Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 29 gennaio 2010

I passivi e i dividendi del "maglioncino nero"

"Nel 2009 - ha fatto sapere l'amministratore delegato della "Fiat", il "maglioncino nero" Sergio Marchionne - l'azienda ha sì perso 800 milioni, ma quest'anno tornerà a distribuire dividendi".
Sergio Marchionne - come molti sanno - è abituato a trattare da ignoranti e da incompetenti - ministri ed economisti compresi - quanti non riescono a capire le sue strategie, le sue decisioni, le sue mosse. Non starà a pensarci troppo su, dunque, nel dare dei "buzzurri" a quanti gli porranno ora una domanda come questa: "Ma, "signor maglioncino nero", se la "Fiat" ha chiuso il 2009 con una perdita di 800 milioni, se proprio in questi giorni lei ha deciso di sbattere in cassa integrazione la sede di Termini Imerese, se questa sede di Termini Imerese è stata da lei già destinata alla morte, come può fare - e come può sentirsela di fare - ad annunciare, con il sorriso sulle labbra, un dividendo da distribuire, quest'anno, fra gli azionisti? Ma forse, più che "buzzurragine", santa ingenuità. Perché l'amministratore delegato della "Fiat" sa infatti che, prima o poi, riuscirà a strappare allo Stato gli ennesimi "aiutini" e "aiutoni". Cioè tanti bei sacchi di euro dei cittadini italiani che pagano le tasse. E fare tanti bei regalucci con i soldi degli altri, al "maglioncino nero", è sempre piaciuto appunto un sacco. Gli ha sempre dato tanta soddisfazione. Soprattutto tanta riconoscenza e tanto potere da certi ambienti che contano.
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O quanti bei capelli, cavalier Berlusconi...

"La capigliatura di Silvio Berlusconi - ha pubblicato con notevole risalto "Novella 2000", subito ripresa dal "Corriere della Sera" e da "Repubblica" - è stata folta fino al 23 gennaio, due giorni dopo è apparsa molto più diradata e due giorni dopo ancora è tornata folta".
Uno "scoop" eccezionale, accidenti. Anche se l'attenzione dei giornali - e non solo dei giornali - farebbe certo meglio a soffermarsi, più proficuamente e più seriamente, non su quello che sta sopra, ma su quello che sta dentro la testa di Silvio Berlusconi.
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martedì 26 gennaio 2010

I sogni e gli incubi del cardinale

"Sogno - ha confidato il cardinale Bagnasco al Consiglio permanente della Cei - una nuova classe di politici cattolici".
C'è da capirlo: la vecchia classe di politici cattolici come - ad esempio - Rosy Bindi, Franco Marini, Dario Franceschini, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione e Oscar Luigi Scalfaro si sono ormai diabolicamente trasformati, nei suoi santi sonni cardinalizi, da beati sogni in terribili incubi.
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Il bar di Bertolaso e i salotti di Hillary

"Quelle di Bertolaso sulla caotica cogestione americana degli aiuti ad Haiti - ha replicato Hillary Clinton - sono soltanto chiacchiere da bar dello sport".
Prima di uscirsene con simili piccate asserzioni, però, la signora Clinton avrebbe fatto bene a documentarsi o, perlomeno, a seguire un qualunque servizio televisivo sul dramma nel dramma haitiano: quello del post-terremoto. Perché, allora, il giudizio sul nostro responsabile della Protezione civile sarebbe stato ben diverso. A meno che le sue non siano soltanto chiacchiere da salotto dell'arrogante alta borghesia a stelle e strisce.
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lunedì 25 gennaio 2010

Quale "Security"?

