Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 31 maggio 2016

Senza parole

"Un "Fondo di previdenza" - hanno dato notizia i quotidiani inglesi - avrebbe investito 267 milioni di euro in azioni della "British american tobaco"".
Quale "Fondo di previdenza"? Il "Cancer research Uk". Il "Fondo di previdenza", cioé, dei medici e dei ricercatori che sono impegnati nella lotta contro i tumori. Non ci sono parole.
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Le canzoni del "premier"

"Il "premier" Renzi - al termine di un incontro elettorale a Milano - ha intonato "O mia bela Madunina". Non avendo ricevuto troppi applausi, però, ha cercato di "salvarsi in corner" precisando: "Canto meglio "La porti un bacione a Firenze"".
Con la speranza di non dover cantare, dopo le amministrative di giugno e il referendum di ottobre, "Arivederci Roma".
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Arrogante, ma anche impudente

"Ma no, lui che ha riconosciuto di essere arrogante, ha detto - ai cento "talenti" ospitati dalla "Boston consulting group" - di contare di restare al Governo a Roma, con un secondo mandato, fino al 2023".
Non lo ha turbato il fatto che, mentre lui diceva di contare su questo, l'Istat pubblicizzava i suoi conti che davano la disoccupazione in ulteriore aumento. E nemmo il fatto che il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, si augurava di poter finalmente contare su una vera crescita economica del Paese. Il "premier" Renzi, così, dovrebbe riconoscere di essere, oltre che arrogante, anche impudente.
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5 x 3

"Tradurre - il compito assegnato ad un bambino di terza elementare - la moltiplicazione 5 x 3 in una addizione ripetuta. Svolgimento del bambino: 5 + 5 + 5. Sbagliato - lo ha corretto la maestra: 3 + 3 + 3 + 3 + 3".
Da sempre o dalla recente legge sulla "Buona scuola"?
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lunedì 30 maggio 2016

Il tariffario dell'Isis

"L'Isis - sempre più a corto di danaro - ha imposto un tariffario ai sei milioni di persone ancora sotto il suo controllo".
Un uomo si rade? Cento dollari di multa. Tiene la barba corta? Cinquanta euro. Ha in tasca un pacchetto di sigarette? Quarantasei euro. Una donna non nasconde gli occhi dietro tripli veli? Dieci dollari di multa. Indossa una veste troppo aderente? Venticinque dollari. Non ha i calzini o i guanti? Cento dollari. Uno vuole uscire da Raqqa? Ottocento dollari. Non ritorna entro 15 giorni? Confisca dei suoi beni. Non risponde alle domande sulla "Sharia"? Venti dollari. Incappa in un posto di blocco con il camion? Settecento dollari per proseguire. Tutto, secondo l'Isis, in nome di Allah. Il quale invece, misericordioso e compassionevole come descritto dal Corano, non si sarebbe mai sognato di farlo.
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La ritorsione di Nuova Delhi

"Il Ministero della Difesa indiano - nelle stesse ore  in cui la Corte suprema di Nuova Delhi concretizzava, suo malgrado, il rilascio del marò Salvatore Girone come deciso dal Tribunale  arbitrale dell'Aja - ha annullato il contratto da 300 milioni, per la fornitura di siluri, stipulato a suo tempo con "Finmeccanica"".
E' parso essere vero che "Finmeccanica" abbia pagato grosse tangenti sull'appalto da 560 milioni per la fornitura, all'India, di dodici elicotteri "AW 101". Ma questo è avvenuto nel 2010 e l'annullamento del contratto per la compravendita dei siluri, a sei anni di distanza, sembra configurrsi, più che un improvviso sopraggiunto sdegno, una chiara ritorsione. A "Finmeccanica", comunque, sta bene. Così impara a concludere gli affari correttamente. Anche se gli altri non lo fanno.
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Il pericolo Olimpiadi di Rio

"Le Olimpiadi di Rio inizieranno - il prossimo 5 agosto - senza la garanzia di un minimo di sicurezza".
Qualche dato. Dei 21 blindati previsti per proteggere i Giochi, 16 sono fuori uso e, di questi 16, solo 5 hanno benzina per circolare. Dei 12 elicotteri della polizia, 8 non possono volare per mancanza di manutenzione. I proiettili di pistole e fucili sono ormai così pochi che, per risparmiarli, sono stati sospesi gli allenamenti delle forze dell'ordine  al poligono di tiro. L'ennesima testimonianza, insomma, di quanto siano sprovveduti i "signori" che, ogni quattro anni, scelgono la sede delle Olimpiadi. Oppure, più verosimilmente, di quanto si lascino comprare per fare certe scelte.
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Quel neutro di Silvio

"Quando il mio gradimento raggiunse il livello record del 75% - così Silvio Berlusconi nella trasmissione "Domenica live" - a quel punto scattò l'operazione "Berlusconi  delendum  est"  con  l'  azione delle Procure, del Presidente della Repubblica e dello "spread"".
Come come? "Berlusconi delendum est"? Chi l'avrebbe mai neppure immaginato che uno come lui, un giorno, avrebbe detto, di sé, "delendum" invece che  "delendus". Si sarebbe coniugato, cioé, al neutro invece che al maschile. Oppure, chissà, un altro effetto dell'età.
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L'Alessandro Cecchi Pavone

"A 15 anni - ha confessato, in una intervista a "Il Giornale", il multiforme Alessandro Cecchi Paone - ero già un prodigio, ma a 20 sono andato in analisi da uno psicanalista".
Forse è allora che l'Alessandro ha finito di essere un prodigio ed è diventato un egocentrico. Più che un Paone, insomma, un Pavone.
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domenica 29 maggio 2016

L'irrisolto "pericolo scuole"

"La caduta dell'intonaco da un soffitto - nella scuola media "Campanella" di Gioia Tauro - ha causato il ferimento, in un caso grave, di quattro  studentesse quattordicenni".
Ancora, dunque, un grave episodio del genere. Come sono lontani quei tempi quando il "premier" Renzi, ad inizio del suo incarico, aveva annunciato: "Mettere in sicurezza le scuole e i nostri figli sarà una mia priorità". E quando, nel presentare la sua "Buona scuola", aveva annunciato due sue visite settimanali nelle scuole di tutta Italia. Ma, d'altra parte, si sa: i lavori nelle scuole hanno un costo, gli annunci non costano invece niente.
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Quella scelta di "Equitalia"

"Gli importi dovuti al Fisco sotto i 50 mila euro - ha fatto sapere "Equitalia" - potranno essere pagati, per ora in tre città-campione, in rate minime di 50 euro e non più di 100".
Quali queste città-campione? Al nord Varese, al sud Lecce. E al centro? Al centro, che domanda, Firenze. La città natale del "premier" Renzi e la provincia della direttrice dell'Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi da Empoli. "Captatio benevolentiae"? "Honi soit qui mal y pense" (Vergogna per colui che pensa male").

Angelino il meccanico

"Il "Nuovo Centro Destra" - ha fatto sapere, al "premier" Renzi, il segretario Angelino Alfano - farà un "tagliando", dopo il referendum di ottobre, per decidere come proseguire il suo cammino politico".
Metterà a punto l'acceleratore per stare sempre più dietro al "premier" Renzi? Intensificherà il sistema di illuminazione per cercare di abbagliare il suo concorrente Verdini? Oppure regolerà la frizione per facilitare un cambio di marcia? Non lo sa ancora, in questo momento, neppure il meccanico Angelino. Intanto, però, ha ritenuto opportuno mostrare la sua tuta al "premier" Renzi. Il quale, verosimilmente, ci avrà riso su.

L'incauto no di Roberto

"No ad intese con Denis Verdini - ha voluto chiarire il candidato sindaco pd a Roma, Roberto Giachetti - ma sì ad eventuali voti dalla destra".
Denis Verdini, perciò, peggio della destra? E che la destra ben venga? Sorprendente ed incauto Roberto Giachetti. Perché, invece, il suo segretario nazionale di partito e "premier", Matteo Renzi, mentre sta mostrando di voler chiudere sempre più a destra, va tutt'altro disdegnando un'intesa e un appoggio da parte di Denis Verdini. Maremma boia, Roberto, o che te, tu, ti sei rincitrullito?
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Il ritorno del Pci

"Dall'unione fra Pdci e Rifondazione - il 24 giugno al Circolo Arci di San Lazzaro di Savena - rinascerà, con il suo logo storico, il nuovo Pci".
Il Fato non voglia che, uno di questi giorni, rinasca anche, con il suo scudo crociato, la nuova Dc.
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Povero cardinal Bagnasco

"Ciro Verrati - presidente di "Laicitalia" e vicesegretario nazionale di "Democrazia atea" -  aveva fatto passare per Vangelo autentico quel suo "In verità, in verità vi dico che il cardinal Bagnasco percepisce, dallo Stato italiano, una pensione d'oro di 4 mila euro al mese".
Vangelo rivelatosi, invece, apocrifo. Perché, come sottoscritto nel suo "740", le entrate del cardinal Bagnasco sono risultate di appena 29.822 euro lordi annui. Alleluia.
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sabato 28 maggio 2016

Cacciari il disconnesso

"Il professor Massimo Cacciari - ha confermato lui stesso - voterà "sì" al referendum sulle riforme costituzionali".
Quel professor Cacciari il quale, non troppo tempo fa, se n'era uscito con "Siamo arrivati alla Boschi che si intesta la riforma costituzionale. Renzi ha dato a lei, poco più che trentenne, il compito di riformare la Costituzione. Non aggiungo altro: sarò misericordioso"? E quel professor Cacciari il quale, ancora oggi, continua a definire la riforma come "modesta e maldestra", un "brutto topolino partorito dalla montagna", un "testo pieno di trovate balzane"? Proprio lui. Ma allora? Allora - ha creduto di giustificare qualcuno - il "pensiero negativo" del filosofo Cacciari sta lasciando il posto, forse, al "pensiero positivo". Potrebbe anche essere. Ma tutto lascerebbe presumere, più verosimilmente, che quello attuale del filosofo Cacciari sia, piuttosto, un "pensiero logicamente disconnesso". Ma c'è da capirlo. Non tutti i filosofi possono essere razionali come Aristotele e Kant.
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La Rai e il 2 giugno

"La Rai celebrerà la "Festa della Repubblica" - il 2 giugno - con il riproporre "La più bella del mondo", quella nostra Costituzione così stupendamente rivisitata, quattro anni fa, da Roberto Benigni".
Doppio schiaffo, però, al "premier" Renzi. Intanto perché i telespettatori potrebbero chiedersi: "Ma, essendo la più bella del mondo, per quali motivi dovrebbe essere cambiata?" E, poi, perché ricomparirebbe sui teleschermi quel Roberto Benigni il quale, a proposito delle riforme costituzionali votate in Parlamento e affidate in ottobre al referendum popolare, si è recentemente detto orientato verso il "no". "O Campo Dall'Orto - si sarà certamente irritato il "premier" Renzi - o che te tu mi fai? Te, tu, sei imbischerito?" Il presidente della Rai, Campo Dall'Orto, farebbe forse bene a non continuare ad essere sereno.
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L'addio di Sabrina al Pd

"Per la prima volta - ha fatto sapere l'attrice sempre di sinistra Sabrina Ferilli - non voterò Pd. Non mi va giù questa forma di meticciato politico, questo partito che raccoglie l'alto e il basso, il rosso e il nero, il buono e il cattivo".
Sabrina Ferilli, insomma, da "La grande bellezza" del Pci a "La grande bruttezza" del Pd.
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Salvatore sì, Argo no

