Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 30 aprile 2016

Lo spaccio di Renzi

"Un'altra grande opera - così il "premier" Renzi - sarà inaugurata oggi, da me e dal Ministro per le Infrastrutture Del Rio: il viadotto Himera sulla "A19" Palermo-Catania, direzione Palermo".
Ma il viadotto Himera sulla "A19" direzione Palermo non esiste già da anni e già da anni è stato solennemente inaugurato? Certo. E, infatti, il duo governativo non è andato ad inaugurare la sua apertura, ma a presenziare alla sua riapertura dopo che, undici mesi fa, era stato fatto chiudere, per un grossolano errore, proprio dal Ministro Del Rio. Ben altra cosa, dunque. Ben altro, infatti, che l'inaugurazione di una nuova grande opoera, ma il sopralluogo dopo  un vecchio grande errore di valutazione. Di cui vergognarsi, perciò, e non certo da gloriarsi. Ma soprattutto una bufala tanto grossolana quanto sfacciata. Va bene che tra poco più di un mese ci saranno elezioni amministrative divenute molto importanti, ma, Maremma bischera, c' è un limite a tutto.
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Bonafede e droghe

"Antonio Bonafede - consigliere comunale pd a Siracusa - è stato arrestato, a Pizzullo, con sedici chili di marijuana e tre chili e mezzo di hashish".
Forse, considerando come sempre più a schifìo finiscano le cose pd in Sicilia, per disperazione, meschino, avrebbe voluto farla finita con  una "overdose" di droghe.
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Prendi uno e paghi sette

"Il cosiddetto "Ruby ter" - che vede imputati per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, in merito alle cene di Arcore, Silvio Berlusconi e un'altra trentina di persone - è stato spezzettato, dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Milano Laura Marchiondelli, in sette diversi processi: oltre che nella sua città, a Monza, a Treviso, a Pescara, a Roma, a Torino e a Siena.  Uno in ogni luogo, cioé, dove si sarebbe consumato ogni volta il reato".
Una specie, insomma, di prendi uno e paghi sette. Per una stessa imputazione, cioé, la possibilità di pagare, per Silvio Berlusconi, sette volte. E se invece i sette procedimenti diversi, ma per la stessa imputazione, finissero alcuni con una eventuale sua condanna e altri con una  sua eventuale assoluzione? Sarebbe l'assurdo nell'assurdo. Un insulto al buonsenso oltre che alla Giustizia. Con tanti saluti alle raccomandazioni del Capo dello Stato, anche recenti e anche se più raffinate, affinché i magistrati non finiscano di farla, alle volte, fuori del vaso.
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Improbabile Denis

"Noi - se n'è uscito il plurindagato per la giustizia umana, pluripeccatore per la giustizia divina e fondatore di "Ala", Denis Verdini - né all'opposizione e neppure nella maggioranza. Noi siamo in Paradiso".
Beh, non essendo né all'opposizione e neppure nella maggioranza, più esatto se avesse detto di stare nel Limbo. Ma, poi, uno come lui in Paradiso? Molto, molto improbabile. Per arrivare fin lassù, infatti, ci vogliono ben altri colpi d' ala.
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Renziano al 150%

"Io sono più che un "ultrà" renziano - ha confidato, durante la trasmissione "Un giorno da pecora", il direttore dell' "Unità", Erasmo D'Angelis - sono più renziano di Renzi".
Che scoperta. Se non fosse stato così, col fischio che sarebbe stato il direttore dell' "Unità".
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Manuela e i verbi

"Io - ha voluto spiegarsi la senatrice "verdiniana" Manuela Repetti - ho intervenuta su me stessa".
Peccato non abbia aggiunto: "E facetti bene".
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L'olio di ricino marca "5 stelle"

"Leggere un idiota il quale sostiene che la Boschi non è legata a conflitti di interesse - ha "twittato" la "5 stelle" Chiara Piglia - mi fa venire in mente l'olio di ricino".
I bastoni e i manganelli della Milizia fascista no?
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venerdì 29 aprile 2016

Nazareno sì o no?

"Con le sue mosse sul Campidoglio - hanno continuato ad accusare, a destra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni - Berlusconi sta chiaramente mostrando di voler arrivare, con Renzi, ad un nuovo "Patto del Nazareno". "Il vertice Pd-Verdini - si sono scatenate le minoranze - prelude chiaramente ad un vergognoso, ancorchè nano, "Patto del Nazareno"".
"Patto del Nazareno", allora, a destra o a sinistra? Nè a destra né a sinistra si è continuato a smentire, però, negli ambienti della Direzione pd. Ma sarà proprio così? L'apostolo Pietro - senza voler essere irriverenti - rinnegò il Nazareno, al cantar del gallo, ben tre volte. Una volta, magari, guardando a destra, un'altra a sinistra e una terza al centro.
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Raggi il 19 giugno

"Se non dovessi conquistare io il ballottaggio - ha detto la candidata "5stelle" a sindaco di Roma, Virginia Raggi - il 19 giugno non andrei a votare, ma andrei al mare".
E se il 19 giugno piovesse?
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Frane e patate

"I geologi italiani riuniti a congresso - rilevato che, su dieci frane in Europa, sette ne avvengono sul nostro territorio - hanno redatto, e inviato al Governo, una "Carta" con le indicazioni necessarie ad evitare disastri futuri".
L'augurio è che il Governo non usi poi quella "Carta" per incartarci le patate.
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Quel vudu in corsia

"Vince - è stata la sfida - chi infila più aghi e gli aghi più grossi".
Una gara tra seguaci vudu? Macché. Una gara tra due medici e sei infermieri dell'ospedale di Vicenza non sulle tradizionali bambole di pezza, ma sui ricoverati in carne ed ossa. Subito un'indagine interna. Ma, poiché i ricoverati non hanno mostrato alcun fastidio e alcuna conseguenza, i due medici e i sei infermieri del "vudu in corsia" non sono stati cacciati a pedate, ma soltanto ammoniti, birichini, a non farlo più.
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giovedì 28 aprile 2016

L'annunciato "fine corsa" di Bertolaso a Roma

""Forza Italia" - è arrivata una nota ufficiale nella tarda mattinata - ha deciso di sostenere e fare propria la candidatura di Alfio Marchini a sindaco di Roma"
Un colpo di scena? Macché. Il portavoce di Silvio Berlusconi e "pezzo da 90" Giovanni Toti aveva dichiarato, nella serata di ieri, chiario e tondo: "Guido Bertolaso non sta aiutando molto in questo inizio di campagna elettorale. Se vuole ritirarsi, lo faccia in fretta". Solo Guido Bertolaso non aveva capito che era suonata, per lui, la campanella di fine ricreazione. Aveva sperato, evidentemente, che Silvio il professore gli perdonasse anche i suoi ultimi errori da matita blu. Che, al limite, gli assestasse soltanto qualche bacchettata sulle mani e gli facesse scrivere cento volte, sul quaderno elettorale, "da oggi sarò più attento ed avveduto". Invece no. Silvio il professore, confermando quanto fatto anticipare dal suo assistente Giovanni Toti, lo ha espulso, furente ed esasperato, dall'aula. In fretta, molto in fretta. Dev'essere stata, per l'allievo di scarso profitto Guido Bertolaso, una notte buia e tempestosa. Per concludersi, all'alba, con il suo fine corso. Anzi, più esattamente, con la sua fine corsa. Annunciata appunto, qualche ora dopo, con la nota ufficiale. Che, se ha stemperato un po' il malumore che si era creato con Bertolaso in una buona parte di "Forza Italia", ha naturalmente innervosito il duo Giorgia Meloni-Matteo Salvini. Il quale duo, in effetti, non si è sentito più tanto sicuro così com'era in alternativa a Guido Bertolaso. E - chissà se solo per rabbia oppure per realistica deduzione -  non ha esitato a lanciare la bomba: "Berlusconi sta continuando a scegliere volutamente di far vincere il Pd, in una Roma per il Pd divenuta così difficile, in cambio della garanzia, da parte del "premier" Renzi, di non toccare le sue aziende". Quando il gioco si fa duro, insomma, i duri cominciano a giocare. E i giochi, nell'area del centrodestra, non sono sicuramente finiti qui.
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"Vade retro", Bassolino

"Il segretario Matteo Renzi - così, dopo l'annuncio dell'indagine giudiziaria che ha coinvolto anche il presidente del Pd campano, Stefano Graziano - il "multi-ex" Antonio Bassolino - dovrebbe intervenire, finalmente, prima che il partito precipiti in un burrone politico e morale".
Ma la Direzione nazionale del Pd non ha gradito quell'appello tra l'appassionato e lo strumentale. "Quando Bassolino vinceva, lo faceva con il 70% dei voti anche in territori ad alta densità camorristica - è stata la reazione - e, dunque, sarebbe meglio che non facesse la morale a nessuno". Ma il segretario del partito chiamato direttamente in causa? Nulla di ufficiale. Solo, forse, un pensiero tra sé e sé: "Ma che vuole adesso questo? Non l'avevo già rottamato, Maremma carrozziera?" Insomma, "Vade retro, Bassolino". "Un fà 'l pallottoloso". Dal fiorentino al napoletano: "Nun scuccià".
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La ricerca e la cultura potranno crederci?

"Il primo maggio - ha annunciato il "premier" Renzi - stanzieremo tre mikiardi e mezzo per la ricerca e la cultura. Una scommessa sul capitale umano per creare lavoro".
Annuncio obiettivamente da applausi, ma che sarebbe stato anche da squilli di tromba, se il "premier" Renzi lo avesse completato chiarendo come, dove e quando reperirà, in condizioni di bilancio già così precarie, quei tre miliardi e mezzo. Lo chiarirà il 30 aprile? Si spera. In modo da non aggiungere anche quei tre miliardi e mezzo per la ricerca e la cultura nel già corposo volume "De annuncibus". Il corposo volume, cioé, dei tanti annunci rimasti senza una copertura e, quindi, senza un seguito concreto.
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La schiena dritta di Mario Draghi

"Sappiamo quello che facciamo - ha risposto a muso duro, ai recenti nuovi attacchi rivoltigli in particolare dalla Germania, il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi - e non stiamo ad ascoltare le critiche strumentali ed interessate dei politici".
Bravo Mario Draghi. Finalmente un italiano con la schiena dritta.
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Il ritorno di Michele

"La Rai - secondo quanto pubblicato da "Italia oggi" - starebbe per accompagnare fuori dallo studio di "Ballarò" l'attuale conduttore Massimo Giannini. Per due motivi. Il primo: il troppo basso indice di ascolto. Il secondo: il troppo basso indice di allineamento al Governo e al Pd".
Chi allora, se la notizia fosse fondata, il sostituto del troppo obiettivo ed educato Massimo Giannini? Sarebbe - sempre secondo "Italia oggi" - Michele Santoro. Sarebbe, cioé, il suo esatto contrario. Michele Santoro 2, dunque. A testimonianza che "alle volte ritornano". Anche se non sono proprio i migliori.
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mercoledì 27 aprile 2016

Da Campania felix a Campania infelix

"Sì, Stefano Graziano - presidente del Pd campano, assessore regionale e già consulente a Palazzo Chigi - è stato indagato, dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, per concorso esterno in associazione camorristica. L'accusa, in particolare, è di avere favorito appalti in cambio dei voti, richiesti ed ottenuti dal "clan dei Casalesi", e di essersi posto come stabile punto di riferimento politico ed amministrativo dell'organizzazione camorristica".
Il Pd campano, solo qualche giorno fa, aveva fatto grande festa quando il "premier" Renzi, a mo' di Re Mago, aveva portato in dono, al Governatore Vincenzo De Luca, dieci milioni da spendere entro quattro anni. Adesso, destino cinico e baro, bandiere a mezz'asta a causa del suo presidente Graziano vergognosamente indagato. Nel breve tempo di qualche battito di ali di una farfalla, insomma, da Campania felix, per il Pd, a Campania infelix. Con Giggino 'o sindaco a ridere di gusto. Pur se, più che ridere, ci sarebbe, per la povera Campania, da piangere. Anche per quello fatto o non fatto, a Napoli, da Giggino 'o sindaco.
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Giuseppe Garibaldi e Stefano Graziano

