Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 30 marzo 2011

La Francia, gli immigrati e Cesare Battisti

"La Francia - arriva ogni giorno notizia - continua a respingere gli immigrati al confine di Ventimiglia".

Un suggerimento, allora, agli immigrati: dicano tutti , per farsi accogliere anche bene, di chiamarsi Cesare Battisti.

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Sarkozy, Marsala e Lampedusa

"La passione del Presidente francese Nicolas Sarkozy - è arrivata l'informazione - è la "piccata al Marsala".

Ah, sì? L'informazione è venuta a colmare un grande vuoto nell'opinione pubblica mondiale. Ora, però, l'opinione pubblica mondiale resta in trepida attesa di sapere quale possa essere la passione del Presidente Sarkozy in fatto di dolcetto a fine pasto. Quale potrà essere mai? Una cosa, tuttavia, appare certa: non dovrebbe avere alcuna passione per il "tiramisu". Il "tiramisu" di immigrati dai barconi. Il "tiramisu alla Lampedusa".

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Gli incidenti sul lavoro? In gelateria

"Sul tema della sicurezza sul lavoro - ha introdotto un servizio, pochi giorni fa, la trasmissione tv di Rai 1 "Mattina in famiglia" - abbiamo invitato un esperto del Ministero del lavoro e un noto imprenditore".

Ottima iniziativa. Ottima, però, soltanto per l'esperto del Ministero. E pessima, invece, per il noto imprenditore perché non è stato invitato il titolare né di un'azienda edile né di un'azienda metalmeccanica né di un'azienda agricola (settori nei quali si verifica il maggior numero di incidenti sul lavoro). E' stato invece invitato il titolare di una nota grande industria gelatiera. Come se, insomma, i pericoli maggiori, per i lavoratori impiegati, fossero sempre venuti e continuassero a venire da uno squaglio di cioccolato, da un pentolone di crema, da una trasformazione di pistacchio, da una confezione di cono biscottato. Incredibile e inaccettabile. Incredibile perché, in effetti, nessuno avrebbe mai creduto, pur ormai conoscendola bene, che la Rai sarebbe stata capace di raggiungere simili livelli di bassezza intellettiva e giornalistica. Inaccettabile perché, oltretutto, è stata fatta, nominando e presentando l'imprenditore gelataio, una clamorosa pubblicità occulta. Ancora una volta, dunque, Rai di tutto e di più. Di cui, però, dovrebbe cominciare a vergognarsi.

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Sognando solidarietà

"In un momento così difficile come questo - ha chiesto il segretario dell'Udc, Pierferdinando Casini - non sarebbe possibile chiamare i più ricchi a una sorta di maggiore solidarietà?"

Sarebbe, secondo buon senso e buon cuore, più che possibile. E più che giusto. Solo che la richiesta di Pierferdinando Casini è caduta completamente nel vuoto nelle due aule parlamentari: banchi del Governo, banchi della maggioranza, banchi dell' opposizione. Dove ad esempio siedono, quando ci vanno, onorevoli "superpaperoni" come Silvio Berlusconi (reddito 2009 oltre 40 milioni di euro), Antonio Angelucci, Giuseppe Consolo, Giulia Bongiorno, Maurizio Paniz, Nicolò Ghedini, Umberto Veronesi, Raffaele Ranucci, Salvatore Sciascia (redditi 2009 fra i sei milioni e un milione di euro) e "paperoni" come Gianrico Carofiglio, Giuseppe Ciarrapico, Guido Bertolaso, Carlo Azeglio Ciampi, Luca Barbareschi, Daniela Santanché, Santo Versace (redditi 2009 fra il milione di euro scarso e poco più di seicentomila euro). Con tanti saluti e tanti pernacchi a Pierferdinando Casini (reddito 2009 dichiarato poco più di centomila euro) e ai suoi più o meno ingenui sogni di solidarietà.

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domenica 27 marzo 2011

Lugo di Ravenna sottopra

"A Lugo di Ravenna - la notizia è stata confermata - capolista del finiano Fli alle comunali di maggio sarà quella Caterina Basevi che continua ad essere attivissima nel sindacato Cgil al quale si è iscritta più di trent'anni fa, quando ne aveva appena sedici".