"Il marò Salvatore Girone - ieri - è finalmente ripartito per l'Italia, ma è stato trattenuto, in India, il suo amato cane Argo".
L'augurio è che non debba servire un altro arbitrato del Tribunale dell'Aja per far tornare in Italia anche il cane Argo.
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Il terzo di maggio 2016

"La "soubrette" Raffaella Fico e il procuratore sportivo Alessandro Moggi figlio di Luciano - ha pubblicato la rivista "Chi" - sono stati sorpresi a scambiarsi, a bordo di uno "yacht" nel Golfo di Amalfi, baci appassionati e audaci abbracci".
Il terzo chissenefrega di maggio 2016.
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venerdì 27 maggio 2016

Clamoroso a Ventimiglia

"Il sindaco pd di Ventimiglia,  Enrico Ioculano, si è clamorosamente autosospeso dal partito - insieme ad undici consiglieri - in segno di protesta per il persistente silenzio con cui i "suoi", a livello regionale e nazionale, hanno risposto alle sollecitazioni per una corretta soluzione del "problema migranti" divenuto ormai insostenibile per il Comune".
E il "premier", ma anche segretario del Pd, Matteo Renzi? Ancora silenzio. Ma, d'altra parte, "Icché vole sto Ioculano, Madonnina bona, un vede che ho ben altro a ffare?" Vero: i problemi reali del territorio, per il "premier" Renzi, vengono sempre dopo. Dopo gli annunci e dopo la campagna elettorale per il referendum. Obiettivamente.
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La "briscola" di Massimo

"Spero che ci possa essere un confronto civile sulle riforme costituzionali - così l'ex "premier" Massimo D'Alema - Se infatti si va ad un sistema in cui più della metà dei deputati saranno nominati dai capi dei partiti e i senatori saranno nominati dai Consigli regionali,  ai cittadini cosa rimane da fare? Giocare a briscola?"
L'ex "premier" Massimo D'Alema, però, spera invano perché dal suo partito si continua ad assicurare che le riforme sono quelle e non verranno più toccate. A questo punto, perciò, non gli resta che approntare tavoli e sgabelli per giocare a briscola. Annaffiando magari la gola con il famoso "rosso" delle sue vigne. L'unico autentico rosso, forse, rimasto nel Pd.
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Maria Elena a testa in giù

"Il neopresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia - nella sua prima uscita pubblica - ha esordito con una chiara apertura di credito al Governo Renzi e un'altrettanto chiara promessa di sostenerlo nel referendum di ottobre".
L'Italia, dunque, a rovescio. I "partigiani falsi" a votare "no" alle riforme e gli industriali a votare "sì". Maria Elena Boschi sarà comunque felicissima. Pur se, con l'Italia a rovescio, anche lei a testa in giù.
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Parola di "chef"

"Sono un uomo di centro, non di destra - ha ribadito, nella trasmissione "Virus" di Nicola Porro, Silvio Berlusconi - Ma la destra e il centro sono come la pasta e il sugo: insieme sono ottimi, divisi no". 
Parola di "chef" all'osteria politica "Da Silvio".
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Quel ribelle volatile di Vincenzo D'Anna

"Il senatore di "Ala" Vincenzo D'Anna - bacchettato dal suo "capo stormo" Denis Verdini per avere chiesto l'abolizione della scorta alla scrittore antimafia Roberto Saviano - non si è messo  a cuccia, ma ha risposto per le rime: "Verdini pensa  che sia meglio non parlare con i giornalisti, ignorare le infamità che ci dicono, sognare il quieto vivere? Legittimo. Lui ragioni come crede. Per me, invece, decido io... Se voglio parlare, lo decido da solo. Non devo chiedere il permesso a nessuno... Deve essere chiaro che io, in un partito dove decide un cervello solo, non ci sto".
"Alla faccia - come diceva Totò - del bicarbonato di sodio". Denis Verdini ha formato un gruppo soltanto da poco, uno stormo di dieci volatili e poco più, però già sono iniziate le prime beccate. Come finirà? Il capo Denis espellerà dallo stormo il ribelle volatile Vincenzo D'Anna? Per lui, in ogni caso, nessuna paura. Il Vincenzo è stato sempre abile, con i suoi voli politici, a trovare nuovi stormi e nuovi nidi dove essere accolto.
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giovedì 26 maggio 2016

Quei 54 miliardi di contributi non versati all'Inps

"La profonda voragine dell'Inps - ha ribadito il suo presidednte, Tito Boeri - è ormai arrivata a 56 miliardi".
Quello che inquieta di più, comunque, è che, di quei 56 miliardi, 54 sono dovuti al mancato versamento dei contributi dei propri dipendenti da parte di Regioni, Comuni ed Enti pubblici vari. Dice: ma il mancato versamento dei contributi dei propri dipendenti non costituisce reato da punirsi duramente in sede civile e fino a due anni in sede penale? Certo. Ma per i privati mica, evidentemente, per Regioni, Comuni ed Enti pubblici vari. I quali, così, hanno continuato e continuano a delinquere in tutta sicurezza e tranquillità. Protetti, vergognosamente, dallo Stato. Dalla Magistratura contabile e non contabile e dai vari Governi i quali non se la sentono di mettere il dito nella piaga e crearsi tanti nemici politici. Tanto, poi, c'è sempre pronta la soluzione più cinica e vigliacca: bloccare gli adeguamenti delle pensioni dei "poveri Cristi", lasciare le minime a livelli di fame, imporre contributi di solidarietà, costringere a lavorare fino a settant'anni e altre porcherie di questo genere già allo studio. "L'Italia - ha scolpito, all'articolo 1, la Carta costituzionale - è una Repubblica fondata sul lavoro..." Ma oggi, con gli alti livelli di disoccupazione, nemmeno tanto. E nemmeno tanto, ancor più, fondata sui contributi delle sue Istituzioni. Veramente scandaloso.
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Incauto Nardella

"Chi ha sbagliato - ha garantito, a proposito della incredibile voragine apertasi in Lungarno Torrigiani, il sindaco di Firenze, Dario Nardella - dovrà pagare".
Giusto quanto ovvio. Ma, forse, il sindaco Dario Nardella potrebbe non essersi reso conto, in un momento tanto concitato, delle parole procunciate. Perché chi ha sbagliato è stata sicuramente la  "Publiacqua", la più grande azienda idrica toscana, che ha come soci 46 Comuni tutti pd e, dal 2006, anche soci privati fra i quali, con il 40% del capitale sociale, il dimostratori non puro e potabile Monte dei Paschi di Siena. Che poi, il 4 maggio scorso, ha approvato dividendi, a tutti quei suoi soci, per ben 18 milioni e mezzo. E che infine, da anni, è uno dei più accoglienti "poltronifici" fiorentini  dove far accomodare amici e sostenitori di Matteo Renzi. Da Erasmo D'Angelis, ad esempio, a Maria Elena Boschi ante ministro. Senza dimenticare, fra i maggiori, quel Filippo Vannoni il quale, oltre che presiedere  "Publiacqua", fa, come suo attuale secondo lavoro, il consulente a Palazzo Chigi. Una "Publiacqua", insomma, sotto il segno del capricorno Matteo. E dunque, in barba ai suoi ormai fragili tubi di ghisa, in una sempre più solida botte di ferro. Dall'interno della quale, perciò, sarà difficilmente costretta a pagare. Pagherà, tutt'al più, qualche tecnico di "terza fascia". Magari "fassiniano" o "bersaniano". "Maremma incauta Nardella".
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Finalmente Salvatore Girone

"L'India - a sorpresa - ha dato il via libera immediato al ritorno in Italia, nell'attesa delle ulteriori decisioni del Tribunale dell'Aja, del nostro marò Salvatore Girone".
"Sarà con noi - ha fatto sapere il "premier" Renzi - il 2 giugno". L'augurio è che il "premier" Renzi non voglia esibirlo, il giorno della "Festa della Repubblica" e tre giorni prima delle amministrative parziali, come un suo personale trofeo.
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"Italiae gratias" del cardinale Bagnasco

"Il cardinale Angelo Bagnasco - per i tre anni di cappellano militare nell'esercito - percepisce, dall'Italia, una pensione mensile di 4 mila euro".
Italiae, più che Deo, gratias.
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Successioni

"Sono portato a scegliere come mio successore - ha detto Silvio Berlusconi nella trasmissione "Porta a porta" - un uomo che venga dalla trincea del lavoro. Perché chi fa politica sa soltanto comunicare".
Un uomo, perciò, che non ami le "veline" per comunicare. Per comunicare, magari, in tutti i sensi. Bravo Silvio. Caduto, evidentemente, da cavallo. E non su una "velina".
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Quei ciucci della Rai

"Lunedi scorso all' "Eredità" su Rai 1. Domanda: "Qual è il capoluogo del  Friuli Venezia Giulia?" Risposta del concorrente: "Gorizia". Ok del "cervellone" che regola il gioco e di Fabrizio Frizzi che lo conduce".
Ora, come sanno anche i bambini delle elementari, il capoluogo del Friuli Venezia Giulia è invece Trieste. C'è comunque da sperare che, dopo quest'ultima testimonianza di somaraggine, la televisione pubblica si decida a mettere in bilancio il costo di corsi serali per certi, troppi, suoi dipendenti vergognosamente ciucci.
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mercoledì 25 maggio 2016

I dati veri e i "dati bufala"

"Il  fatturato dell'industria - dati Istat - ha segnato, a marzo, il peggiore calo tendenziale a partire dall'agosto 2013. Con una riduzione dell' 1,6% rispetto a gennaio e del 3,6% rispetto allo scorso anno".
Ma tutti i dati ottimistici del "premier" Renzi e del Ministro Padoan? Della serie "Le bufale chigiane".
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Quella frana a Firenze

"Una voragine di 200 metri a Lungarno Torrigiani - tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie - ha inghiottito, nelle prime ore di questa mattina a Firenze, una ventina di macchine parcheggiate. E ha lasciato senz'acqua, oltre che Prato, numerosi quartieri cittadini".
"Maremma buha - dicono abbia esclamato il "premier" Renzi - Miha sarà la premonizione de la mi' frana?".
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Questioni di poltrona

"I politici del "no" al referendum - così il "premier" Renzi - temono per la loro poltrona".
Può darsi. Come può darsi che i politici del "sì" votino sì per non dover temere per la loro poltrona. Che vinca la poltrona migliore.
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Lapsus

"Antonello Paparella - candidato sindaco del centrodestra a Ruvo di Puglia - così in un suo comizio elettorale: "Noi abbiamo la capacità di fare "mea culpa" e di anteporre quelle che sono le questioni personali agli interessi di un'intera collettività".
Lapsus linguae o lapsus freudiano? Immersione nella "gaffe", insomma, o emersione dell'inconscio? Sia come sia, comunque, uno che ha confessato la verità.
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Sorella e fratello coltelli

"Giorgia Meloni: "Se sarò sindaco, intitolerò una strada a Giorgio Alimirante". Matteo Salvini: "Roma ha bisogno di ben altro che di strade intitolate". Matteo Salvini: "Si dovrebbe far pagare il  transito sul Grande raccordo anulare". Giorgia Meloni: "Niente di meglio per perdere consensi e voti"".
Giorgia Meloni e Matteo Salvini, dunque, hanno il litigio nel loro "dna". Dopo lo "strappo" da Berlusconi, eccoli spintonarsi tra loro. Sorella e fratello coltelli? Buon proseguimento di campagna elettorale.
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martedì 24 maggio 2016