"L'episodio che ha coinvolto in modo specifico il presidente del Pd campano Stefano Graziano - sempre secondo la Direzione distrettuale antimafia di Napoli -  è quello che ha visto gli appalti per il restauro del Palazzo Teti Maffuccini, a Santa Maria Capua Vetere, dirottati verso imprese vicine al "clan dei Casalesi, frazione Zagaria"".
Il Palazzo Teti Maffuccini, tra l'altro, non è un edificio qualunque. E' il palazzo dove Giuseppe Garibaldi  ricevette l'atto di resa del Regno delle Due Sicilie. Ma il tempo passa - come si sa - e van con lui le cose. Nel 1861, in quel palazzo, fu posto un altro grande mattone per la costruzione dell'unità d'Italia. Oggi, con la "vicenda Graziano", è stato invece posto un altro significativo mattone per la costruzione dell'unità fra una certa politica e la sempre più potente malavita.
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"Aglio e fravaglio"

"La speranza di vita degli italiani - gli ultimi dati sono dello scorso anno - è calata ad 80 anni e un mese per gli uomini e ad 84 anni e 7 mesi per le donne. Il che significa che, negli ultimi quindici anni, si sono persi i vantaggi che erano stati acquistati negli ultimi quaranta".
Il motivo di questo passo indietro nella speranza di vita e, quindi, di questo passo avanti nella possibilità di morte? Il venire meno della prevenzione. Tagliata quella pubblica, non accessibile a tutti quella costosa privata. Ma il Governo, anche se certamente non lo dirà mai, potrebbe non dispiacersi di quel calo di speranza. Sarebbe, infatti, una soluzione naturale, ancorché parziale, del drammatico problema delle pensioni. Manna, pur se lugubre, per l'Inps. Ma "Aglio e fravaglio, corna e bicorna, capa alice capa d'aglio" - alla Pappagone-Peppino De Filippo - per il popolo italiano.
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Il senatore Romani e la "Legge di Murphy"

"Giorgia Meloni era meglio - ha espresso il suo parere, a proposito del candidato sindaco del centrodestra a Roma, il capogruppo di "Forza Italia" al Senato, Paolo Romani - ma Berlusconi ha scelto il "male minore"".
Il "male minore" sarebbe dunque, per il senatore Romani, Guido Bertolaso. Ma allora, se il "male minore" sarebbe Guido Bertolaso, il "male maggiore", non solo per la "Legge di Murphy", sarebbe Giorgia Meloni. Ma se, per il senatore Romani, Giorgia Meloni era "meglio", come farebbe ad essere il "male maggiore"? Il senatore Romani dovrebbe dare una regolata, verosimilmente, al meccanismo della sua razionalità. Oppure tacere ed ubbidire. Senza cercare di arrampicarsi sugli specchi.
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"Alibaba", il "Milan" e il Campidoglio

"I miracoli - si è giustificato, dopo l'ennesima sconfitta del "Milan calcio", il suo neoallenatore Cristian Brocchi - li fa solo Gesù". Ma Silvio Berlusconi, avendo dovuto constatare  di non poter più vantare l'assistenza del Cielo, ha invece pensato bene, per cercare di aprire la porta delle squadre avversarie, di affidarsi ad "Alibaba"". 
Non è una battuta. "Alibaba" è un'impresa  del ricchissimo cinese  Jack Ma e Silvio Berlusconi starebbe  per vendere a questi, addirittura entro la settimana, la maggioranza delle azioni del "Milan calcio". Ma perché tanta fretta? Qualcuno ha già maalignato: perché, se "Alibaba" si rivelasse davvero capace di aprire la porta delle squadre avversarie, Silvio Berlusconi potrebbe candidarlo in corsa, come sindaco di Roma, con la sicurezza che gli aprirebbe anche la porta del Campidoglio. Quanto poi ai quaranta ladroni dentro e nei dintorni del Palazzo, poi si vedrebbe. Favoloso.
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Anche lo strapuntino di una ditta concorrente

"Sarebbe disposto - hanno chiesto al candidato berlusconiano a sindaco di Roma, Bertolaso, i giornalisti del "Corrierelive" - a fare l'assessore del pd Giachetti o della "5 stelle" Raggi?" E lui: "Certo. Potrei mettere a disposizione la mia professionalità e a dare  il mio modestissimo contributo"".
Il candidato berlusconiano Bertolaso, evidentemente, è sempre più convinto, al di là dei proclami al contrario, di non avere il "mezzo" per arrivare alla poltrona di sindaco in prima fila. E così, pur di arrivare in qualche modo in Campidoglio, sarebbe disposto a sedersi, anche su uno strapuntino, sul "mezzo" di una ditta concorrente. Tanto - ha già tenuto ad autoassolversi - lui non ha la tessera di "Forza Italia", ma soltanto quelle dell'Avis e della "Roma". Ma Berlusconi tutto questo lo ha saputo? E, se lo ha saputo, pover'uomo?...

martedì 26 aprile 2016

Libertà di stampa: in Italia peggio che in Lesotho

"La libertà di stampa è ovunque in consistente e preoccupante declino - secondo i dati del rapporto annuale stilato da "Reporter senza frontiere" sullo stato generale dell'informazione - e, tra i Paesi in cui questo avviene, c'è l'Italia scesa, nella classifica mondiale, dal già vergognoso 73° posto al 77°".
Ci sarebbe da arrossire, considerando che, in Europa, fanno peggio dell'Italia soltanto Cipro, Grecia e Bulgaria. Ma, soprattutto, considerando che, nel mondo, fanno meglio Moldova, Armenia e perfino Nicaragua e Lesotho. Ma tant'è. Perché nessuno sembra arrossire. Né gli editori né i giornalisti né i lettori. Tanto meno i politici, i manovratori della grossa finanza, le varie caste, addirittura la mafia e la camorra, ai quali tutti va bene così. Va bene, per lo più, l'informazione sotto i tacchi. Ci sarebbe da arrossire, sì, ma anche da piangere.
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Privilegi anche "post mortem"

"A parità di contributi versati - com'è noto - la pensione dei deputati è più alta di quella di un comune cittadino".
Già questo non sarebbe giusto. Ma, ai deputati, questo ancora non basta. Zitti zitti, quatti quatti, stanno preparando nuove norme per assicurare anche una più alta pensione di reversibilità ai loro aventi diritto. Agli aventi diritto, così, i privilegi dai morti loro.
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Il Cairo sempre più inquietante

"Ahmed Abdallah - presidente del Consiglio di amministrazione della "Commissione egiziana per i diritti e le libertà" - è scomparso, da ieri, al Cairo".
Il fatto diviene ancor più inquietante, se si considera che Ahmed Abdallah stava offrendo la sua consulenza a quei legali i quali, su mandato della famiglia Regeni, stanno cercando la verità sull'atroce assassinio del figlio Giulio. Per le autorità del Cairo, comunque, nessun problema. Faranno sapere, quanto prima, che loro non c'entrano con quella sparizione e che, magari, potrebbe essere stato, a rapire Ahmed Abdallah, il fantasma del faraone Tutankhamen. Tanto per loro, vergognosamente, una cinica boiata in più o una in meno...
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Che gli Attawapiskat si uccidano pure

"La Comunità indigena degli Attawapiskat - nell'Ontario - ha dichiarato lo stato d'emergenza dopo che cento dei suoi, in un mese, e addirittura dieci, in un solo giorno, si sono suicidati per il loro altissimo livello di povertà".
Il Governo canadese ha deciso di occuparsi della drammatica situazione? Sì: il "premier" liberale Justin Trudeau se n'è occupato sessanta secondi per definire il caso "straziante". Così straziante da concluderlo così. Straziante punto e basta. Ma perché, evidentemenete, il Governo canadese ha ben altro di cui occuparsi che dei suicidi seriali degli Attawapiskat. Donne e uomini, c'è da presumere, ritenuti di "serie b". Solo indiani.
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Quello sponsor al di là dei limiti

"Una delle prime banche italiane - ha detto di aver saputo l' ex Ministro ed oggi candidato sindaco a Benevento, Clemente Mastella - sarebbe scesa in politica, violando qualche norma, per sostenere il Pd. In occasione di un comizio del Ministro Maria Elena Boschi, ad esempio, avrebbe utilizzato i numeri di cellulare dei propri clienti per invitarli ad andare".
Ma quale sarebbe questa banca? Gratta gratta, sarebbe venuto fuori: il Monte dei Paschi di Siena. E, se davvero così, sarebbe una ulteriore conferma di quanto sia largo il cerchio magico di Matteo Renzi e di Maria Elena Boschi. Largo e, molte volte, anche un po' così. O molto così.
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Brocchi

Andiamo avanti - così, secondo il "Corriere della sera", Silvio Berlusconi ha incoraggiato, nonostante i disastrosi risultati, l'allenatore del "Milan calcio", Brocchi".
Sembra ormai, quella di Berlusconi, una nuova grande missione: incoraggiare i brocchi. Non solo, infatti, quelli con la "b" maiuscola, ma anche quelli con la minuscola. Come certi suoi candidati sindaci alle prossime amministrative di giugno. Anche Bertolaso a Roma? "Honni soit qui mal y pense" (Si vergogni chi pensasse male).
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Perché no Buffon e Allegri?

"Io e Marchini - se n'è uscito il candidato berlusconiano a sindaco di Roma, Guido Bertolaso - siamo come Totti e Spalletti".
Ma perché Totti e Spalletti che, con la squadra della "Roma", sono al terzo posto in classifica, e non Buffon e Allegri che, con la squadra della "Juventus", sono già sicuri del primo? Bertolaso, evidentemente, non ha troppa fiducia in se stesso e in Marchini per cui si sente, tutt'al più, terzo. E cioé, tornando dal campo di calcio al campo della politica, fuori dal ballottaggio. Ma allora che fa? Si gufa da solo?

lunedì 25 aprile 2016

25 aprile

"Oggi - 25 aprile - "Festa della Liberazione". Liberazione dal nazifascismo".
Quando sarà possibile festeggiare, invece, la liberazione da una partitocrazia sempre più maledettamente opprimente? Come sarebbe bello, ogni anno, poter solennemente celebrare, anche, la completa apertura della santa porta laica della vera democrazia.
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Bella ciao

"La Giunta comunale leghista - a Corsico - ha vietato alla banda di suonare, durante i festeggiamenti per il 25 aprile, "Bella ciao"".
Un rigurgito di fascismo? Può darsi. Ma può darsi, anche, che la Giunta comunale di Corsico abbia preso la decisione per scaramanzia. Per evitare che il "Bella ciao" potesse suonare, invece, come un auspicio di molti nei suoi confronti.
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Nuova vergognosa offesa contro Regeni e l'Italia

"La giornalista Rania Yassen - sulla tv saudita "Al Arabiya" - ha prima dato la notizia che il Cairo ha aperto una indagine contro "Reuters", "colpevole" di avere diffuso notizie false sulla morte di Giulio Regeni, ma poi non ha esitato ad affermare: "All'inizio, francamente, ho sentito pietà per lui, un ragazzo ucciso, ma adesso basta, che vada al diavolo". E, non ancora contenta, ha aggiunto: "Non continuate a rompere: siamo davvero stufi di voi italiani"".
Che cosa dire? Che la giornalista Rania Yassen, data quella sua cinica e vergognosa "performance" televisiva, è stata ben pagata oppure è stata ubriacata o drogata. Oppure, ancora, lei è proprio così di suo, un'egiziana di quelle pronte a tutto pur di fare carriera. Degna, comunque, dell'attuale indegno Governo del Cairo.
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L'addio di Roberto Saviano

