Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 28 marzo 2013

Rosy e l'inciucio

"Se si fa l'inciucio con il Pdl - ha minacciato, in pieno Transatlantico alla Camera, Rosy Bindi - io mi dimetto da presidente del Pd".
Più di un pd, conosciuta la minaccia, quasi quasi sarebbe propenso a fare l'inciucio con il Pdl.
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L'ora di Monti

"Non vedo l'ora - ha detto, ai deputati in aula, il "premier" uscente Mario Monti - di essere sollevato dall'incarico".
Che venisse sollevato dall'incarico, per quanto combinato con i suoi ministri tecnici, gli italiani non vedevano l'ora già da tempo.
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I traditori del Rosario

"Fuori dalla Giunta regionale siciliana - ha dunque confermato il Governatore Rosario Crocetta - sia Franco Battiato per le sue volgari affermazioni contro le Istituzioni repubblicane sia Antonino Zichichi per le sue intenzioni, da tutti malviste, di riempire l'isola di centrali nucleari".
Ma quali motivi avevano spinto il Governatore Rosario Crocetta, appena quattro mesi fa, a chiamare in Regione due personaggi a tutti noti per le loro eccezionali qualità professionali, sì, ma politicamente "pericolosi" e un po' troppo così? Per "rari lustru" (dare particolare visibilità) alla sua Giunta e "fari scrusciu" (fare rumore) sul suo nuovo metodo di scelta degli assessori. Cosa che, in effetti, gli è pienamente riuscita. Seppure in parte e seppure involontariamente, con Franco Battiato e Antonino Zichichi. I quali, anche se presenti fino a ieri in aula con il contagocce, sono ugualmente riusciti a "rari lustru" e a "fari scrusciu". Peccato, però, in negativo.
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Ahi, ahi,ahi, "5 stelle"

"Il vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana, il "5 stelle" Antonio Venturino, è stato invece sorpreso - come da foto scattate a Palermo - mentre stava salendo a bordo di una di quelle lussuose "auto blu" tanto avversate e criticate, giustamente, dal "suo capo" Beppe Grillo".
Colto con il sorcio in bocca, il "5 stelle" disubbidiente e incoerente ha cercato di giustificarsi così: "Ho dovuto utilizzare l'auto della Regione perché io non ne possiedo una personale". Il che avrebbe potuto anche in parte giustificarlo, se non fosse però venuto alla luce che il "5 stelle" non solo sta incassando quei "buoni benzina" che sono - sempre, giustamente, secondo il "suo capo" - un altro indecente privilegio da abbattere, ma li sta addirittura incassando tranquillamente, senza alcuna vergogna, pur non avendo - come da lui sostenuto - la macchina personale. Ciò dunque  appurato clamorosamente, che  cosa intende fare, del "suo impudente peccatore" Antonio Venturino, il furioso Beppe Grillo-Savonarola?
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mercoledì 27 marzo 2013

Attenti al bene

"Tutti - si è ascoltato durante le consultazioni per la formazione del nuovo Governo - vogliono il bene degli italiani".
Perfetto. Ora, però, gli italiani stiano attenti a non farselo portare via da nessuno.
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Dal "bon ton" di Battiato al "bon ton" di Grillo

"Bersani, Berlusconi, D'Alema, Cicchitto, Monti, tutti padri puttanieri della politica che ci prendete allegramente per il sedere con i vostri appelli quotidiani per la governabilità - ha scritto, sul suo "blog", il sempre più raffinato urlatore Beppe Grillo - noi "5 stelle" vi cacceremo".
Dopo le "troie parlamentari" del cantautore Franco Battiato, dunque, i "puttanieri politici" di Beppe Grillo. Evviva il nuovo che avanza. Nel dibattito e nel confronto politico come, in generale, nel più scelto uso del vocabolario italiano. Al di là di questo, comunque, una domanda sempre più attinente: ma perché certi personaggi, invece di continuare ad aggirarsi vergognosamente sotto i riflettori delle Istituzioni e dei "media", non tornano a tempo pieno sotto i riflettori di palcoscenici meno impegnativi e più da loro? Perché, insomma, Franco Battiato non torna completamente ai suoi concerti di piazza e Beppe Grillo alle sue esibizioni negli spettacoli di varietà? La politica, una volta, si formava nelle scuole di partito. Quelle scuole, ora, non ci sono più. Ma sembra non ci siano più - in numero sempre maggiore di casi - nemmeno le scuole del rispetto, dell'educazione, della serietà e del senso civico.
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Requiescat in pace

"Se Berlusconi morisse - si è visto arrivare questo auspicio, per lettera, il vescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco - ci libererebbe da un peso".
L'auspicio era firmato, impietosamente, da un diavolaccio di un "grillino" o di un "piddino"? No. La firma era, cristianamente, di un prete: don Paolo Farinella. La cui aspirazione alla santità - così come, magari, la sua propensione al perdono - "requiescant in pace". Riposino in pace, cioè, almeno fino ai solenni funerali del "fratello" Silvio.
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martedì 26 marzo 2013

Secondo logica

"Nel 2012 - ha scritto nel suo rapporto la Commissione dell'Unione europea sull'occupazione - lo stress economico ha avuto ripercussioni soprattutto in Italia".
Conseguente: soltanto l'Italia, infatti, ha avuto un Governo come quello di Mario Monti e dei suoi tecnici "masterizzati".
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Le dimissioni tardive del Ministro Terzi...

"Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi - subito dopo la sua audizione sulla incredibile vicenda dei "marò" Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - ha annunciato le sue dimissioni".
Un commento? Se si fosse dimesso prima, sarebbe stato molto meglio. Per l'Italia e per i due "marò".
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... e la risalita del ministro Di Paola

"Io invece - ha commentato il Ministro uscente della Difesa, Di Paola, le dimissioni del suo collega agli Esteri, Terzi - io, invece, resto accanto ai "marò" e non abbandono la nave".
Semplice, anche in questo caso, il commento. Sarebbe stato più esatto dire: abbandonata per mesi la nave, adesso non continuo a scappare, ma - anche se tardi -  risalgo a bordo.
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Benedizioni

"Il segretario Bersani - ha fatto conoscere l'ufficio-stampa del Pd - ha ricevuto anche il presidente della Commissione episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco".
Per farsi benedire? Magari non in senso liturgico, ma in senso politico.
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Le analisi di Grasso, l'anatomia politica di Travaglio

"Basta processi come gogne pubbliche - si è indignato, durante la trasmissione "Piazza pulita", il neopresidente del Senato ed ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso - Le "inchieste show" sono anticostituzionali".
Dovrebbe essere giusto e normale per tutti. Per Marco Travaglio, il quale di "gogne pubbliche" e di "inchieste show" è uno dei più professionali operatori, sarà invece una nuova gravissima testimonianza, sicuramente, di come il neopresidente del Senato ed ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso abbia il cuore con un ventricolo destro a pulsare di più rispetto al ventricolo sinistro. Perché così insegna il suo testo personale di anatomia politica.
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Carriera lunga, ma memoria corta...

"La destra italiana - ha detto il cantautore Franco Battiato, a Parigi per promuovere il suo ultimo disco - è una cosa che non appartiene agli esseri umani".
A uno, per carità, la destra italiana può anche fare schifo. Anche se la democrazia sta lì a garantire sì la libertà  di espressione di ognuno, ma non anche - fino a prova contraria - il razzismo e certe teorie di stampo nazista. Ma, poi, il cantautore Franco Battiato è sicuro di non essere in contraddizione con se stesso e di poter affermare certe cose da spirito puro? No perché lui - lunga la sua carriera, ma evidentemente corta la sua memoria - ha avuto concreti rapporti, ad esempio, dieci anni fa, con la "destra animale". Uno, ad Anagni, quando accettò cento mila euro, nientemeno che da quel Franco Fiorito balzato poi alla ribalta delle "cronache nere" della Regione, in occasione delle celebrazioni del settecentesimo anniversario del famoso schiaffo del generale francese Guglielmo di Nogaret a Papa Bonifacio VIII. Un altro, alla Palazzina Liberty di Milano, quando cantò, sempre euro alla mano, in occasione della festa organizzata da "Alleanza nazionale" di Fini. E, se qualcuno arrivò perfino ad accusarlo di essersi venduto al nemico, lui rispose aditittura sdegnato: "Vado a cantare il mio repertorio davanti ad un pubblico che non va discriminato". A meno che Franco Battiato, allora, non facesse differenze fra pubblico umano e pubblico animale. Tutti e due degni di ascoltare il suo repertorio, basta che gli facessero suonare gli euro in tasca.
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... e volgarità da trivio

"Non è che Franco Battiato - trasferendosi poi a Bruxelles per partecipare ad un convegno sul turismo in qualità di assessore alla Regione Sicilia - durante il volo sia tornato in sé. Anzi".
Che cos'altro ha detto, dunque il cantautore evidentemente suonato? Che - testuale - "ci sono troie, in giro nel Parlamento italiano, che farebbero tutto. Dovrebbero aprire un casino". Ma un "casino" lo ha subito aperto lui perché si è giustamente levata, a partire dalla neopresidente della Camera, Laura Boldrini, una generale sdegnata reazione a quelle volgari quanto gratuite parole. Tanto che lui, il cantautore suonato, ha cercato di rimediare alla sua stonatura clamorosa in qualche modo. Ma in modo da meritarsi un coro ancora più sonoro di fischi da parte di quanti dai cantautori anche famosi non si fanno certo incantare. Come ha infatti cercato di rimediare Franco Battiato? Dicendo di essere stato frainteso. Lui, cioè, quando ha usato l' espressione "troie", non ce l'aveva con le donne parlamentari in particolare, ma sia con quelle donne sia con quegli uomini i quali, con i loro comportamenti da "prostitute politiche", avevano aperto un vero e proprio "casino" nelle Camere appena sostituite. E, dunque, nemmeno nulla a che vedere con le Camere appena elette. Più che un rimedio, perciò, una nuova dichiarazione. Che, comunque, lascia immutato un insulto nei confronti del Parlamento. Anche se di un Parlamento di ieri. E lascia, anche, il disgusto per un linguaggio in ogni caso inaccettabilmente volgare. Perché tutto si può dire, di tutto si può essere più o meno personalmente convinti, di tutto - magari - si può anche avere ragione, ma nessuno - neppure un cantautore suonato - può permettersi di insultare così gravemente e rozzamente le Istituzioni. Cantarle, insomma, può pure essere giusto, ma le note della canzone devono rimanere nello spartito della correttezza, dell'educazione e del buongusto.
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lunedì 25 marzo 2013

Assurdo, ma così

"Se Silvio Berlusconi e Pierluigi Bersani facessero un passo indietro - vanno dicendosi sempre più convinti in molti - tutto sarebbe più facile e più costruttivo".
Probabilmente sì. Ma, specialmente in Italia, è difficile che qualcuno accetti di ritirarsi nell'ombra proprio nei tempi più bui. Assurdo, ma così.
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San Gennaro, pensaci tu

"Servirebbe - ha dichiarato Pierluigi Bersani - un Governo che, in una situazione come questa, facesse miracoli".
Beh, certo, se non è proprio così, molto poco ci manca. Allora, però, l'esploratore incaricato dal Capo dello Stato potrebbe magari rivolgersi, per intercessione del sindaco "arancione" di Napoli Luigi De Magistris, a San Gennaro.
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Taglio anch'io? No, tu no

