Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 31 dicembre 2011

"Bon ton" di fine anno 1

"La caduta di Berlusconi - ha titolato "Il Giornale", a caratteri cubitali, in prima pagina - E' stata la culona".
Ora può anche darsi che, nonostante le smentite subito giunte da Berlino e dal Quirinale, Angela Merkel - secondo la notizia "sparata" dal "Wall Street Journal" - abbia davvero telefonato al Presidente Napolitano, il 20 ottobre scorso, per sollecitarlo ad agire in modo che l'allora "premier" Silvio Berlusconi togliesse il disturbo a Palazzo Chigi. E può anche darsi che Silvio Berlusconi abbia tolto il disturbo non volontariamente - come lui continua a dire - ma per il desiderio espresso da Angela Merkel. Il titolare a caratteri cubitali, in prima pagina, che a far cadere Berlusconi "è stata la culona" è, tuttavia, una ennesima sconfortante testimonianza del degrado raggiunto da certa Italia, da certa politica, da certa stampa. Stampa sempre meno di informazione e sempre più di deformazione. Nemmeno lo sguaiato toscano "Vernacoliere" se ne uscirebbe mai con un titolo simile.
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"Bon ton" di fine anno 2

"Non sapevo - se n'è uscito, in un comizio nel Bergamasco, il "leader" della Lega Umberto Bossi - che Napolitano l'era un terùn".
Napolitano il vaccaro delle campagne casertane? No. Napolitano Giorgio, il Presidente della Repubblica. E, dunque, nuova gravissima offesa nei confronti di chi l'Italia - piaccia o non piaccia a Umberto Bossi e al suo "esercito di canottiere" - unisce e rappresenta. Gravissima offesa che sarebbe stata inaccettabile perfino dai conti Borromeo di Arona e, quindi, figurarsi se accettabile da un "bauscia" ignorante di Cassano Magnago.
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PornoItalia

"Sono pronto al confronto - ha fatto sapere il "premier" Mario Monti - mi mostrerò senza veli".
Oddio. Dopo gli italiani messi in mutande dai provvedimenti del "premier" Mario Monti, ecco il "premier" Mario Monti in persona proporsi, ora, senza veli. Dall'Italia del "bunga bunga" all'Italia desnuda.
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Il Mario baciato dai Pesci

"Il presidente dell' Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino - si è visto anche in tv - ha consegnato al "premier" Monti la tessera di giornalista professionista".
Ma il "premier" Monti aveva lavorato a lungo "in nero" o come precario in qualche redazione, poi era riuscito faticosamente a farsi iscivere all'Albo dei praticanti, dopo diciotto mesi aveva sostenuto l'esame di ammissione all'Albo dei professionisti e l'aveva superato, aveva pagato il dovuto, aveva portato due foto tessera e aveva atteso con pazienza la firma del presidente Iacopino? Nulla, naturalmente, di tutto questo. E, però, ecco a voi, in un baleno, il giornalista professionista Mario Monti. Come mai? Forse - chissà? - poiché il Governo Monti ha manifestato l'intenzione di eliminare l'Albo dei giornalisti pubblicisti e il "premier" proprio a questo Albo è iscritto, al presidente dell'Ordine, Enzo Iacopino, potrebbe essersi stretto il cuore al pensiero che cotanto iscritto potesse rimanere senza tessera e, quindi, si sarebbe affrettato a consegnargli quella più sicura di giornalista professionista. Ma forse anche - chissà? - poiché tanto si parla di voler mandare finalmente al rogo molti vecchi privilegi, qualche nuovo privilegio andrebbe intanto assicurato in tempo utile. Tanti sinceri auguri di buon lavoro, comunque, certo non in una cronaca di provincia e senza la sicurezza di uno stipendio mensile, al nuovo collega Mario Monti. Teneramenete baciato. in questo 2011 ormai al tramonto, dal suo segno zodiacale dei Pesci. Certamente non rossi.
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Il furto non è uguale per tutti

"I carabinieri del Ris - secondo quanto si dice a Viareggio - stanno ancora indagando, da sei giorni, per cercare di individuare chi abbia portato via, dallo "yacht" di 27 metri del petroliere Massimo Moratti, del cibo e una cassetta di attrezzi".
E pensare che, quando un cittadino qualsiasi va a denunciare un furto anche notevole dai carabinieri, l'appuntato di turno fa il verbale e poi lo mette in un cassetto senza disturbare i colleghi del Ris.
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venerdì 30 dicembre 2011

A chi i titoli di Stato?

"Prosegue l'azione del Gabinetto Monti - si legge nelle cronache - per indurre gli italiani, a partire dai piccoli risparmiatori, ad acquistare i titoli di Stato".
Giusto. Ma l'azione sarebbe più efficace, sicuramente, se il Gabinetto Monti non continuasse a scaricare sempre nuovi balzelli sulle spalle degli italiani, a partire dai piccoli risparmiatori. Dovendo pagare questi sempre nuovi balzelli, infatti, con quali euro gli italiani, a partire dai piccoli risparmiatori, potrebbero acquistare i titoli di Stato? Ma, poi, un'altra domanda: perché il Gabinetto Monti non rivolge esplicito invito ad acquistare titoli di Stato a tutti i suoi singoli ministri e agli oltre 900 parlamentari i quali sono anche loro italiani e, però, fruitori di indennità tutt'altro che piccole e tutt'altro che equamenmte stangate?
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Matteo Renzi, Opa continua

"Sono molto preoccupato - ha confessato il sindaco di Firenze, Matteo Renzi - per l'aumento delle tasse sulle famiglie".
Matteo Renzi, dunque, ormai senza freni. Dopo avere lanciato l' Opa (Offerta pubblica d'acquisto) sulla segreteria nazionale del Pd, ne ha ora lanciata un'altra sulla "leadership" dell'Udc. Di quell'Udc proclamatasi sempre come l'unico "defensor familiarum" (difensore delle famiglie) e rimasta invece la più convinta ad applaudire la stangata dei ministri professori nei confronti delle famiglie con redditi anche piccoli e medi. Ma il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e il segretario dell'Udc, Pierferdinando Casini, messi sotto Opa? Tranquilli. Forse perché vedono, in Matteo Renzi, un italico Don Chisciotte anni Duemila. Saranno tempi non lontani, comunque, a dire se avranno visto giusto loro o avrà visto giusto Matteo Renzi.
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La Rai meglio del supermercato

