Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 31 dicembre 2014

Tsunami Silvio

"Appena mi lasceranno libero - continua ad avvertire amici e nemici, ritenendo che i giudici, il 15 febbraio prossimo, gli consentiranno il pieno ritorno all'attività politica, Silvio Berlusconi - mi scatenerò".
Tsunami, dunque, Berlusconi? In un certo senso sì - va spiegando lui - perché è urgente rimediare all'attuale mancanza di democrazia in Italia eliminando quell'oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria che mette a repentaglio la libertà di tutti. Quello, certo, che ha sempre sostenuto anche dai domiciliari. Ma, ora che si avvicina il 15 febbraio, sembra affermarlo con più forza. Già con un vento e con un mare di parole che lasciano preludere, appunto, lo sconvolgente tsunami. Ma, nelle praterie e sui colli della politica, nessuno si sta attrezzando per cortruirsi un'Arca su cui salvarsi. Certezza che, tutt'al più, scoppierà soltanto un temporale di primavera? Presunzione? Incoscienza? La prima risposta arriverà con i risultati delle regionali di maggio. Dopo che Silvio Berlusconi avrà cominciato a scatenarsi. Sempre che comunque i giudici, il 15 febbraio, gli restiuiscano la piena libertà.
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Se l'ospedale scrive alla morta per sapere come sta

"L'Azienda sanitaria "Ospedale di Circolo" di Varese - si è appreso - ha spedito, a metà novembre, una lettera alla signora Silvana Franchetto, la quale aveva subìto qualche mese prima tre interventi al cuore, per informarsi delle sue condizioni di salute durante il decorso post-operatorio e per invitarla, anche, ad un convegno sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari".
Sarebbe stata una iniziativa davvero eccezionale e meritoria, se la signora Silvana Franchetto non fosse però morta proprio pochi giorni dopo quei tre interventi al cuore. E se la lettera dell'Azienda sanitaria "Ospedale  di Circolo" di Varese non fosse stata spedita con la vergognosa affrancatura della beffa.
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Dubbio gusto Albania-Italia

"Quando il "premier" albanese, Edi Rama, ha invitato gli imprenditori italiani a trasferirsi nel suo Paese perché con tasse solo al 15% e senza sindacati - questa la "versione buonista" data in tutta fretta - si è trattato unicamente di un "affondo ironico" tanto è vero che il nostro "premier" Renzi ha subito commentato: "It's a joke" e, cioè, "Sta scherzando"".
Prenda per buona, chi vuole, questa "versione buonista". Ma, ora, sarà interessante vedere come l'abbiano intesa gli imprenditori italiani. Se davvero come  uno scherzo, comunque di dubbio gusto, o come un invito vero e, comunque, altrettanto di dubbio gusto. E, quindi, se qualcuno lascerà l'Italia - oltre a quelli che l'hanno già lasciata - per trasferirsi nel Paese del presunto burlone "premier" albanese, Edi Rama.

Nel ghiaccio no, nell'acqua bollente sì

"Un ristoratore di Firenze - con decisione del giudice Claudia Panteri - è stato condannato a 5 mila euro di ammenda per avere tenuto aragoste ancora vive nel ghiaccio e, quindi, a temperature così rigide da causare loro sicure sofferenze".
Anche gli animali vanno giustamente tutelati e, quindi, nulla da eccepire per l'ammenda inflitta al ristoratore fiorentino. Solo, però, una domanda: ma perché le norme - o i giudici - non infliggono ammende, allora, quando le aragoste ancora vive vengono gettate a cuocere nell'acqua bollente? Sotto zero è punibile, dunque, ma a cento gradi è lecito? Sembra - anzi è - non solo una incredibile contraddizione, ma anche una valutazione molto stupida. Qualcuno, sfidando la lobby dei cuochi e i ricchi buongustai, dovrebbe forse occuparsene.
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Silvio e Francesca

"Silvio Berlusconi prima e la fidanzata Francesca Pascale poi - smentendo  il quotidiano "La Stampa" che aveva dato la loro unione in crisi - hanno tenuto a precisare che il loro amore è invece quello di sempre e che mai avrà fine".
Meno male. Gli italiani, a questo punto, possono tornare a dormire tranquilli.
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martedì 30 dicembre 2014

Lo sgambetto dello sponsorizzato

"Sono il primo sponsor - ha detto il "premier" Renzi in visita ufficiale a Tirana - dell'adesione dell'Albania all'Unione europea".
Niente di male. Anzi. Peccato, però, che il "premier" albanese, Edi Rada, se ne sia poi uscito, nella conferenza-stampa, invitando gli imprenditori italiani nel suo Paese perchè lì "le tasse sono solo al 15% e non ci sono i sindacati".  Quando si dice la riconoscenza. E quando si dice, anche, che il "premier" Renzi dovrebbe assicurarsi di non correre il pericolo, prima di sbilanciarsi in sponsorizzazioni, di essere preso per i fondelli dagli sponsorizzati. Altro che Al Pacino, Fonzie e Speedy Gonzales : nemmeno Pluto, Pippo e Paperino si sarebbero fatti trattare così.
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"Botti" sì e no

"Molti Comuni - ad evitare i soliti drammi nella notte di fine d'anno - hanno emanato decreti per vietare i "botti"".
Tra i Comuni che non li hanno emanati, quelli di Genova, di Reggio Emilia, di Firenze, di Roma e , naturalmente, di Napoli. "Perché - hanno detto, seppure in varie forme e con varie sfumature, i rispettivi sindaci - non si può vietare la festa". Beh, certo, vietare la festa no. Ma vietare il "Vietnam di Capodanno", con i suoi immancabili feriti ed anche qualche morto, sarebbe stato meglio di sì. L'augurio, comunque, è che quei sindaci, il primo gennaio 20125, non debbano avere, naturalmente, alcun loro cittadino sulla coscienza.
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Nessuno tocchi Silvio

"Se gli ostili al "Patto del Nazareno" - ha mandato a dire, sia a quelli di sinistra che a quelli di destra, il "premier" Renzi - pensassero che possa esistere "Forza Italia" senza Berlusconi, auguri".
Volpe di un Matteo. Avendo ben presente che avrà assoluto bisogno di Silvio per far passare in Parlamento le sue riforme istituzionali, eccolo lì ad indicarlo come l'insostituibile "gran sacerdote" di "Forza Italia". E, in pratica, ad invitare tutti i mugugnanti e i contestatori a farla finita e ad accettarlo come un uomo indispensabile per le Istituzioni. Resta da vedere, però, se questo inito avrà fatto breccia negli animi ribelli, ad esempio, sia di Pippo Civati e compagni nel Pd sia di Raffaele Fitto e soci in "Forza Italia". Non c'è da esserne sicuri. E nemmeno sereni.
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La democrazia dello Stato islamico

"Suggerisci - è partito, dal sito del proclamatosi Stato islamico, l'invito ai "fedeli" - il modo migliore per uccidere quel maiale del pilota giordano Muadh al Kascasbeh catturato dopo essere precipitato con il suo "F16"".
Hanno risposto già, in poche ore, più di undicimila "fedeli". C'è chi ha proposto di ucciderlo con la solita decapitazione, chi vorrebbe bruciarlo vivo, chi non disdegnerebbe di impalarlo, chi lo schiaccerebbe con un trattore. Ma la consultazione è ancora aperta per dare la possibilità, a quanti altri lo vogliano, di esprimere il proprio parere. Per eseguire, alla fine, quanto avrà indicato la maggioranza dei "fedeli". E poi tutti a dire che il proclamatosi Stato islamico non è uno Stato democratico...
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L'arroganza di Pietro il campano

"Il presidente del Consiglio regionale della Campania, l' "alfaniano" Pietro Foglia - quando è stato sorpreso a fumare in un'area vietata - non si è né scomposto né scusato, non ha spento la sigaretta e ha risposto: "Pagherò la multa"".
Classico esempio di becera arroganza e di stupida presunzione che, per chi sieda su certe poltrone, sia consentito mettersi sotto le scarpe anche le norme più elementari. Pietro Foglia, bell'esempio di probo amministratore pubblico. Complimenti   a chi lo ha votato, ma, soprattutto, a chi lo ha nominato, alla Regione, in una carica che dovrebbe essere di prestigio.
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L' "affare sampietrini"

"L'asssessore ai Lavori pubblici della nuova Giunta comunale di Roma, Maurizio Pucci - in una intervista al "Corriere della sera" - ha tra l'altro lanciato la proposta di svellere gli storici sampietrini da quasi tutte le strade e le piazze e barattarli con i lavori di afaltatura da appaltare ai privati".
Non c' è che dire, dunque. L'assessore Maurizio Pucci, confermato in Giunta dal sindaco Ignazio Marino nonostante l'avviso di garanzia per certi accostamenti a personaggi e a fatti di "Mafia Capitale", è sicuramente un uomo d'azione e di grandi affari. Il Comune è in "profondo rosso"? Ed ecco lui a proporre una prima, ancorché certo insufficiente, iniziativa: gli storici sampietrini ai privati contro un mare d'asfalto dai sette colli alle periferie. Soprintendenza e uomini di cultura con le mani nei capelli? Se li strappino: l'importante è cercare di portare a termine l'operazione secondo lui fortemente vantaggiosa. Ammesso, comunque, che vantaggiosa la ritengano anche i privati. Perché - è chiaro - dovranno valutare se convenga loro mettere in cassa i pur storici sampietrini romani o, tanto per dire, i titoli di Stato della Germania. Ma l'assessore "Grandi affari" Maurizio Pucci è sicuro che andrà tutto bene. E, magari, starà già pensando di eliminare gli altrettanto storici "nasoni" (le caratteristiche fontanelle romane) e con chi e con che barattarli. Sempre - s'intende - per contribuire a scolorire il "profondo rosso" delle casse comunali. Spqr, insomma, "Sono Pucci Quel Revidivo".
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lunedì 29 dicembre 2014

La pazza sanità di Niki

"La Procura regionale della Corte dei conti - nel luglio scorso - ha scoperto numerose spese fuori controllo della Asl di Bari e ha ipotizzato un danno intorno ai 50 milioni".
Ebbene, che cosa è successo da luglio ad oggi? Che si sappia, nulla. Mentre - secondo i dati dell' "Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali" - altre Asl pugliesi continuano a rendersi protagoniste di "spese pazze". L'Azienda sanitaria di Foggia ha pagato per tre anni 1.600 euro più Iva, invece dei 60 euro di mercato, ogni litro di disinfettante per sala operatoria. Altre aziende sanitarie stanno pagando 1,410 euro e 75 centesimi, invece dei 448 euro e 95 centesimi di mercato, ogni "stent coronarico medicato a rilascio di farmaco", 0,054 euro, invece che 0,028 euro, ogni ago a farfalla da utilizzarsi per i prelievi e 16 centesimi in più, rispetto al prezzo di riferimento elaborato dall'Osservatorio dei contratti pubblici, ogni siringa. Ma - potrebbe chiedersi qualcuno: e la Regione Puglia? La Regione Puglia, di fronte al "profondo rosso" della sua sanità, non è corsa a tagliare le "spese pazze" delle varie Asl, ma si è affrettata, invece, ad aumentare i tiket ai cittadini per le ricette dei medicinali e per le visite specialistiche. E dire che il "leader" di "Sinistra Ecologia Libertà" nonché Governatore della Puglia, Niki Vendola, aveva più volte sostenuto che il tiket sanitario andava considerato come un "balzello medioevale". Che cosa è stato, dunque? Niki Vendola si è trasformato, all'improvviso, in un tristo feudatario?
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Il "pollice verso" degli italiani alle Istituzioni