La Costituzione nel grande luna park della politica

"Berlinguer, Ingrao, l'Anpi - così su "Huffington post", a proposito delle strumentalizzazioni e delle polemiche sul "sì" e sul "no" al referendum sulla riforma costituzionale, il giornalista Alessandro De Angelis - Nel grande luna park della politica, alla ricerca del suono, del colore, della trovata ad effetto, la memoria diventa lucetta da accendere e spegnere come conviene al momento o suono per accompagnare il nuovo giro di giostra che, in questo caso, sarebbe il voto sulla Costituzione... I simboli del Pci, nelle frenetiche mani della nuova classe dirigente anticomunista alla guida del Pd, che vedeva nel passato un ferro vecchio, ora scopre  che i ferri vecchi possono essere utili prima di rimetterli nel cassonetto. E' l'ideologia della rottamazione, figlia di una politica senza storia e senza cultura, attenta al consenso più che al senso collettivo, indifferente alle identità, storie e sedimentazioni culturali profonde... Non è da oggi la tendenza della politica a rileggere il passato per legittimare il presente. Si pensi a quante volte, nel Pci e anche dopo, le "svolte" e le correzioni di linea venivano iscritte all'interno di una sapiente "rilettura" della storia al punto che ci siamo imbattuti  in qualche Gramsci dipinto come "liberale" o in un Togliatti "socialdemocratico". Qui però, nel grande luna park di oggi, siamo oltre. E non solo perché gli animatori del dibattito non brillano per raffinatezza intellettuale. Siamo oltre perché c'è il prevalere assoluto della dimensione cinica e strumentale..."
Nulla, obiettivamente, da eccepire. Purtroppo.
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"Bella ciao, ciao, ciao"

"Non so la Ministra Boschi con chi abbia discusso o da chi sia stata delegata per attaccare l'Anpi - si è indignato Antonio Pizzinato, presidente onorario dell'Anpi lombardo, classe 1932, "partigiano vero" - Nemmeno i Governi di centrodestra guidati da Berlusconi avevano attaccato a testa bassa i partigiani come accaduto domenica. Anzi, il 25 aprile 2009, Berlusconi aveva celebrato la "Festa della Liberazione", in mezzo alle macerie di Onna terremotata, con il fazzoletto dell'Anpi al collo".
Per il "partigiano vero" Antonio Pizzinato, classe 1932, i Governi guidati da Berlusconi, dunque, più rispettosi dell'epopea partigiana dei Governi guidati da Renzi. Un bel risultato, perciò, per Maria Elena Boschi. "Bella ciao, ciao, ciao".
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Boschi, Montesquieu e Verdini

"Il Ministro Boschi - ha ritenuto darle un consiglio la giornalista Benedetta Spazzoli, nipote di un nonno partigiano trucidato dai nazifascisti e decorato con medaglia d'oro - farebbe bene a leggere, oltre che Matteo Renzi, sostenitori dell'esercizio vasto e diffuso della sovranità popolare quali Montesquieu, John Loke, Giuseppe Mazzini e Benedetto Croce".
Consiglio giusto, ma impossibile da seguire: Montesquieu, Loke, Mazzini e Benedetto Croce sono stati già "rottamati" insieme a Karl Marx, Friedrick Engel, Tommaso Moro, Lenin, Antonio Gramsci e Filippo Turati. Negli scaffali della Direzione pd, in compenso, fra poco comparirà, accanto al "De annuncibus" di Matteo Renzi, la raccolta completa del pensiero etico di Denis Verdini.
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I cetrioli sì, l'olio di palma no

"L' "Efta" - l'agenzia europea per la sicurezza alimentare - ha scientificamente dimostrato, già da tempo, come il processo di raffinazione ad altissime temperature dell'olio di palma generi alcune sostanze tossiche fra le quali quel glicidolo ritenuto perfino cancerogeno".
Le competenti autorità europee, allora, hanno preso provvedimenti? Molti di forma, nessuno di vera sostanza. Così il pericoloso olio di palma continua ad essere utilizzato, da moltissime industrie alimentari, perfino nel latte in polvere  per i neonati e nei biscotti che si sciolgono nel biberon. Le competenti autorità europee, evidentemente, ritengono più importante occuparsi a fondo della curvatura massima che debbono avere i  cetrioli piuttosto che del glicidolo dell'olio di palma che mina la salute della gente fin dai primi anni di vita? Brave: molto intelligenti e responsabili. Oppure, più probabilmente, molto attente a non disturbare la "lobby delle palme".
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Comare David

"David Trump - il candidato repubblicano alla Casa Bianca - ha arricchito il suo "sito" con un video che lui ritiene gli faccia gaudagnare un netto sorpasso nei confronti della sua rivale democratica Hillary Clinton".
Un video con un suo convincente programma di quanto intenderebbe realizzare, se eletto prossimo Presidente degli Stati Uniti? Macché. Un video che accusa Bill Clinton, il marito della sua rivale Hillary, di avere molestato due donne. Non una cosa seria per cercare di attrarre gli elettori, dunque, ma uno squallido "gossip" per cercare di sottrarli alla sua rivale. A dimostrazione sconfortante, insomma, che "tutto il mondo è paese". Un paese sempre più brutto. Senza più persone di un certo livello culturale e, invece, con un crescente numero di pettegole e squallide comari.
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lunedì 23 maggio 2016

La risposta dei "partigiani veri" a Maria Elena Boschi

"E' chiaro che il Ministro Boschi non ha conoscicuto i partigiani veri - così Umberto Lorenzoni, nome di battaglian Eros, 89 anni di età - perché i partigiani veri voteranno tutti per il "no". Non consentiremo che una dama bellina storpi la Costituzione conquistata con il sangue di migliaia di partigiani. L' Anpi ha votato e deciso (con soli tre contrari) di dire "no" alla riforma e la nostra posizione la porteremo avanti fino in fondo".
Il Ministro Maria Elena Boschi è chiaro  non abbia potuto conoscere, essendo nata mezzo secolo dopo le eroiche lotte della Resistenza, i partigiani veri.  Ma è anche chiaro che non abbia mai avvertito il bisogno e la necessità di conoscerne la storia. Se l'avesse fatto, non si troverebbe ora in una situazione che non le fa onore e, nonostante il pronto  soccorso dei "crocerossini" Matteo Renzi e Giorgio Napolitano, non le fa nemmeno gioco. Perché i partigiani veri come Umberto Lorenzoni, nome di battaglia Eros, 89 anni di età, non sono come certi parlamentari farlocchi pronti a prostrarsi di fronte al potere del momento. Sono gente dura, coraggiosa, pronta a battersi per i propri ideali, costi quel che costi. Si sono opposti validamente contro i nazifascisti figurarsi contro il Ministro Maria Elena Boschi.
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Verso una nuova metafora di Pierluigi?

"Ma il Ministro Boschi - si è indignato l'ex segretario pd Pierluigi Bersani - come si permette di distinguere tra partigiani veri e partigiani falsi?"
Si permette, si permette, come si è già permesso anche altro. L'ex segretario pd Pierluigi Bersani, allora, potrebbe uscirsene con un'altra delle sue metafore. Ad esempio questa: "Non siamo mica qui a far crescere i boschi malati". Oppure questa: "Non siamo mica qui a reggere il trono alle false fatine".
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Coerenza di fata

"Se al referendum di ottobre dovesse prevalere il "no" - continua a ripetere il Ministro Maria Elena Boschi - anche io sarei pronta a lasciare come il "premier" Renzi".
Lodevole coerenza. Non avrebbe infatti alcun senso se, scomparendo il Pinocchio Matteo, rimanesse la sua fata biondina Maria Elena.
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Quei "miserabili dei canali"

"Il canone - ha ribadito la Rai - dev'essere pagato  anche dai ciechi e dai sordomuti".
Se uno è cinico, più che razionale. Perché, secondo la Rai, se uno è cieco, può però sentire i programmi. E, se uno è sordomuto, può però vederli. Rai, davvero, di tutto e di più. Di tutto quanto a indecenza. Di più qualche vergognosa manciata di altri 100 euro. Della serie a puntate "I miserabili". I "miserabili dei canali".
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Un repubblicano per garantire un regno

"L'americana "lobby delle armi" ha ufficialmente annunciato - in questi giorni - di essere scesa in campo, nella competizione per il prossimo Presidente, a favore del candidato repubblicano David Trump".
Non fa niente dunque, se per garantire il suo regno miliardario, l'americana "lobby delle armi" abbia scelto di sostenere il candidato repubblicano. Regno di là, repubblicano di qua? Solo semantica lessicale. Quello che conta, per l'americana "lobby delle armi", è l'interesse sostanziale. Gli affari, insomma, sono affari. Il resto è fuffa. Fuffa che nemmeno compra e spara.
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domenica 22 maggio 2016

Il piatto avvelenato di Scalfari

"Se la legge sul rinnovo di alcune parti della Costituzione non verrà cambiata - così, in sintesi, il lungo editoriale domenicale  del fondatore di "Repubblica", Eugenio Scalfari - io voterò "no" al referendum di ottobre. E immagino che sarebbero in molti a votare in questo stesso modo. Perché, così rimanendo la legge, Renzi diventerebbe il padrone di tutto e questo sarebbe un disastro per il Paese".
Un piatto avvelenato, insomma, che Matteo Renzi non si sarebbe verosimilmente atteso, per di più in un dì di festa, sulla diffusissima "Repubblica" dei "radical chic", della grande finanza, dell'imprenditoria di sinistra, del ceto medio liberal-progressista. Ma il piatto avvelenato, ormai, è stato comunque servito e potrebbe essere un problema trovare un rapido ed efficienete antidoto per neutralizzarne gli effetti. Anche perché preparato, con abili ingredienti, da uno "chef"  molto seguito ed ascoltato nella cucina della politica e nei salotti del "big business". Questa volta, dunque, a Matteo Renzi non sarà sufficiente la sua solita alzata di spalle. Il "gufo", questa volta, è un "gufo" di peso e di notevoli dimensioni. Il cui verso, il bubolo, non è dei soliti che vanno a disperdersi nell'aria, ma è l'avvio di un'eco destinata a diffondersi di valle in valle. E sì, Maremma eugenia boia.
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... e il piattino di Fassina

"No - ha fatto intanto sapere, con riferimento alle più vicine elezioni amministrative, il fuoriuscito dal Pd Stefano Fassina - noi di "Sinistra italiana" non faremo alcun accordo con Roberto Giachetti ove lui dovesse andare, a Roma, al ballottaggio. Al ballottaggio, anzi, ci andremo invece noi".
A parte l'evidente sogno d'oro di "Sinistra italiana" al ballottaggio a Roma, un altro piattino all'arsenico, dunque, per quel Matteo Renzi il quale, se anche si sia voluto tirare abilmente fuori dalle amministrative parziali di giugno in quanto "premier", resta pur sempre il segretario del Pd. E una perdita del Comune di Roma sarebbe anche per lui, dunque, un pericoloso segnale di alt. Magari ancora sul "giallo". Ma, forse, ad anticipare fatalmente il "rosso".
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I partigiani finti di Maria Elena

"L'Anpi, come Direttivo nazionale, ha preso una linea - così Maria Elena Boschi, a "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, sulla riforma costituzionale - ma ci sono molti partigiani, quelli veri, che voteranno "sì"".
Il Direttivo nazionale dell'Anpi è dunque composto, per Maria Elena Boschi, da partigiani falsi e fasulli. Non l'aveva mai detto neppure Silvio Berlusconi. E neppure Giorgio Almirante.
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Squadre

"Alfio Marchini - candidato sindaco a Roma con l'appoggio di Silvio Berlusconi - h presentato, oggi, la sua squadra".
I componenti non sono parsi male. Ma anche i componenti del "Milan calcio" di Silvio Berlusconi non erano parsi male. E, però, sono poi arrivati settimi in classifica.
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sabato 21 maggio 2016

