"Ecco qua - è tornata all'attacco, in questi giorni, buona parte della stampa inglese - la nostra solita, cara Italia pastasciuttara".
In effetti - non si può negare - nel "menu" degli italiani continuano a primeggiare i "bombolotti alle alicette piccanti" di Silvio Berlusconi, i "tortiglioni dritti e duri al cefalo padano" di Umberto Bossi, il "pasticcio alla ferrarese natìa" di Dario Franceschini, le "penne all'arrabbiata ignorante" di Antonio Di Pietro, gli "spaghetti, aglio, peperoncino e olio santo di Pierferdinando Casini, i "vermicelli alla puttanesca" di Clemente Mastella, gli "strozzapreti alla radicale" di Marco Pannella. E, però, la stampa inglese farebbe bene a guardare, prima che nel piatto degli altri, il "menu" che continua a venire servito dalle sue più alte Istituzioni. Come, ad esempio, la "testa di cinghiale pressata" del premier Gordon Brown sempre più sotto il peso di una crisi politica ed economica senza precedenti, gli "zampini ripieni di maiale" di alcuni suoi ministri sorpresi con una certa loro cosa in certi sacchi sessuali e i "cavoli ripieni" di bravate e di insulsaggini dei principini reali. E allora, certo, Dio salvi la Regina. Ma con una mossa in più, per favore, salvi pure la serietà dei giornali del suo Regno.
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