Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 27 maggio 2010

Se il giudice fa "tana libera tutti"

"Dopo le nostre denunce - hanno rivelato alcuni dipendenti dell'ospedale "Vecchio Pellegrini" di Napoli - la polizia ha sorpreso in flagrante e ha arrestato otto colleghi che, con il "giochetto" del timbro dei tesserini, se ne uscivano tranquillamente per i fatti loro".
Quali fatti loro? Qui viene il bello. Perché il giudice per le indagini preliminari, presto presto, ha fatto "tana libera tutti" - ha cioè rimesso prontamente tutti in libertà - in quanto la Polizia giudiziaria della Procura - quella che aveva proceduto agli arresti e alle denunce - non si era premurata di valutare a fondo le spiegazioni fornite dagli otto per giustificare le procurate assenze o le assenze dal posto di lavoro. Per quali fatti, insomma, in tanti se n'erano andati a spasso, in orario di lavoro, con uno stratagemma oltretutto illecito messo in atto da tanti altri.
Come dire: cara polizia giudiziaria, la tua pronta azione non è valida perchè - può darsi solo per dimenticanza - non hai voluto farti prendere in giro e credere fino in fondo a giustificazioni sicuramente risibili e inaccettabili. Come magari, da parte degli assenteisti, "Avevo a curà a mammà", "Avevo a purtà o piccirillo a scola" o, perfino, "Avevo a fà 'na lastra all'Asl", "Duvevo accattà 'e medicine pe' nonnema". E, da parte dei loro complici del "cartellino truccato", giustificazioni come "Nu favore nun se ne nega a nisciuno", "Uh, Maronna mia, tutte 'ste storie pe 'na vota o due" o, perfino, "Si u ffanno a Roma nei ministeri, pecché nuie no?" E, allora, complimenti. Complimenti alla sempre più progressiva sostituzione della "culla del diritto" con la "culla dell'indecenza". Dell'etica professionale con la mignottaggine. In ogni luogo e a tutti i livelli.
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Dalla scimmia all'uomo, dall'uomo allo sciacallo

"Si chiamava Robert Neamtu - ha confermato la Polizia di Padova - aveva solo 48 anni ed è morto, presumibilmente di infarto, mentre stava uscendo dal supermercato con le sue buste della spesa".
Una morte, purtroppo, come spesso avviene. Ma la morte, questa volta, non è stato l'ultimo atto. L'ultimo attimo della tragedia del povero Robert Neamtu è stato che, mentre lui erà lì in terra agonizzante, qualcuno gli si è avvicinato non per soccorrerlo, ma per rubargli le sue buste della spesa. Rammaricandosi magari, tornato nel suo covo, di non avere avuto il tempo di rubargli anche il portafogli, l'orologio e la fede nuziale. Dalla scimmia all'uomo? Così sembrerebbe. Ma ora sta sembrando sempre più evidente - eccone una ennesima testimonianza - una nuova modificazione antropologica: dall'uomo allo sciacallo.
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Aperture

"Aumenti record per la responsabilità civile auto - hanno informato i giornali - l'Antitrust apre un'indagine".
Bene. Gli automobilisti, intanto, continuano ad aprire il portafogli.
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Contraddizione iPad

"Centomila hanno prenotato l' iPad ultima novità di "Apple" - è stato riportato, con risalto, dalle cronache - mentre per gli altri si profilano lunghissime file davanti ai negozi".
L' iPad è una medicina di cui non si possa fare a meno, è un cibo essenziale, è un datore di lavoro? Nulla di tutto ciò che, di questi tempi, sarebbe più che necessario. L' iPad è solo un aggeggio tecnologico, bravo a fare tantissime cose, ma tutte non indispensabili per per vivere o per sopravvivere. Il cui costo, però, varia dai 500 agli 800 euro più connessioni e continue ricariche varie. Ma, allora, perché l'italica folla va a fare a spintoni per acquistare questo aggeggio e, poi, si lamenta di non farcela, perchè senza lavoro o con un lavoro mal retribuito, a comprarsi l'indispensabile per vivere o per sopravvivere? Le risposte non possono essere che scontate. Perché l'italica folla, se davvero è così povera, allora è pazza. Oppure perché, se davvero non è così povera, allora è bugiarda. Nell'un caso e nell'altro, insomma, è inaffidabile.
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Pietà per il povero Natham Falco