"Non credo ormai più - ha confessato, ai microfoni di "SkyTg 24", il Roberto Saviano di "Gomorra" - nella giustizia e nelle istituzioni".
Brutta aria, se anche un Roberto Saviano, tutta giustizia e tutte istituzioni fino a due giorni fa, ha detto addio ed è finito anche lui nelle file del sempre più numeroso esercito degli italiani delusi e "scogliocosati".
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Quel "Jobs act" copiato

"Il "Jobs act" l'ho copiato dagli Stati Uniti - ha confessato a sorpresa, durante una intervista alla Cnn, il "premier" Renzi - Il Presidente Obama, comunque, mi aveva detto che avrei potuto farlo".
Il "Jobs act", del quale il "premier" Renzi si è sempre vantato come suo frutto (secondo alcuni dolce, secondo altri amaro) non è fiorito e maturato, dunque, grazie a lui. Ma, spudoratamente, per innesto dalla pianta americana. C'è da chiedersi, però, perché il "premier" Renzi, improvvisamente, abbia fatto quella rivelazione. I maligni hanno già una loro spiegazione: perché in Italia, cominciando a venire i nodi al pettine e a palesarsi gli aspetti fragili del "Jobs act", Renzi fox, Matteo la volpe, ha pensato, in caso di crisi o di fallimento della istituzione, di lavarsene le mani con il sostenere: "Ma, essendo una soluzione americana, ritenevo fosse seria ed efficace. Anche gli americani, invece, sbagliano. Perdonate loro".
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Trump e Renzi

"Trump? - ha dichiarato ancora, nell'intervista alla Cnn, il "premier" Renzi - La nostra esperienza con un miliardario è stata molto complicata".
Ogni riferimento a Silvio Berlusconi non è puramente casuale.
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Matteo e Vicienzo, Luigi e Michele

"Il "premier" Renzi - ieri a Napoli - ha firmato il primo degli accordi territoriali predisposti, dal Governo, con il cosiddetto "Masterplan per il Mezzogiorno"".
Con chi lo ha firmato? Sembrerebbe incredibile, ma con quel Vincenzo De Luca, oggi Governatore della Campania che lui, Renzi, fino a qualche mese fa avrebbe volentieri affogato nel mare di Salerno. Che cosa allora? E' che il machiavellico Matteo - con quel suo portare in dono, al Governatore della Campania  De Luca, baci, abbracci, ma soprattutto dieci milioni da spendere entro il 2020 - non ha inteso tanto cambiare sentimenti verso il sempre  chiacchierato Vicienzo quanto ammonire, dare una chiara lezione, fustigare i suoi due più tenaci avversari "sudisti": il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e il Governatore della Puglia, Michele Emiliano. Perché, evidentemente, se il rottamatore Renzi ha rottamato tanti vecchi specialmenete del suo partito, non ha invece rottamato tanti vechi sistemi, vergognosamenete strumentali e personalistici, della Prima Repubblica.
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"Forza Italia" tra una via e un viale

"Ecco - ha illustrato, in una intervista a "Il Giornale, Silvio Berlusconi - ecco dove va "Forza Italia".
Dova va, dunque, "Forza Italia"? Verso la costruzione di un'Italia liberaldemocratica. E potrebbe anche essere, al di là di certe persone e di tanti attuali "quaquaraqua", una seria alternativa ad un'Italia socialdemocratica. Resta da vedere, però, se "Forza Italia" sarà in grado di imboccare davvero quella via oppure, tradendo i sogni di Silvio Berlusconi, finirà per imboccare il malinconico viale del tramonto.
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domenica 24 aprile 2016

Di nuovo "Banca Etruria"?

"Da chi - per i gettoni d'oro da consegnare ai vincitori dei suoi giochi - si è sempre rifornita la Rai? Dalla Zecca dello Stato. E la Zecca dello Stato da chi - per coniare i gettoni - si è sempre rifornita di oro? Da - per una cifra fra i sei e i dieci milioni - quella "Banca Etruria" travolta, nei mesi scorsi, dallo scandalo vergognoso delle obbligazioni subordinate che hanno letteralmente rovinato migliaia di risparmiatori".
Ma tutto ciò - rivelato da una inchiesta del televisivo "Reporter" - non è ancora tutto. Non è - a parte quella che potrebbe immaginarsi come una strana coincidenza - magari ancora niente. Perché è venuto alla luce che, sembra addirittura dal 1956, in ogni chilo di oro fornito dalla "Banca Etruria", alla Zecca dello Stato, vi fossero cinque grammi in meno. E che, dunque, fosse stata fatta la "cresta", fin dal 1956, sui premi da assegnare ai vincitori dei giochi della Rai. Senza che nessuno se ne fosse accorto o avesse avvertito il dovere di denunciarlo. Dopo ben 59 anni, dunque, c'è voluto - come spesso - il coraggio del televisivo "Reporter". Ne farà tesoro, magari, il terribile magistrato Piercamillo Davigo?
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Quell'illustre bocciatura della Riforma costituzionale

"Oltre cinquanta illustri giuristi - fra i quali Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky, Ugo De Siervo e Francesco Paolo Casavola - hanno scrito, in un documento, le motivazioni di un loro "così la Riforma costituzionale non va proprio bene"".
Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, insomma, rimandati a ottobre. Ma non per presentare quella riforma all'approvazione popolare: per ripresentarsi, dopo avere studiato di più e meglio, con una nuova riforma. Ma Matteo e Maria Elena accetteranno la bocciatura dei tanti illustri giuristi oppure faranno un salto in Albania e torneranno con una laurea a pagamento? Quei gufi - potrebbero ritenere - se lo meriterebbero proprio.
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Il ballo di Silvio

"Berlusconi - ha titolato "Il Giornale, in prima pagina, dando la notizia del suo puntare a Roma unicamente su Bertolaso - balla da solo".
Secondo Berlusconi, evidentemente, meglio ballare da solo che ballare coi Lupi, cogli Alfani, coi Marchini, coi Salvini e con le Meloni.
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L' "uscita" di Francesca e di Dudù

"Mentre mezza "Forza Italia" è in subbuglio o addirittura in rivolta contro la scelta di un Bertolaso uomo solo per il traguardo - la fidanzata del Silvio, Francesca Pascale, se n'è così uscita: "Giorgia Meloni e Matteo Salvini? Una fascista e un troglodita".
Sembra che il barboncino Dudù abbia a lungo abbaiato. Non si è capito, tuttavia, se per approvazione o disapprovazione.
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Il "meglio morire" di Maria Rosaria

"Avanti con Guido - ha mostrato invece il petto (metaforicamente, per carità) la fedelissima "azzurra" Maria Rosaria Rossi - Piuttosto che finire nelle mani di Salvini, a questo punto, meglio morire con dignità".
Dio perdoni i suoi peccati. E (sempre, per carità, metaforicamente) "requiescat in pace".
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Alessandra da Napoli

"Sembra comunque - dopo la "scelta Bertolaso" - che nessuno, sicuro della sconfitta, voglia accettare di essere il capolista di "Forza Italia" per il Campidoglio".
Qualcuno fa  però sapere che potrebbe accettarlo quell'Alessandra Mussolini che, pure, ha sempre detto "peste e corna" del Guido berlusconiano. Ma per la napoletanissima Alessandra, evidentemente, "Basta che ce sta 'o sole, ca c'è rimasto 'o mare... Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce 'o passato, simmo 'e Silvio, paisà".
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Il cuoricino di Jean Claude

"Accolgo con grande favore la tua iniziativa che conferma l'esigenza di un approccio europeo al tema delle migrazioni - ha scritto, in una lunga lettera, il Presidente della Commisione europea, Jean Claude Junker, al nostro "premier" Renzi - E' la stessa che ho sostenuto dall'inizio del mio mandato".
Fin qui nulla di sorprendente. E nemmeno troppo sorprendente la chiusura "all the best" (ti auguro ogni bene). Davvero molto sorprendente invece, accanto alla firma molto confidenziale JC, il disegno di un cuoricino. Jean Claude e Matteo, illustre prima coppia di fatto dell'Eurozona?
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venerdì 22 aprile 2016

Definitivo Bertolaso

"Il nostro candidato sindaco per il Campidoglio - ha fatto sapere il coordinatore romano di "Forza Italia" - resta Guido Bertolaso. E il 29 presenteremo le nostre liste per il Comune e per i Municipi".
E il mandato affidato a Silvio Berlusconi perché cercasse un accordo in extremis con il duo Giorgia Meloni-Matteo Salvini o con il solitario Alfio Marchini? Mandato, evidentemente, a farsi friggere. Solo una finta. O l'intervenuta consapevolezza che si sarebbe trattato di un "assist" senza alcuna speranza. "Forza Italia", così, giocherà la sua partita con due uomini - anzi, per la precisione, con un uomo e con una donna - in meno. Anche se con uno straniero - della politica - con un bagaglio che potrebbe strappare più di un applauso: tre medaglie d'oro al valore civile, quattro lauree honoris causa, 57 cittadinanze onorarie, l'avere affrontato, oltre a situazioni drammatiche come i bambini che muoiono in Africa e numerosi terremoti, perfino i Kmer rossi. Ma più che un applauso di ammirazione per un glorioso passato, servono oggi, per conquistare la vittoria in Campidoglio, molti goals. Cioé molti voti. Riuscirà il Guido soprannominato "de fero" a segnarli? Riuscirà a farglieli segnare il suo "mister" Silvio dimostratosi "de coccio"? "En attendant" lo scontro decisivo del 9 giugno.
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Una miccia di nome Davigo

"Con "Mani pulite" - così il neopresidente dell'Associazione nazionale magistrati, Piercamillo Davigo - abbiamo preso le zebre più lente, le altre sono diventate più veloci. E così, oggi, in Italia i politici non hanno smeso di rubare, rubano anzi di più. Hanno solo smesso di vergognarsi".
Autorevole conferma di una realtà sempre più evidente e vergognosa. Ma, sicuramente, nuova potente miccia accesa nella battaglia, mai conclusa, fra magistatura e politica. Che potrebbe determinare nuovi scontri anche molto duri. E nuovi scenari anche molto inquietanti. Una guerra di poteri più che di nervi.
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Continua il macabro gioco sull' "assassinio Regeni"

"Il Ministero dell'Interno egiziano - replicando alla   indiscrezione di fonte  giudicata   sicura,   riferita  dall'agenzia di stampa "Reuters", secondo la quale il nostro giovane ricercatore Giulio Regeni sarebbe stato prelevato, sicuramente, dalle forze di sicurezza il giorno della sua scomparsa, ha seccamente replicato: "La nostra polizia non tortura"".
Primo: non è vero, come stanno  dimostrare numerosi episodi accertati, che la polizia egiziana non tortura. Secondo: quando la polizia non tortura in casa sua, sa benissimo  a chi affidare il "lavoro". Basta, allora, con le smentite offensivamente ridicole. E fuori, finalmente, la verità vera e ufficiale. Si sarà stancata, dei macabri enigmi del Cairo, perfino la Sfinge di Giza.
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Gufo Romano

"Le riforme costituzionali - ha dichiarato tra l'altro, in una lunga intervista al "Corriere della sera", Romano Prodi - non possono essere mirate all'interesse di chi possiede la maggioranza del momento".
Come dire: caro Matteo, attenzione al referendum di ottobre. Firmato: Gufo Romano.
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Profughi a estrazione

