Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 31 dicembre 2009

Buongiorno, Magistratura

"La Magistratura - hanno riferito tutti i giornali - ha deciso di vederci chiaro sul fatto che Enrico De Pedis, il famigerato boss della banda della Magliana, sia stato seppellito nella basilica di Sant'Apollinare".

Buongiorno, Magistratura. Perché Enrico De Pedis è stato seppellito in Sant'Apollinare quasi vent'anni fa. In circostanze del tutto oscure e, poiché riconducibili alla scomparsa della giovane cittadina vaticana Emanuela Orlandi, perlomeno inquietanti. Non solo: in completo disprezzo, oltretutto, sia del Codice civile italiano (che, avendo recepito le norme del Codice napoleonico del 1804, vieta le sepolture nelle chiese) sia del Codice canonico (che, al canone 1247, vieta di "seppellire cadaveri nelle chiese, eccetto che si tratti di seppellire il romano Pontefice oppure, nella propria chiesa, i cardinali e i vescovi diocesani anche emeriti"). Salvo, naturalmente, errori ed omissioni. Come, ad esempio, che Enrico De Pedis avesse ottenuto un "salvacondotto di sepoltura in basilica" in quanto anche emerito delinquente al di sopra dei Codici dello Stato italiano o in quanto romano pontefice della più brutale congregazione malavitosa. Buongiorno, dunque, Magistratura. E che non finisca con il solito preoccupante buonanotte al secchio.
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"Lottomatica" da bacio accademico

"Il nuovo gioco- scommessa "10 e Lotto" - è l'anticipazione - assicurerà, ai suoi gestori, mezzo miliardo di euro l'anno".
Ai poveri disperati, quindi, verrà sottratto un altro bel gruzzolo - con il solito nulla osta dello Stato - a scapito, magari, di un panino e di un litro di latte. "10 e Lotto" sta verosimilmente, data la "L" maiuscola, per "10 e Lottomatica". Cui va quindi attribuito un doveroso "10 e lode" ove lode va però intesa - come suggerito, tra i vari significati, dalle enciclopedie - quale "riconoscimento di bravura per chi abbia superato prove in modo eccellente". E "Lottomatica", infatti, è stata bravissima nel superare, ancora una volta, la brillante e aurea tesi che specialmente i poveri disperati vanno spremuti fino all'ultima goccia. Anche se ora, per completare la festa, sarebbe magari doveroso che qualche rappresentante dello Stato - ad esempio il Ministro alle Entrate, Tremonti, che più guadagna in tasse più guadagna "Lottomatica" in schedine giocate - aggiunga, al meritato "10 e lode", il tradizionale bacio accademico.
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Rosa dei rifiuti

Rosa Russo Iervolino - si sa da tempo - è proprietaria di alcuni immobili nel comune di Cercola".
Fin qui, per carità, fatti suoi. E buon pro le faccia. Quanto si è saputo in questi giorni, invece, è che la Rosa proprietaria, per quegli immobili nel comune di Cercola, deve 45.103 euro per mancato pagamento della tassa sui rifiuti relativa agli anni dal 2001 al 2005. E dunque, dalla mancata raccolta dei rifiuti a Napoli al mancato pagamento dei rifiuti prodotti a Cercola, la Rosa odorosa dimostra sempre più di non avvertire il puzzo di marcio che le aleggia intorno.
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Il "no scoop" de "Il Giornale"

"Il Cavaliere innamorato" ha pubblicato in grandissima evidenza, in prima pagina, "Il Giornale".
Auguri, felicitazioni e figli maschi. Ma dov'è, però, la nuova stupefacente notizia? Il Cavaliere da Arcore - lo testimonia ampiamente la sua vita vissuta - è sempre stato innamorato di qualche persona e di qualche cosa. Strano che "Il Giornale" se ne sia accorto soltanto oggi e ne abbia fatto uno "scoop" fuori tempo massimo.
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giovedì 24 dicembre 2009

Repubblica italiana s.p.a.

"Tutta la gestione della Difesa - è stato inserito in un angoletto sperduto della "finanziaria" appena approvata in Parlamento - passerà nelle mani di una società per azioni".
La gestione di un importante Ministero, cioè, affidata ai privati? Sì. E con un gruzzolo, per ora, di tre miliardi l'anno da spendere. Grave, molto grave, perché - in concreto - questo significherebbe, tra l'altro, che un Ministero della Repubblica italiana finirebbe di essere pubblico. Ma anche perché potrebbe essere un pericoloso "apripista". Potrebbe toccare, infatti, anche ad altri Ministeri. Per arrivare magari, come qualcuno sogna da tempo, anche alla privatizzazione della Presidenza del Consiglio.
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Fiat basta

"La "Fiat" - ha confermato il suo "numero uno" Sergio Marchionne - fermerà la produzione delle sue auto, a Termini Imerese, dal 2012".
Si era capito subito che il "manager dal maglioncino nero" non sarebbe tornato mai indietro. Si era già capito quando, al Ministro Scajola che aveva definito la decisione una follìa per l'occupazione nel Mezzogiorno, lui aveva arrogantemente risposto: "Uno dovrebbe prima capire i dati e poi, se li capisce, arrivare a conclusioni diverse". L'augurio, allora, è che il Ministro Scajola si applichi molto nel capire sul serio i veri dati. E che, una volta capiti, decida di non dare più un euro al "manager dal maglioncino nero". Il quale, quando le cose vanno bene, si spartisce i dividendi con gli azionisti e, quando le cose vanno male, chiede miliardi allo Stato - cioè a tutti i contribuenti - per tirare comunque avanti. Come è sempre stato nella tradizione e nella consuetudine di "Fiat s.p.a." Anche ai tempi del "grande avvocato" di nome Gianni e di cognome Agnelli.
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Rosy su di giri

"Se portassi a cena Pierferdinando Casini - ha confidato Rosy Bindi al regista Leonardo Pieraccioni - la serata si farebbe interessante".
Da quando Silvio Berlusconi le ha poco elegantemente detto di essere "più bella che intelligente", Rosy Bindi, evidentemente, si è montata la testa.
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Doverosi aggiornamenti

"Piove - recita un vecchio motto di controversa origine - piove, governo ladro".
Ora però, in questi giorni, non solo sta piovendo molto, ma sta addirittura molto nevicando e molto gelando. Sarebbe il caso, dunque, di attualizzare così il vecchio motto: "Piove, nevica e gela, governo ladro, inefficiente, mafioso e puttaniere".
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martedì 22 dicembre 2009

Natale oggi

"Babbo Natale - ha scritto il professore universitario australiano Nathan Grilles sul "British medical journal" - è un cattivo maestro, per i bambini, apparendo obeso, pigro, alcolizzato, impenitente fumatore e spericolato conducente".
Alt anche dai professori universitari, dunque, al vecchio Babbo Natale. Dopo l'alt degli ecologisti, apparendo uno sfregio contro l'ambiente, all'abete addobbato. E dopo l'alt dei laici integralisti, apparendo un'offesa nei confronti degli islamici immigrati, al tradizionale presepe. Ora, dunque? Ora potrebbe perfino non essere finito qui. Perché molto verosimilmente, da un giorno all'altro, al 25 dicembre potrebbe venire il colpo di grazia dagli specialisti del Nucleo antisofisticazioni. Potrebbe infatti arrivare, apparendo un pericolo per la salute dei consumatori piccoli e grandi, l'alt al panettone e al torrone, al salame e ai tortellini, al tacchino arrosto e allo zampone con le lenticchie, al lambrusco e allo spumante. Allegria, allora. Allegria, cin cin e buone feste.
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Zingaretti realismi perfetti

"Io - ha confermato Nicola Zingaretti, attuale Presidente della Provincia di Roma e che il Pd avrebbe voluto proporre come prossimo Governatore del Lazio - non mi candiderò perché non ci sono le condizioni".
Le condizioni? Nicola Zingaretti, che è uomo intelligente e realista, sa bene che non ci sono e non ci saranno, in realtà, i voti.
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Il "Sanremo" regale del 2010

"Il "Festival della canzone di Sanremo - hanno continuato a sottolineare i critici - non è più quella "trasmissione regale" dei suoi anni migliori".
Gli organizzatori del Festival - che, oltre a non capire di canzoni, non capiscono neppure l'autentico significato da dare alle parole - non hanno interpretato l' aggettivo "regale" come sinonimo di magnifico, imponente, grandioso. E dunque, equivocando e non passando loro per la testa di consultare l'enciclopedia "Treccani", hanno creduto che, per rendere di nuovo regale il Festival, bastasse invitare almeno un principe. Il prossimo Festival vedrà perciò, tra i suoi interpreti ben pagati, anche Emanuele Filiberto di Savoia. Non fa niente se stonato. E se stonato non solo musicalmente.
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mercoledì 16 dicembre 2009

Operosi silenzi e chiacchiericci operosi

"Per isolare le frange violente - è venuto l'appello dai più autorevoli organi istituzionali dopo l'attentato contro il Presidente del Consiglio a Milano - serve una stagione di serio, responsabile, operoso silenzio".
Più che giusto e condivisibile. Allora, però, bisognerebbe cominciare a spegnere le telecamere su certe trasmissioni nelle quali conduttori, giornalisti, politici e cosiddetti esperti fanno a gara nel riversare fiumi di chiacchiericci tutt'altro che seri, responsabili e operosi. Non sarebbe una censura: sarebbe tutelare l'interesse del Paese e non quello delle varie fazioni in cinica, strumentale e... operosa contrapposizione fra di loro.
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Fischi assassini

"I "no global" - hanno riportato i giornali - hanno fischiato il Presidente della Regione Lombardia, il Presidente della Provincia e il Sindaco di Milano durante la cerimonia commemorativa della strage di piazza Fontana".
Qualcuno - fatti suoi - potrebbe anche dire "Ben gli sta" o "Chi se ne frega". Il fatto, tuttavia, è che i "no global" hanno fischiato anche i parenti delle vittime della strage. E sembra piuttosto difficile - addirittura impossibile - che qualcuno possa uscirsene, anche in questo caso, con un "Chi se ne frega" o - perfino - con un "Ben gli sta". Sì, anche i fischi, alle volte, possono essere assassini.
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Il "lato A" e il "lato B" delle Ferrovie

"Biglietto più caro - hanno spiegato le Ferrovie dello Stato - ma, da oggi 13 dicembre, il treno percorrerà la linea Roma-Milano in meno di tre ore".
Che cosa è successo, però, il 13 dicembre? E' successo che il prezzo del biglietto è puntualmente aumentato, ma il treno Roma-Milano delle 15, ad esempio, non è affatto puntualmente arrivato in meno di tre ore, ma è arrivato in tre ore e quaranta minuti. Ferrovie dello Stato, ovvero - per non apparire volgari e sguaiati - il "lato A" come il "lato B".
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Angela dei miliardi

"Cara Angela - ha fatto sapere la Rai alla signora Buttiglione - se lei accetta di andare in pensione un anno prima, potremmo incentivare il suo esodo con 930 mila euro".
930 mila euro? Cioè quasi due miliardi delle ex lire? Sì, proprio così. Ma come diceva il grande Totò in un suo celebre film? Diceva come avrebbe tutto il diritto di dire, ancora una volta, ogni abbonato alla Rai: "E io pago!"
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mercoledì 9 dicembre 2009

Trent'anni

"Noi - ha annunciato la Cina alla Conferenza di Copenaghen sul clima - inquineremo per altri trent'anni".
Ah, e poi? Poi che? Poi niente. L'umanità, fra trent'anni, sarà già morta, verosimilmente, per inquinamento.
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Padre, Figlio e Cardinale Barragàn

"Trans e omosessuali - ha fatto sapere, in una intervista, il Cardinale messicano Javier Lozano Barragàn - non entreranno mai nel Regno dei cieli".
Si è così appreso che nel giorno del giudizio universale, per sentenziare chi dovrà andare in paradiso e chi all'inferno, siederà, accanto al Padre e al Figlio, anche il Cardinale Barragàn.
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martedì 8 dicembre 2009