"Il mio piccolo Natham Falco - si sta disperando Elisabetta Gregoraci - non è più sereno come prima, piange spesso e ha nostalgia dei suoi spazi da quando non possiamo più vivere a bordo del panfilo sequestrato, dalla Guardia di Finanza, al mio grande Briatore".
Beh, in effetti, povero piccolo Natham Falco. L'augurio è che, oltre a mamma Betty, facciano ora sentire il loro profondo dolore, la la loro ansiosa preoccupazione, il loro sconforto e la loro giusta protesta anche quei milioni di piccoli del Terzo Mondo i quali non sono stati e non sono sereni perché non hanno conosciuto e non conoscono né acqua di mare né acqua dolce da bere. I quali hanno pianto e piangeranno spesso perché hanno sofferto e soffrono non per giuste confische, ma per ingiuste mancanze di cibo e per ingiuste malattie mortali. I quali non hanno potuto e non possono avere alcuna nostalgia di azzurri e ampi spazi perché i loro spazi sono stati e saranno sempre quelli di di minuscoli villaggi di fango solcati da rivoli di liquami marroni.
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Reggiseno, rossetto e preservativo

Soldatesse - ha consigliato il Ministero della Difesa di sua Maestà britannica - quando preparate il vostro zaino per raggiungere qualche fronte di guerra, non dimenticate i preservativi".
Un modo per controllare le nascite oltreconfine? Certo. Ma non per questioni etiche, burocratiche o strategiche. Solo perché - come ha candidamente affermato il parlamentare Mercer - sempre più numerose soldatesse di sua Maestà rimangono incinte e il costo dei loro rimpatri, in tempi di crisi come questi, è diventato ormai insostenibile. Dio salvi la Regina, certo. Ma, ora, anche il bilancio già in crisi del suo Ministero della Difesa. E, soprattutto, la non prolificità delle soldatesse britanniche sotto la pur ruvida divisa mimetica.
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giovedì 20 maggio 2010

Sant'oro

"Michele Santoro - è l'annuncio clamoroso - ha accettato di lasciare "Anno zero" e di prendere, al suo posto, una buonuscita di due milioni di euro".
Gli scandali, come gli esami, non finiscono davvero mai. Perché scandaloso, nel merito, è che la Rai, pur di disfarsi del sempre più scomodo Michele Santoro, non abbia esitato ad offrirgli due milioni pescati - come al solito - dal canone dei propri utenti. E perché più scandaloso ancora è che Michele Santoro, pur di mettersi in tasca quasi quattro miliardi delle ex lire, non abbia esitato a dare un poderoso e cinico calcio nel sedere al suo affezionato "Anno zero". Morte ad "Anno zero", dunque, ma lunga vita, purtroppo, alla interminabile era della vergogna senza limiti. Pubblica e privata.
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Festa con furto

"Alla "Festa della polizia" celebratasi a Palermo - ha rivelato "Repubblica" - quando uno degli agenti premiati è tornato al suo posto, non ha più trovato il cellulare che aveva lasciato lì".
Prima ipotesi: la mafia è riuscita ad avere un invito riservato per la cerimonia e ha fatto il suo "colpetto-beffa". Seconda ipotesi: dal generoso albero della Polizia è caduta un'altra mela marcia. "Tertium - come ammonivano i saggi padri latini - non datur": una terza ipotesi, visti i luoghi e le circostanze, sembra davvero improbabile. Anche perché ogni più scrupoloso accertamento e ogni più accurata ricerca non hanno dato, fino ad oggi, il minimo esito. Le indagini, insomma, continuano a brancolare nel buio.
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Un baffo alla Lega

"A Como - ha dato notizia il giornale locale - alcune famiglie hanno chiesto di spostare i loro bambini da una scuola perché frequentata da troppi immigrati".
Famiglie di italiani razzisti? Macché. Tutte famiglie trasferitesi in Italia dall'Albania. Alle quali perfino la Lega fa evidentemente - come si dice - un ricco baffo.
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lunedì 17 maggio 2010