"La diciassettesima indagine su "Gli italiani e lo Stato" - portata a termine da "Demos" - ha dato questi risultati: il 97% dei cittadini non stima i partiti e il 93% il Parlamento, meno del 30% si fida dei Comuni e meno del 20% delle Regioni, solo il 15% ha fiducia nello Stato, il 33% nella Magistratura, il 44% nel Capo dello Stato e appena uno su quattro crede nell'Europa".
Percentuali da sgomento. Che fotografano, infatti, un'Italia ormai profondamente delusa, sconfortata, offesa. E, dietro a questi sentimenti, sicuramente anche stanca di reazioni, quasi adattatasi ad uno Stato e ad Istituzioni che, indubbiamente, hanno fatto molto per meritarsi tutto ciò. Pericoloso, molto pericoloso. Per la democrazia, ma anche perché un clima così potrebbe aprire vaste praterie ad un ritorno di certo terrorismo. Chi avrebbe il ruolo e il dovere di riconquistare la fiducia dei cittadini, però, non sembra preoccuparsene. Ed è proprio questo il fatto preoccupante.
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Matteo Al Pacino

"Sono convinto ha invece detto tra l'altro, nella cconferenza-stampa di fine d'anno, il "premier" Renzi - che l'Italia ce la farà... Mi sento come Al Pacino il quale, nel ruolo di allenatore di una squadra di football americano nel film "Ogni maledetta domenica", dice ai suoi che ce la possono fare e, infatti, li porta alla finale".
Dopo Matteo "Speedy Gonzales", dunque, Matteo Al Pacino. Si resta in attesa, a questo punto, di Matteo "Superman". Bene così, comunque: l'importante è che l' Italia cambi davvero verso non solo a parole. E che il ritmo annunciato per il 2015, sempre nella conferenza- stampa, non sia un ritmo lento. O il "Ballo del qua qua".
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domenica 28 dicembre 2014

"Caso marò", vergognosa Unione europea

"L'Unione europea - ha dichiarato a proposito del vergognoso "caso marò", nella sua veste di Alto commissario per gli affari esteri, Federica Mogherini - ha ripetutamente invitato, in questi tre anni, ad una soluzione accettabile per entranbe le parti, ma le aspettative sono andate deluse... Aspettiamo di vedere se vi sono ancora margini perché questa situazione può anche incidere sulle relazioni Ue-India".
Brava Federica Mogherini? Brava un corno. Come brava un corno la baronessa Catherine Ashton de Upholland che l'ha preceduta. Perché? Ma perché, stando a questa dichiarazione dell'attuale Alto commissario, l'India si è infischiata, per ben tre anni, degli inviti dell'Unione europea e l'Unione europea si è infischiata di questo sprezzante comportamento indiano. Perché, trascorsi vergognosamente tre anni senza che il "caso" sia stato in qualche modo affrontato e deciso, si vuole attendere ancora tempo - quanto? - per vedere se vi siano margini per un sempre più improbabile accordo. Perché la situazione potrebbe anche incidere - e non ha già inciso come avrebbe dovuto - sulle relazioni Ue-India. Relazioni che comportano, anche, notevoli aiuti economici a quel Paese asiatico. Dal 2007 al 2013 - ultimi dati - l'India ha ricevuto dall'Europa, complessivamente, 470 milioni di euro. Senza poi utilizzare nemmeno un centesimo, evidentemente, per civilizzare il suo sistema giudiziario e la sua politica diplomatica.
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Quell'inquietante "messaggio web"

"Il Tav è ovunque - è apparso, su un "sito web" di area anarco-insurrezionale, lo stesso giorno dell'azione criminale presso la stazione di Bologna - sabotarlo è facile e alla portata di tutti gli arditi e gli ardori... Auguriamoci che quanto sta già accadendo possa assumere dimensioni sempre maggiori  per fare finalmente uscire la lotta contro il Tav dai ristretti confini di una civile vallata per estenderlo ad un Paese caotico".
Chissà se il "premier" Renzi abbia in qualche modo saputo di questo "messaggio web" e sia sempre convinto trattarsi di "semplici" sabotatori e non di pericolosi terroristi. Per niente "sereni".
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Ma quale "Expo mafia free"

"Altre due aziende - su disposizione del prefetto di Milano - sono state cacciate dai lavori per la realizzazione di quella "Tangenziale est esterna" che dovrà essere a supporto dell'Expo"".
Le aziende cacciate perché, in qualche modo in "odore di mafia", sono così arrivate a ben 26 solo fra quelle che stanno realizzando la "Tangenziale est esterna". E vanno poi aggiunte le altre 22 cacciate, finora, fra quelle impegnate in altri cantieri. Uno scandalo - questo delle aziende in qualche modo in odore di mafia" vincitrici degli appalti "Expo" - di dimensioni, dunque, sempre più colossali quanto clamorose. E preoccupanti perché sta emergendo, sempre più, fino a qual punto la malavita abbia esteso la sua presenza e il suo potere anche al Nord. Alla faccia dell' "Expo mafia free" sbandierato, con evidente quanto improvvida sicumera, dal Governatore della Lombardia, Roberto Maroni.
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Il suo nome è Argilio

"Il comandante della nave-traghetto "Norman Atlantic" che si è anche inclinata dopo l'improvviso incendio scoppiato a bordo - hanno testimoniato tutti i soccorritori accorsi - continua a rimanere al suo posto per coordinare e favorire il salvataggio dei passeggeri".
Il nome del comandante non è Francesco. Il suo nome è Argilio Giacomazzi.
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Mario e il "Liverpool"

"Non cederemo Mario Balotelli - ci ha ripensato il "Liverpool calcio" né all'Inter né ad alcun'altra squadra".
I tifosi italiani, ma anche europei, hanno tirato un sospiro di sollievo.
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sabato 27 dicembre 2014

Verso autostrade ancora più care?

"Le concessionarie delle autostrade stanno per chiedere il nulla osta per un aumento delle tariffe - nel 2015 - fino al 9%".
Un aumento ancora. Sì perché, dal 1999 al 2013, le tariffe autostradali sono cresciute, addirittura, deel 65,9%. Con pesanti ripercussioni, soprattutto, su quel trasporto merci su gomma che ha determinato ripercussioni, a sua volta, sui prezzi dei prodotti di ogni genere. Un altro aumento fino al 9%, quindi, non farebbe che aggravare il fenomeno in un momento, oltretutto, di grave crisi del commercio e dei consumi. L'augurio è che il nulla osta venga negato. E che il Governo, invece, cominci a favorire quel più economico e razionale trasporto su ferrovia che, nei Paesi moderni, viene utilizzato da tempo. O l'italica "lobby delle autostrade" è troppo forte e condizionante per permettere cose del genere?
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L' "aridaje" di Vincenzo De Luca

"Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca - tra i candidati pd alle primarie dell'11 gennaio per la scelta dell'aspirante Governatore della Campania in vista delle elezioni di primavera - ha promesso che, ove fosse poi eletto presidente, metterebbe mano ad una legge per la costruzione di nuovi alberghi nei siti più belli della regione".
Una promessa ai potenti costruttori immobiliari campani per garantirsi un bel sacco dei preferenze? O una promessa arrogante a quegli ambientalisti i quali, dopo tante battaglie, sono riusciti a portarlo in Tribunale per rispondere dell'ecomostro "Crescent", da lui fortemente voluto e difeso, sul bel golfo di Salerno? Un Vincenzo De Luca, sia come sia, comunque eticamente condannabile. E chissà, però, che non venga anche materialmente condannato, prima di fare altri grossi guai, sia dagli elettori pd alle primarie sia dai giudici in Tribunale.
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Quel piano Mastella-Lonardo

"Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo - come scrive "Italia Oggi" - sono rimasti delusi ed offesi dal fatto che "Forza Italia" li abbia lasciati in un angolo e quindi, in vista delle prossime regionali in Campania, intenderebbero presentarsi in una loro lista civica".
I coniugi Mastella-Lonardo, però, non sono nati ieri. Si presenteranno sì in una loro lista civica autonoma, ma pur sempre a sostegno del candidato di Berlusconi, Stefano Caldoro. Perché, se dovesse andare loro male, avrebbeto la possibilità di tornare, almeno, nell'angolo di "Forza Italia". Perchè, insomma, meglio anche così che niente.
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venerdì 26 dicembre 2014

Ennesimo sputo dell'India all'Italia

"La vicenda dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatoe Girone - ha chiarito, in risposta a certe dichiarazioni del Governo italiano, un portavoce del Governo indiano - non è una discussione fra due Esecutivi, ma è un tema all'esame della Magistratura indiana che deve esprimersi prima che si possa andare avanti. E, comunque, la Giustizia indiana è libera, trasparente e imparziale".
Tanti saluti, dunque, alla certezza espressa dal Governo italiano su un prossimo accordo positivo con il Governo indiano. Perché, appunto, il "caso" è stato confermato di esclusiva competenza dei giudici di Nuova Delhi. I quali saranno pure liberi, trasparenti e imparziali, ma - come continuano a dimostrare ampiamente da tre anni - lunghissimi a decidere. Più lunghi - ed è tutto dire - dei giudici italiani. Per i due nostri poveri marò, dunque, prospettive di nuovo nere. Per l'Italia e per i suoi governanti passati e presenti, invece, l'ennesima brutta figura. L'ennesimo sputo dell'India.
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Quei campionati in Qatar all'ombra della morte

"I lavori per i "Campionati mondiali di calcio" del 2022 - ha di nuovo assicurato il Qatar che li ha ottenuti anche "un po' così" - procedono secondo i tempi prestabiliti".
Bene, se tuttavia non ci fosse una vera tragedia dietro.  E, cioè, se le migliaia di lavoratori indiani, cingalesi, bengalesi, soprattutto nepalesi, non continuassero ad essere trattati come schiavi. Sotto il sole e 50 gradi di temperatura senza alcuna protezione e alcun riparo, con turni massacranti e alimentazione insufficiente, senza alcuna misura di sicurezza sul lavoro e di protezione contro sempre più frequenti violenze ficiche, ma anche sessuali, e, per di più, perfino con abituali ritardi nei pagamenti dei pur miseri salari. Tanto è vero che - stando ad una indagine pubblicata dal quotidiano britannico "The Guardian" ed a ripetute denunce di "Amnesty International" e di "Human rights watch" - sarebbero morti da gennaio alla metà di novembre di quest'anno, a causa di tale trattamento inumano, quasi duecento lavoratori. Anche se c'è chi assicura che le morti siano, purtroppo, anche più numerose: una ogni due giorni. Tutto questo, però, non sembra preoccupare né le autorità del Qatar né la Federazione calcio internazionale. L'importante, per loro, è che sia tutto pronto, nel 2022, per il ricco evento. Non è successo e non sta succendo niente, insomma: che nel 2022 lo spettacolo inizi e continui. E "chissenefrega" delle migliaia di lavoratori morti che la sua realizzazione avrà comportato. Lavoratori cinicamente e selvaggiamente sfruttati in vita e, magari, privati anche di una degna sepoltura da morti.
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L'Arabia Saudita tra ricchezze e povertà

"Loujan al-Hathloul e Maysa al-Amoudi - si è saputo solo oggi - sono già da un mese in carcere perché, sorprese a guidare l'auto sulla strade dell'Arabia Saudita, sono in attesa di essere giudicate per terrorismo".
L'Arabia Saudita sarà pure un Paese ricchissimo di petrolio e di dollari, ma è  tuttora poverissimo, evidentemente, di diritti civili e, ancor più, del diritto di parità uomo-donna. Un Paese dove la donna, infatti, continua a vivere in uno stato di completa soggezione e se, come nel caso di Loujan e Maysa, viene sorpresa a guidare un'auto contro gli editti dei religiosi ultraconservatori, viene non solo arrestata, ma rinviata a giudizio, addirittura, per terrorismo. Come se insomma, invece di stare al volante, stesse a minare una scuola o a sparare contro la folla. E' proprio vero che non è la ricchezza materiale a fare grandi e rispettabili. L'Arabia Saudita ne è, con questo nuovo episodio, una clamorosa testimonianza.
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La scia luminosa alla vigilia di Natale

