Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 26 luglio 2013

Il 31 altri milioni ai partiti

"Il 31 luglio prossimo - ha fatto sapere l'Ufficio di Presidenza della Camera - i partiti riceveranno una ulteriore rata dei loro rimborsi elettorali: 56 milioni, di cui 18 circa ciascuno al Pd e al Pdl, 5 e mezzo alla Lega, 3 all'Udc, 1 ciascuno a "Scelta civica" e a "Sinistra Ecologia Libertà" e poco meno di mezzo a "Fratelli d'Italia"".
Questo sempre in attesa che il Governo sia messo in condizione di varare una nuova legge sul finanziamento pubblico dei partiti. E che i partiti si convincano a rinunciare a quanto sarebbe giusto rinunciare, soprattutto, in una situazione di disagio sempre più grande per il Paese. Lode questa volta, invece, al "Movimento 5 stelle" che, coerentemente con i suoi impegni programmatici, ha rinunciato anche a questa nuova rata. Una rata non da poco, peraltro, perché sarebbe ammontata a circa quattro milioni. "L'esempio - è sempre stato un motto dell' "Azione cattolica" - trascina". Nell' "Azione cattolica", magari, sì, ma in Parlamento, evidentemenete, no.
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Pollice verso del Pd a Fassina

"Matteo Colaninno, responsabile economico del Pd - dopo che Stefano Fassina, viceministro all'Economia, si è riferito ad una "evasione da sopravvivenza" - ha replicato che "la lealtà fiscale deve venire prima di tutto". E il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, ha dettato che l'evasione "si deve combattere punto e basta".
Secondo Matteo Colaninno, dunque, la "lealtà fiscale" deve venire anche prima della sopravvivenza della propria impresa, del lavoro dei propri dipendenti, perfino della stessa propria vita. E, secondo Guglielmo Epifani, l'evasione "si deve combattere punto e basta", anche si tratta delle vittime di tasse divenute obiettivamente insopportabili  e le quali non pagano perché non possono realmente pagare. Si deve combattere punto e basta, insomma, senza guardare in faccia a nessuno. Che per i veri evasori non di necessità va benissimo, ma per quelli di necessità sembra il massimo del cinismo. Non sarebbe male se dal Pd, in proposito, venisse una posizione unica, chiara, non strumentale o piegata a logiche interne di partito. Mica pe niente: per capire.
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Estate Rai

"Estate Rai - è il ritornello che si ripete, più volte al giorno, sulle tre reti della tv pubblica - le emozioni non finiscono mai".
Le emozioni non si sa. Si sa, invece, che non finiscono mai, ogni estate Rai, le riproposizioni di trasmissioni, servizi, telenovele e film già trasmessi in primavera-autunno-inverno. Senza alcun leggittimo sconto, oltretutto, nel canone.
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giovedì 25 luglio 2013

C'è evasione e evasione

"Esiste anche - ha detto, al Congresso della Confcommercio, il viceministro all'Economia, Stefano Fassina - un'evasione fiscale di sopravvivenza".
Purtroppo è così ed è un'evasione fiscale disperata, assolutamente non voluta, veramente di necessità. E, quindi, tutt'altra cosa dell'evasione mascalzona, più che voluta e non certo di sopravvivenza per tanti milionari e miliardari nemici del Fisco. Meraviglia, perciò, la meraviglia di alcuni autorevoli personaggi della sinistra per le parole del viceministro Stefano Fassina. E, anche, la bacchettata del segretario della Cgil, Susanna Camusso, la quale ha parlato di "battuta infelice, ma soprattutto di "errore politico". Per la sindacalista Susanna Camusso, allora, meglio un contribuente il quale si suicidi per non poter pagare le tasse piuttosto che un contribuente il quale, per poter sopravvivere in un momento particolare di difficoltà per responsabilità non sue, le tasse non le paghi? Veramente da lasciare, perlomeno, perplessi.
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"Fighetto" a chi?

"Il "basta fighetti" alla ricerca dell'applauso singolo pronunciato, dal "premier" Enrico Letta, in apertura dell'assemblea del gruppo pd della Camera - si è risentito Pippo Civati, uno dei candidati alla prossima segreteria del partito - vuol dire banalizzare il dissenso, le critiche".
E se invece volesse dire dissenso e critiche, sì, ma senza fare i "fighetti" alla ricerca dell'appluaso singolo?
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"Rosso" costituzionale

"Dopo che, nel luglio 2011, era stato raggiunto un accordo tra Pdl e Pd per determinare la rimozione dei Governatori regionali i quali avessero portatao in "rosso profondo" i conti della sanità - come si ricorderà - quasi tutti i Governatori regionali avevano inoltrato ricorso alla Corte Costituzionale contro il relativo decreto legislativo".
Com'è finita? E' finita che la Corte, dopo lungo ed accurato esame, ha accolto il ricorso dei Governatori regionali e ha dichiarto il decreto incostituzionale. Indirettamente sentenziando, quindi, come sia invece costituzionalissimo che restino al loro posto amministratori incapaci di governare e capaci, invece, di determinare gravi danni, non solo economici, ai cittadini e allo Stato. Allora, però, una domanda: sono da cambiare certe parti della Costituzione o sono da cambiare coloro i quali vengono chiamati ad interpretarle?
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Quel finanziamento pubblico duro a morire

"I tagli al finanziamento pubblico dei partiti - come facilmente previsto - sono slittati a dopo il periodo delle ferie".
Una sconfitta, purtroppo, per il "premier" Enrico Letta il quale, fiutata l'aria, ha deciso di non forzare più la mano ("se ci sarenno boicottaggi sulla materia, ricorrerò subito io ad un decreto") e di rinviare il tutto, in autunno, ad un disegno di legge costituzionale. Ma, considerate le forze avversarie in campo e perfino autorevoli defezioni nelle sue file, una sconfitta con l'onore delle armi. Come finirà, però, la battaglia d'autunno? Quello che è certo, per ora, è che l'esercito dei "No tagli" sta già ricaricando i propri cannoni e mettendo carburante nei propri carri-armati.
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Letta e i "fighetti"

"Basta fare i "fighetti" - ha esordito, all'assemblea del gruppo pd alla Camera, il "premier" Enrico  Letta - basta cercare l'applauso individuale con un "tweet" o su "Facebook". Se falliamo, saremo travolti tutti insieme e, con noi, l'Italia".
Al "fighetto" Matteo Renzi saranno fischiate le orecchie?
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"Il Giornale" e il concetto di civiltà

"Fissare un tetto ai compensi dei "manager" pubblici - ha scritto, su "Il Giornale", il vicedirettore Giuseppe De Bellis - è da Paese incivile".
E' da Paese civile, invece, continuare ad aumentare tasse e a tagliare servizi, a non trovare risorse per rilanciare economia ed occupazione per continuare a garantire, anche, stipendi d'oro a "manager" pubblici i quali spesso, oltretutto, non sanno neppure fare il loro mestiere?
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Non c'è stupro senza orgasmo

"Uno studente che aveva violentato una sua collega - ha deciso l' "University of Southern California" - non va perseguito e non va denunciato alla polizia perché, durante la sua aggressione, non ha raggiunto l'orgasmo".
Ma allora c'è di peggio, nel mondo, di certe decisioni della Magistratura italiana.
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Morire a Verbania

"A Verbania - è partito l'allarme del Comune - non è più possibile, per mancanza di personale, inumare i morti tutti i giorni".
A Verbania, dunque, i cittadini dovranno stare attenti e fare i conti anche per morire: si potrà essere inumati soltanto due mattine e tre pomeriggi la settimana. Firmato i competenti uffici comunali. E senza neppure le condoglianze.
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Ora in attesa del primo dentino

"Il "royal baby" - hanno annunciato, smentendo lunghi tempi di meditazione, i principi William e Katy - si chiamerà Giorgio Alexander Louis".
Meno male perché, così, il mondo si è tolto presto anche quest'altro pensiero. Adesso, comunque, non è ancora finita: l'attesa globale, adesso, sarà per quando metterà il primo dentino.
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mercoledì 24 luglio 2013

Voi sì, noi no...

"Se passasse il disegno di legge del Governo sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti - stanno arrivando pianti e stracciamenti di vesti sia da destra sia da sinistra - dovremmo "chiudere baracca e burattini" e licenziare i nostri dipendenti".
Non una bella prospettiva, in effetti. Tuttavia, se continua a non poter essere evitato che chiudano tante imprese e che i loro dipendenti vengano licenziati, non si vede perché non potrebbe chiudere anche "la baracca e i burattini" dei partiti e non potrebbero essere licenziati, purtroppo, anche i loro dipendenti. Ma tant'è. Resta il fatto, comunque, che i partiti non stanno limitandosi a pianti e a stracciamenti di vesti, ma si stanno comportando in modo da bloccare per ora il disegno di legge governativo e da rinviare il tutto a dopo il periodo delle ferie. Nel frattempo, chissà, potrebbe anche accadere qualcosa che fermi tutto. O, perlomeno, si guadagnerebbe altro tempo prezioso e, intanto, si continuerebbe ad incassare.
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... Ma allora ci penso io

"Se ci fosse davvero il pericolo di non portare in aula, prima delle ferie, il disegno di legge sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti - ha fatto però  sapere, a muso duro, il "premier" Enrico Letta - procederemo con un decreto".
Decisione coraggiosa perché il "premier" Enrico Letta ha moltissimi oppositori anche nel suo partito. Alcuni dei quali lo stanno perfino accusando di voler procedere su questa materia per distrarre l'attenzione da altri problemi politici interni ed esterni al Pd. E, poi, c'è il terribile ex tesoriere ds Ugo Sposetti il quale continua a ripetere: "Non passerà. Vedrete quanti parlamentari mi porterò dietro". Una strana maggioranza, sì, ma anche uno strano Pd, quelli del "premier" Enrico Letta.
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"Decreto del fare" o del "fare favori"?