"Nel 2001 - statistiche alla mano - il canone Rai era di 179 mila lire e oggi è arrivato a 112 euro".
Fatti due conti, poiché le 179 mila lire di allora equivalgono ai 92,45 euro di oggi, si ha che il canone Rai è aumentato in dieci anni - senza contare, però, la svalutazione - di 19 euro e 55 centesimi. E cioè - sempre senza contare la svalutazione - di un euro e 95 centesimi l'anno. C'è da ringraziare la Rai, allora, se con un aumento così contenuto, offre con generosità, ogni anno, programmi e films vecchi e vecchissimi in numero abbondantissimo. Meglio che al supermercato, insomma: alla Rai paghi uno - "Da,da,da" - è poi è tuo cento volte cento.
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Gianni il buono

"Gianni Rivera - ha annunciato, con orgoglio e soddisfazione, la conduttrice Milly Carlucci - ha accettato di partecipare a "Ballando con le stelle" riducendo il suo compenso da 480 a 400 mila euro".
Lode a Gianni il buono, dunque, che ha generosamente fatto, a mamma Rai, lo sconto di quasi il 17%. E che perciò, al ricco vitalizio di ex deputato e alla fortuna messa da parte come ex calciatore, si accontenterà di aggiungere soltanto 400 mila euro "Ballando con le stelle".
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La stecca del cardinale

"Il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe - hanno riportato le cronache - si è recato in visita pastorale all'ospedale psichiatrico giudiziario di Secondigliano e ha portato un dono per tutti".
L'oro no perché, di questi tempi, troppo caro. L'incenso e la mirra neppure perché, ormai, fuori moda. Ha portato, ad ognuno, una stecca di sigarette. E, però, senza accompagnarla con un libricino di preghiere da recitare - Dio, naturalmente, non voglia - nel caso in cui il tabacco dovesse alimentare o peggiorare qualche tumore ai polmoni. Mille "Ave", "Pater" e "Gloria" di penitenza alla vera stecca del cardinale.
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lunedì 26 dicembre 2011

Luminarie

"A Genzano Lucano - altro tragico episodio di "cronaca nera" - un uomo ha ucciso tre vicini di casa. E i cittadini "shockati", all'unanimità, hanno deciso di spegnere tutte le luminarie di Natale".

Nelle stesse ore, in Nigeria, fanatici musulmani hanno ucciso 35 cristiani raccolti in preghiera nelle loro chiese. Ma le luminarie dell'albero di Natale, in piazza San Pietro a Roma, sono rimaste tutte accese.

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Se piangi, se ridi...

"I ministri tecnici del Gabinetto Monti - è filtrato da Palazzo Madama - sono sì in aspettativa rispetto alla loro occupazione professionale e non possono sì percepire un compenso superiore ai 14.445 euro mensili lordi (10.697 di indennità pari a quella di un parlamentare più 3.746 di indennità di ministro), ma i contributi per la loro pensione non verranno calcolati su questi 14.443 euro mensili lordi: verranno calcolati, essendo stata ripescata una equivoca legge del 1980, sullo stipendio che percepivano prima di chiedere l'aspettativa. E, cioè, su una cifra in media più alta dei 14.443 euro mensili lordi".

Edificante, se si considera quanto ha finito per modificare e per tagliare e quanto avrebbe voluto modificare e tagliare di più, il Gabinetto Monti, sulle pensioni dei lavoratori. E chissà se il Ministro del lavoro, Elsa Fornero, su questa "furbata" della equivoca ripescata legge 146 del 1980, abbia pianto di rinnovato dolore oppure abbia riso di sopraggiunta felicità.

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Meno male che Raffaele "se ne frega"

"Io credo che la mia indennità di 24.347 euro lordi mensili - ha dichiarato il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo - sia appena decente per l'attività che svolgo". "Ma - ha aggiunto testualmente - non me ne frega niente perché mi basta avere una vita dignitosa".

Meno male, dunque, che al Governatore siculo Raffaele Lombardo non gliene freghi niente di guadagnare soltanto 24.347 euro lordi mensili. Meno male perché, altrimenti, tutti i lavoratori, i pensionati e i disoccupati con una vita, notoriamente, più dignitosa della sua avrebbero dovuto sobbarcarsi ad una colletta per lui. Per lui, Raffaele Lombardo, dalle capacità amministrative stupefacenti, ma appena appena compensategli con quattro spiccioli di euro.

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Le buone feste del Cristiano

"Il calciatore dell' "Atalanta" Cristiano Doni - alla fine - si è deciso a confessare di avere truccato due partite e, però, di averlo fatto solo per il bene della sua inconsapevole squadra".

Bene. Commosso da tanta sincerità e da tanta bontà d'animo, il giudice lo ha subito messo fuori galera con tanti auguri per le Feste. E con la prospettiva di rivederlo, semmai, dopo Pasqua dell'anno prossimo. Dal panettone con i canditi all'uovo di cioccolato con sorpresa.

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Il pianto delle gazze nordcoreane

"Un gruppo di gazze - ha ripreso la tv nordcoreana - arriva ogni mattina a Pyongyang, da quando è morto il "caro leader" Kim Jong-il, e sosta sui rami degli alberi accanto al mausoleo innalzato in memoria del fondatore della Repubblica".

Verrebbe da chiedersi, curiosi, come mai. Curiosità presto soddisfatta. Le gazze arrivano lì ogni giorno, da quando è morto Kim Jong-il, per piangere anche loro, come gli uomini, per lui. A dimostrazione che la natura, come gli uomini, vuole rendere a lui il meritato omaggio per la sua grandezza. E non è una battuta: è la spiegazione seriamente data dalla stessa tv nordcoreana.

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Sentimenti di principe

"Il principe Filippo d'Inghilterra - hanno fatto sapere i medici - ha perfettamente superato la sua crisi cardiaca e vorrebbe già lasciare l'ospedale".

Per tornare, serenamente, per le feste in famiglia? Macché. Per non mancare - come ha spiegato lui stesso - alla tradizionale e cruenta caccia alla volpe di fine anno. Dio salvi la regina. E anche la volpe.