"La scelta delle dodici persone che avrebbero seguito Papa Francesco a Roma - ha confidato, durante la trasmissione "Virus" su Rai2, il direttore del campo profughi di Kara Tepe sull'isola di Lesbo - non è avvenuta dopo una selezione o un controllo: abbiamo messo in una scatola di cartone tutti i numeri dei "container" e ne abbiamo estratti tre. Quelli con le dodici persone fortunate".
Adesso, dunque, i profughi si estraggono a sorte come i prosciutti nelle lotterie di paese. Nella convinzione, forse, che la mano dello Spirito Santo, che guida i cardinali nella scelta dei Papi, guidasse, questa volta, la mano del "banco" di Kata Tepe sui numeri dei più meritevoli. Se così, Deo gratias.
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giovedì 21 aprile 2016

Quei veleni nel piatto

"Quasi due pizze su tre servite in Italia - ha denunciato la Coldiretti - sono confezionate con un mix di ingredienti non italiani e risultati a rischio salute come il grano canadese, il concentrato di pomodoro cinese, la mozzarella lituana e il basilico indiano".
Nemmeno più sicura e sana, dunque, una spensierata serata in pizzeria. Ma fosse finito qui. Attenzione anche - sempre secondo la Coldiretti - ai broccoli (contaminati per il 92% dei campioni, se cinesi,  da residui chimici), al prezzemolo (contaminato, se vietnamita, per il 78%), ai piselli se kenioti, al peperoncino se thailandese, alla menta se marocchina, alle melagrane, alla arance e alle fragole se egiziane, ai meloni e ai cocomeri se sudamericani (tutti trattati con pesticidi, alcuni cancerogeni, giustamente vietati in Europa). Attenzione, però, ad altro ancora. Perché non tutto - come, ad esempio, carni, pesci, latte, formaggi ed altre verdure - è stato incluso nella "lista nera" della Coldiretti. Ma allora? Allora sarebbe bene che il Governo si occupasse anche di questa gravissima realtà. E che, continuando a non occuparsene, non lasciasse agli italiani, alla fine, la tragica scelta: o non mangiare più e morire di fame  oppure continuare a mangiare e morire di veleni. E amen.
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Lo schiaffo di Mario Draghi

"La Banca centrale europea - ha dichiarato, rispondendo a recenti dure critiche del Ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, il presidente Mario Draghi - ha il mandato di perseguire la stabilità dei prezzi in tutta l'Eurozona e non per la sola Germania. Questo mandato è stabilito dalla legge europea e noi ubbidiamo alla legge, non ai politici, perché siamo indipendenti".
A Roma si dice "Prendi e porta a casa". E, anche, "Ce vedemo". In tedesco "Auf widerschen".
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Sulle spalle di Silvio

"Il tanto atteso Comitato di presidenza di "Forza Italia" - riunitosi questa mattina per una decisione sul candidato di centrodestra a sindaco di Roma - ha invece deciso di scaricare sulle spalle del solo Berlusconi il difficile compito di trattare con Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Alfio Marchini, Francesco Storace e,  alla fine, scegliere se insistere su Guido Bertolaso (che Silvio non vorrebbe "mollare") oppure convergere su Giorgia Meloni (come vorrebbe una parte del partito) o su Alfio Marchini (come vorrebbe, invece, un'altra parte)".
Silvio Berlusconi, però, ha voluto - come si dice - la bicicletta? Beh, ora pedali. Ma in fretta: le elezioni amministrative parziali ci saranno, anche a Roma, il 9 giugno. Cioé fra 49 giorni. Per scegliere, accordarsi e fare campagna elettorale con un programma serio. Se sempre e ancora possibile. In bocca al lupo, comunque. Anche se poi sarà il 9 giugno a rivelare se avrà avuto la meglio il "lupo azzurro" o il "lupo rosso".

Incredibile neonazista Breivik, più incredibili i suoi giudici

"Più che in una cella - in Norvegia - era stato rinchiuso in un confortevole miniappartamento carcerario di 31 metri quadrati con tanto di bagno e di cucina autonomi, una zona notte, uno studio con  tanto di di computer e di playstation, una palestra con anche una cyclette. Ma lui, l'estremista neonazista Andres Breivik condannato a 21 anni di galera per avere ucciso otto persone in un attentato contro il palazzo del Governo ad Oslo e, subito dopo, 69 ragazzi riuniti per la festa giovanile del partito socialdemocratico nell'isola di Utoya, lui ha citato in giudizio lo Stato perché, durante la detenzione, verrebbero violati i suoi diritti umani. Come, ad esempio, il dover usare posate di plastica, non poter utilizzare la crema idratante ed essere stato dotato di una playstation 2 e non 3".
Incredibile. Ma più incredibile è stata la sentenza dei giudici i quali, concordando con lui che verrebbero violati i suoi diritti umani, hanno condannato lo Stato a risarcirlo con 35 mila euro. E anzi che non abbiano imposto allo Stato, anche, di trasferirlo in un locale non più di 31, ma di 110 metri quadri, con tappeti persiani sui pavimenti e quadri d'autore alle pareti. Con un salone, soprattutto, per ricevere i sodali del suo movimento di estrema destra, continuare ad indottrinarli e magari, chissà, programmare qualche altro orribile attentato. Spesso si sono dovute ascoltare sentenze inquietanti e strabilianti di certi giudici italiani, ma anche certi giudici norvegesi...
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Tacco 14

"Che impresa su questi sampietrini romani - si è lamentata la "tacco 14" Maria Elena Boschi - C'è rischio della vita. Ne parleremo con il prossimo sindaco".
Maria Elena Boschi, però, dovrebbe augurarsi, a maggior ragione, che il prossimo sindaco di Roma non sia la "5 stelle" Virginia Raggi. I sampietrini, invece di far rimuovere quelli che ci sono, ne farebbe mettere altri fin sotto la sua poltrona ministeriale.
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mercoledì 20 aprile 2016

Maggioranze

"Ai "5 stelle" che si sono recati al Quirinale - per sostenere come la maggioranza fosse cambiata senza il necessario passaggio parlamentare - il Presidente della Repubblica ha risposto: "Se ravvisassi motivi per intervenire secondo la Costituzione, lo farei. Ma non li ho ravvisati"".
Il Presidente della Repubblica ha ragione. Verdini e i suoi non hanno cominciato a votare ora in favore del Governo: votavano a favore del Governo anche quando erano ancora dentro "Forza Italia". La maggioranza, perciò, è stata sempre quella di oggi. Ad maiora.
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Lucio Barani, Francesco Amoruso e l'Eni

"La morte di Giulio Regeni? Un episodio sfortunato. La tortura? Un depistaggio. Le reazioni? Esagerate. I colpevoli? Non certo il Governo di al Sisi, ma qualcuno che mira a delegittimarlo e a delegittimare i rapporti con l'Italia".
Ad esprimersi così, in una intervista alla televisione Sala el Baladi, non qualcunio dei servizi segreti egiziani, ma i "verdiniani" Lucio Barani e Francesco Amoruso. Troppi narghilé a base di tabacco, melassa e hashish? Forse no. Perché i due "verdiniani" hanno così motivato quanto affermato: "Nulla può e deve interrompere i rapporti tra Italia ed Egitto. Sarebbe infatti assurdo, se i francesi o gli spagnoli prendessero il posto dell'Eni". Ecco, dunque, tutto chiaro: altro che narghilé alla droga, ma uno stupefacente "assist" all'italico Ente nazionale idrocarburi. Magari neppure richiesto. Ma, per Lucio Barani e Francesco Amoruso, sempre buono a tenersi in bisaccia. Anche calpestando, indegnamente, il corpo e la memoria di Giulio Regeni.
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Italia-Germania

"L'ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroder - in una intervista - ha giudicato buono, per coprire i costi dell'emergenza immigrati, il piano dell'Italia sugli "eurobond"".
Peccato, però, che lui sia l'ex Cancelliere e che la Cancelliera attualmente in carica, Angela Merkel, abbia invece giudicato non buono il piano italiano. E preferisca un piano di più tasse per tutti. Anche se la partita non è ancora chiusa. E anche se nel 1970, pur su un altro campo, la partita si chiuse con un 4 a 3 dell'Italia sulla Germania.
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La nuova puntata del " Giallo Bertolaso"

"Che il candidato a sindaco di Roma Guido Bertolaso sia ancora fermo al 6% e che "Forza Italia" sia precipitata al 5% - è intervenuta di corsa, dopo che le cifre erano state già ampiamente diffuse, la sondaggista Alessandra Ghisleri - non è affatto vero. Le mie cifre sono ben diverse e ben più favorevoli sia per il candidato Bertolaso che per "Forza Italia"".
Resta da capire se davvero qualcuno abbia avuto interesse a pubblicare al ribasso le percentuali del candidato Bertolaso e di "Forza Italia". Oppure se Silvio Berlusconi sia intervenuto, sulla sua sondaggista di fiducia Alessandra Ghisleri, per indurla a quella precisazione. Il "Giallo Bertolaso", insomma, non è ancora arrivato alla fine. E, alla fine, chi sarà davvero l'assassinato? E chi davvero l'assassino? Alla prossima puntata. Già, forse, domani.
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Nessuno disturbi la "Svizzera felix"

"Il parroco della Cattedrale di San Lorenzo - a Lugano - sta cercando un collaboratore a tempo pieneo, che gli suoni anche le campane, ma che sia uno svizzero e non un frontaliero italiano".
Indegno, ma non quanto il proposito del Governo svizzero di spedire carri-armati, al confine con l' Italia, per arrestare il flusso dei migranti. Indegno che a poter suonare le campane della Cattedrale di Lugano debba essere per forza soltanto uno svizzero, cioé, ma non quanto il fatto che i carri-armati svizzeri potrebbero minacciare di far suonare i loro cannoni contro tanti poveri immigrati. Nessuno straniero, insomma, disturbi la "Svizzera felix". Comprese le sue campane.
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martedì 19 aprile 2016

La Germania vorrebbe tassare di più la benzina a tutti

"Quando la Germania ha respinto - con un seco no - la proposta del nostro "premier" Renzi di coprire i costi dell'emergenza immigrazione con la creazione di "eurobond", il nostro "premier" Renzi ha subito ribattuto: "Se la Germania ha altre soluzioni, lo dica"".
La Germania detto qualcosa? Sì. Ha detto che quei costi potrebbero essere coperti con una tassa sui carburanti in tutti gli Stati dell'Unione. E, dunque, avrebbe fatto meglio a non dire niente. O, magari, a proporre una tassa sulla birra e sui wurstel.
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Renzi e le amministrative di giugno

"Il "premier" Renzi - dato uno sguardo agli ultimi sondaggi che riguardano lui e il Pd - si è così espresso: "A giugno si vota per il primo cittadino, non per il primo Ministro".
A scelta: "La paura fa 90" oppure "Chi si raccomanda è un boia".
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Quell'aiutino di Matteo a Giuseppe

"Con quanto "rosso"nei conti ha chiuso "Expo" - si è deciso a Palazo Chigi - si andrà ad accertare non prima, ma dopo le amministrative che ci saranno anche a Milano".
Sarebbe stato un clamoroso autogoal, in effetti, ufficializzare i conti "in rosso" di "Expo" prima delle amministrative. Il candidato pd Giuseppe Sala, che di "Expo" è stato commissario unico, sarebbe apparso agli elettori milanesi, dunque, come un amministratore poco o niente affidabile. Volpone di un Renzi. Ma il volpone è sicuro che gli elettori milanesi siano delle oche stupide?
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L'essere o non essere di Silvio