"Nel cosiddetto "decreto del fare" - è stato denunciato da alcuni parlamentari - è scomparso il limite di 300 mila euro annui per i "manager" delle aziende che svolgano servizi di interesse nazionale".
Quali servizi, cioè? Le Poste, ad esempio, il cui interesse nazionale non è più quello di dedicarsi alla corrispondenza e ai pagamenti in conto corrente, ma quello di agire in concorrenza con gli istituti di credito e di vendere, agli sportelli, perfino il "Gratta e vinci". Oppure le Ferrovie, il cui interesse nazionale non è più, da molto tempo, di offrire servizi minimamente decenti, soprattutto ai pendolari, nelle tratte regionali e non solo. Oppure ancora l'Anas, il cui interesse nazionale, anche per lei già da molto tempo, non è più di garantire una manutenzione, almeno minima, delle strade di sua competenza e di evitare molti pericoli di percorso. Per cui sarebbe legittimo chiedersi: ma il cosiddetto "decreto del fare" contiene anche questi ed altri "fare" in favore di chi non ne sembrerebbe per niente meritevole? Oppure - chissà perché - vietato toccare l'amministratore delegato delle Poste, Massimo Sarmi, delle Ferrovie, Mauro Moretti, dell'Anas, Pietro Ciucci e i loro stipendi d'oro?
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Segnali

"E' urgentissimo - vanno insistendo da qualche giorno, su "La Repubblica", il fondatore Eugenio Scalfari e il direttore Ezio Mauro - abolire quel sistema elettorale cosiddetto "porcellum" e vararne uno più consono ai princìpi democratici".
Che il "porcellum" debba essere abolito non cè dubbio alcuno. Ma, se il giornale-partito-potere "La Repubblica" ne sta chiedendo all'improvviso l'abolizione urgentissima, al posto dell'attuale "premier" Enrico Letta ci sarebbe da preoccuparsi. Perché potrebbe essere un segnale, non casuale, che qualcuno sta stringendo i tempi per sloggiarlo da Palazzo Chigi e tornare a nuove elezioni senza il "porcellum" e senza di lui.
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Laura e gli stupratori di gruppo

"La Presidente della Camera, Laura Boldrini - almeno fino ad oggi - non ha avuto alcunché da dire in merito alla recentissima sentenza della Cassazione secondo la quale gli stupratori di gruppo non dovranno essere più costretti a pene detentive, in attesa di giudizio, ma a provvedimenti alternativi".
Che cosa vorrà dire questo silenzio di una protagonista sempre in prima fila nella giusta difesa delle donne, dei loro diritti, della loro sicurezza? Che è distratta e non si è accorta della sentenza? Che il suo ufficio-stampa è più distratto di lei e non glielo ha fatto sapere? Oppure che né lei né il suo ufficio-stampa sono distratti, hanno saputo benissimo della sentenza, ma non hanno avuto l'ardire di commentarla? Perché le sentenze della Magistratura - è il ritonello - non si commentano? Non si commentano, però, per un principio e per una tradizione sempre più discutibili e che, quindi, da una come lei, pur nel suo ruolo istituzionale, sarebbe coerente non attendersi. Oppure non si commentano, sempre più spesso, per una mancanza di coraggio. Faccia sapere lei.
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Sciacalli a Milano

"Verde per l'autobus, verde per i passanti in senso contrario e così - è accaduto a Milano - una donna di 42 anni è stata investita ed è morta".
Intollerabile e sorprendente che dei semafori, nella moderna Milano, non funzionino drammaticamente come dovrebbero. Ma scandaloso e incredibilmente vergognoso è che, nella civile Milano, numerosi passanti si siano fermati a fotografare, con i loro cellulari e i loro I-pad, la povera donna rimasta incastrata sotto l'autobus. Quanto lavoro ci sarebbe - per i semafori, ma ancor più per i milanesi - per il sindaco Giuliano Pisapia. Ce la farà a portarlo a termine tutto?
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Climi

"Chi ha portato i soldi all'estero - ha avvertito il "premier" Enrico Letta - sappia che il clima è cambiato".
E' vero. E' cambiato, per l' "effetto serra", il clima atmosferico. L'augurio è che, per l' "effetto Letta", cambi ora, finalmente, anche il clima antievasioni.
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martedì 23 luglio 2013

Schockante Pomicino

"Mi chiese: "E' vero che Giorgio Napolitano ha ricevuto soldi da lei?" "No - risposi - non è assolutamente vero". "Guardi - proseguì lui - che c'è un testimone, un suo amico, che lo ha confessato". "Se l'ha detto - replicai - ha detto una sciocchezza perché non è vero". Poi lui mi confidò che si era trattato di un tranello per farmi dire che Giorgio Napolitano aveva preso una tangente da me".
I protagonisti di questi scambi di battute sono stati, a suo tempo, l'allora pubblico ministero di "Mani pulite" Antonio Di Pietro e l'allora deputato dc Cirino Pomicino il quale ha ora raccontato il fatto. Fatto gravissimo, da codice penale, ove il colloquio fra Antonio Di Pietro e Cirino Pomicino fosse avvenuto davvero in questi termini. Proprio per questo, allora, la Magistratura dovrebbe urgentemente occuparsene. E andare, inesorabilmente, fino in fondo. Sia perché viene gettata un'ombra pesante sull'attuale Capo dello Stato. Sia perchè sarebbe giusto appurare se - "tertium non datur" - l'allora pubblico ministero Antonio Di Pietro si comportò in modo tanto spregiudicato, ieri, su un suo così inquietante teorema oppure, oggi, l'ex deputato dc Cirino Pomicino sta dando i numeri. O è più urgente e più importante occuparsi di "escort" e di "veline"?
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L'incredibile favore agli stupratori di gruppo

"E' illegittima - ha sentenziato la Corte costituzionale - la parte dell'articolo 275, comma 3, del Codice di procedura penale che prevede la custodia cautelare in carcere per gli stupratori di gruppo".
Che cosa dovrebbero decidere, allora, i giudici nei confronti di questi galantuomini? Dovrebbero valutare caso per caso - sempre secondo la sentenza della Corte costituzionale - l'adozione di misure alternative. Caso per caso, magari, significherebbe secondo chi sia rimasta vittima - per rango, per censo, per ruolo - dello stupro di gruppo? E misure alternative potrebbero essere - come già accaduto, d'altra parte, ancor prima di questa strabiliante sentenza, i "domiciliari" sullo stesso pianerottolo ove abiti l'aggredita? Le sentenze della Magistratura - si continua sempre a dire -vanno rispettate e non vanno commentate. Sarebbe sicuramente giusto ed opportuno, se però fossero sempre comprensibili.
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Parole, parole, parole...

"Quando dice che la gente è al limite della rabbia e della rivolta - ha detto il Ministro per gli Affari regionali, Graziano Del Rio - Gianroberto Casaleggio ha ragione".
Certo, come ben sanno, già molto prima di loro, quanti stanno soffrendo questo drammatico momento. Ma - ecco - quelle di Graziano Del Rio e di Gianroberto Casaleggio sono comunque - come  ha lasciato scritto Carlo Levi - parole di pietra oppure - come ammonisce un detto popolare - chiacchiere che stanno a zero? La propensione è pensare più alla seconda ipotesi. Perché  Gianroberto Casaleggio, come Beppe Grillo e il suo "Movimento 5 stelle", parla, urla, profetizza, minaccia, ma poi non fa e non contribuisce a fare alcunché di concreto. E perché Graziano Del Rio, mentre aiuta tanti incoscienti incendiari a buttare benzina sul fuoco, poi non fa e non contribuisce a fare alcunché, all'interno del Governo in carica, quale autorevole Ministro. O, se all'interno del Governo sbatte invece i pugni, ma nessuno lo sta a sentire, non sbatte però la porta e dignitosamente se ne va. Ma, evidentemente, lasciare una poltrona costa. Uscirsene con tante perole, invece, non costa niente.
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E' nato!

"Alle 16, 24 ora locale (17,24 ora italiana), al St. Mary's Hospital di Londra - sono impazziti i giornali di tutto il mondo - è nato il "royal baby", cioè il figlio dei principi William e Katy, è un maschio di otto libre e sei once (tre chili e 798 grammi peso italiano)".
Auguri e felicitazioni, ma anche un grande sollievo. Perché, ora, finalmente, il mondo non dovrà più preoccuparsi del nascerà oggi nascerà domani e delle doglie sì delle doglie no della illustre neomamma. Putroppo, però, è già iniziato un altro terribile tormentone: quale nome verrà dato al "royal baby"? Sembra che William e Katy non abbiano, in proposito, troppa fretta di decidere. E così, insieme ad una nuova ansia globale, sono ripartite scommesse di milioni per la gioia dei "bookmakers". Nel mondo, intanto, milioni di donne partoriscono figli, ogni giorno, senza alcuna assistenza pur minima e, troppo spesso, non fanno in tempo a dare loro un nome perché muoiono subito. Ma questo, per i giornali di tutto il mondo, non fa notizia.
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lunedì 22 luglio 2013

Come con le figurine dei calciatori

"Sarà prima o poi opportuno - ha fatto sapere il segretario pd, Guglielmo Epifani - che il Ministro Alfano faccia un passo indietro e lasci il Viminale". "Sarà prima o poi opportuno - va insistendo il capogruppo pdl alla Camera, Renato Brunetta - che il "premier" Letta faccia un passo indietro e riequilibri le forze, all'interno del Governo, in modo che i due partiti della maggioranza, divisi da una differenza dello 0,3% alle ultime elezioni, abbiano lo stesso numero di Ministri".
Sarebbe prima o poi opportuno, anzi urgente - secondo gli italiani - che Pd e Pdl si occupassero, invece, di più e meglio dei seri problemi del Paese e la smettessero di giocare con le "figurine dei calciatori": "se tu mi dai un Alfano, io potrei darti tre ministri"; "se tu mi dai altri cinque ministri, io potrei forse darti un Alfano". E così via giocando. Mentre, per l'Italia, di giocare anche a "tresette" non è più cosa già da tempo.
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Camera, un sindacato ogni 140 dipendenti

"Ogni 140 dipendenti - ha pubblicato "Il Giornale" - c'è, alla Camera, una sigla sindacale".
Da non crederci. E nemmeno da immaginarsi follemente. Ma così, invece, è. Ed è che tutte quelle sigle sindacali si stanno battendo all'ultimo sangue, come un sol uomo, per evitare che la "spending review" venga anche a sfiorare i loro privilegi. Che la Camera, insomma, continui a spendere 280 milioni l'anno per i suoi 1521 dipendenti e 216 milioni per i suoi pensionati, che lo stipendio medio annuo di ciascun dipendente continui ad essere di 100 mila euro (quasi cinque volte più alto di quello di un dipendente pubblico di pari grado), che il segretario generale, oltre ad incassare 600 mila euro annui di stipendio, incassi anche altri 390 mila euro annui di indennità di funzione. Il tutto mentre cresce a dismisura, giorno dopo giorno, il numero degli italiani i quali precipitano, non certo per loro colpa, oltre la soglia della povertà. E, dunque, senza alcuna vergogna. Anzi, oltretutto, con molta arroganza e con molta propensione al ricatto.
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Il "coitus interruptus" di Antonio Di Pietro

"Raul Gardini - ha ricordato, in una intervista al "Corriere della sera", l'ex pubblico ministero di "Mani pulite" Antonio Di Pietro - avrebbe dovuto riferirmi a chi avesse consegnato un miliardo per l'allora Pci. Il giorno prima, invece, si uccise e quello fu, per me, un "coitus interruptus"".
Il suicidio di un uomo, per Antonio Di Pietro, come un suo "coitus interruptus" con qualche signora dalle preferenze un po' così? Di un cinismo e di un cattivo gusto, certo, per uno spregiudicato e rozzo personaggio come lui, ma possibile che non si renda conto che anche alla spregiudicatezza e alla rozzezza c'è, alla fine, un limite? Ci si era illusi che il suo passo indietro fatto recentemente in politica fosse stato il passo avanti di un Antonio Di Pietro sulla strada di una normalità finalmente trovata. Non ci si è - come è solito dire lui - azzeccato. Tonino ha lasciato la politica attiva, sì, ma è rimasto quello che è sempre stato. Anzi, a giudicare dalle parole sul suicidio di Raul Gardini, è diventato anche peggio. Lasciare l'odore delle poltrone parlamentari per l'odore delle vacche nelle stalle della sua fattoria non gli ha evidentemente giovato.
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I cento anni del pluriassassino Priebke

"Dove andrà a festeggiare, lunedi prossimo, i suoi cento anni - si sta domandando qualcuno - l'ex capitano delle "SS" Erick Priebke il quale fece trucidare, alle Fosse Ardeatine, 335 civili innocenti?"
Domanda più che legittima dato che il pluriassassino Erick Priebke non è da tempo in una galera, è ai "domiciliari" in una bella abitazione e, come se non bastasse, continua ad ottenere frequenti permessi per andarsene dove vuole, passeggia con la scorta, va al parco, mangia al ristorante. Dieci anni fa, quando ne compì 90, festeggiò all'aperto in un lussuoso agriturismo, a Tor Lupara, con più di cento ospiti, alcuni arrivati perfino da Svizzera, Francia e Germania. Per i cento anni, invece, dove? Come? Con chi? I suoi amici mantengono un silenzio di tomba. Ma due fatti sono certi. Il primo è che al mai pentito centenario non sfiorerà nemmeno la mente il pensiero di celebrare il suo speciale compleanno recandosi, finalmente pentito, sulle tombe delle sue vittime innocenti. Il secondo è che continuerà a tenersi la sua cosciena terribilmente sporca e a festeggiare in allegria come se nulla fosse mai stato. Non auguri, feroce e cinico pluriassassino Erich Priebke.
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Per prudenza

"Papa Francesco - è stato fatto notare anche in tv - si è imbarcato in aereo per il Brasile stringendo in mano, personalmente, una sua borsa".
Un gesto dettato dalla sua naturale semplicità? Forse, dati certi personaggi e certi fatti a lui vicini, un gesto invece dettato dalla sua sacrosanta prudenza.
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domenica 21 luglio 2013

Ma che cosa c'entrano i malati?