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venerdì 23 dicembre 2011

Euro 2012

"Il primo gennaio 2012 - forse non tutti lo sanno - l'euro festeggerà, con una moneta commemorativa, i suoi primi dieci anni di vita".

L'augurio è che le potenti "lobby" finanziarie internazionali non l'uccidano prima.

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La Corte costituzionale chi?

"La Corte costituzionaole - non è molto - ha sentenziato l'incompatibilità, per un parlamentare, di sedere contemporaneamente sulla poltrona di sindaco in città con oltre 20 mila abitanti e sullo scranno di Camera e Senato".

Tutto ok? Niente ok. Proprio in queste ultime ore, infatti, la competente Giunta del Senato ha fatto a pezzi la sentenza della Suprema corte e ha intanto deciso che i sindaci di Molfetta e di Afragola possono tranquillamente continuare a sedere anche sugli scranni di Palazzo Madama. Lo ha deciso, per l'esattezza, con i voti del Pdl e della Lega. Dei due movimenti, cioè, che da qualche tempo non si guardano più in faccia e stanno marciando ognuno per conto proprio. Salvate però le due doppie poltrone - niente paura - Pdl e Lega hanno subito ripreso a non guardarsi più in faccia e a marciare ognuno per conto proprio. Ma, sicuramente, finché non dovesse esserci da salvare qualche altro privilegio di interesse in qualche modo comune. Anche in sfregio alla Corte costituzionale. In quella che è sempre meno l'Italia del diritto e del rispetto delle competenze.

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I doni della Regione Lazio

"La Regione Lazio - voto di maggioranza in quel cuore della notte che è sempre stato il regno di Fantomas - ha deciso di alzare l'aliquota Irpef all' 1,73%, di aumentare il bollo su auto e moto, di fissare una nuova imposta su benzinai e petrolieri che alla fine, sicuramente, ricadrà sui consumatori".

Una nuova non indifferente stangata, dunque, per i cittadini del Lazio. Ma, d'altra parte, urgente e indispensabile. Come reperire, altrimenti, i fondi necessari non per assicurare migliori servizi - per carità - ma per assicurare ricchi vitalizi fino al 2015 anche agli "assessori esterni", a quelli, cioé, che non sono arrivati alla Regione per scelta degli elettori, ma per scelta della Giunta? Scadaloso. E, stando a quanto si prefigura già da ora, nemmeno finito qui. Dopo i doni di Natale, insomma, starebbero per arrivare i doni dell' Epifania. Auguri.

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Roberto Saviano, 2- in grammatica

"Qual'è - ha posto la domanda, su "Twitter", lo scrittore Roberto Saviano - il peso specifico della libertà di parola?"

Molti, a tanta domanda, hanno onestamente ammesso di non saper rispondere. Roberto Saviano, invece, non ha onestamente ammesso di avere commesso un errore gravissimo scrivendo qual'è invece di qual è. Anzi, a chi glielo ha fatto notare, ha risposto con arroganza che lui, lo scrittore Roberto Saviano, contrinuerà a usare qual è con l'errato apostrofo. Considerato anche - ha aggiunto - che così l'hanno scritto perfino due grandi come Luigi Pirandello e Tommaso Landolfi. Bene. Se un domani si dovesse scoprire che qualche altro grande si è lasciata sfuggire una "i" tra la "n" e la "o" nell'usare la parola ignorante, Roberto Saviano avrebbe tutto il diritto e tutto l'alibi per scrivere, con rinnovata arroganza e somaraggine, che lui - zitti tutti - igniorante non è.

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giovedì 22 dicembre 2011

Quozienti distratti

"Sull' "Imu" prima casa - ha deciso, com'è noto, il Governo - sarà possibile detrarre l'importo di 50 euro per ogni figlio convivente (fino ad otto) di età inferiore ai 26 anni".


Pierferdinando Casini ha subito benedetto la decisione come un successo della sua politica fondata sul "quoziente familiare". Peccato, tuttavia, che il suo "quoziente di attenzione" non gli abbia subito segnalato il resto della decisione del Governo. E, cioè, la possibilità di detrarre i 50 euro per ogni figlio convivente "indipendentemente dal reddito di questi". Peccato, dunque, che il suo "quoziente di deduzione logica" non abbia subito potuto fargli dedurre questa incredibile assurdità: possibilità di dedurre i 50 euro per un figlio minore di 26 anni anche se questo figlio dovesse guadagnare - per dire - 100 mila euro al mese e, d'altra parte, impossibilità di dedurre i 50 euro per un figlio maggiore di 26 anni che fosse invece disoccupato. Esemplificando: se il figlio dell'on "x" o dell'imprenditore "y" al di sotto dei 26 anni fosse stato "piazzato" in un ente "z" con un forte reddito, l'on "x" o l'imprenditore "y", avendolo ancora in famiglia, potrebbero dedurre dall'"Imu" prima casa, per lui, 50 euro. Se il figlio del disoccupato "x" o dell'operaio "y" avessero ancora in famiglia un figlio al di sopra dei 26 anni senza lavoro, non potrebbero invece detrarre, per lui, neppure un centesimo. Alla faccia del "quoziente familiare" di Pierferdinando Casini e ai principi di equità tanto sbandierati dal Governo Monti.


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Mario ed Amelia

"Il "premier" Mario Monti - notizia di ieri - ha chiamato nella sua squadra, con il ruolo di "portavoce responsabile per la stampa estera", Amelia Torres".

Ma chi è Amelia Torres? E' colei la quale, fino ad ora, ha rivestito il ruolo di portavoce dell'attuale Commissario europeo alla concorrenza, Joaquin Almunia, e, per questo suo ruolo, ha guadagnato, fino ad ora, circa undicimila euro al mese. Due, allora, le possibilità. La prima: Amelia Torres, affascinata dal rigore del nostro "premier" Mario Monti, verrà in Italia rinunciando - in segno di solidarietà con gli italiani "sotto torchio" - a una buona parte del suo compenso. E, allora, grandi applausi a lei e grazie al suo buon cuore. La seconda: Amelia Torrres, innamorata del suo compenso europeo, verrà sì in Italia, ma senza rinunciare - sorda ad ogni solidarietà con gli italiani "sotto torchio" - nemmeno ad un centesimo del suo compenso. E, allora, sonori fischi al "premier" Mario Monti e grazie per le continue e sempre nuove scandalose eccezioni all'indispensabile regime di rigore per salvare noi e l'Europa.