Dopo-Amanda 1

"L'Italia - ha scritto, a proposito della sentenza nei confronti di Amanda Knox e di Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher, l'autorevole "New York Times" - è un Paese feudale, barbaro e incivile... La giustizia italiana di oggi è simile a quella che condannò Giovanna d'Arco al rogo".
All'autorevole "New York Times", fatto salvo il suo diritto di commentare come meglio crede la recente sentenza di Perugia, farebbe bene, tuttavia, un semplice ripassino della storia: Giovanna d'Arco, in verità, fu arrestata - il 23 maggio 1430 a Campiègne - da Giovanni di Lussemburgo, fu trasferita - nel novembre dello stesso anno - dalla prigione francese a quella inglese, fu trascinata - poi - a Rouen, fu processata - dal 9 gennaio al 30 maggio 1431 - da un Tribunale ecclesiastico presieduto dal vescovo di Beauvais (Pierre Cauchon), fu abbandonata a se stessa dal re Carlo VII (che pur aveva tirato fuori dai guai, più volte, sui campi militari francesi), sostenne con coraggio e coerenza eccezionali i pur duri interrogatori, fu sottoposta ad una prigionìa estrema (sempre in Francia) e (sempre in Francia) fu alla fine arsa viva sul rogo. Insomma, per usare il linguaggio nè americano, nè francese nè italiano di Antonio Di Pietro, "che c'ha azzeccato" e che "c'azzecca", con la giustizia italiana di ieri e di oggi, la condanna di Giovanna d'Arco?
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Dopo-Amanda 2

"Se processata in Iran - è apparso su "Twitter" - Amanda avrebbe avuto più possibilità di essere assolta".
Tutto è possibile, come si sa, per un pugno di dollari. Resta, tuttavia, un dubbio: ma è proprio certo che i "civilissimi" giudici iraniani, per un fatto come quello accaduto a Perugia, il processo ad Amanda lo avrebbero celebrato? O, invece, l'avrebbero "saltato" tranquillamente condannandola, senza tanti se e tanti ma, buttando nel fiume la chiave della sua cella-topaia?
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Dopo-Amanda 3

"Amanda Knox - si è molto agitata la senatrice Usa Maria Cantwell - è stata vergognosamente e scandalosamente condannata senza uno straccio di prova".
Lei la vede così e - chissà ? - potrebbe anche darsi che così sia. Solo che, al contrario, gli Usa hanno vergognosamente e scandalosamente assolto, pur di fronte a prove inoppugnabili, il pilota Richard Ashby che, il 3 febbraio 1998, tranciò la filovia del Cermis e uccise venti persone. E, ancora, il caporale Mario Lozano che, il 4 marzo 2005 a Baghdad, colpì a morte l'agente dei Servizi segreti italiani Nicola Calipari e ferì la giornalista Giuliana Sgrena appena liberata dai guerriglieri-rapitori. Nell'un caso e nell'altro, pur di fronte ad espisodi ben più gravi, non risulta che la senatrice Maria Cantwell abbia avuto da dire mezza parola nei confronti dei "giusti e bravi" giudici del suo Paese.
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Dopo-Amanda 4

"E' nella cultura americana - garantì severamente Hillary Clinton a Walter Veltroni, allora sindaco di Roma e casualmente di passaggio a Washington - ricercare sempre verità e chiarezza".
Emersi intanto i casi dei due italiani Carlo Parlanti e Chicco Forti, condannati dai giudici Usa senza - o, addirittura, contro - ogni prova, quel "sempre" di Hillary sta oggi suonando - con tutto il rispetto - come una clamorosa bugìa. E come una offensiva presa in giro.
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"Ma che vo' di'?"

"La metà degli studenti italiani - i dati sono della Commissione europea - non è in grado di capire ciò che legge".
Purtroppo è verissimo. Ma verissimo, purtroppo, è anche che la metà degli studenti italiani - come si premurano di raccontarci ogni giorno le cronache - non è in grado di capire, neppure, ciò che sente e ciò che vede. E, molto spesso, neppure ciò che le dicono il cuore e il cervello.
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Vecchia "Einaudi", addio

"La "Einaudi editrice" - vanno mormorando nei salotti letterari - non è più quella di una volta".
Chi frequenta i salotti letterari, in genere, sa quello che dice e perché lo dice. In ogni caso, tuttavia, è vero che la "Einaudi editrice" non è più quella di una volta. Una volta, ad esempio, all'interno dei suoi libri non comparivano errori ed orrori come, ad esempio, un'essere umano, un'agitarsi, un'accordo, un'attimo di pausa, un'insetticida, un'adolescente sognatore, un'altro motivo (e, cioè, con tanto di indebito apostrofo) oppure un intelligenza, un età, un antica potenza, un arte (e, cioè, senza il debitissimo apostrofo). Ma che cosa conta? Tanto la "Einaudi editrice" continua ad essere ai primi posti nella vendita dei libri e a vincere alla grande, oltretutto, anche importanti premi letterari.
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domenica 6 dicembre 2009

Ricchi o poveri?

"Rapporto Censis: il 30% delle famiglie stenta ad arrivare a fine mese - ha riportato, sabato 5, "Il Messaggero" - Italiani in apnea contro la crisi". "Nel week end si muoveranno dodici milioni di auto - ha però pubblicato appena una colonna più in là - Tutti in viaggio per il "ponte"".
Ma, insomma, siamo ricchi o poveri?
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A chi Fini? A noi

"Vogliamo Gianfranco Fini - se n'è uscito Massimo Donadi, capogruppo alla Camera per l' "Italia dei valori" - capo dell'opposizione".
Per i "dipietresi", dunque, il neosegretario del Pd (e, cioè, del maggiore partito dell'opposizione al governo attuale di centrodestra) può andarsene tranquillamente a coltivare rape in campagna. Molto meglio Gianfranco Fini che, da giovane, ha coltivato a lungo la fiamma postfascista e che, ora, sta coltivando il terreno nella speranza di raccogliere i frutti del suo inarrestabile trasformismo. Insomma, per Massimo Donadi, a chi Fini? A noi.
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Animali da guerra

"Nella eventualità di una guerra sottomarina - è trapelato da Mosca - la Russia opporrà le sue foche ammaestrate ai delfini addestrati dagli Stati Uniti".
C'è ora da aspettarsi che la Cina, per non rimanere pericolosamente indietro, cominci ad istruire i suoi pescecani. E l'Italia i suoi cavallucci marini.
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lunedì 30 novembre 2009

Creme di bellezza assassine

"Una banda di criminali - ha fatto sapere la polizia peruviana - rapiva dei poveri contadini, li uccideva, ne estraeva il grasso e rivendeva poi questo grasso, 15 mila dollari il litro, al mercato europeo della cosmesi".
In poche terribili parole, insomma, signore e signori del Vecchio Continente sono soliti "farsi belli" spalmandosi sul corpo costose creme contenenti una componente di grasso umano. Grasso umano, oltretutto, "distillato" dai corpi di persone allo scopo assassinate. Ma che gli fa? Altre decine e decine di bande di criminali continueranno ad uccidere persone e a rivenderne il loro grasso più prezioso del petrolio e della droga. E altri milioni e milioni di persone continueranno a "farsi belli" con le creme di bambini, di donne, di uomini assassinati e "distillati". Perché anche questo, oggi, è il mondo. Anche questo contemplano le spietate leggi del guadagno e le effimere leggi dell'apparire. In un tripudio sempre più disgustoso di cinismo e di amoralità, di brutalità e di egoismo.
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La pastasciutta di Rotondi

"Secondo me - ha esternato il Ministro Gianfranco Rotondi - per gli italiani sarebbe meglio rinunciare alla pausa del pranzo".
Va bene che il Ministro Rotondi, per fare parlare di sè almeno una volta ogni sei mesi, deve pur inventarsi, pover'uomo, qualche cosa. C'è, tuttavia, dell'altro. C'è che, alla Camera e al Senato, i parlamentari non mostrano affatto di credere che sarebbe meglio per loro, ancorché italiani, "saltare" il pranzo. Lo consumano, invece, eccome. Tanto è vero che Camera e Senato hanno a disposizione - oltre che due "bouvette", bar e baretti vari - ben sei ristoranti e questi ben sei ristoranti molto frequentati vengono a costare, ogni anno, circa venti milioni di euro. Prosit, allora, e buon appetito a tutti i nostri onorevoli. A cominciare dal Ministro Rotondi che, così pacioso e rubicondo com'è, non sembra proprio il tipo da saltare i pranzi. Soprattutto la pastasciutta.
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Questione di colori

Se assumi il "Keta" - vanno pubblicizzando gli spacciatori anche su Internet - il mondo ti apparirà più colorato".
Una specie di "decoder" televisivo, insomma, passando dall'analogico al digitale terrestre. Solo che un "decoder" costa molto meno di una dose di "Keta" ed è "una tantum". Ma, soprattutto, rischia sì di scassarti i "cosiddetti" con i suoi programmi e, però, non rischia di scassarti il cervello, il fegato - e, alle volte, il filo stesso della vita - con la sua sostanza allucinogena.
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La fame di Cesare

"Il pluriomicida Cesare Battisti - hanno informato dal Brasile dove continuano a proteggerlo - ha cessato quello sciopero della fame che aveva iniziato per opporsi alla sua estradizione in Italia".
L'Italia ha rinunciato alla richiesta di estradizione? No. E' che a Cesare Battisti è venuto un pressante appetito e, così, ha rinunciato al suo ingiustificato e arrogante sciopero. Tanto - avrà ragionato - l'importante è avere "fatto rumore". E, dunque, perché privarsi, più di tanto, di aragosta e "champagne"?
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Fanatismo batte solidarietà

"In una recente asta a New York - è giunta notizia - un guanto indossato nel 1983 dal "re del pop" Michael Jackson è stato venduto per 420 mila dollari".
Non è giunta notizia, invece, della identità dell'acquirente. E, dunque, neppure del suo quoziente di intelligenza. E, meno che mai, della sua propensione - o no - a spendere, anche, almeno una decina di dollari per una medicina da somministrare ad un povero e ammalato bambino africano.
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lunedì 23 novembre 2009

"Facebook" di morte

"Hanno sparato a Kennedy, a Lennon, al Papa - sta spopolando su "Facebook" - A Berluscocni quando?"
Pazzesco. Pazzesco e autenticamente criminale. Al di là della persona indicata su "Facebook" alla canna del fucile. Perché pazzesco e autenticamente criminale sarebbe contro chiunque l'invito fosse rivolto. Di destra, di centro, di sinistra. Anche extraparlamentare e "no global". Qui non si tratta di politica e, nemmeno, di politica - come alle volte accade - brutta, sporca e cattiva. Qui si tratta di criminalità allo stato brado. Una criminalità che continua a mettersi sotto i piedi ogni valore umano e ogni norma giuridica. Tranquilla. Arrogante. Perfino sghignazzando. Anche perché sa che, tanto, chi dovrebbe intervenire a fermarla continua invece a lasciarla fare o, addirittura, a giustificarla - abusivamente -in nome della satira o, alle volte, perfino in nome del popolo italiano.
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La doppia morale del Bocchino

"Nicola Cosentino, Sottosegretario all'economia e candidato "in pectore" alla Presidenza della Regione Campania - continua ad insistere il suo collega di partito Italo Bocchino - deve dimettersi da tutto dopo che la Procura di Napoli lo ha accusato di collusione con il "clan" dei Casalesi".
Italo Bocchino nobile alfiere della più rigida etica politica? Un momento, attenzione, prima di applaudirlo. Perché c'è da ricordare un fatto quanto mai significativo: quando la stessa Procura di Napoli, il 28 gennaio scorso, gli ha notificato una informazione di garanzia nell'ambito dell'inchiesta "Global service" sulla manutenzione delle strade partenopee, lui, il severo e intransigente Italo Bocchino, non solo ha invocato ed ottenuto dai suoi colleghi di partito la massima solidarietà, ha avuto a che ridire nei confronti dei giudici e si è riempito la bocca di garantismo blà blà, ma non gli è passato neppure un momento per la testa di dimettersi dalla sua carica di vicepresidente dei deputati del Pdl. Ma allora? Delle due, allora, una. O, secondo Italo Bocchino, le dimissioni - come la giustizia - non possono e non devono essere uguali per tutti. O più semplicemente, a Italo Bocchino, il collega Nicola Cosentino gli sta proprio su quelle "due cose lì".
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Fascisticamente antifascisti