"Domani - hanno confermato medici e chirurghi - quattro ore di sciopero per protestare contro il collasso della sanità e contro i politici i quali, ai vari livelli, l'hanno determinato".
Salteranno così, in tutta Italia, più di 500 mila visite specialistiche e più di 30 mila interventi chirurgici che i cittadini stavano attenendo, in moltissimi casi, anche da mesi. Giusto così? Giusto che la protesta, ancorché legittima, finisca per ricadere sulla pelle dei soliti cittadini incolpevoli? Forse sarebbe stato più giusto, invece, se il rifiuto delle prestazioni si fosse rivolto solo e proprio nei confronti dei politici i quali, ai vari livelli, il collasso hanno determinato. Ma per costoro - ingiusto nell'ingiusto - ci sarebbe, ove occorresse, sicuramente il modo di fare eccezione. In ospedale come in clinica. Perché, signora mia, questa è l'Italia...
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Le addizionali del mistero

"Le addizionali Irpef regionali e comunali - è la strabiliante notizia - sono cresciute, negli ultimi venti anni, del 573%".
Considerato quanto Regioni e Comuni avrebbero dovuro fare e non hanno invece fatto per i cittadini, tutti i soldi di quelle addizionali mostruosamente lievitate a che cosa sono dunque servite? Risposta attendesi. Sicuramente invano.
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Quell'Edoardo Ennio figlio di...

"Tra i fermati negli ultimi violentissimi attacchi dei "No Tav" in Val di Susa - ha fatto sapere la polizia - anche il figlio di un magistrato piemontese, Edoardo Ennio Donato di 29 anni".
L'augurio è che il magistrato piemontese Donato, da corretto uomo di legge, non intervenga per evitare, al pargolo più che vivace, anche un solo giorno di galera. Ma che, da buon genitore, vada a prenderlo per le orecchie e gli assesti un più che meritato calcio nel sedere. Le associazioni per i diritti degli animali non dovrebbero avere, in questo caso, nulla da ridire.
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Meglio il Casaleggio 1

"Il Paese va incontro ad uno shock economico - si è detto sicuro, in una intervista ospitata sul "blog" di Beppe Grillo, il "guru" Gianroberto Casaleggio - e questo potrà portare a disordini e a rivolte".
Una profezia, una speranza, un avviso ai naviganti nella politica italiana? Oppure un'altra "panzana" come quella "sparata", appena 48 ore fa, secondo la quale il "Movimento 5 stelle" ha perso alle recenti elezioni solo perché aveva deciso lui di perderle? Un fatto, comunque, è certo. Gianroberto Casaleggio si era connotato, fino a due giorni fa, come un personaggio schivo da dichiarazioni e da interviste. All'improvviso, da venerdi scorso, non più. Peccato. Era molto meglio quando stava zitto. Molto meglio, davvero, il Casaleggio 1.
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I milioni e il maglioncino nero di Marchionne

"L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne - secondo un'inchiesta del "Sole 24 ore" - guadagna 48 milioni di euro l'anno (circa 95 miliardi, cioè, delle ex lire)".
Buon pro gli faccia. Alla faccia, però, dei suoi dipendenti sempre in ansia per i loro stipendi o in cassa integrazione. Una domanda, comunque, all'amministratore delegato Sergio Marchionne: ma possibile che, con tutti quei milioni di euro (quattro al mese) non può mai cambiarsi quel suo eterno maglioncino nero?
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sabato 20 luglio 2013

Il Governo a quattro ruote di Enrico Letta

"A settembre - ha annunciato il segretario del Pd, Guglielmo Epifani - servirà, per il Governo, un tagliando di qualità".
Forse sarebbero opportuni, anche, la revisione e il bollino blu. Buon viaggio, comunque. E, intanto, attenzione a che le gomme non siano così liscie da causare incidenti di percorso.
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Il "bye-bye" di Robert Sedon Lady

"Lo Stato panamense - è giunta notizia - ha lasciato partire, per gli Usa, l'ex "capocentro" della Cia a Milano, Robert Sedon Lady, il quale era stato condannato a nove anni di reclusione, in Italia, per avere organizzato e messo in atto il rapimento dell'imam Abu Omar".
Lo Stato italiano, il quale aveva pur fatto pervenire allo Stato panamense la richiesta di estradizione internazionale, si è così visto sfilare sotto il naso l' "agente scelto" della Cia Robert Sedon Lady e, dunque, ha incassato un inaudito sonoro ceffone. "Colpa vostra - ha cercato di giustificarsi lo Stato panamense - perché non ci avete fatto pervenire una documentazione sufficiente". Grave mancanza, allora, del Ministero della Giustizia e del Ministero degli Esteri? Un altro "giallo" dopo quello che ha implicato il Ministero dell'Interno nel "caso Shalabayeva"? Chissà. E chissà se, ora, quanti continuano a tramare contro il Governo Letta non prendano al volo anche questo episodio per ritentare lo sgambetto.
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I valori di Ugo Sposetti

"Il "premier" Enrico Letta - ha insistito, contro l'abolizione del finanziamento pubblico ai movimenti politici, l'ex tesoriere ds Ugo Sposetti - compie un atto contro la democrazia perché i partiti, senza soldi, non sono un valore".
Pensare che in molti si è sempre ritenuto che i partiti non fossero un valore senza principii, senza ideali e senza programmi concreti da realizzare nell'interesse comune. Ma l'ex tesoriere ds Ugo Sposetti è uomo di mondo, non insegue i voli delle farfalle, sta con i piedi per terra e con il portafoglio aperto in attesa dei soldi pubblici. Oggi come oggi, purtroppo, ha forse ragione lui.
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venerdì 19 luglio 2013

Apocalisse rimandata

"Con 226 voti - al Senato - è stata respinta la mozione con la quale "Sinistra Ecologia Libertà" e il "Movimento 5 stelle" avevano chiesto, in relazione al certamente inquietante "caso Shalabayeva", le dimissioni del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano".
L'esito della votazione, alla fine, non avrebbe potuto essere che questo dopo gli interventi del Capo dello Stato e della Segreteria del Pd che avevano ammonito a non commettere il grave errore di far cadere, in un momento delicato come questo, il Governo Letta. E, dunque, non c'è stato neppure bisogno del miracolo del buon Padre Pio. Apocalisse, però, solo verosimilmente rimandata. Perché il vero sconfitto, il giornale-partito-potere "La Repubblica", ha già fatto capire che "non ci vuole stare". "Alfano - ha avvertito ancora con un editoriale del suo fondatore Eugenio Scalfari - non può restare". E si starà a vedere, nei prossimi giorni, quali strategie metterà in atto per cercare di capovolgere il voto del Senato. Senza contare, poi, che anche il Pd non intende affatto finirla qui. "Alfano - ha detto, nell'annunciare il no alla sfiducia, il capogruppo Zanda - valuti, comunque, l'opportunità di dimettersi da una delle tre cariche che riveste: segretario del Pdl, vicepremier e Ministro dell'Interno". Il Ministro Alfano, dunque, "sub judice" e con una "condicio sine qua non" anche se potrebbe di nuovo configurarsi una seria minaccia per il Governo Letta. Si starà, comunque, a vedere. Come staranno a vedere i quattro Cavalieri dell'Apocalisse i quali, pur dopo il no al Senato, non hanno dissellato, per prudenza, i loro focosi destrieri.
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Il subconscio di Felice Casson

"Ho votato sì alle dimissioni del Ministro Alfano - si è affrettato a spiegare l'ex giudice e attuale senatore pd Felice Casson - ma solo per errore".
Forse l'ex giudice e attuale senatore pd Felice Casson, il quale fino all'ultimo avrebbe voluto il Ministro Alfano fuori dal Viminale, ha allora votato spinto da un suo tenace subconscio. Capita, per carità.
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Il miracoloso silenzio di Matteo

"Ma - si è domandato qualcuno - Matteo Renzi che ha detto?"
Non ha detto, fino ad ora, niente. Ieri, d'altra parte, aveva promesso - durante un'intervista a "Bersaglio mobile" sulla "7" - che, ad evitare alibi e strumentalizzazioni fuori e dentro il Pd, non sarebbe più entrato in discussione sul Governo Letta. Sono trascorse ventiquattr'ore e la promessa è stata mantenuta. Ma gliela farà davvero il sindaco di Firenze a tacere anche per il futuro prossimo venturo? Sarebbe da girarci un film: "Il miracoloso silenzio di Matteo".
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Della serie "notizie non notizie"

"Processo "Ruby bis" - questa la sentenza emessa oggi - sette anni a Emilio Fede e Lele Mora, cinque anni a Nicole Minetti. E, poi, trasmissione degli atti al pubblico ministero per valutare eventuali ipotesi di falsa testimonianza, in relazione alle indagini difensive, nei confronti di Silvio Berlusconi e  dei suoi legali Nicolò Ghedini e Piero Longo".
Ecco, dunque, una notizia non notizia. Una sentenza così, infatti, era stata data per scontata già da tempo.
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Se uno così non è un "pirata della strada"...

Aveva investito e ucciso una ragazza di sedici anni, era fuggito senza soccorrerla, si era nascosto in casa e aveva nascosto l'auto con i segni del mortale incidente nel "garage" di un amico".
Delinquenete e cinico, anche se, dopo una settimana, si è costituito dopo essere stato convinto dal suo imam. Ora, però, il giudice per le indagini preliminari di Milano Alessandro Santangelo lo ha fatto scarcerare e gli ha concesso i "dominiliari". La motivazione di tanta comprensione? Inaudita: lui, Gabardi el Habib, non è da considerarsi un "pirata della strada". No: Gabardi el Habib, per il giudice Santangelo, è un esemplare automobilista da dieci e lode. Le decisioni dei giudici si accettano e non si commentano. Anche questa?
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Il Tempio di Segesta a "5 stelle"

E' già la seconda volta - è stata la denuncia indignata - che il Tempio di Segesta, a Calatafimi, viene affittato per un evento privato caratterizzato da grandi luminarie, musiche suonate da un' orchestra sinfonica dal vivo e cena di gala. Protagonisti, grazie alla iniziativa dell'agenzia israeliana "Shavit", gruppi di danarosi americani alcuni dei quali, una volta, giunti nei pressi a bordo di un elicottero".
Indubbiamente un affare, per l'agenzia israeliana "Shavit", perché, per ogni affitto del tempio, ha versato appena cinquemila euro e ne ha incassati, dai danarosi americani, chissà quante centinia di migliaia. Indubbiamente delle serate affascinanti, per i danarosi americani (fra i quali - si dice - anche un componente lo "staff" del Presidente Barak Obama) perché, infatti, dove trovare un altro sito così splendido e suggestivo per una cena di gala al suono di musiche di Bach e di Mozart? Ma indubbiamente, per uno dei monumenti più prestigiosi del mondo, un affronto senza pari. "E perché? - si è risentita la Soprintendenza - eventi del genere sono chiaramente permessi dalla legge". "Di questo fatto - si è detto invece sorpreso il sindaco di Calatafimi, Nicolò Ferrara - ho saputo solo per caso". Tutto a posto, dunque, tutto in ordine. Anche se la Soprintendenza, invece di battersi contro una normativa assurda, questa normativa applica con tutta tranquillità come se nulla fosse. E anche se il sindaco Nicolò Ferrara gira senza occhiali, evidentemente, se non si accorge, neppure, di tutte le feste al tempio.
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Da "guru" a "ballista"?