In tempi di più o meno clamorose trasmigrazioni, magari, la notizia potrebbe ormai definirsi anche normale. Ma il "flippino" Fini e il "piddino" Bersani non farebbero male, forse, ad interrogarsi seriamente. Il "flippino" Fini sul come mai il suo movimento di destra, con radici Msi e An, trovi ormai normale candidare capilista perfino sindacalisti militanti di sinistra con radici Pci e Pds. Il "piddino" Bersani sul come mai perfino sindacalisti militanti di sinistra trovino normale candidarsi capilista nel Fli invece che nel Pd.

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Pionati e il volontariato degli altri

"Noi - ha messo in chiaro l'onorevole Francesco Pionati, ex giornalista Rai, segretario di "Alleanza di centro per la libertà" e, dal gennaio scorso, tra i fondatori di "Iniziativa responsabile" in appoggio al Governo - vogliamo, comunque, un terzo dei sottosegretari che ha Berlusconi".

Sembrerebbe, a leggerla così, un ricatto bello e buono. Fatti, in ogni caso, di Berlusconi. Quello che però non può essere dimenticato è che il piccolo, ma ghiotto "centrista" Francesco Pionati, nel 1992, ha pubblicato - per i tipi della "S.E.I." di Torino - tre poderosi volumi dal titolo "Guida al volontariato italiano". Il volontariato degli altri, evidentemente, visto che ha fatto sapere a Berlusconi che lui non fa niente per niente e, anzi, esige anche l'esagerato. Prendere o lasciare. Da vero, coerente, nobile "fondatore responsabile".

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Stivaletti d'oro

"Vorrei andare via - ha dichiarato il cantautore Daniele Silvestri in una intervista a tutta pagina sul "Corriere della sera" - da questa Italia ridotta a "stivaletto"".

Ma - c'è da chiedersi - chi glielo impedisce? Che si sappia, nessuno. E allora, se il cantautore Daniele Silvestri fa uno sforzo per non andare via, forse è perché tanti disdegnati italici "stivaletti" con il gusto musicale nei piedi, lo stanno facendo d'oro acquistando i suoi dischi.

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"Ferrari" e l' "effetto Lapo"

Nella prima prova automobilistica di "Formula 1" a Melbourne - si è visto in diretta tv - le "Ferrari" si sono deludentemente classificate al quarto e al nono posto".

Potenza inferiore rispetto alle altre scuderie? Pit stop sbagliati? Strategia di corsa non adeguata? Piloti non al meglio della condizione? Qualcuno, però, ha subito azzardato un'altra ipotesi: è bastato, semplicemente, che da Torino prendesse il via la voce di un prossimo incarico alla "Ferrari" di Lapo Elkan, il "fratello Fiat" che, fino ad oggi, ha notoriamente tirato avanti, sulla strada della sua vita, con il motore giù di giri e con le gomme sgonfie.

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mercoledì 16 marzo 2011

Alla ricerca di Dio

"Non accetto confronti con Giuliano Ferrara - ha confessato Eugenio Scalfari nella trasmissione "Otto e mezzo"- perché non lo ritengo mio pari. Accetterei volentieri un confronto, invece, con Silvio Berlusconi".
La speranza è che, alla fine, Silvio Berlusconi decida di confrontarsi con Eugenio Scalfari. Uscendone un vincitore, infatti, si saprebbe finalmente chi è Dio.
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Bidelli e carabinieri

"La scuola è in difficoltà economiche - ha voluto ribadire il Ministro dell'istruzione, Maria Stella Gelmini, in una trasmissione televisiva - anche perché esistono tanti sprechi. Basti pensare che ormai oggi, in Italia, ci sono più bidelli che carabinieri".
E' vero che oggi, in Italia, ci sono ormai più bidelli che carabinieri. Ma, con tutto il rispetto per le opinioni del Ministro Gelmini, potrebbe anche darsi che la sua equazione non sia proprio quella corretta. Perché, in effetti, potrebbe scontrarsi con un'altra. Quella secondo la quale, anzi, il numero dei bidelli sarebbe invece giusto, quindi non eccessivo, e sarebbe invece carente, quindi non giusto, il numero dei carabinieri. Come sarebbe pronto a dimostrare, sicuramente, l'onorevole Ignazio La Russa, suo collega di Governo al Ministero della difesa. Ma come confermerebbero, anche, quei cittadini italiani che i carabinieri, ormai, li vedono in giro con il lanternino.
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sabato 12 marzo 2011

A chi il "giocattolo Silvio"?