"Due degli studenti che avevano manifestato contro la riforma della scuola e che avevano distrutto, durante la marcia di protesta, auto e vetrine di negozi - hanno riferito i giornali - sono stati subito rilasciati dopo l'arresto e sono stati festeggiati come eroi dai loro compagni e come "star" dai fotografi e dai cineoperatori accorsi in massa davanti a Palazzo di Giustizia".
L'episodio, almeno per chi abbia ancora una manciata di indignazione in tasca, si commenta purtroppo da solo. Ma c'è anche di più. C'è che uno dei due studenti eroi-"star" indossava, quel giorno, una maglietta con su scritto, a tutto campo, antifascista. Il che testimonia quanto confuse siano le idee e quanto grande sia l'ignoranza di tanti giovani studenti manifestanti. I quali si dichiarano antifascisti, ma non sanno, evidentemente, che proprio i nazisti e i fascisti se ne andavano in giro a spaccare vetrine, proprietà e teste di altri. Oppure - ma questo sarebbe ancora più grave - lo sanno, ma mussolinianamente se ne fregano".
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Impar pantalone

"Le donne parigine - impone una legge risalente alla fine dell'Ottocento e tuttora in vigore - non possono vestirsi da uomini e, dunque, non possono indossare i pantaloni".
I gendarmi, tuttavia, continuano a far finta di non vedere come le donne parigine se ne infischino giustamente di quella legge polverosa e parruccona. Anche perché dovrebbero altrimenti arrestare, per prima, la "prima donna di Francia": Carla Bruni, di pantaloni, ne ha una bella collezione e li indossa con grande "nonchalance".
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martedì 17 novembre 2009

La fame nel mondo e gli appetiti della Fao

"Per fronteggiare la fame nel mondo - ha fatto sapere la Fao - servirebbe raccogliere 44 miliardi di dollari l'anno".
Se i numerosi e ricchi dipendenti della Fao riducessero un po' i loro stratosferici stipendi e le loro stratosferiche spese di rappresentanza, sarebbe sufficiente raccogliere subito, intanto, anche qualche miliardo in meno.
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Politica stupefacente

"I politici - è stato dato grande risalto - si sono sottoposti in buon numero, accogliendo l'iniziativa dell'onorevole Giovanardi, al test antidroga".
Sarebbe stato molto bello e responsabile, però, se il test fosse stato realizzato seriamente. Se, cioè, i parlamentari fossero stati chiamati a farsi analizzare la pipì senza preavviso. Come si fa, per essere sicuri, con i ciclisti e con i calciatori. Invece no. I parlamentari sono andati al test facendosi tagliare qualche capello e, soprattutto, quando lo hanno deciso loro. E si sa che il test del capello non è affatto sicuro e che, comunque, è sufficiente far trascorrere due giorni dall'ultima assunzione di droga per farne sparire le tracce perfino dalle urine. Tutto un bluff, dunque, tutta una ridicola esibizione. Senza curarsi, insomma, che occorrerebbe invece ben altro, non solo in fatto di droga, per cercare di riabilitare questa italica politica sempre più stupefacente.
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Se sei giusto, ti tirano le pietre

"Non è assolutamente etico e giusto - hanno riflettuto i miliardari tedeschi Peter Vollmer, Dieter Lehnkohl e Bruno Haas - che noi si guadagni così tanto e però, in proporzione, si paghino allo Stato tasse così inadeguate. E' per questo che abbiamo rivolto un appello, a tutti i miliardari del nostro Paese, per "pretendere" una imposizione fiscale più consona ai nostri altissimi redditi".
Corre voce che tanti miliardari italiani, venuti a conoscenza del fatto, abbiano subito elegantemente e civicamente così commentato: "Ma guarda 'sti stronzi!"
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Re Silvio

"Silvio - continua a sottolineare il Presidente della Camera ed ex segretario di An, Gianfranco Fini, spesso in privato e qualche volta anche in pubblico - si crede un monarca assoluto".
Silvio però, stando a certi suoi "sudditi", non sembra preoccuparsene. Dovrebbe cominciare a preoccuparsene, tuttavia, se venisse a sapere, un giorno, che Gianfranco Fini ha seriamente cominciato a studiare da regicida.
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Roberto il boxeur

"Roberto Sambuco, nominato recentemente "Mister prezzi" - si è saputo - tira di boxe tre volte la settimana".
L'augurio è che l'obiettivo sia quello di "fare neri" e di mettere al tappeto tutti i "pesi massimi" dei vari mercati speculativi.
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I due volti della giustizia

"La giustizia deve essere uguale per tutti - continua a sostenere la sinistra - e, dunque, no a qualsiasi forma di immunità che il governo vorrebbe introdurre".
Il principio non farebbe una piega, se non fosse però macchiato da una circostanza non certo da poco: Massimo D'Alema, Antonio Di Pietro e Claudio Fava, tanto per citare qualche caso, si sono tranquillamente avvalsi delle norme che l'Europarlamento ha varato per "immunizzare" i suoi eletti. Con ciò stabilendo, senza che nessuna sinistra si opponesse in sede di approvazione e di attuazione di quelle norme, che la giustizia - ahinoi - non deve essere affatto uguale per tutti.
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Traduzioni spazzatura

"Silvius Berlusconi ante iudices vocatur..." è l'inizio di un brano, contro il Presidente del Consiglio, che una professoressa del liceo scientifico di Trani ha dato da tradurre ai suoi allievi".
Ognuno, naturalmente, è liberissimo di giudicare il fatto come meglio crede. Quello che sarebbe ancora più grave, tuttavia, è se - a mo' di risposta per "par condicio" - un altro professore desse ora da tradurre ai suoi allievi un brano che, ad esempio, iniziasse così: "Petrus Marrazzo ex transexualibus vocatur..."
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A.A.A. cappellano cercasi

"In accordo con l'azienda sanitaria - ha fatto sapere la Diocesi di Bolzano e di Bressanone - stiamo cercando un assistente spirituale che possa prendere servizio, all'ospedale di Merano, dalla metà di dicembre".
Il fatto è normale solo in apparenza. Diventa inusuale ed originale ove si consideri che questa offerta di lavoro particolare è apparsa, insieme con i requisiti richiesti, tra gli annunci economici del quotidiano "Dolomiten". Un altro segno, dunque, dei tempi che continuano a cambiare. Una volta era "A.A.A. cercasi" barista esperto, commessa conoscenza lingue, baby sitter diplomata, collaboratrice domestica anche extracomunitaria, perfino tuttofare a luci più o meno rosse. Da oggi - "fiat voluntas Dei - anche "A.A.A. cercasi cappellano con studi teologici completati, patentino di trilinguismo, almeno un mese di praticantato nell'assistenza spirituale ospedaliera". Oremus, allora. Oremus perché esista ancora qualcuno con i requisiti e al quale possa andare bene il trattamento che gli verrebbe assicurato dall'ospedale di Merano e dalla Diocesi di Bolzano e Bressanone.
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Ma allora?

"La lobby dei professori - ha scritto Luigi Zingales- è seconda solo a quella degli avvocati. Farà di tutto per snaturare gli elementi innovativi della riforma scolastica che vede come un pericolo alla propria esistenza".
Ma chi è questo Luigi Zingales così "filogelminiano"? Non un simpatizzante del Governo in carica. Tanto è vero che quanto ha così scritto lo ha scritto, quale esperto internazionale di economia, sul settimanale "L'Espresso". Ma allora?
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Spioni on line

"Avvalendosi dei potenti mezzi di "Visible technologie" - è clamorosamente venuto alla luce - i servizi segreti americani sono in grado di andare a ficcare il naso in mezzo milione di siti al giorno curiosando tra post, blog, rweet, forum, foto e video. Obiettivo: assegnare un giudizio ad ogni pezzo di informazione raccolto e attribuire, ad ogni autore del pezzo, un documentato peso in base all'influenza esercitata".
Un occhio indiscreto bello e buono, insomma, attraverso il buco della serratura on line. Che, seppure a frugare tra informazioni certo pubblicamente disponibili, non fa l'effetto di un bell'agire. E, poi, una curiosità personale di ogni "blogger": ove anche questo mio blog fosse stato "scrutato" per caso dall'occhio grifagno della Cia, quale sarà stato il "rapportino" messo agli atti? Vai a saperlo. Perché i servizi segreti americani, proprio perché servizi segreti, non sveleranno mai il segreto. E non lo svelerà tanto meno, perché loro "longa manus", l'invisibile spiona "Visible technologie".
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Maratone

Il giudice italiano Armando Spataro - si è compiaciuto il settimanale tedesco "Der Spiegel" - ha corso la maratona di New York in sole tre ore e tredici minuti".
Giusto compiacimento. Ma ci sarà sicuramente un compiacimento ancora più giusto, soprattutto in Patria, quando il giudice italiano Armando Spataro farà correre la normale maratona giudiziaria di un cittadino comune, tanto per cominciare, in tre mesi e tredici giorni.
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venerdì 30 ottobre 2009

Fa' quel che suora dice e non quel che suora fa

"Nessun politico al mondo - ha tuonato Rosy Bindi, ospite di "Ballarò", quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è piombato al telefono in diretta - ha la possibilità di intervenire quando e come vuole in una trasmissione pubblica".
L'osservazione, per carità, potrebbe essere stata anche pertinente ed opportuna. Ma da quale pulpito è arrivata la predica! Perché sorella Rosy Bindi (lo ha dimenticato o ha finto di dimenticarlo?) si è comportata allo stesso modo già nel 1998. Era in onda una puntata della trasmissione "Per tutta la vita" condotta da Fabrizio Frizzi e, quando uno degli ospiti - Gianfranco Funari - si era lanciato in una giustamente severa requisitoria contro gli ospedali pubblici, la Ministra della salute - allora, appunto, sorella Rosy Bindi - aveva fatto irruzione, per telefono, come e quando aveva voluto. E per di più, al termine della sua irruzione tutt' altro che civile e pacata, aveva sbattuto il telefono in faccia a tutti senza nemmeno salutare.
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domenica 25 ottobre 2009

Bulli...

"La metà dei ragazzi che hanno compiuto atti di bullismo a scuola o in strada - è stato denunciato ad un Congresso in materia organizzato a Milano - ha già tre condanne in giudizio prima di avere compiuto i 24 anni".
Spaventoso. E, però, la società - soprattutto la famiglia, la scuola e la magistratura - continuano a minimizzare e ad assolvere. Dopo "Nessuno tocchi Caino" per gli omicidi, "Nessuno tocchi El Rey" per gli spacciatori di droga, "Nessuno tocchi Polanski" per gli stupratori, eccoci dunque, incredibilmente, a "Nessuno tocchi James Dean" per la "gioventù bruciata".
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... e bulle

"Il 48% delle denunce per bullismo - è emerso sempre dal Congresso di Milano - riguarda ormai le ragazze".
Le madri, che in molte si sono giustamente battute a lungo e con tenacia per l'uguaglianza nei confronti degli uomini, con le loro figlie, evidentemente, non sono riuscite a spiegarsi e ad essere chiare sul significato etico e sulla pratica concreta della parità dei sessi.
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giovedì 22 ottobre 2009

Guerra e pace in Vaticano

"Smettete di vendere armi all'Africa - ha implorato John Odama, vescovo di Gulu in Uganda - in modo da mettere in crisi i "signori delle guerre regionali"".
L'implorazione è partita, dal Vaticano, durante un sinodo inaugurato da Papa Benedetto XVI. Ma dal Vaticano - come è stato accertato - partono anche le compartecipazioni azionarie in banche che alimentano la fabbricazione e il commercio delle armi in tutto il mondo. Gliela farà il povero e semplice vescovo di Gulu in Uganda contro le ricche e potenti lobby dei mitra e dei carriarmati? Oremus, fratres.
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Il clima della politica

"Mai come oggi - ha affermato il presideente della Camera, Gianfranco Fini, durante un faccia a faccia con il pluriex Massimo D'Alema - serve tanto buon senso".
Il pluriex Massimo non se l'è sentita di negare. Si è limitato a replicare che oggi, però, non c'è il clima. Giustamente: da qualche giorno, infatti, sta piovendo e ha cominciato a fare freddo un po' in tutta Italia.
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Trattativa sì, trattativa no