"La società "Italia lavoro" - è uscito allo scoperto - ha poco più di 400 dipendenti, ma ben 740 collaboratori esterni che le costano circa 30 milioni l'anno".
In tempi di "spending review",  però, non si sarebbe dovuto dare un taglio anche a tanti, troppi collaboratori esterni? Certo. Ad eccezione, evidentemente, della società "Italia lavoro". La quale - ecco la ciliegina sulla torta - è una partecipata al 100% del Ministero dell'Economia. Il Ministero, cioè, dell'uscente Grilli. Che se lo scopre Grillo...
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Indistruttibile Guantanamo

"Chiuderemo - aveva promesso il Presidente Barak Obama - la terribile prigione di Guantanamo nella quale sono stati violati i più elementari diritti umani".
Ebbene, dopo la promessa di alcuni mesi fa, Guantanamo è stata finalmente chiusa? No. E' stato chiuso l'ufficio che avrebbe dovuto chiudere la terribile prigione. "Congratulation".
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domenica 24 marzo 2013

Gli algoritmi dell'Atac

"Il Pdl ha chiesto di pagare di tasca propria - in occasione della manifestazione di sabato in piazza del Popolo a Roma - l'utilizzo, per quattro ore, della metropolitana, del tram della linea "2" e di ottanta "bus navetta": totale 81.009 euro".
Chi ci ha guadagnato, chi ci ha rimesso? L'Atac (l'azienda romana dei trasporti urbani) ha fatto conoscere che, avendo realizzato i suoi calcoli su una stima fondata - nientemeno - sugli algoritmi, non ha operato in perdita. Ha giudicato il fatto, anzi, un "precedente commendevole" e un "esempio da seguire". Berlusconi o non Berlusconi, insomma, magari facessero tutti così quando ci sono manifestazioni di massa, ma anche partite di calcio e grandi concerti. Quando, cioè, metropolitana, tram e bus sono costretti a intensificare il servizio e, però, a pagare il biglietto sono sempre in pochi. E - algoritmi alla mano - a rimetterci è sempre l'azienda romana dei trasporti. Ma Berlusconi - potrebbe osservare giustamenete qualcuno - è miliardario e può permettersi simili cose. Certamente. Solo che simili cose, volendo, potrebbe permettersele anche chi allestisce ogni altra manifestazione di massa, una partita di calcio, un grande concerto. Associazioni e organizzazioni che non sono miliardarie, ma milionarie sì. E qualcuna non paga, oltre al biglietto del bus, nemmeno giuste tasse e l'Imu.
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L'Italia nuova

"Io e Mario Balotelli - ha garantito il calciatore milanista Stephan El Shaarawy - siamo l'Italia nuova".
Se lo venisse a sapere Beppe l'urlatore, li ingaggerebbe subito nella sua squadra e li proporrebbe, nel suo Governo dei sogni, come Ministri - per dire - all'Economia (in quanto esperti nel gestire ricchissimi patrimoni) o ai Trasporti (in quanto abituati a frequentissime trasferte in treno e in aereo). Magari no, invece, alla Cultura (in quanto abili a pensare solo con i piedi) o alla Difesa (in quanto eccezionali attacanti).
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Slogan

"Il senatore Ignazio Marino - nel lanciarsi nelle  primarie che dovranno designare il candidato pd a nuovo sindaco di Roma - ha scelto, come suo slogan, "Daje".
Peccato che non intendano passare per le primarie anche gli altri partiti che aspirano al Campidoglio: il candidato del Pdl avrebbe scelto come suo slogan, magari, "Forza regà". E quello dell'Udc di Casini, forse, "Annamo belli".
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sabato 23 marzo 2013

La "patacca" indiana al Governo italiano

"Come vi siete permessi - si è irritato il Ministro indiano della Giustizia, Ashwani Kumar, con il collega degli Esteri, Salman Khurshid - di dare garanzie all'Italia sulla sentenza che il Tribunale dovrà emettere a carico dei due "marò" Massimiliano Latorre e Salvatore Girone?"
Ecco qua, dunque. Il Ministro degli Esteri indiano ha messo, sul piatto di una stravagante e irrituale intesa diplomatica con l'Italia, una "patacca" bella e buona, quando ha garantito "di suo" che i due "marò" non sarebbero stati condannati a morte in alcun caso, e il nostro Governo uscente, evidentemente pirlo-tecnico, se l'è messa in tasca tutto contento. Ora è chiaro che l'India non avrebbe mai avuto l'interesse, anche per tutelare la sua immagine difronte al mondo intero, a condannare a morte i due "marò". E perciò, quando i due "marò" torneranno sani e salvi in Italia, gli ex del Governo pirlo-tecnico evitino di far passare il fatto come un loro successo. E - quale "damnatio memoriae - gettino nella pattumiera la "patacca" indiana che tanto avevano esaltato come una preziosa moneta d'oro politico-diplomatica. Con tanta autocritica, se possono, e con tanta vergogna.
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Bersani, cavallo e re

"Quello che abbiamo fatto fin qui - ha dichiarato Pierluigi Bersani, incaricato di trovare la maggioranza al suo possibile Governo - non è la mossa del cavallo".
Ma il cavallo al gioco degli scacchi? Nel Pd, in molti, hanno interpretato così l'ennesima metafora. Ma molti, sempre nel Pd, sono un po' in ansia perché Pierluigi Bersani, avendo accettato un incarico condizionato dal Capo dello Stato, potrebbe stare lì lì - sempre come metafora - per finire sotto scacco matto.
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Hitler e Flores D'Arcais

"Anche Hitler - ha "comiziato" il direttore di "MicroMega", Paolo Flores D'Arcais, a proposito dei 300 mila convenuti al raduno di Silvio Berlusconi in piazza del Popolo a Roma - anche Hitler riempiva le piazze".
E' vero. Come le riempivano, anche, Mussolini e Stalin. E come le riempono oggi, oltre a  Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani e Beppe Grillo. Ma non lui, Paolo Flores D'Arcais, al comizio, sempre a Roma, in piazza Santi Apostoli. Invidia, allora, o che?
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venerdì 22 marzo 2013

Senza vergogna

"I "marò" Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - per improvvisa e imprevedibile nuova decisione del Governo - sono tornati in India".
Riassumendo. 1) Il Governo italiano aveva chiesto che i due "marò" venissero in Italia per le elezioni, l'India non si era opposta, ma - per precauzione - aveva chiesto ed ottenuto l'impegno dei due e del nostro ambasciatore che sarebbero poi tornati, massimo il 22 marzo, in attesa del processo. 2) Pochi giorni prima di questa scadenza, però, il Governo italiano aveva comunicato, all'India, che non avrebbe fatto tornare i due "marò" e che  li avrebbe processati in patria. 3) L'India aveva reagito fermamente e aveva risposto con il divieto, per il nostro ambasciatore, di lasciare il Paese. 4) Ieri, inattesa, la decisione del Governo italiano di far ripartire i due "marò", per l'India, entro i termini concordati. 5) I due "marò", da oggi, sono stati lasciati di nuovo, increduli, alla mercé di giudici indiani i quali, finora, hanno fatto scontare loro circa un anno di detenzione pur senza un processo e una condanna. Un episodio del genere, che ha comportato una mancata parola data e poi rimangiata nei confronti dell'India e una mancata parola data nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - oltre che una figura da burattini davanti al mondo intero - avrebbe dovuto indurre alle dimissioni, almeno, i Ministri degli Esteri e della Difesa. Invece niente. Loro sempre lì. Senza vergogna. Contenti, soddisfatti e addirittura orgogliosi per avere avuto assicurazione dall'India che i due "marò", in caso di riconosciuta colpevolezza, non verrebbero condannati a morte. Perché nella civile India vige, ancora, la pena di morte. Da non credere. Tutto. Dall'inizio a tutt'oggi. In Italia e in India.
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Pranzi indigesti

"Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI - è stato confermato - si incontreranno  a pranzo, a Castelgandolfo, per parlare del "caso Vatileaks" e della circostanziata relazione redatta in merito dai cardinali Herranz, Tomko e De Giorgi".
Colloquio quanto mai opportuno e sacrosanto. Per il quale, però, sarebbe stato forse più salutare un altro momento piuttosto che quello del pranzo. Il "caso Vatileaks", infatti, è sicuramenete una pietanza difficile da digerire.
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Laura, due in matematica

"Le ore di lavoro dei parlamentari - ha confermato Laura Boldrini, nuova Presidente della Camera, durante la trasmissione "Ballarò" sulla Rai - saranno portate da 48 a 96 settimanali dal lunedi al venerdi".
Fatti due semplici conti, dunque, il risultato sarebbe che i parlamentari verrebbero chiamati a lavorare più di venti ore al giorno. Solo quattro ore, insomma, per mangiare, dormire, prendere una boccata d'aria e - perché no? - fare l'amore e distrarsi un po'. Va bene che i parlamentari, fino ad oggi, non si sono certi "sciupati di lavoro". Anzi. Ma di qui ai lavori forzati - con la benevola eccezione del sabato e della domenica - sembra una esagerazione non urlata neppure dal Grillo fustigatore. Oppure c'è dell'altro. C'è che la nuova Presidente della Camera, Laura Boldrini, sarà tanto brava e preparata in diritto, in scienza delle comunicazioni, in lingue straniere, in solidarietà verso gli immigrati e i rifugiati, ma, purtroppo, tanto allergica e impreparata in matematica. Dove due più due fa quattro. E 96 ore di lavoro settimanale per gli eletti in Parlameto fa ridere.
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Il bagno dell'emiro

"L'emiro del Qatar Hamad bin Khalifa al-Thani - si è saputo - ha acquistato, per otto milioni e mezzo di euro, sei isolette greche nel mare Jonio, ma poi ha scoperto che non potrebbe costruirvi case più grandi di 250 metri quadrati".
Quale la reazione dell'emiro? "Impossibile - ha protestato - a me 250 metri quadrati mi servono soltanto per il bagno". Perdinci. Ma a quali e quanti bisogni devono fare fronte i bagni di un emiro del Qatar?
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giovedì 21 marzo 2013

Disponibilità

"Per l'Italia - ha risposto Piero Grasso a chi gli chiedeva se fosse disponibile anche per il nuovo Governo - per l'Italia sono pronto a tutto".
Beh, proprio pronto a tutto si spera di no.
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Consultazioni 6

"Io ho portato le proposte del Pd al Presidente della Repubblica - ha detto ai giornalisti il segretario Pierluigi Bersani uscendo dal colloquio al Quirinale - Ora ci affidiamo alla sua saggezza".
Finalmente, finito il giro delle consultazioni per il nuovo Governo, poche, ma sagge parole.
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Consultazioni 5

"Ci auguriamo - così, al Presidente Napolitano, la delegazione guidata al Quirinale da Silvio Berlusconi - un Governo forte Pdl-Pd per affrontare subito la grave situazione economica del Paese".
Il Presidente Napolitano, impegnato per ora ad ascoltare, si sarà trattenuto, verosimilmente, dal dire. Altrettanto verosimilmente, però, avrà dentro di sé pensato: molto interessante, certo, questo Governo forte Pdl-Pd. Peccato che Silvio Berlusconi faccia finta di ignorare che lui non ama Bersani e che Bersani non ama lui.
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Consultazioni 4