"Il candidato sindaco berlusconiano a Roma, Guido Bertolaso - secondo il tanto atteso sondaggio di Alessandra Ghisleri - sarebbe ancora fermo al 6%. Non solo: "Forza Italia" sarebbe precipitata, addirittura, al 5%".
Il dramma, per Silvio, è shakesperiano: da essere o non essere. Non essere più, continuando la sua corsa solitaria con Bertolaso, il forte "leader" di partito, come ancora si crede, e perdere ignomignosamente le elezioni. O essere costretto, per cercare di mascherare la sua crisi, a riunirsi con "Fratelli d'Italia" e "Lega nord" e lasciare il passo a Giorgia Meloni. La quale - sempre secondo l'impietoso sondaggio di Alessandra Ghisleri - avrebbe scavalcato il candidato pd Roberto Giachetti e sarebbe in buona posizione per il ballottaggio con la candidata del "Movimento 5 stelle". Sicuramente nessuno vorrebbe stare, in questo momento, nei panni di un Berlusconi-Amleto. Con quel terribile dilemma.
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Il nuovo popolo di Bertinotti

"Il movimento operaio è morto - si è confessato l'"ultrasinistro" Fausto Bertinotti - ma io ho trovato un nuovo popolo in "Comunione e Liberazione"".
L'augurio, per lui, è che, camminando insieme a quel suo nuovo popolo, non debba trovarsi a fianco, perlomeno, Roberto Formigoni.
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Il secondo di aprile 2016

"La "pitonessa azzurra" Daniela Santanché - secondo una indiscrezione di "Dagospia" - starebbe per lasciare il suo compagno Alessandro Sallusti perché follemente innamorata di un altro uomo".
Il secondo chissenefrega di aprile 2016.
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lunedì 18 aprile 2016

Quei contratti miliardari dell'Europa con un Egitto senza diritti umani

"Al Presidente francese Francois Holland - il quale, tra un affare commerciale e l'altro, gli aveva accennato alla questione dei diritti umani in Egitto - il Presidente Abdel Fattah al Sisi ha così risposto: "I criteri europei sul rispetto di questi diritti non possono essere applicati in una regione molto turbolenta e difficile come il mio Paese".
Lo stesso che dire, insomma, cara Europa non ti immischiare nelle nostre repressioni e nei nostri assassinii. Nel nostro metterci sotto i piedi i diritti umani e, in genere, ogni diritto civile. Parliamo solo di affari e basta. E all'Europa, in effetti, sembra andare bene così. Appena Francois Hollande  sarà tornato a casa con una importante serie di contratti miliardari per la fornitura di armi all'Egitto, ecco già pronta una folta delegazione tedesca, guidata dal  Vicecancelliere  e Ministro dell'Economia Sigmar Gabriel, per incontrare a sua volta il Presidente egiziano al Sisi e concludere con lui contratti altrettanto miliardari. L'Italia sperava nell'Europa per avere un valido sostegno nell'esigere la verità sull'orrendo assassinio di Giulio Regeni? Lasci stare. L'Europa ha ben altro da fare e a cui pensare. Così come il suo cinico e spregiudicato mercante  Abdel Fattah al Sisi.
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Dopo il "referendum trivelle"

"Il referendum sulle trivelle - come nelle previsioni - non ha raggiunto, per essere valido, il 50 per cento più uno dei voti".
Qualche considerazione. Sono andati civicamente a votare il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, la Presidente della Camera, ma non il Presidente del Consiglio che, così, non ha dato una buona prova di civismo. Sono andati civicamente a votare 16 milioni di cittadini - per esprimere il loro sì o il loro no - ma non gli altri 32 milioni i quali, se non sono andati al mare come da bruttissimo invito renziano, sono andati alla partita, al cinema, al parco, perfino dalla suocera, per finire magari in pizzeria, e, così, hanno dato una ennesima prova di quale scarsa considerazione hanno della democrazia. Ora però, come sempre, hanno vinto tutti. I fautori del sì i quali hanno detto di avere ottenuto comunque un risultato oltre le aspettative e hanno ammonito il "premier" Renzi a stare attento perché si sono espressi contro di lui 16 milioni di cittadini e, per fargli andare di traverso il referendum di ottobre sulle riforme costituzionali, ne basterebbero anche di meno. Ma soprattutto il "premier" Renzi il quale si è congratulato con se stesso per essere riuscito a scampare il tranello che - secondo lui - gli era stato teso da una gufesca "santa alleanza" e si è detto invece sicuro che il referendum di ottobre sulle riforme costituzionali passerà con ben oltre il 50 per cento e che quanti lo approveranno supereranno il 60 per cento dei votanti totali. Si starà, come sempre, a vedere. In attesa, intanto, di cosa accadrà con le amministrative parziali di giugno. Ma con una certa amarezza per come questa Italia di oggi stia a dimostrare di non voler correttamente usare il suo prezioso "bene democrazia" neppure quando si tratti di esprimersi ove siano in ballo, perfino, suoi determinanti interessi.
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Incredibile: gli stipendi Enit mediamente superiori quattro volte a quelli della Casa Bianca

"Con la prossima riforma - ha continuato a promettere il Ministro per la Semplificazione, Marianna Madia - chiuderemo molti Enti accertati come inutili".
Ma è l'ennesima promessa e c'è da augurarsi sia l'ultima. Anche perché questi Enti accertati come inutili continuano a succhiare, dalle casse dello Stato, milioni su milioni senza fare e produrre niente. Un esempio clamoroso: i dipendenti dell'Enit (Ente nazionale per il turismo), che non mantiene ormai più quello che la sua denominazione suggerisce e promette, continua a costare, alle casse dello Stato, mediamente 84 milioni di euro annui. Quasi quattro volte più di quanto costano, alle casse degli Stati Uniti, i dipendenti della Casa Bianca. Stupefacente. Incredibile. E, naturalmente, vergognoso.

Antonio Razzi lascia i gatti e converge su Bertolaso

"Ritiro la mia candidatura a sindaco di Roma - ha annunciato a sorpresa il senatore "azzurro" Antonio Razzi - e convergo su Bertolaso per favorire l'unità del centrodestra".
Ma il motivo del suo ritiro sarà davvero quello o perché ha capito che non riuscirà mai - uno dei punti principali del suo programma - a trovare 500 mila gatti per sterminare il potente esercito dei topi capitolini?
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domenica 17 aprile 2016

Il Cairo: Italia stai buona

"Le indagini sull'atroce assassinio del giovane ricercatore Giulio Regeni - hanno fatto sapere dal Cairo - stanno avendo importanti sviluppi. L'Italia, dunque, freni le sue pressioni politiche".
Ma l'Italia frenerà le sue pressioni politiche dopo questo ennesimo annuncio di un Cairo dimostratosi, fino ad oggi, più bugiardo di Pinocchio? L'augurio è no. Perché non bastano gli annunci: servono, finalmente, i nomi e i cognomi degli assassini. Basta, insomma, con il cinico "gioco delle tre carte" sul corpo martoriato di un giovane innocente.
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Papa Francesco e l'Europa

"Papa Francesco - di ritorno dall'isola greca di Lesbo dove centinaia e centinaia di migranti stanno attendendo la loro sorte - ha detto commosso: "C'era da piangere"".
Indubbiamente. Ma a piangere, fino ad ora, è stato solo Papa Francesco. I signori dell'Europa, che papi non sono ma sacerdoti del dio egoismo, continuano a dimostrare di non avere cuore e lacrime. Ma tanta voglia di muri e di fili spinati. In mezzo a tanti incontri inconcludenti e a tante valanghe di vuote parole. Che sono la stessa cosa, mascherata di finto buonismo, dei muri e dei fili spinati. E dove nessuno si è mai visto piangere.
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Un bacio da 80 mila dollari

"Una facoltosa signora americana - ad un'asta - si è aggiudicata, con 80 mila dollari, il privilegio di scambiarsi un bacio con il celebre cantante Ricky Martin. Che, subito dopo, se n'è andato sottobraccio al suo compagno che l'aspettava all'uscita".
Ma, con quegli 80 mila dollari, la facoltosa signora americana avrebbe invece far felici, baciandoli magari solo sulla fronte, migliaia di poveri diseredati. Si sarebbe fatta, magari, maggiore pubblicità.
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Vecchia Roma

" Roma - giovedì 21 - compirà 2769 anni".
Tanti? Molto meno, comunque, delle buche nelle sue strade e nei suoi marciapiedi. E il sindacato autonomo "Orsa", per festeggiare il suo augusto compleanno, sta pensando di accenderle una candelina. Fermando il trasporto pubblico. Auguri, vecchia Roma sempre più stracciona.
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Incivile civismo

"Non imbrattate - si è letto - i muri".
L'appello ad un sano civismo? Sì, se non fosse stato scritto su un muro.
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sabato 16 aprile 2016

Festeggiamenti

"Il Pd il 16 giugno in piazza - ha annunciato il "premier" Renzi - per festeggiare la scomparsa dell'Imu".
A quando i festeggiamenti per la scomparsa dell'addizionale Irpef aumentata del 39% e dell'addizionale comunale aumentata del 51% - secondo uno studio della Cgia di Mestre - dal 2010 al 2015? Quello sì sarebbe un evento da festeggiare davvero, altro che bubbole. E tre giorni prima dei sicuri ballottaggi.
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Imperativo e indicativo

"Non siete soli - così Papa Francesco in visita agli immigrati ammucchiati nell'isola greca di Lesbo - l'Unione europea vi aiuti".
Gli immigrati ammucchiati nell'isola greca di Lesbo lo hanno festeggiato e ringraziato per la sua visita di misericordia, ma sarebbero stati più tranquilli se Papa Francesco avesse usato, a proposito dell'Unione europea, l'indicativo anziché l'imperativo. Avesse potuto dire, cioè, "l'Unione europea vi aiuta". Come dovrebbe essere, ma invece, purtroppo, non è.
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C'è una stampa per tutti

"Il Pd - ha scritto oggi "La Repubblica" - a Milano è in netta crescita mentre "Forza Italia" crolla". "Ora il Pd - ha scritto, sempre oggi, "Il Giornale" - a Milano teme la sconfitta: il candidato del centrodestra Stefano Parisi è in forte recupero sul candidato di centrosinistra Giuseppe Sala"".
È evidente che uno dei due quotidiani mente spudoratamente. Ma, certo, per bontà di cuore. Uno spera che a Milano vinca il candidato del Pd Giuseppe Sala? Legga "La Repubblica" e sorrida. Un altro spera che vinca, invece , il candidato del centrodestra Giuseppe Parisi? Legga "Il Giornale" e goda. Ma se un altro ancora volesse sapere come stanno veramente le cose? Legga "Il Corriere dei Piccoli". C'è una stampa per tutti.
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Quei blasfemi dei napoletani

"Maria Elena Boschi - a Napoli per inaugurare la campagna elettorale della candidata pd a sindaco, Valeria Valente - è stata fortemente contestata tanto da dover ricorrere a cariche della polizia".
Napoletani blasfemi. Dopo avere fortemente contestato appena qualche giorno fa il "messia" Matteo Renzi, ora la forte contestazione a Maria Elena, "Madonnina bosca".
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Squilibri

"Il rapporto politica-magistratura - ha protestato l'onorevole di "Forza Italia" Maurizio Gasparri - è assolutamente squilibrato: loro, infatti, possono diventare politici, ma io non posso fare il pubblico ministero".
Che lo squilibrio esista è vero. 
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Oltre ai gufi ora i corvi

"Non mi dimetto - ha  dichiarato con  disprezzo il capo di  Stato maggiore della  Marina, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi - non mi dimetto per dei corvi".
Dopo i gufi del "premier" Renzi, dunque, ora i corvi dell'ammiraglio De Giorgi. Come si va affollando di volatili il sempre meno limpido cielo d'Italia.
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Partiti e gelati