615 nuovi poveri al giorno

"Ogni giorno - secondo l'Ufficio-studi della Confindustria - ci sono, in Italia, 615 nuovi poveri".
Un dato sconvolgente. Ma che continua ad essere seppellito, cinicamenete, sotto un massiccio strato di variamente interessato disinteresse. Da parte della politica, soprattutto  dalla cupola della grande finanza e anche dai "media" sempre più scodinzolanti ai piedi dei loro padroni. 615 nuovi poveri ogni giorno in Italia? Per qualcuno chissenefrega, per altri "stiano sereni".
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Buffon e le scarpe

"Gianluigi Buffon - il portiere della nazionale italiana di calcio - si è presentato da Papa Francesco, nell'udienza accordata alle squadre della "Juventus" e del "Milan" finaliste della "Coppa Italia", indossando scarpe da tennis".
Forse si è vergognato di indossare, di fronte al "paladino dei poveri", le sue solite scarpe da 1.500 euro al paio.
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Ingenuità

"Oggi - a Bergamo - il "premier" Renzi ha ufficialmente inaugurato la raccolta di firme per il "sì" al referendum istituzionale di ottobre. Ma sempre a Bergamo - oggi - il dispettoso Renato Brunetta ha organizzato una manifestazione a favore del "no"".
Gli ingenui avevano ritenuto che i partiti di maggioranza e di opposizione si dovessero sempre più impegnare, avvicinandosi le importanti amministrative di giugno, nel proporre le loro soluzioni ai problemi più reali, più urgenti e più diretti dei cittadini. Gli ingenui.
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Più Goldoni per tutti

"Per una Milano più sicura - è apparso un manifesto elettorale - più Goldoni per tutti".
Più "locandiere", cioé, più "sior Toderi brontolon", più "rusteghi", più "botteghe del caffé", più "baruffe chiozzotte"? Niente di tutto questo. Più Goldoni per tutti sarebbe il signor Giuseppe Goldoni, candidato della "Lega nord" al Comune di Milano. L'unico Goldoni, probabilmente, che conosce Matteo Salvini.
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venerdì 20 maggio 2016

Il Ministero della Difesa condannato per omicidio colposo

"La Corte d'appello di Roma ha condannato il Ministero della Difesa - per omicidio colposo - in quanto, avendo lasciato il militare Salvatore Vacca di 23 anni senza alcuna informazione e precauzione di fronte agli effetti micidiali dell'uranio impoverito, ne ha causato la morte per tumore".
Ma i giovani militari morti per tumore, a causa dell'uranio impoverito in zone di guerra, sono già stati, fino ad oggi, quasi 400. Farà giurisprudenza quella sentenza della Corte d'appello di Roma? E, quindi, potranno avere finalmente giustizia anche le famiglie delle altre vittime? Oppure il Ministero della Difesa, che non ha voluto mai riconoscere, vergognosamente, il nesso tra uranio impoverito e morte per tumore dei circa 400 militari, avrà l'impudenza di ricorrere in Cassazione? L'augurio è no. L'augurio, anzi, è che vengano chiamati a rispondere, davanti alla Giustizia, anche quei "baroni della sanità" i quali hanno sempre assecondato la vergognosa assoluzione dell'uranio impoverito. E quegli Alti comandi delle Forze armate i quali, dalla Somalia alla Bosnia, hanno irresponsabilmente lasciato che i nostri militari continuassero a vestire magliette e pantaloncini, nelle zone infestate dall'uranio impoverito, mentre i militari delle altre Nazioni erano stati tutti dotati di opportune ed efficienti protezioni. Onorevole Ministro Pinotti, se c'è, batta un colpo. Faccia sapere se il Ministero della Difesa  farà finalmente "mea culpa" e accetterà la giusta sentenza della Corte d'Appello di Roma oppure intenderà andare avanti ancora spudoratamnente, ricorrendo in Cassazione, su quella cinica e turpe strada che non avrebbe dovuto mai imboccare.
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Freccero fuori controllo

"Il consigliere di amministrazione della Rai Carlo Freccero - intervenendo nella trasmissione "La Zanzara" - ha tra l'altro detto: "Renzi è peggio di Berlusconi: controlla il 92% dell'informazione".
Ma Renzi, Madonnina, come mai non controlla anche Carlo Freccero?
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Guido e Lucia

"Se  mi ritirerò dalla corsa per diventare sindaco di Roma - aveva stretto un patto con la conduttrice di "In mezz'ora" Lucia Annunziata, il 10 aprile scorso, Guido Bertolaso - tornerò da lei e lei mi menerà".
Ritiratosi dalla corsa, anche se per squalifica del commissario di gara Silvio Berlusconi, Guido Bertolaso non è ancora però tornato, per farsi menare, dalla conduttrice di "In mezz'ora", Lucia Annunziata. Per dimenticanza? Per non aggiungere un danno alla beffa? Ma invece, forse, solo per una certa paura. Perché - come è noto - una come Lucia Annunziata, quando mena, mena forte.
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Il freddo e il caldo di Pierluigi

"Non andiamo a cercare - l'ultima metafora dell'ex segretario pd Pierluigi Bersani - il freddo nel letto".
Non si è ben capito in riferimento a che cosa, ma giusto così. Come sarà giusto, metafora o no di Bersani, non andare a cercare il caldo nel frigorifero.
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Quei calzini di Pisapia

"Il candidato ambrosiano sindaco pd, Giuseppe Sala, si è aggiudicato per 550 euro - ad un'asta organizzata da "Sinistra per Milano" - i calzini rossi indossati, nella campagna elettorale del 2011, dal sindaco uscente Giuliano Pisapia".
"Per scaramanzia" ha detto. Meno male non per lavarli.
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giovedì 19 maggio 2016

La morte del "Vecchio leone"

"Marco Pannella - lo storico "leader" radicale - è morto nel pomeriggio di oggi".
Dovrebbero alzarsi in piedi anche coloro i quali non sono stati d'accordo con le sue idee, con le sue battaglie, con il suo modo, alle volte esasperato, di fare politica. Perché nessuno mai, come lui, ha tenacemente lottato, sempre, per i diritti di chi diritti non aveva. Perché, in un deserto sempre più arido della politica, si è spento un vecchio leone. Che riposi in pace. Se l'è ampiamente meritato.
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Europa unita "de che"?

"La frontiera del Brennero - il messaggio di Bruxelles attraverso una lettera del Commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos - potrà essere chiusa, dall'Austria, in via eccezionale".
Addio, dunque, alle buone ragioni in contrario che l'Italia ha giustamente cercato di far valere. Ma la sconfitta non è dell'Italia: è dell'Europa che continua a mostrarsi non unita, non solidale, non realistica, non giusta. Nemmeno in via eccezionale.
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Il fatal 2018

""Equitalia" - ha annunciato in diretta, sui "social", il "premier" Renzi - non arriverà al 2018".
Ma, se per caso, al 2018 non ci arrivasse invece lui?
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Tortorella addio

"Quanto scritto sull'occupazione, ieri, sui giornali - ancora il "premier" Renzi - tutte balle".
Ma i giornali hanno riportato i dati resi noti dall'Inps e, dunque, degni di fede. Forse, allora, non è più degno della sua fede, per il "premier" Renzi, il presidente dell'Istituto di previdenza, Tito Boeri. Trasformatosi da tortorella in gufo. E, dunque, da rimuovere dal suo nido. E' già scommessa su chi sarà, più o meno a breve, il nuovo presidente dell'Inps. Dall'accento, magari, toscano.
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Il compromesso dei 500 euro agli studenti

"Il "bonus" di 500 euro agli studenti - sempre il "premier" Renzi - lo darò loro dopo le elezioni altrimenti dicono che li compro".
Beh, visto che il "bonus" l'ha comunque confermato, è come se, immobiliarmente parlando, avesse firmato, in attesa della compravendita, una sorta di atto compromissorio. Salvo poi, a voti ottenuti, cercare di trovare i soldi per onorare il poco onorevole contratto d'acquisto. Realisticamenete parlando.
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Il gufo che non ti aspetti

"Taglierò - la "botta" ad effetto del "premier" Renzi, infine, sui "social" - taglierò le tasse al ceto medio".
Peccato che, appena poche ore dopo, il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, abbia definito prematuro parlare di un simile non indifferente impegno. "Maremma Giuda - avrà magari pensato il Matteo annunciatore - ora un gufo anche in casa". Pier Carlo, insomma, il gufo che non t'aspetti.
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Algoritmi e sondaggi matematici

"Noi - ha rivelato il comico-politico-informatico Beppe Grillo - stiamo lavorando al cosiddetto "programma blockchain": avremo un algoritmo e non ci potranno essere intermediari. Quando un parlamentare non dovesse seguire il programma del "Movimento", verrebbe espulso automaticamente".
La nobile famiglia degli algoritmi, dunque, sta per imbastardirsi: è in arrivo l'ignobile algoritmo antidemocratico nel sistema astrale delle "5 stelle". La cui luce, d'altra parte, sembra cominciare a brillare sempre meno. Non algoritmi, ma sondaggi matematici alla mano.
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mercoledì 18 maggio 2016

E Salvatore Girone?

"Ma il marò Salvatore Girone -  sono le domande più che legittime - non sarebbe dovuto tornare in Italia, come sentenziato dal Tribunale dell'Aja, in attesa della decisione di dove si dovesse celebrare il processo a lui e al suo collega Massimiliano Latorre? Perché non è ancora tornato? Perché non si parla più di lui?"
Ecco le risposte. Certo che il marò Salvatore Girone sarebbe dovuto tornare in Italia. Il fatto è, però, che la Corte suprema indiana, che avrebbe dovuto stabilire le modalità del suo rientro, è andata invece in ferie, tranquillamente, e tornerà al lavoro il 28 giugno. Con il Governo italiano che non si è preoccupato di stringere i tempi. Che, anzi, le avrà mandato, magari, un dispaccio di "Buone vacanze". E a Salvatore Girone? Una cartolina illustrata dell'Italia con "Stai sereno".
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Elementare "Matteo-Watson"

"Nel periodo gennaio-marzo di quest'anno - ha fatto sapere l'Inps - le assunzioni hanno registrato, rispetto allo stesso periodo del 2015, un calo di 176 mila. Di cui, preoccupante, 162 mila con contratti a tempo indeterminato".
Per quale motivo? Per il motivo - come ora confermato dall'Inps quanto da sempre previsto da esperti obiettivi - che le agevolazioni legate al "Jobs act" sono andate scemando fino ad esaurirsi l'anno prossimo. "Elementare, Watson". Elementare Matteo Watson.
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L' "Agecontrol" come "Pippo Pippo"

"I controllori dell' "Agecontrol" - l'Agenzia che fa capo al Ministero delle Politiche agricole - dopo una ispezione nel punto-vendita di Gianni Endrizzo, a Trento, hanno elevato una multa di 770 euro ai suoi fagiolini".
Quale la colpa di quei fagiolini? Essere stati indicati come siciliani invece che come italiani. Come se la Sicilia, insomma, italiana non fosse. Fosse, per dire, già araba. E come se in tutta Italia, invece, non arrivassero nei negozi e nei banchi ogni giorno, senza essere multati, agli vietnamiti, pomodori cinesi, patate tedesche e mele austriache. Ma, forse, l' "Agecontrol" - come il Pippo Pippo della canzonetta del lontano 1939 - non lo sa. E, quando passa, ride tutta la città. Ridono, perfino, i fagiolini siciliani.
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Verdini-Travaglio 1 a 0

"Stamattina - così al giornalista Marco Travaglio, durante la trasmissione "Ballarò", Denis Verdini con un colpo della sua "Ala" - stamattina sono passato in farmacia a cercare le pasticche contro l'ignoranza".
Pasticche, chiaramente, per lui Marco Travaglio. Il quale, per mancanza di riflessi o per inusitata mancanza di cattiveria, non gli ha però risposto, più o meno, così: "Io, stamattina, sono invece passato in farmacia a cercare le pasticche contro il voltagabbanismo". Verdini-Travaglio 1 a 0.
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martedì 17 maggio 2016