"Noi siamo stati i più votati - è andata a dire, al Capo dello Stato impegnato nelle consultazioni, la delegazione "5 stelle" composta dai due capigruppo di Camera e Senato del "Movimento", ma anche da un Beppe Grillo incoerentemente in giacca e cravatta - e, dunque, chiediamo per noi sia l'incarico per il nuovo Governo sia la fiducia in Parlamento. Ove questo dovesse esserci negato, chiediamo, allora, la Presidenza della "Vigilanza Rai" e la Presidenza del "Copasir" (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica)".
Strano che la delegazione "5 stelle", nella sua furia iconoclasta e fondamentalista, non abbia fatto richiesta, anche, della Presidenza della Corte costituzionale e di una fornitura permanente di caramelle, ma, per esigenze di massima trasparenza, quelle con il buco in mezzo. Il Capo dello Stato - come partito dal "blog" di Beppe Grillo subito dopo l'incontro al Quirinale - sappia, in ogni caso, che il suo "Movimento" voterà contro ogni eventuale altro designato alla formazione del nuovo Governo, comprese certe "foglie di fico" quali  - ad esempio - il senatore Piero Grasso. C'è da capirlo. Perché dovrebbe votare per una foglia di fico quando allora lui, nel suo "Movimento", ha addirittura un fico autentico? L'eletto napoletano Roberto Fico in persona.
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I "grillini" peggio delle "canotte" leghiste

"Napolitano - ha riferito ai suoi il capogruppo "5 stelle", Vito Crimi, dopo l'incontro al Quirinale - ha ascoltato molto Beppe e Beppe l'ha visto un po' più sveglio rispetto a quello che pensasse".
Il fatto è che i "5 stelle", Beppe Grillo in testa, non sanno che cosa siano l'educazione, la moderazione e il rispetto dovuto al prossimo. Loro sono abituati alle urla, ai gestacci, agli insulti e, per questo, si credono svegli. Quando qualcuno si comporta con educazione, con moderazione e con rispetto per il prossimo - come anche il Presidente Napolitano - secondo loro dorme. Ma possibile che, fra tanti "grillini", non ci sia un solo monsignor Della Casa con il suo "Galateo"? "Grillini", ancora peggio delle "canotte" leghiste.
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Differenze

"Per l'Italia - ha creduto opportuno intervenire anche monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana - urge un Governo stabile".
Certamente. Il fatto è, però, che un conto è scegliere un Papa e un conto è scegliere un Presidente del Consiglio. Perché i cardinali restano chiusi in Conclave fino a quando non si siano pronunciati e i segretari dei partiti restano invece a litigare fra loro, finché vogliano, in tutta libertà. E perché, d'altra parte, non c'è uno Spirito santo che li assista e li ispiri.
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Dalle stelle alle stalle

"Vengo considerato un grande stratega - si è ricordato di avere detto, un tempo, Gianfranco Fini - finché le cose vanno bene. Poi, quando dovessero andare male, tornerei ad essere una cacca".
Beh, con tutto il rispetto, le cose, ultimamente, gli sono andate addirittura malissimo. Dunque...
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Confessioni superflue

"Anche io - avrebbe confessato Pierferdinando Casini, un giorno, secondo quanto riportato in una pagina del libro "A sua insaputa" di Filippo Maria Battaglia e Alberto Giuffrè - anche io potrei parlare per ore senza dire niente".
Confessione superflua: gli italiani se n'erano accorti già da tempo.
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mercoledì 20 marzo 2013

Consultazioni 1

"I nuovi Presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso - si è appreso al Quirinale - hanno espresso, al Presidente della Repubblica impegnato nelle consultazioni, l'urgente necessità di dare un Governo al Paese".
Ma per limitarsi a questo, in tempi in cui tutti si esprimono per risparmiare tempo e danaro, non sarebbe stata sufficiente una breve telefonata?
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Consultazioni 2

"Quando la delegazione "5 stelle" sarà ricevuta al Quirinale - ha preannunciato Beppe Grillo - i due capigruppo del "Movimento" alla Camera e al Senato verranno accompagnati da lui".
Beppe Grillo, dunque, ha ritenuto opportuno cambiare tattica: considerato che il marcamento a zona - dopo l'autogol dei voti al nuovo Presidente del Senato - non si è rivelato vincente, ha deciso di passare al marcamento stretto a uomo.
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Consultazioni 3

"Mario Monti - hanno fatto sapere dalla lista "Scelta civica" - non era nella delegazione che è stata ascoltata dal Capo dello Stato".
Il motivo? Quello ufficiale è per un motivo di correttezza istituzionale. Quello vero è che, ormai, Mario Monti e Giorgio Napolitano non si possono più vedere. La delegazione di "Scelta civica", comunque, è stata incaricata di indicare, per l'immediato, un Governo stabile, di larghe intese e, anche, di "geometrie variabili". "Geometrie variabili"? Guidato allora, magari, da Euclide o da Cartesio.
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Strana Giustizia

"La presunta corruzione dell'ex senatore dipietrista Sergio De Gregorio da parte dell'onorevole Silvio Berlusconi - ha ritenuto il giudice per le indagini preliminari Marina Cimma a Napoli - è sostenuta da prove così generiche da non consentire un processo immediato come richiesto dai pubblici ministeri coordinati da Henry John Woodcock". "Stefano Masotti, soprannominato il "Madoff di Roma", rinviato a processo per truffa avendo fatto sparire milioni e milioni carpiti fraudolentemente a centinaia di risparmiatori - la notizia è di ieri - l'ha fatta franca, nel primo giudizio, perché il Tribunale non ha avuto il tempo di occuparsi di lui e il suo reato, dunque, è caduto in prescrizione". "E la signora Vanda Santori, la quale è vissuta per ben sei anni - soffrendo atrocemente - con il residuo di uno sfintere artificiale dimenticato dai chirurghi dopo l'intervento e la quale è poi morta per un'emorragia cerebrale? Pace all'anima sua e buon proseguimento di lavoro, in assoluta libertà, ai chirurghi della "dimenticanza". Il rinvio a giudizio di questi chirurghi - secondo il pubblico ministero Attilio Pisani - non potrà infatti che concludersi con una archiviazione per il reato di omicidio colposo, in quanto la morte della signora Vanda Santori non sarebbe avvenuta in conseguenza della "dimenticanza del residuo" nella sua pancia, e  con un non luogo a procedere per il reato di  lesioni colpose in quanto la povera signora Vanda Sartori, per quel reato, non aveva sporto querela".
Il neopresidente del Senato, Piero Grasso, ha dichiarato, nel suo discorso di insediamento, di volersi occupare concretamente della Giustizia italiana. Bene. Ecco, intanto, tre degli ultimi episodi di "strana giustizia" sui quali, almeno, meditare.
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Usa 2013 o Far West 1800?

"Il Presidente Usa Barak Obama, impressionato dalle continue stragi con armi da fuoco nel suo Paese - come si ricorderà - si era impegnato per giungere ad un regolamento e ad una drastica limitazione, almeno, dei fucili da guerra".
Che cosa ne è stato di questo impegno? Barak Obama lo ha coraggiosamente rispettato e ha portato un provvedimento al Senato. Qui, però, sessanta senatori su cento - tra i quali quindici del suo stesso partito - hanno fatto subito conoscere che avrebbero votato contro. In modo particolare i senatori di quel West che loro e i loro elettori, evidentemente, considerano ancora "far" (lontano), "wild" (selvaggio), "old" (vecchio). Una terra di frontiera, insomma, dove la legge deve ancora arrivare e si può essere totalmente liberi fino ad andare avanti con la forza delle armi. Come se fossero, ancora, ai tempi delle combattive tribù indiane, dei "cow boys", dei bisonti, dei cercatori d'oro, degli assalti alle diligenze, dei banditi, dei cacciatori di taglie, degli sceriffi. Ma così è. Così è più importante cioè, per sessanta senatori Usa su cento, l'appoggio offerto loro dalla potentissima "lobby delle armi" o la riconferma nelle elezioni di medio termine del prossimo anno. Che le stragi continuino, dunque, come stanno purtroppo continuando. Usa 2013 o Far West 1800?
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martedì 19 marzo 2013

Cose dall'India

"L'Alta Corte del Kerala che tanto tiene a condannare i due "marò" italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - è venuto alla luce - è la stessa che, tempo fa, ha mandato assolti quarantasei uomini i quali, nel lontano 1996, schiavizzarono e violentarono, per oltre un mese, una studentessa di sedici anni".
Corte Alta, dunque, ma pronta a due pesi e due misure? Con precedenti, poi, così inquietanti? Con una sentenza così spaventosa? Una sentenza, tra l'altro, che ha aperto la strada politica, seppure indirettamente, a quel P. J. Kurien il quale, dopo essere stato assolto con gli altri 45 dalla drammatica violenza, è perfino arrivaato alla carica di vicepresidente del Senato indiano. E il quale, addirittura, è arrivato  a guidare la delegazione del suo Paese alla cerimonia di insediamento di Papa Francesco in Vaticano. Buon papà Gandhi, dove sei?
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Ma contro chi l'ira di Ilda?

"Il pubblico ministero Ilda Boccassini - di fronte al settimo stop del cosiddetto "processo Ruby" per legittimo impedimento di Silvio Berlusconi - ha parlato di raggiro, vilipendio e disprezzo della Corte che non dovrebbero essere consentiti".
Il pubblico ministero Ilda Boccassini, magari, avrà pure ragione. Un dubbio, però: ma, parlando di raggiro, vilipendio e disprezzo della Corte che non dovrebbero essere consentiti, ce l'aveva con Silvio Berlusconi che quel settimo legittimo impedimento aveva richiesto o con i giudici del processo che quel settimo legittimo impedimento hanno riconosciuto valido e concesso?
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Conferenze-stampa un po' così

"La "5 stelle" Roberta Lombardi - nella conferenza-stampa convocata per illustrare la posizione "grillina" sulle prossime elezioni nelle Commissioni, nelle Giunte e negli Uffici di presidenza di Camera e Senato - non è stata per niente chiara perché prima ha detto che il "Movimento", ora che ha eletto i suoi rappresentanti in Parlamento, vuole esserci anche lui in quelle Commissioni, in quelle Giunte e in quegli Uffici, ma poi ha voluto specificare che non cerca poltrone".
Due, allora, le cose. O la "5 stelle", durante quella conferenza- stampa, era in leggero stato confusionale oppure, per rimarcare ancora una volta la volontà politica del "Movimento" di  dare un taglio ad ogni spesa inutile, ha voluto dire che, una volta presenti in quelle Commissioni, in quelle Giunte, in quegli Uffici, i suoi non andrebbero a sedersi sulle poltrone, ma, presumibilmente, su sgabelli portatisi da casa. Qualche giornalista presente alla conferenza-stampa avrebbe voluto chiarire subito l'enigma. Ma non è stato possibile perché la "5 stelle" Roberta Lombardi, ultimata la sua enigmatica illustrazione, ha fatto sapere che non erano ammesse domande, si è alzata e se n'è andata. Confermata, dunque, l'aria nuova "grillina" anche nei rapporti con la stampa. Loro possono qualche volta degnarsi di parlare ai giornalisti, ma i giornalisti non sono mai degni di parlare a loro.
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Tre trasgressioni in un solo urlo

"Berlusconi - ha urlato, questa volta, Beppe Grillo - ha paura di fare la fine di Bottino (sic) Craxi, ma sarebbe invece la sua fortuna in fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby".
Tre trasgressioni, però, in un solo urlo. La prima quella di insultare, pesantemente e vigliaccamente, un morto che non può replicargli. La seconda, confondendo le spiagge tunisine con la Ruby marocchina, quella di ignorare la geografia. La terza, con il suo giudizio dispregiativo, quella di offendere tutte le donne della Tunisia. E bravo Beppe: ancora una volta "bingo".
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lunedì 18 marzo 2013

Chi di "vaffa" ferisce...

