Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 25 agosto 2011

A questua donata si guarda in bocca

"Cari fedeli - ha esortato dal pulpito, nella chiesa di Atella, il parroco don Domenico Traversi - nel cestino delle offerte non mettete monetine, ma euro di carta".

A caval donato, dunque, don Domenico Traversi guarda - eccome - in bocca e storce il naso davanti ad offerte in disprezzati centesimi. Ma, soprattutto, mostra di ignorare il Vangelo di Marco là dove viene apprezzata quella donna che aveva messo nel tesoro del Tempio un solo quattrino, tutto quanto aveva per vivere. Mostra di ignorarlo oppure - facendo magari penitenza con tre Pater, Ave e Gloria - se ne infischia cavalcando Mammona.

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Il "beau gest" dei "Paperoni" francesi

"Tassateci - hanno chiestio al Governo i più noti "Paperoni" francesi come - ad esempio - Liliane Bettencourt ("Oreal"), Cristophe de Magerie ("Total"), Jean Cyril Spinetta ("Air France"), Frank Ribaud ("Danone"), Louis Schweitzner ("Volvo"), Federic Oudea ("Societé General) - tassateci ulteriormente perché, nel momento in cui il deficit incombe, ci sembra necessario contribuire".

Un patriottico, ma soprattutto responsabile "Allons, enfants de la Patrie". E, però, sarebbe bello che una richiesta simile venisse fatta, al Governo, anche dai più noti "Paperoni" italiani come - ad esempio - Moratti, Berlusconi, De Benedetti , Della Valle, Caltagirone, Buffon. E che fosse posibile cantare "Fratelli d' Italia, l'Italia s'è desta". S'è desta, dal suo egoismo, l'Italia di quanti, in un momento in cui il deficit incombe, potrebbero responsabilmente ed efficacemente contribuire. Sarebbe bello, sì. Ma accadrà mai? No.

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Travi e pagliuzze

Anche quest'anno - ha informato il "Corriere di Bologna" - alla "Festa dell'Unità" saranno grandi assenti i registratori di cassa e tutte le entrate, quindi, saranno esentasse".

Un momento, tuttavia. Non è che gli organizzatori della "Festa dell'Unità" siano degli evasori fiscali: possono farlo perché la normativa lo consente come lo consente per qualsiasi altra "Festa" di qualsiasi altro partito. E, dunque, i partiti come la Chiesa cattolica: niente tasse per legali privilegi. Solo che, in momenti difficili come questi, i partiti - come la Chiesa cattolica - potrebbero rinunciare a questi legali privilegi. Con i fatti. E senza tante prediche ipocrite.

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lunedì 22 agosto 2011

Tasse tra inferno e paradiso

"E' un dovere di tutti - è salito sul pulpito. a Madrid, il Presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco - pagare le tasse".

Sacrosanto ammonimento. C'è, tuttavia, chi osserva da quale pulpito giunga la predica. In quanto la Chiesa cattolica, di tasse, continua a non versarne neppure un euro. Non perché certo, sia da annoverare tra gli evasori. Ma perché, tra esenzioni e privilergi, pagare le tasse non le è dovuto. Come, ad esempio, l'Ici - non sulle chiese e sugli altri luoghi di culto - per carità - ma su tutti gli immobili destinati ad attività commerciali e alberghiere. Come L' Irpef. Non su quanto ricevono i religiosi per il loro sostentamento - per carità - ma su quanto ricevono - tra stipendi, liquidazioni e pensioni - i dipendenti della Santa sede e dello Stato della città del Vaticano. Come i diritti doganali e daziari. Non sugli oggetti sacri - per carità - ma su tutte le merci e tutti i medicinali in arrivo da qualsiasi località estera e venduti in buona parte, tra l'altro, nello spaccio e nella farmacia dalle parti del Portone di Sant'Anna. Tutte imposte non dovute, d'accordo, per intese particolari e speciali. Ma - la Chiesa dovrebbe insegnarlo per prima - la solidarietà non dovrebbhe essere imposta per legge: dovrebbe essere suggerita dall'etica e dall'amore per il prossimo. Accordi particolari e speciali le hanno consentito di vivere in un legale paradiso fiscale? Ben per lei. Ma qualcuno starebbe ora lì a negarle la volontà di partecipare, a sua volta, ad un nobile contributo per la ripresa del Paese? Di rinunciare, magari solo in occasione di questo momento difficile, a qualcuna delle sue esenzioni e a qualcuno dei suoi privilegi miliardari? No davvero. E, allora, sarebbe bello ed edificante, se il presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco, dopo avere giustamente minacciato l'inferno agli italici evasori fiscali, annunciasse al più presto una buona azione da paradiso. E, cioè, che la Chiesa cattolica è pronta anche lei, pur non a cingersi addirittura la vita con il cilicio, a stringere un pochino, almeno, la cinghia.