"Alle amministrative del maggio scorso - se n'è uscito il "guru 5 stelle" Gianroberto Casaleggio - abbiamo perso perché abbiamo voluto perdere noi".
Il termine "guru" origina dalle radici "gu" (oscurità) e "ru" (svanire) e, dunque, ha assunto il significato di "colui il quale disperde l'oscurità". Questa essendo l'etimologia, perché, allora, Gianroberto Casaleggio, invece di disperdere l'oscurità, diffonde, poco saggiamente, luminose balle da sbellicarsi dalle risate?
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L'omaggio Lo Storto

"Il mio primo atto dopo la nomina a direttore generale della prestigiosa "Luiss Guido Carli" - ha fatto sapere Gianni Lo Storto - è stato quello di portare un mazzo di fiori sulla tomba del grande maestro. Un omaggio che mi porterà fortuna".
Guido Carli, dalla sua tomba, avrà sicuramente apprezzato l'omaggio disinteressato del suo allievo Lo Storto.
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giovedì 18 luglio 2013

Santa Macrina la giovane e il "premier" Letta il giovane

"Mi vergogno del mio Pd - se n'è uscito il sindaco di Firenze, Matteo Renzi - pensano solo alle poltrone".
"Occh'è stato?" E' stato che il "premier" pd Enrico Letta si è detto sicuro dell'estraneità del Ministro Alfano nel "caso Shalabayeva" e che è stato dato mandato ai senatori pd di non votare la mozione di sfiducia presentata da "Sinistra Ecologia Libertà" e dal "Movimento 5 stelle". Un mandato, dunque, per non abbattere il Governo. Per salvare allora - come sostiene Matteo Renzi - le poltrone? Possibile pensarlo, ma - come ha voluto sottolineare perfino il Capo dello Stato - per non far precipitare il Paese in una situazione economica e sociale ancora peggiore. Matteo Renzi, però, vorrebbe proprio questo per per trarne personale vantaggio politico? Sarebbe il caso che il sindaco di Firenze, ove così dovesse essere, lo dichiarasse, chiaro e tondo, una volta per tutte. Glielo ha chiesto, anche se in termini più diplomatici, lo stesso "premier" Letta: "Se c'è qualcuno che vuole far saltare il tavolo e trascinare il Paese alle urne, deve venire allo scoperto e assumersene le responsabilità". La risposta, con il comportamento dei senatori "renziani" in occasione del voto di sfiducia nei confronti del Ministro Alfano, potrebbe venire già domani. Domani 19 luglio, Santa Macrina la giovane, il giorno del giudizio per il "premier" Letta il giovane.
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La sconfitta (momentanea?) de "La Repubblica"

"Alfano e Letta - ha scritto Claudio Tito - schermati dal Quirinale". "In questo modo - ha aggiunto Francesco Merlo - Napolitano indebolisce Governo e se stesso". "La posizione del Ministro Alfano - ha concluso Ezio Mauro - non è sostenibile e il Pd dovrebbe dire che è lui, non altri, a indebolire il Governo".
Claudio Tito, Francesco Merlo e Ezio Mauro sono tre autorevoli giornalisti de "La Repubblica". I quali hanno usato tutte le loro armi, fino all'ultimo, per mettere in crisi il Governo Letta. Al punto, anche, di bacchettare il Capo dello Stato come uno scolaretto indisciplinato. Il giornale-partito-potere "La Repubblica", insomma, avrebbe voluto tanto mettere dietro la lavagna, in ginocchio sui ceci e poi bocciare quanti le fossero antipatici.O - come qualcuno mormora - le fossero d'intralcio. Ma d'intralcio a che cosa? Ah, saperlo. Anche se non è difficile immaginarlo. Questa sua battaglia, comunque, sembrerebbe ormai persa. Alla prossima.
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Tra malignità e ingenuità

"Pdl, Pd e Sel - in Parlamento - hanno fatto inserire, nel cosiddetto "Decreto del fare", un emendamento che neghi l'incompatibilità del ruolo di sindaco con un ruolo di Governo".
Qualcuno l'ha malignamente spiegato come un "emendamento ad personam" per favorire il potente Vincenzo De Luca il quale, da tempo sindaco di Salerno, è da poco viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti nel Governo Letta. La pd Sabrina Cozzolino, invece, l'ha ingenuamente spiegato così: "Altrimenti si sarebbe dovuto tornare a votare un nuovo sindaco a Salerno e questo avrebbe ccomportato delle spese". Meglio la prima.
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Il Ministro Bonino e il Natale dei "marò"

"I due nostri "marò" detenuti in India - ha garantito il Ministro degli Esteri, Emma Bonino - saranno di nuovo a casa per  Natale".
Avendo conosciuto la tattica dei giudici indiani, tuttavia, sorge un dubbio: Natale di quest'anno o quale Natale?
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Dal carroarmato al cannone?

"Domenica scorsa - ha pubblicato qualche giornale - i tifosi della squadra di calcio "Atalanta" si sono fatti prestare da un amico un carroarmato, vi hanno invitato a bordo due giocatori, hanno marciato per le strade di Orio sul Serio, hanno raggiunto due auto già predisposte con i colori delle squadre del "Brescia" e della "Roma" e la hanno schiacciate tra urla, cori e inni".
Gli organi calcistici federali - è la notizia di oggi - hanno aperto un'inchiesta sull'incredibile episodio. L'augurio è che questa inchiesta venga chiusa e che vengano presi  adeguati provvedimenti prima che l' "Atalanta" sia chiamata a giocare con le squadre del "Brescia" e della "Roma". Perché in  quelle occasioni, magari, i tifosi potrebbero farsi prestare da un amico un cannone, portarlo fin sulla curva nord e sparare contro i giocatori avversari.
P.S. - Sarebbe interessante conoscere chi sia il proprietario del carroarmato schiaccia-auto e a quale titolo lo detenga e dove. Ma sarebbe anche interessante conoscere come mai il sindaco di Orio sul Serio, domenica scorsa, non abbia avuto nulla da ridire sul fatto che un carroarmato con gente urlante se ne andasse a passeggio lungo le vie della sua cittadina.
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mercoledì 17 luglio 2013

Venerdi di passione

"Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta - aveva cominciato il sindaco di Firenze, Matteo Renzi - deve andare in Parlamento e dire se le motivazioni di Alfano lo hanno convinto oppure no". "Il Ministro dell'Interno - hanno seguito a ruota diciassette senatori del Pd - ha mentito al Parlamento e, quindi, chiediamo al partito di sostenere la richiesta di sue dimissioni". "Alfano - ha reagito duramente tutto il Pdl - ha detto la verità e non si tocca. Attenzione, anzi, a toccare Alfano".
Venerdi, comunque, il Senato verrà chiamato  a pronunciarsi sulla mozione di sfiducia presentata da "Sinistra Ecologia Libertà" e dal "Movimento 5 stelle". Sarebbe interessante sapere se i quattro Cavalieri dell'Apocalisse stanno già sellando i loro terribili destrieri per annunciare la fine della Legislatura oppure se farà il miracolo  il Santo Padre Pio.
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Combinazioni

"La Guardia di Finanza - è giunta notizia da Venezia - è stata mandata a perquisire la sede di "VeDrò", l'istituto di studi e di analisi politiche e sociali fondato dal "premier" Enrico Letta".
Il motivo? Verificare la regolarità di una serie di finanziamenti ottenuti dal "Consorzio Venezia Nuova". Quando dice la combinazione...
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Italia oggi

"Oggi - ha fornito i dati l'Istat - nove milioni e mezzo di italiani sono ridotti in povertà relativa e quasi cinque milioni in povertà assoluta". "La Camera dei deputati - ha fornito i dati il "Movimento 5 stelle" - costa, ogni anno, 784 milioni".
Non c'è bisogno di alcun commento.
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Rimorsi niente, cinismo tanto

"Il comandante della "Costa Concordia", Francesco Schettino - hanno fatto sapere i suoi legali - chiederà di patteggiare una pena di tre anni e cinque mesi per i reati imputatigli di omicido colposo plurimo, disastro colposo e abbandono di nave".
Alla ripresa del processo a Grosseto era parso che il comandante Francesco Schettino si fosse presentato con un viso abbronzatissimo dal sole. Errore. Il comandante Francesco Schettino si è invece presentato con un'autentica faccia di bronzo. Tre anni e cinque mesi per tutto quanto ha drammaticamente combinato quel maledetto 14 gennaio 2012?  Come dire, infatti, cinque mesi per il disastro colposo e per l'abbandono della nave e tre anni per l'omicidio colposo plurimo. Tre anni, cioè, per la morte di ben 32 persone. Il che significherebbe poco più di 34 giorni di galera per ogni persona fatta morire. Evidentemente, dopo quel maledetto 14 gennaio 2012, il comandante Francesco Schettino ha lasciato affogare in mare anche un minimo senso di rimorso. E ha messo in salvo, insieme con se stesso, tutto il suo vergognoso cinismo.
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Da difensori a giudici

"Per la prossima nomina a giudice costituzionale - ha dato l'indiscrezione "Il Giornale" - in "pole position" è il giurista Nicolò Lipari".
Nicolò Lipari, per carità, è un giurista di valore, ma è anche il difensore della "Cir" della famiglia De Benedetti tuttora in causa, per il cosiddetto "lodo Mondadori", in Corte di Cassazione. Condizione di terziarità quale dovrebbe garantire, in particolare, un giudice costituzionale? Sembrerebbe un po' azzardato. Sarebbe come mettere in "pole position", per dire, il difensore storico di Silvio Berlusconi, il giurista Niccolò Ghedini. Cosa nemmeno da pensare.
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I "cavoli" di Antonio

"Continuo a considerare Bettino Craxi un cinico - ha dichiarato, in una intervista a "L'Espresso", Antonio Di Pietro - Anzi meglio: un uomo che, da politico, si è fatto i cavoli suoi".
Verosimile. Anche se sarà un giorno la Storia, autorevolmente, a dare di lui un giudizio complessivo e sereno. Ma Antonio Di Pietro, comunque, il quale non ha detto tra l'altro "cavoli", è proprio sicuro di non esserseli mai fatti, nella sua vita pubblica, anche lui?
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martedì 16 luglio 2013

