"Le ore di lavoro dei parlamentari - ha confermato Laura Boldrini, nuova Presidente della Camera, durante la trasmissione "Ballarò" sulla Rai - saranno portate da 48 a 96 settimanali dal lunedi al venerdi".
Fatti due semplici conti, dunque, il risultato sarebbe che i parlamentari verrebbero chiamati a lavorare più di venti ore al giorno. Solo quattro ore, insomma, per mangiare, dormire, prendere una boccata d'aria e - perché no? - fare l'amore e distrarsi un po'. Va bene che i parlamentari, fino ad oggi, non si sono certi "sciupati di lavoro". Anzi. Ma di qui ai lavori forzati - con la benevola eccezione del sabato e della domenica - sembra una esagerazione non urlata neppure dal Grillo fustigatore. Oppure c'è dell'altro. C'è che la nuova Presidente della Camera, Laura Boldrini, sarà tanto brava e preparata in diritto, in scienza delle comunicazioni, in lingue straniere, in solidarietà verso gli immigrati e i rifugiati, ma, purtroppo, tanto allergica e impreparata in matematica. Dove due più due fa quattro. E 96 ore di lavoro settimanale per gli eletti in Parlameto fa ridere.
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