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False invalidità. E i medici certificatori?"

"Continua la caccia - si legge sui giornali - ai numerosi falsi invalidi che hanno intascato, per anni, ingiuste pensioni Inps".

Naturalmente più che giusto. Ma sarebbe interessante conoscere se, invece, è mai cominciata la caccia a tutti quei medici compiacenti i quali, per anni, hanno ufficialmente certificato quelle numerose false invalidità.

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Lo scoop de "Il Giornale"

"Ecco - ha pubblicato con grandissimo risalto, in prima pagina, "Il Giornale" - quello che Silvio non può dire sulla crisi e sugli alleati".

Ma, se Silvio non lo può dire, a "Il Giornale" chi glielo ha detto?

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I cavalli del sottosegretario

"Poiché il costo del petrolio ai pozzi di estrazione continua a diminuire e quello della benzina alle pompe continua ad aumentare - ha fatto conoscere il Ministero dello Sviluppo economico - il sotosegretario Stefano Saglia ha da tempo spronato i petrolieri ad adeguare velocemente i prezzi".

Il risultato dello sprone? Assolutamente nullo, se non addirittura controproducente. Perché, infatti, il costo del petrolio ha continuato a scendere e quello della benzina a salire. E il sottosegretario Stefano Saglia? Constatato che spronare i petrolieri non è mestiere per lui, deve essersi rifugiato in un ippodromo a spronare i cavalli. Cavalli che vanno a biada, per fortuna, e non a benzina.
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Legate Speroni

"In auto - si è vantato il "leghista" Francesco Speroni - ho toccato i 316 chilometri orari. Su "Youtube" c'è anche il video".

Onorevole esempio, per gli italiani, di rispetto delle leggi. Oltre che di strafottente arroganza da parte di chi, eletto in Parlamento, si ritiene al di sopra di tutto e di tutti. Una domanda-consiglio ai "leghisti": ma non sarebbe meglio legarlo nel senso stretto della parola? Magari ad un salice sulle rive del Po. In canotta d'ordinanza. Ma con un bel copricapo per evitare che, restando così immobile, il sole cocente di questi giorni possa evitargli ulteriori danni.

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Luis il modestino

"Luis Durnwalder, presidente della Provincia autonoma di Bolzano - è stato fatto notare - con 340 mila euro l'anno viene retribuito anche più del Presidente americano Obama".

La risposta di Luis Durnwalder? "Me lo merito". Anche se si è dimenticato di aggiungere: "Modestamente".
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giovedì 18 agosto 2011

Senatori eroi e senatori disertori

"Alla seduta del Senato convocata per ricevere formalmente il testo del Governo sulla manovra finanziaria da 45 miliardi e per poterlo inviare in Commissione - è emerso dall'appello del senatore Vannino Chiti che presiedeva al posto di Schifani - si sono presentati, oltre lui, altri dieci senatori".

Dieci senatori, dunque, su 315. Un'immagine davvero da incorniciare. E che, ove ce ne fosse stato ancora bisogno, sta lì a testimoniare quanto i nostri parlamentari sentano l'importanza del loro ufficio al servizio del Paese. "Dieci eroi - ha definito qualcuno - i dieci senatori presenti: quattro del Pdl, tre del Pd, due dell'"Italia dei valori " e uno del "Terzo polo". Eroi? Ma quali eroi! Semplicemente senatori i quali hanno compiuto il loro dovere. E' gli altri trecento e più che andrebbero invece qualificati. Come? Magari come "trecento e più disertori". Datisi alla montagna. O al mare.