"La trattativa, seppure embrionale, Stato-mafia - ha rivelato, in una intervista, il capo della Direzione nazionale antimafia, Piero Grosso - ci fu, eccome, e servì anche per salvare molti ministri di allora".
Ma, allora, perché tutti i testimoni fino ad oggi ascoltati in merito dai giudici della Procura di Palermo hanno tutti negato? E perché Piero Grasso, invece di essere intervistato dai giornali, non viene ascoltato da loro? Un altro capitolo amaro, amaro e inquietante, dell'Italia dei misteri.
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Le favole al contrario di Tonino Di Pietro

Berlusconi - se n'è uscito Tonino Di Pietro durante un colloquio televisivo con Lilli Gruber - è come Alì Babà perché Alì Babà era il capo dei quaranta ladroni".
Ma se ne "Le mille e una notte" - come tutti ricorderanno - Alì Babà era invece l'avversario e non il capo dei quaranta ladroni? Non resta, a questo punto, che una ovvia deduzione: Tonino Di Pietro, oltre a non conoscere l'italiano, non conosce neppure le favole.
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Vergogne

"Con la droga che spaccio durante la ricreazione a scuola - si è vantato una ragazzo di appena 14 anni a Roma - guadagno molto più di mio padre".
Chissà se il padre, appresa la cosa, si sia vergognato. Ma non di guadagnare meno di suo figlio quattordicenne: di avere fatto crescere un figlio quattordicenne così.
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Partire per la Russia e partire per l'Urss

"Berlusconi - si sono indignati a sinistra - non sarebbe dovuto andare in Russia senza avvertire".
Può darsi davvero - chissà - che si sia trattato di uno sgarbo istituzionale. Solo che, alla fine, lui è andato là e ha concluso alcuni importanti accordi economici. In altri tempi, invece, anche molti noti protagonisti della sinistra sono andati frequentemente in Russia (anzi, allora, in Urss) senza avvertire. E non per riportare risultati di importanti accordi economici "pro Italia", ma strategie e rubli "pro domo sua" da utilizzare nell'agone politico nazionale e internazionale. Una difesa di Silvio Berlusconi? No: una difesa della realtà di oggi e della storia di ieri.
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Attacco e difesa

"L'Italia - hanno continuato a pubblicare i "fogli" inglesi - ha sempre pagato i talebani in Afghanistan - per evitare attacchi ai suoi soldati".
Sarà vero? Chissà, ma il fatto è che, fino ad oggi, una tale asserzione non è stata mai corredata da prove. Sono clamorosamente emerse prove e testimonianze, invece, sui fiumi di sterline fatte arrivare, perfino tramite vie diplomatiche, dal Regno di sua maestà britannica ai feroci ribelli afghani. I giornali inglesi, dunque, come le inglesi squadre di calcio: la migliore difesa, cioè, è l'attacco. Salvo essere, però, sputtanati.
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Inquietudini a senso unico

"Anche per il Presidente Napolitano - ha titolato un giornale romano - il "caso Misiano" è inquietante".
D'accordo - ci mancherebbe - che non sia stato bello andare a fotografare, in una pubblica via, i calzini celesti del giudice Misiano. Ma perché, allora, è stato bello e non inquietante andare a fotografare gli slip neri o a fiorellini del Presidente del Consiglio e dei suoi ospiti in una sua residenza privata sarda?
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Michele dei miracoli

"Michele Santoro - ha rivelato un quotidiano a lui non affezionato - aveva acquistato una villa ad Amalfi, per 950 mila euro, macchiata però da un abuso edilizio. Lui aveva subito chiesto il condono e il Comune, in quattro e quattr'otto, scavalcando perfino le più vecchie richieste simili, lo ha regolarizzato".
Come definire il fatto? Un altro prodigioso miracolo di Sant'Oro.
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sabato 17 ottobre 2009

Cuore buono di "Nobel"

"Invierò in Afghanistan - ha annunciato il presidente degli Stati Uniti d'America, Barak Obama - altri 13 mila soldati".
Per fortuna che gli hanno appena conferito il "Nobel per la pace" altrimenti ne avrebbe inviati, al minimo, altri 130 mila.
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Il prudente Deodato

"Carlo Deodato, il capo di gabinetto del "ministro antifannulloni" Renato Brunetta - è stato confermato - percepisce tuttora tre stipendi: un primo (130 mila euro esclusi gli appannaggi vari) perché consigliere di Stato, un secondo (80 mila euro) perché capo di gabinetto, un terzo (28 mila euro) perché tecnico di supporto del Commissario straordinario per la gestione dell'emergenza idrica del Simbrivio".
Ma Carlo Deodato non aveva assicurato, qualche mese fa, che non avrebbe chiesto altre proroghe per rimanere ancora nell'incarico di consigliere di Stato? Sì, l'aveva assicurato. Ma, poi, non l'ha più fatto. Nel senso che ha rinnovato un'altra richiesta di proroga e questa richiesta di proroga è stata accolta a maggioranza con voto segreto. Che cosa dire, allora? Che Carlo Deodato, forse, si è comportato così non per attaccamento al danaro, ma per non rischiare le ire del "suo" ministro Brunetta. Il quale, a conoscenza che il proprio capo di gabinetto aveva rinunciato ad un lavoro, avrebbe magari potuto includerlo nella lista nera dei fannulloni. Con chissà quali conseguenze.
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Le carenze di Ignazio

"Ignazio Marino - ha sentenziato Rosy Bindi - non ha né il cuore né l'intelligenza per dirigere il Pd".
Il povero Ignazio Marino - anche se la Rosy finge di essere scesa soltanto ieri dalle virginee beatitudini lunari - non ha, soprattutto, l'appoggio necessario dei vecchi e sempre potenti boss del partito (lei compresa).
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Lapo senza soldi per i congiuntivi

"Uno dei nipoti di Giovanni Agnelli, Lapo Edovard Elkan - lo ha sottoscritto lui stesso nella sua dichiarazione Irpef del 2007 - ha guadagnato, l'anno precedente, appena 74 mila euro".
Ecco allora spiegato, finalmente, perché il povero Lapo, ogni volta che parla, sbaglia clamorosamente maschili e femminili, singolari e plurali, ma soprattutto indicativi e congiuntivi: come pagarsi, con quella miseria di reddito, un bravo insegnante per lunghe e impegnative lezioni di italiano?
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Confessioni superflue

"La droga - ha confessato Emanuele Filiberto di Savoia - l'ho provata anche io".
Se n'erano accorti, già da tempo, in molti.
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Il 46 è mio e me lo gestisco io

"La "Fiera del tartufo" di Sant'Angelo in Vado - hanno riferito i giornali - è arrivata alla sua 46.ma edizione, ma il campione motociclista Valentino Rossi ha diffidato il sindaco dall'usare il 46, nell'indicare appunto il numero dell'edizione della fiera, perché con quel numero ci corre lui sui circuiti mondiali ed è dunque suo".
Il sindaco di Sant'Angelo in Vado, giustamente, si è rifiutato di denominare la 46.ma "Fiera del tartufo" 45.ma più uno o 47.ma meno uno. Valentino Rossi farebbe invece cosa giusta, se andasse urgentemente per una tac: con tutte quelle cadute delle quali è rimasto vittima, durante tutta la sua gloriosa carriera, chissà...
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lunedì 5 ottobre 2009

C'è un lodo anche per Tonino?

"Affermando che non poteva non firmare la legge criminale sullo scudo fiscale - si è concesso ai "media" Antonio Di Pietro - il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha compiuto un atto di viltà e di abdicazione".
Quello che sorprende e che indigna non è tanto, conoscendo ormai tutti Antonio Di Pietro, quanto uscito da quella sua bocca lì. Quello che sorprende e che indigna è quanto non è uscito, almeno fino ad oggi, da alcun Palazzo di Giustizia. E, cioè, un procedimento, nei confronti dell'Antonio ingiurioso, per oltraggio al Capo dello Stato. Oppure sotto sotto, senza che alcuno lo sappia, c'è anche un "lodo chissà chi" che mette Tonino al sicuro da ogni giudizio?
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Bavagli fantasma

"No - ha gridato la sinistra, sabato 3, in Piazza del Popolo a Roma - no al bavaglio all'informazione".
Principio giusto e sacrosanto. Soprattutto, infatti, rispettato. E' sufficiente, per convincersene, dare uno sguardo ai palinsesti tv: lunedi, ore 21,1o, "L'infedele" di Gad Lerner; martedi, ore 21,1o, "Ballarò" di Giovanni Floris; martedi, mercoledi, giovedi e venerdi, ore 23,15, "Parla con me" di Serena Dandini; giovedi, ore 21, "Anno zero" di Michele Santoro e Marco Travaglio; sabato e domenica, ore 20,10, "Che tempo che fa" di Fabio Fazio; domenica, ore 14,30, "Mezz'ora" di Lucia Annunziata; domenica, ore 21,30, "Report" di Milena Gabanelli. E uno sguardo, anche, alla carta stampata: non solo - giustamente - i giornali dei partiti di opposizione, ma anche "Il Corriere della sera", "La Stampa", "Il Messaggero", soprattutto "La Repubblica" e "L'Espresso", perfino "Avvenire" e "Famiglia cristiana". Tutti rigorosamente antigovernativi, ma senza alcun reale bavaglio di sorta e, semmai, con legittime rimostranze in caso di eccessi che nulla hanno a che vedere con il giornalismo serio, con l'informazione obiettiva e con la deontologia professionale. Salvo, naturalmente, errori ed omissioni. E senza alcuna appartenenza partitica, ma nel doveroso rispetto della verità. Con il permesso dei presenti, il 3 ottobre, in Piazza del Popolo a Roma.
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Luciana tra il dire e il fare

Luciana Littizzetto - si è saputo - ha iscritto suo figlio, alle scuole medie, nell' "Istituto salesiano Valsalice" di Torino".
Ma la Luciana Littizzetto della dissacrante "gag" su "Eminens Ruini" e delle sue vigorose battaglie in difesa della scuola pubblica? Sì, proprio lei. Ma a questo punto, allora, dovrebbe velocemente preparare, per la sua affezionata casa editrice berlusconiana "Mondadori", una ristampa del suo ultimo libro. Cambiando titolo: da "La Jolanda furiosa" a "L'incoerenza della furiosa Jolanda".
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Cinque stelle

"Beppe Grillo - hanno informato i giornali - ha ufficializzato la nascita del suo "Movimento cinque stelle"".
Cinque stelle? Ma, allora, si tratterà di un raggruppamento politico di quattrro poveri gatti o di un albergo di lusso per un centinaio di sceicchi indigeni e no?
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giovedì 1 ottobre 2009

Questione di scudi

"Il Ministro Tremonti - ha bacchettato Fulvio Scaglione, vicedirettore di "Famiglia cristiana" - fa il filosofo, ma poi, con la protezione dello "Scudo fiscale", premia in sostanza gli evasori che riportano i loro miliardi in Italia".
Forse è giusto - perché no? - bacchettare chi permette agli italici peccatori di evasione fiscale di tornare mondi con qualche "pater, ave e gloria" sotto forma di una multa per penitenza. Sarebbe stato ancora più giusto, però, se "Famiglia cristiana" avesse bacchettato i peccatori che, con la benedizione dello "Scudo crociato", hanno esportato all'estero quei loro miliardi. E, invece, li ha sempre tacitamenete assolti nel nome del padre denaro, del figlio illecito interesse e dello spirito non certo santo dell'evasione.
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Travaglio di "gaffe"

"Francesco Rutelli - ha scritto "Il Fatto" di Travaglio - è tra quelli di sinistra che non è andato a votare, alla Camera, contro l'orrendo "scudo fiscale" del Governo".
Ma Francesco Rutelli, una volta tanto, è esente da colpe: lui, infatti, è senatore e, in quanto tale, è al Senato e non alla Camera che deve votare. Sempre più colpevole, invece, è l'arrogante Travaglio. Colpevole di ignoranza, di superficialità e di faziosità.
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L'ultra-Bersani

