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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 23 dicembre 2011

Roberto Saviano, 2- in grammatica

"Qual'è - ha posto la domanda, su "Twitter", lo scrittore Roberto Saviano - il peso specifico della libertà di parola?"

Molti, a tanta domanda, hanno onestamente ammesso di non saper rispondere. Roberto Saviano, invece, non ha onestamente ammesso di avere commesso un errore gravissimo scrivendo qual'è invece di qual è. Anzi, a chi glielo ha fatto notare, ha risposto con arroganza che lui, lo scrittore Roberto Saviano, contrinuerà a usare qual è con l'errato apostrofo. Considerato anche - ha aggiunto - che così l'hanno scritto perfino due grandi come Luigi Pirandello e Tommaso Landolfi. Bene. Se un domani si dovesse scoprire che qualche altro grande si è lasciata sfuggire una "i" tra la "n" e la "o" nell'usare la parola ignorante, Roberto Saviano avrebbe tutto il diritto e tutto l'alibi per scrivere, con rinnovata arroganza e somaraggine, che lui - zitti tutti - igniorante non è.

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