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La non solidarietà dei calciatori

"Tassa di solidarietà - è stato calcolato - tra i calciatori, ad esempio, Ibrahimovic dovrebbe versare 890 mila euro, Eto'o 790 mila, Buffon 590 mila, Totti 480 mila, De Rossi 450 mila, Fliamini e Milito 440 mila, Pirlo e Klose 290 mila, Cavani 230 mila".

Ma li pagheranno, i calciatori, quegli euro di solidarietà? Le società, che già pagano loro le tasse normali, hanno fatto sapere che questa tassa di solidarietà la devono pagare i calciatori. La loro associazione, però, ha replicato che no: le tasse - secondo contratto - spettano tutte alle società. E nessuno dei calciatori miliardari, da Ibrahimovic a Cavani, ha fatto sapere che le tasse, per contratto , sono sì a carico delle società, ma questa "di solidarietà se la sentono di versarla personalmente. Per un senso di giustizia e di responsabilità. Per un'etica che suggerisce anche a loro di contribuire, secondo i propri redditi, alle necessità più urgenti del Paese. Un Paese, fra l'altro, che continua ad essere il loro Eldorado. Più o meno a ragione.

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Moretti come Mussolini?

"La capotreno dell' "Eurostar 9455" - ha denunciato la rivista dei macchinisti "Ancora in marcia!" - è stata multata dall'azienda perché il 16 maggio scorso, quando il convoglio è stato deviato sulla "linea lenta" Firenze-Roma, ha informato i passeggeri che ciò stava avvenendo per un guasto sulla linea. La parola "guasto", infatti, è tra quelle proibite, da non pronunciare mai, secondo il manuale di "Trenitalia". La capotreno, dunque, non avrebbe dovuto pronunciarla, ma avrebbe dovuto parlare di "controllo tecnico".


Si è venuto così a sapere che, sempre secondo questo manuale, è anche vietato informare i passeggeri di un eventuale ostacolo sulla linea (ma bisogna parlare genericamente di un "ingombro") e di un eventuale incendio (ma bisogna limitarsi a dire che è in corso un "intervento dei vigili del fuoco"). Come per accreditare, insomma, che sui convogli di "Trenitalia" dell'amministratore delegato Moretti va sempre tutto bene, tranne - ma solo di tanto in tanto - qualche piccolo insignificante inconveniente. "Tutto va ben - dunque - madama la marchesa". O, peggio, come ai tempi di Benito Mussolini quando in Italia tutto doveve apparire per il meglio, il "Minculpop" aveva dettato le regole per non far apparire le "vicende spiacevoli" e i cronisti inadempienti venivano duramente puniti. Ieri i cronisti, insomma, e oggi i capitreno. Ieri Mussolini e oggi Moretti.
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lunedì 15 agosto 2011

I furbetti del Parlamento

"I parlamentari - viene l'assicurazione dal Governo e dalle Camere - pagheranno una "una tantum" del 20% sui guadagni eccedenti i 150 mila euro risultanti dal proprio imponibile".

Un momento, tuttavia, prima di applaudire. Poiché diarie e rimborsi vari - che sono, in realtà, il loro vero stipendiò- non vengono però compresi nel loro imponibile, alla fine sarebbero soltanto 523 parlamentari - su 951 - a pagare quell' "una tantum". Nuovo onorevole arrogante schiaffo al solito italico Pantalone.


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... e ora Cesare Battisti prende pure per i fondelli

"Qui mare, belle ragazze e divertimento - ha dichiarato, ad un settimanale brasiliano, il terrorista pluriomicida Cesare Battisti - rimarrò a Rio per sempre, qui si sta benissimo".