"Silvio Berlusconi è mio - va rivendicando il pubblico ministero Fabio De Pasquale, il quale ha in mano il cosiddetto "processo Mills" - e guai a chi me lo tocca". "Te lo tocco io - gli va replicando il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, la quale ha in mano il cosiddetto "processo Rudy" - perché l'ho già messo in corsia preferenziale".
Come andrà a finire, dunque, questo "Berlusconi è mio"-"No è mio"? "Lo devo processare prima io"-"No prima io"? La spunterà il calvo pubblico ministero Fabio De Pasquale, il quale teme fortemente il pericolo della prescrizione, o il procuratore aggiunto Ilda Boccassini dalla folta e rossa criniera, la quale teme di dover spegnere i riflettori prontamente accesi sul suo processo a presunte "luci rosse"? Il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, è rimasto muto, fino ad oggi, di fronte alla singolare "disputa d'imputato". Uno di questi giorni, tuttavia, dovrà pur pronunciarsi. E allora sarà interessante, non solo dal punto di vista giuridico, conoscere a quale dei suoi due affezionati figlioli avrà deciso di assegnare il "giocattolo Silvio".
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Infanzia bruciata

"Dopo il bambino di dieci anni che ha conficcato la parte lignea di un pennello, durante un litigio, nel collo di un suo compagno di classe - hanno riportato i giornali - ecco un ragazzino di dodici anni che ha cercato di strangolare sott'acqua, durante una partita di pallanuoto, un avversario della sua stessa età".
Evoluzione della specie. Dopo l'ormai sorpassato James Dean in "Gioventù bruciata", i nuovi tempi stanno per proporci un Jamesino Dean quale duro interprete di "Infanzia bruciata". In attesa, magari, di un esserino di sette giorni a staccare l'ossigeno al suo vicino di culla e dover cercare un Jamesinuccio Dean per "girare" "Neonatalità bruciata".
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Costituzione e Vangelo

"La Costituzione - ha messo per iscritto, in un suo documento, la Conferenza episcopale italiana - non deve essere stravolta da alcuno".
Giusto e sacrosanto. Ma nemmeno il Vangelo dovrebbe essere stravolto da alcuno.
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Fede e politica

"Gesù di Nazareth - ha ribadito Benedetto XVI° nel suo ultimo libro - è stato il primo a separare fede e politica".
Esatto. E lode, naturalmente, a Gesù di Nazareth. Peccato, però, che i suoi rappresentanti in terra, con il trascorrere del tempo, le abbiano riunificate sempre più saldamente.
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Amica banca

"Se una banca dovesse fallire - ha ribadito l' Unione europea - ogni correntista potrà essere rimborsato fino ad un massimo di centomila euro".
Ma il rimborso, tempo fa, non era stato fissato in 103 mila e 291 euro? Certo. Ora, però, dovrà essere di 3291 euro in meno. Qualcuno potrebbe anche osservare: tante storie per 3291 euro? E perché no? Ma, poi, non tanto per la cifra in sé. E, neppure, per una pur legittima questione di principio. La preoccupazione è che, continuando su questa strada, un giorno, ove una banca dovesse fallire, ogni correntista potrebbe essere obbligato a versare lui qualcosa per darle - poveretta - una mano.
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Benedizioni

"I vertici piemontesi del Pdl - si è saputo - hanno mandato il loro candidato sindaco di Torino, Michele Coppola, a farsi benedire dall'arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia".
Abile mossa strategica, questa dei vertici piemontesi del Pdl, nel tentativo di ingraziarsi il Cielo e, quindi, di evitare che il loro candidato sindaco di Torino, il giorno delle votazioni, venga mandato a farsi benedire dagli elettori. Ma il Cielo sarà d'accordo?
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martedì 8 marzo 2011

