Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 31 agosto 2013

Berlusconi 1 e 2

"Mai dato alcun ultimatum al Pd e al Governo - ha dichiarato, oggi 31 agosto, Silvio Berlusconi - in caso dovesse votarsi la mia decadenza da senatore".
Peccato che ieri 30 agosto, appena un giorno prima, abbia dichiarato: "Se decado da senatore, addio Governo".
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Renzi 1 e 2

"Berlusconi va sconfitto per via politica - aveva dichiarato, il 31 luglio scorso, Matteo Renzi - non con i processi".
Peccato che oggi 31 agosto, esattamente un mese dopo, abbia dichiarato: "Uno che viene condannato in via definitiva, in un Paese civile, va a casa da solo. Sennò..."
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Disattenti a scuola?

"Villa Castelpucci a Scandicci - lo sanno in pochi - è la sede della Scuola superiore della magistratura che costa, allo Stato, circa 250 mila euro l'anno".
Dati i costi di tanti altri organismi a spese dello Stato, neppure tanto. C'è però da chiedersi, di fronte a certe sentenze che vengono emesse, se ci sia qualcuno che la frequenti. E, se qualcuno ci sia - tra i magistrati in tirocinio e i magistrati già in ruolo - è sicuro che stia davvero attento a quanto dicono gli insegnanti?
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venerdì 30 agosto 2013

Paragoni impropri

"Qualcuno - se n'è uscito Silvio Berlusconi con alcuni suoi fedelissimi - mi ha detto: "Immaginiamoci che cosa sarebbe successo, nel '48, se la Dc avesse tolto Togliatti al Pci o se il Pci avesse tolto la possibilità di fare politica a De Gasperi. Sarebbe scoppiata una guerra civile"".
Probabilmente sì. Ma che c'entra Silvio Berlusconi con Palmiro Togliatti e con Alcide De Gasperi?
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Daniela dei senatori

"Il Presidente della Repubblica ha nominato senatori a vita il direttore d'orchestra Claudio Abbado, la ricercatrice Elena Cattaneo, l'architetto Renzo Piano e il fisico Carlo Rubbia - si è irritata la "falchetta assatanata" Daniela Santanché - e non ha invece nominato colui il quale, per i suoi titoli e per i suoi meriti, lo avrebbe meritato di più e, cioè, Silvio Berlusconi".
Ma la "falchetta assatanata" conosce l'articolo 59, secondo comma, della Carta costituzionale che dà facoltà, al Presidente della Repubblica, di nominare "senatori a vita cinque cittadini che abbiano illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario"? Evidentemente non lo conosce. O, se lo conosce, dovrebbe allora spiegare quali titoli e quali meriti avrebbe potuto vantare il "suo" Silvio Berlusconi più di Claudio Abbado, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia. Tanto per capire. Anzi, per cercare di capirla.
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Le radici del cardinale Bertone

"L'arcivescovo Pietro Parolin, attuale nunzio apostolico in Venezuela - la notizia ufficiale è più che imminente - sarà il nuovo Segretario di stato vaticano".
E il vecchio Tarcisio Bertone? Se lo aspettava già, ma, dopo lunghe trattative, è riuscito a non rimanere a mani vuote e a mantenere un pesante piede nella Curia. Conserverà, infatti, quell'incarico di Camerlengo che gli consentirà di amministrare i beni temporali ogni volta che il Papa sarà assente e di presiedere, in caso di sua morte, la Sede vacante. Non solo: conserverà, anche, il ruolo di presidente del Collegio cardinalizio a suo tempo incaricato di "mettere ordine" nella banca vaticana Ior. Continuerà ad occuparsi, insomma, di tanti santi interessi temporali. Altro che Benedetto XVI, nelle isolate stanze di Santa Marta, a pregare, a meditare e a studiare teologia.
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Il gioco dei due colori

"Se dovessi diventare sindaco di Roma - si era impegnato, in campagna elettorale, il pd Ignazio Marino - taglierò il numero delle "auto blu"".
Il pd Ignazio Marino è diventato sindaco di Roma e ha mantenuto l'impegno. Ha fatto, anzi, di più: le "auto blu" sono sparite del tutto. Peccato, però, che siano state sostituite, senza tagli, da tutte "auto bianche". Non il "gioco delle tre carte", ci mancherebbe, ma il gioco dei due colori sì.
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giovedì 29 agosto 2013

Elio più di Pierluigi

"L'ex segretario Pierluigi Bersani - hanno deciso gli organizzatori della "Festa democratica metropolitana" - sarà relegato a parlare, il 14 settembre, in una zona secondaria perché, quello stesso giorno, l'area principale sarà riservata al concerto di "Elio e le storie tese"".
Da "Elio e le storie tese", dunque, a Pierluigi e la sua storia lesa. Non solo quella all'interno del Pd.
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Le "caldane" di Mario

"L'Esecutivo - si è irritato, dopo che il Consiglio dei Ministri ha deciso di eliminare l'Imu 2013, l'ex "premier" Mario Monti - non sia smidollato, dimostri di avere la spina dorsale".
Irritazione da capirsi: e che cos'è, infatti, questa storia di eliminare l'odioso balzello che lui aveva così lietamente caricato sulle spalle degli italiani? Mario Monti, insomma, si nasce. O, se si diventa, non si cambia evidentemente più. E, quando sopraggiungono le "caldane" senili, allora addio anche al "british aplomb".
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Csm d'Italia e di Francia

"Il Consiglio superiore della magistratura - la notizia è in una inchiesta di "Panorama" - è costato allo Stato (e, quindi, ai cittadini) più di 35 milioni di euro, nel 2011, con le sue 23 "auto blu", i suoi 374 addetti, i suoi 111 mila euro netti annui ai consiglieri eletti dal Parlamento, i suoi alti stipendi da magistrato ai consiglieri eletti direttamente, i suoi gettoni di presenza varianti dai 2.750 ai 4.000 euro mensili netti, il suo vicepresidente Michele Vietti con più di 140 mila euro netti annui".
Davvero impensabile. Ma il tutto, poi, per lavorare e produrre quanto? Poco nell'uno, pochissimo nell'altro. Qualche promozione qua, qualche nota indignata in difesa di giudici anche indifendibili là, provvedimenti disciplinari sulle dita di una mano. Un fatto significativo, comunque, che parla da solo: l'identico organismo, in Francia, funziona con 11 addetti e 3 autisti.
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Baciamani

"Al momento di salutare i reali di Giordania in visita ufficiale in Vaticano - è stato immortalato dagli "scatti" dei fotografi - Papa Francesco ha accennato il baciamano alla regina Rania".
Scandalo a Corte, anzi in Curia. Ma come? Invece del baciamano della regina Rania a Papa Francesco, il baciamano di Papa Francesco alla regina Rania? "Libera nos, Domine" ("Liberaci, Signore") si dice abbiano sussurrato, scandalizzati, alcuni dignitari di Santa Sede. Ma liberarli da chi? Dal demonio che potrebbe essersi impossessato di Papa Francesco o proprio di questo sempre più imprevedibile Papa Francesco? "Fiat voluntas Dei" ("Sia fatta la volontà di Dio").
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Marziani dirazzati

