Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 27 agosto 2010

Monsignor violenza

"La "tessera del tifoso" - ha predicato monsignor Claudio Pagani, presidente della "Clericus cup" e consulente ecclesiastico nazionale del "Centro sportivo italiano" - nasce male e avrà vita breve".
Ancora una volta, dunque, "entrata a gamba tesa" di un attaccante di Oltretevere durante un'azione della squadra di Governo. Entrata, insomma, da "cartellino rosso". Rosso cardinale. E comunque, al di là della scorretezza plateale di monsignor Pagani, una domanda: a lui piace che, ormai in occasione di quasi tutte le partite di calcio, i delinquenti travestiti da tifosi vadano allo stadio non per assistere alla partita, ma per aggredire a freddo la polizia, accoltellare avversari, bruciare auto, gettare bombe-carta ed altro dagli spalti? Se così, corra a confessarsi, ma, soprattutto, corra dallo psichiatra. In attesa che qualche suo superiore faccia sapere che Santa Romana Chiesa - c'è da augurarselo - non la pensa come lui.
.

Sorelle forcelle

"Nel Pdl - ha esternato Barbara Contini, appena passata dalle truppe di Berlusconi a quelle di Fini - le donne fanno carriera su tacchi a spillo e armate di minigonne". "Alla Contini - ha replicato Daniela Santanché, una delle fedelissime del Cavaliere - consiglio invece di indossare anche lei un paio di tacchi a spillo perché, a portarli, ci vuole equilibrio e anche coraggio. Che, le piaccia o no, sicuramente noi abbiamo".
C'era una volta la "sorellanza". La solidarietà tra donne. Il vessillo giustamente innalzato tutte insieme - messe da parte invidie, gelosie, risentimenti e stupidità varie - contro lo strapotere maschile. Anche in politica. Fratelli - come si dice - coltelli? E però, allora, anche sorelle forcelle. A punta e avvelenate.
.

Mammine

"La cantante Gianna Nannini - ha rivelato il settimanale "Chi" - aspetta un figlio a 54 anni
Mistero, però, sul padre. Forse Matusalemme morto, secondo la Bibbia, a 969 anni, ma che -magari in incognito - potrebbe essere ancora vivo, vegeto e sessualmente attivo tra noi.
.

Tonino l'incompreso

"In questo clima eccezionale di delirio - ha sentenziato Antonio Di Pietro - i cittadini non capiscono più i politici e la politica".
Sentenza, una volta tanto, realistica. Resta, tuttavia, un fatto incontestabile: i cittadini, nel normale clima dipietresco di assassinio della grammatica e della sintassi, lui non lo hanno capito mai.
.

sabato 21 agosto 2010

Lo spettacolo della politica

"Meno male - aveva dichiarato, in primavera, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - meno male che si sta tornando alla commedia".
Ma il buon Presidente Napolitano lo aveva dichiarato, al mondo del cinema, ricevendo al Quirinale i candidati ai "David di Donatello". Il mondo della politica, però, deve avere equivocato o deve essere stato colto da un attacco di gelosia. Perché, all'improvviso, i suoi attori grandi e piccoli hanno cominciato a mettere in scena quella penosa commedia che sta rischiando di tramutarsi - insistendo su quella trama - in una vera e propria tragedia. Come sarebbe bello, allora, se qualcuno ordinasse di calare il sipario prima che, dall'italica platea, si infittiscano i fischi e i lanci di pomodori...
.

Il maestro "Sua bufala" e "Sua verità" la Storia

"Cossiga - ha scritto il padre di "Repubblica", Eugenio Scalfari - fu colto da una "grave tristezza solitaria", ancora una volta, quando fu minacciato di "impeachment", nel 1991, dal Pci allora guidato da Enrico Berlinguer".
Ma "Sua bufala" Scalfari, se la propria supponenza glielo consente, perdoni laicamente "Sua verità" la Storia. Innanzitutto perché "Sua verità" la Storia continua ad insistere sul fatto che Francesco Cossiga non avesse mai sofferto di ricorrenti crisi depressive patologiche. Ma, poi, soprattutto perché "Sua verità" la Storia continua ad insistere sul particolare che Enrico Berlinguer, nel 1991, era morto già da un anno e, dunque, non avrebbe potuto minacciare alcun "impeachment". "Impeachment" che infatti, sempre secondo "Sua verità" la Storia, fu minacciato da Achille Occhetto, allora segretario di quel Pds nato per restare Pci con un nome diverso.
.

Il nuovo scivolone di Antonio

"Antonio Di Pietro - è filtrata notizia - è inciampato ancora una volta".
Questa volta, però, non con la bocca - come sempre - sulla grammatica e sulla sintassi: è inciampato con un piede, più normalmente, su uno scalino di casa. Uno scalino evidentemente traditore. Cioè berlusconiano.
.