"In alcuni cieli del mondo - la notte della vigilia di Natale - è stata notata, ad occhio nudo, una lunga scia luminosa".
La cometa della tradizione cristiana? Macché: il passaggio della "Stazione spaziale internazionale". Altri tempi, insomma. Anche perché i Re Magi di oggi non hanno bisogno di una luce celeste che li guidi ad una grotta: hanno, per raggiungere la cupola della finanza mondiale, potenti riflettori a terra.
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giovedì 25 dicembre 2014

Quel "Jobs act" sotto l'albero di Natale

"Ma il "Jobs act" - continuano a chiedersi in molti - è stato un regalo di Natale ai lavoratori o agli imprenditori?"
Secondo il "premier" Renzi che l'ha fortemente voluto, naturalmente, ai lavoratori. Secondo i sindacati, invece, agli imprenditori. Leggendo il decreto attuativo, al di là di questa doppia contraria convinzione, un fatto senbrerebbe però certo: potrebbe rivelarsi un provvedimento a favore dei lavoratori ove, tuttavia, gli imprenditori non ne dovessero approfittare. Tutto starebbe, insomma, nella lealtà, nella correttezza, nel rispetto delle spirito delle norme da parte di questi ultimi. La Confindustria, comunque, si è detta soddisfatta di un siffatto "Jobs act". E questo potrebbe far nascere, malignando, dei dubbi. Ma perché malignare in anticipo? E' Natale, la festa della bontà, della fraternità, della solidarietà. Possibile tempo di imprevisti miracoli. Chissà che non stia per avvenire il miracolo di un'imprenditoria più responsabile e meno egoista. Chissà.
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Fermate "motosega d'oro"

"La senatrice Katia Abreu è stata nominata - dalla presidente brasiliana Dilma Rousseff - Ministro dell'Agricoltura".
Non è stata una nomina qualsiasi. E' stata, anzi, una nomina che dovrebbe preoccupare, oltre che i brasiliani, un po' tutti. Perché la senatrice Katia Abreu, da sempre paladina del latifondo e degli interessi delle multinazionali dell' "agro-business", continua a sostenere che l'Amazzonia - polmone verde del mondo - vada considerata, più che un patrimonio da difendere, una "opportunità produttiva". Tanto è vero che, qualche anno fa, aveva dato un determinante appoggio a quel nuovo "Codice forestale" che ha ridotto fortemente la protezione della grande area vitale. Meritandosi il titolo di "Miss disboscamento" affibbiatole da "Greenpeace" e il soprannome, datole dagli ambientalisti brasiliani, di "Motosega d'oro". Le oltre 250 tribù di indios che vivono in Amazzonia, naturalmente, sono scese sul piede di guerra. Ma riusciranno a fermare, con le loro lance, i carri armati delle multinazionali al comando del nuovo Ministro Katia Abreu? Sarebbe il caso che il resto del mondo scendesse in campo, con la sua diplomazia, in difesa loro. Ma anche di se stesso.
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Ingenuo Nainggolan

"Dalla mia auto parcheggiata all'areoporto di Fiumicino - si è indignato il calciatore della "Roma" Radja Nainggolan - i ladri hanno rubato tutte le magliette giallorosse autografate destinate ai bambini malati".
Quelle magliette che avrebbero fatto felici tanti piccoli sfortunati, così, verranno invece vendute - chissà a quanto, chissà a chi - sul mercato sempre più cinico e selvaggio dell'illegalità. Magari a qualche "ultrà" che ne farà la bandiera della sua imbecillità e della sua bestialità. Però, Nainggolan, lasciare qualcosa dentro l'auto parcheggiata all'areoporto di Fiumicino. Il bravo e buon calciatore  belga, evidentemente, avrà pure imparato a conoscere la "Roma", ma non ha ancora imparato a conoscere Roma.
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mercoledì 24 dicembre 2014

Il progresso, signora mia

"In via delle Botteghe Oscure angolo via d'Aracoeli - dal 15 gennaio prossimo - aprirà un punto vendita della "catena leader" di supermercati in Italia".
La notizia, naturalmente, non è questa. La notizia è che gli scaffali della pasta e della carta igienica, i banchi dei salumi, del pesce e delle verdure, la cantina dei vini prenderanno il posto di quella che fu prima la Direzione del Pci e poi la storica libreria "Rinascita". Odore di broccoletti e di gorgonzola, insomma, a smorzare definitivamente quelli che sono stati i sentori degli appassionati dibattiti dell' "intelligentia" - comunque la si pensi politicamente - di un grande partito e, poi, i caratteristici profumi di tanti libri e di tanti archivi. Memorie, certo, nostalgie di tempi in cui il consumismo non si era completamente divorato, ancora, i veri ideali e, poi, il piacere di leggere. Leggere volumi seri, tra l'altro, non i "gialli" i "noir", gli pseuo-saggi di questo e di quello. Ma è il tempo che passa - dicono - il progresso che avanza. Alle volte, però, che strano nuovo tempo, che strano nuovo progresso.
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Dopo Fiorito e soci ecco il Pd

"Sei consiglieri pd della Regione Lazio - al tempo della presidenza Polverini - starebbero per essere accusati di peculato, truffa aggravata, finanziamento illecito e falso. Tra le "spese pazze" che sarebbero state riscontrate dai finanzieri del Nucleo tributario di Rieti, molto olio extravergine della Sabina, cesti natalizi, rimborsi di multe e le immancabili cene a base di ostriche. Il tutto, fra il 2010 e il 2012, per due milioni e 600 mila euro".
Dopo avere sistemato Franco "Batman" Fiorito e soci a destra, dunque, ecco la resa dei conti per i consiglieri pd. Ad evidente testimonianza che, in questo scandalo delle "spese pazze", non si è salvato proprio nessuno. Che sconforto. Che tristezza.
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La "pezza" del sindaco di Roma

"Nuova Giunta - in Campidoglio a Roma - presentata dal sindaco Ignazio Marino con l'intenzione di far dimenticare la famigerata "Mafia Capitale"".
Intenzione o illusione? Sia come sia, comunque, non si tratta di una nuova Giunta che ha entusiasmato il suo partito. Dal Pd nazionale infatti - a sentire alcuni parlamentari vicini al "premier" Renzi - la "consueta, seppure cordiale, distanza". E dal commissario inviato dalla Direzione, Matteo Orfini, un chiaro preventivo mettere le mani avanti: "Si tratta di una Giunta - ha tenuto  far sapere - composta in piena autonomia dal sindaco". Anche perché vi è rimasto, ai Lavori pubblici, quel Maurizio Pucci, indagato e accusato, dal "boss" delle "cooperative sporche", Salvatore Buzzi, come un autentico ladro. E poco è valso che il sindaco Marino abbia replicato in proposito: "Rispondo con le parole del Papa: guardiamoci dal terrorismo delle chiachiere". Come se un avviso di garanzia, che è valso per l'altro assessore indagato Daniele Ozzimo il quale non è stato invece confermato nella nuova Giunta, fossero delle semplici chiacchiere da "bar dello sport". Ma, poi, attenzione: l'ex famoso magistrato antimafia Alfonso Sabella, chiamato quale assessore con il compito di vigilare sugli appalti del Comune e presentato come il "fiore all'occhiello" del "rinnovato" Campidoglio, ha già messo i puntini sulle "i": "Se mi dovessi accorgere che il mio ruolo sarà limitato a quello di una icona -  ha voluto subito precisare - me ne andrei immediatamente già dopo le feste". L'augurio, per la Roma onesta, è che non debba rimanere, subito dopo le feste, con il panettone sullo stomaco.
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martedì 23 dicembre 2014

Giochi e scommesse pericolosi? E il Governo li aiuta

"I "giochi slot", le scommesse, le lotterie - continua a martellare la pubblicità - sono pericolosi perché possono condurre alla dipendenza e perché possono coinvolgere anche minori di diciotto anni".
Più che giusto ed opportuno. Peccato, però, che il primo ad infischiarsene sia proprio il Governo. Il quale infatti, in uno dei suoi tanti emendamenti fatti appprovare nella cosiddetta "Legge di stabilità", ha teso una generosa mano ai vari concessionari e abusivi del settore. Per la "Sisal", ad esempio, società concessionaria presieduta dall'ex Ministro delle Finanze Augusto Fantozzi e controllata dalla "holding" lussemburghese "Gaming invest", è stato deciso di adottare "ogni misura utile al sostegno dell'offerta" del "Superenalotto" e, quindi, di aumentarne l'ammontare delle vincite. Ma poi, per i circa settemila punti di scommesse fino ad oggi privi di concessione statale, la possibilità, pagando una determinata somma entro fine gennaio prossimo, di entrare in quel circuito ufficiale e legale che annovera, già da solo, 7.400 punti. Un incredibile raddoppio, dunque, solo allo scopo di assicurarsi maggiori entrate fiscali, cinicamenete, sulla pelle di centinaia di migliaia di cittadini malati di ludopatia. Con una ciliegina, inoltre, sulla torta avvelenata: quando si dovranno indire le gare per le nuove autorizzazioni e per il rinnovo delle vecchie interverrà una commissione composta di cinque membri, inclusi magistrati e avvocati in pensione. Anche magistrati,sì. Con tanti saluti, cioè, alla  decisione presa in "pompa magna" di vietare l'affidamento di incarichi pubblici ai pensionati dello Stato. Vergogna. Doppia, tripla vergogna.
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L'imprevista bacchettata di Napolitano alle toghe

"Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - presiedendo per la prima volta il "plenum" del nuovo Consiglio superiore della magistratura - è stato di una durezza imprevista. Sintetizzando, infatti, ha detto basta ai pubblici ministeri troppo protagonisti e politicizzati e ai giudici lenti e scarsamente professionali, basta ad un'Associazione nazionale magistrati che continua a resistere in modo corporativo alle necessarie riforme organiche, basta ad un organo di autogoverno delle toghe condizionato da correnti diventate gruppi di potere e privo di rigore, misura, obiettività e imparzialità".
Sembra che i membri del nuovo Consiglio superiore della magistratura abbiano ascoltato a testa bassa la reprimenda del Presidente della Repubblica. E, fino ad ora, non c'è stato, da parte di qualche membro dell'organo di autogoverno, alcun commento di sorta. Anche se un giornalista ha creduto di captare, al termine del "plenum" un sottovoce "Meno male che se ne sta per andare". Invece di ringraziarlo per avere detto quello che ha detto non prima, ma ora che sta per andarsene.
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Terrorismo, sabotaggio, autocombustione

"Dopo gli incendi presso Firenze prima e presso Bologna poi - sulla linea ad "Alta velocità" Roma-Milano - il Ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi, si è detto convinto trattarsi di nuovo terrorismo".
Il "premier" Renzi, però, è subito intervenuto a correggerlo. "Nessun atto di terrorismo, solo atti di sabotaggio". State sereni, insomma: magari si è trattato, addirittura, di autocombustione.
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Scandalosa Cristina

"Cristina di Borbone - la sorella di Re Felipe VI di Spagna - è stata rinviata a giudizio dal Tribunale di Palma de Maiorca, inieme con suo marito e altre sedici persone, per malversazione di fondi pubblici, frode fiscale e riciclaggio".
Uno scandalo che in Italia non si verificherà mai. Ma solo perché non c'è più la monarchia.
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lunedì 22 dicembre 2014

Volontà politiche

"Non c'è la volontà politica dell'India - si è rammaricato, in una telefonata di auguri natalizi al marò Salvatore Girone, il Capo dello Stato - per risolvere il vostro "caso"".
Più che vero. C'è però da chiedersi, date le poche e timide iniziative dei nostri Governi, se sia mancata anche una vera volontà politica dell'Italia.
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L'op là ufficiale di Silvio

"Nella scelta del futuro Capo dello Stato - ha dichiarato, in una intervista a "La Repubblica", Silvio Berlusconi - il problema non sono le radici politiche... Niente pregiudiziali, dunque, neppure nei confronti di un rappresentante del Pd o di quell'area".
Op là, insomma, il salto acrobatico ufficiale di Silvio Berlusconi sulla scelta del futuro Capo dello Stato. Dal no sempre sostenuto nei confronti di un esponente pd o di area a questa straordinaria disponibilità. Bene, se in considerazione di un nobile atto istituzionale. Male, se solo per passare alla storia, anche lui, come uno dei padri delle riforme costituzionali e per proporsi come grande elettore di un Presidente della Repubblica "diversamente Napolitano". Solo che, a questo salto acrobatico, come ragirà il suo partito già abbastanza confuso e in fibrillazione? Come reagiranno, in particolare, il suo più duro contestatore, Raffaele Fitto, il quale gli ha già fatto sapere di non volere un "Forza Matteo" al posto di "Forza Italia", e il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, sempre più scatenato sul suo quotidiano "Mattinale"? Come reagirà la maggioranza degli elettori del partito? Silvio Berlusconi sembra non preoccuparsene. La sua findanzata Francesca non mette più bocca. E Dudù non abbaia.
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Detto a chi?