"La vita sulla Terra - è giunto alla conclusione, dopo lunghe ricerche, il professor Steven Benner del "The Westheimer Institute For Science And Technology" - è arrivata da Marte".
Si dovrebbe essere, quindi, tutti dei marziani. Allora però, constatata la maggioranza di quanti ci governano e ci dirigono, c'è da ritenere che siano andate irrimediabilmente perse le caratteristiche di quella provenienza. E si sia da cancellare, perciò, il significato di marziano come persona di capacità fuori dal comune.
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Condanne

"Sorpreso a rubare per l'ennesima volta - sul bus "64" che, a Roma, porta soprattutto turisti dalla Stazione Temini a San Pietro - l' "arciladro" è stato condannato, dal giudice, a non fare più uso di mezzi pubblici e a restare, dalle 6 alle 17, in un quadrilatero di strade presso la sua abitazione".
Sembra che l' "arciladro", a quella sentenza, abbia scrollato le spalle e tranquillamente sorriso. Come per dire: "E va bene. Vorrà dire che continuerò a rubare, se non più tra i passeggeri sul bus, tra i pedoni sui marciapiedi". Dalle 6 alle 17, disciplinatamente, nel quadrilatero di strade presso la sua abitazione, dalle 17,01 alle 5,59 in tutte le strade e le piazze della città. In nome, anche questa volta, della legge.
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mercoledì 28 agosto 2013

L'ansia dei fabbricanti di armi

"Ma insomma - stanno chiedendosi con ansia, sicuramente, i vari fabbricanti di armi - questa guerra alla Siria si fa o non si fa?"
Ansia più che comprensibile. Si vuol mettere, infatti, le piccole armi da quattro soldi, vendute qua e là per il mondo a terroristi di ogni risma, e i milionari missili mare-terra che sarebbero usati, da potenti eserciti regolari, contro il regime di Assad? I vari fabbricanti di armi, quindi, staranno augurandosi di poter tirare fuori dai loro frigoriferi tante ricche bottiglie di spumante per brindare, cinicamente, alla nuova guerra. Ma, prima che vada loro giù, che si strozzino. Almeno metaforicamente.
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Il Fisco e la cella come prima casa

"La sua residenza - ha scritto il Fisco al signor W.B. - è in via Cristina di Belgioioso numero 120 e, quindi, lei deve versare, per l'appartamento di cui è comproprietario in altra zona di Milano, l'Imu come seconda casa".
Ma in via Cristina di Belgioioso numero 120 non c'è un carcere di Milano? Esattamente. Per il Fisco, però, la prima casa del signor W.B. è la cella in comproprietà in quel carcere. Che paghi l'Imu come seconda casa, quindi, per l'appartamento in comproprietà fuori dal carcere. Domanda: ma il Fisco, visto che si sta occupando di questi casi assurdi, ha già completato il suo lavoro sui casi clamorosi dei ricchi e dei ricchissimi proprietari evasori delle seconde e più case?
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Da storica fontana a lavatoio e orinatoio. Nel centro di Firenze.

"La storica fontana dei Della Robbia - a Firenze - è sempre più soggetta al più squallido degrado. Gruppi di rom, al mattino presto e la sera tardi, ci vanno a lavarsi, a farsi lo "schampoo", a sciacquare i panni che poi mettono ad asciugare sui cesti delle immondizie, perfino ad orinare. Maschi e femmine. C'è anche, però, l'insulto di molti turisti non solo italiani. I quali, a loro volta, si rinfrescano, si sciacquano, si lavano e , qualche volta, "la fanno". Giorni fa, addirittura, un gruppo di giovani vi ha fatto il bagno e la totella al proprio cane".
Il sindaco Renzi, per carità, non lo vede e neppure lo sa perché - come noto - ha ben altro da fare che curarsi della sua città. Chi dovrebbe operare in sua vece, però, perché non lo vede, non lo sa, non s'informa e non provvede?
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Il no di Claudio al fratello "Giggino"

"Ho deciso di rinunciare - ha fatto sapere Claudio De Magistris - all'incarico retribuito di direttore organizzativo di quel "Forum delle culture" che mi era stato offerto dal sindaco, mio fratello Luigi".
Se Claudio De Magistris lo ha fatto sapere con onesta consapevolezza che sarebbe stato giusto così, è stato bravo, intelligente e responsabile. Se lo ha fatto invece sapere con stizza e con risentimento, ha dimostrato di essere anche peggio di suo fratello "Giggino". Ah, saperlo! Ma, tanto, prima o poi verrà fuori.
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martedì 27 agosto 2013

Del Rio e il rosso "Lagrein"

"Scavalcando il Pd e il Pdl - con un accordo segreto - il Ministro per gli Affari regionali, Graziano Del Rio, e il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Alois Durnwalder, hanno stabilito che 135 toponimi, tra cime di montagne, laghi e sentieri, non saranno più in doppia lingua, ma soltanto in tedesco".
Alla faccia della normale convivenza e della pacifica integrazione per le quali, giustamente, continua a battersi anche il Ministro Cecilia Kienge. Anche se il Ministro Del Rio, nel commentare l'accordo con il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ha testualmente detto: "Si è andati, dal punto di vista politico, nella direzione di una conquista della convivenza e del bilinguismo..." Facendo nascere il sospetto che, così dicendo e commentando, avesse mandato giù, in qualche maso bolzanino, qualche bicchiere di troppo di rosso "Lagrein". Attenzione, comunque, per quanti volessero, di qui a qualche settimana, dirigersi verso la "Vetta d'Italia": il cartello da seguire sarebbe quello con l'indicazione Lausitzen Weg.
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Giustizia per sei "boss"

"La recidiva per i sei capi-mafia non andava computata nella pena e i giudici palermitani i quali l'hanno invece computata si sono sbagliati - ha sentenziato la Suprema Corte di Cassazione - per cui, scomputati gli anni "illegittimi" nel corso di un nuovo processo, i sei capi-mafia si sono visti aprire, prima del previsto, le porte del carcere".
Per i sei "galantuomini, allora, buon anticipato ritorno all'attività in nome della legge. Delle sentenze che non vanno commentate. E della Magistratura che va sempre approvata.
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Trasfusione di escrementi

"Gli ispettori inviati per un controllo al Centro trasfusionale dell'ospedale "Annunziata" - a Cosenza - vi hanno trovato, anche, escrementi di topo".
Escrementi di topo, dunque, accanto alle sacche di sangue per le trasfusioni. Ma sarebbe potuto andare anche peggio: se il Centro trasfusionale dell'ospedale "Annunziata" di Cosenza, invece che dai topi, fosse visitato da pipistrelli vampiri, nelle sacche non ci sarebbe neppure più il sangue. Qualche magistrato avrà tempo di occuparsi dei responsabili di questo incredibile scandalo?
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Mele e fichi secchi