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La casta de "agli ordini signor onorevole"

"I commessi assunti per "servizi d'aula" - si legge nel bilancio consuntivo 2010 della Camera dei deputati - vengono retribuiti con 2.618 euro netti mensili alla prima assunzione, 5.613 dopo quindici anni di lavoro e 9.400 a fine carriera".

Compiti di responsabilità, certo, quelli di aprire e chiudere le porte all'interno di Montecitorio, premere il bottone per chiamare l'ascensore, portare un bicchiere d'acqua in aula a qualcuno, dividere - quando capita - gli onorevoli che vorrebbero darsela di santa ragione. Compiti di responsabilità, certo, che nulla hanno a che vedere con i compiti di responabilità di tante categorie di lavoratori, oltretutto qualificati e spesso laureati, ma che guadagnano, a fine carriera, quanto loro guadagnano appena assunti. Un'altra casta? Sì, un'altra casta: quella de "agli ordini signori onorevoli".

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Pietro Ciucci, un centesimo a buca

"Pietro Ciucci - qualcuno ha creduto bene di ricordarlo - intasca, quale presidente dell'Anas, 500 mila euro l'anno".

Un centesimo di euro per ogni buca stradale.

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Meno male che c'è Ignazio

"Vanno rimossi - ha solennemente enunciato, durante la cerimonia commemorativa del noto economista Tommaso Padoa Schioppa, il nuovo Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco - gli ostacoli che impediscono di crescere".

Meno male che il nuovo Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, abbia avuto occasione di enunciare solennemente questa sua determinante scoperta, altrimenti chi avrebbe mai pensato che, per poter crescere, andrebbero eliminati gli ostacoli che lo impediscono?

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A chi la confidenza?

"Francesco Micheli, che con il suo magnifico "yacht" cerca sempre i mari del Sud - ci ha fatto sapere Carlo Rossella nella sua rubrica su "Panorama" - mi ha consigliato tempo fa l'arcipelago delle Vanuatu, nel Pacifico... dove nella piccola isola Ratua c'è un "ecolodge" di quindici ville... tutte con grandi terrazze... e ogni casa dispone di spiaggia privata... e c'è... un "resort"con agi di ogni genere e un'ottima cucina, cure estetiche, "mountain bike", vela, "snorkeling", pesca con imbarcazioni e marinai locali..."

Questa dettagliata confidenza di Carlo Rossella non dovrebe interessare agli italiani, presumibilmente, un bel fico secco. Potrebbe però interessare, presumibilmente, alla Guardia di finanza.

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lunedì 19 dicembre 2011

La casta del "tocco"

"Molti magistrati del Consiglio di Stato, dell'Avvocatura e della Megistratura ordinaria - è stato opportunamente ricordato - si mettono fuori ruolo, vanno ad occupare posti ai vertici di altre Istituzioni e, pur sobbarcandosi così ad un solo lavoro, hanno però il privilegio di intascarsi sia il compenso del nuovo sia il compenso del vecchio ufficio. In media, generalmente, 300 mila euro lordi l'anno".

Sanerà questo ennesimo scandalo, ora, il severo Governo Monti? Macché. Anche questa casta, la "casta del tocco", ha toccato duro il Gabinetto dei professori tanto che questo Gabinetto sta già per scaricare un provvedimento idoneo per consentire la sicurezza del doppio compenso. Un provvedimento - come quello che si sta approntando per gli alti dirigenti dello Stato e delle pubbliche imprese - in deroga. In deroga e, anche in questo caso, con tanti saluti all'urgente necessità di sacrifici da parte di tutti.

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Finti poveri e veri mascalzoni

"Su circa 14 mila famiglie controllate nei primi dieci mesi di quest'anno - è emerso in un rapporto della Guardia di finanza - quasi quattromila avevano illecitamente dichiarato di essere sotto la soglia minima fissata dalla legge per usufruire di benefici per i propri figli e per i propri parenti anziani, ma anche per ottenere riduzioni sulle bollette di luce e gas".

Quattromila famiglie su 14 mila significa una famiglia su tre. Vergognoso. Vergognoso e sconfortante. Perché, se tanto, tantissimo, c'è da biasimare sul comportamento di politici, "grand comis" dello Stato, caste e finanzieri, non è che il comportamento di tanta "gente comune" sia in effetti migliore. Ma anche questa, purtroppo, non è una novità. La novità sarebbe, se il "premier" Mario Monti, il quale - come noto - non dovrebbe fare i conti a suo tempo con l'elettorato anche cattivo, disponesse, già domani, il totale ed immediato recupero di quanto illecitamente usufruito da quelle truffaldine famiglie. Lo disporrà? C'è da augurarselo. Se non altro per rispetto di tutte quelle famiglie le quali si sono sempre comportate correttamente e oltretutto, proprio a causa delle famiglie truffaldine, sono state costrette a pagare i servizi molto di più. Ma c'è da augurarselo, anche, in modo da non ufficializzare e continuare a proteggere un'altra casta ancora: quella dei finti poveri e dei veri mascalzoni.

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Il minimo per il Massimo

"Massimo Guidi, il poliziotto che martedi 13 aveva rapito il figlio di un imprenditore di Palombara, aveva chiesto per liberarlo un riscatto di 75 mila euro, ma era stato arrestato a tempo di record dai carabinieri - ha deciso il giudice per le indagini preliminari Anna Maria Fattori - può essere scarcerato immediatamente e attendere il processo ai domiciliari".


Buone notizie, dunque, per tutti quelli i quali stessero pensando di rapire minorenni per chiedere un riscatto alle loro famiglie. Ove andasse male e fossero arrestati, con appena quattro giorni quattro di carcere preventivo se la caverebbero alla grande. Poi comodamente a casa, davanti al televisore, scegliendo che cosa mangiare, come trascorrere il tempo, con chi fare l'amore, senza tanti orari e tante regole da osservare. In attesa del processo, certo. Ma un processo che - come troppo spesso accade - potrebbe anche prescriversi o definirsi benevolmente con mille attenuanti più o meno comprensibili dalla gente comune. Sì, buone notizie per possibili rapitori di minorenni a scopo di riscatto.