Affido con comodo

"Il Tribunale civile di Roma - ha pubblicato "Il Messaggero" - ha deciso di affidare alla madre i due gemelli contesi dai genitori al momento della separazione".
Embé? Embé un corno. Perché il Tribunale civile di Roma ha impiegato ben sette anni per prendere la sua decisione e, intanto, i due gemelli hanno compiuto vent'anni. Intanto, cioè, sono diventati maggiorenni. L'affidamento oggi, perciò, ha obiettivamente assunto tutti i connotati della beffa: sarebbe stato invece utile, per una loro crescita sana ed equilibrata, se fosse opportunamente arrivato durante il difficile periodo della loro maturazione. Ma i giudici - si sa - hanno sempre altro di più urgente e di più importante a cui dedicarsi. E, allora, c'è da ringraziare che l'affidamento non sia arrivato ancora più tardi e più inutilmente. Magari fra altri dieci anni. Magari quando i due gemelli avrebbero avuto anche loro un coniuge e dei figli.
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Il processo al giudice Spataro

"A riforme epocali - ha dichiarato Armando Spataro. sostituto procuratore a Milano - risposte epocali".
Molti, nel centrodestra, hanno gridato allo scandalo. Ma perhé? Perché pensare subito male del povero sostituto procuratore Armando Spataro? Lui, magari, ha voluto solamente dichiarare che, quando dovessero arrivare riforme epocali per il sistema giudiziario, i magistrati non dovrebbero più dare risposte antiquate, stantìe, superate dai tempi. Ma, finalmente, risposte nuove, moderne: epocali, appunto, di questa epoca. E che diamine! Sempre con questo maledetto processo alle intenzioni...
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8 marzo d'Italia

"Nella Camera dei deputati della Repubblica africana del Ruanda - fonte l' "Interparliamentary union" - la donne sono presenti al 56,3%".
Davvero ammirevole ed esaltante. Specialmente se si considera che in Italia - sempre secondo la stessa fonte - sono presenti al 21,3%, perfino dopo il Mozambico (39,3%). Ma, soprattutto, se si considera che, in Italia, le donne continuano a rivendicare i loro diritti - anche politici - non con azioni incisive e concrete, ma con lamentazioni irritanti, chiacchiere retoriche, manifestazioni fini a se stesse, divisioni stupidamente ideologiche. Come oggi 8 marzo, quando a Roma, invece di stringersi in un corteo forte ed unitario, si sono divise in due cortei sfilacciati e inconcludenti. Senza le ripudiate minose, sì, ma anche senza alcun altro fiore di idea e si seria volontà di lotta.
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domenica 6 marzo 2011

Il nuovo "bingo" degli eurodeputati

"I deputati dell'Unione europea - l'indiscrezione è arrivata da Bruxelles - si sono votati altri 1500 euro al mese, per spese di segreteria, da aggiungere agli oltre 17 mila euro che già percepivano".
Perché indiscrezione e non notizia? Perché la votazione è arrivata in pochissimi minuti, zitti zitti, piano piano, senza fare confusione, tanto clamore, tanti annunci ufficiali. E questo chissà mai per quale motivo, visto che i deputati dell'Unione europea non sono per niente inclini alla vergogna.
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Mauro Masi e la piccola Yara (2)

"Nei nostri programmi televisivi - aveva opportunamente fatto sapere, lunedi 28 febbraio, il direttore generale della Rai, Mauro Masi - dobbiamo evitare l'accanimento mediatico sulla tragica vicenda di Yara Gambirasio".
Solo che, già dal giorno dopo, i programmi televisivi della Rai - come già sottolineato in questo "blog" - si erano incredibilmente infischiati dell'opportuna indicazione direttoriale e si erano lasciati andare ad un accanimento mediatico tanto deprecabile quantro odioso. Oggi, domenica 6 marzo, il conduttore della trasmissione "L'arena", Massimo Giletti, non solo ha continuato ad infischiarsi incredibilmente del suo direttore generale, ma ha intinto ancor più il dito, con cinismo, nella tragica vicenda della piccola Yara. E il direttore Masi ancora una volta spernacchiato? Ancora una volta zitto. Ora, però, il caso non può essere più sottaciuto e sottovalutato. Perché, se il direttore generale Mauro Masi non si è vergognato nemmeno questa volta di avere sostenuto il ruolo del due di briscola in Rai - e questi potrebbero essere anche fatti suoi - non va invece bene che, a causa della sua inesistente autorevolezza, gli utenti che pagano profumatamente lui e tutto il resto dell'azienda debbano essere invitati a programmi più che discutibili o debbano essere costretti a spegnere il televisore.
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Capitan Mastranzo