Festeggiamenti

"Ieri - 16 maggio - gli eugubini hanno festeggiato il loro protettore Sant'Ubaldo. Ma a festeggiare, ieri 16 maggio, non sono stati i soli".
Chi altri? Innanzitutto, in ordine temporale, il tecnico della nazionale di calcio, Antonio Conte, il quale era stato rinviato a giudizio perché accusato, quando allenava la squadra del "Siena", di frode sportiva. Ma è stato assolto con rito abbreviato, il 16, perché non solo estraneo alla frode, ma anche perché, di quella frode, "non poteva sapere". "Forza Antonio", dunque, "alé, alé". Liberato da ogni ingiusta accusa, tornato innocente come un bambino appena nato, completamente tranquillo in vista dell'imminente pugna degli "europei di calcio". Poi, a seguire, quel "premier" Renzi e quel Ministro all'Interno, Angelino Alfano, i quali avevano fatto i conti e avevavo stimato conveniente, per loro, tenere aperte le urne anche il lunedì. Ma poi hanno studiato meglio i sondaggi, hanno fatto rapida marcia indietro e, il 16, hanno riportato, con un nuovo decreto, le urne aperte soltanto la domenica. "Forza Matteo, forza Angelino", dunque, "alé, alé". Liberatisi dal pericolo del lunedi, tornati paraventi come della migliore "scuola verdiniana", più tranquilli sull'esito dell'imminente pugna delle amministrative di giugno. Infine Stefano Fassina, candidatosi a sindaco con la lista "Sinistra per Roma", il quale si era visto bocciare, con il Pd a leccarsi i baffi, sia dalla Commissione elettorale sia dal Tar. Ma è stato invece riammesso dal Consiglio di Stato, il 16, a concorrere per il Campidoglio. "Forza Stefano", dunque, "alè, alè". Liberato da un'assurda eliminazione formale, tornato a buon diritto tra i protagonisti, serenamente tranquillo davanti alla pugna che lo attende, soprattutto, con il Pd. Un 16 maggio, insomma, di tante feste e di tanta felicità. Auguri a tutti. Sperando che se lo meritino. Al di là del risultato finale. Perché, decoubertianamente, l'importante non è vincere, ma partecipare. Partecipare con correttezza, con dignità, con onore. Anche se, ormai, siamo nel 2016.
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Convocazioni

"Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha convocato - per il 24 di questo mese - i sindacati. Sul tavolo la revisione della "Legge Fornero"".
Finalmente. Finalmente, ma - guarda caso - dopo averlo snobbato per mesi, l'incontro è stato fissato ad una decina di giorni da quelle amministrative parziali divenute molto importanti per il Governo. Quanti miracoli laici sta continuando a collezionare questo "padre nostro" che sta nelle urne elettorali del 5 e del 19 giugno.
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Interpretazioni

"I giudici - ha detto il Ministro di Giustizia, Andrea Orlando, bacchettando il suo collega "nuovocentrodestrino" Enrico Costa in materia di adozioni da parte di coppie omosessuali - hanno tutto il diritto di interpretare, in assenza di una legge "ad hoc", norme che potrebbero già consentirlo".
Dall'applicazione, dunque, all'interpretazione, così già definita creativa, delle norme giuridiche. Ufficializzando gravemente lo schiaffo ad un Parlamento non legiferante in pieno, ma anche ad una Carta costituzionale che sancisce la piena suddivisione dei poteri - legislativo, giudiziario, esecutivo - ed il loro invalicabile ruolo. Il tempo passa, certo, ma come sta passando male. Sputando in faccia, anche, ai buoni diritti disegnati dai saggi padri costituenti.
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Liberazioni

"Insieme con Denis Verdini - così il candidato sindaco pd a Cosenza, Carlo Guccione - libereremo la città dal malaffare".
Sarà difficile, però, che Denis Verdini si liberi tanto presto dei sei procedimenti giudiziari che lo riguardano. Ammesso, poi, che se ne liberi. Il "malaffare", a Cosenza, non sembra affatto preoccupato.
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Moniti

"Il prete deve essere semplice ed essenziale - il nuovo monito di Papa Francesco, pur parlando davanti ai vescovi riuniti, a tutto il popolo ecclesiale - Mantenete tutti soltanto ciò che può servire per l'esperienza di fede e di carità per i figli di Dio".
Ma il nuovo monito di Papa Francesco sarà entrato da un episcopale orecchio per uscire dall'altro e perdersi come una "vox clamantis in deserto"  oppure sarà entrato nel cuore e nell'anima di tutto il popolo ecclesiale a rinnovare un evangelico messaggio? Si starà a vedere. A cominciare dagli attici di certi cardinali. Ma non solo.
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Il cardinale "a ciccio"

"Intanto - come a legittimare ulteriormente il monito di Papa Francesco - è arrivata la notizia che il cardinale Domenico Calcagno è stato indagato per malversazione, dalla Magistratura italiana, perché, quando è stato vescovo di Savona, avrebbe favorito irregolarità amministrative che avrebbero portato ad un ammanco di aluni milioni nel bilancio del locale "Istituto per il sostentamento del clero".
Il cardinale Domenico Calcagno, chissà se per merito - a questo punto - attuale prresidente dell' "Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica", ha comunque fatto sapere di attendere fiducioso l'evolversi della vicenda giudiziaria. Ad ogni buon conto, magari, sperando che le vie del Signore siano, anche per lui, infinite.
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lunedì 16 maggio 2016

Il "Grande rottamatore"

"Il ripristino del pagamento del bollo per le auto storiche - secondo un'indagine resa nota durante la "Legend cars" di Verona dedicata, appunto, ai veicoli d'epoca - mentre ha comportato appena 50 milioni  di euro nelle casse dello Stato, per moltissimi proprietari ha comportato un triste ultimo viaggio verso un'officina di demolizioni".
Matteo Renzi, dopo avere imperiosamente rottamato i personaggi storici soprattutto del suo partito, è dunque passato alla ridicola rottamazione delle auto storiche. A chi toccherà la prosima di Matteo il "grande rottamatore"?
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Rozzamente normale

Mario Turrini ha fatto stampare in grandi cartelloni pubblicitari - per attirare l'attenzione, come da lui spiegato, l'attenzione sulla propria candidatura al Comune di Bologna - il primo piano del cosiddetto "lato b" di una magnifica donna".
Mario Turrini, capolista di "Uniti si vince", ma - come c'è da augurarsi - schifosi si perde, è schierato in appoggio al candidato sindaco della "Lega nord". Allora, però, di lui c'è meno da stupirsi. Rozzamente normale.
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Non più bravo, più vicino al Governo

"Milano deve contare di più - ha detto il candidato sindaco pd Giuseppe Sala - e, dunque, meglio un "primo cittadino" vicino al Governo".
Beh, se proprio così, sarebbe stato allora meglio, più che l'ambrosiano pur pd Giuseppe Sala, un altro Pinco Pallino del "cerchio magico renziano" nato tra Rignano sull'Arno e Firenze.
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Più puliti o meno sporchi?

"Fra Pd e "Movimento 5 stelle" - hanno scritto alcuni quotidiani - si è accesa una gara a chi sia più pulito".
Sarebbe stata più realistica una gara a chi fosse meno sporco.
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Salvini e la nuova crisi di schizofrenia

"Se "Fratelli d'Italia" non riuscisse ad arrivare al ballottaggio - così Matteo Salvini - non voterei Pd nemmeno sotto tortura, ma voterei per la "5 stelle" Virginia Raggi. E per le prossime politiche, riprendendo il discorso, la "Lega nord" potrebbe tornare con Forza Italia"".
Come dire che Matteo Salvini ha già perso ogni fiducia nei confronti dell'alleata Giorgia Meloni e ha pensato bene di cercare nuovamente Silvio Berlusconi. Povera Giorgia e povero Silvio. Con quel Salvini  così incline ai tradimenti più vergognosi e agli opportunismi più beceri. E con la ciliegina delle sue ricorrenti crisi di schizofrenia.
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104 d.K.

"In Corea del nord - nei documenti ufficiali - viene indicato non l'anno 2016, ma l'anno 104".
Non, dunque, il 2016 d.C. (dopo Cristo), ma ail 104 d.K. (dopo la nascita di Kim il Sung, il defunto "grande leader" immortalato, nella Costituzione nordcoreana, come il "presidente eterno"). E, dunque, non il dopo Cristo del calendario gregoriano, ma il dopo Kim del culto della personalità. A ognuno i suoi credi, i suoi miti, il suo calcolo del tempo che va.
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Il secondo di maggio 2016

"La modella americana Jazzima Kendrik - hanno riportato i settimanali gossip - è la nuova "fiamma" dell'ex calciatore Bobo Vieri".
Il secondo chisenefrega di maggio 2016.
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domenica 15 maggio 2016

Il settore della ristorazione evade per il 54%

"Una indagine sull' "evasione quotidiana" - i cui dati sono stati diffusi dall'agenzia "AdnKronos" - ha rivelato che il 54% degli scontrini rilasciati da bar, ristoranti, "case vacanza" e "bed&breakfast" non sono fiscali. Gli incassi, cioé, sono "in nero". E, rispetto allo scorso anno, sono aumentati del 3%".
Ma allora perché l'Agenzia delle entrate, invece che insistere sul vergognoso giochetto della "supervalutazione farlocca di terreni e di case acquistati per poi concedere uno sconto comunque da pagare", non invia i suoi funzionari nei bar, nei ristoranti, nelle "case vacanza" e nei "bed&breakfast" per stanare il 54% di evasori? Sarebbe anche, per i suoi funzionari, più gradevole. Svolgerebbero il loro lavoro tra un cappuccino con cornetto e un' amatriciana, un paio di giorni in una "casa vacanza" e altrettanti in un "bed&breakfast". Una pacchia. Per loro, certo, ma anche per il Fisco. O no, signora direttrice dell'Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi?
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Beatrice e il "bonus" elettorale

"Il Ministro Beatrice Lorenzin - in una intervista a "La Repubblica" - ha annunciato che proporrà di inserire,  nella prossima "Legge di stabilità",  l'aumento del "Bonus bebè" a 160 euro per il primo figlio e a 240 euro per il secondo. Alle coppie, naturalmente, sotto un certo reddito. E questo - ha spiegato - per porre un freno al sempre più preoccupante calo di natalità".
Ottima proposta, senza dubbio, perché il calo delle nascite, in Italia, sta raggiungendo dati allarmanti. Peccato, però, che il Governo non saprebbe dove trovare i fondi. E, anche, peccato che il Ministro Lorenzin, comunque, abbia annunciato di voler intervenire soltanto alla vigilia delle importanti amministrative parziali del prossimo giugno. Nessuna rottamazione, insomma, dello squallido paraventismo tricolore. Niente di nuovo sotto il cielo renziano.
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Balletti capitolini

"Prego, vuoi ballare con me?" "Grazie, preferisco di no: non ballo il tango col "casquè", perciò..." "Prego, grazie, scusi, tornerò".
E', sì, la  divertente strofetta di una nota canzone di Adriano Celentano. Ma non per  canticchiare "Al matineé del giovedì, ballo liscio al "Garden blu, con l'orchestra "Serenade"": per adattare la divertente strofetta a quanto avvenuto, ieri, quando il candidato pd al Comune di Roma, Roberto Giachetti, ha invitato il candidato di "Sinistra italiana", Stefano Fassina, bloccato dal Tar. Il candidato Stefano Fassina ha preferito di no e il "casquè" tra le braccia di Roberto Giachetti. E il candidato Roberto Giachetti si è accomiatato momentaneamente, in attesa dell'auspicato no definitivo del Consiglio di Stato a Stefano Fassina, con l'intenzione di tornare a riproporsi. Perché in effetti, purtroppo, l'italica politica sta diventando sempre più un balletto da "Garden blu" con l'orchestra "Serenade". Per le comunali di Roma, anzi, si è arrivati perfino alla "Quadriglia". E al "changez la dame": di là Giorgia Meloni, di qua Alessandra Mussolini. Con la "5 stelle" Viriginia Raggi "dame seule".
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Le donne di Donald Trump

"Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump - se fossero vere  le testimonianze raccolte dal New York Times" - potrebbe incorrere, a causa di certi suoi comportamenti con l'altro sesso, in guai anche molto seri".
Donald Trump il Silvio Berelusconi d'America?
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sabato 14 maggio 2016

Bene la "Pfizer", ma la "Nra"?