Il terrorista pluriomicida Cesare Battisti, che il Brasile non ha voluto riconsegnare all'Italia per scontare la sua giusta condanna all'ergastolo, l'Italia, dunque, continua a prenderla per i fondelli. Senza il minimo rimorso e, neppure, senza il minimo pudore. Con il sorriso, addirittura strafottente, sulle labbra. Invece di starsene zitto e riservato. Cercando di farsi almeno dimenticare. Ringraziando in silenzio il suo unico vero dio: quell'ex presidente brasiliano Lula de Silva che, incomprensibilmente, ha fino all'ultimo fatto in modo che scampasse al giusto inferno italiano per aprirgli le porte dorate dell'ingiusto paradiso brasiliano.

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L'ambo secco di "Giggino 'o sindaco"

"Ventuno e diciannove - è il consiglio che viene dato nelle ricevitorie partenopee - ambo secco sulla ruota di Napoli".

Ma perché proprio 21 e 19? La spiegazione è che quello è l'ambo di "Giggino 'o sindaco". Ventuno le auto blu che De Magistris, all'indomani della sua elezione, aveva promesso di abolire e di sostituire con più economiche ed ecologiche bici elettriche e, invece, si è poi ben guardato di abolire e di sostituire. Diciannove i contratti che il Comune, alla faccia del momento difficile per gli Enti locali e alla faccia della trasparenza sempre invocata, ha sottoscritto con professionisti esterni e - per di più - a chiamata diretta. E, dunque, incredibile Napoli: appurato che neppure De Magistris potrà essere annoverato nel libro degli amministratori seri ed efficienti, è stato prontamente inserito tra i protagonisti della "Smorfia" (il "libro sacro" dei numeri da giocare al lotto confidando in San Gennaro).

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sabato 13 agosto 2011

Giustizia boh

"Nel 2008 aveva rubato un pacchetto di biscotti da due euro in una pasticceria di Trento, era stato sorpreso, denunciato, rinviato a giudizio, assolto in primo grado, ma richiamato in appello dalla pubblica accusa - ha raccontato il quotidiano "L'Adige" - solo che ora, dopo tre anni, i giudici si sono accorti che la sua assenza alle udienze non è stata classificata come "contumacia" e dunque, per questo vizio di forma, dovrà tutto ricominciare daccapo a novembre prossimo".

Dopo tre anni, dunque, la Giustizia dovrà di nuovo impegnarsi, per un suo errore clamoroso, contro questo pericolosissimo ladro di biscotti. Complimenti - con tanti omicidi, pedofili, stupratori, rapinatori, truffatori, evasori fiscali che troppe volte finiscono per farla franca per decorrenza dei termini dato il gran daffare dei giudici - per questa rigorosa decisione di andare fino in fondo su un reato da due euro. E per il fatto che il Consiglio superiore della magistratura, ancora una volta, non abbia avuto nulla da dire sulla insipienza di certi uffici e sul loro sperperare migliaia di euro, colpevolmente, in un momento di grave difficoltà economica dello Stato come questo che la gente sta pesantemente subendo.

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La "bouvette" di Luigi Zanda

"I servizi alla "bouvette" del Senato - si è indignato il pd Luigi Zanda - devono essere interamente sostenuti da quanti ne usufruiscono".

Giustissima indignazione e giustissima indicazione. Viene spontaneo, tuttavia, chiedersi: "Ma come mai al senatore Luigi Zanda sono occorsi ben otto anni di frequentazione della "bouvette" al Senato per accorgersi ora che i prezzi da pagare sono così vergognosamente bassi? Forse, ogni volta, lui lasciava alla cassa cento euro e, credendo fosse il prezzo giusto, non ritirava mai il resto.

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Questioni di sangue

"Maggiori nuove tasse, sì - ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando il "decreto anticrisi" varato dal Consiglio dei ministri - ma il mio cuore gronda sangue".
Agli italiani, invece, il cuore non può più, ormai, grondare sangue: glielo hanno succhiato - chi più chi meno - quanti hanno governato il Paese dal dopoguerra ad oggi.
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giovedì 11 agosto 2011

Falcone e Borsellino, Mondaini e Vianello

"L'avere cambiato il nome del parco da "Parco Falcone e Borsellino" a "Parco Mondaini e Vianello" - ha creduto di spiegare il sindaco di Parma, Pietro Vignali - è stata una scelta della toponomastica e non della Giunta comunale".