"Che cos'hanno in comune il Governo e questo sorbetto? - ha detto la sua il berlusconiano Renato Brunetta sorpreso a gustare un gelato - Sono tutti e due alla frutta".
Una opinione, per carità, come un'altra. Renato Brunetta, però, dovrebbe anche considerare che cosa potrebbero avere, in comune, "Forza Italia" e un gelato al cioccolato: sembrano essere tutti e due, sempre più, dello stesso colore.
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venerdì 15 aprile 2016

Una grossa commessa di armi, altro che "le petit Reggiani"

"Qualcuno sembra convinto che il Presidente francese Francois Hollande - in visita al presidente egiziano al-Sisi - spenderà una parola autorevole per convincere il Cairo a fare piena e vera luce sulla orribile morte del nostro giovane ricercatore Guido Reggiani".
Molti, invece, non ne sono convinti affatto. Perché il Presidente Holland è in Egitto tutt'altro che per spendere. Ma è lì per guadagnare più di un milione di dollari in cambio di una fornitura francese di armi. Un grosso contratto da mandare in fumo, magari, per un "petit", piccolo italiano? "Volez vous blaguer", volete scherzare? Scherzare certamente no. Perché non sarebbe il caso. Ma "s'indigner", indignarsi sì.
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"Goodbye and thanks"

"Il Fondo monetario internazionale - così il giornalista della "Bbc" Stephan Suckar alla presidente Christine Lagarde - fa bene, naturalmente, a battersi contro i "paradisi fiscali". Ma lei, signora, quante tasse paga?"
La signora Christine Lagarde è impallidita e, con molto imbarazzo, ha dovuto ammettere pubblicamente che il suo stipendio, come quello dei dipendenti della Banca mondiale e dell'Organizzazione delle Nazioni unite a New York, è esente da ogni tassa. E, cioé, anche lui un piccolo "paradiso fiscale". Ma che fa? "Goodbye and thanks", arrivederci e grazie.
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"La Repubblica" di Renzi

"Quando è giunta la notizia - nel pomeriggio di ieri - che il Consiglio di Stato aveva bocciato il testo del decreto governativo sul canone tv, il "Giornale", ma anche il "Corriere della sera", l'hanno messa, "on line", in prima pagina e con grande risalto. L'ha invece relegata verso il fondo, invece, "La Repubblica on line".
Sempre più, come sembra, "La Repubblica" di Renzi. La Repubblica con e senza le virgolette.
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Un ritorno all'Eiar fascista?

"Lo stesso ha fatto la Rai - nel suo più seguito telegiornale delle 20 - omettendo la notizia nei titoli di testa e dandola, frettolosamente e genericamente, dopo numerose altre informazioni ben meno importanti".
Sarebbe allora questa la nuova Rai autonoma e democratica guidata dal direttore generale Antonio Campo Dell'Orto? Si spera di no. Perché sembrerebbe molto di più, soprattutto con questa ultima "perla", l'Eiar anteguerra guidata dal ministro fascista Alessandro Pavolini.
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Propaganda coca

"Il Capo dello Stato boliviano, Evo Morales - ricevuto in Vaticano da Papa Francesco - se n'è uscito così: "Io prendo la coca perché fa molto bene. Gliela consiglio""
Ecco. Ci mancherebbe, ora, solo un Papa cocainomane.
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giovedì 14 aprile 2016

Alt al canone in bolletta

"Il Consiglio di Stato ha bocciato oggi - con una mitragliata di motivazioni - il decreto del Governo sul canone in bolletta".
Più che giusto, se si considera come era stato rozzamente raffazzonato. Ma più che giusto sarebbe, se una competente autorità lo bocciasse, anche, per l'inconguità di esigere, nella fattura di un servizio fornito non dallo Stato, una tassa come oggi è il canone tv. Ora, comunque, che cosa accadrà? E che cosa accadrà a quanti, entro il 30 prossimo, avrebbero dovuto spedire un modello - anch'esso con un sistema rozzamente raffazzonato - per attestare il diritto di non pagare due o più volte la tv? Il Governo, se per i problemi reali c'è, dovrebbe battere subito un colpo. Ma, se riesce, un colpo non raffazzonato. E nemmeno, di nuovo, vergognosamente furbesco.
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Christine Lagarde o Pier Carlo Padoan?

"Le stime pessimistiche del Fondo monetario internazionale - si è adombrato il nostro Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan - sono ben diverse dalle nostre. Vedremo, alla fine, chi avrà avuto ragione".
Vedremo, insomma, se il cappello di asino lo dovrà indossare Christine Lagarde, presidente del Fondo monetario internazionale, o Pier Carlo Padoan, Ministro italiano dell'Economia. Si spera, naturalmente, la prima. Per il bene del nostro Paese, ma anche per vedere sorridere il Ministro Padoan almeno una volta.
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Antipolitica

"Andrò a votare il referendum del 17 - ha fatto sapere la Presidente della Camera, Laura Boldrini - perché un dovere contro l'antipolitica".
Ma allora il "premier" Renzi, il quale ha invitato a non andare il 17 a votare, è un illustre esponente dell'antipolitica?
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Ipse dixit

"La riforma costituzionale che si andrà a votare in autunno - così l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - non è un pericolo per la democrazia".
Napoletano dixit.
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Vita da squali

"E' stato fotografato - qualche giorno fa a Roma - un grosso squalo nelle acque del Tevere".
Qualcuno si è meravigliato, ma perché? Cacciati in parte dal Campidoglio, con l'arrivo del Commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, gli squali hanno pensato di ripararsi intanto, evidentemente, nelle torbide acque tiberine. In attesa, chissà, di un ritorno a tempi per loro migliori. Dalle acque torbide del Tevere a, di nuovo, certe torbide stanze del Campidoglio. Dio non voglia. Ma non voglia, soprattutto, l'elettore.
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La rottura di Roberto Giachetti

"Io - ha dichiarato, in una intervista al "Corriere della sera", il candidato sindaco pd a Roma, Roberto Giachetti - più di rottura dei "5 stelle"".
Più di rottura di che?
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Pinocchio e la fatina

"Il noto regista Matteo Garrone - finito di girare un video sull'apertura del "Salone del mobile" a Milano - si è incontrato con il "premier" Renzi e, scherzando, gli ha detto: "Sembri un po' Pinocchio". E Renzi: "L'importante è sapere chi fa la fatina"".
Ma perché il "premier" Renzi finge di non sapere chi faccia la fatina? Maria Elena Boschi, Maremma geppetta.
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I topi e i gatti del senatore Razzi

"Nel mio progranmma di sindaco di Roma - ha fatto sapere il candidato senatore Antonio Razzi - uno dei punti principali è liberare la Capitale dai topi che l'hanno ormai invasa".
Quale l'arma segreta del candidato senatore Razzi? Facendo venire, come da contatti già avviati, 500 mila gatti dalla Corea del nord. Gatti atomici, insomma, ma sicuramente affamati. E, però, un grosso sbaglio. Alle imminenti elezioni, infatti, non solo non voterà per lui, come sta emergendo dai sondaggi, alcun umano. Ma, dopo l'annuncio di quel punto del suo progranmma, neppure alcun topo.
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mercoledì 13 aprile 2016

Indignazioni ipocrite

"L'Unione europea - difronte all'ennesimo muro anti-immigrati che sta innalzando l'Austria, questa volta, al confine con l'Italia - ha fatto conoscere tutta la sua indignazione".
Ma, come si sa, non è con l'indignazione che si fermano e si abbattono i muri della vergogna. Occorrono ben altre ruspe e ben altri picconi. Che L'Unione europea, invece, continua a tenere nei magazzini della sua inefficienza e della sua ipocrisia. Riservando i suoi interventi concreti e severi, invece, alla curvatura dei cetrioli e al colore dei pomodori. Avanti così, inevitabilmente, l'Europa unita finirà per tornare, con tutte le conseguenze, l'Europa dei cento Stati. Ognuno per sé e Dio per nessuno.
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Il dopo dei "5 stelle"

"Con la morte di Gianroberto Casaleggio - è la riflessione unanime - è morta l'anima del "Movimento 5 stelle"".
Sicuramente. E ora, però, tutti a chiedersi che cosa sarà del corpo pentastellato. Ogni previsione, tuttavia, sembra prematura. Perché è ancora il momento del silenzio e della più o meno sentita commozione. E le membra di quel corpo, i membri più influenti cioé del "Movimento", non hanno preso ancora a muoversi. Sottobraccio o mostrandosi i pugni. Pacatamente com'era uso Gianroberto Casaleggio, insomma, o furiosamente com'è abitudine di quel Beppe Grillo che è sempre stato il braccio della sua mente. Non resta che attendere. Con l'augurio - al di là di quella che è la fede politica di ciascuno - che il "Movimewnto 5 stelle" continui a sforzarsi di distinguersi dalla peggiore partitocrazia. E non abbandoni i valori e gli ideali, anche se molti solo un sogno romantico, del loro Gianroberto. Della loro anima.
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La Repubblica di Renzi

"Oggettivamente parlando - ha commentato il "premier" l'approvazione definitiva, alla Camera, delle riforme costituzionali - non è una vittoria di Renzi, ma è una vittoria di Napolitano".
Si riteneva che l'Italia fosse una Repubblica democratica fondata sulla volontà del Parlamento e del Governo. Il "premier" Renzi, invece, ha creduto doveroso avvertire che l'Italia, oggi, è una Repubblica presidenziale. Anzi di più. Una Repubblica fondata sulla volontà di un ex Presidente. Alla faccia, ancora una volta, dei sempre più derelitti padri fondatori. Fondatori della Costituzione.
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Quell' "Aspettiamo" del Presidente Grasso

"Come ci si sente - è stato chiesto a Pietro Grasso - ad essere l'ultimo Presidente del Senato?"
E Pietro Grasso? "Aspettiamo - ha risposto maliziosamenete - aspettiamo il referendum". Ma, sicuramente, avrà anche strofinato, in fondo ad una tasca dei suoi pantaloni, un napoletanissimo cornetto rosso.
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Non più di 250 euro

"La Camera - recependo una direttiva europea - ha approvato il nuovo "Codice etico" che vieta ai deputati, tra l'altro, di ricevere regali al di sopra dei 250 euro".
Ma i regali - ha osservato qualcuno con malignità - si possono fare, volendo, anche in più rate di 250 euro l'una.
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martedì 12 aprile 2016

Così male, cosà anche

"E' lecito - è stato chiesto al nuovo Presidente della Corte costituzionale, Paolo Grossi - invitare all'astensione su un referendum? E il Presidente Paolo Grossi, pur avendo capito che la domanda era in relazione al prossimo referendum del 17 sulle trivelle, non ha esitato a rispondere così: "Si deve votare. Ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma si deve votare perché soltanto così significa essere pienamente cittadini".
Ed ora, povero Matteo Renzi che aveva invitato gli italiani a disertare il 17 le urne e ad andare al mare? Ora, pover'uomo? Pover'uomo perché messo di fronte ad una scelta gravemente imbarazzante. Se insisterà nel suo invito, infatti, dimostrerà di essere interessato a non avere cittadini "pieni". E, cioé, con senso civico e con spirito democratico. Se invece tornerà sui suoi passi, dimostrerà di non essere un "leader" coerente. E, dunque, affidabile. A lui la scelta. Ma al 17, giorno del referendum sulle trivelle, mancano appena cinque giorni. Cinque giorni, c'è da comprenderlo, di passione.
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L'ammiraglio nella tempesta