"Il consigliere comunale napoletano Pietro Mastranzo - si sta interessando il "Guiness dei primati" - ha cambiato casacca, durante la legislatura che si sta avviando più o meno decorosamente verso la sua conclusione - ben otto volte: eletto con la casacca dell'Udc, l' ha poi cambiata con quella del Gruppo misto, con quella di Iniziativa popolare, con quella della Margherita, con quella del Partito democratico, con quella dell'Udeur, con quella dei Popolari per il sud, infine con quella di Forza Italia".
E, dunque, bravo Mastranzo. Ove si dovesse un giorno allestire una "nazionale dei voltagabbana", lui - per meriti ampiamente acquisiti - verrebbe designato ad esserne, di sicuro, il "capitano".
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Ritardi

"Il 57% dei treni italiani - secondo i dati di "Altroconsumo" fatti conoscere anche all'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti - non arriva in orario e il ritardo medio è di 13 minuti".
A Palermo, dove non arriva in orario addirittura il 100% dei convogli, hanno coniato questo "slogan": "Mauro Moretti ritardi perfetti". Accompagnandolo, comprensibilmente, con un invito a fare le valigie e ad andare in un certo luogo tanto ritenuto consono quanto irripetibile. Ma subito. Non in treno, quindi, perché ci arriverebbe in ritardo.
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mercoledì 2 marzo 2011

Otto marzo uno e due

"Le aderenti ai tradizionali movimenti femministi e le aderenti al nuovo movimento "Se non ora quando?" - è la notizia - non si sono trovate d'accordo su come festeggiare l' otto marzo e dunque, quest'anno, i cortei saranno due".
Supponendo allora che le femministe storiche decidano di sfilare alle 9, "Se non ora quando"? Già: se non a quell'ora, quando? Può darsi due ore dopo o, addirittura, tre. Tanto per dimostrare quanto i movimenti vecchi e nuovi non abbiano ancora capito la necessità di portare avanti uniti la battaglia per i sacrosanti diritti e per il pieno rispetto delle donne.
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Le "rosse" di Silvio

"Questa "rossa" è un cane da polpaccio - ha scherzato Silvio Berlusconi durante una manifestazione del Pdl a Milano - quando ti afferra non ti lascia più".
A chi ha voluto fare riferimento Silvio Berlusconi? Evidente, specialmente a chi era presente alla manifestazione: ha voluto fare riferimento alla sua accanita ministra Michela Brambilla seduta, sorridente, accanto a lui. Se infatti avesse voluto fare riferimento alla sua implacabile accusatrice Ilda Bocassini seduta ad attenderlo arcigna in Procura della Repubblica, avrebbe pronunciato le stesse parole, sì, ma senza scherzarci troppo su. Seriamente, insomma, e anche con qualche serio segno di preoccupazione.
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Mauro Masi e la piccola Yara

"Nei nostri programmi televisivi - ha opportunamente fatto sapere, lunedi 28 febbraio, il direttore generale della Rai Mauro Masi - dobbiamo evitare l'accanimento mediatico sulla tragica vicenda di Yara Gambirasio".
Parole, in effetti, quanto mai opportune. Solo che martedi 1° marzo, appena il giorno dopo, anche i programmi televisivi della Rai hanno scatenato un deprecabile ed odioso accanimento mediatico sulla tragica vicenda della povera Yara. A dimostrazione, allora, di due fatti. Fatto primo: i programmisti e i giornalisti della Rai se ne infischiano allegramente delle parole, anche quando sono opportune, del loro direttore generale Mauro Masi. Fatto secondo: poiché il direttore generale Mauro Masi non è intervenuto a fermare l'accanimento, vuol dire che se ne infischia allegramente di seguire le "reti" della "sua " Rai e non può quindi accorgersi di quanto viene trasmesso. Oppure le segue, se ne accorge, ma non muove un muscolo se viene spernacchiato dai "suoi". Fatto primo o fatto secondo - chissà? - resta comunque un fatto terzo: il direttore generale della Rai Mauro Masi dovrebbe spiegare, almeno agli utenti che lo pagano con il proprio canone, che cosa ci sta a fare, lui, seduto su quella poltrona di viale Mazzini a Roma.
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Capelli e cavoli

"Il calciatore Mario Balotelli - ha pubblicato, perfino, il "Corriere della sera" - si è presentato in campo, domenica scorsa, con i capelli rasati a strisce e di un bel biondo ossigenato".
Ah sì? Ma - per dirla educatamente - e questi cavoli?
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