Vera cottura con fuoco di bara

"Nei cimiteri napoletani - è stato scoperto - vengono rubate le bare per cuocerci, in certi locali, il pane e le pizze".
Attenzione dunque, nella Napoli dalle mille "trovate", quando fuori dai panifici e dalle pizzerie si legge, anche con evidenza, "Vera cottura con fuoco a legna": potrebbe essere il legno di una bara dalla quale è stato cinicamenete sfrattato un povero Cristo.
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La nuova disfida di Barletta

"In tempi di crisi come questi - ha lanciato la proposta, per primo, il ministro leghista Calderoli - è giusto che i parlamentari rinuncino a qualcosa dei loro ricchi introiti".
Ma l'onorevole Stracquadanio, proprio qualche giorno fa, non aveva invece lanciato la proposta di aggiungere qualcosa di ingente in più, per i parlamentari meno assenteisti, ai loro pur ricchi stipendi? Proprio così. E,allora, che inizi la disfida della bicamerale Barletta. Vincerà l'onorevole Gui Stracquadanio De La Motte o il ministro Ettore Calderoli Fieramosca? Il responso, come sempre, alla storia. Anche se, questa volta, tutto farebbe propendere per una vittoria finale dello strano onorevole Gui Stracquadanio De La Motte. Perché sembra ai limiti del possibile che il ministro Ettore Calderoli Fieramosca, pur nel suo impavido eroismo, riesca a sottrarre anche un semplice centesimo dal protettissimo portafogli dei parlamentari. I quali continuano a dire, sì, di essere dalla sua parte. Ma - come insegna un saggio proverbio popolare - tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Figurarsi se c'è di mezzo un rivoletto di euro.
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Assistenza e carità a cinque stelle

"La Regione Campania - si è saputo - ha chiesto indietro i due milioni e mezzo di euro che aveva a suo tempo stanziato per la realizzazione dell' "Angellare home" a Salerno, un complesso immobiliare con vista sul mare, di proprietà della diocesi, destinato a divenire una struttura assistenziale e caritatevole".
Regione Campania diventata all'improvviso antisolidale e anticlericale? Niente di tutto questo. E' che la Procura di Salerno, curiosando curiosando, ha scoperto che la buona diocesi, zitta zitta nel tempo, ha trasformato la caritatevole e assistenziale struttura, abusivamente, in un albergo di lusso. Di qui una dozzina di indagati tra sacerdoti, dirigenti comunali, professionisti ed ex politici. E, di conseguenza, la Regione Campania a intimare: "Eccellenze illustrissime, ciavete a turnà i ssoldi". In nome di Dio e, comunque, del popolo italiano truffato. E alla faccia dell'avida diabolica Mammona da tempo indaffarata ad intascare milioni e milioni di euro offrendo, abusivamente, sereni ed esclusivi paradisi con vista sul celeste mare di Salerno.
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L'autogol della Mercedes

"Le giovani donne che vogliono fare oggi politica - ha sentenziato la "mezzaetà" Mercedes Bresso - sono costrette a passare dal letto di un uomo".
A Mercedes Bresso, evidentemente, sembra avere dato alla testa un altro tipo di "trombatura": quella da governatrice del Piemonte. Questa volta, infatti, se n'è uscita con una sentenza quanto mai greve e priva del minimo straccio di prova seria e inoppugnabile. Solo che, tutta presa dal suo furore contro le pdl come - ad esempio - la Brambilla, la Carfagna, la Carlucci, la Gelmini, la Lorenzin, la Meloni, la Prestigiacomo e la Rovetto, non glien'è importato un bel niente coinvolgere anche le pd come - ad esempio - la Braga, la De Micheli, la Madìa, la Mogherini, la Mosca, la Picierno, la Pedoto e la Sbrillini. Ma c'è, poverina, da capirla: spesso capita ai "pallonari" delle migliori squadre di calcio entrare con troppa scriteriata foga e segnare un clamoroso autogol.
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martedì 11 maggio 2010