"Nella votazione per la nomina del Presidente del Senato - va urlando, a voce e su "cpmputer", Beppe Grillo - chi si sia lasciato andare a dire sì al candidato di Pd e Sel, Pietro Grasso, si dimetta".
Povero Beppe Grillo. Perché non solo alcuni dei suoi non hanno seguito il suo verbo e lo hanno tradito peggio di Giuda, ma ora, sul sito ufficiale e su "Facebook", vanno affollandosi sempre più messaggi di dissenso nei confronti di lui dittatore e di assenso nei confronti di quanti hanno liberamente espresso il proprio convincimento e il proprio voto. Povero Beppe Grillo, sì: dopo tanti "vaffa" da lui elargiti a destra e a manca, ecco le prime raffiche di "vaffa" contro di lui. E, quel che è peggio, non solo e non tanto dagli scribi e dai farisei della vecchia politica quanto dai suoi stessi apostoli.
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La follìa dei "todos" impresentabili

"Voi del Pdl - ha schiaffeggiato Lucia Annunziata, durante la trasmissione "In mezz'ora" su Rai3, il segretario Angelino Alfano - siete impresentabili". "Bersani e compagnia - ha urlato, ovunque si trovasse, Beppe Grillo - siete impresentabili". "Il "Movimento 5 stelle" - continua a sostenere Niki Vendola - è impresentabile". "E' ormai impresentabile - secondo un po' tutti - anche l'ex "premier" Mario Monti".
Che sconforto. Che pena. Che dramma. Si riuscirà, alla fine, a trovare qualcuno, per la Presidenza del Consiglio prima e per la Presidenza della Repubblica poi, il quale possa essere giudicato presentabile anche da Beppe Grillo, da Niki Vendola, dagli amici e dai nemici di Mario Monti, perfino da Lucia Annunziata? Un fatto, comunque, è certo: è tutt' altro che questo il momento in cui qualcuno possa continuare a comportarsi - con pensieri, parole, opere e omissioni - da peccatore laico contro il dialogo del buonsenso e della democrazia. Soprattutto se servizio pubblico come la Rai. Anche se poi, con ritardo e solo su sollecitazione, arrivino le scuse. Ma "pro forma" perché nessuno ha detto alla Lucia, alla fine, " non lo fare più". "Non lo fare più con nessuno".
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"Pantalone" e la Provincia di Roma

"Il dottor Umberto Postiglione -  ha informato il "Corriere della Sera" -  sta rivestendo il doppio ruolo di Prefetto di Palermo e di Commissario alla Provincia di Roma (sede lasciata vacante dal neoeletto a Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti) e quindi, pur dovendo lavorare forzatamente a mezzo servizio, sta percependo un doppio stipendio".
Non interessa tanto, qui, ciò che il dottor Umberto Postiglione finirà  per portarsi a casa, ogni fine mese, per questi due incarichi forzatamente dimezzati. Quanto  interessa è annotare che, proprio a causa di questa vacante sede provinciale di Roma, i cittadini sono stati chiamati a pagare 31.470,22 euro al mese: 8.505,47 per il Commissario a mezzo servizio Umberto Postiglione, 6.379,10 per il  Subcommissario vicario Clara Vaccaro, 5.528, 55 ciascuno per gli  altri tre Subcommissari Paola Bernardino, Antonio Colaianni e Giuseppe Marani. E a pagare fino a quando? Chissà. Perché il Governo Monti, una volta inserite delle relative norme nel tristemente famoso decreto "Salva Italia", si è poi sempre dimenticato di dare loro concreta attuazione. Ma tanto che fa? A pagare conseguenze e stipendi mica è stato, è e sarà il Governo Monti: è stato, è  e sarà, come al solito, Pantalone.
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Papa Francesco ed Emanuela Orlandi

"Se Emanuela è in cielo - così Papa Francesco a mamma Maria Orlandi - preghiamo..."
Ora, però, si spera che Papa Francesco vada oltre questa prima ipotesi e questa prima esortazione. Colga cioè l'occasione, al più presto, per aggiungere: se Emanuela è in cielo, preghiamo, sì, ma accertiamo anche , finalmente, chi ce l'abbia mandata, come e perché. E, se poi in cielo non dovesse essere ancora volata, preghiamo sempre lo stesso, sì, ma accertiamo, finalmente, dove sia, come stia e perché si trovi lì. Colga l'occasione, insomma, di andare alla verità. Da ex Cardinale Bergoglio ed ora da Papa il quale ha voluto assumere significativamente il nome di Francesco. Il nome di San Francesco d'Assisi.
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Ambasciatore porta pena

"L'ambasciatore italiano Daniele Mancini - hanno deciso le autorità indiane - non ha più l'immunità diplomatica e, in attesa di conoscere se i due "marò" accusati di omicidio tornaranno o no entro il 22 prossimo, non potrà lasciare il Paese almeno fino al 2 aprile, data della prossima udienza fissata dalla Corte del Kerala".
Altra bella figura del nostro Governo che, fin dall'inizio della vicenda, ne ha collezionate a decine. Ma non sarebbe stato meglio se, invece di fare il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi avesse continuato a fare il marchese, conte, barone, signore di Sant'Agata e cavaliere del Sacro romano impero?
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Niente Pirellone per "gnura" Paola

"La giornalista ed ex "show girl" Paola Ferrari la quale era in lizza, alla Regione Lombardia, prima come assessore nientemeno alla cultura e poi come meno scandalosamente assessore al turismo - la notizia è dell'ultima ora - non entrerà proprio, invece, al Pirellone".
La "gnura" Paola, così, resterà ad occuparsi, un po' più proficuamente, del calcio domenicale in Rai. Meno danni. Meglio così.
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sabato 16 marzo 2013

Forza Italia

"Camera e Senato - votazioni, finalmente, a buon fine - hanno i loro nuovi Presidenti: Laura Boldrini e Piero Grasso".
Un primo passo, dunque, anche se non ancora risolutivo. Meglio di niente, comunque. Meglio che essere rimasti, ancora, in un paludoso sterco istituzionale. E un lumicino acceso verso un futuro normale. Che crepi il pessimismo. Un Governo potrebbe farcela. Forza Italia. Ma nel senso di Italia dei partiti e delle istituzioni, sù, fai un altro sforzo.
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Francesco I e la "Domus Paulus VI"

Via della Scrofa 70, Roma, telefono 06/698619, fax 06/6833941, tre "sale meeting", locali per "coffee breaks", "buffet" e colazioni di lavoro, tre sale per tv e ritrovo, lavanderia, custodia valori, ristorante - si legge nel sito internet - pensione completa 85 euro, mezza pensione 72 euro e 50, pernottamento e prima colazione 60 euro, pasti dalle 7 alle 9 per la colazione, dalle 12,30 alle 14 per il pranzo e dalle 19,15 alle 20, 15 per la cena".
Ma quale sito internet? Quello della "Domus internationalis Paulus VI". "Domus" nella quale il cardinale Jorge Mario Bergoglio ha alloggiato durante tutto il periodo preconclave e che si è vista regolarizzare il conto dall'appena eletto Papa Francesco. Una regolarizzazione che, se è lì a testimoniare della eccezionale personalità di questo nuovo Papa, è però lì a legittimare anche una riflessione: se perfino Papa Francesco ha pagato alla "Domus internationalis Paulus VI" il suo alloggio di qualche giorno, ciò significa che questa "Domus"- forse meglio, tra l'altro, di un albergo laico a cinque stelle - è lì a svolgere una innegabile attività commerciale. E a legittimare, di conseguenza, una domanda: svolgendo quella innegabile attività commerciale, la "Domus" ha regolarmente pagato l'Ici prima e l'Imu nel 2012? L'augurio è che le abbia pagate. Anche per poter nutrire, oltre che grande stima per il rigoroso Papa Francesco, anche soddisfazione per il senso civico degli albergatori di via Della Scrofa 70 a Roma.
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L' "habemus papam" di Beppe

"Non c'è stato un Papa nero - se n'è uscito "Beppe 5 stelle" - ma abbiamo avuto il Papa grillino".
"Beppe 5 stelle", dunque, incontenibile: dopo avere ottenuto la maggioranza alla Camera, ora urla di averla ottenuta anche in Conclave. Ma non è finita qui: "Il nome Francesco scelto da Mario Bergoglio mi può per ora bastare - ha urlato ancora più forte - poi si vedrà". Come a preannunciare: se Papa Francesco non dovesse prima o poi parlare agli uccelli e ammansire il lupo, potrei anche cacciarlo dal mio "Movimento" laico similfrancescano.
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Se c'è un figlio di due mamme, a scuola niente "Festa del papà"

"Poiché in classe c'è un bambino che non ha un padre e una madre, ma due madri conviventi - è stato deciso in una scuola materna a Roma - il 19 non verrà festeggiata, per non turbarlo, la tradizionale "Festa del papà"".
Potrebbe accadere lo stesso, in occasione della "Festa della mamma" a maggio, ove in una classe venisse a trovarsi un bambino con due padri conviventi? O ad ottobre, in occasione della "Festa dei nonni", ove in una classe venisse a trovarsi un bambino figlio di due genitori divorziati e risposatisi  così da ritrovarsi non due, ma quattro nonni? A parte la considerazione che certe ricorrenze continuano ad avere sempre più un valore commerciale anziché affettivo e familiare, la questione andrebbe in ogni caso approfondita a prescindere. Ma non da genitori isterici o da personale scolastico senza una specifica preparazione su certi temi di non facile soluzione: da esperti - magari su sollecitazione dei competenti organi istituzionali - con seri studi, ricerche e convegni. Prima che nelle scuole finisca, magari, a pugni tra genitori e genitori e tra genitori e insegnanti.
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La nuova "ventata" di Flavia

"Sto seriamenete pensando - continua a "twittare" la "show girl" Flavia Vento - a candidarmi come nuovo sindaco di Roma".
Ci risiamo. Ogni volta che si avvicina una votazione a Roma e dintorni, Flavia Vento la "show girl" fa partire "ventate" di ridicola autopromozione politica. In occasione della votazione per il rinnovo della Regione Lazio nel 2005, ad esempio, si buttò a destra, fece la campagna elettorale come sapeva farla solo lei e raccolse ben 27 voti di preferenza. Frastornata da questa ventata di "lassa stà, nun fa pè te", ritenne non degna di let la destra, si avvicinò al centrosinistra, ma, non avendo ottenuto soddisfazione neppure qui, nel dicembre scorso si è ufficialmente schierata con il "Movimento" di Beppe Grillo. E, forse, già con l'idea di proporsi a lui come la nuova ventata per il Campidoglio. Solo che Beppe Grillo potrebbe interpretare il termine "ventata" in modo diverso: non come una corrente d'aria che possa spazzare via ogni polvere incrostata da decenni in Campidoglio, ma come una scempiaggine della Flavia. Della Flavia Vento. Una "ventata", insomma, da riderci su e basta.
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venerdì 15 marzo 2013

Domenica la "Giornata dell'unità nazionale". Quale unità?

"La "Giornata dell'unità nazionale" - come da programma - si concluderà, domenica prossima al Quirinale, con lo spettacolare cambio della guardia dei Corazzieri e con la fanfara dei Carabinieri a cavallo".
Peccato che non potrà concludersi, perdurando le divisioni profonde dei partiti in un Parlamento tutt'altro che unitario, anche con il giuramento del nuovo Presidente del Consiglio.
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Troppo tardi, forse, il "Monti soft"

"Austerity - scrivono un po' tutti i giornali - ora Monti si smarca dalla Merkel".
Perché ha capito, finalmente, che il continuare ad ubbidire alla Germania porterebbe l'Italia allo sprofondo finale? Così sostengono i suoi amici più intimi. Il resto del Paese ha capito bene, invece, che Mario Monti ha ritenuto a lui conveniente smarcarsi dalla Merkel e dalla linea del più assurdo rigore per cercare di riaccreditarsi in qualche modo, presso l'opinione pubblica e i partiti che contano, e spiccare di nuovo il volo verso una vetta istituzionale. Solo che potrebbe avere sbagliato i tempi. Avrebbe dovuto fare la mossa quando la caccia era ancora chiusa. La caccia, ora, è aperta. E più di qualcuno sarebbe già pronto ad impallinarlo.
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E bravo il Governo bocconiano...