"La "Security" dell'areoporto di Chicago - è giunta notizia - ha bloccato il bagaglio di tre cugini di Rionero Sannitico, poi li ha perquisiti, ha preso loro le impronte digitali e un campione di saliva per l'esame del Dna".
Motivo di tutto questo? Perché, nel bagaglio, un innocente caciocavallo sannitico era stato scambiato, al controllo dello "scanner", per una colpevole tipica bomba terrorista. Poi, però, tutto si è chiarito quando il "pericoloso" caciocavallo è stato delicatamente estratto dal bagaglio ed è stato fatto a fette per controllarne il contenuto: ok, niente esplosivo, tutto formaggio doc. E, giacché le fette erano pronte, magari la "Securuty" si sarà beata nell'annusarle e nel gustarle. E sarà risuonato un entusiastico "very good". Ma il caciocavallo sannitico, indubbiamente, non la "Security" dell'areoporto di Chicago.
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Droga, pane e latte

"Gli italiani - ha rivelato uno studio dell' "European centre for social welfare policy and research" - sono quelli che spendono di più, in Europa, per l'acquisto di stupefacenti".
Molti di loro, sicuramente, sono fra coloro che, fra il 20 e il 30 del mese, lamentano di non avere più un euro per acquistare perfino pane e latte.
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Il dramma di Haiti tra Bertolaso e D'Angelo

"Gli americani - si è detto convinto Guido Bertolaso, capo della Protezione civile italiana, dopo un sopralluogo nella terremotata Haiti - confondono tra intervento militare e intervento di emergenza". "Bertolaso - ha replicato Luigi D'Angelo, "team leader" dell'Unione europea nell'emergenza in cui è venuta a trovarsi la sfortunata isola - non deve confondere Haiti con L'Aquila".
Ha ragione Bertolaso, ha ragione D' Angelo, hanno ragione tutti e due? Fare chiarezza non sarebbe male. Per il bene di Haiti.
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Di Pietro non è Cassano

"Per sregolatezza e per carattere sanguigno - ha detto Walter Veltroni durante la trasmissione radiofonica "Ventura football club" - Antonio Cassano è il Di Pietro del pallone".
Beh, proprio uguali non sono. Perché, pur con la sua sregolatezza e con il suo carattere sanguigno, Antonio Cassano fa segnare "goals" alla squadra di calcio della "Sampdoria". Invece Antonio Di Pietro, con la sua sregolatezza e con il suo carattere sanguigno, fa segnare "autogoals" al Pd.
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San Briatore

"Tutto sommato - ha dichiarato il miliardario "play boy" Flavio Briatore in una intervista - mi merito il Paradiso".
Se si tratta di un giudizio suo personale, allora discorso chiuso, punto e basta, con tanti saluti alla sua perennemente abbronzata faccia di bronzo. Se si tratta invece di una dichiarazione in seguito ad una notizia fattagli arrivare da una fonte autorevole, terrena o divina, allora "alleluja". Significherebbe infatti che, tutto sommato, si merita il Paradiso - esclusa la schiera degli assassini - tutto il resto dell'umanità. Passata, presente e futura.
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mercoledì 20 gennaio 2010

Cinismo ora e sempre

" A Rovigo - notizia del 17 gennaio - una ragazza di 29 anni è morta per infarto in discoteca, ma la musica non è stata spenta e il divertimento non si è fermato". "Non troppo lontano dalle zone hawaiane colpite dal terrificante terremoto - notizia del 19 gennaio - lussuose navi da crociera continuano ad arrivare e a sbarcare turisti che, una volta a terra, tranquillamente e festosamente prendono il sole, fanno il bagno, cavalcano le onde con veloci "jet ski", improvvisano "barbecue", cantano a ballano nelle notti stellate".
Passano gli anni, i secoli, le generazioni, le civiltà, ma continua a non passare, dunque, quello che di più brutto e di più cattivo c'è dentro al cuore dell'umanità. "Non è successo niente - risuona, ogni volta, da sempre - non è successo niente: lo spettacolo continua". Le risa, i divertimenti, i piaceri non possono fermarsi, neppure per un momento, di fronte al pianto, al dolore, alla sofferenza, perfino alla morte di uno e anche di tanti. Nell'abominevole trionfo del cinismo e dell'egoismo. Se un buon profeta nascesse di nuovo tra noi, fosse perseguitato e fosse infine mandato a morte, le "Borse" di tutto il mondo non si fermerebbero neanche per un minuto di silenzio formale e, tanto meno, rispettoso. E non si fermerebbero sicuramente, sui teleschermi, perfino certe abiezioni come "Il grande fratello".
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Quale FBI?