"Il tempo delle mele - ha ammonito Beppe Grillo il Pd - è finito".
Forse voleva significare che - secondo lui - ora dovrebbe iniziare il tempo dei "5 stelle". E, cioè, di quei fichi secchi che - secondo un vecchio detto popolare - non valgono niente.
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La tosse di Gianfranco Rotondi

"Se si andasse a nuove elezioni - ha fatto sapere il pdl ex dc Gianfranco Rotondi - non avrei alcuna remora a candidarmi per ipotetiche future primarie nel partito".
E', come dice il proverbio, "Mò pure 'e pullice tenen 'a tosse". Che, tradotto dall'avellinese di Gianfranco Rotondi, suona così: "Ora pure le pulci hanno la tosse".
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Emilio e la nostalgia di Arcore

"Berlusconi - ha detto Emilio Fede - ha già deciso: farà i "domiciliari" ad Arcore".
Ma l'ha deciso davvero Berlusconi oppure è un auspicio di quell'Emilio Fede il quale, magari, sente la nostalgia di certe celebri nottate che, peraltro, lo hanno già portato davanti ai giudici?
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lunedì 26 agosto 2013

"Anti-spending review"

"La Direzione investigativa antimafia - d'accordo con il Governo - ha lasciato, a Roma, la sede in via Cola di Rienzo (affitto 650 mila euro) per una nuova sede in via Sicilia (affitto 776 mila euro)".
I locali della Direzione investigativa antimafia, dunque, verranno ora a costare 126 mila euro in più. In omaggio, evidentemente, ad una rigorosa "anti-spending review".
 

L'assurdo del decreto

"E' stato necessario varare un decreto apposito - l'indignazione è del lettore Andrea Bucci su "L'Espresso" - per far pagare allo Stato quanto dovuto alle imprese e, cioè, per regolamentare una cosa che avviene ogni giorno senza alcun decreto, ovviamente e naturalmente, fra chi riceve e chi presta un servizio o un'opera tra privati. Ma in quale Paese viviamo?"
In Italia, signor Andrea Bucci.
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Il rosso di Massimo

"Faremo un rosso - ha rivelato, ai microfoni di "NarniOnline", Massimo D'Alema - anzi, un grande rosso".
Si riferiva al Pd che uscirà dal prossimo congresso? No. Si riferiva ad un vino che uscirà dalla prossima vendemmia nella sua azienda agricola di Otricoli. Un vino che infatti si chiamerà non "RenzOt", ma - come lui ha anticipato - "Narnot". Alla salute.
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Berlusconi, Socrate e la cicuta

"Belusconi accetterà la cicuta - si è detta sicura l'onorevole pdl Susy De Martini - Lui è come Socrate".
L'audace paragone, però, è parso clamorosamente esagerato anche a molti sofisti antisocratici. Non solo: l'idea di accettare di bere la cicuta, a Berlusconi, non è piaciuta affatto. Susy De Martini, insomma, avrebbe fatto meglio a stare zitta.
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Approfittarsi di Daniela"

"Se fossi un uomo - si è rammaricata la "falchetta assatanata" Daniela Santanché - nel Pdl non mi tratterebbero così".
E' vero. Ma la "falchetta assatanata" dovrebbe ringraziare il Cielo. Se fosse stata un uomo, a quest'ora l'avrebbero mascolinamente sbattuta fuori dal Pdl a calci nel didietro.
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domenica 25 agosto 2013

Settantadue ore prima dell'Apocalisse?

"Quello di ieri, quando il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha letto un secco comunicato che sintetizzava l' "aut aut" di tutto lo stato maggiore del partito in difesa di Silvio Berlusconi - la definizione è del "Corriere della sera" - è stato il "giorno dell'ira"".
Non poteva che venire in mente la medioevale famosa composizione di Tommaso da Celano, anche se con la necessità di due piccole varianti: "Dies irae, dies illa /solvet Lettam in favilla /teste Alfano cum Sybilla". E, cioè, "Il giorno dell'ira /quel giorno che dissolverà Letta in cenere /così come annunciato da Angelino Alfano e dalla pitonessa Daniela Santanché". Ma sarà davvero così? C'è ancora in volo, con un ramoscello di ulivo nel becco, qualche più mite colomba. Potrebbe riuscire ad evitare la fine del Governo Letta. Ma potrebbe, anche, essere abbattuta dai mille falchi, non solo pdl, che le girano intorno minacciosi. Dovrebbe disvelarsi tutto mercoledi prossimo, quando verrà affrontata la sorte di quell'Imu sulla quale continua ad esserrci, nella "strana maggioranza", una non lieve difformità di vedute. Settantadue ore prima dell'Apocalisse?
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Un miliardo da certificare

"Facendo riferimento alla dichiarazione Irpef del 2009 - hanno fatto conoscere i radicali - l'85% degli italiani ha destinato il suo cinque per mille alla Chiesa cattolica che ha potuto così incassare 400 milioni di euro. Ma non è tutto: essendo risultata la più scelta fra i destinatari di questo cinque per mille, ha potuto per questo incassare altri 500 milioni. Il tutto, dunque, quasi un miliardo di euro".
Una somma, a ben considerare, enorme. Per cui sarebbe legittimo chiedere: ma come è stato poi speso, dalla Chiesa, questo tesoro? Non sarebbe giusto che, per trasparenza, se ne rendesse un chiaro conto? "Tutto in opere di bene" è stato fatto sapere, fino ad oggi, Oltretevere. E c'è da crederci in fede. Ma, essendo venuti alla luce certi episodi di opere di bene a proprio favore personale, sarebbe più tranquillizzante la voce di un onesto libro mastro. Ma, forse, Papa Francesco ha già pensato anche a questo.
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Decadenze

"Nell'incontro con la neopromossa in "Serie A", il "Verona" - prima giornata del campionato di calcio 2013-2014 - il pur più titolato "Milan" ha subito una netta sconfitta".
Che cosa c'è? Mentre tutti continuano ad azzuffarsi intorno alla eventuale decadenza di Silvio Berlusconi, il suo "Milan" è già decaduto?
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Panfili e gommoni

"Più lungo di tutti - ha pubblicato, dopo un'accurata ricerca, la rubrica "Periscopio" di "Panorama" - ce l'ha l'emiro saudita Al-Walid bin Talal".
Il suo panfilo "Azzam", infatti, è lungo ben 180 metri, tredici in più dell' "Eclipse" dell'oligarca russo Roman Abramovic, ventitre in più dell' "Al Said" del sultano dell'Omam, Qabus ben Said al Said", trentatre in più del "Topaz" della famiglia reale di Abu Dhabi e così via lungheggiando. Mentre i disperati dell'Africa continuano ad affrontare il mare su gommoni e su zattere di pochi metri per centinaia di persone. Mondo cane.
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sabato 24 agosto 2013