Diritto allo spaccio

"In Malindi - si è saputo - la polizia ha cominciato a sequestrare ingentissimi quantitativi di droga e ad arrestare numerosissimi spacciatori grandi e piccoli".
Poderoso colpo al commercio di stupefacenti? Macché. Gli spacciatori grandi e piccoli, invece di andarsi a nascondere, sono scesi in corteo lungo le strade per reclamare il loro "diritto al lavoro". E alla polizia - sembra - sono caduti le braccia, le manette, i manganelli e gli scudi. Per cui, ancora una volta, buona "canna" a tutti.
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L'Udc e le donne

"Non ci si può chiedere - si è adirato l'udc Rodolfo Gigli - di designare una donna, oltre che un uomo, nella nuova Giunta regionale del Lazio".
Coerente. L'Udc, infatti, sta chiedendo da tempo il massimo dell'attenzione per la famiglia. E su chi poggia le sue fondamenta, ancora oggi, la famiglia? Sulle donne. Le donne non devono essere dunque distratte, per i trogloditi udc, dall'ufficio della politica. Il loro posto deve continuare ad essere a casa. A rassettare, a lavare, a stirare, a preparare il pranzo e la cena. Con particolare cura, magari, se il loro uomo è un onorevole consigliere regionale.
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Sì al velo d'oro integrale

"Nella eventualità si dovesse arrivare a vietare l'uso del velo integrale in tutta la Svizzera - si è affrettata a precisare Eveline Widmer, ministro per la Giustizia - si farebbe eccezione per tutte le turiste".
La solita "Svizzera-zio Paperone". Pur di non perdere neppure un centesimo, ecco già pronto - op là - anche il "velo integrale-cassetta di sicurezza" per le ricche signore in arrivo dai ricchi Emirati.
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Tonino mancato alpino

"Al raduno nazionale di Bergamo - hanno riportato le cronache - gli alpini hanno sonoramente fischiato Antonio di Pietro".
Perché si era infiltrato abusivamente tra di loro e aveva indossato con sicumera il loro caratteristico cappello? No: perché, con molta probabilità, hanno voluto ribadire di non sopportare chi beve i "grapin" e poi non "li regge".
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Lippi- Casini: 1-0

"A fine mese - ha confermato Pierferdinando Casini - fonderò il "Partito della nazione"".
Lippi, scegliendo i calciatori per i mondiali in Sudafrica, lo ha però anticipato avendo fondato, già da tempo, il "Partito della nazionale".
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Letizia qual è

"I convegni organizzati dall'Università statale - ha scritto, sulla "Galassia dell'informazione", la presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, Letizia Gonzales - hanno aiutato a capire "qual'è" il futuro della professione".
Meno male. Peccato, però, che non abbiano aiutato a capire, perlomeno alla presidente Gonzales, che qual è si scrive senza apostrofo.
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Assicurati a Veronica pane e latte tutto il mese

"Veronica Lario - si sono premurati di far sapere tutti i giornali - avrà da Silvio Berlusconi, ora che la separazione è avvenuta legalmente, 300 mila euro al mese".
Trecentomila euro al mese sono l'equivalente esatto di 581 milioni delle ex lire. E poi qualcuno continua a dire che Silvio Berlusconi è uno squalo cattivo. Tutt'altro: lui ha voluto evitare che la sua ex signora, poverina, dovesse trovarsi nella impossibilità di comprarsi pane e latte ad ogni 20 del mese.
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Stracquadanio lo strano

"I deputati che lavorano più degli altri - ha proposto l'onorevole Stracquadanio del Pdl - è giusto debbano guadagnare di più".
Secondo l'onorevole Stracquadanio, insomma, diecimila euro al mese più ricchissimi "benefits" di ogni genere sarebbero troppo pochi per chi - anche lavorando più di altri - finisce per svolgere la sua attività, all'incirca, soltanto per metà dell'anno. Che dire? Mah. Forse che l'onorevole Stracquadanio, oltre che il cognome, ha strano anche quello che gli passa per la testa.
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sabato 8 maggio 2010

La crisi greca e i deputati italiani

"Dobbiamo stare molto attenti alla crisi greca - è corso a relazionare il ministro Tremonti alla Camera - perché è una minaccia che ci tocca tutti".
Il ministro Tremonti, però, deve avere clamorosamente esagerato: 560 deputati su 630, non sentendosi minimamente minacciati nei loro privilegi, non sono andati nemmeno a sentirlo.
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Che "Moody's"...