"Se uno ha rubato - ha detto tra l'altro, a "Che tempo che fa", il "premier" Renzi - deve pagare. E, se è un dirigente pubblico, non deve più avere a che fare con il pubblico".
Giusto ed ovvio. Ma, poiché fino ad oggi non è stato sempre così, a chi lo ha detto il "premier" Renzi? Agli ascoltatori di "Che tempo che fa" i quali non hanno alcun potere per fare giustizia giusta? Si spera di no. Si spera, invce, che lo abbia detto ai magistrati i quali dovrebbero applicare più severamente le norme esistenti e arrivare a meno prescrizioni. Ma anche a se stesso per rinforzare certe leggi e certi articoli del codice penale non più adeguati ai tempi.
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400 mila euro a Comandamento?

"Roberto Benigni - secondo "rumors" nei corridoi di viale Mazzini a Roma - avrebbe percepito dalla Rai, per le due serate show sui "Dieci Comandamenti, quattro milinioni di euro".
Quattrocentomila euro, dunque, a Comandamento. Se vero, un compenso giusto od esagerato? Un fatto, comunque, è certo: quando il Dio di Mosé li ha concepiti e glieli ha dettati non ha percepito neppure un centesimo.
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domenica 21 dicembre 2014

Botta e risposta magistrati-Boschi

"I toni indignati sulla corruzione dilagante - ha tuonato, aprendo i lavori del Comitato centrale dell'Associazione nazionale magistrati, il presidente Rodolfo Sabelli - vorrebbero rimediare alla debolezza delle riforme, peraltro in larga parte più annunciate che realizzate. Al Governo, dunque, chiediamo meno stupore e scandalo e più determinazione".
Maria Elena Boschi, Ministro per le Riforme e tipetto che in genere "non ci sta", ha subito replicato: "I giudici facciano le sentenze, non commentino le leggi". Stoccata rinforzata, poi, dallo stesso "premier" Renzi in una intervista a "Il Messaggero". Come dire, insomma, signori giudici prendete e portate  casa. Nel quadro di un nuovo capitolo della saga Governo-magistrati. Ad maiora.
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L' "anti-spending review" della Regione Marche

"La futura Giunta regionale delle Marche - dopo che il Consiglio ha votato la riforma del proprio statuto - potrà essere costituita, anche, da tutti componenti esterni".
Il prossimo Governatore, cioè, potrà scegliere gli assessori non tra gli eletti dai cittadini, ma secondo suoi personali convincimenti. Un fatto di sapore quanto mai antidemocratico, ma non solo. I componenti esterni, che sarebbero in tutto sei, verrebbero a costare, per cinque anni di legislatura, quattro milioni di euro in più rispetto a quanto costerebbero gli assessori scelti tra gli eletti dai cittadini. Con tanti saluti, anche in questo ennesimo caso di "anti-spendig review", ai tagli imposti - evidentemente solo sulla carta - agli Enti locali.
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Giusto vanto

"Nella "Legge di stabilità" - si è vantato, dopo l'approvazione al Senato, il "premier" Renzi - abbiamo respinto le varie "mance" che vi erano state introdotte, un vero e proprio assalto alla diligenza".
Giusto vanto. Soprattutto perché gran parte delle varie "mance" erano state introdotte da parlamentari del suo partito. E lui le ha tagliate ugualmente. Si starà a vedere, comunque, con quali conseguenze.
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La Capria e i politici

"I politici - ha scritto, in un articolo sul "Corriere della sera", il noto scrittore Raffaele La Capria - sembra che parlino tra di loro, per i loro fini e i loro interessi, abbarbicati alla politica per ragioni non sempre chiare e non sempre accettabili".
Ma i politici, con tutto il rispetto per il maestro La Capria, non sembra che parlino così: così ci parlano proprio. Purtroppo.
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Bersani e il Quirinale

"Per il Quirinale - ha detto tra l'altro, ospite della trasmissione "In mezz'ora", l'ex segretario pd Pierlugi Bersani - ci vuole qualcuno che sappia tenere in mano il volante".
Non allora Romano Prodi il quale, invece, sa tenere bene in mano solo il manubrio della sua bici da corsa?
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Silenzio, si apparecchia la tavola

"Ma come mai - si è chiesto qualcuno - questo silenzio di Silvio Berlusconi negli ultimi giorni?"
Chissà. Ma forse sarà impegnato ad apparecchiare la tavola per il pranzo di domani con gli europarlamentari pdl. E, soprattutto, a decidere dove far sedere il suo europarlamentare contestatore Raffaele Fitto. Sotto la sorveglianza, magari, del fido barboncino Dudù.
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sabato 20 dicembre 2014

Tra Governo e Presidente del Senato...

"I senatori erano stati convocati molto presto venerdi - per votare il maxiemendamento alla cosiddetta "Legge di stabilità" - ma, alle 18, il viceministro all'Economia, Enrico Morando, ha avvertito di non avere ancora il testo definitivo al quale, all'ultimo momento, si stavano portando delle limitature e tutte le coperture di spesa. Quando poi il testo rivisitato è arrivato alle 19,30 e il Ministro Maria Elena Boschi ha preso la parola per porre l'ennesima fiducia, l'aula è esplosa con un boato".
Un boato di sollievo o di protesta? Chissà. Certamente, in ogni modo, il Governo non ha fatto una bella figura e non ha mostrato il minimo rispetto per i senatori. Come non ha fatto una bella figura il Presidente Pietro Grasso il quale, per azzittire il boato, se n'è uscito con questa frase: "La ricreazione è finita". Ma quale ricreazione? Ore ed ore ad attendere un importante provvedimento inteso come una pausa scolastica tra una lezione e l'altra? Istituzioni, comunque, da qualche tempo sempre più snobbate e avvilite. Dove si vuole arrivare?
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La discarica maledetta di Bussi che?

"Quella di Bussi sul Tirino - "made Montedison " - è stata catalogata come la discarica di rifiuti tossici, con i suoi 25 ettari di estensione, più grande d'Europa. E, quando è stata scoperta tra il 2006 e il 2007, è stata giudicata un pericolo reale e concreto per la salute di ben 700 mila persone, per numerose scuole e perfino  per alcuni ospedali. Di qui, dunque, il rinvio a giudizio di diciannove dirigenti accusati di disastro ambientale e avvelenamento di acque".
Il 2 dicembre scorso, anche per questa discarica maledetta, la Corte suprema europea ha condannato l'Italia a pagare una multa di 40 milioni. Ieri, invece, i giudici della Corte d'assise di Chieti, nonostante le pesanti richieste di condanna avanzate dai pubblici ministeri, hanno sorprendentemente assolto tutti e diciannove gli imputati. Le sentenze si accettano e non si commentano? Che nessuno sia chiamato a pagare per quello che è stato considerato il più grave disastro ambientale in Italia, però, non si può certo pretendere un silenzio che avrebbe, magari, il sapore di una condivisione. Non si può pretendere che non si dica, insomma, che certe decisioni fanno perlomeno senso.
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Così anche per la "Marlane" di Praia a Mare

"Gli undici dirigenti e responsabili dello stabilimento tessile "Marlane" di Praia a Mare e l'amministratore delegato Pietro Marzotto - i quali erano stati rinviati a giudizio per omicidio colposo, lesioni gravissime, omissione dolosa di cautele sul lavoro e disastro ambientale proprio a causa dell'inquinamento causato da quell'azienda - sono stati anche loro assolti. Loro, in primo grado dal Tribunale di Paola, perché il fatto è stato ritenuto non sussistere e, nonostante l'ombra di oltre cento operai morti o ammalatisi di tumore, per insufficienza di prove".
Una giornata veramente particolare, ieri, in certe italiche aule di Giustizia. Veramente particolare. Per non dire di più.
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Come andrà invece ai De Benedetti, a Passera e a Colaninno?

"La Procura di Ivrea - sempre nella giornata di ieri - ha invece chiesto il rinvio a giudizio, al termine dell'inchiesta sulle morti di alcuni dipendenti costretti a lavorare, alla "Olivetti", in reparti contaminati da fibre di amianto, di trentatre dirigenti e funzionari, alcuni anche di "alto lignaggio"".
Fra questi trentatre, infatti, Carlo De Benedetti (quale amministratore delegato dell'aazienda dal 1978 al 1996), il fratello Franco (quale vicepresidente dal 1989 al 1992 e consigliere di amministrazione fino al 1993), il figlio Rodolfo (quale consigliere di amministrazione  dal 1990 al 1997), Corrado Passera (quale consigliere di amministrazione dal 1990 al 1996 e amministratore delegato dal 1992 al 1966), Roberto Colaninno (quale amministratore delegato dal 1996). I quali, però, hanno già ribadito di ritenersi estranei a quelle morti in quanto non potevano sapere di quelle fibre di amianto  in azienda. Sarà interessante conoscere, quando il processo sarà andato a sentenza, se i giudici avranno assunto come "buona" questa giustificazione oppure avranno deciso che, no, lor signori, dati i ruoli rivestiti, non avrebbero potuto non sapere. Lor signori, comunque, continuano ad ostentare la più grande tranquillità. E questo - con tutto il rispetto per loro e per chi dovrà giudicarli - non può  non preoccupare almeno un po' le famiglie dei lavoratori morti o tuttora ammalatisi di cancro alla "Olivetti" di Ivrea.
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La "Multiservizi" di Brindisi come Babbo Natale

"La "Multiservizi" di Brindisi - società "in house" del Comune - ha pagato 6.119 euro di multe, dal 2012 ad oggi, elevate non alle sue auto di servizio, ma a quelle private appartenenti ad assessori, consiglieri comunali di ogni partito, a parenti di funzionari, ad aziende private, perfino a giornalisti e operatori di tv locali".
La "Multiservizi" di Brindisi, dunque, come un caro Babbo Natale. Solo che, ora, i giudici l'hanno chiamata a vuotare un altro sacco. A confessare il perché, cioè, di quegli illegali graziosi doni elargiti a piene mani a destra e a sinistra.
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Il colombaccio di Brunetta

"Il capogruppo pdl alla Camera, Renato Brunetta - quando gli hanno chiesto dei suoi rapporti con il "plenipotenziario" di Berlusconi Denis Verdini - ha risposto: "Con Verdini falco avevo totale sintonia, ma ora che fa il colombaccio...""
Non ha concluso, però, la frase. Per non confessare forse, ora che Denis Verdini fa il colombaccio, che lui gli sparerebbe volentieri con la doppietta.
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venerdì 19 dicembre 2014