"La "Pfizer" - gigante farmaceutico americano - ha deciso di non vendere più, ai vari Stati Usa che praticano ancora la pena di morte, i suoi farmaci per le iniezioni letali".
Un'occasione per seppellire, anziché i condannati a morte, la barbara pena? E' l'augurio. Ma sembra che alcuni Stati Usa non intendano affatto arrendersi e, anche se sotterraneamente, stiano già contattando il mercato illegale per rifornirsi di quei farmaci. Altri, magari, potrebbero tornare alla fucilazione. Il gigante americano delle armi, la "National rifle association", ne sarebbe sicuramente entusiasta. Senza crisi di coscienza.
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Stefano e il buon Roberto

"Il Consiglio di Stato - lunedi - deciderà definitivamente se le due liste di Stefano Fassina potranno o no concorrere alla elezione del nuovo Consiglio comunale di Roma".
Un'ultima "chance" per il povero Stefano Fassina. Anche se il candidato pd, Roberto Giachetti, gli ha già aperto la sua porta: riversate su di me i vostri voti, poi vedremo insieme come comporre la nuova Giunta. Roberto Giachetti buono di cuore, mica perché i voti fassiniani gli potrebbero servire per arrivare, almeno, al ballottaggio.
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Maria Elena e la riforma costituzionale

"Se la riforma costituzionale l'avessi fatta da sola - così il Ministro Maria Elena Boschi - l'avrei scritta diversamente".
Meglio o peggio?
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Quei reclutamenti dell'Isis

"L'Isis - hanno scoperto i servizi segreti americani - sta reclutando miliziani, attualmente, anche nei Caraibi".
Ha già reclutato il reclutabile, evidentemente, in Madagascar e alle Canarie. Tranquillamente. Tra un bagno e l'altro nelle limpide acque azzurre. E scrivendo cartoline di saluti, magari, ai servizi segreti americani e non solo.
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Il Pci di Antonio Razzi

"Voglio resuscitare - se n'è uscito il senatore un po' così di "Forza Italia", Antonio Razzi - il logo Pci".
Per rifondare, dando uno schiaffo a Silvio Berlusconi, il Partito comunista italiano? Peggio: per fondare, dandogli due schiaffi, il Partito coreano italiano. Coreano, naturalmente, del nord. Di quel dittatore Kim Jong-un di cui, nonostante l'aspetto contro ogni tentazione, sembra essersi follemente, ma proprio follemente, innamorato. Ma si sa, amico caro, l'amore è cieco.
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Il cambio di Gabriele Paolini

"Lo storico disturbatore delle dirette tv, Gabriele Paolini, ha annunciato - in una intervista rilasciata ad "Affari italiani.it" - che cambierà sesso".
Forse sarebbe stato meglio entrasse in clinica per cambiare cervello.
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venerdì 13 maggio 2016

Un altro sacrosanto "strappo" di Papa Francesco

"Vi raccomando Febe - così San Paolo, poco meno di duemila anni fa, in una sua "Lettera ai romani - Febe, nostra sorella e diaconessa della Chiesa di Cencre".
I romani cristiani di allora, certamente, raccolsero quella raccomandazione. Poi però, con il trascorrere dei secoli, la Chiesa romana si è dimenticata non solo della diaconessa di Cencre, ma della istituzione delle diaconesse. Le quali, così, uscirono fuori da ogni ruolo ecclesiale. Ora, però, le diaconesse potrebbero tornare. Perché questa è la volontà  espressa da un Papa Francesco che va sempre più caratterizzandosi come il "rivoluzionario di Dio". Una volontà, oltretutto, additittura per  "una possibilità oggi". Anche se non gli sarà facile con una Curia per buona parte ancora conservatrice e chiusa ai nuovi tempi. Ma le diaconesse non sarebbero un grande evento storico soltanto per la Chiesa. Non sarebbero soltanto, cioé, le donne finalmente riammesse in un ruolo importante nel corpo ecclesiale. Sarebbero le donne alle quali vengono ulteriormente riconosciuti i  grandi valori che, in quanto donne, portano dentro di sé. Un riconoscimento,  dunque, che dovrebbe essere felicemente accolto anche dal mondo laico. Quello delle lotte, anche, per la giusta affermazione dei valori e dei sacrosanti diritti femminili. Per omnia saecula saeculorum.
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Costituzione e Vangelo

"Io sono cattolico - ha risposto, a chi gli chiedeva del suo passo allungato sulle unioni civili diventate legge, il "premier" Renzi - ma ho giurato sulla Costituzione, non sul Vangelo".
Principio - ci mancherebbe - laicamente giusto. Ma, da un ex chierichetto ed un ex boy scout, ci sarebbe stato da attendersi un'affermazione meno brutale. Il Matteo, comunque, è stato così fin da bimbino. Fin da bimbino, ad esempio, avrebbe voluto vincere sempre lui senza badare alle parole e ai comportamenti.  Si ricorda che, quando gli fosse capitato di perdere una partita di calcetto, per ritorsione s'impossessava del pallone e se ne andava. E ora che è cresciuto, anzi, sono cresciuti anche il suo egocentrismo, la sua arroganza e la sua rozza disinvoltura. Tanto da non fargli temere, neppure, le possibili conseguenze di ripetuti sgarbi, formali ma anche sostanziali, a Santa Romana Chiesa. Che, ove lo decidesse, potrebbe fargli anche perdere la partita del referendum di ottobre. Ove però fosse, perdendo quella partita, lui se ne andrebbe portandosi questa volta via, per ritorsione, il colonnato di San Pietro?
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Un nuovo capitolo della "storia noir" Salerno-Reggio Calabria

"Un tratto di circa nove chilometri della Salerno-Reggio Calabria - tra Mileto e Rosarno -  è stato sequestrato, dall'autorità giudiziaria, in quanto pericoloso  per i prodotti scadenti utilizzati nella costruzione, soprattutto, dei piloni delle campate. Piloni - come si è appurato - senza adeguate protezioni per scongiurare i rischi legati al torrente Messina la cui forza, nei momenti di piena, sarebbe in grado di scalzarne le fondazioni".
Una nuova maledizione, dunque, sulla ormai tristemente famosa Salerno-Reggio Calabria. O, meglio, la scoperta di una nuova speculazione delle imprese costruttrici irresponsabilmente coperta da chi avrebbe dovuto controllare i lavori e da chi ne ha ufficializzato l'idoneità. Poveri automobilisti, comunque, costretti a dover attendere ancora, dopo avere già atteso innumerevoli anni, per poter finalmente percorrere l'autostrada per intero e in tutta sicurezza. Ma povero "premier" Renzi, anche, il quale aveva giurato che l'avrebbe sicuramente inaugurata, completa e senza più problemi, il 22 dicembre. Ripensandoci, però, lui aveva sì giurato il 22 dicembre, ma aveva omesso di indicare, da solito "Fox la volpe", di quale anno.
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I manuali di Silvio

"Silvio Berlusconi sta facendo arrivare a tutti i "suoi" in lista per le prossime amministrative - via mail - il "Manuale del buon candidato"".
Buona iniziativa, certo. Sarebbe una iniziativa ancora più buona, comunque, se poi, a tutti i "suoi" promossi, facesse arrivare - magari sempre via mail - il "Manuale del buon eletto".
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Storie di letto e di poltrona

"La candidata "5 stelle" a sindaco di Roma, Virginia Raggi - secondo quanto pubblicato dal settimanale "Chi" - starebbe separandosi da suo marito perché avrebbe intrecciato una nuova "storia" con il collega di partito ed ex consigliere comunale Daniele Frongia".
Niente di che, per carità, se non fosse che il Daniele Frongia non avesse, come obiettivo, quello di diventare, in caso di vittoria della Virginia Raggi, il suo vicesindaco. Una storia, insomma, di letto e di poltrona.
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giovedì 12 maggio 2016

"5 stelle" e giudici

"Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, è stato indagato - in relazione alle nomine decise per la conduzione del "Teatro Regio" - per abuso d'ufficio".
Dopo il sindaco di Livorno, Federico Nogarin, indagato a sua volta per abuso d'ufficio, e dopo il sindaco di Quartu, Rosa Capuozzo, indagata per infiltrazioni mafiose nel suo Comune, ecco dunque un altro sindaco "5 stelle" chiamato dai giudici a "spiegarsi". "Chi troppo in alto sal - è un noto proverbio popolare - cade sovente precipitevolissimevolmente". Resta, però, un dubbio. I tre sindaci "5 stelle" sono caduti precipitevolissimevolmente perché sono stati loro ad inciampare o perché qualcuno ha dato loro una spinta? Ipotesi non troppo peregrina, la seconda, alla vigilia di importanti amministrative parziali verso le quali il "Movimento" grillino sta marciando a passo di carica. Con preoccupazione, magari legittima, di molta politica. Ma, comunque, con un eventuale "vulnus" alla democrazia. Non resta che attendere. E, però, con un certo patema d'animo: qualunque dovesse rivelarsi reale una delle due ipotesi (inciampo o spinta) si sarebbe trattato, infatti, di accadimenti non certo edificanti.
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Le assurde doglianze dell'Agenzia delle entrate

"Il direttore dell'Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi - durante la sua ultima audizione alla Commissione finanze della Camera - ha stigmatizzato, tra l'altro, gli attacchi che le stanno venendo da alcuni "media" e che rischierebbero di favorire azioni anche violente nei confronti dei suoi funzionari".
Brutta, molto brutta, ed anche molto impropria quanto deludente, questa reazione del direttore Rossella Orlandi. Perché quelli dei "media" non sono stati affatto attacchi senza alcun motivo contro l'Agenzia delle entrate, ma resoconti documentatissimi di comportamenti inquietanti e strabilianti di quell'Agenzia. Il direttore Rossella Orlandi allora, prima di dolersi di quanto non dovrebbe dolersi, farebbe certamente bene a posare uno sguardo non a scappar via, ma attento e approfondito, su quei resoconti documentatissimi. E, una volta accertata la gravità dei fatti riportati, dolersi eventualmente di certe sue direttive oppure di certi suoi funzuionari, troppi in tutta Italia, che quelle eventuali direttive hanno male interpretato o seppellito sotto altre regole tutte loro. Fare, insomma, una sana e giusta autocritica. Altro che ingiuste critiche ai "media". Così, almeno, dovrebbe essere. Ma chissà se, alla fine, così sarà. Perché l'Italia del potere è sempre più stupefacente, arrogante ed inquietante.
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I problemi e i non problemi di Tito Boeri

