatore, un antidemocratico, un fascista, ma è putroppo l'unico vero "leader"? Sia com sia, era da immaginarlo, l'uscita ha seminato il panico tra i suoi soliti vecchi colonnelli e sottotenenti. Alberto Parisi, ad esempio, non si sa se continuerà a collaborare, Giovanni Toti si è stretto ancor più sottobraccio a Matteo Salvini, Renato Brunetta ha ricevuto un colpo che lo ha abbassato di altri venti centimetri,  a Giorgia Meloni, poverina, ha rischiato di inacidirsi il latte per il suo bebè, Raaffale Fitto, il generale più piccolo delle varie piccole Armate Brancaleone di destra, ha così dato di matto: "Berlusconi lo annnullerò io con le primarie". Come andrà a finire? Magari davvero, alla fine, Matteo Renzi, se dovesse perdere il referendum e si dovesse andare a nuove elezioni, andrebbe a fare, con la benedizione di Silvio, il "leader" del centrodestra. Tanto...
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L'Italia e l'Europa

"Il vignettista del "Corriere della sera", Giannelli - nel disegnare il Commissario europero Jean Claude Junker e il "Premier" italiano Matteo Renzi impegnati in una gara di braccio di ferro, fa dire al primo: "Matteo, fino a quando durerà?" E Matteo: "Fino al 4 dicembre"".
Quattro dicembre, cioé, giorno del referendum. Comunque, astenendosi e non facendo più votare contro, ieri notte, sul bilancio Ue 2017, ha forse voluto rassicurare che, sì, l' Italia resta sulle sue posizioni, ma ha voluto dare un segnale di ammorbidimento. Anche se per ora nella forma in quanto il bilancio Ue va approvato rigorosamente all'unanimità.
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Niente mucche

"Se Renzi dovesse perdere il referendum costituzionale - ha dichiarato Pierluigi Bersani - può  anche restare".
Non gli metterà né a Palazzo Chigi né in Via del  Nazareno, insomma, alcuna mucca di traverso. Ora forse, dopo questa rassicurazione, Matteo Renzi  prenderà definitivamnte, in caso di sconfitta al referendum costituzionale, di non dimettersi definitivamente dal Governo.
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Visto mai?

"Il Mnistro Maria Elena Boschi - durante un comizio elettorale a Zurigo - stanca di essere contestata da una delle presenti - ha perso la pazienza e le ha detto: "Signora, venga allora lei al mio posto".
La signora non ha approfittato. Se avesse approfittato,chissà, visto mai sarebbe stato meglio?

domenica 13 novembre 2016

L'altra guancia

"Una donna di 72 anni - a Transkruchen, nel distretto austriaco del Baden - ha salvato un giovane afgano che stava affogando nelle acque del fiume, ma questi, una volta salvato,  le è saltato addosso, le ha strappato tutti i vestiti e l'ha violentata."
Il ragazzo è stato condannato a 20 mesi di reclusione, troppo pochi per essere espulso, mentre la donna, che non si è più ripresa dallo shock, si sta facendo morire di fame. Qualcuno lo faccia sapere al misericordioso Papa Francesco.
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Alt alle Jene

"Un servizio sul tema dei diritti ai disabili - nel quale sembra che il "premier" Renzi non facesse una bella figura - è stato bloccato dall' "Agcom" e non andrà più in onda".
Verso le prime prove di fascismo?
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D'Alema e il comando

"Dopo il referendum - ha detto Massimo D'Alema - tornerò a Bruxelles. Ma so già a chi lasciare il comando".
Il comando di che? Dell'Armata Brancaleone.
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sabato 12 novembre 2016

L'Italia e il mistero delle tasse

"Gli italiani - ultimo studio della Cgia di Mestre - pagano, di tasse, 946 euro annue in più, ciascuno, rispetto alla media europea".
Ma il "premier" Renzi non va dicendo, da sempre, di avere abbassato le nostre tasse? Certo che lo va dicendo. Ma, allora, le cose sono due: o mente sapendo di mentire o le nostre tasse, se ora sono 946 euro annue in più a persona, due-tre anni fa saranno state, prima dei suoi presunti tagli, almeno, 1.500. Ministro Padoan, non faccia sempre il viso così triste e corrucciato e  ci spieghi, con un sorriso, lo strano mistero.
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Salvini aspirante "leader"

"Sono prronto a fare - ha detto, al comizio di Firenze, il segretario della"Lega nord", Matteo Salvini - il candidato "leader"".
Può darsi, sì, dell' "Isola he non c'é".
                                              

Orrore a Mossul

"I terroristi islamici - lasciando Mossul - stanno lasciando anche donne e bambini impalati o appesi ai lampioni delle strade"
Nessuno di loro, dunque, ha potuto porgere l'altra guancia. Ma andranno di  sicuro, ugualmente, in Paradiso. Anche se il teologo domenicano padre Giovanni Cavalcoli, potrebbe non essere d'acordo.

Virginia delle soddisfazioni

"Virginia Raggi - ha garantito Beppe Grillo - completata la sua squadra, vedrete che soddisfazioni ci darà".
L'augurio è che faccia presto: prima che i romani vengano inghiottiti da una immensa voragine stradale e che vengano seppelliti da tonnellare di immondizia. E fosse solo questo.
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Direttorio, addio

"Il Direttorio "5 stelle" - ha garantito, sempe Beppe Grillo - non esiste più. A decidere saranno il Pogramma e la Rete".
Certo Signor Programma, dunque, e certa signora Rete. Chi sarebbero? Boh! In quali forme decideranno? Secondo boh! Con la sintesi e la decisione utima di chi? Terzo boh! Una sola cosa ad apparire certa: Beppe Grillo sta tornando sempe più alle sue origini: alle sue origini di comico.
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venerdì 11 novembre 2016

Trump e il "Ku Klux Klan"

"Il "Ku Klux Klan" ha annunciato - per festeggiare il successo del nepopresidente Usa,Trump - una "Parata della vittoria" il 3 dicembre prossimo".
La domanda, allora, è: gradirà il neopresidente Trump, da parte di una tristemente nota associazione sempre più ferocemente nazista e marcatamente antirazzista, una simile parata pubblica? O, pur nel rispetto della grande democrazia Usa, ne vieterà lo svolgimento oppure, perlomeno, se ne dissocerà? Potrebbe esssere un segnale di quello che vorrà essere e di quello che vorrà fare fin da subito.
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Quel processo a Denis Verdini

"Il pubblico ministero ha chiesto - nell'ambito dell' "inchiesta P3" - quattro anni per Denis Verdini".
Forse giusto, forse no. Saranno comunque i giudici, ora, a decidere se accogliere o meno quella richiesta del pubblico ministero. Se, però, faranno in tempo. Perché la prossima udienza del processo è stata fissata per il 3 febbraio dell'anno prossimo. A ridosso, magari un caso, dei termini di prescrizione  e, magari un altro caso, dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre che, vinca il "sì" o vinca il "no", dovrebbe avere ripercussioni in Parlamento e nella stessa maggioranza di Governo. Quando l' Ala" di Denis Verdini, insomma, potrebbe essere determinante.
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