Reati gravi, ma senza più il pericolo di andare in galera

"L'omissione di soccorso, l'abbandono di minori o di incapaci, l'esercizio abusivo di una professione, l'attentato ad impianti di pubblica utilità, l'atto persecutorio come lo "stalking", il commercio o la somministrazione di medicinali guasti, la fabbricazione o la detenzione di materiale esplodente, l'incesto, la fabbricazione o il possesso di documenti di identificazione falsi, l'occultamento di cadavere e anche il vilipendio di tombe - con l'applicazione del decreto legislativo di attuazione della legge 67/2014 varato pochi giorni fa dal Governo - non saranno più considerati reati degni di carcerazione. Salvo che il giudice chiamato a valutarli non ritenga, autonomamente, di arrestare invece il colpevole".
Sarebbe giusto che il Governo spiegasse tutto ciò ai cittadini basiti. E non continuasse ad adottare provvedimenti simili, alla chetichella, con la speranza che nessuno se ne accorga finché possibile. Ma sarebbe anche giusto - qualunque possa essere una eventuale spiegazione del Governo - che questo Governo sia più dalla parte dei cittadini onesti e vittime che da quella dei sempre più numerosi delinquenti.  E non venga a dire che le carceri non ci sono o che non ci sono i soldi per pagare altre guardie carcerarie. Le carceri ci sono eccome e, anzi, molte ultimate e inutilizzate stanno andando perfino in rovina. E i soldi per pagare nuove guardie carcerarie potrebbero essere reperiti dai tanti milioni che vengono sequestrati, da carabinieri e a guardie di finanza, ai camorristi e ai mafiosi. O con quelli ci si devono appianare, ad esempio, i "profondi rossi" delle inefficienti e malgestite compartecipate?
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Da pedofilo a insegnante di scuola media

"L'animatore di un "kinderheim" di Legnano Sabbiadoro - nell'ormai lontano 1998 - mette ripetutamente le mani nelle parti intime di una bambina di cinque anni e mezzo, viene subito denunciato dai genitori, i giudici di primo grado lo condannano a tre anni e sei mesi nel 2004 (sei anni dopo), i giudici di appello, con il patteggiamento, ad un anno e quattro mesi nel 2007 (nove anni dopo) finché il mascalzone finisce per non andare nemmeno un giorno in carcere".
Perché ricordare questo fatto, pur grave, conclusosi tanti anni fa? Perché, dopo questo vergognoso primo atto, ne è poi seguito un secondo, altrettanto vergognoso, reso noto soltanto oggi. Quell'animatore pedofilo, nel 2011, è stato assunto con contratto a tempo indeterminato, come docente di ruolo in matematica, in una scuola media statale di Torino. Ora, certo, è giusto che per i colpevoli dei reati anche più odiosi, una volta scontato il loro conto con la Giustizia, ci sia la possibilità di un'occupazione lavorativa. Sembra però azzardato, quasi una beffa, il fatto che un pedofilo condannato come tale ottenga di andare ad insegnare in una scuola media statale. Ora comunque, con lodevole insolita rapidità, il Ministero ha istituito una commissione che vada, accerti e riferisca. Ma anche questa commissione agirà con lodevole insolita rapidità in modo da poter assumere, finalmente, i giusti provvedimenti? C'è da augurarselo. Perché sono già trascorsi troppi anni scolastici con questo professore condannato pedofilo in cattedra in una scuola media statale. E non si vorrebbe che trascorresse anche il prossimo, tranquillamente, come se nulla fosse stato.
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La scissione nel Pd è ancora un'idea, ma...

"La scissione nel Pd - si continua a sostenere nel partito - è ancora soltanto un'idea".
Sarà certamente così. Il fatto è, però, che i probabili scissionisti hanno già pronta la loro sigla: "Nuova sinistra" . O - come Pippo Civati ha già registrato, anche se per ora solo come "dominio web" - "Sinistra possibile". Non solo. Nel "circolo magico" renziano si comincia a ritenere che, se scissione dovesse essere e con "Forza Italia" poso rassicurante, non si potrebbe andare avanti con un Parlamento così. E dunque, in barba ai mille annunci del "premier" che - "state sereni" - vorrà arrivare al termine della legislatura, elezioni invece a primavera prossima. Sarebbe proprio una bella figura anche con l'Europa e la possibilità di un ancor più severo comportamento dell'Unione verso questa Italia sempre meno affidabile.
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Ma se Atene Pd piange, Sparta "Forza Italia" non ride

"Acque sempre più agitate - comunque - anche all'interno di "Forza Italia". Dove, accanto a Raffaele Fitto e altri quaranta dissidenti, sembra ora scendere, anche se su una collocazione tutta sua, lo stesso scatenato capogruppo alla Camera, Renato Brunetta".
Silvio Berlusconi, però, dà l'impressisone di non preoccuparsi troppo di tutto questo e, infatti, sta tirando avanti con la certezza di farcela a mani basse , prima di tutto nel suo partito, con il "Nazareno". E confida molto nell'invito a pranzo degli europarlamentari per gli auguri di Natale. Ma, evidentemente, non solo per quelli. Considerato che, tra gli europarlamentari, ci sarà anche Raffaele Fitto. Ma se  invece Raffaele Fitto, il quale gli ha appena spedito una lettera per avvertirlo che non vuole una "Forza Matteo", gli dovesse mandare storta la digestione?
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Parole, parole, parole

"Il "premier" Matteo Renzi è uscito - dall'ultimo vertice Ue dei Capi di Stato e di Governo in Italia - cantando il noto "refrain" di Mina "Parole, parole, parole"".
E se lo dice lui, espertissimo in parole, parole, parole, c'è da credergli in pieno.
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giovedì 18 dicembre 2014

Finalmente s'indaga sulle possibili infiltrazioni terroriste in Italia

"La Procura di Palermo - ha annunciato il capo dell'uffico, Leonardo Agueci - sta indagando su possibili infiltrazioni di cellule terroriste dello Stato islamico tra i profughi sbarcati, fino ad oggi, sulle coste siciliane".
Finalmente. Perché il pericolo di queste infiltrazioni esiste già da tempo ed era stato segnalato, da mesi, dai nostri Servizi segreti. Meglio tardi che mai? Certo. Ma, intanto, molti di questi profughi sbarcati sulle coste siciliane sono riusciti a fuggire dai centri di accoglienza e, quasi tutti, senza essere stati neppure identificati e fotosegnalati. C'è da augurarsi che tra di loro non ci siano stati anche terroristi dello Stato islamico. Ma un augurio non è una certezza. E, quindi, il pericolo resta. Con tanti ringraziamenti al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il quale non è stato capace di gestire adeguatamente l'operazione "Mare nostrum". Ma, anche, a tutti coloro i quali, in prima linea la Presidente della Camera, Laura Boldrini, questa operazione, pur se evidentemente carente, hanno sempre benedetta.
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Beppe Grillo senza freni

"Napolitano - ha detto ai giornalisti, uscendo dall'albergo per recarsi ad una conferenza-stampa nella sede della Stampa estera , Beppe Grillo - non dovrebbe dimettersi, ma costituirsi".
Ancora un altro gravissimo vilipendio, dunque, nei confronti del Capo dello Stato. Il più grave fino ad ora. Da imnmediata denuncia d'ufficio. Sarà la volta buona? O - chissà perché? - Beppe Grillo uscirà liberamente dal suo albergo romano, anche domani mattina, come se nulla fosse accaduto? E, magari, per reiterare il reato? A lei, onorevole signora Magistratura.
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Divisioni

"E' immaginabile - ha detto, nella seconda giornata dedicata all'incontro serale con i deputati del Pdl per gli auguri di Natale, il sermpre più vivace Silvio Berlusconi - è immaginabile che il Pd si divida perché molti si sentono derubati del proprio partito".
E' immaginabile, per carità, e certi comportamenti di alcuni starebbero lì a premonizzare che potrebbe essere più che immaginabile. Solo che Silvio Berlusconi, mentre scruta con il canocchiale in casa altrui, non si sta accorgendo che la stessa cosa è immaginabile, e più, anche in casa propria. Forse sarebbe il caso che che cambiasse gli occhiali da vicino. O che, molto più probabilmente, non se ne uscisse con il mettere l'accento sulle difficoltà altrui per coprire le proprie. Se vuole essere, almeno, credibile. Altrimenti continui così. Fatti suoi.
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La Cassazione tra moglie e marito

"Sulle reciproche accuse tra il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, e il suo vice, Alfredo Rubledo - in merito al "procedimento Ruby" e ad altre delicate inchieste - si è preferito non decidere e  archiviare il caso".
Come tra moglie e marito, insomma, non mettere il dito. E, così, nessuna azione disciplinare né per il capo Bruti Liberati né per il suo vice Robledo. Nessuno dei due, insomma, avrebbe avuto ragione o avrebbe avuto torto. Il che è impossibile. E, con tutto il rispetto per chi ha preso la decisione di archiviare il clamoroso caso, giuridicamente perlomeno inconcepibile.
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Stesso obiettivo, ma l'uno contro l'altro

"Sono preoccupato non tanto per il fatto in sé di "Mafia Capitale" - ha detto, a RadioRai, il prefetto di Roma, Pecoraro - quanto per le conseguenze che ci possono ancora essere. Può venire fuori la necessità di uno scioglimento del Consiglio comunale, anche se questa è ovviamente una cosa che non desideriamo. Ma, poi, forse  alcune norme di alcuni anni fa derterminano delle situazioni che portano anche oggi alla corruzione. Perché non c'è ancora una selezione del personale, non c'è una selezione dei dirigenti e questo può comportare che si possano ripetere fatti illeciti".
L'allusione al fatto che il Consiglio comunale potrebbe essere anche sciolto, però, non è piaciuta al Pd. "Il prefetto Pecoraro - ha intanto reagito, piccato, il commissario del partito nominato per Roma, Matteo Orfini, fa più dichiarazioni e interviste di Matteo Salvini". Guerra aperta, allora, prefetto-Pd? Incredibile assurdo. Perché stanno lì tutti e due per scoprire la verità e le responsabilità all'interno di "Mafia Capitale" E arrivare a fare completa pulizia là dove uscirà fuori il marcio. Ma di che cosa meravigliarsi? L'Italia, ormai, è diventata la patria degli assurdi più incredibili.
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Quel "Todos somos americanos"

""Todos somos americanos" ha detto, annunciando la ripresa delle ralazioni diplomatiche e commeriali con Cuba, il Presidente Usa, Barak Obama".
E' vero e giusto che sia finalmente così. Avrebbe avuto un valore più alto e ben diverso, tuttavia, se un Presidente Usa avesse pronunciato quella frase già moltissimi anni fa. Prima di scoprire che cinquant'anni di isolazionismo di Cuba non avevano portato all'annientamento del regime castrista. Ieri Fidel, oggi suo fratello Raoul. Auguri, comunque, per questo evento in ogni caso storico. Come per ogni atto di riappacificazione, di ripresa di normali rapporti, di solidarietà e di pace fra Stati.
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mercoledì 17 dicembre 2014

I marò, l'India e l'Italietta

"Il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sono intervenuti - nelle Commissioni competenti della Camera e del Senato - per riferire quanto il Governo, dopo il vergognoso no dei giudici indiani alle richieste dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, si appresta a fare".
A fare, ancora una volta, incredibilmente, molto poco. "Si è deciso di richiamare l'ambasciatore a Nuova Delhi - ha detto il Ministro Gentiloni - ma per consultazioni e non come atto di rottura delle relazioni diplomatiche". "La salute di Massimiliano Latorre - ha aggiunto il Ministro Pinotti - è una priorità per il Governo che non farà nulla che possa mettere a rischio le sue condizioni di salute". Come? Chissà perchè non è stato specificato. Ma poi, per esempio, il ricorso urgente all'arbitrato internazionale? Beh, poi si vedrà. Con calma, certo, tanto c'è sempre tempo. E una "svegliatina" alle autorità europee ed extraeuropee che, pur se legittimate ad intervenire nell'assurda vicenda, fino ad oggi hanno tranquillamente dormito sonni profondi? Silenzio. Perchè disturbare, per due marò, tanti illustri politici e funzionari internazionali? Avanti, dunque, con quel "dialogo costruttivo e rispettoso" tanto caro ieri ai Governi Monti e Letta e oggi, evidentemente, anche al Governo Renzi. Nonostante, da parte dell'India, non ci sia mai stato né dialogo né rispetto per l'Italia. Tutt'altro: solo provocazioni, schiaffi, sputi. E L'India, intanto, condinua a deriderci e a ridere delle nostre pseudoreazioni.
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Quel decreto da schifo