Gli "F-35" del Pd

"Nessun passo indietro - ha votato il Senato a grande maggioranza - sull'acquisto dei caccia "F-35".
"Una grande forza riformista - ha giustificato il sì, alla mozione presentata dal Governo, il capogruppo del Pd, Nicola La Torre -  non può sottrarsi alla sfida di garantire all'Italia un sistema di difesa adeguato al suo ruolo internazionale". E sarebbe stato anche accettabile, seppure con qualche fatica, se però, il 22 gennaio scorso in piena campagna elettorale, l'allora segretario del Pd, Pierluigi Bersani, non avesse invece solennemente dichiarato: "Nell'aambito delle spese militari bisogna assolutamente rivedere il nostro impegno per gli "F-35". La nostra priorità non sono i caccia: la nostra priorità è il lavoro". Ma allora? Che cosa è successo, allora, fra oggi 16 luglio e ieri 22 gennaio? Mica sarebbe male saperlo.
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Gli "F-35" di Niki Vendola

"Il programma varato per gli "F-35" - si è indignato il segretario di "Sinistra ecologia libertà", Niki Vendola - fa letteralmente schifo. So che verrò contestato per questo, ma io non conosco affare del genere che non sia finito con indagini su mazzette e corruzione".
Parole laicamente sante o parole gravemente in libertà? Ai posteri l'ardua risposta.
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Cinismo, ingiustizia, assurdità

"Ermanno Missuto, 39 anni, imprenditore a Gela - è la notizia - non si è ritrovato in cassa 37 mila euro per pagare le tasse e ora - con sentenza del Tribunale della sua città - è stato dichiarato fallito ed è stato costretto a chiudere la sua azienda che dava lavoro a cinquanta dipendenti".
Il fatto anomalo e gravissimo, però, è che il giovane imprenditore Ermanno Missuto non si è trovato in cassa neppure quel milione che lo Stato avrebbe dovuto pagargli per lavori da lui puntualmente realizzati, regolarmente fatturati e, però, mai liquidati neppure in parte. Non il solo, certo e purtroppo. Ma, proprio per questo, una nuova testimonianza drammatica di un fenomeno, protagonista vergognoso lo Stato, che sta continuando a distruggere aziende medie e piccole, ad incrementare la disoccupazione e, troppo spesso, a causare suicidi di imprenditori disperati. Di fronte a tali testimonianze, però, lo Stato che fa? Promette, assicura, garantisce, dispone, ma continua a non pagare. Cinicamente, ingiustamente, assurdemente.
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DSN, Disservizio sanitario nazionale

"Per una mammografia occorre attendere tredici mesi - ha denunciato il "Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanza attiva" - per una visita ginecologica o pneumatologica dodici, per un ecodoppler o una colonscopia nove".
Come dire che, se disgraziatamente qualcuno avesse urgente bisogno di tali accertamenti, farebbe in tempo a morire prima. In un Paese sottosviluppato dell'Africa? No. In Italia. Dove, oltretutto, vengono chiesti anche "ticket" non da poco. Vergognosa situazione di un clamoroso DSN, Disservizio sanitario nazionale.
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Fuorilegge, ma ti pago

"La società "Infrastrutture lombarde" - con la mediazione del Comune di Milano - sta pagando, fino a 50 mila euro a famiglia, per liberare i terreni di via Monte Bisbino che dovranno ospitare una strada ritenuta strategica per l' "Expo 2015"".
Giusto, doveroso e, magari, taccagno? Forse no. Perché le costruzioni che insistono sui terreni da liberare sono state costruite tutte senza licenza, non sono state mai condonate e perciò, oltretutto, non avranno neanche versato mai un euro, verosimilmente, di Ici, di Imu, di Tares, di Irpef. Complimenti, allora, al complice ed ora mediatore Comune di Milano. Ma soprattutto a loro, a quei costruttori ed abitanti i quali, ora, riceveranno anche un premio fino a 50 mila euro per avere agito fuorilegge.
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La depolverizzazione di Laura

"La Pressidente della Camera, Laura Boldrini - è filtrata la notizia - ha indetto un bando per incaricare ventisei persone le quali lavorino 37.548 ore ogni anno per "depolverare" i libri della biblioteca di Montecitorio. Durata della convenzione: quattro anni. Costo del servizio: un milione l'anno".
Ma la Presidente della Camera, Laura Boldrini, non aveva annunciato con enfasi, al momento della sua investitura, che avrebbe ridotto al massimo le spese del Palazzo? Sì. E non sa che, a Montecitorio, vengono già retribuiti 1.551 dipendenti, una trentina dei quali avrebbero potuto essere tranquillamente adibiti alla urgente "depolverizzazione"? Anche questo sì. E allora? Allora chissà. Chissà, cioè, come ragiona e come intende la coerenza la Presidente della Camera, Laura Boldrini.
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Antonio e Rosario

"Nominerò Antonio Ingroia - ha fatto sapere il Governatore Rosario Crocetta - commissario di "Sicilia e-Servizi", la società pubblica per l'informattizzazione".
Ma "che c'azzecca" - direbbe un altro Antonio, Antonio Di Pietro - Antonio Ingroia con i segreti e i codici dell'informattizzazione? Effettivamente niente perché lui, fino ad oggi, si è occupato dei segreti e dei codici penali prima e dei segreti e dei codici politici poi. Ma - come si dice - gli amici si vedono nel momento del bisogno. E Antonio Ingroia, ormai fuori dalla Magistratura e fuori dalla politica, in grave bisogno "uora è". Così ecco il suo grande amico Rosario soccorrerlo con un impiego e con uno stipendio adeguato.  Commovente.
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Spacciatore dal cuore d'oro

"A casa dello spacciatore colombiano Franco Antonio José Diaz - ha scoperto la polizia a Villorba, nel Trevigiano - perfino il gatto stava assumendo droga nella sua ciotola".
Franco Antonio José dal cuore d'oro: perché far "sognare" tanti umani e non anche l'amico gatto di casa? Magari, quando sarà giudicato per spaccio, il colombiano avrà uno sconto di pena per avere fornito la droga, al suo miciotto, senza chiedergli neppure un euro.
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Regalo a chi?

"Per festeggiare i miei settant'anni - ha annunciato il cantante Al Bano - io e Romina Power torneremo ad esibirci insieme, il 17 e il 18 ottobre a Mosca, come regalo ai nostri "fan"".
Sarà. Perché a ben considerare, visto che si pagherà regolare biglietto per la straordinaria esibizione, se un regalo ci sarà, sarà invece per Al Bano e Romina. Auguri, comunque, anche se anticipati.
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lunedì 15 luglio 2013

Il pernacchio dei petrolieri

"Dopo l'ultimo aumento raggiunto dalla "benzina verde" - come si ricorderà - il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, aveva fatto arrivare, ai petrolieri, questo monito: "Basta aumenti del carburante nella stagione estiva"".
Qual è stata la risposta dei petrolieri al Ministro? Un solenne irriguardoso pernacchio. Perché, infatti, i prezzi sono stati ulteriormente aumentati da tutte le compagnie. C'è da chiedersi, allora, con sgomento: "Fino a quando le "lobby" avranno più potere di un Governo tanto da rivolgergli addirittura, ogni volta che lo ritengano, un fragoroso pernacchio?"
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Finalmente. Anzi no

"Se la Pubblica amministrazione è insolvente - ha sentenziato la Corte costituzionale - si può chiedere, anche per lei, la confisca dei beni".
Ora dunque, soprattutto le Asl particolarmente debitrici saranno costrette a saldare i loro conti o a vedersi sottrarre quel poco patrimonio rimasto? Troppo facile. Perché, per arrivare a questo, sarà necessaria una legge del Parlamento. E, allora, sarà interessante vedere in quale giorno, quale mese, quale anno il Parlamento inizierà a porsi l'urgenza di dare l'avvio, almemo, all'esame di questa legge. Anche se per i cittadini, forse, meglio così. Perché tanto, sicuramente, saranno chiamati loro, alla fine, ad onorare i debiti delle Asl e non solo.
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Più che il giudice potè il direttore

"Ecco perché Alfano - è apparso su "La Repubblica" - deve dimettersi".
E' apparso in una intervista con una magistrato il quale ha portato tanto di prove certe sul "caso Shalabayeva"? No. E' apparso in un articolo del suo direttore, Ezio Mauro, con una ricostruzione tutta sua. Alla faccia dell'etica. Non soltanto professionale.
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Rai ipocrita

"Una scelta civile - ha detto la Presidente della Camera, Laura Boldrini - quella della Rai di non trasmettere "Miss Italia" e la Rai si è ampiamente vantata di questo elogio".
Perfetto. Ma la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha visto, per caso, la trasmissione "Teche teche te" di questa sera in cui, più di una volta, sono comparse donne seminude e  sensualmente ancheggianti? Se non l'avesse vista, farebbe bene a farsi mandare la registrazione. E a ritirare qualsiasi elogio alla Rai. Che non lo merita perché sempre più sessista. Poi ipocrita. Poi, ancora, irriverente e beffarda nei suoi confronti. Nei confronti di lei, Laura Boldrini.
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Ribrezzi

"L'ex primo ministro greco George Papandreou - è giunta notizia - sta trascorrendo le vacanze in quel lussuosissimo "Grecotel Mandola Rosa", nel Peleponneso, che è di proprietà di quella famiglia Daskalantonakis la quale è una delle maggiori debitrici del Fisco".
Domande. George Papandreou sta trascorrendo le vacanze, al "Grecotel Mandola Rosa", gradito ospite di uno dei più grossi evasori fiscali greci? Oppure sta pagando tasca sua, in quel "Grecotel Mandola Rosa" dove, per una sola notte, il prezzo può arrivare fin oltre 1500 euro e, questo, mentre il suo Paese sta letteralmente soffrendo la fame e, proprio in questi giorni, stanno ricevendo le lettere di licenziamento i primi 4500 dipendenti pubblici? Nell'un caso o nell'altro, George Papandreou non può che suscitare ribrezzo.
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La supplica delle hostess

"Due hostess della "Xiamen Airlines" - l'immagine sta facendo il giro del mondo - sono state sorprese a pregare davanti ad un altarino, improvvisato nell'aereo, sul quale campeggiava la supplica "parti in orario".
Sarebbe interessante sapere se, in una Cina dove arrivi e partenze di aerei sono sempre in grave ritardo, la supplica sia andata a buon fine. Se così fosse stato, il rito potrebbe essere ripetuto anche in Italia, dove arrivi e partenze di aerei non è che siano granché migliori di quelli cinesi. Le italiche hostess, allora, potrebbero allestire anche loro un altarino con la medesima scritta. Ma, in più, affiancandola all'effige di San Giuseppe da Copertino, il protettore dei voli aerei, dei piloti e dei viaggiatori.
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Leghisti da legare

"Napolitano - se n'è uscito il segretario lombardo della "Lega nord", Matteo Salvini - taci che è meglio".
Dopo il vergognoso insulto di Roberto Calderoli al Ministro Kyenge, il vergognoso invito di Matteo Salvini al Capo dello Stato. Se alla "Lega nord" - come sembra - sono tutti impazziti, forse sarebbe il caso che qualcuno si preoccupasse di legarli.
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domenica 14 luglio 2013

Incredibile sentenza

"Quando  a George Zimmerman - prima dalla polizia e poi dai giudici - è stato chiesto perché avesse sparato una revolverata e ucciso il diciassettenne afroamericano Trayon Martin, il quale stava tornandosene a casa con una bibita in una mano e con un pacchetto di caramelle nell'altra, lui ha sempre ripetuto: "Per legittima difesa"".
Una falsità gigantesca perché, subito dopo l'episodio, gli agenti non hanno mai trovato, in mano a Trayon Martin, alcuna arma. George Zimmerman, però, oggi è stato pienamente assolto da un tribunale della Florida e, da domani, potrà girare di nuovo per le strade, tranquillamente, con la sua pistola non colpevole. Giustizia: ma allora, dove più dove meno, tutto il mondo è paese.
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Roberto Calderoli, "vicepresidente vergogna"

"Quando vedo le immagini del Ministro Kyenge - ha detto, alla festa della "Lega nord" a Treviglio, l'onorevole Roberto Calderoli - non posso non pensare alle sembianze di un orango".
A Roberto Calderoli, per carità, tutta la libertà di preferire le floride mucche e le sceme oche padane. Solo che lui, oltre che un esponente di quella "Lega nord" straripante di trote, di muli, di serpenti e di squali, dovrebbe ricordarsi di essere - anche se per grazia ricevuta - uno dei vicepresidenti del Senato. Cioè un uomo delle Istituzioni e, dunque, con il dovere di rispettare ogni cittadino. Qualunque o Ministro che sia. Bianco o nero. Gli piaccia o non gli piaccia fisicamente.
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Sindaco o "globetrotter"?

"Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha iniziato i suoi "tour" internazionali - hanno informato i giornali - incontrando, a Berlino, la Cancelliera Merkel. Parigi, Londra e forse Washington saranno le sue prossime tappe".
Non solo, però. Perché Matteo Renzi ha fatto sapere che, con ciò, non diserterà le varie feste pd di questa estate. A cominciare da Carpi e da Ferrara. Un muoversi, dunque, attivissimo e frenetico. Che, se testimonia del suo invidiabile stato di forma, legittima, però, questa domanda: "Ma, intanto che lui se ne va in giro per l'Italia e per il mondo, chi lo sta facendo il sindaco a Firenze?"
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Berlusconi e i magistrati

"Io - ha teenuto ad avvertire i "falchi" del Pdl Silvio Berlusconi - non ce l'ho con i magistrati".
I "falchi" del Pdl sono rimasti basiti: a loro era invece parso, fino a ieri, che ce l'avesse sempre avuta anche alla grande. E la fedelissima Daniela Santanché, magari, sarà pure svenuta.
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Dal "liscio" di Casadei a Jack lo squartatore

"Attenta - ha ricevuto anche questo messaggio, su "Facebook", l'onorevole Mara Carfagna - veniamo lì e ti squartiamo con la mannaia".
A questo punto, allora, non si tratta più di un romantico Casadei il quale le aveva annunciato di andarla a prendere a casa e poteva anche darsi con un mazzo di rose e per portarla a ballare il "liscio" in una balera romagnola. A questo punto, verosimilmente, la cosa comincia a farsi molto seria e preoccupante. Perché altro che il presunto romatico Casadei: qui si è fatto vivo, addirittura, Jack lo squartatore. Povera Mara. E solo per avere detto che le reti Mediaset non vanno spente come pretenderebbero i "5 stelle". Ma che Italia sta diventando?
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sabato 13 luglio 2013

Chi e dove, se il Governo no?

"L'espulsione dall'Italia in Kazakistan della signora Shalabayeva, moglie del dissidente Mukhtar Ablyazov, e della sua figlioletta - si è fatto sapere da Palazzo Chigi - è avvenuta senza che ne siano stati informati né il "premier" Letta né il Ministro degli Interni Alfano né il Ministro degli Esteri Bonino né il Ministro della Giustizia Cancellieri".
Bene, comunque, che il Governo italiano abbia prontamente revocato questa espulsione, ma c'è da augurarsi, ora, che il Governo kazako faccia ripartire la signora Shalabayeva e la sua figlioletta. C'è sempre da chiedersi con molta preoccupazione e con molta inquietudine, tuttavia, chi siano e dove siano quei certi signori i quali prendono iniziative tanto delicate, tranquillamente e tracotantemente, infischiandosene del legittimo Governo in carica. Sono in corso - è stato assicurato - serissime indagini. Magari - sempre con il Governo che non lo sa - affidate proprio a quei certi signori oppure con quei certi signori i quali troveranno facilmente il modo di pilotarle? Se così davvero dovesse essere, ci sarebbe da avere paura. E non solo per le Istituzioni.
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Laura Boldrini si crede il Parlamento?

"Chi nasce qui - si è espressa così, davanti ad una folla di immigrati a Lamezia Terme, la Presidente della Camera, Laura Boldrini - è italiano".
Non è tuttavia così. Perché così non si è espresso, ancora, il Parlamento. Come dovrebbe sapere, anche, la Presidente della Camera, Laura Boldrini. La quale dovrebbe dare una nuova ripassata alla Carta costituzionale per comprendere, finalmente, quale sia il ruolo del Parlamento e quale il ruolo di un Presidente camerale. O, se lo ha compreso e la ripassata non  le serve, dovrebbe allora evitare di andare al di là di quanto le compete. Di dichiarare, addirittura, leggi che ancora non ci sono. Anche se, magari, dovrebbero esserci.
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Buone ferie

"I magistrati - ha voluto ricordare qualcuno - sono coloro i quali in Italia, con i loro 51 giorni di ferie, si riposano di più".
Ma sono anche coloro i quali, con i loro più o meno 200 giorni di  lavoro, si affaticano di più?
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Riguardi incomprensibili

"Il presidente di una Onlus - ha scoperto la Guardia di finanza - utilizzava i fondi che raccoglieva non a favore di bambini svantaggiati, ma per acquistarsi case e per coprire gravi irregolarità fiscali procurate, da professionista, ai suoi clienti".
Complimenti, per questa nuova "operazione", alla Guardia di finanza. Quello che non si capisce, tuttavia, è perché la Guardia di finanza non abbia rivelato l'identità di questo mascalzone non certo degno di troppi riguardi. Ma non abbia rivelato, soprattutto, il nome della Onlus ladra alla quale potrebbero continuare ad arrivare somme nella convinzione che vengano destinate ai bambini svantaggiati e non certo ad un'associazione a delinquere.
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Minaccia o galanteria?

"Un certo Federico Casadei - ha denunciato l'onorevole Mara Carfagna - mi ha avvertito, su Facebook, che verranno a prendermi  a  casa".
Tutti hanno interpretato quello scritto come una minaccia nei confronti dell'onorevole pdl, "colpevole" di essersi espressa contro la proposta dei "5 stelle" di oscurare le reti Mediaset, e, dunque, è subito scattata un'ondata di indignazione e di solidarietà bipartisan. Ma, se lo scritto voleva essere invece un invito galante per andare a ballare un "liscio" in un'allegra balera romagnola? Con un Casadei, ancorché Fernando, sarebbe pure possibile...
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venerdì 12 luglio 2013

Cavalli e cavalli motore

"Papa Francesco - è trapelato dalle mura vaticane - è andato, per un sopralluogo, nell'autoparco della Santa sede e vi ha trovato, a disposizione della Curia, numerose "Mercedes" e "Bmw" da tanti cavalli motore".
La Curia, avendo imparato a conoscere Papa Francesco, è ora in grande fermento, perciò, perché teme fortemente che queste lussuose macchine le vengano tolte sotto le sacre terga e vengano messe all'asta con il ricavato ai poveri.E che debba quindi accontentarsi, e solo per i doveri di ufficio, di qualche borghese "utilitaria". Una fonte solitamente bene informata avrebbe udito un porporato esclamare:"Se continuerà così, alla fine ci toglierà pure le mutande". Ma le mutande - per l'amor di Dio - quelle certamente no. Tutto ciò che è sfoggio di ricchezza e di potere, se riuscirà, quello sì. "San Pietro - ha recentemente detto, come noto, Papa Francesco - non aveva nemmeno un soldo". Ora la Curia si aspetta che dica: "... e non aveva nemmeno un cavallo".
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Torah e nazismo

"Un bambino palestinese di cinque anni - ha denunciato l'Organizzazione non governativa "B' Tselem" - è stato arrestato da alcuni soldati israeliani perché sorpreso a tirare un sasso contro l'auto di alcuni coloni. Qualche ora dopo, prima che venisse perfino bendato, è stato fatto liberare da un colonnello".
Quel colonnello, per fortuna, sarà stato un osservante della Torah e un convinto sostenitore della necessità di una pacificazione tra lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina. Resta invece inquietante il fatto che un gruppo di soldati si sia dimostrato entusiasta di certi comportamenti tipicamente nazisti e per niente favorevole ad una pacifica convivenza con il popolo confinante.
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Le antenne di Monti

"L'ex Governo Monti - il 21 gennaio scorso - aveva emanato un decreto nel quale si fissavano nuove norme sulle antenne tv".
Se qualcuno volesse conoscere queste norme, però, non faccia riferimento - come pur si dovrebbe - alla Gazzetta ufficiale. Faccia riferimento, invece, alla pubblicazione di un editore privato dal costo di 130 euro. Ma l'ex Governo Monti ce l'aveva proprio così tanto con gli italiani?
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L'amarezza del senatore Macaluso

"Che volgarità - si è amareggiato, a proposito di certe contrapposizioni che continuano ad essere espresse all'interno del Pd, il senatore Emanuele Macaluso - Negli scontri di sinistra, un tempo, c'erano educazione e rispetto reciproco. Ogni scontro era ben dietro certe regole dialettiche".
Un tempo, sì. Ma oggi, purtroppo, sono altri tempi. Come insegnano - solo per esemplificare al massimo - maestri come Beppe Grillo, Mario Borghezio, Vittorio Sgarbi. I quali, però, hanno trovato e continuano a trovare allievi attenti ovunque. Anche, povero senatore Macaluso, all'interno della sinistra.
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Dal tutto maschile al tutto femminile

"All'università di Lipsia - ha deciso il Rettorato - i titoli accademici, d'ora in poi, verranno espressi solo al femminile".
Ma perché fino a ieri venivano espressi solo al maschile e da ora verranno espressi solo al femminile? "Un uomo - ha lasciato scritto il famoso filosofo tedesco Arthur Schopenauer - deve sapere ciò che vuole". Ineccepibile. Anche un Rettorato universitario, però.
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giovedì 11 luglio 2013

Le mani del giudice Alessandra Galli

"Il magistrato Alessandra Galli, avendo motivato la sentenza di condanna in Appello di Silvio Berlusconi, per il "caso Mediaset", entro il termine minimo di quindici giorni, ha così permesso alla Corte di Cassazione - come noto - di prendere in esame il ricorso alla fine di luglio".
Ineccepibile, dal punto di vista procedurale, e sicuramente opportuno. Solo che il magistrato Alessandra Galli, invece, deve ancora motivare la sentenza di condanna a sette anni, emessa in Appello un anno fa, nei confronti di un dentista milanese riconosciuto colpevole di drogare le sue clienti, abusarle e custodire nel "computer" la testimonianza di queste sue violenze sessuali. Per cui chissà quando mai la Corte di Cassazione potrà occuparsi di questo dentista mascalzone il quale continua a spassarsela a piede libero. E questo, chiaramente, è di certo più che eccepibile e quanto mai inopportuno. Oltre che contrario a quel Codice di procedura penale che fissa, per motivare una sentenza, il limite massimo di novanta giorni. Ma, forse, il magistrato Alessandra Galli deve essere rimasta suggestionata dall'ammonimento di Gesù di Nazreth "Non sappia la tua mano sinistra ciò che fa la tua mano destra". E l'ha fatto suo così: "Non motivi la tua mano destra anche se motiva la tua mano sinistra". Ma, secondo il Consiglio superiore della magistratura, lo può fare?
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Se il Primo Presidente fa autogol...