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venerdì 16 dicembre 2011

La casta degli "apicali"

"L'Italia deve riuscire a fare bene la sua parte per l'Europa e per se stessa - così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo videomessaggio in occasione della ventiduesima edizione di "Telethon" - e, quindi, chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti, anche ai meno abbienti".

Giustissimo nel suo realismo. Più giusto tuttavia sarebbe stato - con tutto il rispetto per il Presidente della Repubblica - se ad essere chiamati ai sacrifici, davvero e subito, fossero stati, poi, gli italiani di tutti i ceti. Davvero e subito, invece, sono stati chiamati soltanto gli italiani dei ceti meno abbienti o appena abbienti. Quelli dei ceti più abbienti, infatti, stanno continuando a cercare ogni scappatoia, Governo consenziente, per rinviare, o addirittura evitare, la loro equa risposta alla giusta chiamata. E' il caso, tanto per dire, dei "manager" pubblici i quali non vorrebbero il tetto di 305 mila euro l'anno ai loro stratosferici compensi. Come, ad esempio, l'amministratore delegato dell' "Eni", Paolo Scaroni (stipendio attuale annuo quattro milioni e 420 mila euro), il presidente di "Finmeccanica", Francesco Guarguaglini (due milioni e 475 mila euro), il presidente dell' "Enel", Piero Gnudi (un milione e 695 mila euro), l'amministratore delegato dell' "Enel", Fulvio Conti (un milione e 380 mila euro), l'amministratore delegato di "Poste italiane", Massimo Sarmi (un milione e 205 mila euro), il presidente dell' "Eni", Simone Poli (un milione e 101 mila euro) e così via scandalosamente guadagnando. Tutti italiani anche loro, ma i quali, dietro le quinte, stanno cercando di "farla franca" con un artificio già all'esame del Governo. E, cioè, con la possibilità - se non con la sicurezza - di "farla franca" con - testuale - "deroghe motivate per le posizioni apicali delle rispettive amministrazioni". Niente tetto di 305 mila poveri euro annui, dunque, ma via a tutto gas, con i loro compensi stratosferici, alla faccia della crisi italiana ed europea. Fatto non da poco che il Presidente della Repubblica dovrebbe sapere. E dunque - sempre con tutto il rispetto - del quale dovrebbe tenere conto, per favore, nei suoi messaggi video o non video. Davvero, altrimenti, povera Italia!

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L'editore tra le nuvole

"Dottor Renato Soru - gli è stato chiesto in una intervista sul "Corriere della sera" - che cosa pensa dello sciopero in atto all' "Unità"?" "Perché - ha risposto il dottor Renato Soru - all' "Unità" c'è uno sciopero in atto?"

Nulla di particolarmente strano, in questa risposta, se il dottor Renato Soru non fosse l'editore dell' "Unità". Colui il quale cioè, oltre evidentemente a non leggerla tutti i giorni, non sa neppure che cosa stia accadendo, e perché, nella sua redazione. Roba che nemmeno al "Giornale" di Berlusconi il piccolo...

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Accise e cancro

"Il Governo Monti - hanno riferito i giornali - non aumenterà, come aveva deciso in un primo momento, le accise sulle sigarette".

Forse perché si è reso conto che se ne sarebbe potuto abbassare il consumo e, quindi, quanto già su questo consumo lo Stato incassa? Probabile. Il cancro ai polmoni, in ognio caso, ringrazia.

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giovedì 15 dicembre 2011

Attenzione ai salvadanai dei bambini

"Il 26 ottobre scorso - come molti ricorderanno - si è celebrata l' 87.ma edizione della "Giornata mondiale del risparmio" con molti esponenti del mondo dei professori, dei finanzieri e dei politici a lodare e ad incentivare il "comportamento formichino" degli italiani".

Bene. A nemmeno due mesi di distanza, il mondo dei professori chiamati a salvare l'economia italiana - con una sorta di interscambio con il mondo dei finanzieri e con il consenso del mondo dei politici -- ha creduto giusto ed opportuno estendere l'imposta annua di 34 euro e 20 centesimi anche ai libretti di risparmio bancari e postali da 5001 euro in su. Quei libretti che - com'è noto - sono da sempre il rifugio di quel poco che gli italiani con i redditi più bassi sono riusciti e riescono, con grandi sacrifici e rinunce, a tenersi come riserva per il presente e per il futuro. Una misura tutt'altro da applaudire, perciò, soprattutto in considerazione che ben più cospicue e ricche risorse sarebbe stato possibile reperire subito e davvero - e non per finta e chissà quando - là dove i depositi sono certamente d'oro. Come i politici, insomma, anche i professori stanno dimostrando di voler procedere lungo le strade più facili. Ma, allora, la speranza è che, con il prossimo decreto, non decidano, fra l'altro, di estendere l'imposta annua di 34 euro e 20 centesimi anche ai salvadanai di coccio dei bambini con più di quindici euro dentro.

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Se ti speculo anche sul Rosario

"A Skutari - è emerso da un'inchiesta - donne albanesi confezionano Rosari che a loro vengono pagati sette centesimi l'uno, ma che nei negozi intorno a San Pietro - e perfino nello "shop center" dei Musei vaticani - vengono venduti a venti euro".

Venti euro sono duemila centesimi. Ognuno di questi Rosari, dunque, viene venduto, sottratti i sette centesimi della lavorazione, con un guadagno di 19 euro e 93 centesimi, cioè di 1993 centesimi. E, poichè i grani di ogni Rosario tradizionale sono 59, 1993 centesimi diviso 59 grani, fa più di 33 centesimi di ignobile sfuttamento per ciascun grano. Amen.

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Le Province come i cavalli

"Le Province - ha fatto marcia indietro l' Esecutivo Monti - non chiuderanno più i battenti fra tre-quattro mesi, ma alla loro naturale scadenza".

Campa, Provincia mia, che l'erba cresce...

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Tessera illegale, violenza legale?

"La tessera del tifoso - ha sentenziato il Consiglio di Stato - è illegale e va dunque abolita".

Per il Consiglio di Stato, quindi, viva la Juventus e viva la Roma, ma viva anche la libertà di delinquere, da parte di certi branchi, all'interno e all'esterno degli stadi di calcio.

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Per fortuna che c'è Mauro Mazza

"Il "budget" del "Festival di Sanremo 2012" - ha confermato il direttore di Rai1, Mauro Mazza - non subirà alcun taglio: sarà 20 milioni di euro come il precedente".