I pregiudicati e i favoreggiatori secondo Massimo

"Silvio Berlusconi e Beppe Grillo hanno milioni di voti - ha detto, agli ottanta i quali lo stavano ascoltando al comizio in una frazione di Narni, Massimo D'Alema - ottengono milioni di voti perché gli italiani amano i pregiudicati".
Non resta che attendere, ora, un magistrato il quale, basandosi sulla testimonianza di un uomo d'onore come Massimo D'Alema, rinvii a giudizio due terzi degli elettori italiani in quanto rei di favoreggiamento nei confronti di Silvio Berlusconi e di Beppe Grillo. Nel frattempo, comunque, i due terzi degli elettori italiani ringraziano per la stima nei loro confronti.
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I magistrati e l'attore Franco Nero

"Sì - ha confermato l'attore Franco Nero il racconto fatto, alcuni giorni fa, dall'imprenditore immobiliare Massimo Cestielli - quella sera a cena, nella villa a San Nicola Arcella, c'era anche il magistrato Antonio Esposito e questi, ad un certo punto, se ne uscì con la frase: "Berlusconi mi sta proprio sui cosiddetti. Se dovesse capitarmi a tiro, gli farei un "mazzo" così"".
Che cosa accadrà ora? Che la Suprema corte di cassazione e il Consiglio superiore della magistratura, dopo questa conferma,  decideranno di occuparsi di quest'altra "bravata" del giudice Antonio Esposito oppure che l'attore Franco Nero verrà indagato per avere offeso l'onore di quel povero giudice se non, addirittura,imputato di falsa testimonianza a favore di Silvio Berlusconi? Fatti tutte e due possibili. Ma quello serio sarebbe chiaramente il primo.
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"Idv" alla napoletana

"Quando l'assessore comunale napoletano Pina Tommasielli fu accusata di avere fatto cancellare sette multe a suo cognato - come si ricorderà - il commissario regionale del suo partito, l' "Italia dei valori", disse testualmente: "L' "Italia dei valori" è il partito della trasparenza e non può tollerare ombre. Pina Tommasielli deve rimettere immediatamente il suo mandato nelle mani del sindaco".
Bene. Ma, poi, che cosa è successo? Sono successe due cose. La prima: Pina Tommasielli è stata "perdonata" (sic!) dal sindaco Luigi De Magistris e il commissario regionale dell' "Italia dei valori", Aniello Di Nardo, ha accettato di essere clamorosamente scavalcato e di essere mandato a quel paese. La seconda: ora che il nipote di Aniello Di Nardo, Amedeo, è stato addirittura rinviato a giudizio per truffa aggravata ai danni dello Stato e sta per essere eletto ugualmente, però, presidente del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia, non una parola e tanto meno uno sdegno o un ordine di rimettere il mandato. Ma perché il commissario regionale Idv, Aniello Di Nardo, ritiene che il caso di suo nipote Amedeo non sia così nero da fare ombra al suo partito oppure perché teme, anche questa volta, di essere clamorosamente scavalcato e di essere mandato a quel paese? Amedeo, insomma,"piezz 'e core" di zio o Amedeo che zio sa come di lui "se ne fotterebbe"?
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Rosario Crocetta più di Barack Obama

"Il Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta - è stato ricordato - guadagna, complessivamente, 310 mila euro l'anno".
Quanto guadagna, invece, il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama? Trenta mila euro in meno. E, però, via. Si vuole mettere l'enorme lavoro e le enormi responsabilità che ha il Governatore siciliano Rosario Crocetta e quei pochi lavoretti e quelle responsabilità da niente che ha il Presidente americano, Barack Obama?
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I beati in "stand by"

"Papa Francesco - è filtrato da Oltretevere - ha dato mandato di indagare anche sui bilanci degli organi i quali sono preposti allo studio delle cause dei beati".
L'indagine - si sono scandalizzati alcuni curiali - potrebbe ora bloccare, per qualche tempo, eventuali cause di beatificazione. Papa Francesco l'avrà messo certamente in conto, ma ha ritenuto, verosimilmente, che fosse più urgente fare chiarezza sui conti della santa istituzione. Anche perché dovrebbe essere sicuro che i beati di là da venire, se proprio dovessero vedere allungati i tempi della loro ascesa agli altari per quei giusti motivi, non se la prenderebbero a male. Anzi.
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Dilma Rousseff e Ignazio Marino

"Mi sono infilata un casco in testa - ha rivelato la Presidente del Brasile, Dilma Rousseff - e sono andata in giro in moto".
Bello sforzo! Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, s'infila anche lui il casco in testa, ma va in giro in bicicletta. Pedala, cioè, e non smanetta. Anche se lui si trascina a ruota almeno due vigili di scorta e Dilma Rousseff se n'è andata in giro, per conto suo, senza alcuna protezione se non quella del casco in testa.
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giovedì 22 agosto 2013

L'orco, in nome della legge, sopra la casa della sua vittima

"La mamma, costretta a rimanere fuori casa tutta la giornata per lavorare, portava spesso la figlioletta di cinque anni, al piano di sopra, da una coppia di vicini. Ma lui, quando la moglie usciva, aveva preso ad usare violenza alla piccina. Finché la piccina si era "aperta" con la madre, erano scattate le indagini e l'uomo era stato rinviato a giudizio. Condanna: tre anni di reclusione trasformati poi in "domiciliari da scontarsi giustamente fuori dalla regione, ma incredibilmente, poco dopo, in quella sua casa sopra quella della sua vittima. La quale, così, è ovviamente ripiombata nel terrore. Un terrore che non l'ha fatta più dormire serenamente, non l'ha fatta più uscire di casa e, in casa, la sta gettando in un incubo immaginabile quando sente, da sopra, i rumori che le ricordano l'ambiente in cui è stata vittima della violenza. Come i passi dell'uomo-orco, la sedia a dondolo che il suo sporco corpo da sempre dondola, l'orologio a pendolo che segna le ore di una condanna-non condanna".
E' la vicenda in sintesi strettissima. Ma che è sufficiente a far dichiarare testualmenete, ad un esperto di fama internazionale come lo psichiatra e psicoterapeuta Luigi Cancrini, direttore del "Centro bambino maltrattato": "Quella dei "domiciliari" al violentatore sopra l'appartamento della violentata è una decisione inaudita, addirittura folle". Ed è sufficiente, anche, a spiegare il motivo per il quale oggi - statistiche alla mano - solo il 40% degli italiani ha ormai fiducia nella Giustizia. La quale, però, se ne lamenta.
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Silvio e Gesù

"Il processo a Gesù - se n'è uscito, a proposito dei casi giudiziari di Silvio Berlusconi, il vicepremier Angelino Alfano - ci ricorda i limiti della giustizia".
Fatte almeno, c'è da augurarsi, le dovute proporzioni.
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Chi non è uno qualsiasi non fa la fila