"Basta accuse - si è irritato Giuseppe Santacroce, Primo Presidente di quella Suprema Corte di Cassazione la quale ha deciso di occuparsi il 30 prossimo del "caso Mediaset" - ci si sente colpiti se i processi sono biblici, colpiti se i processi sono rapidi: la giusta misura non è mai realizzata".
Ma di che cosa si irrita il Primo Presidente Santacroce, se è perfino lui a riconoscere che ci sono processi incomprensibilmente biblici, processi incomprensibilmente rapidi e la Magistratura non riesce mai a realizzare una giusta misura?
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L'isola che c'è

"Ma, nonostante gli scandali, gli ammanchi miliardari, perfino un inquietante suicidio, alcuni supposti rapporti con certi personaggi e ambienti politici - si è incuriosito qualcuno - quale fine ha fatto il caso giudiziario del Monte dei Paschi di Siena?"
Lui, il caso, è andato in effetti in ferie già da qualche tempo. E chissà quanto lunghe saranno queste ferie. E chissà in quale isolotto disabitato dell'arcipelago Magistratura. Dove non si possa comunque leggere, in nessuna insenatura, che "la legge è uguale per tutti".
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Il dramma annunciato di Rosy Bonanno

"Rosy Bonanno - è accaduto a Palermo - è stata uccisa, davanti al figlioletto di due anni, dal proprio convivente Benedetto Conti".
L'ennesimo episodio del genere. Che questa volta, però, sarebbe stato possibile evitare. Perché Rosy Bonanno aveva denunciato per ben sei volte, a polizia e a magistrati, le violenze, le minacce, le intimidazioni che abitualmente le venivano dal suo uomo. Ma nessuno l'aveva ascoltata, nessuno era intervenuto. E così, alla fine, il dramma annunciato. Accanto a Rosy Bonanno, dunque, nessuna istituzione pubblica a preservarle la vita. Accanto a Rosy Bonanno, in un lago di sangue e ormai senza vita, solo il suo figlioletto di due anni. Sua madre uccisa dal suo convivente, ma anche dallo Stato. Lui con il ricordo di quella violenza bestiale che nessuno riuscirà mai, probabilmente, a cancellare dai suoi occhi e dalla sua mente. Qualcuno dovrebbe perlomeno vergognarsi e chiedere perdono.
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mercoledì 10 luglio 2013

Prima Berlusconi, poi i problemi del Paese

"Tre giorni di fermo per i lavori parlamentari - aveva chiesto il Pdl - per consentirci di riflettere e di confrontarci sui comportamenti da assumere dopo la decisione della Cassazione sul "ricorso Mediaset"".
Durante le ultime ore, però, il Pdl è sceso prima a due giorni e poi, dopo un compromesso con il Pd e con "Scelta civica", si è accontentato di uno. Oggi, perciò, niente lavori parlamentari. Tra le proteste vivaci, ma contenute, dell'estrema sinistra e quelle naturalmente sguaiate del "Movimento 5 stelle". E con tutti i parlamentari pdl riuniti per decidere se rispondere duramente o in modo più "soft" a quello che ritengono l'ultimo affondo politico-giudiziario nei confronti di Silvio Berlusconi. Ma i problemi urgenti del Paese? Che attendano. Anche perché, tanto, nessuno sta riuscendo a trovare loro una soluzione accettabile e condivisa. E, quindi, benvenuto qualsiasi pretesto per non affrontarli.
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Letta, Floris e il Parlamento

"Lei si rende conto - il "premier" Enrico Letta ha così bacchettato il conduttore di "Ballarò", Giovanni Floris - che ha citato la parola Berlusconi, questa sera, non so quante volte? Guardi che non esiste soltanto Berlusconi: parliamo dei problemi degli italiani".
Più che giusto e sacrosanto. Peccato però che, su pressante sollecitazione del Pdl, anche il suo partito, e il partito di Giovanni Floris, abbiano anteposto in Parlamento, anche se per un solo giorno, i problemi di Silvio Berlusconi ai problemi degli italiani.
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"Impar condicio" giudiziaria

"Nei confronti di Silvio Berlusconi - ha dichiarato il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli - non c'è stato alcun trattamento di sfavore per il quale meravigliarsi o scandalizzarsi".
E' vero: la Magistratura, nel suo caso, ha rispettato tempi normali per procedere. Quei 24 mila carcerati in attesa di giudizio perfino da anni, però, sarebbero molto contenti, se la Magistratura adottasse un simile trattamento "non di sfavore" anche nei loro confronti.
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Il braccio e la mente del taglio al "rating"

"Tagliandoci il "rating" - ha reagito il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni - "Standard e Poor's" ci destabilizza".
Certamente. Ma è proprio quello che vogliono, dentro e fuori del nostro Paese, alcuni potentati politico-finanziari ai quali non piace, proprio per niente, un Governo Letta così. Loro la mente, "Standard e Poor's" il braccio.
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Banche 1

"Le banche - ha voluto sottolineare il loro presidente, Antonio Patuelli - meritano maggiore rispetto".
Può darsi. Basta, comunque, poco: comportandosi in modo tale da meritarsi questo maggiore rispetto.
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Banche 2

"Anche le banche - ha voluto sottolineare, ancora, il loro presidente - stanno soffrendo".
Poverine. Che cosa dovrebbero ancora concedere loro,  per non farle soffrire più, i supertartassati clienti?
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Beppe al "calcio mercato"

"Voi - ha stigmatizzato un attivista politico rumeno di passaggio a Roma - non vi meritate uno come Beppe Grillo e, quindi, vorremmo portarcelo nel nostro Paese".
E' tempo, in effetti, di "calcio mercato". Ma, per un attaccante così, quanto sarebbe disposta la Romania a pagare l'Italia? Anche se qualcuno, malignamente, glielo cederebbe perfino gratis. E senza alcuna clausola di riscatto.
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Quei folli al Quirinale

"Alla fine - hanno annotato i cronisti politici - al colloquio con il Capo dello Stato, oltre ai due capigruppo "5 stelle" e al "fuori quota" Beppe Grillo, è stato ammesso anche il "fuorissimo quota" Gianroberto Casaleggio".
Ma avrà parlato anche lui oppure avrà colto soltanto l'occasione per indossare una volta tanto, sotto la sua capigliatura leonina, giacca e cravatta borghesi? Sia come sia, detto come detto da questso o da quello, il Capo dello Stato - come riferito dallo stesso Beppe Grillo - si è sentito dire nell'ordine: 1) la gente vorrebbe ormai prendere il fucile, ma noi la stiamo trattenendo; 2) se però non si cambierà, noi ci stuferemo, lasceremo il Parlamento e succeda quello che succeda; 3) cambiare può significare convincere il Parlamento a funzionare normalmente oppure sciogliere le Camere e andare a nuove elezioni. Probabilmente, al di là di comunicati freddamente burocratici, non sarà mai possibile conoscere che cosa abbia pensato, di questi discorsi, il Capo dello Stato. Potrebbe essere rivelatore del suo stato d'animo, comunque, quanto riferito dal capogruppo "5 stelle" al Senato, Nicola Morra: "Napolitano ha detto che mollerà presto". E per forza, se non può fare neppure a meno di ascoltare certe cose e certe persone.
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martedì 9 luglio 2013

Cassazione sprint

"La prima udienza del ricorso contro la condanna di Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici per il "caso Mediaset" - ha deciso la Suprema Corte di Cassazione - si terrà alla fine di luglio".
Non si era mai visto che la Suprema Corte di Cassazione decidesse per la prima udienza di un ricorso il giorno stesso del deposito di questo ricorso e che decidesse questa prima udienza in tempi insolitamente rapidissimi. Tutto il Pdl si è fortemente risentito e sta pensando come reagire a tanta inusitata velocità giudiziaria. Ma come? Ci si lamenta sempre delle scandalose lentezze della Magistratura e ora che la Magistratura ha dato un clamoroso segnale di risveglio si entra in tremenda agitazione? Dice: "Sì, ma solo perché si tratta di mettere fuori gioco Berlusconi". O Signore quante storie. Allora non va mai bene niente.
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Ma l'Inps lo fa apposta?

"L'Inps - si stanno lamentando migliaia e migliaia di pensionati - va facendo recapitare, in questi giorni, sei pagine fitte fitte per chiedere quali dati devono essergli comunicati e con quali modalità".
Sarebbe un fatto noioso e nulla più, comunque, se quelle sei pagine fitte fitte fossero, specialmente per i pensionati, facili da comprendersi e da mettersi in pratica. Invece no: non riuscirebbero a capirle più, magari, neppure quanti si sono sforzati di sfornarle. Ma, forse, tutto rientra nel quadro di una particolarissima "spending review": determinare l'infarto per quanti più pensionati possibile e ridurre, così, gli euro da versare ogni mese. Una battuta, ovvio, ma molto amara. E non certo, dunque, per riderci su.
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"Ticket", guardie e ladri

"Un ispettore capo di polizia il quale si era procurato alcune lesioni nell'abbordare l'auto sulla quale stava fuggendo un malvivente albanese - si è venuto a sapere - ha ricevuto in questi giorni, dall'ospedale "Niguarda" di Milano dove si era fatto medicare, un bollettino di conto corrente postale con la cifra da versare per quella medicazione".
C'è stato un periodo - come si ricorderà - in cui gli agenti di polizia sono stati costretti, per far marciare le "pantere", a pagare la benzina con i soldi propri. Ora non più. In compenso, se si fanno male nello svolgimento delle loro funzioni, con i soldi propri devono pagare il "ticket". Quel "ticket"  che i malviventi i quali si facciano male durante un'operazione di polizia non devono invece pagare. L'Italia del fare. Del fare ridere per non piangere.
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Monsignore cercasi

"Monsignor Battista Ricca, appena nominato prelato della banca vaticana Ior - è trapelato - sarebbe stato segnalato, durante la sua Nunziatura a Montevideo, per "comportamenti scandalosi"".
Dopo monsignor Paul Marcinkus, monsignor Nunzio Scarano, ecco dunque monsignor Battista Ricca. Non ci sarebbe da meravigliarsi, se uno di questi giorni, negli annunci economici dei giornali, comparisse questa offerta di lavoro: "Monsignore cercasi per importante incarico allo Ior. Fedina penale pulita. "Curriculum" immacolato. Astenersi riciclatori, evasori, speculatori e corruttori  a vario titolo".
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L'autoesclusione di Gianroberto

"Gianroberto Casaleggio - si è fatto sapere dal "Movimento 5 stelle" - non parteciperà all'incontro di domani con il Capo dello Stato".
Forse perché è sicuro che, al portone del Quirinale, l'avrebbero fermato. A quale titolo, infatti, avrebbe partecipato a quell'incontro dove già appare istituzionalmente "fuori quota" Beppe Grillo?
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Megalomania o ignoranza?

