"Nel 2008 aveva rubato un pacchetto di biscotti da due euro in una pasticceria di Trento, era stato sorpreso, denunciato, rinviato a giudizio, assolto in primo grado, ma richiamato in appello dalla pubblica accusa - ha raccontato il quotidiano "L'Adige" - solo che ora, dopo tre anni, i giudici si sono accorti che la sua assenza alle udienze non è stata classificata come "contumacia" e dunque, per questo vizio di forma, dovrà tutto ricominciare daccapo a novembre prossimo".
Dopo tre anni, dunque, la Giustizia dovrà di nuovo impegnarsi, per un suo errore clamoroso, contro questo pericolosissimo ladro di biscotti. Complimenti - con tanti omicidi, pedofili, stupratori, rapinatori, truffatori, evasori fiscali che troppe volte finiscono per farla franca per decorrenza dei termini dato il gran daffare dei giudici - per questa rigorosa decisione di andare fino in fondo su un reato da due euro. E per il fatto che il Consiglio superiore della magistratura, ancora una volta, non abbia avuto nulla da dire sulla insipienza di certi uffici e sul loro sperperare migliaia di euro, colpevolmente, in un momento di grave difficoltà economica dello Stato come questo che la gente sta pesantemente subendo.
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