"Il debito dello Stato - ha fatto conoscere la Banca d'Italia - è aumentato, in gennaio, di altri 34 miliardi ed è così arrivato a 2.022 miliardi".
Bravo Governo Monti, dunque, che, pure, da un lato ha sempre denunciato di incapacità i Governi precedenti e dall'altro, soprattutto, ha prosciugato le tasche degli italiani. Bravo ancor più, poi, se si considera che, mentre gli Enti locali sono almeno riusciti a risparmiare mezzo miliardo, sono state proprio le autorità centrali ad aggravare ulteriormente il deficit. Ma con quali criteri le danno, all'Università Bocconi, le lauree in economia?
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Paolo Pomicino e Gesù bambino

"Per il nuovo Governo - ha detto la sua il cattolicissimo ormai ex tutto Paolo Cirino Pomicino - penso ad un monocolore Bersani oppure ad un incarico a Gesù bambino. Più facile, comunque, la seconda cosa".
Beati, quindi, gli uomini di fede. Loro, almeno, possono sperare, per superare il difficile momento, in un miracolo del Cielo.
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Niki e il Fico

"Suvvia - sta esortando Niki Vendola il Pd - votiamo, come Presidente alla Camera, il candidato del "Movimento 5 stelle"".
Cioè, Alberto Fico. Il bel fico.
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Il "Bed and breakfast" grillino e l'alba di Anna

"Vendola e forse il Pd - così, però, alcuni "grillini" in piazza Montecitorio - ci offrono la Camera? Ma noi stiamo cercando un "Bed and breakfast"".
L'onorevole pd Anna Finocchiaro, tuttavia, ha rivelato: "E' una notte scura e tempestosa. Ma dalle mie parti si dice come più scuro che a mezzanotte non possa fare. L'alba è vicina". Che cosa vuol dire, allora, tutto ciò? Che i "grillini", lasciato domattina all'alba il loro "Bed and breakfast", accetteranno di mettersi d'accordo con il Pd? Chissà che cosa sarà scritto nel destino del Paese. Quale sarà la forza del destino. Perché, comunque, ammonisce un proverbio africano: "Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il destino si è svegliato mezz'ora prima di te".
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Fallito l' "effetto trascinamento"

"Il "movimento 5 stelle" - come preannunciato - ha votato, nella prima chiamata per l'elezione del Presidente del Senato, l'italiano di origine venezuelana Alberto Orellana".
Il gran camerlengo Beppe Grillo, forse, ha ritenuto potesse giovargli l' "effetto trascinamento" di Jorge Mario Bergoglio eletto nuovo Papa. Jorge Mario Bergoglio argentino di origine italiana, il suo Alberto Orellana italiano di origine venezuelana. Questa volta, però, niente bis sudamericano: la fumata è stata nera.
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Presente anche l'apriscatole

"Due senatrici "5 stelle" - hanno mostrato le immagini - hanno depositato, sui loro banchi, un grosso apriscatole".
E' iniziata l'operazione tante volte urlata dal loro "leader" (aprire le Camere, cioè, come confezioni di tonno) oppure le due senatrici hanno scambiato l'aula istituzionale per la sala giochi di un asilo d'infanzia?
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giovedì 14 marzo 2013

Buonasera e buonanotte

"Cari fratelli e care sorelle - l'inizio del discorso del nuovo Papa Francesco I ai fedeli radunati in piazza San Pietro - buonasera".
Dietro le mura dei Sacri palazzi, però, alla notizia che il cardinale Jorge Mario Bergoglio aveva voluto assumere il nome significativo del poverello di Assisi, qualche immobiliarista di Curia e qualche funzionario della Banca Ior avrà forse sospirato - più o meno - "Cari amici e care amiche, buonanotte". Buonanotte al secchio. Al secchio con tutti gli affari vaticani passati, presenti e futuri.
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Cenerentola e Mario Monti

"Il "premier" uscente Mario Monti - in una riunione con gli eletti nelle sue liste alla Camera e al Senato - ha chiuso definitivamente la porta ad un Governo con Pd e "5 stelle" ed è tornato a lanciare la proposta di un Governo di coesione nazionale Pd-Pdl-Lista civica con rigorosa esclusione del Movimento di Beppe Grillo".
Tutto - come lui dice - per il bene dell'Italia? Può darsi. Indubbiamente, però, per il suo bene. Perché, in effetti, solo la realizzazione di quella sua proposta potrebbe rimetterlo in gioco. Sia alla guida del Governo sia - perché no? - nella "salita" al Quirinale. "I sogni son desideri" canta Cenerentola nel "cartone animato" di Walt Disney. Certo. Alle volte, però, capita che i desideri siano sogni. Anche per una razionale bocconiano.
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India-Italia 1 a 1

"L'ambasciatore italiano Daniele Mancini - ha imposto la Corte suprema indiana dopo che l'Italia ha annunciato di non far tornare i due "marò" accusati di avere ucciso due pescatori scambiati per pirati - non dovrà lasciare il Paese".
L'India, irritata per l'improvvisa decisione del nostro Governo aveva sì anunciato delle gravi conseguenze per l'Italia, ma che facesse prigioniero il nostro ambasciatore Daniele Mancini, forse, nessuno se lo sarebbe aspettato. E adesso? Adesso, intanto, la speranza è che certi autorevoli uffici del Ministero della Difesa non approfittino del fatto per riuscirsene con la richiesta di dotare di missili i nostri droni.
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Il candidato Fico di "5 stelle"

"Sarà Renato Fico - ha annunciato il "Movimento 5 stelle" - il nostro candidato alla Presidenza della Camera".
E' stato lui, dunque, il prescelto. Un ragazzo di 35 anni, capelli da "play boy", occhi scuri, sguardo penetrante, barba e baffi curatissimi, golf "girocollo", sciarpa bianca avvolta intorno al collo, "jeans" elegantissimi, prezioso cinturino al polso. Complimenti: davvero un bel Fico.
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Competenza di assessore

"La giornalista sportiva ed ex "show girl" Paola Ferrari - sembra ormai certo -  sarà chiamata, su pressione dell'onorevole Daniela Santanché, nella nuova Giunta regionale lombarda".
Ma per rivestire quale ruolo? Quello di assessore alla cultura. Nessun altro più di lei, certamente, potrebbe possedere una cultura tale da conoscere - ad esempio - come sia finita Juventus-Napoli nel 2008, chi abbia segnato in Milan-Fiorentina nel 2010, se ci siano stati "cartellini rossi" in Palermo-Atalanta del 2012. O, facendo qualche passo indietro, una cultura tale da conoscere, anche, come "si balla con le stelle".
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Dopo l'errore diplomatico l'errore di grammatica

"L'Ambasciata Usa - così, tra l'altro, in una nota "via twitter" per rimediare all' "assist" appena fornito dal suo titolare, David Thorne, al "Movimento 5 stelle" - non appoggia nessun soggetto politico".
Errore nel tempo del verbo: sbagliato il tempo presente - come dimostrato dalla "gaffe" diplomatica del suo ambasciatore - come sarebbe stato sbagliato - lo sa bene chi ha memoria di certi trascorsi interventi, anche a gamba tesa, in periodi particolarmente delicati per l'Italia - il tempo passato. Se proprio avesse voluto dare un minimo di rassicurazione, dunque, la nota avrebbe dovuto usare il tempo futuro. Mandare a dire, insomma, che l' Ambasciata Usa non appoggerà più, in Italia, alcun soggetto politico.
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mercoledì 13 marzo 2013

1900 anni per estinguere il debito con le imprese?

"Lo Stato - ha ricordato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi - deve ancora, alle imprese che hanno lavorato per lui, almeno 70 miliardi. A gennaio, però, ha liquidato, di questi 70 miliardi, appena tre milioni".
Se la liquidazione dei debiti dovesse continuare di questo passo, il conto è presto fatto: lo Stato, per estinguere quel suo debito di 70 miliardi con le imprese, impiegherebbe 1900 anni. Tutto regolarizzato, insomma, alla fine dell'anno tremila, inizi quattromila. Quando delle imprese, ormai, non resterebbero più nemmeno le macerie. Ma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di fronte ad una simile assurda situazione, ha esplicitamente invitato chi di dovere ad agire per porvi fine. Solo che lo Stato, fino ad oggi, si è mostrato nelle paurose sembianze di un terribile drago. Riuscirà l'impavido san Giorgio ad averne ragione?
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Ambasciator non porta diplomazia

"Voi potete prendere in mano il vostro Paese - così si è rivolto l'ambasciatore Usa, David Thorne, agli studenti del liceo romano "Visconti" - e agire, per le riforme e per il cambiamento, come il "Movimento 5 stelle"".
Ma come fa ad essere un importante ambasciatore, mister David Thorne, se mostra di non sapere dove sia di casa la diplomazia? Di non avvertire l'opportunità di evitare, soprattutto nel momento in cui il Paese sta faticosamente cercando la soluzione per un futuro Governo, intromissioni così clamorosamente di parte? Addirittura quelli che potrebbero essere intesi come suggerimenti espliciti perfino al nostro Presidente della Repubblica? Il quale, certo, non starà a sentirli. Ma resta pur sempre, quello dell'ambasciatore David Thorne, un comportamento inaccettabile. Qualcuno, allora, farebbe bene a ricordargli che i tempi sono cambiati: l'Italia non è più una colonia degli Stati Uniti.
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... E nemmeno il Presidente Obama

"Un Papa americano - se n'è uscito il Presidente Usa, Barak Obama, quando ancora erano in corso le votazioni nel Conclave - non prenderebbe mai ordini da me".
Una rassicurazione e una spinta per far cadere la scelta su un cardinale americano? E poi, però, anche un altro dubbio: "excusatio non petita, accusatio manifesta". Come mai, cioè, il bisogno di uscirsene con l'affermare un principio che dovrebbe essere assolutamente scontato?
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Beppe uno e trino

"Beppe Grillo presidente, suo nipote avvocato Enrico Grillo vicepresidente, l'amico commercialista Enrico Maria Nadasi segretario - come è stato documentato sull' "Huffington post", sito diretto da Lucia Annunziata - questo nell'atto costitutivo del "Movimento 5 stelle" redatto nello studio di un notaio a Cogoleto".
Tutto saldamente in mano, dunque, a Beppe l'urlatore. Con tanti saluti, perciò, alle "logiche aberranti" e alle "tradizioni da abbattere" dei vecchi e vetuperati partiti. Antidemocrazia a 360 gradi, insomma, e potere assoluto. Silvio Berlusconi, poi, si crede, nel Pdl, l' "unto inviato dal Signore"? Vada a scopare il mare. Lui, Beppe l'urlatore, è ben di più. E' l'uno e trino: fondatore, presidente e megafono "5 stelle". E così sia.
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martedì 12 marzo 2013

"F 35" addio?