I "Paolini" fuori dal vaso

"Serve - ha scritto "Famiglia cristiana", settimanale dei "Paolini" - un governo di larghe intese per varare una nuova legge elettorale".
Può darsi che, amen, il verbo sia pure giusto. Ma non dovrebbero essere i "Paolini" ad esprimerlo. A meno che non sia stato mandato al rogo il sacro principio dell' "unicuique suum" (a ciascuno il suo e, cioè, a Dio quel ch'è di Dio e a Cesare quel ch'è di Cesare). E sia stato adottato, dunque, un nuovo per niente sacro e del tutto inaccettabile principio: "Omnia mea" (ogni cosa è ormai mia e, cioè, a me sia le cose di Dio che le cose di Cesare). Mostrando allora di stare facendola, infischiandosi perfino di Gesù Cristo, fuori dal vaso.
.

"Stalking" animale

"E' stato accusato di "stalking" - hanno pubblicato le cronache - perché solito apostrofare "terrone" un suo vicino di Napoli e "ciccione" un suo vicino "in carne" di Roma".
La notizia? Lui, l'accusato di "stalking", è uno splendido quanto impudente pappagallo.
.

La carica dei Savoia

"Dal 19 al 29 settembre prossimi - ha confidato Clotilde Courau, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia, al settimanale "Vanity Fair" - mi esibirò al "Crazy Horse"".
Bene. Dopo le esibizioni del Fili sulle reti televisive italiane, ecco dunque l'esibizione della signora Clotilde nel tempio parigino dello spogliarello. Non resta che attendere, ora, l'esibizione delle loro due bimbe, Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria di 7 anni e Luisa Giovanna Agata Gavina Bianca Maria di 4, magari allo "Zecchino d'oro" di Mago Zurlì.
.

sabato 14 agosto 2010

Quell'Angelo cocco di mamma

"Angelo Balducci, colui che è accusato di avere pilotato per un decennio tutti i più grandi appalti d'Italia - è la conferma - potrà continuare ad attendere il processo a suo carico nella propria splendida villa a Montepulciano (24 vani lussuosamente arredati, salone con biliardo, cantinone, piscina, terrazza panoramica con veranda, grande parco di querce, lungo viale fin sulla strada provinciale), villa - oltretutto - corpo di reato".
Fa un certo senso pensare che migliaia e migliaia di indagati, in attesa di giudizio per reati di rilevanza ben minore, siano invece costretti a starsene in poco più di due squallidi metri quadrati, con la difficoltà di rinfrescarsi perfino il viso, senza la possibilità neppure di camminare, venti ore con panorama sulle sbarre, con temperature che d'estate arrivano spesso fino a 45 gradi, nell'impossibilità non solo di distrarsi in qualche modo, ma addirittura di socializzare. E che insomma, mentre ad Angelo Balducci continua ad essere graziosamente permesso di vivere alla grande come un innocente nababbo, ad altre migliaia e migliaia come lui - o, dal punto di vista almeno inquisitorio, meglio di lui - continua ad essere brutalmente imposto di vivere peggio delle bestie. Tanto è vero che già in 39, dall'inizio dell'anno, si sono tolti la vita per disperazione. Cosa che non farà certo mai, nella sua detenzione dorata di Montepulciano, Angelo Balducci. Angelo Balducci cocco di mamma. Cocco di mamma Giustizia. Incredibilmente condizionata da papà Codice.
.

Perché è scoppiata la coppia Berlusconi-Fini

"Perché la coppia non scoppi - ha consigliato Daniela Condorelli su "L'Espresso" - occorrono la fedeltà, la cura costante del rapporto, la tolleranza, lo scambio delle proprie esperienze e una buona intesa sessuale".
Forse, allora, la coppia Berlusconi-Fini è fragorosamente scoppiata perché è mancata la buona intesa sessuale.
.

Pierferdy senza più Oltretevere

"L'Italia - si è amareggiata la Conferenza episcopale italiana - è oggi senza classi dirigenti".
Un po', è vero, come lo Stato della Città del Vaticano. E però, difronte a questa amara sentenza, Pierferdinando Casini dovrebbe porsi, allora, questa domanda: "Ma perché mi sto dando tanto da fare, anche in vista di possibili prossime elezioni, se nemmeno Santa Romana Chiesa, mia nota benevola protettrice, mostra di credermi e di apprezzarmi almeno un cincinino?"
.

Fa' quel Brambilla dice e non quel Brambilla fa

"Impiega le tue vacanze - va esortando, da tempo, uno "spot" del Ministero del Turismo - per conoscere meglio l'Italia, la tua magica Italia".
Giusto ed opportuno. Ma dove è andata in vacanza, in questi giorni, il Ministro del Turismo, Michela Brambilla? E' andata nel solito tranquillo borgo di Menton, in terra di Provenza, nelle francesi acque della Costa Azzurra. E, allora, buone ipocrite vacanze.
.