"No - ha fatto sapere l'agenzia di rating "Moody's" - l' Italia non è oggi a rischio crisi come la Grecia".
Ma "Moody's" non è quell'agenzia di rating che, appena ventiquattr'ore prima, aveva fatto sapere che l'Italia era proprio a rischio e, così, la Borsa di Milano aveva subìto immediatamente un fortissimo calo? Sì, è proprio lei. E, allora, tre ipotesi. La prima: qualcuno sta cercando cinicamente di speculare sull'attuale situazione economica globale. La seconda: gli esperti di "Moody's" sono degli incapaci. La terza: no, non sono degli incapaci, ma , quando stilano le loro analisi, prima hanno bevuto troppe birre.
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L' "Italia dei valori" spennati

"E' mamma - ha spiegato la "signora" bolognese dell' "Italia dei valori", Silvana Mura - e, dunque, Maura Pozzati non può rivestire il ruolo di assessore perché non avrebbe il tempo di seguire le sue deleghe".
Complimenti doppi. Alla "sega-madri" Silvana Mura per la sua affettuosa "sorellanza" e per la sua coraggiosa solidarietà femminile. Al segretario dell' "Italia dei valori", Antonio Di Pietro, che, a conoscenza del fatto e avendolo avallato con il solito "che c'azzecca?", ha chiaramente depennato, dalla sua sempre più spennata Italia, l'ennesimo significativo valore: quello della parità dei diritti fra donna e uomo.
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Pane, latte e giochi "on line"

"C'è un "boom" nei giochi "on line" - ha fatto conoscere l' Agicos (Agenzia internazionale concorsi e scommesse) - Gli italiani sono infatti arrivati a giocare, nei "poker cash" e nei "casinò", 15 milioni di euro al giorno".
Sarebbe interessante che l'Istat (Istituto nazionale di statistica) facesse ora conoscere, invece, quanto gli italiani sono arrivati a spendere, ogni giorno, per l'acquisto di pane e latte. Per sapere davvero se certe povertà sono il frutto di una incapacità pubblica istituzionale o il frutto di una privata stupidità personale.
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Rai: di tutto, di troppo

"La Rai - si è saputo - ha inviato al "Giro d'Italia" 160 tra suoi tecnici e giornalisti".
Poiché i ciclisti alla partenza sono stati oggi 198, come dire che soltanto 38 di loro - magari quelli non raccomandati - hanno dovuto e dovranno pedalare soli soletti. Gli altri 160, invece, hanno potuto e potranno contare sull'affettuosa vicinanza di una "guardia del corpo" targata Rai e pagata, naturalmente, dai suoi utenti. Alla faccia del bilancio in rosso di viale Mazzini. Ma in omaggio alle gambe della "maglia rosa".
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Il "Carroccio" nel pallone

""Effetto Carroccio" - ha titolato "Il Giornale" - Il "Novara calcio" promosso in Serie B".
Leggendo l'articolo sotto, però, la delusione. Il suo autore, infatti, si è dimenticato di far sapere quali schemi tattici avesse messo in campo il "mister" Umberto Bossi, quanti palloni avesse conquistato "a centrocampo" il "fluidificante" Roberto Calderoli e quanti "goals" avesse segnato Roberto Maroni.
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giovedì 6 maggio 2010