Per gli italiani, dunque, sarà il solito sfolgorante spettacolo senza badare a spese. Consolante. Dalle "lacrime e sangue" del "premier" tecnico Mario Monti al "canta che ti passa" del direttore di Rai 1 Mauro Mazza.

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lunedì 12 dicembre 2011

Tagli ai parlamentari: adelante, Pedro, con juicio

"La maggior parte dei parlamentari italiani - continuano a pubblicare i giornali - sta giocando tutte le carte per evitare o, perlomeno, allontanare il più possibile nel tempo la giusta decurtazione delle loro scandalose retribuzioni".


Scandalose retribuzioni? Sì perché loro, i parlamentari italiani, mentre intascano compensi netti annui di 149.268 euro, quelli tedeschi ne guadagnano 84.108, quelli inglesi 81.600, quelli francesi 62.779, quelli spagnoli 35.051, quelli polacchi nemmeno 7.500. Proprio per questo, già a suo tempo, l'ex ministro Renato Brunetta aveva istituito una Commissione con il compito di indicare come si sarebbe dovuto operare per adeguare le retribuzioni dei parlamentari italiani alla retribuzione media degli altri parlamentari europei. Quella Commissione, però, ha proceduto, fino ad oggi, a passo di lumaca e, da quello che sembra, sarà in qualche modo indotta a non cambiare marcia per il futuro. Cosicché i sacrifici degli italiani scatteranno subito - e alcuni, come l'aumento del prezzo della benzina, sono già scattati - e, però, quelli dei loro parlamentari scatteranno - se e quando scatteranno - con tutto comodo. Alla faccia, oltretutto, dell'articolo 53 della Costituzione che recita significativamente: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività". A meno che - come qualcuno maligna - i parlamentari italiani ritengano di non doversi annoverare tra i semplici "tutti" indicati dalla Costituzione. Ma ritengano di appartenere - Costituzione o non Costituzione - ad una casta, appunto, di intoccabili o, tutt'al più, di appena appena sfiorabili. Con il conforto, oltretutto, dei tempi biblici e delle delicate prudenti maniere di monsignor Della Casa.


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La casta degli "avanti march"

"Quarantaquattro alti ufficiali italiani - si è spulciato tra le carte della Difesa - beneficiano, ognuno, di appartamenti intorno ai seicento metriquadrati, compresi "battitura di tappeti" e "lucidatura argenteria", e ciò costituisce annualmente, per lo Stato, una spesa di tre milioni e mezzo di euro. Non solo: mentre gli alti ufficiali statunitensi sono novecento per un milione e 400 mila soldati, gli alti ufficiali italiani sono poco meno della metà (425) per appena duecentomila soldati e ciò costituisce annualmente, per lo Stato, una spesa di circa 40 milioni di euro in sole retribuzioni".

Ecco a voi, dunque, un'altra casta baciata dal privilegio: la casta degli "avanti march".

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La casta dei "sanpietrini"

"Ci sono 3400 lavoratori - è riemerso nella caccia ormai aperta ai privilegi sommersi - i quali non solo non pagano alcuna tassa Irpef sulle loro retribuzioni e sui loro rapporti di fine lavoro, ma non versano neppure un euro di contributo per le pensioni che andranno a godere".

Chi sono questi 3400 lavoratori? Sono i 3400 beati dipendenti i quali intascano invariabilmente una busta dove il lordo è sempre miracolosamente identico al netto , quasi tutti italiani e con residenza a Roma e provincia, svolgendo, all'interno del Vaticano e della basilica di San Pietro, lavori non strettamente legati all'attività di culto, ma ad attività negli uffici di Propaganda Fide, nell' Amministrazione del patrimonio della Santa Sede, in tutti gli altri uffici amministrativi, nei vari uffici di segreteria, nella farmacia, nel mercato, nelle strutture ospedaliere, mediche ed infermieristiche. La casta, insomma, dei "sanpietrini". Per grazia di Dio e dello Stato italiano.

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Gli estimi degli amici

"Mentre per le abitazioni in generale la rivalutazione degli estimi catastali sarà del 60% - è stato confermato - per gli immobili di banche e assicurazioni sarà solo del 20%".

E' il Governo tecnico dei finanzieri, bellezza...

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Della serie "Gigino e 'a munnezza"

"Sono convinto - ha dichiarato, in una intervista a "Sette" del "Corriere della sera", il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris - che la nostra città, per risolvere il problema delle immondizie, non ha alcun bisogno di termovalorizzatori".


Alcun bisogno di termovalorizzatori? Ma "Gigino 'o sindaco", di ciò, è davvero personalmente convinto o è stato convinto da chissà chi? Da brividi, per chi continua a sognare una Napoli finalmente pulita, nell'un caso e nell'altro. Anche se con differenti significati ed implicazioni.


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Bianco e nera alla "roulette" dell'insegnante

"I compiti sono sì ugualmente giusti - ha spiegato un'insegnanate della scuola media a Giannone Terra del Lavoro - ma a lui 9 perché è bianco e a te 7 perché sei nera".

Sono stati presi gli opportuni provvedimenti nei confronti di questa insegnante? Assolutamente no. Le è stato semplicemente consigliato di restarsene un po' a casa per malattia. Sarebbe interessante conoscere, almeno, se verrà curata soltanto per una influenza di stagione oppure, come dovrebbe essere, verrà sottoposta ad un lungo intervento di riabilitazione. Mentale, attitudinale, professionale.

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mercoledì 7 dicembre 2011

Se l'Ici non può essere santa

"Per salvare l'economia italiana - hanno detto la loro i vescovi per bocca di monsignor Brigantini - sull'equità si sarebbe potuto fare di più".

Sacrosanto. Si sarrebbe potuto fare di più e anche di meglio. Assoggettando ad esempio all'Ici, invece che le quattro mura tirate su con grandi sacrifici da milioni di italiani, le quattrocentomila mura della Chiesa, destinate ad uso commerciale o pseudocommerciale, sulle quali ha sempre lucrato e mai pagato un baiocco, una lira, un euro di un'imposta qualsiasi.