Dall'Ariston a Palazzo Madama

"Voglio entrare in politica - ha confidato la cantante Ornella Vanoni al Sindaco di Milano, Letizia Moratti - mi piace.Mi aiuterai a candidarmi?"
Ornella Vanoni, 76 anni, si è dunque stancata di cantare sui palcoscenici e, magari, le è venuta la voglia di andarle a cantare in Parlamento? Può darsi. Oppure questo suo desiderio le nasce, inconsciamente, da qualcuna delle sue canzoni che l'hanno resa famosa. Come, ad esempio, "Mi sono innamorata di te" (Silvio) del 1969, "Io ti darò di più" (Silvio) del 1966, "La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria" del 1976, "Un gioco senza età" del 1972, "Stella nascente" del 1992, "Sogni proibiti" del 2002. Ma non certo, sicuramente, "Siamo pagliacci" del 1964.
.

lunedì 9 agosto 2010

Trema, Pantalone, trema

"Sembra sempre più probabile - secondo i commentatori politici - che gli italiani vengano chiamati, magari anche in fretta, a rinnovare il Parlamento".
Questo probabile fatto, al di là di come ognuno possa legittimamente pensarla politicamente, non può che apparire obiettivamente scandaloso. E non per uno, ma addirittura per tre vergognosi motivi. Il primo: l'italica politica continuerebbe a dimostrare la sua incredibile, gravissima, connaturata incapacità di portare normalmente a termine una intera legislatura, di non essere ancora oggi in grado di anteporre gli interessi del Paese ai suoi interessi partitici, di non avere ancora oggi imparato il vero e corretto ruolo sia di maggioranza sia di opposizione. Il secondo: quanto fino ad oggi è stato realizzato o impostato di buono - poco o tanto che possa essere giudicato - andrebbe completamente a ramengo e la situazione economica, soprattutto, subirebbe un contraccolpo drammaticamente negativo. Il terzo: gli italiani sarebbero chiamati ad un ulteriore notevole esborso perché, mentre dovrebbero continuare a pagare intreramente i partiti per l'attuale legislatura, ancorché non dovesse concludersi, dovrebbero cominciare a pagare anche per la nuova successiva legislatura e - anche in questo caso - per cinque anni a prescindere da quella che potrebbe poi essere la sua effettiva durata. Qualcuno, in proposito, potrebbe chiedersi: ma, il 18 e il 19 aprile 1993, oltre il 90% degli italiani non aveva votato contro il finanziamento dei partiti? Certo. Ma i partiti non sono sosggetti che stanno lì - come si dice - a pettinare le bambole. Gli italiani - hanno ragionato - hanno detto no al finanziamento? D'accordo. E allora, in Parlamento, approveremo una legge che non si chiamerà più finanziamento, ma rimborso elettorale. Legge approvata all'unanimità, naturalmente, e tutt' oggi in vigore. Ritoccata anzi, sempre all'unanimità, di tanto in tanto. Nel senso che i rimborsi, inizialmente fissati in 1600 lire ad abitante, sono progressivamente arrivati a ben cinque euro (quasi 10 mila delle ex lire) per ciascun elettore. Con grande soddisfazione dei cassieri dei partiti. I quali, al di là di quanto vanno sostenendo pubblicamente i loro segretari nazionali, hanno segretamente cominciato a stropicciarsi le mani. E - per non saper né leggere né scrivere, ma sapendo fare bene i loro furbi conti - avranno già aggiunto nuove pagine nei loro libri contabili. Alla voce entrate. Provenienza: Pantalone.
.

Cappon leso

"L'ex direttore generale della Rai Claudio Cappon, che era rimasto un anno senza alcun incarico e che ora è stato nominato amministratore delegato di "NewCo Rai international" - ha rivelato "L'Espresso" - ha chiesto un risarcimento pecuniario in quanto ha ritenuto ridimensionato, in quel periodo di "non lavoro", il suo prestigioso ruolo".
Può darsi abbia ragione. Il fatto è, comunque, che l'ex direttore generale della Rai Claudio Cappon, durante quel periodo di "non lavoro", ha continuato a percepire ugualmente i suoi bei 700 milioni lordi di stipendio. Non ha subìto, cioè, alcun ridimensionamento del suo straricco compenso. Settecento milioni in un anno, insomma, per non fare nemmeno una volta "ba". Ma, come sembra, non gli sta neppure bene. E può darsi, appunto, abbia ragione. Nel senso che, a lui, non interessa tanto un lauto risarcimento materiale in soldoni, ma il riconoscimento del ridimensionamento patito. In questo caso, allora, tanto di cappello. Ma, anche, l'attesa di un nobile annuncio: che - ove questo riconoscimento dovesse essergli un giorno accordato - lui lo devolverebbe, coerentemente, a qualche edile, a qualche mezzadro, a qualche badante. I quali, troppo spesso, lavorano a cottimo per quattro soldi e nessuno fa caso al loro ruolo. Né quando sfacchinano ogni giorno né, tantomeno, quando rimangono senza occupazione.
.

Timonieri

"Le associazioni "Polo sud" e "Cristiano-sociali" - si è saputo - hanno regalato a Silvio Berlusconi, quale riconoscimento della sua abilità nel dirigere il Pdl e il Paese in acque sempre più tempestose, un timone di oro zecchino".
Un altro prestigioso appellativo, dunque, per il già pluriosannato Cavaliere: quello, nientemeno, di timoniere. Come cioè, per tornare indietro nella storia, quello attribuito ad un personaggio quale Mao Tse-tung. A conferma che ognuno, lo meriti o no, ha il timoniere che può.
.