"Nei congressi che stanno precedendo le primarie per la scelta del nuovo segretario del Pd - ha titolato "Il Messaggero" - stravince Bersani".
Dev'essere vero. Anzi, più che vero. Perché, nell' occhiello dello stesso titolo, "Il Messaggero" annuncia che l'ex ministro è già "avanti in 16 regioni su 4". E dunque, continuando così, potrebbe alla fine primeggiare in 100 regioni su 20.
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Saloon 2009

Da oggi - è giunta notizia da Oltreoceano - nei bar dell'Arizona si potrà entrare di nuovo armati, ma, pena 30 giorni di carcere e 500 dollari di multa, non si dovranno consumare alcoolici".
Bene. Basta che l'avventore non vada per ordinare qualche bottiglia di whisky o qualche boccale di birra, potrà entrare nel bar anche armato fino ai denti. Ordinata una bottiglia di acqua minerale, però, potrebbe fare ugualmente una strage. Ma sarebbe, evidentemente, meno grave. E lo sceriffo, invece di arrestarlo, potrebbe magari dargli una pacca sulla spalla.
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Legami

"Sapete come fa l'amore Bossi? - si è compiaciuto di far ridere i suoi "plauditores" Silvio Barlusconi - La lega!"
Attenzione, però, a non scherzare troppo su certe cose e su certe persone. Un giorno - chissà? - qualcuno potrebbe far ridere così i suoi amici e compagni: "Sapete come fa la politica Berlusconi? Con Bossi che gliela lega!"
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martedì 29 settembre 2009

I grattamenti di Poste italiane

"Le Poste italiane - ha ufficializzato l' amministratore delegato, Massimo Sarmi - vorrebbero trovare chi le aiutasse a partecipare alla gara per assicurarsi la gestione del concorso "Gratta e vinci" fino al 2019".
Ma le Poste italiane - c'è allora da chiedersi - perché continuano a volersi occupare di mille attività non istituzionali e vanno sempre meno occupandosi di quelle istituzionali? Non è che, uno di questi giorni, tutto si ritroveranno a fare meno che - servizi divenuti, comunque, già da tempo carenti - consegnare la corrispondenza, vendere un francobollo, accettare un telegramma, un conto corrente, una raccomandata? A meno che l'amministratore delegato, Massimo Sarmi, non voglia impossessarsi del "Gratta e vinci" proprio per dare agli utenti una regola certa: tu gratta il biglietto e, se vinci, hai il servizio postale che ti serve. Se non vinci, il servizio postale che ti serve non lo puoi avere e grattati tu.
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domenica 27 settembre 2009

Ogni servizio sanitario è bello a mamma sua

Ad essere soddisfatto del servizio sanitario - è emerso dal "Terzo barometro annuale sulle preoccupazioni degli europei" - è soltanto il 9% degli italiani".
Le mamme dei medici e dei direttori sanitari di Asl e ospedali.
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Le pecore di Wagdy

"Cari fedeli - ha rinnovato l'invito l'Imam del Veronese, Wagdy Ghoein - governate le donne come le pecore perché sono stupide come le bestie".
Eppure qualcuno dei nostri politici vorrebbe che a tanti immigrati come lui fosse concessa dopo cinque anni la nazionalità italiana (benché irridente alla nostra Costituzione) e il diritto di voto (sicuramente soltanto agli uomini, magari somari come lui).
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Le prese in giro del principe verde

"Per contribuire a salvare l'ambiente - ha esternato il principe verde d'Inghilterra, Carlo in Camilla - i miei connazionali dovrebbero andare a piedi, in bici o a cavallo e lasciare l'auto in garage".
Responsabile esternazione. Che diventa una poco reale presa in giro, tuttavia, se si considera che il principe Carlo in Camilla va sì a piedi o a cavallo per svago. Ma, quando deve spostarsi non più per svago, va - a turno - su una delle sue sei auto: due Jaguar, due Audi, una Range Rovers e un'Aston Martin DB6.
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Gli uomini del cardinale

"I nostri uomini - ha voluto sottolineare il Presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinal Angelo Bagnasco - all'estero prestano servizio per l'ordine e per la pace".
Chi? Gli uomini della Guardia svizzera?
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mercoledì 16 settembre 2009

L'italiano in carcere

"In tutti "i carceri" minorili - ha dichiarato in tv il Ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini - occorre consentire la possibilità di conseguire la licenza elementare fino al diploma di scuola superiore".
Dieci e lode, al Ministro Gelmini, per l'ottimo obiettivo da far raggiungere ai giovani carcerati. Zero spaccato, invece, per la sua conoscenza della lingua italiana là dove dimostra di non sapere che il sostantivo singolare maschile carcere diventa, al plurale, femminile. E, dunque, è stato un grave errore dire "i carceri" anziché le carceri. Eh, sì, anche i Ministri della Pubblica istruzione, alle volte, avrebbero evidentemente bisogno di frequentare seri corsi di sostegno. O di ripetizioni a casa.
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Il Travaglio di Berlusconi

"I giornalisti italiani - ha fatto suo Marco Travaglio, in una rubrica su "L'Espresso", questo sentenzioso pensiero del "New York Times" - si dividono in due categorie: quelli che lavorano per Berlusconi e quelli che lo faranno".
Molti giornalisti italiani, giustamente, si sono dissociati da questo sentenzioso pensiero d'Oltreoceano. Marco Travaglio, invece, no. E, perciò, ora sono tutti in attesa del giorno in cui andrà, anche lui, a lavorare per Berlusconi.
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Sporco è bene

"Lavatevi il meno possibile - è lo schockante consiglio venuto dai ricercatori del "Mcd Biology" dell'Università del Colorado - perché l'acqua riduce fortemente le difese dell'organismo e, di conseguenza, non fa bene alla salute".
Da oggi, dunque, largo ai sozzoni perché si è scoperto che loro, pur sporchi e maleodoranti, godono di una sana e robusta costituzione e soprattutto perché, pur ripugnanti, non rischiano di trasmettere infezioni e malattie. Largo all'unto, alle incrostazioni di polvere e di materie varie, al sudore, all'afrore più intimo. E al rogo, invece, sapone e "shampoo". Bentornato insomma - con l'avallo scientifico del "Mcd Biology" dell'Università del Colorado - bentornato e buona salute a te, vecchio saggio puzzolente uomo delle caverne.
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E poi?

"Io - se n'è uscito Silvio Berlusconi, a La Maddalena, avendo accanto il Presidente del Consiglio spagnolo José Luiz Zapatero - sono il migliore premier degli ultimi 150 anni della storia d'Italia".
Dall' "unto del Signore" al "Signore in persona", dal "secondo dietro Napoleone" al "miglior premier di tutti i tempi". Complimenti. In attesa della prossima...
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Impar rigore morale

"Chi rappresenta le Istituzioni pubbliche - è la sintesi di un documento prodotto dall'Azione cattolica al termine di un suo convegno - deve avere una condotta personale sobria e rigorosa".
Sarebbe stato più giusto e più credibile, se il documento prodotto dall'Azione cattolica avesse incluso, senza ipocrisie, anche le Istituzioni di Santa Romana Chiesa.
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Core 'ngrato

"La "produzione" di un film che avrebbe dovuto "girare" alcune scene con Julia Roberts - è giunta notizia - a sue spese ha fatto pulire il quartiere napoletano di Forcella da rifiuti ed erbacce e ha provveduto ad eliminare più di trecento buche stradali".
Il sindaco Russo Iervolino di nome Rosa - giurano anche in Comune - non è diventata neppure di colore un po' rosso per la vergogna. E neppure così di "color d'angelo" da mormorare un timido, ma doveroso grazie alla "produzione" del film con Julia Roberts. Russo Iervolino Rosa ovvero "core 'ngrato 2009".
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giovedì 3 settembre 2009

Moniti

"Fation Dine - è accaduto - era stato condannato a due anni di reclusione per violenza sessuale, ma il Tribunale di Firenze lo aveva rimesso il libertà perché il prolungato stato di detenzione cautelare preventiva aveva fatto ritenere che avesse ricevuto un monito sufficiente".
Fation Dine, rimesso in libertà, non aveva affatto ricevuto, però, il minimo monito sufficiente. Tanto è vero che, appena due mesi dopo, ha ucciso a coltellate, durante una rissa a Borgo San Lorenzo, un ragazzo di diciotto anni. Della serie continua "quando il Tribunale continua a toppare". E certi giudici a non capire quello che fanno. Nell' attesa di ricevere, innanzitutto loro, moniti sufficienti.
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L'anima di Boffo

"Dio persegue le colpe - ha ricordato Benedetto XVI - ma protegge i peccatori, se cambiano vita".
Dino Boffo, il direttore di "Avvenire" venuto alla ribalta per certi peccatucci intanto condannati dalla giustizia terrena, ha fatto tesoro delle parole di Benedetto XVI e, infatti, sembra opportunamente deciso a voler cambiare vita. Intanto si è dimesso dalla direzione del giornale della Commissione episcopale italiana. Per il resto, speriamo. Anche per il bene della sua anima.
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lunedì 31 agosto 2009

Disgusti

"Il direttore del cattolico "Avvenire", Dino Boffo - ha messo in cassaforte prove e documenti "Il Giornale" - era stato rinviato a giudizio, il 9 agosto del 2004 nel Tribunale di Terni, perché aveva preso a perseguitare, con telefonate oscene e pedinamenti intimidatori, una signora rea di non voler accettare la relazione omosessuale di suo marito con lui. Poi un cospicuo risarcimento alla signora offesa (che aveva così ritirato la querela), il patteggiamento in Tribunale e il pagamento di un'ammenda di 516 euro in alternativa ai sei mesi di reclusione che avrebbe dovuto scontare".
Una notizia così, naturalmente, ha scatenaato subito fuoco e fiamme. "Disgustoso" ha commentato, con evidente irritazione, il presidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Angelo Bagnasco. Ma, sorprendentemente, il "disgustoso" non era riferito a chi aveva commesso il peccato, ma a chi quel peccato aveva reso noto. Come a ribadire, insomma, se a peccare è qualcuno di noi, lo scandalo non s'ha da conoscere. Fatevi i fatti vostri, anche se noi non esitiamo mai a farci i vostri. A noi sta bene avere, come direttore del cattolico "Avvenire", un personaggio così. A voi non deve importare un amato "tubo". A quel direttore - ha aggiunto, anzi, il cardinale Angelo Bagnasco - noi ribadiamo stima e affetto". Ma il cardinale Angelo Bagnasco ha pensato che, così stando le cose, tutti gli altri omosessuali - direttori di giornale o no - dovrebbero cominciare ad essere stimati ed amati anche loro - per cristiana "par condicio" - da Santa Romana Chiesa? E il peccatore Dino Boffo, da parte sua, ha pensato che da oggi, prima di strillare istericamente per la pagliuzza nell'occhio altrui, sarebbe meglio per lui cominciare a badare alla trave almeno nel suo occhio? Se così avessero pensato, il tutto finirebbe per essere giù meglio. Anzi, meno peggio.
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Da Napolitano a Bassolino

"La Presidenza della Repubblica - ha scritto il segretario Donato Marra al ministro Tremonti - risparmierà, il prossimo anno, altri tre milioni di euro".
Un'altra nobile, responsabile, grande decisione del Presidente Giorgio Napolitano. Cui, però, continuano a contrapporsi altre ignobili, irresponsabili e misere decisioni di personaggi istituzionali seppure, per fortuna, di gran lunga minori. Ultimo clamoroso episodio: l'ingaggio con ricco pagamento - da parte del Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino - di un esperto di olio di ulivo, di un assaggiatore di formaggi e di miele, di un consulente per la difesa personale, di un consulente per il cucito e di una commissione per il ballo. Il che è perlomeno vergognoso e addirittura strafottente. Non solo nei confronti dell'attuale difficile situazione economica, ma anche nei confronti del presidente Giorgio Napolitano. Napolitano e Bassolino, insomma, due Presidenti e due uomini della Campania. Ma con una concezione morale e un senso delle Istituzioni completamente contrapposti.
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domenica 30 agosto 2009