"La reversibilità per le unioni civili - ha fatto sapere il presidente dell'Inps, Tito Boeri - non è un problema. Il suo costo è sostenibile".
Se lo dice dice lui, lui che ogni giorno non fa che strapparsi i capelli per il "rosso" dell'Inps e che cerca disperatamente di aggiustare i conti proponendo tagli alle pensioni e flessibilità in uscita dal laavoro, beh, c'è proprio da non crederci. Ma Tito Boeri, forse, ha detto quello che ha detto soltanto per far ridere.
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Quell'usignolo stonato di "Mediobanca"

"Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan - così l'amministratore delegato di "Mediobanca", Alberto Nagel, presentando i conti degli ultimi nove mesi - si sono mossi, con pragmatismo e coraggio, con la volontà di rimuovere handicap strutturali che il sistema bancario italiano si è portato dietro per troppo tempo".
All'amministratore delegato Alberto Nagel, meritatamente, un dieci e lode in materia di ossequiente prostrazione. Ma uno zero spaccato in materia di tempismo. Perché l'ossequiente prostrazione si è clamorosamente materializzata in un momento in cui l'italico sistema bancario, trascinando in basso la Borsa, ha invece continuato a mostrare tutti i suoi handicap strutturali. Con tanti saluti al pragmatismo e al coraggio di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan. Alberto Nagel, usignolo stonato, che figura barbina.
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La "Censoricellina" per annientare "Virus"

"Sembra che "Virus" - il programma di approfondimento condotto, su Rai2, da Nicola Porro - stia per essere messo fuori programmazione".
Per scarso gradimento dei telespettatori? No: per scarso gradimento del "cerchio magico" renziano. E giù dunque, per annientarlo, una buona dose di antibiotico censorio. Di "Censoricellina". Dose massima.
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I cattivi eredi dell'onorevole Peppone

"A Brescello, il paese reso famoso dalla saga don Camillio-onorevole Peppone, la 'ndrangheta - ha scritto, in una sua relazione, il prefetto di Reggio Emilia - non ha soltanto inquinato l' Amministrazione comunale, ma anche la classe dirigente del Pd".
C'è  da credere che l'onorevole Peppone, oggi a Brescello, si sarebbe di nuovo arrotolato le maniche. Ma non per darle, a don Camillo, di santa ragione: per andare a prendere a pancate quei cattivi eredi del Pci.
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mercoledì 11 maggio 2016

"Mamma Rai" e "Babbo Stato"

"Ultimi giorni - ormai - per far conoscere con un modulo, all' Agenzia delle entrate, i buoni motivi per i quali uno non deve trovarsi inserito il canone della Rai nella bolletta della luce".
Attenzione, però, a che i motivi della richiesta esenzione siano davvero buoni. Attenzione perché - come fatto presente nel "portale" di consulenza "La legge per tutti" - accertati mancati buoni motivi comporterebbero non solo un successivo pagamento del canone con tanto di multa e di interessi, ma un reato penale, la cui sanzione può arrivare fino a sei anni di carcere, in quanto quei mancati buoni motivi equivarrebbero ad una falsa testimonianza a pubblico ufficiale. Ma - potrebbe osservare qualcuno - se non viene ritenuta un reato penale, ma solo un illecito tributario per il quale sono previste sanzioni di carattere amministrativo, una evasione fiscale al di sotto di 150 mila euro. Se non reato penale un'evasione al di sotto di 150 mila euro, insomma, perché reato penale l'evasione di appena 100 euro di canone Rai? Cercare di ingannare e di derubare "Mamma Rai" - per il Governo che ha inventato il canone nella bolletta della luce e l'eventuale richiesta di esenzione all'Agenzia delle entrate - è, evidentemente, molto più grave e punibile del cercare di ingannare e di derubare "Babbo Stato". Da non credere.
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L'imbroglio delle "slot machine"

"Le "slot machine" - così nella "Legge di stabilità - dovranno subire un taglio, in quattro anni, del 30%. Scendere, cioé, dalle esistenti 378.109 a 264.676".
Ok? Niente ok. Perché prima i concessionari se ne sono usciti con il dichiarare che loro avevano nei magazzini circa 46 mila "slot" e che, dunque, il conto non andava fatto solo sulle 378.109 in esercizio, ma anche sulle quelle 46 mila circa in magazziono. E, perciò, su circa 424 mila in totale. E perché poi, dopo una danza contraddittoria di circolari e di controcircolari, l'Agenzia delle entrate - mettendosi incredibilmente sotto i piedi, addirittura, la decisione del Parlamento - è arrivata a stabilire che le "slot" sulle quali dovrà calcolarsi il taglio del 30% in quattro anni saranno, alla fine, 418.210. Non solo: a stabilire, anche, che il taglio sarà spostato  a partire dal primo gennaio del prossimo anno. Per tutto  il 2016, dunque, resteranno ancora in vita, tranquillamente, quelle 418.210 "slot", il 10% in più rispetto allo scorso anno, una ogni 143 italiani. Altro, dunque, che 265 mila, al massimo, entro il 2019, una ogni 225 italiani. Ma di che cosa meravigliarsi? Questa è l'Italia, questo il Governo che si fa mettere i piedi sopra dall'Agenzia delle entrate, questa la forza delle "lobby". Della "lobby", in questo caso, che è arrivata ad incassare - oltre che con le "slot machine, con i "poker on line" e con le scommesse - sui 17-18 miliardi l'anno. Di cui 9 "girati", per imposte, allo Stato. Quello Stato che, alla fine dei giochi, resta - come lo hanno giustamente definito, sul "Corriere della sera", Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella - il primo vero biscazziere. Con un Matteo Renzi il quale, dopo avere firmato anni fa la proposta di legge di iniziativa popolare contro un fenomeno da lui definito "pazzesco e allucinante", quel fenomeno, con un abile "gioco delle tre carte", ha invece lasciato sopravvivere. Ha lasciato, anzi, si alimentasse  ancora una volta. Vergognosamente.
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...Anche con le "paghette" dei ragazzi

"Intanto - come ha lanciato l'allarme la ricercatrice del Cnr di Pisa, Sabrina Molinaro - è sempre più preoccupante il numero degli adolescenti che "è preso" dal gioco d'azzardo".
I ragazzi che  giocano d'azzardo - secondo la ricercatrice Sabrina Molinaro - sono ormai il 51% e, dunque, uno su due. Le ragazze non hanno raggiunto questa percentuale, però sono passate dal 27 al 31%. Allo Stato, tuttavia, sembra non interessare. O, meglio, sembra interessi molto, cinicamente, intascare anche le "paghette" dei più giovani. E poi uno dice "Governo ladro". Anche quando non piove.
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Se la fiducia vale più della coscienza

Approvata definitivamente - alla Camera - la legge sulle unioni civili".
Incivilmente, però, strozzando il dibattito e con un ennesimo voto di fiducia. Sarebbe stato più eticamente corretto, se una legge di tale portata fosse stata approvata, invece, con un palese voto di coscienza.
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La nuova filosofia di Massimo Cacciari

"La riforma costituzionale - così il filosofo e politico Massimo Cacciari durante la trasmissione "8 e mezzo" - è una grandissima sciocchezza (ma lui ha sintetizzato il giudizio con una sola parola volgare che con comincia con "put") e, però, la voterò ugualmente".
Massimo Cacciari, dunque, dal "pensiero negativo" al "pensiero incoerente".
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Calenda e Calende

"Carlo Calenda - da ieri - è il nuovo Ministro per lo sviluppo economico".
A Bruxelles, dove Carlo Calenda era stato inviato appena poco tempo fa come nuovo rappresentante dell'Italia, sono rimasti sorpresi e quasi offesi. E perché? Carlo Calenda - avrà forse avuto voglia di rispondere il "premier" Renzi - miha potea lassasse lì, Maremma furia, fino alle "Calende greche".
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martedì 10 maggio 2016

Lo schiaffo di Renzi ai 56 costituzionalisti del "no"

"I costituzionalisti schierati per il "no" al referendum di ottobre - ha schiaffeggiato, alla Direzione del Pd, il "premier" Renzi - sono archeologi travestiti da costituzionalisti".
Non sarebbero illustri esperti e docenti di diritto costituzionale, cioé, ma soltanto conoscitori di antichi reperti, professori emeriti come - tanto per citare qualcuno dei 56 - Francesco Paolo Casavola, Enzo Cheli, Ugo De Siervo, Gianmaria Flick, Franco Gallo, Paolo Maddalena, Andrea Manzella, Guido Nappi Modona, Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky. I quali tutti - secondo il "premier" Renzi - dovrebbero gettare alle ortiche il loro "travestimento di costituzionalisti" in giacca e cravatta per indossare maglietta e pantaloncini corti da archeologi nel deserto. Alla faccia del rispetto per le persone, del dibattito, della democrazia. Cavalcando, sempre più, la sua arroganza. Che così, a briglie d'oro sciolte, potrebbe finire per portare addirittura - il fato non voglia - il suo senno sulla luna. E chissà se ci sarebbe un Astolfo, allora, per andare a riprenderlo fin lassù e  restituirglielo. Possibilmente depurato.
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La crisi del "gufo" Saviano

"Sento più vicini a me i sognatori della Repubblica partenopea di qualunque sindaco, ministro o magistrato del mio tempo - ha voluto spiegare meglio la sua delusione e la sua sopraggiunta crisi esistenziale l'autore di "Gomorra, Roberto Saviano - Non mi sento di credere più in una soluzione politica e non per disinteresse, ma per troppo interesse: la democrazia ha costruito dentro di sé una equivalenza pericolosissima tra le parti che dovrebbero essere in conflitto. E continuare a fissare l'abisso del mondo criminale mi permette di comprendere come economia legale ed economia illegale abbiano lo stesso "dna", la stessa vita, lo stesso obiettivo, ma una impercettibile differenza nei metodi pratici".
L'addio definitivo di Roberto Saviano, dunque, ai molti suoi sogni e alle molte sue speranze. Con un sottinteso, ma forte atto di accusa anche nei confronti di Matteo Renzi. Il quale, forse, non si sarebbe atteso, da lui, una così profonda trasformazione. E il quale, forse, starà già pensando come strappare le penne a quel gufo lì. Le sue penne di scrittore.
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Dalla "cabina di regìa" alla cella del carcere?

"La Guardia di finanza ha scoperto che - all'interno della famigerata "Banca Etruria" - sarebbe esistita una vera e propria "cabina di regìa", a livello dirigenziale, da cui sarebbe partito l'ordine di vendere i cosiddetti "bond tossici" che hanno rovinato migliaia di risparmiatori".
Ove la scoperta fosse completamente suffragata dalle carte, per gli ex dirigenti di "Banca Etruria" si metterebbe, dunque, molto molto male. Ma le carte sembrano avere parlato già chiaro perché sarebbero pronti due primi avvisi di garanzia. E gli ex dirigenti sono, naturalmente, in fibrillazione: "Uno sarà per me? Per chi sarà l'altro? Saranno, alla fine, per tutti?"  Uno sarà anche per babbo Boschi? "Noi - ha ripetuto, anche recentemente, il "premier" Renzi - abbiamo piena fiducia nei giudici. Si starà a vedere se questa piena fiducia sarà stata ben riposta. Lo starà a vedere interessatamente, prima di tutti, proprio il "premier" Renzi. Così come la sua Maria Elena del babbo dirigente di "Banca Etruria", ma anche dei "partigiani come Casa Pound".
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Incredibile Giuseppe Vegas

"I rischi delle obbligazioni di "Banca Etruria" - ha detto, intanto, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas - erano illustrati e, dunque, percepibili. Noi, perciò, non c'entriamo con quanto accaduto".
Tutta colpa, insomma, di quegli stolti Cacasenno di risparmiatori. Bravo Giuseppe Vegas. Uno come lui, in questo stupefacente "sistema Itaalia", farà certamente sempre più carriera. Auguri. Ironici, naturalmente.
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La colla di Renato Soru

"L'europarlamentare pd Renato Soru - condannato in primo grado a tre anni di reclusione, dal Tribunale di Cagliari, per una evasione di due milioni e 600 mila euro - ha lasciato il gruppo "Socialisti e democratici", ma non il suo seggio".
Lui, magari, ha anche provato a lasciare tutto. Dal gruppo non è stato difficile. Dal seggio, per quanti sforzi abbia fatto, non è però riuscito a scollarsi. E così, poareddu, è dovuto rimanere lì.

