"Nella votazione per la nomina del Presidente del Senato - va urlando, a voce e su "cpmputer", Beppe Grillo - chi si sia lasciato andare a dire sì al candidato di Pd e Sel, Pietro Grasso, si dimetta".
Povero Beppe Grillo. Perché non solo alcuni dei suoi non hanno seguito il suo verbo e lo hanno tradito peggio di Giuda, ma ora, sul sito ufficiale e su "Facebook", vanno affollandosi sempre più messaggi di dissenso nei confronti di lui dittatore e di assenso nei confronti di quanti hanno liberamente espresso il proprio convincimento e il proprio voto. Povero Beppe Grillo, sì: dopo tanti "vaffa" da lui elargiti a destra e a manca, ecco le prime raffiche di "vaffa" contro di lui. E, quel che è peggio, non solo e non tanto dagli scribi e dai farisei della vecchia politica quanto dai suoi stessi apostoli.
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