"Gli aerei "F35" - questa la conclusione di un rapporto diffuso dal Pentagono - sono incapaci di combattere e non avrebbero alcuna "chance" di successo in uno scontro reale".
Ecco servito definitivamente, dunque, l'autorevole giudizio tecnico negativo su questi "jet" da combattimento che, fin dall'inizio, avevano destato forti dubbi sulla loro efficienza. E che cosa farà adesso, allora, l'Italia? Confermerà l'acquisto dei 90 prototipi già prenotati e alcuni già pagati? E il generale Vincenzo Camporini, adesso, continuerà a sostenere - come ripetuto, anche, in una intervista il 23 febbraio scorso - che "gli "F35" funzionano e che l'Italia fa bene ad acquistarli"? Torna con maggiore legittimità, dunque, l'augurio che il Ministero della Difesa si decida a pronunciare una parola sulla inquietante questione. A far sapere soprattutto se, dopo la bocciatura autorevole del Pentagono, intenderà revocare l'acquisto o vorrà spendere ugualmente, per aerei "incapaci di combattere e senza alcuna "chance" di successo in uno scontro reale", qualcosa come quindici miliardi. Oltretutto in un momento economico non certo di "vacche grasse". In cui c'è bisogno, per il Paese, di cose ben urgenti ed importanti. Altro che novanta "F35" da acquistare e da rottamare.
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La baronessa Ashton Ponzio Pilato

"Dopo che l'Italia ha deciso di non far tornare in India i due nostri "marò" accusati di avere ucciso due pescatori scambiati per pirati e dopo che l'India ha duramente contestato questa decisione - si sa da Bruxelles - l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea, Catherine Margaret baronessa Ashton de Upholland, ha auspicato che possa presto trovarsi una "soluzione nel pieno rispetto della Convenzione Onu sul diritto del mare e delle leggi internazionali e nazionali"".
Catherine Margaret baronessa Ashton de Upholland, dunque, come suo consolidato costume: non sporcarsi le nobili mani con questioni che pur dovrebbero vederla come attiva protagonista in prima persona. Comprensibile, può darsi, per quanti abbiano, come lei, "sangue blu" nelle vene. Del tutto incomprensibile, però, per tutti gli altri.  Come incomprensibile il fatto del perché sia stata chiamata in quel ruolo e del perché, comunque, stia ancora lì a continuare ad emulare il noto prefetto romano in Giudea Ponzio Pilato che - come narrano i Vangeli - se ne lavò le mani.
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Ciancimino versus Napolitano

"Quelle intercettazioni telefoniche Napolitano-Mancino che la Corte costituzionale aveva chiesto di distruggere in quanto lesive  delle garanzie riconosciute dalla Suprema Carta al Capo dello Stato - è giunta notizia - non verranno per ora distrutte in quanto, secondo i legali di Massimo Ciancimino, ciò lederebbe i diritti alla difesa di quel loro assistito attualmente indagato per calunnia, concorso in associazione mafiosa, concorso in riciclaggio di denaro, intestazione fittizia di beni e tentata estorsione. Sarà così la Cassazione, il 18 prossimo, a doversi pronunciare sulla possibilità di distruggere o meno quei nastri".
Che cosa dire? Che la difesa di un imputato è certamente sacra e va garantita in ogni modo. Ma anche quando comporta la lesione di garanzie riconosciute dalla Costituzione al Presidente della Repubblica? E anche quando la Corte costituzionale si è già pronunciata per una immediata distruzione dei nastri? L'imputato ed equivoco personaggio Massimo Ciancimino, dunque, può andare fiero: i suoi diritti potrebbero essere dichiarati, il 18 prossimo dalla Cassazione, più importanti e più da garantire di quelli del Presidente Giorgio Napolitano.
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Niki A e Niki B

"Un'alleanza col centro - ha continuato a ripetere, già da prima delle elezioni, Niki Vendola - è pura fantascienza".
Ora però, reccogliendo voci autorevoli in Puglia, sembrerebbe che Niki Vendola, da abile fisico politico, stia lavorando alla scissione dell'elemento "fanta" dall'elemento "scienza". Con tanti saluti al "fanta" per arrivare ad una nuova ingegnosa aggregazione, nella Giunta della Regione Puglia da lui presieduta, dell'elemento "sinistra" con l'elemento "Scelta civica di centro". "Mai con Mario Monti che infligge colpi alla dignità del lavoro"? Acqua passata. Anzi, prego, si accomodino, ora, non solo un bel drappello di centristi montiani, ma anche qualche ex udc e qualche transfuga di centrodestra in arrivo da "La Puglia prima di tutto". Alle vista dunque, nell'annunciato rimpasto di Giunta, l'arrivo di un bel prodotto di incredibile incoerenza. A meno che Roma stia sempre in Italia e a Niki Vendola continui a non piacere lì Mario Monti, sì, ma che Bari - chissà - sia passata in Albania e a Niki Vendola, dall'altra sponda dell'Adriatico, Mario Monti piaccia invece molto. Questioni di clima, magari, di lunatiche maree, di dirompenti venti di scirocco.
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Gli italiani vi stimano e noi vi tagliamo

"I Vigili del fuoco - è la denuncia dei sindacati - si sono visti tagliare per il 2013, rispetto al minimo che occorrerebbe per garantire il servizio, addirittura il 65% e, a breve, rischiano di non avere più soldi nemmeno per pagare la benzina per i loro automezzi".
I Vigili del fuoco - come già anticipato, qui, in un "post" martedi 5 - sono risultati largamente in testa nella stima e nella fiducia di quegli italiani i quali hanno invece severamente bocciato Parlamento e Governo. Ah - devono essersi irritati Parlamento e Governo avendo avuto da tempo sentore di questo giudizio - ah, è così? Bene - devono avere quindi deciso - diamogli un bel taglio a questi Vigili del fuoco. Agli stanziamenti che dovrebbero permettere loro di funzionare e, quindi, al loro Corpo. Vediamo così, se messi in condizione di non essere più efficienti - la conclusione - gli italiani continueranno a volere più bene a loro che a noi. Gli italiani, però, non sono scemi e sanno come vanno, purtroppo, le cose. Ai Vigili del fuoco, gente seria e responsabile, continueranno a volere bene, comunque, più che a chiunque altro.
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lunedì 11 marzo 2013

Un'altra "sentenza mistero"

"A Felice Noviello, il camionista che la notte del 18 gennaio scorso ha travolto ed ucciso cinque ragazzi sul Grande raccordo anulare di Roma - la sentenza è stata pronunciata in questi giorni - quattro anni e otto mesi di reclusione, ma pena sospesa, e ritiro della patente per appena sei mesi".
Una delle mamme delle cinque giovani vittime, dopo la lettura del verdetto, ha urlato: "Vergogna! Non gli avete dato nemmeno un anno per ogni nostro figlio ucciso. Nemmeno i nostri figli fossero stati dei conigli". Nulla da aggiungere.
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A noi!

"A chi il mandato di Governo? - ha inviato il messaggio, al Presidente della Repubblica, il capogruppo al Senato del "Movimento 5 stelle" - A noi!"
Inquietante.
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Ridicolo ping pong

"Continua - soprattutto a Palazzo di giustizia di Milano - il braccio di ferro tra Silvio Berlusconi e alcuni magistrati chiamati a giudicarlo".
Ora però, pur rispettando la dialettica accusa-difesa, sarebbe il momento che chi di dovere cercasse di mettere fine a quello che sta ormai mostrandosi come un ridicolo ping pong. Sarebbe il momento, insomma, che si riuscisse ad avere le prove se Silvio Berlusconi stia veramente soffrendo - da qualche giorno - di uveite e di ipertensione o se certi magistrati stiano veramente soffrendo - da tempo - di berlusconite e di iperattivismo "tout court".
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Soli

"Per favore - hanno chiesto, alle Istituzioni, i familiari di Silvano Trevisan, l'ostaggio ucciso in Nigeria da un "commando quaedista" - per favore, lasciateci soli".
Non c'era tuttavia bisogno, purtroppo, di chiederlo: Silvano Trevisan e i suoi familiari sono stati lasciati sostanzialmente soli, sempre, anche dopo il rapimento di quel maledetto 17 febbraio scorso.
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No, tu no

"L'Ufficio-stampa del Vaticano - ha "twittato" Gianluigi Nuzzi, l'autore di quel libro "Le carte segrete di Benedetto XVI" con il quale ha rivelato lo "scandalo Vatileaks" - non mi ha concesso l'accredito per seguire il Conclave".
Il diniego alla concessione è avvenuto per prudenza oppure per vendetta? Sicuramente no per rispetto della libertà di stampa.
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Affari di Chiesa

"Il prestigioso palazzo al civico 2 di via Carducci a Roma - si è scoperto - acquistato per nove milioni da una società immobiliare di Busto Arsizio, è stato rivenduto per venti milioni alla "Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli" (cioè "Propaganda fide", cioè Vaticano)".
Questa operazione - molto caldeggiata dal segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone - non si caratterizza, tuttavia, soltanto per questa velocissima plusvalenza immobiliare incredibile e avvolta di mistero. Si caratterizza, anche, per un fatto che avrebbe dovuto perlomeno imbarazzare i religiosi nuovi proprietari: il fatto, cioè, che il palazzo da loro acquistato, al civico 2 di via Carducci a Roma, ospita la più grande sauna gay d'Italia. Il tutto, comunque, senza alcun vantaggio per le casse dello Stato italiano in quanto all'immobile - riconosciuta l'extraterritorialità, l'intangibilità e la totale esenzione fiscale grazie ai Patti lateranensi - non potrà essere chiesto neppure un euro di tasse di imposte. Amen.
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I "dodgers" della signora Merkel

"Un lavoratore su cinque - secondo le ricerche dell' "Istituto YouGov" pubblicate sul quotidiano "Bild" - avrebbe finto di essere malato, nel 2012, per non recarsi al lavaoro".
Ma in Italia? Come media europea? No: in Germania. Allora, però, certe autorità tedesche - a cominciare dalla Cancelliera signora Merkel - dovrebbero smettere, a questo punto, di riempirsi la bocca di una superiorità, anche etica, del loro popolo: pure i loro lavoratori - cifre alla mano dell' "Istituto YouGov" - sono infatti degli illegali paraventi. Ben uno su cinque, insomma, è un "illegal dodger".
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Quei missili sui nostri droni

"Dobbiamo dotare i nostri droni di missili - continua ad insistere il generale Claudio Debertolis, responsabile di tutti i programmi militari nazionali - per rendere il nostro stormo di "Predator" in grado di compiere missioni d'attacco".
Ma il generale Claudio Debertolis pensa ancora che i tempi siano quelli in cui si cantava "Colonnello non voglio il pane, dammi il piombo pel mio moschetto"? Quei tempi, per fortuna, sono tramontati. E, oggi, quel che gli italiani vorrebbero sarebbe, invece, proprio il pane. E, cioè, una economia che assicurasse loro un lavoro certo e un'esistenza decente. Altro che i missili sui droni. Anche perché, poi, a che cosa servirebbero davvero all'Italia? Per compiere missioni d'attacco contro chi? Contro chi, se la nostra Costituzione - all'articolo 11 dei Principi fondamentali - recita che "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come risoluzione delle controversie internazionali..."? Forse non sarebbe male, se anche certi alti gradi militari prendessero visione di quella Carta saggiamente voluta dai nostri Padri costituenti.
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All'Inferno la lingua italiana

"Per le lauree magistrali e i corsi di dottorato - ha deciso il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone - sarà obbligatoria, dal prossimo anno, la lingua inglese".
Accanto, almeno, alla traduzione in italiano? No: solo la lingua inglese. Ma perché? Quale "contributo - la motivazione - alla crescita del Paese". Ma davvero - come si sono contrariati i maggiori italianisti - la crescita di un Paese dovrebbe avere come presupposto la decrscita, addirittura la morte progressiva, della lingua madre? E pensare che, neppure troppi giorni fa, la famosa e prestigiosa "Società umanitaria" ha organizzato un convegno, su "Lingua, cultura e identità", proprio per cercare di fermare questa deriva angloide considerata, fra l'altro, anche abbastanza provinciale.
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Il Bobo d'oro