"Quando il cantante Adriano Celentano si è fratturato un dito di un piede - hanno raccontato le cronache dei giornali - si è fatto accompagnare al pronto-soccorso dell'ospedale di San Remo e, invece di fare la fila come tutti gli altri, è stato preso subito in consegna dai sanitari".
L'autore di "Azzurro", dunque, è stato esentato dal giochetto dei colori "bianco", "verde" e "rosso" con cui vengono definiti le urgenze e i conseguenti tempi di attesa per essere soccorsi. "Ciao ti dirò" si è rivolto a chiunque altro, anche più grave di lui, fosse lì, al pronto-soccorso, quando è stato subito prelevato dagli ortopedici perché, se "Chi non lavora non fa l'amore", chi non è uno qualsiasi non fa la fila. Compreso, appunto, "Il re degli ignoranti" non solo noto cantante, ma anche moralista "de noantri" e predicatore alla Savonarola dai pulpiti famosi della tv di Stato e del "Corriere della sera". E putroppo, sì, "Questa è la storia di uno di noi". Vergognosa e squallida. Per Adriano Celentano come per i medici del pronto-soccorso dell'ospedale di San Remo.
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La bicicletta di Ignazio Marino

"Per un sindaco che gestisce miliardi - si è lamentato, su "Il Venerdì" de "La Repubblica", il sindaco di Roma, Ignazio Marino - 4.500 euro al mese sono pochi".
Ma Ignazio Marino, candidandosi a sindaco di Roma, non ha voluto la bicicletta? L'ha puntualmente avuta. E che allora pedali. Non solo a zonzo, con la scorta dei vigili, per le vie della capitale: anche in giro, con la scorta di sua moglie, per negozi. Dove, se stesse attento, potrebbe incontrare molti i quali, dovendo gestire la propria pensione o la propria retribuzione tagliata , 800 euro - e, alle volte, anche meno - sono addirittura niente. E quella "bicicletta", loro, non l'hanno nemmeno voluta.
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Cassetta di insicurezza

"Un cinquantenne - è accaduto a Napoli - ha depositato il suo portafogli, prima di entrare in banca, in una cessetta porta-oggetti all'ingresso, ma, quando è uscito ed è andato a riprenderlo, non vi ha trovato più i 500 euro che conteneva".
Ma il cinquantenne napoletano aveva lasciato il portafogli con i 500 euro nella cassetta porta-oggetti all'ingreso perché aveva pensato che, di questi tempi, è meglio non fidarsi delle banche? Il fatto, comunque, è che la telecamera di sorveglianza ha ripreso l'autore del furto ai suoi danni e questi è stato subito denunciato. Chi era stato? La guardia giurata all'ingresso della banca. E dunque, evidentemente, il cinquantenne napoletano avrebbe fatto bene a non fidarsi neppure di lui. Della sua faccia "spaventa-rapinatori", della sua divisa "rassicura-clienti" e della sua pistola da sceriffo duro e puro.
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La rivincita di Laura

"La Presidente della Camera, Laura Boldrini - secondo un sondaggio "on line" fra settecento camionisti - è la "femme fatale" più desiderabile".
Clamorosa rivincita dell'onorevole Laura Boldrini. I "5 stelle" non la possono neppure vedere, ma ai camionisti piace invece vederla, in effigie, attaccata nelle cabine dei loro "tir".
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mercoledì 21 agosto 2013

La voce di Dio

"Di dimettermi - ha confidato Benedetto XVI - me lo ha detto Dio".
Ora, non solo a sinistra, molti si augurano che Dio lo dica anche a Silvio Berlusconi.
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"Trasparisci tu"

"Undici membri del Governo su ventuno - ha pubblicato "L'Espresso" - non hanno reso pubblica, così come richiesto dall' "operazione trasparenza" voluta dal "premier" Enrico Letta, la situazione patrimoniale del coniuge e dei parenti di primo e di secondo grado".
In cima alla lista degli inadempienti, però, proprio il "premier" Enrico Letta. Seguito a ruota dal suo vice Angelino Alfano. Come dire: "Trasparisci tu che a me viene da ridere". Complimenti.
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Quel "paravento" di Henri

"Henri Proglio, presidente e direttore generale dell' "Edf", il gigante elettrico francese - è la notizia - ha accettato di buon grado di vedere tagliato il suo stipendio, da oltre un milione e mezzo di euro annui, ad appena mezzo milione circa".
Lodevole e responsabile Henri Proglio? No: Henri Proglio molto "paravento". La sua abile mossa, infatti, è stata quella di farsi nominare, subito dopo il suo "bel gesto", presidente della controllata italiana "Edison". Il che ha significato, per lui, garantirsi una retribuzione di un milione di euro l'anno. E mettersi di nuovo in tasca complessivamente, op là, il suo milione e mezzo di prima. "Chapeau"!
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Il Pdl e le capre

"Il Pdl è così forte - ha detto il sottosegretario Michaela Biancofiore - che potrebbe candidare e far eleggere anche una capra".
Già fatto.
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Questione di suini

"Voglio - ha fatto sapere l'onorevole pd Silvana Amati - una commissione d'inchiesta parlamentare sui suini".
Forse non ha capito bene che cosa sia esattamente il famoso "porcellum" che soprattutto il suo partito vorrebbe giustamente mandare al macello.
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"Aumm aumm" a Nocera Inferiore

"Quando i vigili urbani di Nocera Inferiore - grazie ad una telecamera - sono arrivati ad accertare che un sacchetto di spazzatura era stato gettato, dall'auto di un assessore comunale, in zona San Mauro dove è vietato lasciare rifiuti, non si sono lasciati impressionare e hanno fatto partire una bella multa di 500 euro".
Bravi vigili urbani. Assolutamente non bravi, invece, il sindaco e la maggioranza che lo sostiene perché non hanno voluto rivelare l'identità dell'amministratore dalla cui auto è volato il sacchetto di spazzatura. Come se i cittadini di Nocera Inferiore non avessero il diritto di sapare chi andrebbe schifato, non più salutato e, soprattutto, non più votato alle prossime elezioni. "Aumm aumm e nun scucciate".
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martedì 20 agosto 2013

"Per capire" Antonio Esposito

"E' in atto una preistruttoria - si è saputo dalla Suprema Corte di Cassazione - "per capire" se il presidente della Sezione feriale Antonio Esposito, nell'anticipare ad un quotidiano le motivazioni della "sentenza Mediaset" nei confronti di Berlusconi, sia stato scorretto o meno".
Ma ci sarebbe voluta addirittura una preistruttoria "per capire" quello che, data l'evidenza, hanno chiaramente capito tutti? Certo - potrebbe essere  l'obiezione - perché così vuole la burocrazia giudiziaria e la tutela del buon nome della Magistratura. Allora, però, la Suprema Corte di Cassazione, "per capire" ancora meglio i comportamenti, i giudizi e i pregiudizi del giudice Antonio Esposito, dovrebbe preoccuparsi di appurare se sia vero oppure no quanto raccontato dall'imprenditore immobiliare Massimo Cestielli. Che cosa ha raccontato questo signore? Che, due anni fa circa, lui avrebbe organizzato "una cena con pasta e provola" nella sua villa affacciata sul mare a San Nicola Arcella. Ci sarebbero stati lui, sua moglie, il giudice Antonio Esposito, sua moglie, l'attore Franco Nero e altre due persone. Il discorso, ad un certo punto, sarebbe caduto sul film, interpretato dall'attore ma mai arrivato in Italia, dal titolo "L'escluso". E proprio da lì, per una certa associazione, si sarebbe arrivati al "caso Berlusconi". Finché il giudice Antonio Esposito avrebbe testualmente affermato: "Berlusconi mi sta proprio sui cosiddetti (ma lui non ha detto i cosiddetti). Se mi dovesse capitare a tiro, gli farei un "mazzo" così". Una questione, quindi, non da poco. Per cui, sì, la Suprema Corte di Cassazione farebbe molto bene ad aprire un'altra preistruttoria "per capire" se, ove dovesse essere eventualmente accertata la veridicità del racconto, il presidente della Sezione feriale Antonio Esposito sia stato scorretto o meno. Perlomeno.
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Agli ordini