"Festini a bordo della nave "Vittorio Veneto", attesa degli ospiti  sulla tolda - alle volte - in groppa ad un cavallo bianco, aerei "Falcon 20" utilizzati come taxi, splendide ragazze fatte arrivare e ripartire in elicottero, commesse fra i 30 e i 45 milioni di euro per ristrutturare i salottini e il quadrato ufficiali, cene in ristoranti di lusso con numerosi invitati. Tutto a spese dello Stato".
Chi il protagonista di tutto questo e ben altro? Il capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi. Secondo, almeno, un "dossier" anonimo inviato alle Procure di Potenza e di Roma, alla Magistratura militare, al Presidente del Consiglio e al Ministro della Difesa e contenente, comunque, nomi, cognomi, ruoli, episodi specifici, date e, soprattutto, documenti originali. Anonimo, però, anche se si può capire benissimo il perché. E, dunque, da verificare con attenzione. Ma forse, di quel "dossier" pur anonimo, vorranno già parlarne i giudici di Potenza  quando, venerdi prossimo, interrogheranno l'ammiraglio De Giorgi in quanto già indagatio - nelle pieghe del "caso petroli in Basilicata" - per "associazione a delinquere, abuso di ufficio e traffico d'influenza con Gianluca Giannelli", l'ex marito dell'ex Ministro Federica Guidi. Per l'ammiraglio De Giorgi, insomma, in arrivo - inevitabilmente - giorni di grande tempesta. Da farlo ballare sulle sue navi. E non più durante uno dei suoi festini allietati anche, berlusconianamente, da splendide ragazze.
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Tassati e mazziati

"Sono Roma, Torino, Napoli, Genova, Bologna, Ancona e Campobasso - secondo la "Mappa del fisco locale in Italia" realizzata dal Centro studi di "Unimpresa" - le città più gravate da Irap, da addizionali Irpef regionali e comunali, da Imu e da Tasi".
Sono, in compenso, le città più curate e meglio servite? Nemmeno a parlarne. Con partolicolare riferimento a Roma e a Napoli dove i cittadini, al danno del portafogli loro alleggerito, continuano a subire la beffa di servizi clamorosamenete carenti o, addirittura, inesistenti. Domanda: ma, allora, dove sono finiti e continuano a finire i milioni tanto tassati ai cittadini? Nelle tasche, evidentemente, di qualcuno. Come appunto emerso, anche se non completamente, ad esempio proprio a Roma. Meditate, gente. Meditate bene prima di andare a votare in futuro. Intanto, almeno, chi sarà chiamato ad andarci il 5 giugno prossimo.
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Un "Fondo" di gufi?

"Il "Fondo monetario internazionale" - smentendo le previsioni ottimistiche del nostro Governo - ha tagliato, senza pietà, le stime di crescita dell'Italia per quest'anno e ha previsto, a venire, un ulteriore aumento del debito pubblico".
C'è del "gufesco" anche nei "computer" del "Fondo monetario internazionale" di Christine Lagarde?
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Quell'accordo Italia-Iran

"Il Presidente iraniano Hassan Rouhani - ricevendo il nostro "premier" Renzi in visita di affari - gli ha espresso la volontà di avere l' Italia come primo "partner" commerciale".
Ottimo successo. Anche perché il nostro "premier" Renzi, ricordando quanto è accaduto in occasione della visita del Presidente Rouhani ai Musei capitolini, lo avrà rassicurato, verosimilmente, che non gli farà mai arrivare, in Iran, statue di marmo nude.
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Barzellette

Noi - ha continuato a contestare il "premier" Renzi - il Governo delle lobby? E' una barzelletta".
Ad alcuni, però, non è venuto da ridere. Facevano più ridere - hanno ricordato altri - le barzellette di Berlusconi.
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lunedì 11 aprile 2016

Piramidi di falsità

"Il Governo egiziano - dopo avere "servito" le fandonie più inverosimili e insultanti sulla morte del nostro giovane ricercatore Reggiani - ha ora tirato fuori non elementi finalmente seri ed utili alle indagini per scoprire la verità, ma un'accusa incredibilmente arrogante e diffamatoria: noi egiziani non abbiamo nulla da rimproverarci, è l'Italia che ha deciso di sfruttare il caso politicamente".
Ma allora, come si dice, il Governo egiziano "cerca rogna". Il fatto è se la troverà. Presto e davvero. Così come si è ampiamente meritato con le sue "piramidi" di indegne falsità.

Mettete dei fiori in quei vostri cannoni

"Governo e Magistratura sulle intercettazioni. Il "premier" Renzi: "Va bene, d'accordo, non modificheremo più le norme esistenti perché, come sono, sono efficienti. Ma sarebbe bene non vedere, sui giornali, affari di famiglia e pettegolezzi". Il procuratore di Torino, Armando Spataro: "Deve essere il giudice, non il Governo, a decidere che cosa sia rilevante o no intercettare". Il nuovo presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Piercamillo Davigo: " Con il Governo dialogo, certamente, ma serve più rispetto. Ricordo ancora, ad esempio, quando il "premier" Renzi, due anni fa, disse: "L'Associazione nazionale magistrati non è d'accordo? Brr, che brividi"".
Il fuoco, dunque, pur sotto una cenere diplomatica. Con i cannoni, di qua e di là, pronti all'azione. Ma come sarebbe normale, oltre che tranquillizzante, se Governo e Magistratura mettessero dei fiori in quei loro cannoni.
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Quei gufi ubriachi a "Vinitaly"

"Il "premier" Renzi - in visita tra gli  "stands" di "Vinitaly" a Verona - è stato contestato, da alcuni gruppi, con fischi e con invettive "Buffone, buffone", "Vai a casa", "Verdini, Verdini"".
Ma il "premier" Renzi non si è impressionato. Per lui, infatti, si sarà trattato dei soliti gufi. Questa volta, oltretutto, anche ubriachi. Cin cin.
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L'intimo di Matteo

"Il "premier" Renzi - sempre a Vinitaly - ha fatto sapere di indossare mutande di una certa famosa marca".
Forse era ubriaco anche lui.
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Perché no, ora, la crocifissione?

"La comunione data ai tre "5 stelle"? - così Beppe Grillo - Tanto per divertirmi".
Beh, allora, dopo "Questo è il mio corpo" a mo' di ultima cena, potrebbe continuare: farsi tradire da un "Giuda pentastellato", farsi condannare e crocifiggere dal "Movimento". Tanto per divertirsi ancora. Ma senza resuscitare il terzo giorno. Per il bene dell'italica umanità.
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I passi di Bertolaso

"Berlusconi - si è detto sicuro il  suo candidato a sindaco di Roma, Guido Bertolaso, pur se "Lega nord" e "Fratelli d'Italia" hanno confermato di non votarlo - non mi chiederà sicuramente un passo indietro".
E se, per riconquistare "Lega nord" e "Fratelli d'Italia", Berlusconi gli chiedesse invece un passo di lato?
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domenica 10 aprile 2016

L'oltraggio di Salvini

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - intervendo al "Vinitaly" di Verona - ha tra l'altro detto: "Il destino dell'Italia è il superamento delle frontiere, non il ripristino".
Il "leader" della "Lega nord", Matteo Salvini, ha così commentato questo passo: "Spero che il Presidente non fosse sobrio". Che il Presidente, cioè, avesse parlato dopo essersi ubriacato. Ma allora Matteo Salvini, quando abbina una persona al vino, pensa sempre, evidentemente, a quanti lo hanno eletto europarlamentare. Che penseranno i giudici, invece, di lui e del suo becero oltraggio al Presidente della Repubblica?
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"Penso che le farei tagliare il naso"

"Che cosa pensa - ha chiesto una giornalista di "Vice" ad un parlamentare afgano - che cosa pensa dello stupro?". E il parlamentare afgano: "Penso che dovrebbe smetterla con queste domande. Forse dovrei consegnarla ad un uomo afgano e farle tagliare il naso".
Le Forze armate dei Paesi occidentali hanno cominciato a lasciare l'Afganistan in quanto - a loro parere - la situazione ormai lo consentirebbe sul piano militare. Magari è anche vero. Ma quanto resta ancora da fare, all'Occidente, per normalizzare l'Afganistan quanto a diritti civili e rispetto, in particolare, per le donne. Sempre ammesso che all'Occidente, in tutte altre faccende affaccendato, interessi qualcosa delle donne afgane senza alcun diritto.
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Beppe il blasfemo

"Beppe Grillo - durante un suo spettacolo pseudopolitico- pseudocomico - ha chiamato sul palco tre "5 stelle" (Airola, Bono, Appendino) e ha somministrato loro, a mo' di ostia, grilli essiccati dicendo: "Questo è il mio corpo"".
Ma nessuno, almeno fino ad ora, ha condannato, Oltretevere, l'evidente blasfemia. L'unico a commentare il gesto e le parole di Beppe Grillo, come "irrispettosi e sceneggiata indecorosa", è stato il pd Luca Lotti. Dio gliene renderà merito. Oltretevere, concentrato oggi su altre Comunioni, chissà.
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Silvio in confusione

"Piersilvio - ha annunciato con orgoglio, durante una riunione di partito, Berlusconi - mi renderà presto nonno".
Poi, però, la precisazione. A dargli presto un nipotino  non sarà il figlio maggiore Piersilvio, ma la figlia minore Eleonora. Allarmante. Se Berlusconi arriva a confondere perfino chi gli darà un nuovo nipotino, non è che, citando Bertolaso, si sta confondendo anche su chi dovrebbe dargli il Comune di Roma?
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Il primo di aprile 2016

"L'ex calciatore Bobo Vieri - secondo indiscrezioni riportate dal settimanale "Diva e donna" - sarebbe in "pressing" su Alena Seredova, ex del portiere della Juventus e della Nazionale, Gigi Buffon".
Il primo chissenefrega di aprile 2016.
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sabato 9 aprile 2016

Il nuovo schiaffo egiziano

"Sarebbero dovuti arrivare con duemila pagine di indagini serie - come avevano annunciato - e, invece, sono arrivati con duecento paginette di ricostruzioni e di ipotesi vergognosamente fasulle. E i tabulati telefonici? No. Con l'assurda motivazione che sarebbe stata violata la privacy dei cittadini egiziani. E le immagini delle telecamere? Neppure. Con l'assurda scusa che quelle immagini non erano decifrabili".
Ecco qua il risultato del viaggio Cairo-Roma della delegazione egiziana che, invece, avrebbe dovuto portare elementi per collaborare, con gli inquirenti italiani, sull'atroce morte del  nostro giovane ricercatore Reggiani. Un viaggio, dunque, di piacere. Per loro. E un nuovo schiaffo di scherno. Per noi. Che abbiamo sì richiamato l'ambasciatore "per consultazioni", ma che dovremmo ora pensare come comportarci nella eventualità, più che fondata, di altri schiaffi egiziani. Non facile. Per motivi strategici ed economici. E perché qualche altro Paese europeo è già pronto ad occupare, in Egitto, gli "spazi" oggi occupati da noi. Qualche altro "Paese fratello" che se ne infischia dell'orrenda morte del nostro giovane ricercatore e che si augura - c'è chi dice, addirittura, manovra - affinché l'Italia litighi definitivamente con il Cairo. "Premier" Renzi e Ministro degli Esteri Gentiloni, qui si parrà vostra nobilitate.
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Quell'aereo di Stato intercettato

"Da una delle intercettazioni delle telefonate fra l'ex Ministro Federica Guidi e il suo "ex marito" Gianluca Giannelli - secondo quanto riportato da un quotidiano romano - sarebbe emerso che lei ha dovuto recentemente rinunciare all'aereo di Stato, mentre avrebbe dovuto recarsi per impegni istituzionali in Arabia Saudita e Qatar, poioché quell'aereo era stato utilizzato dal "premier" Renzi per una sua vacanza".
Ove fosse davvero così, il "premier" Renzi dovrebbe, ora, perlomeno fare ammenda e scusarsi. Ma c'è un fatto che, invece, potrebbe essere molto significativo. Il fatto che il "premier" Renzi, in evidente polemica con la Procura di Potenza intercettatrice sul "caso petrolio in Basilicata", si è messo in moto per varare, con urgenza, la nuova legge sulle intercettazioni telefoniche. Legge che prima non aveva mai invocato e che poi è rimasta ferma, guarda caso, finché le intercettazioni hanno ficcato il naso, benché senza alcun nesso con le indagini in corso, nella vita privata di certi anche illustri politici non di centrosinistra. Comunque, ove si trattasse di una legge veramente corretta, meglio tardi che mai. Ed evviva la Procura di Potenza che, magari non volendo, l'avrebbe sbloccata.
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La Napoli del "premier" Renzi