Le tentazioni di Emanuela

"L'onorevole Emanuela Baio - si è saputo negli ambienti parlamentari - ha presentato un disegno di legge per l'istituzione di "agenti provocatori" che, inducendo gli uomini politici a compiere reati dietro offerte di vantaggi illeciti e di complicità, siano in grado di smascherare la loro eventuale scorrettezza etica ed istituzionale".
Come dire, insomma, una vera e propria maligna istigazione a delinquere. O, perlomeno, una vera e propria satanica induzione in tentazione. Anche se finalizzate, per carità, ad acchiappare i disonesti. Ma con tanti saluti a numerose e ben altre forme più civili di prevenzione a norma delle vigenti leggi. E a chi, non avendo mai pensato di sgarrare, potrebbe essere invece indotto a farlo dall'abilità di un "agente provocatore". S'impone a questo punto, comunque, una leggera modifica al cattolico "Padre nostro": "...e non farci indurre in tentazione dall'onorevole Emanuela Baio e dai suoi bravi".
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Casa,amara casa

"Vada a farsi fottere" ha urlato l'onorevole Massimo D'Alema, al vicedirettore de "Il Giornale", durante l'ultima trasmissione televisiva di "Ballarò", quando dalle case del ministro Scajola si è accennato a parlare delle case sue".
Casa - si è sempre detto - dolce casa. In questa circostanza, però, no. Casa, in questa circostanza, amara casa. Per lei, infatti, il ministro Scajola ha già perso la poltrona. E l'onorevole D'Alema ha già perso la faccia.
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I punti degli "autisti blu"

"Gli autisti delle "auto blu" - hanno decretato le nuove norme sulla sicurezza stradale appena votate al Senato - continueranno a vedersi togliere i punti dalla patente in caso di infrazioni al Codice della strada".
Giusto? Ingiusto? Andrebbe fatta una logica distinzione. Ove non rispettino le norme essendo soli a bordo, più che giusto. Ove non le rispettino per le esigenze o le disposizioni dell'autorità che hanno a bordo, assolutamente ingiusto. Ma allora - potrebbe chiedersi qualcuno - le "auto blu" possono continuare a fare il loro comodo, spesso anche pericolosamente, lungo strade urbane ed extraurbane? No. I punti andrebbero certamente tolti. In questo caso, però, dalla patente dell'autorità che è a bordo e che del Codice della strada bellamente si infischia.
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Calcio e cappellini

"Le autorità di Teheran e la Federazione internazionale di calcio - è giunta notizia - hanno raggiunto un accordo: le calciatrici iraniane potranno partecipare ai "Giochi olimpici giovanili", in agosto a Singapore, indossando, al posto del tradizionale velo, un cappellino".
Evviva il salomonico pareggio 1-1 sul campo di uno scivoloso compromesso. E, però, una domanda: come faranno le giovani calciatrici iraniane a colpire il pallone di testa?
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martedì 4 maggio 2010

Incompatibilità: Berlusconi verso la cinquina

"Non mi resta che dire addio al "Milan" - ha dichiarato il "trainer" brasiliano Leonardo - perché c'è l'incompatibilità tra me e Berlusconi".
Che si sappia, dunque, il Cavaliere è già alla sua quarta significativa incompatibilità: prima con sua moglie Veronica Lario, poi con più di mezza Magistratura, poi ancora con il cofondatore del Pdl Gianfranco Fini e adesso con il "trainer" della "sua" squadra. I "bookmaker" hanno già aperto le scommesse su chi sarà il prossimo quinto incompatibile. Ma stanno dando sul nome di Umberto Bossi, da esperti conoscitori delle italiche cose politiche, una vincita di centomila euro per una semplice puntata da un euro.
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I "cosiddetti" della curva nord biancoazzurra

"Se vincete - ha gridato la curva nord biancoazzurra durante l'intera partita Lazio-Inter - ve menamo".
Ce l'aveva con i giocatori dell'Inter? Peggio. Ce l'aveva con i propri giocatori che, secondo i propri sani princìpi sportivi, avrebbero dovuto perdere per fare un dispetto ai rivali della "Roma" (in lotta per il primato in classifica proprio con i "neroazzurri" milanesi) pur rischiando, con quella sconfitta, di finire in "Serie B". Inverosimile e incommentabile anche in tempi barbari e folli come questi. Una curva nord biancoazzurra, comunque, come quel marito che, per fare dispetto alla moglie, non aveva esitato a privarsi dei "cosiddetti".
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