"Ove il Senato dovesse votare l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi - ha ripetuto con forza Daniela Santanché - i Ministri del Pdl si dimetterebbero un minuto dopo".
Ma i Ministri del Pdl, e non solo, non hanno gradito queste parole della Daniela e, anzi, hanno fatto sapere che non hanno alcuna intenzione di prendere ordini da lei. E lei ha allora replicato: "Prenderli da Napolitano, invece, va bene?". Sembra che qualcuno stia preparando la controreplica: "Non va bene nemmeno questo, ma, dovendo scegliere, andrebbe sicuramente meglio".
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"Giggino tengo famiglia"

"Il Comune di Napoli - si è saputo - sta studiando quanto e come retribuire, quale direttore organizzativo del "Forum delle culture", il fratello minore del sindaco Luigi De Magistris, Claudio, il quale sta già prestando la sua attività gratuita, a Palazzo San Giacomo, quale "tuttofare"".
Clamoroso caso di familismo? No - è la spiegazione di "Giggino 'o sindaco" - Claudio è bravo e se lo merita. Credere sulla parola all'ex magistrato tutto d'un pezzo? Beh, certo, sarebbe stato più facile, se non si fosse presentato, già, un altro caso simile. Quello di Lucia Russo, cugina del sindaco, fatta assumere nello "staff" dell'assessore allo Sport e subito definita, da quei birboni dei napoletani, la "cu-cuggina". Comportamente illeciti? Forse no. Ma, certo, eticamente discutibili e politicamente inopportuni. Specialmente per un ex magistrato tutto d'un pezzo trasferitosi in politica per ripulirla.
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Comicità

"Il "Movimento 5 stelle" di Beppe Grillo mi piace - ha fatto sapere, dopo un pranzo a due definito casuale, l'altro uomo di spettacolo Massimo Bondi - quasi quasi, la prossima volta, lo voto. Anche se resto amico di Silvio Berlusconi il quale mi ha molto aiutato e verso il quale non capisco tanto accanimento".
Comico, molto comico. Con due comici insieme a pranzo casualmente, poi, ancora più comico.
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Vergona "Real"

"Il calciatore Gareth Bale - è ufficiale - ha lasciato la squadra inglese del "Tottenham" per la squadra spagnola del "Real Madrid"".
E allora? Un trasferimento - potrebbe essere l'osservazione - come tanti altri in questo periodo di "calcio-mercato". E invece no. Perché, per avere il calciatore Gareth Bale, il "Real Madrid" ha versato quei 110 milioni di euro che costituiscono il record di tutti i tempi. E che, in un momento di crisi come quello che anche la Spagna sta vivendo in modo particolare, costituisce non solo un cinico schiaffo agli spagnoli in crisi, ma legittima, oltretutto, una domanda: il "Real Madrid" è così straricco di suo oppure lui sì che riesce ad ottenere mutui perfino tanto pazzeschi?
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lunedì 19 agosto 2013

Una leva per Silvio

"Silvio Berlusconi - ha garantito Daniela Santanché - ha una forza pazzesca. Farà sicuramente qualcosa di eccezionale".
Se Daniela gli darà una leva, magari solleverà il mondo.
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Gli esploratori di "5 stelle"

"Se dovesse cadere il Governo Letta - ha fatto sapere il capogruppo "5 stelle" al Senato, Vito Crimi - chiederemmo noi un mandato esplorativo".
Ci mancava giusto questa: che un "5 stelle" indossasse la divisa di esploratore e si mettesse a far attraversare la strada, alle vecchiette, per il bene del Paese.
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Vecchiezza e giovinezza

"Nel Pd - ha scritto, nella sua mozione congressuale, il "lettiano" Francesco Boccia - basta vecchiezza".
Magari potrebbe essere anche giusto. Ma attenzione a giovinezza, giovinezza...
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Giovinezza e vecchiezza

"Nella "nazionale di calcio" che porterò ai mondiali 2014 a Rio - ha confidato il tecnico Cesare Prandelli - potrebbero esserci anche, ad esempio, Francesco Totti e Alessandro Del Piero".
Ma come? Cesare Prandelli non aveva sempre sostenuto "largo ai giovani, basta con i vecchietti"? Indubbiamente. Dopo che i giovani gli hanno dato più di una "buca", però, il tecnico sta evidentemente pensando che sia più prudente richiamare in servizio, anche se con qualche anno in più, i campioni veri. Il contrario, insomma, del pd Francesco Boccia. Chi avrà avuto, alla fine, ragione?
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Giù dal bus

"Poiché il passeggero Thanatis Kanaoutis non aveva il biglietto - quando è salito il controllore - si è gettato dal bus in corsa ed è morto".
E' accaduto ad Atene. E, certo, non sarebbe potuto accadere, in qualsiasi città italiana, su un bus - ad esempio - diretto allo stadio: nessun passeggero tradizionalmente senza biglietto si sarebbe buttato giù. Semmai, dal bus in corsa, avrebbero buttato giù il controllore.
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Il "naif" di mister Petkovic

"Quella della "Lazio" - ha detto, subito dopo la sonora sconfitta rimediata dalla "Juventus" nella "Supercoppa", l'allenatore bianco-azzurro Vladimir Petkovic - è stata una "partita naif"".
Ma "naif" in quale senso? Nel senso di "naif" come aggettivo puro e semplice che, tradotto dal francese, significa ingenuo, maldestro? O nel senso di un'opera di quell' "arte naif" che va oltre ogni regola accademica? Forse, però, in tutti e due i sensi. Perché la "Lazio", opposta alla "Juventus" nella "Supercoppa", ha confezionato un'opera ingenua, maldestra e, anche, oltre ogni regola dell'accademia del calcio. Auguri, comunque, per un futuro artistico migliore.
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domenica 18 agosto 2013

Chi garantiscono i garanti?