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Se l'Ici non può essere lotta dura senza paura

"Anche contro l'iniquità di imporre l'Ici sulla prima casa dei lavoratori e dei pensionati - è stato annunciato - Cgil, Cisl e Uil hanno concordato uno sciopero generale di tre ore".

Per iniquità ben meno inique, in tutta la storia del Sindacato, c'è sempre stata una reazione ben più dura. Veramente dura. Ma forse, questa volta, occorreva essere "soft" per grazia ricevuta. Perché, pur in un momento così delicato, i Sindacati sono ancora una volta riusciti a sottrarsi - loro come la Chiesa - anche al pagamento dell'Ici. Pur se non lo ammetteranno mai. E giustificheranno la protesta "soft" con il loro profondo senso di responsabilità. Che non verrebbe comunque a coprire questa realtà: alla fine - lotta dura senza paura - a pagare saranno i lavoratori e i pensionati, ma non i loro Sindacati e i loro Patronati. Così come - amen - le pecorelle di Dio, ma non i loro pastori.

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lunedì 5 dicembre 2011

Chi piange e chi no

"Il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero - come si è visto anche in televisione - si è commossa fino a piangere durante la conferenza-stampa convocata, dal "premier" Mario Monti, per illustrare i duri sacrifici ai quali saranno chiamati gli italiani".

E' la prima volta, nella storia della Repubblica, che a piangere sui sacrifici, oltre agli italiani, sia anche un ministro. Chi invece continua a non piangere, chi non ha motivo di piangere anche questa volta, è la casta dei partiti. Ai quali - taglia qua, raschia là - non verrà tagliato e raschiato, neppure dal severo Governo tecnico, un solo euro dei milioni e milioni autolegiferatisi in Parlamento per ogni legislatura e, addirittura, anche se non arrivata a compimento. Ma, d'altra parte, il "premier" Mario Monti è da capire. Ove l'avesse sfiorato la tentazione di mettere le mani - oltre che nelle tasche degli italiani - anche nelle casse dei partiti, chi gli avrebbe votato, in Parlamento, questo particolare sacrificio? Sicuramente nessuno. E a piangere, allora, non sarebbe stato solo il tenero Ministro Fornero, ma l'intero e duro Gabinetto tecnico. Con tanti saluti all'Italia e all'Europa.

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Santa gassosa e diabolico "champagne"

"Lo stile di Giovanni Battista - ha detto, all' "Angelus" di domenica 4 dicembre, Papa Benedetto XVI - dovrebbe richiamare tutti i cristiani a scegliere la sobrietà come modello di vita specialmente in preparazione delle feste di Natale".

Ma Papa Benedetto XVI, evidentemente, non viene ascoltato neppure in casa propria. Appena 24 ore dopo il suo "Angelus", lunedi 5 dicembre, in Piazza San Pietro è stato innalzato un albero di Natale - con tante ave e gloria al suo giusto invito alla sobrietà - alto trenta metri, pesante cinque tonnellate, con settecento rami che verranno addobbati con 25oo sfere colorate d'oro e d'argento e altrettante luci bianche e gialle. Fatto che potrebbe anche indurre ad un maligno pensiero: se durante le feste di Natale molti cristiani - anche in obbedienza al loro Pastore - faranno "cin cin" con la gassosa, più di uno - in alcune stanze vaticane - brinderà allegramente a "champagne" con Mammona.

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domenica 4 dicembre 2011

Un paio di occhiali per il sindaco De Magistris e per il ministro Clini

"Il nuovo Ministro all'Ambiente, Corrado Clini - hanno riferito gli organi di stampa - ha visitato Napoli, si è incontrato con il sindaco De Magistris e ha convenuto con lui che non esiste una "situazione immondizie" di emergenza".

Sarebbe forse bene che qualcuno fornisse, al Ministro Clini e al sindaco De Magistris, occhiali con lenti, almeno quelle, pulite. Perché a vedere Napoli non in emergenza rifiuti si sono dichiarati soltanto loro due. Continuano infatti a dichiarare il contrario i napoletani (i quali, in periodi sempre più frequenti, sono costretti a camminare tra i rifiuti), continuano a dichiararlo i "Verdi" attraverso il loro "leader" regionale Emilio Borrelli (il quale ha rilevato come la raccolta differenziata, che avrebbe dovuto raggiungere il 70% entro questo mese, sia invece calata dal già misero 17% della Giunta Iervolino all'attuale 15%), continua a dichiararlo il Commissario europeo all'ambiente, Jamez Patocnik (il quale, stanco di quella che ripete essere "una vergogna senza più scuse", ha preannunciato una nuova pesante multa, se la soluzione del problema non cominciasse a concretizzarsi, con provvedimenti seri ed espliciti, nel giro di due mesi). Continuano a dichiare il contrario, insomma, tutti. Smentendo clamorosamente "Gigino 'o sindaco", ma anche il Ministro Corrado Clini. E, se per il primo (che a Napoli hanno cominciato a soprannominare "Chiachiello", cioè tante parole, tante promesse e niente fatti) nulla di che ormai meravigliarsi, per il secondo le meraviglie non sono state poche. E anche sorprendenti. Tecnicamente e non tecnicamente,

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La Patagonia di Carlo Rossella

"La Patagonia, nell'estate australe, è una meraviglia - ha scritto, nella sua rubrica su "Panorama", Carlo Rossella - e non escludo di andarci a Natale... Cerca e ricerca, ho scoperto un posto delizioso... nel lusso totale, ma molto discreto... I carnivori trovano al "restaurant" la carne argentina asada dei loro sogni. Gli amanti della granseola hanno di che godere con un prodotto freschissimo pescato nelle gelide acque. Di sera si va a letto presto. Nelle camere ci sono piccoli stereo per ascoltare la musica di Mozart prima di spegnere la luce".

Tanti auguri a Carlo Rossella, dunque, per il suo Natale che non esclude di trascorrere in un simile paradiso terrestre. Magari per invidia, però, a molti di quelli che adesso verranno torchiati dal Governo Monti piacerebbe sapere quale sia il patrimonio di Carlo Rosella per permettergli Natali del genere, quale sia la sua denuncia dei redditi e quale il contributo che gli verrà chiesto per dare una mano a salvare l'economia - oltre che della Patagonia "felix" - soprattutto dell' "infelix" Italia.

