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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 22 febbraio 2009

Fatti e misfatti di Gennaio


Cinismo e buonismo

“Hai visto come ha preso fuoco, come si stava scaldando? – è parte di un colloquio telefonico fra quattro giovani che, poco prima, avevano bruciato vivo un “clochard” – E che fiammata! Stava dormendo, hai visto che salto ha fatto?”
Le forze dell’ordine li hanno presi quasi subito. Ma che cosa hanno poi fatto, prima di subito, i magistrati? Non li hanno mandati in galera, nell’attesa di un esemplare giudizio, a meditare e a pentirsi sulle tragiche conseguenze della loro cinica ferocia. No, li hanno avviati – come suggerisce loro il “buonismo giudiziario”- sul cosiddetto “percorso riabilitativo”. Due a badare, ognuno, ad una persona non autosufficiente e, dunque, con la speranza che non ne approfittino, magari, per precipitarla giù per le scale con tutta la carrozzina. Un terzo a distribuire pasti in una comunità e, dunque, con la speranza che non ne approfitti, magari, per mettere l’arsenico nella minestra. Mica per cattiveria, per carità: solo per distrarsi un po’ e vedere, sganasciandosi dalle risate, l’effetto che fa. In galera ci stia, anche a lungo, chi ruba una mela. In ospedale, ancora in agonìa, il povero “clochard” dato alle fiamme mentre dormiva.

Mortificazioni
“Dobbiamo portare in Italia il brigatista omicida Cesare Battisti – ha diplomaticamente esternato il Ministro degli Esteri, Franco Frattini – ma non possiamo mortificare lo sport impedendo la partita di calcio con il Brasile”.
Ognuno, ci mancherebbe altro, è libero di esternare, più o meno diplomaticamente, ciò che meglio ritiene. Mettiamo, però, che l’omicida Cesare Battisti non venga alla fine estradato. La partita con il Brasile, per non mortificre il calcio, sarà stata in ogni caso giocata. E chi se ne fregherà se, però, saranno stati invece mortificati la memoria delle vittime del brigatista e il rinnovato dolore delle loro famiglie.

Ashamed card
“Sono sempre più numerosi – ha fatto notare l’associazione dei consumatori Codacons – le suore e i frati in fila per ritirare la “social card” destinata, dal Governo, agli acquisti delle persone più povere”.
Ma, allora, viene spontaneo chiedersi: e l’ otto per mille destinato alla Chiesa nelle dichiarazioni Irpef, le questue, le donazioni, ciò che concede lo Stato italiano e ciò che frutta nelle Casse vaticane? Mistero. Mistero gaudioso o doloroso, chissà. E, tuttavia, con una certezza anche laica: Maria e Giuseppe di Nazareth, Rita da Cascia e Francesco d’Assisi – tanto per citare qualche esempio – non si sarebbero certo, pur nella loro povertà, comportati così. Non si sarebbero messi in quelle file, soprattutto, per strappare una “social card” – appurato che non basteranno per tutti – a qualche disgraziato “barbone” di strada. E dunque, per l’amor di Dio, altro che “social card”: “ashamed card”. E, cioè, carta della vergogna.

La scelta di Tonino
“O faccio un partito – aveva proclamato, a suo tempo, Tonino Di Pietro – o faccio un casino”.
Alla luce di quanto sta ormai emergendo con sempre maggiore chiarezza non solo in sede istituzionale, non c’è dubbio che Tonino Di Pietro, alla fine, abbia optato per la seconda ipotesi: fare casino. Un grande, grandissimo casino.

Requisiti Pionati
“Io – ha avvertito Francesco Pionati, recentemente passato dal “mezzobustismo” televisivo ad un suo “molecolismo” politico – ho con me duecento amministratori locali e, dunque, mi vedo bene alla “Vigilanza Rai”.
Molti, ingenuamente, hanno sempre ritenuto che, per sedersi alla “Vigilanza Rai”, occorresse il requisito di persona “super partes”, equilibrata e serena. Sbagliato. Ciò che occorre – parola di Francesco Pionati – è un” portafoglio” di duecento amministratori locali.

Viva la fotografia, abbasso la sanità
“Il Governatore del Lazio Piero Marrazzo – è spuntato da alcune carte della Regione – è solito spendere più di 20 mila euro l’anno per farsi fotografare qua e là”.
Ma il Governatore Marrazzo non è colui il quale ha drasticamente tagliato, nel Lazio, i fondi per la sanità? Sì, è proprio lui. E, allora, ogni commento appare superfluo. Mentre resta, invece, una curiosità: chissà se, nella galleria fotografica del Piero vanitoso, c’è anche qualche “scatto” che lo ritrae, in un antigienico corridoio di un caotico ospedale, accanto alla barella scassata di un malato grave in attesa, da più di dieci ore, di essere visitato al Pronto soccorso.