Asinaria

"Nei test di italiano - si sono strappati i capelli alla Università Ca' Foscari di Venezia - c'è stato anche chi, alla domanda di coniugare al passato remoto la prima persona del verbo cuocere, ha risposto "io cucinai"".
Ma su, c'è da capirlo il giovane neodiplomato dei nostri giorni: nell'incertezza tra rispondere "io cossi" e "io cocetti", meglio cambiare verbo, indossare per la circostanza il grembiule da massaia, accendere i fornelli e mettersi più facilmente a cucinare piuttosto che più difficilmente a cuocere. Senza peraltro preoccuparsi, purtroppo, di bruciare e di mandare in fumo, ancora una volta, il povero buon italiano.
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Sgarbi d'agosto

"Mettersi in coda nei musei ad agosto - ha sentenziato il superagitato fisico e mentale Vittorio Sgarbi - è una pazzia da "parvenu" dell'arte perché i musei possono essere visitati sempre".
E' un Vittorio, però, da capire. Lui, infatti, non ha lavorato mai in vita sua nel vero senso della parola e, dunque, non riesce a rendersi conto, pur nella sua conclamata superiore intelligenza, di una realtà più che scontata:la gente che lavora nel vero senso della parola lo fa tutti i giorni e i musei può perciò permetterseli solo quando può usufruire delle ferie. Sgarbi a parte e i suoi soliti sgarbati giudizi, comunque, molti autorevoli esponenti dell'arte e della cultura hanno invece apprezzato il fatto che molta gente, "rubando" tempo alle tradizionali alienazioni estive, sia andata a mettersi in coda nei musei ad agosto. E forse, in cuor loro, hanno auspicato che il Vittorio superagitato, in ferie tutto il resto dell'anno anche per visitare musei, vada finalmente a lavorare (nel vero senso della parola) almeno ad agosto.
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Marino il marziano

"La Rai - ha esternato Ignazio Marino, uno degli aspiranti alla segreteria del Pd - è lottizzata da altri due aspiranti segretari: Franceschini e Bersani".
Ignazio Marino, evidentemente, viene da Marte: non sa che il Pd e i suoi antenati hanno sempre sostenuto che la Rai è lottizzata da Silvio Berlusconi.
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Ritorno al "latinorum"

"La Chiesa - trapelano voci sempre più insistenti dai Sacri palazzi - ripristinerà, prima o poi, la Messa in latino".
Ma chi la capirà? Le vecchine che non hanno mai saputo un "acca" di latino e che biascicavano a suo tempo, per illudersi di partecipare al rito, il loro incomprensibile e incompreso latino maccheronico? I giovani che il latino se lo stanno vedendo sfilare volentieri da scuola e figurarsi se , prima o poi, accetteranno di farselo rifilare di nuovo in chiesa? Il commercialista specializzato in burocrazia contabile, l'idraulico specializzato in tubi cinesi, la casalinga specializzata in sughi al pomodoro, la segretaria d'azienda specializzata in tuttofare, l'autista del bus specializzato in traffico urbano e tutti gli altri (la stragrande maggioranza degli italiani) che il latino non sanno neppure che cosa sia? Ma, forse, ha ragione quel qualcuno che, negli ambienti della Curia, si dice abbia ironizzato così: "Meglio il latino dei nostri padri che l'ancora più incomprensibile tedesco del Santo padre". Amen. "Ammen", anzi, per le vecchie pie donne. O "a men" per i moderni giovani anglomani ciucci.
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sabato 15 agosto 2009

"Jackpot" e "chissenefrega"

"Doniamo quel multimiliardario "jackpot" del "Superenalotto" - ha proposto "Famiglia cristiana" - ai terremotati d'Abruzzo".
La proposta non solo cristiana non è stata presa, però, in alcuna considerazione. Il Governo, di solito così pronto a varare decreti legge, non si è nemmeno sognato di vararne uno "ad hoc". Gli scommettitori, da parte loro, non si sono fatti vivi per garantire che- nel caso la "supervincita" fosse stata dirottata, magari anche in parte, a tanta gente in difficoltà - non avrebbero fatto causa allo Stato per truffa e appropriazione indebita. Anzi. L'uno, il Governo, ha continuato a stropicciarsi le mani al pensiero (contabile) di tanti altri miliardi in entrata con tante altre scommesse prossime venture. Gli altri, gli scommettitori, hanno continuato a giocare imperterriti milioni di altre schedine al pensiero (egoistico) di intascare tutta per loro quella scandalosa fortuna. Con tanti saluti, dunque, all'equità e alla solidarietà laiche, all'amore e al conforto cristiani. Con un vergognoso "chissenefrega", insomma, dalle aule parlamentari sempre più vuote e dalle sale di scommesse sempre più piene. Alla faccia di "Famiglia cristiana". Ma, soprattutto, alla faccia delle povere famiglie terremotate d'Abruzzo.
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Tacchi alti e "suole" sindacali

"Proporremo in una mozione - ha anticipato il "Trade Union Congress", ossia il più grande sindacato inglese - che venga vietato alle donne di indossare scarpe con tacchi alti, nei luoghi di lavoro, perché questo fa loro male".
Il "Trade Union Congress" sarà pure il più grande sindacato inglese, ma, evidentemente, non si è ancora accorto - o finge di non accorgersi - che c'è ben altro che continua a far male alle donne nei luoghi di lavoro: gli stipendi più bassi a parità di funzioni e l'enorme difficoltà di fare carriera rispetto ai loro colleghi maschi.
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Sesso e veleni, attori e ragionieri

"Ma quale George Clooney "bomba sexy" - ha gettato veleno dalle colonne dello "Star Magazine" l'ex cameriera ed attuale "top model" Sarah Larson - quello ha la stessa prestanza sessuale di un impiegato di banca".
Va bene che Sarah Larson possa avere "rosicato" per essere stata abbandonata all'improvviso da George Clooney per un'altra, ma perché diffamare anche gli impiegati di banca? Loro, gli impiegati di banca, non l'hanno presa giustamente bene. Qualcuno, anzi, le ha scritto una letterina con il suo numero di telefono e l'ha invitata a fissare un appuntamento per provare quale possa essere invece la sua prestanza sessuale di bancario. Può darsi pure, insomma, che l'attore George Clooney possa "andare anche in bianco", ma l'esigente Sarah Larson venga a provare, prima di "sparare" sentenze stupide, le sensazioni e le soddisfazioni sessuali che potrebbe darle la gran massa dei ragionieri Rossi o Brown o Littermann o Mao Ciang di qualsiasi istituto di credito. Abituata, sì, a maneggiare soldi, ma - all'occorrenza - anche ninfomani deluse al veleno.
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domenica 9 agosto 2009

Pulizie ferroviarie

"Le Ferrovie dello Stato - ha fatto conoscere la Corte dei conti - sono state "ripulite" dal "profondo rosso" tradizionale dei suoi bilanci economici".
Complimenti. Ora, però, gli utenti si aspettano che vengano ripulite anche dal "profondo nero sporco" dei suoi treni. E dal "profondo marron pupu" dei suoi disgustosi ritardi.
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sabato 8 agosto 2009

Le strane lamentazioni del Niki

"I giudici - si è lamentato il Governatore della Puglia, Niki Vendola - mi hanno trattato come fossi Cuffaro".
Ma - potrebbe chiedersi qualcuno - chi è questo Cuffaro? Un pluriomicida? Uno stupratore? Un pedofilo? No: Cuffaro - per chi lo avesse dimenticato - è un ex Governatore della Sicilia che è stato chiamato a sua volta, dai giudici, per chiarire certi particolari. Cuffaro, dunque, Governatore come Vendola. E tutti e due "sentiti" per questioni amministrative da verificare. Ma, allora, perché Vendola avrebbe voluto un trattamento diverso, cioè migliore, rispetto a quello usato con il collega Cuffaro? Due le ipotesi. La prima: il Niki, pur così istruito, non sa o non ricorda il principio pur basilare che "la legge è uguale per tutti". La seconda: il Niki sa invece benissimo che la legge dovrebbe essere uguale per tutti, ma ricorda altrettanto benissimo che certi giudici la applicano a seconda di chi si trovano di fronte. E lui, che diamine, è il Governatore Vendola. Non di destra, cioè, né di centro. E dunque...
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Fischi stonati

"Il Ministro Bondi - si è visto sui teleschermi e si è letto sui quotidiani - è stato sonoramente fischiato durante la cerimonia in ricordo della strage alla stazione di Bologna avvenuta nel lontano agosto 1980".
Nemmeno un fischietto fioco fioco, invece, per i giudici che, tirando per i capelli una legge votata a suo tempo dal Parlamento, hanno rimesso in libertà piena, nell'aprile scorso, quel Valerio Fioravanti che per quella strage, oltre che per altri sette omicidi, era stato condannato, complessivamente, a 134 anni e 8 mesi. E, naturalmente, nessun fischietto fioco fioco neppure per quei parlamentari i quali avevano a suo tempo votato la nota "legge buonista per i cattivi" così amata da tanti giudici fino all'assurdo. "Nessuno tocchi Caino" si è data nome un'associazione. E, in certi casi, potrebbe anche essere giusto ed opportuno applicare il logo in concreto. Ma che adesso si pretenda non solo di non toccarlo, ma perfi no di non sfiorarlo potrebbe sembrare, a molti, una esagerazione più che eccessiva.
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mercoledì 5 agosto 2009

Lezioni

"Dal 10 al 12 settembre - ha annunciato l'ufficio-stampa del Popolo della libertà - si terrà, a Gubbio, la scuola di formazione dei quadri del movimento".
Tra le varie lezioni, magari, come conquistare una "velina".
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Aquile e colombe

"Se acquisti un'auto da me - è stata l'idea di un venditore di Kansas City - ti regalo un fucile kalashnikov".
L'idea da Far West 2009 - si è saputo - ha avuto un enorme successo. E questo anche nel quadro - come testimoniato da un istituto di ricerche americano - di una crescente richiesta di porto di armi in tutto il Paese. Forse, allora, non è un caso se il simbolo degli Usa sia un'aquila con gli artigli nelle zampe e non una colomba con un ramoscello di ulivo nel becco.
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Una beffa di nome Stefano

"Stefano Tanzi - si è saputo - ha chiesto di essere inserito, per 180 mila euro, fra i creditori privilegiati della nuova "Parmalat" e i giudici glielo hanno concesso".
Ma Stefano Tanzi il figlio di Calisto e uno dei suoi complici del crac della vecchia "Parmalat" che ha truffato migliaia e migliaia di risparmiatori? Sì, proprio lui. Proprio lui che, infatti, per questa complicità era stato condannato sia in Italia sia in Svizzera e che poi, però, era riuscito a cavarsela con una serie di patteggiamenti. Niente condanna scontata seriamente prima, dunque, e ora, nel ruolo concessogli di creditore privilegiato, anche lo scavalcamento di tutti i legittimi creditori ordinari. Non solo, insomma, lui non risarcitore, ma lui addirittura vittima da risarcire scavalcando perfino la fila. E qualcuno della fila si è chiesto, strabiliato, perché. Ma non c'è stata risposta: certi telefoni, in certi palazzi, in certe occasioni , sono sempre occupati.
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Questioni di lato

"Bravo - ha applaudito Antonio di Pietro le "sparate" di Beppe Grillo - per cambiare il Paese bisogna metterci la faccia".
Bisogna metterci, cioè, il "lato A". E questo è giusto. Ma Antonio di Pietro e Beppe Grillo sono proprio sicuri che, per cambiare il Paese, non ci stanno invece mettendo il lato opposto?
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Sostenibilità

"Una delle regole per fare "sesso ecologico" - si va leggendo, ultimamente, su alcuni siti internet - è avere un letto ecosostenibile"
Soprattutto, ecologia o no, sostenibile.
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Tempismo Lombardo

"Il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo - secondo un settimanale suo amico - ha speso oltre un milione di euro, lo scorso anno, per omaggi natalizi a giornalisti, assessori, consiglieri e funzionari regionali".
Ecco allora il motivo per il quale il Governatore Lombardo sta facendo in questi giorni fuoco e fiamme per avere, "da Roma", nuovi ingenti finanziamenti statali: deve cominciare a pensare in tempo, da buono e saggio amministratore, agli omaggi del Natale prossimo.
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giovedì 30 luglio 2009