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sabato 3 dicembre 2011

Vent'anni per assolverlo, ma per distruggerlo

"L'ex ministro socialista Carmelo Conte - anche se i quotidiani hanno preferito non pubblicarlo - è stato assolto definitivamente con formula piena, dall'accusa di avere avuto rapporti con la camorra, dopo venti anni di procedimenti giudiziari".

Un'altra eccellente figura di certa Magistratura più politica che giudiziaria. Intanto perché - sentenza "docet" - si è dimostrato che quanto imputato a Carmelo Conte non aveva il minimo obiettivo fondamento. Poi perché - tempo "fugit" - ci sono voluti ben venti anni per arrivare al giusto verdetto definitivo di assoluzione. E poi qualcuno ha ancora la spudoratezza di negare che certi processi siano stati avviati e prolungati non per fare giustizia, ma per fare fuori certe persone scomode a certa politica e a certi suoi spregiudicati disegni.

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Grande eroe e grande ingenuo

"Il "marine" Dakota Mayer, che era stato decorato con la più alta onorificenza dal Presidente Obama per avere salvato in Afghanistan la vita a trentasei commilitoni e che, una volta tornato in Usa, era stato assunto in quella "Bae System" che è un colosso dell'industria militare e spaziale - è rimbalzato da Oltreoceano - è stato licenziato perché ha scritto una e-mail per stigmatizzare la vendita al Pakistan di una partita di sofisticati cannocchiali termici per cecchini".

Il "marine" Dakota Mayer, insomma, è stato licenziato perché, dopo avere rischiato per anni la vita insieme a tante altre migliaia di soldati Usa, ha creduto di dover stigmatizzare un atto che potrebbe anche ritorcersi in qualche modo, vista l'ancora drammatica e nebulosa situazione in Pakistan, contro tanti commilitoni ancora lì. Ma benedetto "marine", eroe quanto ingenuo. Da quando in qua, buon Dakota Mayer, la morte di uno, dieci, cento, mille giovani soldati vale, per i colossi dell'industria bellica, più di una sola - anche una sola - partita di armi e attrezzature militari?

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"Vade retro" profilattico

"Giovedi 1° dicembre, "Giornata mondiale contro l'Aids - è scoppiata la polemica - le redazioni Rai hanno ricevuto una e-mail nella quale si leggeva tra l'altro: "Carissimi, nelle ultime ore il Ministero della Salute ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico".

Giovedi 1° dicembre, "Giornata mondiale contro l'Aids, in nessun programma Rai, in effetti, è stato mai nominato il profilattico. Il che legittima due domande. La prima: il nuovo Ministro alla Sanità è un ministro tecnico o è un ministro cattolico oltranzista? La seconda: la Rai è un ente al servizio del pubblico o è al servizio privato del primo fondamentalista di passaggio a Palazzo Chigi e dintorni?

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Attenti al Lupo

"Cesare Lupo - si è saputo negli ambienti della Squadra Mobile di Catanzaro - è stato arrestato perché a capo di un "clan" dedito al "raket"".

Una notizia come ormai, purtroppo, all'ordine del giorno? Non completamente così. A renderla particolare è il fatto che Cesare Lupo, recentemente uscito da una "detenzione 41 bis" nel carcere di Catanzaro, durante gli anni di galera aveva conseguito, con l'assistenza dell' Università "Magna Gracia", una laurea in "Scienze giuridiche". Non con il massimo dei voti, ma con il massimo della conoscenza della materia. Aveva infatti discusso, tra furbizia e arroganza, proprio una tesi sulle estorsioni.

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Onore (e milioni) al demerito

"Pier Francesco Guarguaglini, travolto dall'inchiesta sulle frodi fiscali in "Finmeccanica", si è dimesso dalla carica di presidente - hanno fatto conoscere i giornali - ma, all'atto di andarsene, ha incassato quasi sei milioni di euro quale liquidazione".

E' l'Italia, bellezza. Te ne devi andare perché travolto da un'inchiesta penale? Te ne vai, ok, ma eccoti una "mancetta" di sei milioni di euro. Per non morire di fame, a mammina, durante il proseguimento dell'inchiesta e, magari, durante i giorni dell'eventuale successivo processo.

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Il dietro front del professore

"Accetterò la presidenza del "Forum della cultura" a Napoli - ha fatto sapere il cantautore professor Roberto Vecchioni - senza chiedere i 220 mila euro a suo tempo pattuiti".

Bravo professore: 8+. Ma avrebbe meritato 10 con lode, se avesse deciso di presiedere gratis il "Forum della cultura" a Napoli prima e non dopo il giusto scatenarsi delle polemiche sul suo pattuito compenso di 220 mila euro.

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giovedì 1 dicembre 2011

Propheta in patria

"Sono profondamente convinto - aveva scritto il 30 giugno 2010, sul quotidiano "L' ora della Calabria", il giudice Vincenzo Giglio - che le intercettazioni siano un mezzo indispensabile per la ricerca delle prove penali".

Mai convinzione fu più profetica. Il giudice Vincenzo Giglio, infatti, è stato appena arrestato dai suoi colleghi milanesi i quali lo hanno intercettato a lungo e hanno così potuto avere le prove penali del suo essere divenuto la "talpa" della 'ndrangheta nel Tribunale di Reggio Calabria.

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Lo spumante speciale del senatore

"Il senatore pd Antonio Rusconi - si è appreso sulle colonne del "Corriere della sera" - ha dicchiarato, al controllo bagagli dell'areoporto di Fiumicino, di avere una bottiglia di spumante nel "trolley" che avrebbe portato con sé a bordo".

Portare bottiglie a bordo - come si sa - è assolutamente proibito. E, dunque, il senatore Rusconi avrebbe dovuto essere invitato a tornare all'imbarco, perdendo così l'aereo, o, lasciandola al controllo bagagli, perdere così la bottiglia. L'invito, però, non gli è stato fatto. Non gli è stato fatto perché lui, durante tutta la trafila al controllo bagagli, ha ostentatamente mostrato il suo tesserino di senatore. E, alla fine, sono saliti sull'aereo sia lui che la bottiglia di spumante. Cin cin a lui, allora, e agli addetti al controllo bagagli. E tanti auguri agli italiani i quali vorrebbero, da sempre, fossero finalmente eliminati gli svariatissimi privilegi e le non poche arroganze dei loro parlamentari.

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