"In venti anni - ha rivelato il ministeriale "Conto nazionale delle infrastrutture e dei trasporti 2011-2012" -  gli automobilisti hanno visto aumentare il costo della benzina del 208% e quello della Rca del 216,7%".
Ma le autorità garanti? Forse non hanno ancora capito chi devono garantire. Oppure, chissà, lo hanno capito anche troppo bene.
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Il "giallo" Paolo Mancuso

"Il magistrato ex capo della Procura antimafia di Napoli, Paolo Mancuso - sta insistendo "Il Giornale" - è stato salvato dal Consiglio superiore della magistratura, qualche anno fa, perché furono ritenute non utilizzabili le pur chiare intercettazioni di telefonate tra lui e alcuni camorristi".
Grave, molto grave. In ogni caso. Sia che "Il Giornale" stia eventualmente insistendo su un episodio travisato in buona o in cattiva fede. Sia che il Consiglio superiore della magistratura, qualche anno fa, abbia eventualmente salvato un giudice, Paolo Mancuso, pur così gravemente compromesso. Qualcuno avvertirà il dovere di far conoscere dove sia la verità  e di assumere i provvedimenti del caso?
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Due ipotesi per Silvio

"Di chiedere la grazia - ha fatto sapere Silvio Berlusconi - non mi passa nemmeno per la testa. Non la chiederò io, non la chiederanno i miei figli né i miei legali. E non chiederò neppure i "domiciliari" né l'affidamento ai servizi sociali".
Due, a questo punto, le ipotesi. Silvio Berlusconi, stanco dello splendore delle sue ville, ha tanta voglia dello squallore di un carcere. Oppure, devoto di San Pio da Pietrelcina, confida fortemente in un suo miracolo. Chissà quale, chissà come, chissà attraverso chi.
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Giggino l'arcobaleno

"Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris - dopo che la Magistratura, a più riprese e per diverse ipotesi di reato, ha indagato lui, il suo vice Tommaso Sodano, il suo capo di gabinetto Attilio Auricchio e l'assessore Pia Tommasielli - ha avuto uno scatto di nervi e ha detto: "Non mi farò condizionare né dalla camorra né dalla Magistratura".
Ma come sarebbe? Giggino l'ex magistrato ora viene a dire che la Magistratura condiziona? Lui, comunque, assicura che non demorderà e che, anzi, si presenterà sicuramente, alle prossime amministrative, per ottenere una riconferma. Giggino, insomma, come un arcobaleno: da rivoluzionario arancione a verde di rabbia, a viola di follìa. Con Napoli, lì, tutta a "sghignà". A ridere, cioè, beffardamente.
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sabato 17 agosto 2013

L'Egitto muore e il mondo se ne infischia

"In Egitto - come riportano le cronache televisive e di tutti i quotidiani - continua, drammatico, il massacro fratricida".
Ma il resto del mondo? Se ne infischia e dorme beato. Oppure sonnecchia. Come gli Stati Uniti i quali si sono limitati a far sapere che, data la situazione, non faranno più le tradizionali comuni manovre militari annuali. O come l' Unione europea la quale, stiracchiandosi pigramente, ha fissato con calma, per lunedi, un incontro tra ambasciatori i quali dovranno decidere, sempre stiracchiandosi pigramente, quando si vedranno i vari Ministri degli Esteri i quali, stiracchiandosi magari anche loro, chissà mai che cosa pigramente saranno in grado di decidere in concreto. Insomma c'è il fondato rischio che si arrivi ad un'azione efficiente solo dopo che l'Egitto sia andato tutto a fuoco e, di egiziani, ne siano rimasti appena qualche migliaio. Bravo mondo, bravi Stati Uniti, brava Europa.
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Quelle foibe ancora imbarazzanti

"Il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri - a chi gli ha chiesto se il Comune avrebbe continuato a portare i ragazzi sui luoghi delle foibe - ha testualmente risposto: "La nostra memoria è la Resistenza, altre città ricorderanno le foibe".
Le foibe, cioè, dovrebbero essere cancellate dalla memoria di Roma e dei romani? Certo che l'eroica lotta  al fascismo e al nazismo, che tante sofferenze e tante morti ha causato, non può e non deve essere dimenticata da nessuno, ma perché dovrebbe essere cancellata, nel ricordo di Roma e dei romani, il brutale e vigliacco massacro compiuto dai partigiani del maresciallo jugoslavo Tito nei confronti di migliaia e migliaia di cittadini italiani inermi? Il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri, si è guardato bene dal dare una risposta che sarebbe stata, comunque, difficile. Ma poi, travolto dalla giusta indignazione per quelle sue incredibili parole, è stato costretto a  fare marcia indietro. Infastidito, però. Perché, dal suo "entourage", è venuto un perentorio "basta ora con le polemiche".
Basta, certo. Con tante scuse, a lui, da parte di ogni sincero democratico senza paraocchi. E da parte, soprattutto, di ogni vittima di quelle foibe che ancora in molti - oltre al vicesindaco di Roma, Luigi Nieri - vorrebbero non ricordare.
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Diritto di stupro?

"Per me - ha scritto, su "Facebook", il consigliere comunale di Ierzu Gianluigi Piras - possono anche prendere la campionessa russa Yelena Isinbayova e stuprarla in piazza".
Perché tanta bestiale violenza nei confronti di questa campionessa? Perché si è azzardata a difendere le recenti leggi sugli omosessuali emanate nel suo Paese. Ma chi è questo bestiale consigliere comunale Gianluigi Piras? E' anche, tra l'altro, nientemeno che il presidente regionale pd del "Forum dei diritti". Sì, del "Forum dei diritti" il quale dovrebbe comprendere, sicuramente, anche il diritto di poter esprimere un proprio parere da una parte e il dovere di rispettarlo, anche se non d'accordo, dall'altra. Gianluigi Piras, benché suo presidente regionale, non se n'era però, evidentemente, reso conto. Quando glielo hanno fatto notare, ha deciso - onore, per questo, al merito - l'unica cosa giusta: dimettersi da tutte le cariche.
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Paperoni e Paperini d'Italia

"I primi 400 "Paperoni" italiani - è stato accertato - possiedono un tesoro quotato ben 102 miliardi di euro con un incremento, rispetto allo scorso anno, di oltre 26 miliardi".
Ma da tempo, in Italia, non c'è crisi economica? Certo. Solo che, evidentemente, non c'è affatto per gli zii Paperoni, ma c'è per  i poveri sempre più tartassati Paperini e nipotini Qui, Quo, Qua. Silvio Berlusconi, comunque, è appena al sesto posto in classifica. Al primo posto, sul podio, è Leonardo Del Vecchio seguito, nell'ordine, da Miuccia Prada, dalla famiglia Rocca, dai Benetton e dai Besnier di "Parmalat". Settimi i Boroli Drago, ottavi gli Agnelli, nono e decimo Diego e Andrea Della Valle. Buone notate, a tutti loro, nella piscina-cassaforte dei loro miliardi di euro.
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venerdì 16 agosto 2013

La Chiesa e il ruolo della donna

"E' tempo che la Chiesa - ha ammonito, in occasione dell'Assunzione di Maria, nell' "Angelus" a Castel Gandolfo, Papa Francesco - comprenda il ruolo e la dignità della donna".
Ma della Chiesa non dovrebbe essere lui il pastore scelto per indicare la strada? Così, in effetti, dovrebbe essere. Forse, però, certe pecorelle nere di Curia non si curano di ascoltare le sue indicazioni e continuano ad andare per la loro antica e antievangelica strada. Cosicché, al pastore, continua ad essere, a causa di queste pecorelle nere di Curia, tutto più difficile e, spesso, impossibile. Compreso dare un maggior ruolo e una maggiore dignità alla donna.
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Troppo bella: fuori per indegnità