Suora, ma aguzzina

"Una suora quarantenne - originaria dell'India - è stata condannata, dal Tribunalke di Roma, a cinque anni di reclusione".
Che cosa aveva fatto mai quella suora? Aveva fatto, invece che la pia donna, la spietata aguzzina nei confronti di due gemelli di 5 anni iscritti nell'asilo dove lei operava. Spietata aguzzina fino al punto di chiuderli molto spesso dentro una cassapanca sulla quale poi si sedeva per impedire loro di uscire. Senza un minimo, dunque, di misericordia. Fatto del quale risponderà, magari, alla Giustizia divina. Ma del quale dovrà intanto rispondere alla Giustizia terrena. A ragione, in questo caso, senza misericordia. In ossequio ai codici, ma anche per la legge del contrappasso.
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lunedì 9 maggio 2016

Contaminato il 64% dei fiumi e dei laghi italiani

"Il 64% dei fiumi e dei laghi italiani - questo il risultato di un'indagine dell'Ispra - è contaminato da erbicidi, fungicidi e insetticidi. Con un aumento del 20% nelle acque superficiali, ma anche di un 10% nelle acque sotterranee".
Erbicidi, fungicidi e insetticidi utilizzati, naturalmente, nelle coltivazioni soprattutto alimentari. Con il risultato di far trovare, nei piatti, verdure e carni già parzialmente, ma nocivamente, conditi. Da aggiungere, insomma, solo olio e sale: il glisofato, anche se non certo salutare, ce l'hanno già messo loro. Loro, i coltivatori meno responsabili e più cinici. Con l'augurio, magari, di buon appetito a tutti.
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Renzi e i giudici

"Io non farò mai polemica con i giudici - ha voluto puntualizzare, nella trasmissione "Che tempo che fa" su Rai3, il "premier" Renzi - A me i giudici non fanno paura. Fanno polemica contro di me? Affari loro".
Può darsi, per carità, che siano soltanto affari loro. Ma il "premier" Renzi farebbe bene a non maramaldeggiare troppo perché, allora, potrebbero diventare anche affari suoi. Dovrebbero ammonirlo certi inquietanti episodi di un passato nemmeno troppo remoto. E che continuano a determinare effetti spiacevoli, per alcuni, anche in un indicativo presente.
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Renzi e le fiducie

"Il "premier" Renzi - seempre nella trasmissione "Che tempo che fa" - ha anche annunciato che sarà messa la fiducia sulla legge che regoaerà le unioni civili e che questa legge sarà votata giovedì 12".
A parte l'annuncio della ennesima fiducia (le mozioni di sfiducia saranno state pure troppe, fino ad oggi, ma le richieste di fiducia no?) sarebbe stato più istituzionalmente corretto, se questo annuncio fosse stato fatto ufficialmente in Parlamento e non in un amico "talk show" televisivo. Va bene farsi propaganda elettorale nell'imminenza di importanti amministrative parziali,  però Maremma boia...
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L' Anpi come Casa Pound?

"Parte della sinistra non voterà le riforme costituzionali - così il Ministro Maria Elena Boschi - e si porrà, quindi, sullo stesso piano di Casa Pound".
Ma contro quelle riforme costituzionali - come ha tenuto a ricordare il pd di minoranza Gianni Cuperlo - si sono espressi anche i vertici dell'Associazione nazionale partigiani. Secondo il Ministro Maria Elena Boschi, dunaque, anche l'Associazione nazionale partigiani come Casa Pound? Prima si sentenziare - ennesima testimonianza - sarebbe sempre opportuno informarsi. E, poi, far funzionare il cervello. Depurandolo di ogni faziosità e di ogni opportunistica strumentalizzazione. Sempre se si è capaci.
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Da "Gomorra" a "re dei gufi ignoranti"?

"Ho iniziato seriamente a dubitare - ha scritto su "L'Espresso", nella sua rubrica settimanale, Roberto Saviano - di chi stigmatizza i gufi".
Detto genericamente a nuora, evidentemente, perché suocera Renzi intenda. Ma la suocera Renzi intenderà e ne farà  tesoro? Oppure, più probabilmente, alzerà le spalle e si limiterà a classificare il Roberto Saviano di "Gomorra" come il "re dei gufi ignoranti"?
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Sereno e nuvole nere

"Io - ha assicurato il sindaco "5 stelle" di Livorno, Filippo Nogarini, indagato per concorso in bancarotta fraudolenta - sono sereno".
Lui sarà pure sereno, ma sul suo Comune si sono addensate tante minacciose nuvole nere.
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62 candidati per 67 votanti

"A Carapelle Calvisio - un paesino abruzzese con 82 abitanti, di cui 67 con diritto di voto - si sono presentati 62 candidati: 7 a sindaco e 55 a consigliere".
Fra gli aventi diritto al voto anche passivo, dunque, solo in 5 hanno preferito non partecipare a quella che, senza offesa, sembrerebbe, più che un confronto elettorale, una sorta di sagra paesana. D'altra parte, però, come dice una famosa locuzione latina? "Melius abundare - dice - quam deficere" ("Meglio abbondare che scarseggiare"). E, allora, onore e gloria alla prudenza di Carapelle Calvisio.
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Sul "gossipparo" trucido per avere più voti

"Il marito di Hillary Clinton ha abusato di donne - ha urlato, in un suo comizio, il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump - e lei è stata sua complice".
Il tutto, chiaramente, per assicurarsi il favore e il voto delle elettrici americane. Ma, per assicurarsi questo favore e questo voto, il candidato repubblicano Donald Trump avrebbe potuto far ricorso ad argomenti più seri, più legati ai molti problemi femminili, meeno sgradevvlmente "gossippari" e trucidi. Ma lui, Donald Trump, è così. E così sembra piacere a milioni di elettori americani. Però, ci mancherebbe, fatti loro. Che alla Casa Bianca, comunque, vada il migliore. O meglio, forse, il meno peggiore. Nell'interesse, anche, del resto del mondo.
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domenica 8 maggio 2016

Fabbricate in Italia, usate dall'Isis

"Le mine più sofisticate disinnescate a Palmira - si è letto in una nota ufficiale dell' "International mine-charing center" - sono state costruite, oltre che negli Stati Uniti, in Russia e in Cina, anche in Italia".
Ma la nota si è letta anche a Palazzo Chigi? Sarebbe quanto mai urgente, allora, conoscere per quali inquietanti strade queste mine fabbricate in Italia siano finite nelle mani dei terroristi assassini dell'Isis. E chi ci abbia vergognosamente lucrato sopra. Oppure Palazzo Chigi ritiene più doveroso ed immediato preoccuparsi della mina che potrebbe esplodere, ad ottobre, con il referendum sulle riforme costituzionali? Sarebbe meglio di no.
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La festa di nonna Europa

"Domani - 9 maggio - la "Festa dell'Europa".
Il giorno dopo, dunque, la "Festa della mamma". Giustamente. Perché - come ha efficacemente detto, appena qualche giorno fa, Papa Francesco - l'Europa non è più una madre, ma una nonna vecchia e sterile. Che si autocelebri, dunque, il 9 e non l'8 maggio. Con l'augurio, naturalmente, che la vecchia  sterile faccia, quanto prima, un passo indietro. Non certo, burocraticamente, sul calendario. Ma, concretamente, nella sua politica. Tutta concentrata, oggi, sugli interessi della grande finanza e non già, come dovrebbe, sulle necessità del suo grande popolo.
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Il pagatore ripagato

"Nella lista del Pd - per il rinnovo del Comune a Napoli - è stato inserito anche quell'Antonio Borriello il quale, durante le primarie per la scelta del candidato sindaco del partito, era stato filmato mentre offriva un euro a chi avesse votato per la renziana Valeria Valente".
"E' una vergogna" - ha commentato l'ex sindaco, questa volta sconfitto alle primarie, Antonio Bassolino - e sembra difficile dargli torto. Ma tanto nel Pd, in questi ultimi tempi, ormai vergogna chiama vergogna. E nei sondaggi il partito, Maremma gufa, continua a calare.
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Da "Forza Italia" a "Vita vera"

"Silvio Berlusconi - a Milano per presentare i candidati di "Forza Italia"  per il rinnovo del Comune - ha anticipato due notizie. La prima: è già pronta, preparata insieme con la "Lega nord" e "Fratelli d'Italia", una bozza di programma in vista delle prossime politiche quando ci saranno. La seconda: è in preparazione, perché tanto vincerà il centrodestra, anche la squadra di Governo che sarà composta da tre Ministri di "Forza Italia", tre della "Lega nord", due di "Fratelli d'Italia", dodici presi dalla "vita vera"".
"Vita vera"?  S', una nuova espressione, tipicamente berlusconiana, per definire la cossidetta società civile, non politicizzata, efficiente e capace. Resta da vedere, comunque, se davvero "Forza Italia", "Lega nord" e "Fratelli d'Italia", tra un insulto e l'altro, siano riusciti già a concordare una bozza di Governo e, soprattutto, un enorme passo indietro per lasciare spazio, ossia poltrone, alla "vita vera". Una prospettiva concreta, insomma, o soltanto un sogno di Berlusconi?
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Daniela e "champagne"

"Daniela Santanché - ad una cena con molti invitati, fra i quali Giorgia Meloni, nella sua celebre villa - ha strabiliato tutti affermando che, se avesse votato a Roma, avrebbe votato per la Giorgia e non per Alfio Marchini".
Daniela Santanché, allora, da "Forza Italia" a "Fratelli d'Italia"? Per costruire, magari, una corrente maggioritaria di "Sorelle d'Italia"? Niente di tutto questo. Perché la strabiliante Daniela ha tenuto a precisare che no, quel voto non avrebbe significato un suo abbandono dell'amatissimo Silvio. Solo, dunque, idee molto confuse. Dovute, forse, ad un eccesso di "champagne". Ma quanto è bastato, comunque, a capire perché il suo "vecchio compagno" Sandro Sallusti abbia fatto le valigie e se ne sia andato o sia stato da lei invitato a tornarsene, per sempre, a casa sua.
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sabato 7 maggio 2016

"Festa della mamma" o "Festa delle mamme"?

"Domani - 8 maggio - "Festa della mamma".
Meglio sarebbe ormai definirla, invece, "Festa delle mamme". Non per strafare. Ma per fare un riconoscimento, per quanti si sentano di farlo, a tutte quelle coppie femminili omosessuali con uno o più figli in famiglia. Qualche fioraio potrebbe vendere carinamente, ai figli di queste due mamme, due azalee al prezzo di una.
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Emanuela Orlandi, caso chiuso

"Il caso inquietante di Emanuela Orlandi - la figlia di un dipendente vaticano rapita nel 1983 e della quale non si è  saputo più nulla - è stata definitivamente archiviata dalla Corte di cassazione".
Non verrà mai archiviata, invece, la vergogna di una Giustizia italiana, che non ha saputo o voluto scoprire la verità, e di un Vaticano, che non ha mai voluto collaborare. Caso a tacere, dunque, per sempre. Con il sollievo, sicuramente, di tanti. Al di là e al di qua del Tevere. Senza pudore e senza misericordia.
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