"Per avere una immagine di Bin Laden invecchiato - ha scoperto il quotidiano "El Mundo" - l'americano FBI ha utilizzato non una immagine di Bin Laden giovane, ma quella del parlamentare spagnolo Gaspar Llamazares. E questi, naturalmente, ha protestato e ha chiesto pubbliche scuse".
Ma allora, anche per quest'altra tanto celebrata istituzione americana, FBI come "Federal bureau investigation" o FBI come "Federal bureau imbecility"?
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Da trota a balenottero verde

"Il Renzo figlio di Umberto Bossi - circola accreditata voce negli ambienti della politica lombarda - sarà nella lista di quanti la "Lega nord" chiederà nella prossima Giunta regionale".
Quando qualcuno - come si ricorderà - chiese una volta al "capo Lega" se suo figlio Renzo fosse stato già designato suo delfino, il "capo Lega" rispose: "Chi, Renzo? Ma che delfino: quello è solo una trota". Ora, dopo pochissimo tempo, un colpo di bacchetta magica ha evidentemente trasformato la trota non più nemmeno in un grigio delfino, ma addirittura in un balenottero verde. Complimenti per la trasformazione. In attesa, magari, di un bell'assessorato regionale preposto all'evoluzione delle specie ittiche nelle fertili acque della politica padana.
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venerdì 15 gennaio 2010

Quale Cia?

"Michael Hicks - ha pubblicato il "New York Times" - è da otto anni nella lista nera dei terroristi internazionali".
La notizia, però, è un'altra. E' che Michael Hicks non è un barbuto e fanatico attentatore, ma un paffutello e bonaccione bambino di otto anni. Che fin dalla nascita, dunque, è stato inserito tra i più pericolosi amici di Al Qaeda. E che fino ad oggi, nonostante i ripetuti interventi dei suoi genitori, da quella lista nera non è stato ancora cancellato. Ma, allora, Cia come "Central intelligence agency" o come "Central idiocy agency"?
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Sotto l'accusa niente

"L'ex ministro Calogero Mannino - ha sentenziato la Suprema Corte di Cassazione - va definitivamente assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa".
Un sonoro ceffone, dunque, a quei giudici della Procura di Palermo che, il 24 febbraio del 1994, avevano rinviato a giudizio l' ex ministro e, il 13 febbraio del 1995, lo avevano addirittura sbattuto in galera per dieci mesi. Senza una prova certa, evidentemente, parola di Cassazione. Ma, forse, quei giudici avranno a suo tempo ragionato così: uno che di nome si chiama Calogero e di cognome Mannino non può che essere mafioso o amico di mafiosi. Il solito teorema, insomma, spesso ai limiti del ridicolo. Sotto l'accusa niente. Come niente saranno chiamati tuttavia a pagare, per quel procedimento risultato infondato e per i diciassette anni durante i quali l'ex ministro è stato tenuto sulle graticole di tribunali vari, i disinvolti giudici dell'allora Procura di Palermo.
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Miccoli tra Maradona e Haiti