"Il "premier" Renzi - di nuovo a Napoli in occasione degli "Stati generali sul turismo" - è stato abbracciato affettuosamente, al suo arrivo, dal plurindagato Governatore della Campania, Vincenzo De Luca".
Chissà se al "premier" Renzi avrà fatto più male, prima o poi, la violenta manifestazione di tre giorni fa contro di lui o quell'abbraccio affettuoso del plurindagato Governatore Vincenzo De Luca.
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Il 9 e il 15 giugno del centrodestra

"Ufficiale. Le amministrative parziali - ha confermato il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano - si terranno il 9 giugno prossimo  e gli eventuali ballottaggi il 19".
Forse il centrodestra, che a Roma sta ancora cercando un accordo su come e con quale candidato sindaco presentarsi, pensa che siano il 9 e il 15 giugno dell'anno prossimo.
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Carlo Sibilia da 5 a 2

Non credo hai sondaggi - ha scritto, su "Facebook", il "5 stelle" Carlo Sibilia - ma questa volta..."
La preposizione articolata "ai" con l'acca? Proprio con l'acca. Carlo Sibilia, allora, andrebbe retrocesso da "5 stelle" a "2 in italiano".
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venerdì 8 aprile 2016

Vergogna

"Persa la gamba destra - per una grave forma di setticemia - ha perso subito anche il lavoro. Non gli sarebbe rimasta, quindi, che una indennità di invalidità da parte dell'Inps".
L'Inps, però, gli ha riconosciuto una percentuale di invalidità di appena il 60% e, poiché l'indennità può essere erogata solo per una invalidità di almeno il 78%, non gli darà neppure un euro. Che vada ad elemosinare, insomma, ai semafori.  Mentre continueranno ad essere erogate chissà ancora quante pensioni per falsi ciechi e falsi invalidi con una percentuale riconosciuta, chissà da chi, fino al 100%. Vergogna. Vergogna Inps, vergogna Parlamento, vergogna Stato.
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Il Denis del "Caro Matteo"

"Caro Matteo - così. qualche giorno fa, Denis Verdini al "premier" Renzi - un terzo del tuo Pd sta lavorando per buttarti giù e, dunque, o ti decidi a fare il "Partito della Nazione" oppure rischi di andare a sbattere di brutto".
Potrebbe essere vero. Ma potrebbe essere, più realisticamente, non tanto un amorevole consiglio di nuovo affezionato amico quanto una urgente aspirazione di nuovo interessato amico ad entrare, con abile colpo della sua "Ala", in un nuovo Governo. Il "premier" Renzi, per ora, non sembra avere recepito, però, il messaggio verdiniano perché sicuro, probabilmente, di vincere lui sul pur sempre più agguerrito battaglione dei suoi oppositori interni. O perché, probabilmente, è in attesa di ben più impegnative prove di fedeltà, se non di sudditanza, di Denis e della sua pattuglia fuoriusciti dal campo avverso del centrodestra. Prima di farli accomodare, insomma, in poltrona. Sempre che questa legislatura - come hanno cominciato a dubitare anche molti nel Pd - arrivi davvero fino alla sua naturale scadenza del 2018.
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Il Rosario dei capricci e delle arroganze

"Il Govertnatore della Sicilia, Rosario Crocetta - nonostante il bilancio regionale in "rosso profondo" - si è regalato, per una spesa di 224 milioni di euro, due lussuose "Passat" della Wolkswagen".
Dice: ma lui non aveva a sua disposizione personale una lussuosa auto blindata, oltertutto a "costo zero", "passatagli" dall'Agenzia per i beni confiscati alla mafia? Certo che sì. Dice ancora: ma il suo mandato non si esaurirà fra appena un anno? Certo che sì anche questo. Dice infine: ma il parco macchine della Regione Sicilia non era, già, di 660 vetture e, cioé, un numero corrispondente alla somma di quelle in dotazione alle Regioni Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Toscana? Verissismo. E allora? Allora dovrebbe pur esserci un giudice a Roma. Ma, purtroppo, non c'è o dorme. E il Rosario continua a sgranare, liberamente, i suoi capricci e le sue arroganze.
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Sala delle dimenticanze

"La villetta vicino Saint Moritz che non ho dichiarato nella mia autocertificazione ai sensi del "Decreto trasparenza"? - così il candidato sindaco pd a Milano, Giuseppe Sala - Solo una dimenticanza".
Ah, sì? Beh, allora, delle due l'una. O Giuseppe Sala ha tante di quelle case e villette che, diamine, una gliene può anche "scappare". O Giuseppe Sala ha così grossi problemi di memoria che, poverino, dovrà ricorrere a qualche terapia per recuperarla tutta. Fino alla villetta vicino Saint Moritz.
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I 110 di Adinolfi

"Mario Adinolfi, candidato sindaco a Roma nella lista "Il popolo della famiglia" - attualmente 150 chili di peso - ha promesso, per dimostrare ai cittadini che quando ha deciso di fare un cosa la fa davvero, di perdere, nei circa sessanta giorni che restano fino alle amministrative parziali, ben 40 chili".
Di arrivare, insomma, a 110 chili. Centodieci, forse, come i voti che potrebbe raccogliere la sua lista.
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giovedì 7 aprile 2016

Quella sanità aperta ai delinquenti e chiusa ai malati

"La sanità - ha accusato il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone - è divenuta il terreno di scorribande da parte di delinquenti di ogni risma".
Più che una scoperta, comunque, è un'autorevole conferma. E' già tempo, infatti, che i delinquenti di ogni risma, in molte Asl e in molti ospedali, hanno lo spazio che vogliono e senza attese. Mentre chi ha bisogno, anche urgente, è fuori a mettersi in fila e, una volta davanti allo sportello, si sente dire che, per la sua visita o  per il suo accertamento, dovrà attendere anche due anni. Oppure, dovendo essere ricoverato, a trovare appena lo spazio di una barella in un corridoio superaffollato. La notizia nuova, allora, sarebbe invece che lo scandalo, dopo l'autorevole accusa di Raffaele Cantone, verrà finalmente eliminato. Ma arriverà mai, in questo disgraziato Paese, una notizia così? La speranza - come si dice - è l'ultima a morire. Sarebbe bene non lasciarla morire in fila ad una Asl o ad un pronto soccorso superaffollato.
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Federica la "lesa"

"L'ex Ministro Federica Guidi - dopo un colloquio di tre ore, con i giudici della Procura di Potenza, in merito all'inchiesta "petrolio in Basilicata"- si è limitata a dichiarare: "Mi hanno detto di considerare me come persona informata dei fatti, ma come parte lesa"".
Piacere per lei. Ora, però, sarebbe interessante conoscere, dai giudici della Procura di Potenza, lesa da chi. Oltre che, ovviamente, da suo marito, improvvisamente non più marito, Gianluca Giannelli. Lesa, insomma, da chi altro. Nomi, cognomi, professioni, eventuali colleganze. Come, quando e perché. Grazie da un'Italia sempre più inquieta. disgustata ed irritata.
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Un brutto pareggio

"Renzi - così l' "occhiello" di un titolo del "Corriere della sera" - lancia il piano per Bagnoli".
Molti napoletani, invece, hanno lanciato, contro la polizia che lo difendeva, sassi, petardi e bombe carta. Da una parte, insomma, la solita annuncite renziana, dall'altra la solita "mala volontà" partenopea, di alcuni gruppi, di "botti" e di botte. Firenze-Napoli 1 a 1. Un pareggio, però, che non fa onore a nessuno dei due.
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I gufi in casa

"Il viceministro all'Economia Enrico Zanetti - a proposito degli 80 euro mensili che il "premier" Renzi ha in progetto di addizionare alle pensioni più basse - ha così commentato: "Senza un ordine di priorità si rischia di affiancare, all'esasperato populismo di opposizione, un populismo di Governo di cui non abbiamo bisogno"".
Per il "premier" Renzi, dunque, va facendosi sempre più dura: i gufi, ora, hanno cominciato a volargli addirittura in casa. All'interno del suo Governo.
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Op là di Irene da Marchini a Salvini

"Irene Pivetti - sbattuta la porta in faccia alla lista civica dei "Popolari per Marchini" perché, secondo lei, un filino pendente a sinistra - ha accettato il ruolo di capolista della "Lega nord" per le amministrative a Roma".
Irene Pivetti, cioé, via da un circa 6% di Marchini ad un circa 1% della "Lega nord"? Illogico. Oppure logico, molto logico, se questo vorrebbe significare che Matteo Salvini - Pivetti consensiente, tanto che le costa? - non avrebbe definitivamente più l'intenzione di raggiungere un accordo con Silvio Berlusconi. Né su Bertolaso né, eventualmente, su altro candidato unico del centrodestra. E, come sembrerebbe, né a Roma né in altre grandi città. Ma con un Silvio ostinatamente a sognare "Matteo, 'i vorrei che tu, Giorgia ed io / fossimo presi per incantamento / e messi in un vasel ch'a giusto vento /  in Campidoglio andasse al voler vostro e mio; / sì che fortuna od altro tempo rio / non ci potesse dare impedimento / anzi, vivendo sempre in un talento / di stare insieme crescesse 'l disio". Solo che, nel sonetto di Dante Alighieri, Matteo era era il suo amico Guido, Giorgia il suo amico Lapo e il Campidoglio il mare: tutta un'altra storia.
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mercoledì 6 aprile 2016

L'importante non è tanto fare quanto annunciare

"Ho in progetto di aumentare di 80 euro al mese - ha fatto sapere il "premier" Renzi - le pensioni al minimo".
Progetto, considerata la scandalosa entità delle pensioni al minimo, più che giusto ed opportuno. Ma che, purtroppo, sarà destinato a rimanere progetto. Un altro annuncio che verrà magari trascinato fino al referendum sulle riforme istituzionali, ma che, poi, subirà l'amaro destino di perdersi nelle nebbie del nulla. Perchè, secondo i tecnici, quegli 80 euro mensili da addizionare agli oltre due milioni di pensioni al minimo comporterebbe, per la casse dello Stato, maggiori uscite fra i due miliardi e 300 milioni e i tre miliardi e mezzo ogni anno. Uscite assolutamente impensabili, considerando un bilancio dello Stato in rosso sempre più progressivamente profondo, considerando che ci sono ancora da saldare i conti con molte piccole e medie imprese, considerando che gli studenti diciottenni non hanno ancora visto i 500 euro stanziati per affinare la loro cultura. Ma forse, se per il barone De Coubertin l'importante non è tanto vincere quanto partecipare, per il "premier" Renzi l'importante non è tanto fare quanto annunciare. Quando si tratta, almeno, del lancio del peso. Il peso di una nuova spesa.
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Gli ironici arroganti

"Le sfiducie della minoranza - così, prendendo spunto dalle due presentate sui "casi  petrolio in Basilicata", il Ministro Maria Elena Boschi - sono un appuntamento fisso come la "Champions" calcistica".
Tre giorni fa, in polemica con la Procura di Potenza, il "premier" Renzi aveva detto che le sue indagini arrivano ogni quattro anni come le Olimpiadi". Gli ironici arroganti, invece, capitano quando capitano. E non sono neppure uno spettacolo.
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