Come dire ai tantissimi che lo hanno contestato: "E io che c' entro? Tutta colpa della signora toponomastica che me lo ha imposto". E, dunque, come dire: "Cari contestatori, a me, oltre a prendere decisioni tragicamente farsa, piace anche di prendere voi per i fondelli. Di contare su quanti non sanno che cosa sia esattamente la toponomasttica e che la toponomastica non è una signora con più poteri di me. A me piace, soprattutto, sputare sulla memoria di due eroici servitori dello Stato". Complimenti, allora, al sindaco di Parma, Pietro Vignali, per la sua strafottente insipienza. Senza - beninteso - togliere nulla ai meriti - altri meriti - di Sandra Mondaini e di Raimondo Vianello. I quali - là dove ora sono e intelligenti come sono sempre stati nella vita - si saranno certamente indignati per primi.

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Questione di lati

"Monica, 16 anni, da Verona - è stato reso noto - ha conquistato, in un concorso promosso da una discoteca di Vicenza, la fascia con la scritta "Miss lato b best boody contest".

La sedicenne Monica di Verona, insomma, ha conquistato , detto in italiano e in parole più chiare, il titolo di più bel sedere d'Italia. Ma - si sono chiesti in molti - non sarebbe meglio che, a sedici anni, una ragazza non pensasse già che i valori della vita - e il successo - siano tutti racchiusi nel "lato b" e non anche , almeno un po', nel "lato a" e - cioè - nella testa, nel cervello, nell'intelligenza, nella cultura? E, soprattutto, non sarebbe stato meglio che il suo genitore - invece di incentivarla e di accompagnarla a quel concorso, addirittura di applaudirla dalla platea e di dichiararsi orgoglioso dopo la sua vittoria - l'avesse consigliata verso prove e successi di ben altro nobile spessore? Domande più che legittime. Ma questo è il mondo, oggi, bellezza...

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I biscotti di Federica Pellegrini

"Federica Pellegrini e Filippo Magnini - ha rivelato il settimanale "Diva e donna" - hanno trascorso insieme una notte d'amore, a Roma, dopo la festa di compleanno della campionessa".


"Che cosa fa Federica Pellegrini - va ripetendo, in uno spot televisivo, una nota marca di biscotti - quando non nuota?" Adesso si sa che non si limita a mangiare biscotti.


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lunedì 8 agosto 2011

Privilegi

"I privilegi - sta pubblicizzando la compagnia aerea araba "Emirates" - non bastano mai".
I politici italiani lo sanno già da molto tempo.
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Depressioni e depressioni

"Io - ha voluto far sapere il cantautore Vasco Rossi - sono depresso da ormai dieci anni".

I suoi "fans" si sono disperati e tutti i giornali hanno continuato a ritenere il fatto così rilevante da dedicargli, per giorni, intere o mezze pagine. C'è, dati i tempi, da capirlo. A molti, tuttavia, preoccupa e addolora di più il fatto che siano ormai depressi, da anni, decine e decine di migliaia di giovani precari e di giovani disoccupati. Vasco Rossi, poveretto, nella sua depressione miliardaria non gliene voglia.
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A Santa Margherita Ligure buona sera e buona serata

"Il sindaco di Santa Margherita Ligure - ha denunciato l'associazione "Tigulliana" - ha azzerato ogni contributo alle iniziative culturali".

Il sindaco di Santa Margherita Ligure, dunque, come l'Arma dei carabinieri: "Usi obbedir tecendo e tacendo obbedir". Arriva da Roma l'ordine di tagliare le spese? Bene: si taglino subito quelle per la cultura e buona sera. Solo che, poi, il sindaco di Santa Margherita Ligure, quando si è trattato di finanziare la serata per "Miss cinema", ha fatto sborsare al Comune quasi duemila euro. Con tanti saluti all'ordine arrivato da Roma e buona serata.

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