"La Rai - secondo quanto risulterebbe alla Corte dei conti la quale, comunque, sta continuando ad indagare - avrebbe pagato 600 mila euro la partecipazione dell'ex calciatore Bobo Vieri alla trasmissione "Ballando con le stelle"".
La Rai, però, si sarebbe quasi offesa, con la Corte dei conti, perché - come sostiene - a Bobo Vieri non sarebbero stati pagati 600 mila euro, ma "solo 450 mila". "Solo 450 mila", dunque. Beh, allora...
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venerdì 8 marzo 2013

"Vox clamantis in deserto"

"La crisi non aspetta - ha ammonito il Presidente della Repubblica durante la cerimonia, al Quirinale, per la "Festa della donna" -  l'Italia deve darsi un Governo".
L'Italia della gente? Certamente no. L'Italia che la gente ha votato, pochi giorni fa, a questo scopo. L'Italia, cioè, degli eletti e dei partiti degli eletti. I quali, però, sembrano più preoccupati delle crisi loro e dei loro rapporti più che della crisi dell'economia nazionale. Il Presidente della Repubblica, naturalmente, fa bene a martellarli per ricondurli alle loro responsabilità. Finora, però, senza alcun risultato. Giorgio Napolitano, purtroppo, "vox clamantis in deserto". Nel deserto della più arida irresponsabilità politica.
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Stato e Chiesa

"I cardinali hanno deciso - ha informato la Sala-stampa vaticana - Il conclave prenderà il via martedi 12 prossimo e, per essere eletto nuovo Papa, occorreranno 77 voti".
Beata Santa Romana Chiesa. Chissà quando prenderà il via, infatti, il conclave laico per l'elezione del nuovo Presidente del Consiglio italiano. E magari ci volessero soltanto 77 voti per eleggerlo.
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Canta Napoli, Napoli vespillona

"Un carro funebre - è accaduto a Napoli - è stato notato in sosta vietata, a ridosso di un incrocio, contromano, in una zona preclusa totalmente al traffico".
Era in attesa di accogliere un defunto da accompagnare al cimitero? No perché il defunto era già all'interno del carro funebre. Era invece in attesa che i due incaricati dell'accompagno finissero di sorbirsi, al bar, caffé e cappuccino per poi riprendere la marcia verso Poggioreale. Tanto il morto era morto, non poteva vedere e tanto meno protestare. E, poi, che fretta avrebbe potuto avere di arrivare alla sua ultima dimora? Canta Napoli, Napoli vespillona.
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giovedì 7 marzo 2013

"5 stelle" tra Inferno e Paradiso

"Se falliano noi - ha urlato ancora più forte Beppe Grillo - ci sarà violenza nelle strade".
Una promessa o una minaccia? Terrorismo o ricatto? Profezia realistica o farneticazione? Sia come sia  - se fosse vero quanto pubblicherà l'ultimo numero dell' "Espresso" - il "grande urlatore" avrebbe un suo personale piano: non "b" - certo - come Bersani o Berlusconi, ma "c" come Costarica. Trasferirsi cioè nella paradisiaca Costarica dove, tramite personaggi a lui riconducibili, avrebbe già una decina di società e avrebbe già acquistato proprietà sulle quali realizzare, tra l'altro, un grandioso "resort" con ville, ciascuna, su un'area di 750 metriquadrati e con un'area propria di cinquemila. Da vendere o affittare a tutti meno, naturalmente, che a Bersani, Berlusconi, Monti e "genìa" del genere.
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Adolf Grillo?

"Mi hanno proposto un'alleanza, ma loro sono morti - va ripetendo, urlando, Beppe Grillo - Non hanno capito di avere a che fare con qualcosa di completamente diverso da un partito politico".
Tutti i suoi - e non solo - a battergli le mani. Ma quei due concetti non sono farina del suo sacco 2013: sono due concetti espressi, in un discorso del 1932, dal fuhrer Adolf Hitler.
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Beppe Giannino?

"Non sto affatto lavorando - si è infuriato il noto economista francese Jean Paul Fitoussi - al programma di Beppe Grillo".
E due, dunque. Perché - come si ricorderà - anche il "premio Nobel" Joseph Stiglitz, circa un mese fa, aveva smentito ogni collaborazione con il "Movimento 5 stelle". Beppe Grillo, allora, sulla stessa strada di millanteria e di megalomania di Oscar Giannino? Ma Oscar Giannino, almeno, non solo non ha implicato altre persone: ha anche chiesto scusa per il suo comportamento. Il Beppe, invece, macché. Avanti, imperterrito, con una faccia identica a quella parte del corpo che lui è solito attribuire, invece, a chi non la pensa come lui. Cosa che, però, sembra tanto piacere agli italiani: gli ultimissimi sondaggi, infatti, gli danno - rispetto alle elezioni di pochi giorni fa - un ulteriore buon 3% in più. Ad maiora.
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La fenice di Gianfry

""Futuro e libertà per l'Italia" - ha promesso, ai suoi ultimi rimasti, il "leader" Gianfranco Fini - non morirà qui, ma rinascerà dalle sue ceneri".
"Futuro e libertà per l'Italia", insomma come l'araba fenice. E, però, ci sarà da attendere più di un po'. Secondo la tradizione riportata dallo storico Erodoto, infatti, la mitica araba fenice risorgeva ogni 500 anni. Per "Futuro e libertà per l'Italia", dunque, se ne riparlerebbe nel 2513. Lunga vita a Gianfranco Fini.
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Pierferdinando Schettino

"Pierferdinando Casini - hanno annotato le cronache - non si è presentato alla Direzione dell'Udc, ma si è limitato a scrivere una lettera pur di "mea culpa"".
Pierferdy non si è presentato per pudore, per vergogna o per timore di ricevere qualche pomodoro in faccia? Forse per tutti e tre i motivi. Perché, se anche il presidente e il segretario udc, Rocco Buttiglione e Lorenzo Cesa, quasi si sono messi a piangere dalla commozione nel leggere la lettera del loro "leader", qualcuno è invece andato giù di brutto nei suoi confronti. E c'è stato anche chi lo ha sprezzantemente paragonato al comandante Francesco Schettino: Francesco Schettino - è stato detto - ha mandato a sbattare la nave "Costa Concordia" contro uno scoglio ed è scappato, Pierferdinando Casini ha mandato a sbattere la barchetta udc contro le urne elettorali e "si è dato" anche lui.
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Malato di mente, ma con la pistola

"Andrea Zampi, il piccolo imprenditore che ha ucciso a revolverate due impiegate della Regione Umbria e poi si è tolto la vita - si è venuto a sapere - nel 2009 era stato in cura al Centro di igiene mentale di Perugia, poi in un centro specialistico di Pisa ed era stato sottoposto anche a due Tso (trattamenti sanitari obbligatori)".
Ma, se queste erano le sue condizioni, come mai Andrea Zampi era in possesso del revolver della strage? Proprio nel 2009 - si è saputo in Questura - quando si era appurato del suo stato mentale, gli era stato subito revocato il porto di  due armi in suo possesso. Ma allora? Allora, però, la stessa Questura gli aveva poi concesso, nel settembre scorso, una licenza per il tiro al piattello. E, proprio pochi giorni fa, Andrea Zampi era andato ad acquistarsi una "Beretta 9x21". Senza porto d'armi, però, ma tranquillamente. Dove? Da chi? In che modo? La facilità di munirsi di armi micidiali, dunque, non esiste soltanto negli Stati Uniti. E qualcuno, tuttavia, dovrebbe seriamente occuparsene. Non solo in riferimento all'episodio specifico di Perugia.
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Lo sfregio è solo il romanesco

"L'enorme cartellone con la scritta "Daje regà!!" sulla facciata della Chiesa degli artisti in piazza del Popolo a Roma - è intervenuta Federica Galloni, direttrice per i Beni architettonici del Lazio - verrà fatto sostituire con uno più consono al luogo".
Si sa già come sarà? Sarà con la scritta in italiano anziché in gergo. Con un dubbio tra "Forza Roma" e "Forza ragazzi", ma con preferenza per la seconda ad evitare problemi di derby. Tutto a posto, dunque? Come no. Perché, se un giorno un enorme cartellone venisse a coprire - ad esempio - la facciata di Sant'Andrea della Valle, nell'enorme scritta non si leggerebbe più "E mò, regà, annamo a magnà", ma, in perfetta lingua italiana, "E adesso, ragazzi, andiamo a mangiare". Restando lo sfregio del cartellone, ma con una dicitura più fine. Più comprensibile, anzi, anche ai non residenti - tanto per dire - a Garbatella o a Testaccio. Con un possibile dirottamento maggiore verso l'attività commerciale dello "sponsor" benefattore. "Ma d'altra parte - ha tenuto a sottolineare la direttrice per i Beni architettonici del Lazio - i soldi della pubblicità permettono il finanziamento di lavori di restauro molto onerosi, anche se le regole devono essere sempre comunque rispettate". Ma certo. Si sa benissimo, purtroppo, che i beni artistici, se fosse per lo Stato, sarebbero tutti a pezzi. Solo che le regole dovrebbero essere però rispettate davvero dai "privati benefattori interessati". Fatto che troppo spesso, invece, non avviene. E del quale i funzionari dei Beni architettonici del Lazio, troppo spesso, nemmeno si accorgono d'ufficio, ma devono ricevere segnalazioni dall'esterno. Forse se ne accorgerebbero sicuramente se, invece di viaggiare in "auto blu", se ne andassero un po' in giro a piedi. Almeno dove, a Roma e nel Lazio, ci sono più beni preziosi da tutelare.
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mercoledì 6 marzo 2013

La sorpresa di Elsa

"Mi ha sorpreso vedere recitare Mario Monti un ruolo non suo - ha dichiarato, da New York, il Ministro uscente Elsa Fornero - Non so chi lo abbia consigliato, ma..."
Qualcuno avrebbe dunque consigliato Mario Monti a "salire" in politica e a starci lassù in quei modi non suoi? Sembra del tutto inverosimile per un dotto, rigoroso, presuntuoso, inossidabile bocconiano come lui. Qualcuno, tutt'al più, potrebbe averlo ipnotizzato e soggiogato contro la sua volontà. Magari Andrea Riccardi, Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini. O, da dietro un angolo di Palazzo Chigi, l'illusionista Giucas Casella. Quello che "quando lo dice lui".
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Atti giudiziari, marche da bollo e carta igienica

"In attesa degli stanziamenti ministeriali per il 2013 - i cartelli sono stati affissi nella Città giudiziaria a Roma - si pregano i fruitori dei servizi igienici di munirsi di proprie forniture perché mancherà l'approvvigionamento".
Detto con parole meno imbarazzate e più chiare, insomma, si sappia che chi dovesse avere bisogno dei servizi igienici, nella Città giudiziaria a Roma, dovrebbe arrangiarsi da sé. Con un "fazzoletto da toilette", magari, o con un foglio di giornale acquistato poco prima. Se poi ce la faccesse, riuscendo fuori, staccare la foglia da un albero e tornare su. Se ce la facesse ancora di più, andando a cercare un negozio di "casalinghi", acquistare un personale rotolo di carta igienica e correre di nuovo dentro la Città giudiziaria. Convocazione e deleghe, atti giudiziari e marche da bollo, certificati e documenti, ma - ad ogni buon conto - una "propria fornitura" per sopperire al "mancato approvvigionamento" nei servizi igienici. Chi dovesse avere - in questo momento di crisi economica dei gabinetti della Città giudiziaria a Roma - problemi di reni o di intestino, provi a chiedere il rinvio della causa. Per motivi politici, in genere, non viene concessa. Per motivi igiernico-sanitari può darsi di sì.
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"Io no: ci pensano loro"