In attesa del libidometro

"Se uno ti tocca, ti palpeggia, ti abbraccia - è, in sintesi e in buona sostanza, quanto contenuto nella sentenza numero 30969 della Suprema Corte di Cassazione - bisogna distinguere perché, se nell'atto non sussiste libidine, non sussiste neppure il reato di violenza sessuale".
Se questo ritiene la Suprema Corte, "fiat lex et lex fuit". Solo che, ora, qualcuno dovrebbe inventare, in tutta fretta, un libidometro. Un apparecchio, cioè, che sappia registrare, esattamente e scientificamente, se uno che tocca, palpeggia, abbraccia lo faccia con libidine oppure no. In modo che i supremi giudici possano regolarsi se addebitargli il reato di violenza sessuale. Oppure rimandarlo a casa felice, appagato e soddisfatto. Legitimato a rifarci il giorno dopo.
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Signori e no

"Non offenda - ha intimato al Capo dello Stato l'autodefinitosi difensore della Costituzione Antonio di Pietro - e, invece, spieghi il suo comportamento".
Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, non gli ha risposto con un sonoro pernacchio soltanto perché - come tutti hanno avuto modo di apprezzare da sempre - è un gran signore.
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Clandestini

"La Chiesa ci rimprovera l'introduzione del reato di clandestinità - ha sorriso il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - ma noi ci siamo rifatti, pari pari, alle leggi vaticane". "Al di là delle battute - gli ha replicato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - resta il fatto che, fino ad oggi, nessuno è stato mai imprigionato, da noi, per il reato di clandestinità".
Che cosa dire? Che tutti e due hanno detto una laico sacrosanta verità. Con un particolare, tuttavia, non da poco. Che macchiarsi del reato di clandestinità nello Stato della Città del Vaticano è praticamente impossibile e le celle, dunque, restano per questo vuote. Basta un esempio anche banale. Devi acquistare una supposta alla farmacia vaticana? Varchi il portone di Sant'Anna, ti ferma subito una guardia svizzera, gli devi mostrare la prescrizione medica della supposta, devi entrare in un ufficio, devi compilare un modulo dove per poco non ti si chiede anche quale misura di slip hai, devi riuscire dall'ufficio con il modulo timbrato e recante anche giorno ed ora, devi mostrare questo modulo ad un'altra guardia svizzera un poco più in là, devi fare in fretta a riuscire dal portone di Sant'Anna e, prima di uscire, devi riconsegnare il modulo con il tutto scritto di te. O no, ineffabile portavoce e scacciaclandestini padre Federico Lombardi?
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Opinionisti blu

"Emanuele Filiberto di Savoia - ha preannunciato "Canale 5" - comparirà nel ruolo di opinionista, in autunno, nella trasmissione domenicale condotta da Barbara D'Urso".
"Canale 5" non ha invece preannunciato il nome di chi è stato chiamato a scrivere sul copione le opinioni che Emanuele Filiberto imparerà a memoria e ripeterà a pappagallo. Perché - come si mormora nei salotti - il sangue del Fili sarà pure blu, ma le sue opinioni sono proprio grigie. Grigie come la nebbia. La nebbia del nulla.
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mercoledì 15 luglio 2009

Pd 1

"Il mio Pd - ha esternato Pierluigi Bersani, uno dei vari candidati alla prossima segreteria di quel partito - sarà una bocciofila".
Un vecchio militante, letta l'esternazione, si è rallegrato così: "Meno male, almeno cominceremo a fare qualcosa di utile, intanto, per i pensionati".
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Pd 2

Questo Pd è vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini - ha esploso la bomba Beppe Grillo - e quindi io mi proporrò, alle primarie di ottobre, per la carica di nuovo segretario".
Un vecchio militante, scosso dall' improvvisa esplosione, si è disperato così: "Va bene che, ultimamente, il Pd ha scelto la strada dell'avanspettacolo, ma mi sembrerebbe troppo formalizzare questa scelta con l'elezione a segretario di un capocomico volgare e qualunquista come il Beppe del "Vaffa day"".
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Pd 3

"Ma quale Pd in mano ad Ignazio Marino - se n'è uscito il di lui plurale Franco Marini - mica siamo in rianimazione".
Un vecchio militante, venuto a conoscenza dell' "uscita", si è preoccupato così: "Ma, allora, già non siamo più neppure lì?"
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Madoff 1

"Il finanziere americano Bernard Madoff - è giunta notizia - è stato condannato a 150 anni di carcere per avere truffato 46 miliardi a migliaia di risparmiatori".
In qualche parte del mondo, quindi, i finanzieri truffatori vengono destinati, dai giudici, a finire giustamente i loro anni in galera. In Italia, invece, i giudici continuano ad assicurare loro pace, felicità e libertà nelle loro lussuose dimore.
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Madoff 2

"Ma il finanziere americano Bernard Madoff - è giunta subito altra notizia - ha deciso di assumere e di pagare profumatamente un consigliere personale che sia dia da fare per assicurargli un carcere non troppo duro e gli insegni in qual modo evitare le prevedibili "durezze" dei secondini e degli altri reclusi".
Insomma - come ha egli stesso riconosciuto - giusti i 150 anni comminatigli. E, però, senza esagere. In cella, d'accordo, ma almeno come nel suo panfilo: comodo e con il rispetto della ciurma.
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martedì 14 luglio 2009

Furbizie curiali

"Quando i carabinieri lo hanno fermato all'uscita dell'autostrada Milano-Torino, gli hanno rilevato un tasso alcolico superiore al dovuto e gli hanno ritirato la patente - si è saputo - lui (certo B.C. originario di Bologna) si è giustificato dicendo che era un sacerdote, che aveva celebrato quattro messe e che, quindi, aveva dovuto bere quattro volte il vino sull'altare".
Peccato, però, che fosse una serata feriale. Che nei pomeriggi feriali non vengano mai celebrate addirittura quattro messe. E che quello nelle vene del furbo sacerdote non fosse, dunque, il santo sangue di Cristo, ma il vin santo di qualche osteria.
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Portogruaro Guiness

"L'Amministrazione comunale di Portogruaro - con una delibera - ha permesso che, sulle fiancate del pullmino messo a disposizione di anziani e disabili, comparisse la pubblicità di una ditta di onoranze funebri".
Sensibilità e buongusto da "Guiness dei primati".
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Regali 1

"Silvio - ha confidato il "premier" canadese Stephen Herper al termine del G8 dell'Aquila - tutto ok, ma fa regali troppo costosi".
Sorge, tuttavia, un sospetto: più che l'osservazione pertinente di un presbiteriano di ferro come lui, la preoccupazione di un "premier"che dovrà ospitare il prossimo G8 ed è obbligato a non sfigurare con i rituali diplomatici "cadeaux".
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Regali 2

"E' dovuto intervenire un ufficiale della Guardia di finanza - ha pubblicato il "Corriere della sera" - per tenere a bada la ressa dei giornalisti italiani e stranieri attorno al tavolo sul quale si trovavano i "kit" di "gadget" preparati al G8 per la stampa".
Nulla da dire - ci mancherebbe altro - sui giornalisti che, in piena libertà di stampa, fanno ressa per rompere le ossa al "premier" italiano. Ma che pena saperli fare ressa e rompersi le ossa tra di loro per agguantare un "kit" di "gadget" "made" nella vituperata Arcore.
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Regali 3

"Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti e attuale responsabile alla cultura nella Giunta comunale di Bologna - si sono meravigliati alcuni giornali - dopo avere fatto parte della giuria chiamata a scegliere la "miss gay felsinea", è stata omaggiata con un poderoso fallo di metallo montato su un artistico piedistallo".
Come ha reagito la vedova Nicoletta? E' diventata rossa? No. Si è rabbuiata? Neanche e, anzi, ha addirittura sorriso, compiaciuta, a tutta dentiera. Ma ha rifiutato, comunque, l'omaggio "osé"? Macchè: se l'è stretto affettuosamente al seno e ha sentenziato culturalmente: "Un regalo non lo si rifiuta mai". Mai, certo, signora Mantovani. Neppure quando, senza offesa per i gay, è un'offesa al buongusto.
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Il "lato b" di Abmadinejad

"Il Governo iraniano - è la notizia - ha bacchettato l'ambasciatore italiano a Teheran perché - testuale - la polizia del nostro Paese usa la forza contro gli oppositori del G8".
Il Governo iraniano? Sì, proprio lui. Quello che, anticipando un fatto che da noi non è poi neppure avvenuto, in casa sua ha soffocato nel sangue la protesta di quanti manifestavano contro i probabili brogli elettorali che hanno permesso a Mahmoud Abmadinejad di riconfermarsi presidente. Ma, allora, è proprio vero che l'ormai famoso "lato b" (quello in fondo alla schiena) va sempre più prendendo, un po' in tutto il mondo, il posto della faccia.
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Dal "che c'azzecca" al "chissene fotte"

"Antonio Di Pietro - si sono indignati i partiti sia di governo sia di opposizione - l'ha fatta grossa nell'acquistare (per 50 mila euro) uno spazio sull' "Herald Tribune" con il risultato, in sostanza, di infangare l'Italia intera".
Ma sembra che l'indignazione generale non abbia turbato minimamente l'Antonio furioso. Il quale non è stato udito pronunciare, questa volta, il vecchio tradizionale "che c'azzecca". Ma il nuovo più dipietresco "chissene fotte".
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lunedì 29 giugno 2009

"Menu" contro "menu"

"Ecco qua - è tornata all'attacco, in questi giorni, buona parte della stampa inglese - la nostra solita, cara Italia pastasciuttara".
In effetti - non si può negare - nel "menu" degli italiani continuano a primeggiare i "bombolotti alle alicette piccanti" di Silvio Berlusconi, i "tortiglioni dritti e duri al cefalo padano" di Umberto Bossi, il "pasticcio alla ferrarese natìa" di Dario Franceschini, le "penne all'arrabbiata ignorante" di Antonio Di Pietro, gli "spaghetti, aglio, peperoncino e olio santo di Pierferdinando Casini, i "vermicelli alla puttanesca" di Clemente Mastella, gli "strozzapreti alla radicale" di Marco Pannella. E, però, la stampa inglese farebbe bene a guardare, prima che nel piatto degli altri, il "menu" che continua a venire servito dalle sue più alte Istituzioni. Come, ad esempio, la "testa di cinghiale pressata" del premier Gordon Brown sempre più sotto il peso di una crisi politica ed economica senza precedenti, gli "zampini ripieni di maiale" di alcuni suoi ministri sorpresi con una certa loro cosa in certi sacchi sessuali e i "cavoli ripieni" di bravate e di insulsaggini dei principini reali. E allora, certo, Dio salvi la Regina. Ma con una mossa in più, per favore, salvi pure la serietà dei giornali del suo Regno.
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Precedenze

"Largo ai giovani - ha dichiarato, in una intervista, l'ex senatore ds Franco Debenedetti - solo sui tram la precedenza va ai vecchi".
Andrebbe, senatore Debenedetti, andrebbe ai vecchi perché, in realtà, i giovani con il fischio che danno la precedenza ai vecchi. Ma la spiegazione, ora, è nella sua dichiarazione: poiché i vecchi con il fischio che lasciano le loro poltrone politiche ed amministrative ai giovani, i giovani con il fischio che lasciano ai vecchi i loro sedili sui tram. Anche se i vecchi dei tram non sono gli stessi delle poltrone politiche ed amministrative.
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giovedì 18 giugno 2009

Cinismo da grattare

Sta per essere importato dall'Inghilterra - si dà ormai per certo nel mondo delle scommesse legalizzate - il "Gratta e vinci" vitalizio. Chi avrà la fortuna di "grattare" giusto, cioè, potrà non incassare più subito tutta la vincita, ma incassare un tot al mese fino al termine dei suoi giorni".
E poi dice che nessuno si preoccupa di quanti possono disporre soltanto di poche centinaia di euro al mese di stipendio o di pensione. Ora, con le vincite del "Gratta e vinci" un tot al mese, qualcuno potrà così arrivare, finalmente, anche a comprarsi il pane e il latte nella dificile ultima settimana. Solo qualcuno, appunto. Qualcuno di tanto in tanto. Ma questo il mondo delle scommesse legalizzate non lo dice. Quello che dice è - come solito - "ecco trovato un altro specchietto per le allodole con cui garantirci un'ulteriore entrata sfruttando le disperate illusioni di tante gente". E Stato e Chiesa, indifferenti, stanno a guardare. Avallano. E non hanno nulla da dire.
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La baracca non fa per il sindaco