"I cittadini dei Comuni colpiti dalle alluvioni nei mesi scorsi - per i quali era stato disposto lo slittamento del pagamento delle tasse ad un già ridicolo 20 dicembre - hanno sperato invano in un ulteriore più serio slittamento: un decreto emanato dal Ministero dell'Economia, infatti, ha appena imposto loro di pagare tutto, e in un unica rata, entro il 22 dicembre".
Ma tanti, troppi, ancora sotto il peso dei danni subiti dalle alluvioni, non riusciranno a far fronte a questi pagamenti. Evasori, dunque, senza volerlo. Senza poterlo evitare. Ma, a norma di legge, evasori. E, perciò, passibili di multe ed anche di sequestri. Ma sequestri di che? Di quanto distrutto dalle alluvioni? Del fango che, in alcuni casi, non è stato ancora possibile rimuovere del tutto? La notizia del decreto del Ministero dell'Economia non è di oggi, ma di ieri. Solo che in molti si era sperato - o ci si era illusi - che il Governo intervenisse, all'ultimo momento, per modificarlo. Così non è stato. Il Governo ha voluto regalare per Natale - ai poveri alluvionati rimasti senza casa e senza arredamenti, senza imprese e senza macchinari - una beffa cinica e disgustosa. Ben incartata in un decreto da schifo. Complimenti.
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Ma le municipalizzate "mangiamilioni"?

"Intanto le municipalizzate che sarebbero dovute scomparire - dati del Commissario antisprechi Cottarelli - stanno però ancora lì continuando a succhiare soldi pubblici e ad accumulare, nonostante ciò, miliardi di debiti".
Ecco, ad esempio, l'indice di redditività passiva di alcune: "Gestione agroalimentare molisana s.r.l" (Molise) meno 691,92%, "Società per la trasformazione del territorio holding s.p.a." (Emilia Romagna) meno 488,29%, "Tecnocasic s.p.a." (Sardegna) meno 454,54%, "Eur Tel s.r.l." (Lazio) meno 368,51%), "S.T.B. Società delle terme e del benessere s.p.a. (Toscana) meno 244,27%, "Compagnia trasporti pubblici s.p.a." (Campania) meno 231,58%, "Areoporto Gabriele D'Annunzio s.p.a" (Lombardia) meno 217,65%, "Atp azienda provinciale s.p.a." (Liguria) meno 187,58%, "Fondazione per il libro, la musica e la cultura " (Piemonte) meno 134,26%. E, dunque, una serrie, oltretutto incompleta, di voragini in rosso. Che però, contrariamente ad uno dei tanti annunci renziani, voragini stanno continuando ad essere. Meglio tartassare perfino gli alluvionati, evidentemente, che disfarsi di questi "Moloc mangiamilioni" e dei suoi dirigenti chiaramente incapaci. Rinnovati complimenti.
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martedì 16 dicembre 2014

Nuovo sputo indiano all'Italia

"La Corte suprema indiana - è giunta notizia da Nuova Delhi - ha seccamente respinto le richieste avanzate dai marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: Massimiliano Latorre aveva richiesto di prolungare di altri quattro mesi la sua permanenza in Italia, in modo da completare il percorso terapeutico prescrittogli dai medici dopo l'ictus che lo aveva colpito in India, e Salvatore Girone aveva richiesto di tornare a casa, in Italia, per festeggiare il Natale con la sua famiglia".
Nuovo sprezzante sputo in faccia ai due marò, in attesa di giudizio ormai da trentatre mesi, ma soprattutto all'Italia. La quale, con le sue Istituzioni, ha in qualche modo reagito? Soltanto con qualche espressione di profondo sdegno. Punto e basta. Limitandosi insomma nel concreto, tutt'al più, ad asciugarsi sulla faccia lo sprezzante sputo indiano. Vergognoso e inaccettabile. Quella dei due marò detenuti da quasi tre anni senza processo, in India, è ormai divenuta una delle italiche storie più umilianti ed assurde di tutti i tempi in ambito internazionale. Il che sta anche a significare che, in questi ultimi tre anni circa, l'Italia ha avuto dei Ministri degli Esteri del tutto incapaci e dei "premier" del tutto indifferenti. Ed ora ha anche, con l'onorevole Federica Mogherini quale Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari internazionali, una voce autorevole che, però, non si è mai fatta sentire. Poveri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Povera Italia.
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San Marcello papa e San Paganino martire

"Oggi - hanno titolato molti giornali - "Tax day"".
Per moltissimi cittadini, infatti, ultima chiamata per pagare quell' Imu e quella Tasi che, a conti fatti, dovrebbero alleggerirli di ben 44 miliardi. Oggi, nel calendario gregoriano, San Marcello papa. Nel calendario renziano, San Paganino martire.
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Un euro di tredicesima

"L'insegnante Francesca Lippi - 55 anni, tuttora precaria in servizio all' "Istituto comprensivo" di Scarperia-San Piero in Sieve nel Mugello - ha trovato, nella busta della sua tredicesima mensilità, un solo euro".
Come mai? Perché la sua tredicesima mensilità sarebbe stata sì di 482,23 euro, ma, detraendo le ritenute Irpef, l'addizionale comunale e le ritenute previdenziali complessivamente pari a 481,23 euro, non è rimasto che un misero euro. Un caso limite? Può darsi. Ma non per questo meno scandaloso. Indice di situazioni che stanno drammaticamente vivendo, più o meno come l'insegnante precaria di 55 anni Francesca Lippi, decine di migliaia di famiglie. Situazioni sulle quali sarebbe bene meditasse il Governo. Ammesso che gliene imnporti davvero qualcosa.
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La "parata" di Raffaele Fitto

"Il Comitato del Pdl per le regionali - come ha fatto conoscere il suo coordinatore Altero Matteoli - ha ritenuto che Raffaele Fitto sarebbe il miglior candidato di "Forza Italia" e del centrodestra, nelle regionali della primavera prossima nella "sua" Puglia, e che, quindi, non sarebbero necessarie le "primarie"".
Secca, però, la risposta di Raffaele Fitto: "Non sta né in  cielo né in terra". Ufficialmente perché lui ritiene che le "primarie" debbano essere fatte per rispetto degli elettori. Sotto sotto, in realtà, perché avrebbe capito che l'impegnarlo in una lunga campagna elettorale nella lontana Puglia - e, in caso di successo, come Governatore della Regione - farebbe molto comodo a Berlusconi. Il quale, in effetti, si libererebbe del quotidiano "fiato sul collo" del suo più accanito contestatore. Di nuovo, dunque, palla al centro. Per una nuova partita Silvio-Raffaele. E con un Pdl sempre più in confusione.
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Le prediche e i pulpiti

"L'ex segretario pd Pierluigi Bersani - dopo l'Assemblea del partito a Roma - ha detto: "Sento in questi giorni e leggo sui giornali di appelli e di prediche sulla lealtà. Ma non da tutti i pulpiti si possono accettare tali prediche"".
Fine, ma tagliente riferimento all'invito alla lealtà di tutti gli iscritti rivolto, dall'attuale segretario e "premier" Renzi, all'Assemblea di Roma. Chiaramente alludendo a quell' "Enrico stai sereno" e poi sgambettato, non certo lealmente, proprio dal predicatore Matteo.
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Andrea Orlando, Ministro buono

"Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando - anche su sollecitazione dell'onorevole pdl Stafania Prestigiacomo - ha disposto una ispezione sulla mancata concessione, al detenuto Totò Cuffaro, del permesso di incontrare l'anziana madre in gravissime condizioni di salute".
Il Ministro Andrea Orlando, il quale ha un viso di ragazzo buono, ha buono anche il cuore. Oltre che tanto buonsenso.
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lunedì 15 dicembre 2014

Chi mente sul Capo dello Stato?

"Mentre Silvio Berlusconi continua a dichiarare che, nel "Patto del Nazareno" stipulato con il "premier" Renzi, c' è anche un accordo sulla nomina del futuro Capo dello Stato - come riportano ogni giorno i quotidiani - il Pd, ora con il "premier" Renzi stesso ora con qualche "big" della sua segreteria, continua a sostenere che, no, quell'accordo non è mai esistito". 
Adesso, però, il "giochetto" è andato avanti anche troppo. E' chiaro che qualcuno stia strumentalmente mentendo. Silvio Berlusconi o il "premier" Matteo Renzi? Forse il Parlamento e i cittadini, se ancora contano qualcosa, avrebbero il diritto di conoscere la verità.
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Niente diluvio universale

"L'Assemblea nazionale del Pd - che alcuni si erano attesi come una specie di finale Giudizio universale ed altri come una specie di sfida all' ultimo sangue - è invece andata avanti e si è conclusa, pur con toni duri sia da parte del segretario-premier Matteo Renzi sia da parte delle opposizioni, senza alcuna clamorosa resa dei conti e senza manifeste minacce di scissione". 
Attese, dunque, errate. Perché appunto, alla fine, il segretario-premier Matteo Renzi ha ritenuto più opportuno, in un momento così difficile per il partito e per il Paese, scegliere una linea morbida. E le opposizioni - tranne l'ultimo soldato giapponese in guerra, Stefano Fassina, il quale ha denunciato che "il Pd sta cambiando identità" - hanno scelto di non affondare alcun colpo. Gianni Cuperlo ha pronunciato un intervento stile "paravento democristiano". Massimo D'Alema ha disertato l'Assemblea perché - ha fatto sapere - non accetta minacce o sanzioni. Pierluigi Bersani si è fatto venire il "colpo della strega" è non è potuto andare. Rosy Bindi ha passeggiato un po' avanti e indietro, ma ha preferito non arrivare fino al palco per parlare. Perfino Pippo Civati, che era lì anche lui, ha preferito affidare i suoi "penultimatum", invece che al microfono dell'Assemblea, ai microfoni dei gionalisti nei corridoi. Niente diluvio universale, dunque, ma quasi un ramoscello di ulivo nel becco di bianche colombe di pace. Ma fino a quando durerà?
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"Dacce 'na mano a faje dì de sì"

"Dacce 'na mano - un'altraa frase intercettata in una telefonata del "boss" Salvatore Buzzi al vicesindaco di Roma, Nieri - perché stamo veramente messi male co' la Cutini".
La Cutini era, allora, l'assessore al Sociale e aveva cominciato a mettere i bastoni tra le ruote della macchina illegale che continuava a marciare nei corridoi e nelle stanze del Campidoglio, ma non solo. Era allora perché, oggi, non lo è più. "Ho aspettato l'incontro con il sindaco Marino per verificare se ci fossero le condizioni per rimanere al mio posto - ha dichiarato - ma non le ho ravvisate. A "Mafia Capitale" occorre rispondere con uno scatto di orgoglio, ma mi sembra che la strada scelta non sia quella giusta". E, così, ha sbattuto la porta e si è coerentemente dimessa. Con un sospiro di sollievo di molti - sembra - in Campidoglio e fuori. E con il sindaco Marino pronto alla sua immediata sostituziome. A coprire il Sociale, infatti, è stata già chiamata quella Francesca Danese la quale, oltre ad essere presidente dei Centri di servizio per il volontariato nel Lazio, è una nipote di Giulio Andreotti. Quello del "pensare male si fa peccato, ma alle volte ci si azzecca". Non ci hanno "azzeccato" sicuramente, invece, quanti hanno collaborato a redigere il bilancio capitolino perché i revisori del Comune vi hanno trovato alcune incongruenze tanto nella rappresentazione dello stato patrimoniale quanto del conto economico. Tutto da rifare, dunque, pover'uomo. Povero sindaco Marino sempre più confuso e incapace di gestire un Comune, certamente non facile, come quello di Roma. Tanto che lo stesso suo partito che lo aveva fatto eleggere, il Pd, andava da tempo cercando il momento più opportuno per disfarsene. Tranne poi, ora, il sostenerlo invece a spada tratta. A nuova testimonianza di quello che è,  oggi, la politica.
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Sei Cuffaro? Allora no

