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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 3 marzo 2013

Il Grillo anticostituzionale

"Ogni membro del Parlamento - recita l'articolo 67 della Costituzione - rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
Non l'avessero mai scritto i nostri Padri costituenti: Beppe Grillo, davanti ai suoi eletti convocati a Roma per istruzioni, ha urlato di non essere d'accordo. Eletti senza vincolo di mandato verso il movimento in cui si sono candidati né verso il programma elettorale né verso gli elettori? Senza vincolo di mandato, soprattutto, verso di lui? Ma siamo matti? Questo articolo 67 - ha sentenziato, insomma, il Grillo urlante - non s'ha da osservare. S'ha da osservare soltanto quello che decido io e basta. L'eletto "5 stelle", in poche parole, non può e non deve fare, senza rispondere a me, quello che ca... gli pare. Chiaro? Impossibile, perlomeno per ora, sapere se questo grillesco concetto, tanto solitamente urlato quanto antidemocratico e volgarmente espresso, abbia trovato il consenso della platea. Quello che si continua a sapere già ora, invece, è che Beppe Grillo ha chiaramente bisogno di una massiccia dose di "Valium", ma, soprattutto, di molte flebo di democrazia, di educazione e di rispetto per ogni dirimpettaio. Istituzionale o no. "Cinque stelle" o cinque voti in più.
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