"Ecco - si legge nel titolo di una intervista rilasciata a "Repubblica" dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi - ecco come cambierò il Pd".
Due, allora, le cose. Il sindaco  Matteo Renzi ritiene che il suo sogno di divenire segretario nazionale del Pd si è già avverato e, dunque, ecco il suo programma. Oppure non sa che con un evento ipotetico non si usa il futuro, ma il condizionale e, dunque, zero in italiano. E anche in fiorentino.
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Il sesso di Alessandro

"Io - ha confessato l'attore Alessandro Preziosi - a quarant'anni faccio sesso come a quindici".
Così poco?
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lunedì 8 luglio 2013

Laura perfettamente in linea

"Quando è stato fatto notare che Laura Boldrini ha presieduto soltanto il 28% dei lavori nell'aula di Montecitorio, la replica - per voce del suo ufficio-stampa - è stata che lei è perfettamente in linea con i due precedenti Presidenti Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini".
Tranquilli, insomma: la Presidente Laura Boldrini è perfettamente in linea con lo scandaloso assenteismo di Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini. Alla faccia dei peccati della vecchia politica da lei sempre denunciati. E della sua etica istituzionale da lei sempre vantata.
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Uno scafandro per Elham

"La campionessa iraniana di nuoto Elham Asghari - è giunta notizia - ha battuto il record nazionale sui venti chilometri, ma questo record non le verrà riconosciuto perché non aveva sufficientemente coperto le sue forme".
Elham Asghari, prima di tuffarsi in acqua, aveva indossato sì la muta aderente, ma poi si era coperta con un velo in testa e con una veste nera fino ai piedi. Non è stato tuttavia sufficiente. E, allora, un modesto consiglio: la prossima volta che scenderà in acqua per un record indossi uno scafandro da palombaro.
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Giulietta in bicicletta

"Di rientro da una pedalata da Riccione a Rimini - ha raccontato, su "Facebook", la fedelissima collaboratrice di Eugenio Santoro Giulia Innocenzi - ho contato una trentina di prostitute. Chissà quanti clienti, magari molti eletti del Pdl".
Due, allora, le cose. O la fedelissima Giulietta si ritiene in servizio permanente effettivo anti-Pdl e, dunque, anche quando pedala da Riccione a Rimini. Oppure è convinta che gli scapoli e i fedifraghi pd, al bisogno, provvedano da soli.

domenica 7 luglio 2013

In autunno cadranno solo le foglie?

"Sull'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti - si è impegnato il "leader" Enrico Letta - indietro non si torna".
Nulla in contrario nel concedergli la fiducia. Per ora, tuttavia, si continuerà ad andare avanti con i soldi alla politica perché - sempre a detta del "premier" Enrico Letta - per una decisione sull'abrogazione si dovrà attendere fino a "dopo l'estate". L'augurio è che in autunno, quando cadono le foglie, non debba però cadere, ancora, questo nuovo impegno. Nel frattempo, comunque, a certi rappresentanti del popolo,abituati ad utilizzare i fondi pubblici per esigenze tutte loro personali, buona estate, senza spendere di proprio, in qualche lussuosa località turistica. E, naturalmente, anche buon pane e nutella a colazione  e a merenda con i soldi dei cittadini. Molti dei quali, ormai, non possono più permetterseli per sé.
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Bacchettate a vuoto

"A me fa male - ha detto Papa Francesco - quando vedo una suora o un prete con la macchina ultimo modello. Non si può. Occorree pensare a quanti bambini muoiono di fame".
Più che giusto e più che autenticamente cristiano. Ma non risulta da alcuna parte - nemmeno negli annunci economici del giornale cattolico "Avvenire" - che suore e preti con le macchine ultimo modello si siano affrettati a metterle in vendita e inviare il ricavato ai tanti bambini che muoiono di fame. Papa Francesco, pover'uomo, avrà ancora e sempre tanto da fare, da bacchettare, da combattere. Che il Dio, cristiano o laico, lo aiuti.
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Il cappello di Matteo

"Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi - come apparso su molti giornali - si è fatto ritrarre con un cappello di paglia in testa".
Coerente con le sue personali aspirazioni e con quanto starebbe preparando, per lui, il Pd. Cantava infatti, qualche decennio fa, il noto e bravo Narciso Parigi: "Il cappello di paglia di Firenze è proprio adatto a tutte le evenienze".
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Pippo il vendicatore

"Mi presenterò candidato alla segreteria nazionale del Pd - ha spiegato, durante il suo "PolitiCamp" a Reggio Emilia, Pippo Civati - per vendicare Prodi e Rodotà".
Pippo Civati, il "Vendicatore 2".
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sabato 6 luglio 2013

Lo schiaffo di Grillo al Capo dello Stato

"Beppe Grillo - come si ricorderà - aveva chiesto un incontro con il Capo dello Stato, che gli era stato sorprendentemente accordato, ma poi lui aveva successivamente chiesto un rinvio, che gli era stato sorprendentemente accordato, poiché gravato da sopraggiunti impegni".
Quali impegni così enormi ed indifferibili da venire prima del suo pur richiesto incontro con il Capo dello Stato? Si sono materializzati oggi, quando alcuni fotografi hanno ripreso Beppe Grillo, felice e beato, nelle acque azzurre di un'esclusiva isola in Costa Smeralda. Vergognoso e intollerabile. A meno che Beppe Grillo non sia un nuovo Dio sceso in terra e il Capo dello Stato un semplice pescatore del lago Tiberiade.
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Potenza delle "lobby professionali"

"Gli schemi dei disegni di legge proposti al Consiglio dei Ministri sulla regolamentazione delle "lobby professionali" - si è fatto sapere da Palazzo Chigi - sono stati bloccati in quanto, trattandosi di materia molto delicata, hanno bisogno di attenti approfondimenti".
Altro giro, di vite, altro, però, rinvio. Che va ad aggiungersi ad altri rinvii su altre materie, pur importanti, in attesa di rapide soluzioni. E che concede altra linfa vitale, alle "lobby professionali", per continuare a fare i comodi e gli affari propri. Due risultati gravemente negativi che il Governo Letta avrebbe fatto bene a valutare. Soprattutto a scongiurare. Oppure, anche in questo Governo, tutto cambia, gattopardescamente, perché nulla cambi?
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A chi deve piacere il Governo Letta

"Il Governo Letta - ha sparato la bordata il sindaco di Firenze, Matteo Renzi - deve piacere agli italiani, non al Pdl".
Giusto. Agli italiani, infatti, ma nemmeno, per forza, al sindaco di Firenze, Matteo Renzi.
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Dalla Cina di Mao alla Cina del "marameo"

"L'imperativo - ha voluto ricordare il segretario del partito comunista cinese, Xi Jinping - è servire il popolo con il cuore e con l'anima".
La nuova classe dei ricchi cinesi, però, la pensa in ben altro modo. Sta facendo arrivare dalla Gran Bretagna, ad esempio, uno stuolo di maggiordomi i quali vengano a servire loro con il frac e con i guanti bianchi. Dalla popolare e frugale Cina di Mao, dunque, alla nuova e classista Cina del "marameo".
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Zero, zero carbonella

""Zero, zero, zero" di Roberto Saviano - alla "Feltrinelli" sono disperati - non ha neppure venduto, ancora, 200 mila delle 500 mila copie stampate".
"Zero,zero,zero" di Roberto Saviano, "zero, zero carbonella" (cioè niente di niente) per la "Feltrinelli".
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Quel finto stupidotto del maestro Vissani

"Basta - ha bacchettato lo "chef" Gianfranco Vissani - basta con i cuochi davanti alle telecamere i quali si fanno guidare dal "marketing" e dalle leggi della Tv".
Ma come? Lui che in tv quasi ha messo le radici? "Sì, è vero - ha dovuto ammettere - anche io ho fatto lo stupidotto in tv". Solo che lui, in tv, non ha fatto solo lo stupidotto: ha fatto anche tanti quattrini. E nemmeno unti di fritto o sporchi di ragù.
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venerdì 5 luglio 2013

Italia "minus habens"?

"Il Fondo monetario internazionale ha inviato  - all'Italia - il consiglio di non abiolire l'Imu".
Il Fondo monetario internazionale, per carità, ha tutto il diritto di ricordare all'Italia l'impegno di non oltrepassare certi limiti di bilancio. Ma quale diritto ha di "consigliare" in qual modo non oltrepassarli? A meno che non consideri l'Italia un "minus habens" bisognoso di un tutore. Il che, però, sarebbe molto grave. Per l'Italia, se fosse vero. Per il Fondo monetario internazionale, se vero non fosse.
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A quale titolo?

"L'incontro del Capo dello Stato con Beppe Grillo - ha fatto sapere il Quirinale - avverrà mercoledi".
Quello che il Quirinale non ha fatto sapere, invece, è a quale titolo il Capo dello Stato incontrerà un Beppe Grillo il quale non è né "leader" di un partito né titolare di una carica pubblica, ma è soltanto un comico urlatore. Per di più, come se non bastasse, un abituale avversario delle Istituzioni e un frequente dileggiatore proprio del Capo dello Stato.
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Lo scandalo dei "Bronzi di Riace"

"I famosi "Bronzi di Riace" - è scoppiato lo scandalo - sono ormai stesi in terra da tre anni e mezzo, in una sala provvisoria, perché il "Museo della Magna Grecia", in cui sono rimasti esposti per ventotto anni, è ancora chiuso per restauri".
Il danno, in ogni caso, non è tanto un danno economico perché l'ultimo anno in cui sono stati esposti al Museo, il 2009, i visitatori sono stati appena 36 mila per un incasso di 132 mila euro. E', invece, un ulteriore danno all'immagine di un Paese il quale continua a sputare sopra a quell'inestimabile patrimonio artistico e culturale che tutto il mondo gli invidia. Nel caso specifico, poi, andate a dire ai cittadini di Reggio Calabria di ricollocare i "Bronzi di Riace" in un sito degno del loro valore e giustamente più accessibile al flusso turistico: "cosa nostra è". Sarebbe anche giusto, però, che quella "cosa loro" non se ne stesse stesa in terra, da tre anni e mezzo, in una sala provvisoria. E, quando dovesse finalmente rimettersi in piedi, si decidessero a pubblicizzarla come merita.
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I riguardi di Lele Roveri

"Non esiste - ha fatto sapere Lele Roveri, l'organizzatore della "Festa dell' Unità" a Bologna - che qui inviteremo i "berlusconiani"".
Ha ragione. I "berlusconiani" non sono gente da gnocchi fritti e da salsicce. Sono gente, loro, da tortellini al tartufo bianco e da aragosta con maionese. Si troverebbero a disagio. Meglio non invitarli.
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Il saggio del "cavolo"

"Noi non prendiamo uno stipendio - ha detto a Radio 24, tra l'altro, quel Francesco D'Onofrio il quale è uno del "club dei saggi" chiamati ad indicare concrete forme programmatiche che  possano essere condivisibili da parte delle forze politiche - ma soltanto un rimborso del cavolo".
L'onorevole Francesco D'Onofrio, però, non ha detto, in verità, del cavolo. E, allora, sarà pure un saggio.  Di certo è che si esprime come uno scaricatore di porto.
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La caduta del sindaco Marino

"Il neosindaco di Roma, Ignazio Marino - hanno riportato i giornali - è caduto dalla bici mentre stava recandosi ad un incontro con il Ministro dei Beni culturali, Massimo Bray". 
La fortuna ha vovluto che non si facesse male. L'augurio, però, è che lo abbia convinto dell'urgenza di riparare quei percorsi di guerra che sono da tempo diventate le strade della Capitale. Fatto di cui non si era potuto rendere conto, spostandosi con l' "auto blu", il suo predecessore Gianni Alemanno.
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Richissene...

"Barbara Berlusconi - hanno prontamente rassicurato periodici "gossip", ma questa volta anche il "Corriere della sera"  - ha una nuova "fiamma"".
Periodici "gossip" e "Corriere della sera" fanno, di questa nuova "fiamma", una descrizione accurata in ogni dettaglio. Qui, invece, se ne vuole fare cenno soltanto per ribadire che, per fortuna, ad una stragrande maggioranza di italiani non gliene può fregare di meno. Come non gliene può fregare di meno - altro "scoop" dei giornali "gossip" e del "Corriere della sera" - che Charlotte Casiraghi, figlia della principessa Carolina e nipote del sovrano di Montecarlo, sia incinta di qualche mese.
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