"Avrei voluto acquistare io l'orecchino di Maradona messo all'asta - si è rammaricato il calciatore Fabrizio Miccoli - ma ci è riuscito invece qualcun altro".
Quel qualcun altro, per averlo, ha sborsato 25 mila euro e quasi altri cinque per i diritti d'asta. A quanto sarebbe arrivato, invece, Fabrizio Miccoli? Non lo ha confessato. E però, ora, una proposta: quella somma, che non gli è stata sufficiente per l'acquisto e che - comunque - non avrebbe potuto essere troppo bassa, potrebbe destinarla ai massacrati terremotati di Haiti. Un cuore d'oro nel petto risplenderebbe molto più di quanto avrebbe potuto risplendere un capriccioso ninnolo nel lobo di un orecchio.
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Amsterdam d' Italia

"Il "Giro d'Italia" ciclistico - è stato annunciato - prenderà il via, quest'anno, dal centro storico di Amsterdam".
Strano. A meno che Amsterdam non sia stata un giorno annessa, di soppiatto, all'Italia.
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martedì 12 gennaio 2010

Vittorio sempre peggio

"Il termine "negro" da me utilizzato domenica 10 e lunedi 11 gennaio - ha cercato di accreditare, su "Il Giornale" di martedi 12, il direttore Vittorio Feltri - non è assolutamente dispregiativo, anzi è semanticamente corretto, ed eccovi spiegato perché".
Solo che il "bravo direttore", dopo avere scritto ben una colonna e mezza di giornale, non è riuscito a concludere con alcuna accettabile spiegazione. Perché è ricorso a ormai vecchie citazioni semanticamente corrette solo quando "negro" non aveva ancora assunto il significato dispregiativo che ha assunto oggi. Oppure a un dizionario che, solo fra tanti, potrebbe dargli appena un po' di conforto. Oppure ancora - è il colmo - ad una affermazione che lui ha scelto di chiamare "negri" i neri perché i neri gli ricordano quegli estremisti di estrema destra che personalmente "gli sono antipatici". Per concludere, come se non bastasse la sua patetica arrampicata sugli specchi, con queste due "battute" a suo parere pertinenti ed ironiche: "Ma, allora, che ne facciamo di Toni Negri?" e "Come lo dovremmo chiamare, allora, Costantino Nigra?". Il colmo. O, forse, non è ancora tutto. Il "bravo direttore", in un suo prossimo editoriale, potrebbe infatti raccontare ai lettori questa significativa "freddura": "Un tizio, un giorno, incontra un "negro" con un coccodrillo al guinzaglio e chiede: "Perché porti quell'animale in giro?" "Berghé mi piage" risponde il "negro". E il tizio: "Zitto tu ché sto parlando con il coccodrillo"".
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Trash tv

"Cerchiamo un malato terminale - ha fatto conoscere la britannica "Channel 4" - disposto a farsi mummificare in tv".
Nelle varie reti televisive italiane, per fortuna, non potrà accadere mai: sono già affollatissime, infatti, di autentiche mummie. Ancorché, con tanti auguri e complimenti, in ottima salute.
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domenica 10 gennaio 2010

Il punto "g" di Feltri

"Negri" continua a stampare il direttore Vittorio Feltri, in prima pagina su "Il Giornale", ogni volta si occupa degli immigrati di colore nel nostro Paese.
Qual è, allora il punto? Questo: Vittorio Feltri continua ad incappare nel deprecabile refuso di quella "g" in più nel termine "negri" oppure, con quella "g" in più nel termine "negri", continua a compiacersi del suo deprecabile razzismo. Nell'uno o nell'altro caso, comunque, il "bravo direttore" non ci fa davvero una bella figura.
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I valori a letto

"Nessuno può pensare di portare a letto l' "Italia dei valori" - si è indignato Antonio Di Pietro con il Pd - e poi dimenticarsene il giorno dopo".
Può darsi che l'Antonio dai facili valori, pronto a farsi portare a letto da chiunque si aspetti poi di ricavare un guadagno a vita, abbia questa volta ragione: "e che diamine, santo Dio", non si fa così neppure con i transessuali...
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Meglio la "malacoltura"