"Io Presidente della Repubblica? - ha giurato, durante una intervista a "Sky Tg24", Romano Prodi - Non ci penso proprio".
Furbacchione di un Prodi. Certo che non ci pensa proprio, tanto c'è chi ci sta proprio pensando per lui.
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Sponsorizzazioni oggi

"La facciata della famosa "Chiesa degli artisti" in piazza del Popolo a Roma - continuano a mostrare le immagini - è stata ricoperta, mentre si stanno eseguendo dei restauri, da un enorme cartellone nel quale campeggia fra l'altro, a lettere cubitali gialle su fondo nero, la scritta "Daje regà!!".
Qualcuno si è giustamente scandalizzato, ma sia le competenti autorità statali che quelle vaticane hanno fatto sapere che il cartellone e la scritta vanno bene così e, se c'è bisogno di "sponsor", c'è da fare poco gli schizzinosi. Bene. Anzi, male. Nessuna meraviglia, dunque, se un giorno un enorme cartellone venisse a coprire la facciata - ad esempio - di Sant'Andrea della Valle e nell'enorme cartellone, per pagare i costi del restauro, a lettere cubitali gialle su fondo nero comparisse la scritta "E mò, regà, annamo a magnà". Al ristorante, naturalmente, del "disinteressato" sponsor.
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Beppe fra Adriano e Claudia

"Come si sa - ha confessato Claudia Mori a "Zapping" su "Radio 1" - Adriano ha votato per Grillo, io però no perché non mi piace per niente".
Oddio. Non è che Beppe l'urlatore ne sta combinando già un'altra e, cioè, minare la solidità della famosa "coppia più bella del mondo"?
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Formiche addio

"Gli italiani - ha titolato il "Corriere della sera" - non sono più formiche".
Ma perché sono diventati tutti delle improvvide e irresponsabili cicale? Assolutamente no. E' che le formiche che c'erano se l'è mangiate un formichiere di nome Governo. Un formichiere tirato su e coccolato, soprattutto, da un allevatore di tecnici cinici o incapaci.
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martedì 5 marzo 2013

I Vigili del fuoco primi della classe

"Dal primo rapporto sul "Benessere equo e sostenibile" che, redatto su imput dell'Ocse, verrà presentato lunedi prossimo alla Camera - hanno anticipato Istat e Cnel - un dato è emerso significativo: quello sulla fiducia dei cittadini nei confronti delle varie Istituzioni".
Ebbene, secondo questa sconfortaante anticipazione, i partiti politici si sono meritati, in una valutazione da 1 a 10 come a scuola, un somaresco 2,3 e appena meno peggio, con un 3,6, è andato il Parlamento. Insufficienze sempre gravi, anche se un po' meno severe, per gli Enti locali (con un 4 secco) e la Giustizia (con un 4,4) Ma le sufficienze? Solo due: le Forze dell'ordine con uno striminzito 6,5 e i Vigili del fuoco con l'unico 8,1. Con tutti gli incendi politici e sociali che sempre più numerosi commentatori vanno paventando in un futuro anche prossimo, meno male, perlomeno, questo 8,1 ai bravi Vigili del fuoco.
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"Ghe pensi lu", Michele Santoro

"Ecco - ha proposto con tanto di nomi e cognomi, sul sito www.illeader.it, il giornalista-conduttore tv Michele Santoro - il Governo che potrebbe essere sostenuto sia dal Pd che dal "Movimento 5 stelle", ma che, intanto, può essere approvato da tutti su internet".
Il Capo dello Stato, dunque, può finalmente liberarsi dal gravosissimo peso di trovare un Governo quasi impossibile. Il buon Giorgio Napolitano, insomma, si rilassi: pensa a tutto lui, il giornalista-conduttore tv Michele Santoro.
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Da piazza San Giovanni a piazza Venezia?

"Nessuna fiducia ai partiti - aveva garantito il neoeletto capogruppo al Senato per il "Movimento 5 stelle", Vito Crimi - ma possibilità per un Governo tecnico non guidato, però, da Mario Monti".
Assolutamente no ad un Governo con il Pd e ancor più no ad un Governo con il Pdl, finalmente un sì - seppure non urlato - ad un Governo tecnico? Macché. Trascorse neppure ventiquattr'ore, dietro front e avanti marsch verso il nuovo obiettivo: nessun Governo tecnico nemmeno, ma "nostra unica soluzione che proponiamo è un Governo del "Movimento 5 stelle"". Tanti saluti, dunque, al Pd e al Pdl che hanno ottenuto più consensi dei "grillini" e tantri saluti, insomma, alla democrazia. Ma non è che Beppe Grillo si è messo in testa di comparire, uno di questi giorni, sul balcone di piazza Venezia e urlare, da lì, editti e "slogans" alla sua platea plaudente?
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Tradimenti

"Il 15% di voi - ha profetizzato Beppe Grillo ai suoi "discepoli" - potrebbe tradirmi".
La stupefacente forza di Beppe Grillo di Genova: Gesù di Nazareth fu tradito soltanto da uno.
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Il "5" "fico"

"Sul "display" anteriore di un tram del trasporto pubblico romano in servizio sulla linea "5" - è stata "twittata" l'immagine - è apparso "Mov. 5 stelle"".
Qualche "grillino", evidentemente, ha voluto imitare la "vis comica" - si fa per  dire - del suo capo. E dunque, nell'attesa che il "Movimento 5 stelle" possa comparire sui "display" del Parlamento, ha ritenuto "fico", intanto, farlo comparire sul "display" di un tram romano.
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Il ritorno del congiuntivo

"Un fatto positivo - ha scritto qualcuno - l'uscita di Antonio Di Pietro dal Parlamento".
Positivo per la politica? Può darsi. Per la sintassi, però, sicuramente sì: uscito dal Parlamento Tonino "che ci azzecca", è potuto rientrare lui. Il congiuntivo.
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domenica 3 marzo 2013

Il Grillo anticostituzionale

"Ogni membro del Parlamento - recita l'articolo 67 della Costituzione - rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
Non l'avessero mai scritto i nostri Padri costituenti: Beppe Grillo, davanti ai suoi eletti convocati a Roma per istruzioni, ha urlato di non essere d'accordo. Eletti senza vincolo di mandato verso il movimento in cui si sono candidati né verso il programma elettorale né verso gli elettori? Senza vincolo di mandato, soprattutto, verso di lui? Ma siamo matti? Questo articolo 67 - ha sentenziato, insomma, il Grillo urlante - non s'ha da osservare. S'ha da osservare soltanto quello che decido io e basta. L'eletto "5 stelle", in poche parole, non può e non deve fare, senza rispondere a me, quello che ca... gli pare. Chiaro? Impossibile, perlomeno per ora, sapere se questo grillesco concetto, tanto solitamente urlato quanto antidemocratico e volgarmente espresso, abbia trovato il consenso della platea. Quello che si continua a sapere già ora, invece, è che Beppe Grillo ha chiaramente bisogno di una massiccia dose di "Valium", ma, soprattutto, di molte flebo di democrazia, di educazione e di rispetto per ogni dirimpettaio. Istituzionale o no. "Cinque stelle" o cinque voti in più.
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I "clown" tedeschi si sono sentiti offesi

"E' stato un errore - ha commentato Bernhard Paul, il "leader" del più famoso circo tedesco, la frase pronunciata dal candidato socialdemocratico alle prossime elezioni in Germania, Peer Steinbruck -  paragonare noi "clown" ai "leader" italiani Silvio Berlusconi e Beppe Grillo: il nostro è un onorevole e molto difficile lavoro artistico".
Incauto Peer Steinbruck: dopo essere stato bacchettato dal Capo dello Stato italiano e perfino da molti ambienti politici del suo stesso Paese, adesso anche la torta in faccia dei "clown".
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I finiani dalla frutta al formaggio

"Nel traslocare dai propri uffici, in via Poli a Roma, dopo la paurosa batosta elettorale - hanno notato i passanti - alcuni impiegati del finiano "Futuro e libertà per l'Italia" erano intenti a caricare le loro auto con alcune forme di "Parmigiano"".
Forme di "Parmigiano" dagli uffici del partito di Gianfry? E che cosa ci stavano a fare in numero così rilevante? "Non per condirci la pastasciutta a pranzo - ha tenuto a precisare uno degli impiegati - ma perché le avevamo  per dare una mano, ai produttori emiliani colpiti dal terremoto, nello smaltire le forme rimaste danneggiate". La paurosa batosta elettorale, dunque, ha mandato a monte questa nobile intenzione. E però, piuttosto che lasciare il "Parmigiano" ai topi di via Poli, gli impiegati hanno ritenuto più produttivo portarselo a casa. Anche perché, andato a ramengo "Futuro e libertà per l'Italia", giusto assicurarsi un futuro almeno con il "Parmigiano". Quando uno arrivava comunque al fondo, una volta, si diceva che era arrivato alla frutta. Nel caso dei finiani arrivati al fondo, però, più giusto dire: sono arrivati, poveretti, al formaggio.
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sabato 2 marzo 2013

Permessi

"Claudio Corradetti, uno dei tre banditi che hanno dato l'assalto ad un furgone portavalori e sparato contro le guardie giurate in via Carlo Alberto a Roma - ha subito accertato la Polizia - stava già scontando venti anni di carcere per una serie di precedenti rapine".
Ma, se stava già scontando venti anni di carcere, come mai si trovava invece libero a Roma, pistola in mano, insieme con altri due rapinatori? Perché il giudice di sorveglianza del Tribunale dell'Aquila aveva valutato che, al brav'uomo, potesse essere accordato un giusto permesso premio. Domanda: ma ci sarà, ora, qualcuno che valuterà l' opportunità di mandare il giudice di sorveglianza del Tribunale dell'Aquila in permesso, tutt'altro che premio, ma per tornare a ripassare qualche volume di diritto, di criminologia e di psicologia?
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Mica l'ha uccisa...

"Uno studente dell'Istituto professionale "Marco Polo" - è giunta notizia da Rovigo - ha colpito, con una gragnuola di pugni, una professoressa che gli aveva messo una nota".
Sarà espulso dalla scuola? Ancora non si sa e probabilmente, come sembra, no. D'altra parte, che diamine, la professoressa l' ha soltanto colpita con una gragnuola di pugni mica con una revolverata...
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Gemelli di bufala

"Anche Guido Crosetto come Oscar Giannino - è venuto alla luce - falsa laurea vantata in economia e commercio".
Crosetto, allora, da "Fratelli d'Italia" a "fratello di Giannino". Tutti e due "gemelli di bufala".
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Per un pugno di dollari

"Anche moltissimi consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia - ha scoperto la Guardia di Finanza - hanno acquistato, con i soldi pubblici, di tutto e di più ed uno di loro perfino un revolver".
Un revolver? Va bene la battaglia politica, ma si sta già arrivando al Far West? Per un pugno di dollari, evidentemente, sì.
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venerdì 1 marzo 2013

Un colluttorio per Grillo

"Bersani e Renzi - ha urlato Beppe Grillo, sempre più elegantemente, respingendo l'invito del Pd per un'intesa di maggioranza - la faccia come il culo".
Beppe Grillo - si è saputo negli ambienti "5 stelle" - si è già acquistato un "vestito buono" da indossare quando sarà ricevuto, al Quirinale, per le consultazioni del Capo dello Stato. L'augurio è che, quanto prima, si acquisti anche un colluttorio buono per sciacquarsi la bocca quando debba confrontarsi nel pur acceso dibattito politico ed istituzionale.
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