"Totò Cuffaro - da tre anni in carcere per scontare una condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato della mafia - aveva chiesto, due anni fa, di poter essere presente ai funerali di suo padre, ma il magistrato di turno gli aveva concesso il permesso solo a funerali conclusi".
Oggi ancora peggio. Poiché la madre, malata di demenza senile, gli sta morendo, ha chiesto, al magistrato competente, di poterla incontrare per l'ultima volta. Ma il magistrato competente glielo ha seccamente negato. Con una motivazione, peraltro, di un cinismo agghiacciante: tanto, ridotta in quelle condizioni, lei non potrebbe neppure riconoscerlo. E va bene che Totò Cuffaro è stato un favoreggiatore della mafia, però questo può giustificare i due no a fargli dare un ultimo saluto ai suoi genitori? La Giustizia, troppe volte blanda e benevola anche nei confronti di omicidi e di pedofili, questa volta voluto invece essere dura e inesorabile. Per un valido motivo? E, in questo caso, quale? Oppure senza un valido motivo? E, allora, perché?
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Le incaute allusioni del presidente Preziosi

"A Roma stanno accadendo troppe cose - ha dichiarato, dopo la sconfitta del suo "Genoa calcio" e con incauto riferimento alle vicende della scoperchiata cupola mafiosa capitolina, il presidente Enrico Preziosi - e non vorrei che fosse coinvolto anche il calcio".
Il presidente del "Genoa calcio" Preziosi, insomma, ha chiaramente insinuato che la vittoria della "Roma calcio", domenica, possa essere stata favorita, nientemeno, che dall'illegale sistema di affari e di affaristi che ancora non è stato completamente annientato. Una dichiarazione, magari, a caldo. A Roma però, quando gli avversari cercano pretesti e lanciano accuse per giustificare le loro scocnfitte, si usa rispondere: "E nun ce vonno stà".
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domenica 14 dicembre 2014

Bene così, ma...

"Il Governo ha proposto una sessantina di emendamenti  alla "Legge si stabilità" - in Commissione Bilancio al Senato - fra i quali uno ad evitare che il tetto alle aliquote sulle abitazioni principali schizzi l'anno prossimo fino al sei per mille, l'altro a congelare il canone Rai".
Bene così, naturalmente. Solo che il Governo, in un altro degli emendamenti presentati, ha proposto di aumentare dal 10 al 22% l'Iva sui "pellet", quei cilindretti in segatura compressa che sono un prodotto di scarti di produzione e che fanno funzionare stufe e caminetti ecologici. Perché questi "pellet" non sarebbero più equiparati alla legna, sulla quale continuerebbe a gravare l'aliquota del 10%, ma, incredibilmente e impropriamente, ad un idrocarbuto. Che cosa si può può arrivare a proporre pur di incassare, dai cittadini, un altro centinaio di milioni.
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Pari opportunità per l'origano

Un altro emendamento alla "Legge di stabilità" - questo presentato dalle senatrici pd Ileana Pignedoli e Venera Padera - propone che l'origano, tassato ora con l'aliquota Iva del 22%, venga invece tassato al 4% come la salvia, il rosmarino e il basilico".
Più che giusto. Anche per un fatto di pari opportunità tra erbe aromatiche.
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Dedicato alle anime candide (14)

"Le donne infedeli catturate  - istruisce un manuale edito dal "Dipartimento ricerca e fatwa dello Stato islamico - sono schiave: violentarle, venderle, picchiarle risponde al volere di Allah".
Le anime candide, al di qua e al di là del Tevere, continueranno ancora a cercare un colloquio di fratellanza e di pace con lo Stato islamico?
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Schettino senza vergogna

"Tra morire e tuffarmi - ha detto, ai giudici, l'ex comandante della "Costa Concordia", Francesco Schettino - sono andato sulla scialuppa".
Morire, certo, non sarebbe stato il meglio. E tuffarsi si sarebbe pure bagnato. La sicura scialuppa, così, che lo ha portato via dalla nave. Dove sarebbero morti, intanto, trentadue croceristi. E a salvare i rimanenti non avrebbe pensato lui, ma avrebbero pensato altri. Francesco Schettino si è dunque confermato: un comandante di nave senza onore e un uomo senz'anima.
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"Forza Italia" in "rosso" licenzia 55 dipendenti su 86

"La tesoriera del Pdl, Maria Rosaria Rossi ha inviato la documentazione - al Ministero del Lavoro, alla Regione Lazio, alla Regione Lombardia e ai sindacati - per avviare le procedure di licenziamento collettivo, ex articolo 24 della legge 223 numero 91, di 55 degli 86 dipendenti di "Forza Italia" fino ad oggi occupati, con contratto a tempo indeterminato, nelle sedi di Roma, di Milano e di Arcore".
I primi effetti dell'abolito finanziamento pubblico ai partiti, ma, evidentemente, anche l'incapacità di reperire finanziamenti privati e di far versare a tutti i parlamentari pdl le quote previste in favore del partito e - ultima "botta" finale - la chiusura della borsa da parte del presidente Berlusconi. Il quale, dopo essere intervenuto più volte a tamponare in passato i "buchi" del partito, starà già pensando, magari, alla campagna acquisti di gennaio per rafforzare adeguatamente il suo balbettante "Milan calcio". Nel cui Consiglio di amministrazione non c'è, per sua fortuna, il suo contestatore Raffaele Fitto.
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Un po' finto tonto, ma sempre arrogante

"Mi sono sempre chiesto a chi stessi dando fastidio - ha dichiarato il sindaco di Roma, Ignazio Marino - quando c'è stato lo scandalo della mia "Panda" rossa".
Il sindaco Marino, chiaramente, ha voluto alludere al fatto che lui si sarebbe fieramente opposto al proseguimento dei clamorosi illegali maneggi della così definita "Mafia Capitale". Peccato, però, che la relazione su una verifica amministrativo-contabile in Campidoglio - disposta dalla Ragioneria generale dello Stato, effettuata a fine 2013 dagli ispettori Vito Tatò ed Enrico Lamanna, datata 16 gennaio 2014, inviata anche al Comune che l'ha protocollata il 4 aprile scorso con il numero 2403 - abbia portato alla scoperta di vari affidamenti e proroghe irregolari in piena sindacatura Marino. Con il sindaco, insomma, non solo protagonista a sua volta di atti irregolari, ma a tacere su tutte le irregolarità - segnalate nella relazione della Ragioneria generale dello Stato  protocollata dai suoi uffici - riferentesi alla passata sindacatura Alemanno. Il solito Ignazio Marino, dunque, inattendibile. Ma sempre, comunque, arrogante: nel pomeriggio di sabato scorso, in via di Santa Chiara, la sua negativamente famosa "Panda" rossa era di  nuovo in divieto di sosta.
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sabato 13 dicembre 2014

La tredicesima da Natale a Pasqua

"La tredicesima mensilità - secondo una indagine della Federconsumatori - rischia di slittare, in un'azienda su quattro, a primavera prossima".
Magari per Pasqua che cadrà, l'anno prossimo, ad aprile.
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Anticorruzione, perché non il decreto?

"Per combattere la corruzione - si è giustamente compiaciuto il "premier" Renzi - il Consiglio dei Ministri ha varato norme più severe e più robuste".
E' vero: per i colpevoli, infatti, il minimo della pena passerà da quattro a sei anni e il massimo da otto a dieci, anche chi patteggerà non eviterà il carcere, i tempi di prescrizione si allungheranno di due anni dopo la sentenza di primo grado e di un anno dopo quella di secondo grado, i condannati dovranno restituire il maltolto fino all'ultimo centesimo. Peccato, però, che queste norme più severe e più robuste non siano state inserite in un decreto legge, che avrebbe avuto effetto a brevissimo tempo, ma siano finite in un disegno di legge che, dovendo passare attraverso le Camere, chissà quando ne uscirà approvato. Sarebbe interessante conoscere il perché di questa mossa. Qualcuno sostiene per stemperare l'attrito con gli alleati di "Nuovo Centro Destra", fieramente contrari all'allungamento dei tempi di prescrizione. Ma, se così davvero fosse, dove sarebbe finito il decisionista carro-armato Matteo Renzi? E, se così non fosse, allora che? Corruttori e corrotti, comunque, ringraziano sentitamente.
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Pd, il giorno del giudizio

"Domani - hanno ricordato tutti i giornali - quell'Assemblea del Pd che si preannuncia molto infuocata".
Matteo Renzi, in effetti, coglierà l'occasione per cercare di ottenere la resa dei suoi contestatori e i suoi contestatori per avvertirlo che, se dovesse continuare così, si costituirebbe un partito a sinistra del Pd. Sarà, sì, un'assemblea di fuoco. Domenica 14 dicembre 2014, il giorno del giudizio.
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Renzi dal Papa

"Intanto oggi - a ventiquattr'ore dall'Assemlea - Matteo Renzi si è incontrato, con Papa Francesco, per gli auguri natalizi".
Potrebbe avere chiesto, a Papa Francesco, anche una benedizione particolare per domani.
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venerdì 12 dicembre 2014

Il Ministro a nuora perché suocera intenda

"Bisogna accrescere le opportunità di investimento - ha ripetuto il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan - e qui l'agenda delle riforme strutturali è fondamentale".
Ma, tutto ciò dipendendo dal Governo, lo ha ripetuto non tanto agli italiani quanto a se stesso e al "premier" Renzi. I quali si spera lo abbiano finalmente recepito.
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Se la Germania fa i danni, paga l'Italia

""Chi ha pagato - ha chiesto la sinistra tedesca "Die Linke" al Governo di Angela Merkel - i danni dell'incendio provocato da una esercitazione della "Luftwaffe", il 4 settembre scorso, nei ventisei ettari di macchia mediterranea nel poligono militare di Capo Frasca in  Sardegna? E quali misure sono state prese per la rimozione dei missili?""
Il Governo di Angela Merkel ha risposto alla sinistra tedesca "Die Linke"? Subito. Così: "Per quanto riguarda i danni causati dall'incendio, non c'è stata, da parte dell'Italia, alcuna richiesta di risarcimento. Per quanto riguarda la rimozione dei missili, la competenza - secondo un accordo - è dell'areonautica militare italiana". E, forse, la sinistra tedesca "Die Linke" si è così rassicurata, ma sarebbe interessante conoscere che cosa pensino, della questione, la sinistra italiana e non solo. E conoscere, soprattutto, i motivi per i quali il nostro Governo si sia calato le braghe.
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Euro "made in China"

"Monete false da un euro e da due euro, per un valore di oltre mezzo milione, sono state sequestrate - dai carabinieri - in numerose città".
Questa volta, però, non si tratta di "produzione nostrana". Le monete false, furbescamente messe in circolazione a ridosso dello "shopping" natalizio, sono arrivate dalla Cina. La quale, dunque, ha notevolmente alzato il tiro nel settore delle contraffazioni: dopo le "griffe", gli indumenti, i prodotti per la casa, le apparecchiature elettroniche, i giocattoli, ora perfino le monete. Che cosa resta più ormai? Forse le opere d'arte. Ma potrebbe essere solo questione di tempo. Perché per certa Cina, evidentemente, libero mercato significa libera facoltà di frodare e di truffare mezzo mondo. Con una particolare simpatia per l'Italia. Dove, forse, i controlli su quello che arriva dall'estero sono più blandi.
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Il vergognoso cinismo del "boss"