"Aveva 29 anni, ha accusato un improvviso e forte dolore al petto, è andato in ospedale, i medici gli hanno diagnosticato uno strappo muscolare, lo hanno rimandato a casa, ma lui - hanno pubblicato i giornali con scarso rilievo - qualche ora dopo è morto per infarto cardiaco".
Che dire? Almeno una cosa: che i medici i quali gli avevano diagnosticato lo strappo muscolare dovrebbero ora strapparsi di dosso i camici, indossare una tuta e andare a zappare i campi. La "malacoltura" dei broccoli non è bene, certo, ma è sempre meno peggio della "malasanità".
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mercoledì 6 gennaio 2010

Presepio addio

"Si avvisa - è apparso un cartello nel presepio della cattedrale di Agrigento - che quest'anno Gesù bambino resterà senza regali: i Magi non arriveranno perché sono stati fermati alla frontiera insieme agli altri immigrati".
Riassumendo: quest'anno, in molti presepi, Gesù bambino non si è messo perché si sarebbero offesi i fedeli islamici e i Magi, nel presepio della cattedrale di Agrigento, non sono stati messi perché - a detta dell'arcivescovo che ha dato il via all'avviso - sono stati fermati alla frontiera insieme agli altri immigrati; già da tempo, però, non si mettevano i pastori perché nessuno voleva più fare il pastore e le pecore se n'erano andate per conto loro; i fabbri, gli spaccalegna e i contadini perché precari ed erano stati licenziati; il bue perché estrogeno e l'asinello perché in via di estinzione; i laghetti perché il costo dell'acqua era lievitato eccessivamente e il muschio perché ucciso dai pesticidi; le stelle perché oscurate dallo smog e la cometa perché abbattuta da un missile di guerra. Che tristezza, allora, il pur ancora lontanissimo presepio del 2010: che cosa staranno a fare lì - soli, infreddoliti, al buio - Maria e Giuseppe in quell'anonima e spoglia capanna?
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Invalidi civili e vigili urbani incivili

"Ogni volta si reca al lavoro - giunge notizia da Manduria - Gabriella Lazzaris, invalida civile costretta su una carrozzella, trova occupato il suo posto-auto a lei espressamente riservato".
Il fatto più grave, però, non è questo. E' che, ad occupare il posto a lei espressamente riservato, non è, ogni giorno, questa o quell'auto di persone incivili, ma un furgone fiammante della polizia municipale.
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martedì 5 gennaio 2010

OMS incompetente o "tappetino"?

"La pandemia influenzale annunciata dall'Organizzazione mondiale della sanità con grande clamore, fin dall'estate scorsa, non c'è stata - è la conferma - e, così, molti Stati che avevano acquistato massicce dosi di vaccino le hanno utilizzate solo in parte e hanno ora iniziato a rivendere il "surplus" ai Paesi del sottosviluppo".
Due le domande legittime. La prima: l'Organizzazione mondiale della sanità è una organizzazione di incompetenti o è un tale "tappetino" della lobby farmaceutica globale da aprirle sconfinati territori di ingenti e facili guadagni? La seconda: gli Stati che si sono ritrovati con quell'enorme e ingiustificato "surplus" di vaccini non si sarebbero comportatai meglio, se quel "surplus" avessero donato, invece che venduto, ai Paesi poveri? Sembra che l'Italia ne voglia donare, per ora, due milioni e mezzo di dosi. Almeno una volta, allora, viva l'Italia buona. E abbasso i cinici mercanti spagnoli, francesi, svizzeri, tedeschi e olandesi.
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Via Craxi forse, via Bocca no