Spirito lefebvriano
“Le camere a gas naziste nei campi di sterminio degli ebrei – ha vaneggiato don Floriano Abrahamowicz, prete responsabile della Comunità lefebvriana per il Nord-est d’Italia – servivano solo per disinfettare”.
Evidentemente, per don Floriano Abrahamowicz, i nazisti, per disinfettare, avevano finito lo spirito. Magari lo Spirito santo.

Diritto violato
“Il vero diritto di ogni persona – ha ammonito Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale italiana – è vivere e non morire”.
Ma allora, poiché prima o poi ognuno muore, chi è che gli toglie e per quale motivo – certe volte, addirittura, dopo atroci sofferenze – questo diritto di vivere?

Forze Usa
“Il Paese – ha detto il nuovo Presidente degli Usa, Barak Obama – sa di essere più forte non per le sue armi, ma per le sue intelligenze”.
Lo sa ora, può darsi, dopo che gliel’ha detto Barak Obama. Fino a ieri, infatti, il Paese Usa ha sempre saputo di essere più forte non per le intelligenze che ha spesso importato da tutto il mondo, ma per le armi che ha sempre esportato, ed utilizzato, un po’ ovunque.

Anima e corpo al Kgb
“Il nuovo Patriarca della Russia, Kirill – è giunta notizia da Mosca – era un agente del famigerato servizio segreto Kgb”.
Complimenti, dunque, all’onnipotente Kgb. Il quale, dopo essersi assicurato con Putin il potere temporale, si è ora assicurato con Kirill anche il potere spirituale della Santa Madre Russia. Non solo il corpo e i comportamenti di ogni cittadino, cioè, ma anche l’anima e il rapporto con il suo Dio.

Il Massimo dei vini
“Massimo D’Alema – ha anticipato un settimanale – vorrebbe radicare una vigna, in Umbria, nel comune di Otricoli”.
Forse, però, non se ne farà alcunché. Perché quella di Otricoli è zona, oltre che di voti, anche di vini rossi. E, allora, il dio Bacco ce ne scampi e liberi. Di questi tempi, per Massimo D’Alema, sarebbe già un grande sforzo produrre un vino “rosé”.

Lucciole a saldo

“Abbigliamento, elettrodomestici, hobbistica, oggettistica – si è cominciato a leggere, fin dai primi di gennaio nelle vetrine dei negozi di tutta Italia - fino al 75% di sconto”.
Ma, forse, il segnale che la crisi economica ha raggiunto livelli preoccupanti è dato da quanto certi particolari acquirenti si sono sentiti sussurrare lungo le strade illuminate dalle “lucciole”: “Ehi, amico, vieni che ti faccio il 50% in meno”. E qualcuna, specialmente al Sud, si è ridotta a vendere la sua “merce”, addirittura, al prezzo stracciato di 5 euro.

La faccia come il Tinto
“I miei film – ha straparlato Tinto Brass, il più celebre cultore del “fondoschienismo” muliebre negli studi cinematografici e nelle stanze da letto – andrebbero proiettati nelle scuole”.
Certo. Una volta fatto buio nell’aula magna, però, bisognerebbe solo ricordarsi di accendere discretamente le “luci rosse”.

Le capriole del Fili

“Più che di corte – ha principescamente rivelato Emanuele Filiberto di Savoia – mi sento un tipo da cortile”.
D’accordo: lui, più che da corte, è in effetti da cortile. Solo che, poi, dimentica subito sia come lui si stima sia come, in tal modo stimandosi, ritiene opportuno debba comportarsi. Non molto tempo addietro, infatti, il savoiardo Fili aveva annunciato, con grandi squilli di tromba, che si sarebbe ritirato ad allevare porci e galline, appunto, nel cortile di un casale allo scopo acquistato in Umbria. Dove – sempre a suo dire – avrebbe voluto dimostrare, agli italiani ai quali non sarebbe interessato comunque alcunché, che lui, il savoiardo Fili, sa lavorare duro. Di lì a poco, invece, l’improvvisa amnesia. E subito, però, nuovi grandi squilli di tromba. Per annunciare, questa volta, che sarebbe andato a versare il suo sudore “blu noblesse”, in tv, nella trasmissione nazionalpopolare “Ballando con le stelle”. Dove, oltretutto, è rimasto a regnare più di suo nonno Umberto secondo sul trono d’Italia. Anche se non tutti hanno capito che cosa stesse a fare lì, tra tante stelle, un grigissimo asteroide come lui

Avanti Savoia
“L’autista della famiglia Savoia – si scherza nei salotti romani – si sta preparando, a sua volta, un ricco corredo televisivo”.
Ma perché scherzarci su? Visto che Emanuele Filiberto è stato chiamato da Rai1 per “Ballare con le stelle” e che il suo maggiordomo Fabrizio Cimmino è stato arruolato da Canale5 nel “Grande Fratello”, perché il giovane autista non potrebbe ricevere da un momento all’altro, magari, una grande offerta da “La 7”?

Correttezza imprenditoriale
“Non venderò mai – ha rassicurato l’imprenditore Arrigo Benedetti – l’Espresso”.
Leale e corretto. Quello, l’ ”espresso”, lo vende da sempre l’imprenditore Riccardo Illy.