"Quel Salvatore Buzzi, il quale è stato identificato come uno dei maggiori "boss" della scoperchiata cupola mafiosa romana, in un "sms" del primo gennaio 2013 - intercettato dai carabinieri - si è così espresso: "Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l'erba da tagliare, magari con qualche bufera di neve: evviva la nostra cooperazione sociale"".
L'auspicio, insomma, di una serie di emergenze e di eventi negativi, spesso anche dolorosi, ma utili a far crescere l'illegale "business" della cupola mafiosa  attraverso il sistema di collusioni e di favoreggiamenti da lui creato tra politica, imprenditoria e malavita. Oltre ai suoi gravi reati da codice penale, dunque, anche un enorme carico di cinismo. Un uomo davvero spregevole. A Napoli dicono "un omm' e merda".
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giovedì 11 dicembre 2014

L'Istat e Renzi

"La produzione - nuovi dati Istat - è scesa, nei primi dieci mesi di quest'anno, dello 0,8%. Del 3%, addirittura, da ottobre 2013 a ottobre 2014".
Anche questi nuovi dati Istat, dunque, sono in contrasto con le ultime dichiarazioni del "premier" Renzi secondo le quali, invece, la produzione è in ripresa. C'è da rimanere più che perplessi. Anche perché nessuno - come si sperava - è venuto a chiarire, dopo altri precedenti simili contrasti, a chi debba essere assegnato, in matematica e in statistica, un meritato zero. Se agli esperti dell'Istat o al Matteo sempre gaio.
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No, non è Francesco

"Papa Francesco - è stato confermato ufficialmente - non riceverà il Dalai Lama che, a Roma in occasione del XIV Vertice mondiale dei Premi Nobel per la pace, lo aveva espressamente richiesto. Il motivo - come dichiarato dal segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin - non guastare i rapporti avviati con la Cina la quale, come noto, del Dalai Lama è un'accanita avversaria".
No, non è Francesco. Questa volta, cioé, non è apparso come il solito Papa Francesco coraggioso e anticonformista, spontaneo e lontano da ogni calcolo. Appostolo della pace. Tutto fratellanza ed incontro.
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Beppe l'eversore in libertà

""Sono un eversore" ha lanciato - su "twitter" - Beppe Grillo".
Reo, dunque, confesso. Ma, allora, perché non viene arrestato?
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Il senatore Razzi punta ora a Sanremo

"Il senatore pdl Antonio Razzi - come ha confidato lui stesso a "La Zanzara" su "Radio 24" - sfumata la possibilità di partecipare all' "Isola dei famosi", vorrebbe ora esibirsi, al prossimo "Festival di Sanremo", con la melodia "Famme cantà"".
"Famme cantà"? Sarebbe interessante, magari, se andasse a "cantare" come ha fatto ad essere eletto senatore. Senatore della Repubblica uno come lui.
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mercoledì 10 dicembre 2014

Dalla diplomazia alle minacce

"Se l'Italia e la Francia - ha dichiarato, attraverso la "Frankfurter Algemeine Zeitung", il commissario Ue Jean-Claude Juncker - non faranno seguire, sulle riforme, i fatti alle parole, per loro non sarà piacevole".
L' Unione europea, dunque, addirittura alle minacce? L'augurio allora, anche per questo, è che il Governo Renzi passi comunque, presto, dalle parole ai fatti. E possa così evitare agli italiani, magari, la fucilazione di massa.
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Segnali

"Sono passati - in Commissione alla Camera - due emendamenti di "Sinistra Ecologia Libertà" e della minoranza pd che sanciscono l'eliminazione dei futuri senatori a vita di nomina quirinalizia".
"Sì - è subito intervenuta il Ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi - ma la parola finale spetterà all'aula". Verissimo. L'accaduto, però, potrebbe costituire un segnale, per il Governo, che tutto si sta facendo più difficile e, per il Pd, che la sua minoranza interna non scherza. Qualcosa da non trattare, insomma, con la consueta "nonchalance" renziana.
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Il "profondo rosso" dei trasporti urbani italiani

"Per i trasporti poubblici urbani - è stato calcolato - in Inghilterra i costi operativi per chilometro in euro sono un milione 800 mila e i ricavi un milione 500 mila, in Germania due milioni 800 mila e due milioni 400 mila, in Spagna tre milioni 200 mila e due milioni 200 mila, in Francia tre milioni 300 mila e un milione 600 mila, in Italia tre milioni 300 mila e un milione 400 mila".
M ancora una volta, se non siamo insieme agli altri, ci sarà un perché. Qualcuno, però, spiegherà mai quel perché ai cittadini? E, soprattutto, quel perché verrà mai eliminato? Non resta che l'attesa. Anche se, in verità, poco fiduciosa.
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Pannella show

"Alle ultime amministrative - ha rivelato il "leader" radicale Marco Pannella - ho votato "Movimento 5 stelle".
Gli "show" di Marco Pannella, come nella pubblicità dei rotoli di certa carta igienica, non finiscono mai.
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martedì 9 dicembre 2014

Ogni giorno

"A me - ha detto, alla "Covention Factory 365" organizzata dai giovani democratici a Roma, il "premier" Renzi - lo sdegno delle prime ore, sullo scandalo della Capitale, non basta. Ogni giorno chiederemo che si vada rapidamente ai processi, che si facciano le sentenze, che chi è colpevole paghi fino all'ulimo centesimo e all'ultimo giorno".
Più che giusto. Con l'augurio che qualcuno ricordi poi al "premier" Renzi, ogni giorno, di chiedere quanto annunciato alla "Convention" dei giovani democratici. Ma, soprattutto, che certa Magistratura non si sia sentita prevaricata, si sia offesa e proceda come le pare.
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Parità di garantismo

"Claudio Bolla, il quale è stato il "braccio destro" di quel Salvatore Buzzi "top manager" della "Tangentopoli romana" - secondo un "reportage" di "Piazza pulita" su "La 7" - avrebbe dichiarato: "Siamo stati in cinque, alla "cena raccogli-fondi" romana del Pd, e abbiamo pagato mille euro a persona"".
Beh, certo, non è sempre possibile indovinare chi viene a cena. Allora, però, il fatto di non poter sapere chi si sta incontrando, con chi si  sta parlando e con chi si sta mangiando dovrebbe valere per tutti. Parità di garantismo.
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Meno male

"Il Papa in piazza di Spagna, a Roma, per la festa dell'Immacolata - ha fatto sapere il sindaco Ignazio Marino - mi ha detto che pregherà per me e per Roma".
Meno male. Ce n'è proprio bisogno.
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Quindici minuti e via

"Tutti i biglietti per i due concerti che gli "U2" terranno a Torino il settembre del prossimo anno - ha fatto sapere il "Palalpitour" - sono stati venduti, "on line", nel giro di quindici minuti".
Sarebbe interessante sapere, data la critica situazione economica attuale, chi li ha acquistati perfino a tempo di record.
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lunedì 8 dicembre 2014

Un milione l'ora

"Dal 31 luglio a metà novembre - ha dato notizia "L'Espresso" - l'Assemblea regionale siciliana ha lavorato appena 38 ore. Il che significa che, rispetto alle 90 giornate lavorative disponibili, i deputati siciliani sono stati presenti in aula, mediamente, 23 minuti la giorno. Con quali costi? Quaranta milioni e, dunque, con un costo di oltre un milione di euro ogni ora".
Pazzesco. Senza parole.
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Quanto ci costa il senatore a vita

"Ogni senatore a vita - è stato calcolato dall'istituzione "L'Ego" - costa allo Stato, e quindi ai cittadini, 21.850 euro e diciannove centesimi netti al mese. In più, poi, "tablet", "smartphone", "personal computer", la tessera per viaggiare gratuitamente su treni, aerei e autostrade, altri 1.300 euro quali rimborso spese per "ragioni di servizio" e "argent de poche" di 108 euro mensili".
Ma questi "coccolati" senatori a vita, almeno, frequentano i lavori di Palazzo Madama? Dei quattro ultimamente nominati dal Presidente della Repubblica - ma solo per gli scrutini e non anche per i dibattiti in aula - Elena Cattaneo presente per il 46,84%, Carlo Rubbia per il 40,77%, Mario Monti per il 17,64% e Renzo Piano per lo 0,15%. Pochino, perciò per i primi due, scandaloso per l' ex Presidente del Consiglio Mario Monti, vergognoso per l'architetto Renzo Piano. Ma questa è l'Italia: quella dei poveri sempre più poveri e quella dei privilegiati sempre più privilegiati. In attesa di "cambiare verso". Se mai si cambierà.
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Quanto guadagnano i segretari dei sindacati

"Anche i segretari dei sindacati dei lavoratori comunque - pur fatte le dovute proporzioni - non è che se la passino male: Susanna Camusso (Cgil) guadagna 3.800 euro netti al mese, Anna Maria Furlan (Cisl) 3.000-3.500, Maurizio Landini (Fiom) 2.250".
E Carmelo Barbagallo (Uil)? Non si sa. Ma forse perché si vergogna di farlo sapere.
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L'Atac diventerà gialla?

"Il Comune di Roma - come noto - sta cercando un'azienda interessata ad acquistare quell'Atac che gestisce i trasporti cittadini, ma che, in grave dissesto finanziario, sta pesando sempre più sulle casse capitoline".
Come sta andando la non facile ricerca? Dopo il no di numerose aziende, sembra - stando ad una rivelazione dell'assesore ai trasporti, Guido Improta - che siano iniziate trattative con dei "partners" cinesi. Nell'ambito delle trattative, magari, il ripristino del bigliettaio vecchi tempi. Ma in stile cinese: "Biglietto, plego". E chi cercasse di non pagarlo qualche mese di rieducazione in una struttura "ad hoc".
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Prefetti e papà

"Il  prefetto di Roma (il quale aveva ritenuto prudente aumentare la scorta del sindaco Ignazio Marino e invitarlo a non utilizzare più la sua pur amata bici) - ha detto, arrivando invece in bici ad una "kermesse" di giovani democratici, proprio Ignazio Marino - non è il mio papà".
Certo che non è il suo papà. Ma è il prefetto. Una istituzione, cioè, dello Stato. Ma ormai, evidentemente, l'arroganza del sindaco Marino sta volando oltre ogni limite.
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domenica 7 dicembre 2014

La furba maestrina

"Le riforme di Italia e Francia - ha sentenziato la Cancelliera tedesca Angela Merkel - sono insufficienti".
Può anche darsi. In questo caso, tuttavia, la bacchettata dovrebbe venire dalle competenti autorià dell'Unione europea e non dalla solita "maestrina dalla penna rossa, nera e gialla". La quale, invece, farebbe bene ad occuparsi della situazione del suo Paese. Dopo che, appena qualche giorno fa, la stessa sua banca centrale, la Bundesbank, le ha spiattellato un quadretto per il presente e per il futuro, tutt'altro che  a tinte rosa. Oppure la  maestrina si occupa di Italia e di Francia proprio per cercare di spostare l'attenzione dalle previsioni tutt'altro che rosa della Bundesbank per il presente e per il futuro della Germania?
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Berlusconi ha finalmente capito?

"Occorre sfruttare la "questione Roma" - sta cercando di far capire ai "suoi" Silvio Berlusconi - per far scattare il repulisti dentro "Forza Italia". Non dobbiamo più permettere di promuovere al nostro interno dirigenti indagati e di mettere nelle liste elettorali candidati anche solo in primo grado".
Se davvero sincero e convinto, finalmente sembra avere capito. Si vedrà, ora, se vorranno capirlo certi personaggi, all'interno di "Forza Italia", ai quali capirlo non farebbe gioco né comodo.
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