"No ad una via dedicata a Bettino Craxi - si è inviperito Giorgio Bocca - perché lui, ricordatevelo, faceva politica come un bandito".
Bettino Craxi bandito è una opinione di Giorgio Bocca e come tale - siamo oggi, per fortuna, in democrazia - come tale è da rispettare. Al pari, però, dell'opinione di chi sia convinto che Bettino Craxi, al contrario, sia stato un coraggioso antesignano del più sano riformismo socialista. Quello che Giorgio Bocca dovrebbe invece ricordarci - o confessare a chi non l'abbia mai saputo - è che lui, da giovane, è stato segretario del Gruppo universitario fascista, ha firmato il famigerato "Manifesto della razza" contro gli ebrei e a favore dell'entrata nella guerra ariana al fianco di Hitler, ha fatto arrestare antifascisti dalla polizia del regime, ha scritto - sulla "Provincia granda" - articoli entusiastici sul fascismo e, appena "finito" Benito Mussolini, si è prontamente tolto la camicia nera per indossare paraventisticamente la camicia rossa, si è fatto abilmente accreditare come partigiano della prima ora e, una volta a capo di un "Tribunale del popolo", ha fatto anche condannare a morte un ufficiale in quanto "collaborazionista". E dunque no, forse, ad una via dedicata a Bettino Craxi. Ma no, sicuramente, ad una via da dedicarsi a lui.
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Amici degli amici dei nemici

"Con questo continuo comportamento - si è spazientito Enrico Letta, vicesegretario del Pd - Di Pietro e De Magistris portano il centrosinistra nell'abisso e sono i migliori alleati di Berlusconi".
Analisi ineccepibile. Resta tuttavia da chiedersi il motivo per il quale il Pd continui a tenersi stretti Di Pietro e De Magistris che in effetti, con il loro comportamento, finiscono per essere i migliori alleati di Berlusconi e stanno portando il centrosinistra nell'abisso. Perché, insomma, il Pd continui ad essere amico degli amici del suo nemico.
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La pagella di Luigi

"Quando ho detto che a Berlusconi andava garantita la possibilità di lasciare l'Italia senza conseguenze, un volo di Stato con magari annessi il cantautore Apicella e una graziosa signorina - ha voluto chiarire l'ex magistrato ed attuale eurodeputato dell' "Italia dei valori" dipietreschi Luigi De Magistris - si è trattato soltanto di una provocazione da blog".
Tutto chiarito, dunque? Macché. L'ex magistrato ed attuale eurodeputato Luigi De Magistris, messo il punto e a capo al chiarimento, ha subito così aggiunto: "Se vogliamo pensare che l'Italia è caduta nel basso impero e che c'è un sultano che sta stravolgendo la democrazia, allora l'esilio potrebbe essere una conseguenza, ma si può anche intendere come una scelta addirittura vantaggiosa per Berlusconi". Rimangiandosi lì per lì, perciò, la "bufala" della "provocazione da blog". E, anzi, ribadendo il concetto del forzato espatrio di Silvio Berlusconi il più presto possibile. Nulla dunque - come si legge - assolutamente nulla di nuovo. Nessun passo indietro verso il terreno di quel confronto civile tanto inutilmente predicato e ripredicato dal Capo dello Stato. Anche se, a ben analizzare, qualcosa di nuovo, proprio all'inizio del "chiarimento bufala", c'è ed è ben evidente: l'insulto anche alla sintassi, in perfetto stile dipietrese, là dove Luigi De Magistris usa disinvoltamente l'indicativo in luogo del congiuntivo. Per cui alla fine, all'ex magistrato ed attuale eurodeputato dell' "Italia dei valori", zero in coerenza e zero anche in sintassi. Dieci con lode, invece, in politica becera.
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Chi è Beppe?

"Il gesto di Tartaglia a Milano - ha dichiarato Beppe Grillo in una intervista al "Fatto quotidiano" - può valorizzare dei monumenti dimenticati. La Mole Antonelliana, tirata in un certo modo, può lasciare dei segni importanti. L'Acropoli può disegnare un profilo greco".
Eccezionale. Una curiosità, però: ma Beppe Grillo è sempre un comico oppure è diventato un mandante di reati?
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