Mentre i terremotati comuni dell'Abruzzo continuano ad essere ospitati nelle baracche o negli alberghetti della riviera adriatica - ha denunciato "Il Giornale" - il sindaco dell'Aquila e trenta suoi parenti sono stati alloggiati in un "residence" extralusso con tanto di tv al plasma, aria condizionata, garage, giardino con vista sul mare e piscina con idromassaggio".
Dice: ma i terremotati comuni sono terremotati comuni e, dunque, stanno bene nelle baracche e negli alberghetti. Dice ancora: il Comune, invece, è una importante Istituzione e chi lo rappresenta, dunque, non può vivere da sfollato. Questo qualcuno dice. Qualcun altro, però, dice che il signor sindaco dell'Aquila non si sarebbe sporcato affatto il blasone di politico e di amministratore pubblico - anzi - se fosse andato a vivere, come tanti altri sindaci abruzzesi, accanto ai suoi sfortunati cittadini. Ma soprattutto dice che, se il sindaco dell'Aquila avese pure avuto lo pseudodiritto di alloggiare in tutta comodità, non avrebbero dovuto in alcun caso averlo - come l'hanno invece avuto - le famiglie dei suoi fratelli e delle sue sorelle. Anche se l' "Unità" tace. E "Repubblica" pure.
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Ex

"La Giunta Bassolino - è trapelato - sta progettando di assumere 425 ex detenuti con il compito di accompagnare, e di proteggere dai delinquenti, i turisti che volessero addentrarsi in certe zone più pericolose di Napoli".
Progetto originale quanto nobile. Quasi come quello di un esorcista Amoch che progettasse di assumere un cinquecento ex indemoniati con il compito di accompagnare, e di proteggere dai diavoli, chi dovesse addentrarsi nei cerchi più oscuri e profondi dell'inferno.
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Le donne di Silvio e di Gheddafi

"Gheddafi - hanno informato i giornali alla vigilia del suo viaggio in Italia - vuole incontrare settecento donne italiane".
Un modo per far capire, forse, che lui, il vigoroso colonnello del deserto, usa marciare sempre alla grande e i più modesti numeri riferiti a Silvio Berlusconi, anche se da qualcuno amplificati a dismisura, lo fanno solamente ridere.
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Il Fili verso un nuovo esilio

"Io - ha fatto sapere Emanuele Filiberto di Savoia - appoggerò nei ballottaggi per la Provincia di Milano, contrariamente a quanto deciso dall'Udc in cui milito, il candidato del Pdl, Guido Podestà".
Il fatto è che, avendo il segretario provinciale dell'Udc preso la stessa decisione, gli organi nazionali del suo partito lo hanno immediatamente commissariato. Che cosa verrà deciso, ora, nei confronti di Emanuele Filiberto? Forse, chissà, l'esilio. Non dall'Italia, certo, come accaduto a tutti i Savoia viventi dopo la seconda guerra mondiale. Ma dal coerente e repubblicano Udc perché no?
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sabato 13 giugno 2009

La trave nell'occhio Usa

"Il processo italiano ad Amanda Knox per l'omicidio di Meredit Kercher - ha pubblicato in evidenza il "New York Times" - è assolutamente ridicolo".
Poiché il processo per l'omicidio di Meredit Kercher è ancora in corso, chiunque sia serio ed obiettivo avrebbe il dovere di astenersi da ogni prematuro commento. Al "New York Times", comunque, una domanda lecita ed opportuna: non gli sono sembrati invece ridicoli, anzi addirittura scandalosi, i processi americani - già conclusi - che hanno mandato assolti il pilota della strage del Cermis e il soldato Lozano che uccise il nostro agente Calipari e ferì la giornalista Sgrena?
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Vittorie sindacali

"L'azienda Costan di Belluno - è stato ufficializzato - ha inserito, nel suo nuovo patto aziendale, anche un "bonus" di cinquemila euro per il funerale di ogni suo dipendente".
I sindacati, nel siglare il nuovo patto contenente il "bonus", lo hanno definito, unanimamente ed entusiasticamente, un "moderno esempio di contrattazione da seguire su scala nazionale". Gli 829 dipendenti dell'azienda Costan, però, si sono limitati, più prosaicamenete, a grattarsi.
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I surgelati di Fioroni

"Se la bravura dipendesse dalla freschezza - ha esternato Giuseppe Fioroni del Pd dopo la sconfitta alle elezioni europee e in riferimento al successo ugualmente conseguito dalla giovane Serracchiani presentata dal suo partito nella Circoscrizione del nord-est - allora sceglieremmo sempre candidati surgelati".
Ma Giuseppe Fioroni è uno che conserva il suo "humor", ammirevolmente, anche nei momenti più tragici oppure, molto più probabilmente, la pesante sconfitta gli ha dato alla testa?
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Obiettivo Borghezio

"Io - si è dichiarata convinta Sandy Cane, nuovo sindaco di colore eletto a Viggiù nelle liste della Lega - spiegherò i neri al mio collega di partito Borghezio e lo convincerò che sbaglia".
Sandy Cane, magari, riuscirà pure a risolvere tutti i problemi di Viggiù, ma quello di convincere il suo collega di partito Borghezio sui neri sembra apparire un'impresa impossibile perfino ad una coraggiosa e determinata come lei.
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mercoledì 10 giugno 2009

Mollis lex, sed lex

"Il boss della mafia Giacomo Ieni detto "Nuccio" - ha in sostanza sentenziato il giudice Filippo Milazzo - deve lasciare il carcere ed essere trasferito ai domiciliari perché depresso e perché, dunque, l'affetto dei suoi cari sarà per lui la terapia migliore per riprendersi e guarire".
In attesa che al giudice Milazzo venga coerentemente assegnato l' "Oscar alla bontà", sarebbe interessante però sapere che cosa accadrà quando il boss "Nuccio", creatura, si sarà ripreso e sarà guarito dal suo grave disturbo. Tornerà, come sembrerebbe giusto, in galera? Oppure il magistrato dal cuore d'oro lo lascerà tranquillo a casa, cullato dall'affetto dei suoi cari - e, magari, dei suoi teneri picciotti - per non farlo ricadere, meschino, in depressione carceraria? C'era una volta "dura lex, sed lex" e, certamente, in alcune epoche e in alcuni casi si è esagerato. Oggi, però, sembra che qualcuno stia esagerando con "mollis lex, sed lex".
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Lotteria boomerang

"Hillary Clinton - è arrivata notizia dagli Usa - ha promosso una lotteria (5 dollari a biglietto) per pagare gli oltre due milioni di debiti accumulati per la sua campagna elettorale. Primo premio in palio: una giornata con suo marito Bill".
Sembra che, fino ad oggi, il biglietto della lotteria sia stato acquistato da una sola persona: Monica Lewinsky.
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mercoledì 3 giugno 2009

Spot santi

"Non prevalebunt" ("Non prevarranno") è sempre stata una certezza di Santa Romana Chiesa.
Ma, forse, le forze del male. Perché le forze del ricco e potente mondo pubblicitario hanno finito per prevalere, in questi giorni, proprio nei più alti sacri palazzi. La Radio vaticana, dal 6 luglio, comincerà infatti ad aprire i suoi microfoni - oltre che al Vangelo, ai Rosari e ai discorsi del Papa - alle lusinghe del mercato. Anche se - come si augurano molti cattolici perplessi - con un "vade retro" ("vattene") almeno alle pubblicità del "Viagra", dei "condom", dei topless". E anche del "vin santo".
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Pannellate

"Chiamate gli elettori - ha esortato i "suoi" il radicale Marco Pannella - anche alle due di notte".
Uno dei "suoi" - come si è saputo - ha accolto l'esortazione. Questi i risultati di cinquanta telefonate: tredici mancate risposte, quindici microfoni riabbassati in silenzio con rabbia e ventidue inviti ad andarsela a prendere in un certo posto.
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domenica 24 maggio 2009

Terremoti

"All'Aquila - si è meravigliato per primo il segretario generale del Comune - i residenti sono 70 mila, ma le domande fino ad oggi presentate, per avere dallo Stato i soldi necessari alla riparazione o alla ricostruzione delle case danneggiate dal terremoto, sono circa 100 mila. E, dunque, circa 30 mila in più".
All'Aquila, evidentemente, c' è stato un pauroso terremoto anche nella matematica. Oltre che nell'etica di qualcuno.
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Due visioni per una vittoria

"Vinciamo, eccome!" è lo slogan che campeggia nei manifesti fatti affiggere, dal pd Penati, a Milano e provincia.
Complimenti e auguri all'entusiasmo e all'ottimismo del pd Penati. Non tutti, anche nel suo schieramento, la vedono però così rosa. Un operaio in tuta, dopo avere letto lo slogan in una via di Cinisello Balsamo, se n'è andato borbottando: "Vinciamo, e come?".
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Dario e la Veronica

"Inviterei volentieri a cena - ha confidato ad un settimanale popolare il segretario in transito nel Pd, Dario Franceschini - Veronica Lario. Basta, però, che non si parli di suo marito".
Bricconcello di un Dario. Precisato che non vorrebbe parlare del di lei marito, di che cosa vorrebbe parlare con la bella Veronica?
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Addio dolce e gabbana

"Con una ingegnosa copertura in Lussemburgo - ha fatto sapere la Guardia di finanza all'Agenzia delle entrate - gli stilisti Dolce e Gabbana hanno nascosto ingentissimi guadagni al Fisco italiano e ora, dunque, dovranno essere chiamati a pagare una multa di 800 milioni di euro".
Per Gabbana, insomma, non più... dolce. E, per Dolce, non più protezione di ... ampia e calorosa gabbana lussemburghese. Per i contribuenti onesti italiani, invece, "noi speriamo che loro non se la cavino" in qualche modo.
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Metamorfosi

"Si chiamava Katherine, era bellissima e corteggiatissima dagli uomini - è la rivelazione venuta dalla Gran Bretagna - ma lei aveva sempre preferito le donne. Poi un giorno, per trovarsi ancora meglio con le donne, aveva deciso di sottoporsi ad una radicale operazione ed era diventata uomo con il nome di Adrian. Solo che, ora, all'ex Kaytherine e attuale Adrian non piacciono più le donne, ma va pazza per gli uomini"
Fatti suoi, ci mancherebbe altro, con gli auguri di tanta felicità. Ma - si può essere certi - anche con la curiosità della stampa scandalistica di tutto il mondo che si darà da fare per conoscere che cosa vorrà fare da grande, finalmente e sessualmente, non si capisce più bene se Katherine
o Adrian.
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Le spesucce di Britney

"La "popstar" americana Britney Spears ha speso a dicembre dell'anno scorso - anche se la notizia è arrivata solo oggi sulle "pagine rosa" - 3400 dollari per le palle dell'albero di Natale".
Scandalosamente troppo, visti anche i tempi che corrono per tanti americani senza più risorse neppure per le necessità vitali? Indubbiamente sì. Ma nulla in confronto a quanto ha sborsato, senza battere ciglio al "rimmel", per disfarsi di altri gingilli venutigli invece a noia: quelli del "rapper" e ballerino Kevin Federline, liquidato - come marito - con ben 600 mila dollari.
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Monza, l'Eur e i vialetti dei giardini vaticani

"Ogni Nazione - ha pigiato sull'acceleratore il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - può ospitare un solo "Gran premio automobilistico", quello italiano continuerà ad essere ospitato a Monza e, quindi, il sindaco di Roma abbandoni pure il progetto di un "Gran premio" all'Eur. Se vuole, magari, può sempre accontentarsi di un "Gran premio del Vaticano" ".
Il sindaco di Roma - stando a voci raccolte in Campidoglio - non sarebbe rimasto però impressionato dallo sprint di Roberto Formigoni e non avrebbe pigiato il piede sul freno del suo
"Gran premio dell'Eur". Anche se - come va sussurrando qualche maligno - ha già devotamente chiesto di poter contare e misurare i rettilinei e le curve dei vialetti dei giardini vaticani alle spalle della basilica di S. Pietro.
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