"Nina Siakhali Moradi, 27 anni, laurea in architettura, giovane molto intelligente e molto colta, si era guadagnato  - con i suoi diecimila voti ottenuti alle ultime elezioni in Iran - il diritto di entrare nel Consiglio comunale di Qazvin. Ma non l'hanno fatta entrare".
Il motivo di questa antidemocratica decisione? Perché troppo bella e non sarebbe stato tollerabile che in Consiglio comunale sedesse una "modella da passerella". Per una donna in Iran, dunque, essere molto intelligente e molto colta non è un merito. Ed è un demerito essere molto bella. Quindi fuori dal "tempio" integralista e maschilista. Vada, a casa, a tessere la tela e a fare il pane. Con addosso, naturalmente, il velo integrale.
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I "marò", il Natale e la diplomazia

"Spero - ha dichiarato Staffan de Mistura, inviato speciale del Governo in India - di riportare i "marò" Massimiliano Latorre e Salvaatore Girone a casa, definitivamente, per Natale".
La stessa speranza era stata dichiarata, anche lo scorso anno, proprio di questi tempi. Poi, però, i due "marò" erano sì tornati a casa per Natale, ma solo venti giorni per  ritornare, prigionieri in India, in attesa di un giudizio sempre più strumentalmente rinviato. Allora? Allora, purtroppo, c'è un fatto: quando le competenti autorità diplomatiche italiane dichiarano la speranza di riportare definitivamente a casa i due "marò" per Natale, non indicano mai il Natale di quale anno. Diplomaticamente. O, meglio, vergognosamente.
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La coltellata di Bossi a Flavio Tosi

"Flavio Tosi si è detto pronto ad eventuali primarie per la "leadership" del centrodestra? - ha sparato, in un comizio padano, Umberto Bossi - Sarebbe un bene solo perché, così, andrebbe fuori dalle scatole della "Lega", ma per il resto mi fa solo ridere. Io, tra lui e Marina Berlusconi, voterei senza dubbio per la figlia di Silvio".
Continua dunque, all'interno della "Lega nord", la saga celtica dei fratelli coltelli. Senza esclusione di insulti, di minacce, di disegni assurdi. Con un Bossi talmente scatenato da giungere perfino a preferire una figlia di Arcore ad un figlio del Po. Solo che la "figlia di Arcore", da abile imprenditrice, ha calcolato attentamente i pro e i contro di una sua eventuale entrata in politica, si è resa conto di come sarebbe potuta andare a schifìo, ha ringraziato tutti i suoi estimatori e si è buttata con maggior vigore nell'amministrazione di "Mediaset" e di "Mondadori". Flavio Tosi, comunque, non ci pensi neppure. Lasci perdere. Perché, prima di aspirare a eventuali primarie per la "leadership" del centrodestra, dovrebbe sicuramente uccidere Daniela Santanché. Impresa difficile, difficilissima. Anche per un discendente dei guerrieri celtici come lui.
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Quei pannelli solari a ruba

"I pannelli solari - ha rivelato la Guardia di finanza - vanno sempre più a ruba".
Attenzione, però: non solo perché in Italia sempre più li installano, ma soprattutto perché ci sono bande che sempre più li rubano fra quelli già installati e, attraverso navi compiacenti, li trasferiscono nei Paesi del Nord Africa nei quali è molto sentita l'esigenza di energia a basso costo. Anzi a bassissimo costo in quanto, oltre a risparmiare sui consumi, risparmiano anche su quei pannelli che vengono loro rivenduti ad un quarto circa del loro valore reale in Italia.
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giovedì 15 agosto 2013

Povero presidente Mastrapasqua

"Il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - si è divertito a controllare un settimanale - occupa, anche, altre quindici poltrone come - ad esempio - quella di vicepresidente di "Equitalia", di presidente della società di gestione di fondi immobiliari "Idea Fimit", di presidente del collegio sindacale di "Areoporti di Roma engineering","Acquadrome" ed "Eurtel", di revisore dei conti di "Autostrade", di direttore generale dell'Ospedale israelitico di Roma e, quindi, mette in tasca altri quindici introiti".
Povero Antonio Mastrapasqua, però. Fino a poco tempo fa, infatti, lui occupava, addirittura, altre quaranta poltrone e, quindi, si metteva in tasca altri quaranta introiti. Poi sono arrivati certi "rompiscatole" con la loro maledetta "spending review" e la "pacchia" si è più che dimezzata. Ma così va il mondo. Anche Antonio Mastrapasqua sarà citato, un giorno, come una delle povere vittime di questo italico difficile momento economico.
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Via dei Fori diversamente occupata

"Via dei Fori a Roma - come noto - è stata liberata, dopo la chiusura alle auto private, da un traffico divenuto in effetti asfissiante".
Peccato che ora, però, sia stata occupata da decine e decine di bancarelle, di camion-bar e di gladiatori, tutti regolarmente abusivi, che la rendono più brutta e più asfissiante di prima. Forse il sindaco, Ignazio Marino, farebbe bene a tornare sul posto. Meglio a piedi, tuttavia, che sulla sua abituale bicicletta: certi scempi si vedono meglio su due piedi piuttosto che su due ruote.
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"Tana" a Jens Stoltenberg

"Il "premier" norvegese Jens Stoltenberg - gli è stata fatta "tana" - si è vestito sì da tassista, ma non ha scarrozzato tutta la giornata le persone per conoscerne i problemi e le aspettative. Il suo è stato soltanto uno "spot" in vista delle prossime elezioni: le persone scarrozzate erano tutte delle comparse le quali, dopo avere partecipato addirittura ad un  "casting", sono state pagate 65 euro circa".
Originale l'idea, ma vergognoso come il "premier" Stoltenberg ha cercato di farla passare. Paraventi e buffoni, allora, non hanno il loro "habitat" soltanto in Italia.
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Guerra ai "Piper" nemici

"Nove aerei "Piper" - come programmato - hanno sorvolato le spiagge tirreniche e adriatiche tirandosi dietro uno striscione lungo venticinque metri con su scritto "Forza Silvio, Forza Italia"".
Ma non tutti hanno gradito. Qualcuno ha democraticamente e delicatamente augurato ai piloti che qualcuno, una volta su, li tirasse giù. Il pd Marco Bensi ha addirittura chiesto, al presidente della Regione Toscana, di chidere lo spazio aereo. Meno male, però, che nessuno ha proposto, alle Forze armate, di abbattere i nove "Piper" con un fitto fuoco di contraerea.
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mercoledì 14 agosto 2013

Il Capo dello Stato si è espresso. E ora?

"Le sentenze della Magistratura si applicano - ha scritto in sintesi, nelle tre cartelle del suo tanto atteso messaggio, il Capo dello Stato - la grazia sarà presa in considerazione nei modi e nei tempi quando ne verrà fatta regolare domanda, comprensibile umanamente lo stato d'animo di Berlusconi e del Pdl che rischia di rimanere senza "leadership", comunque un fatto è certo: sarebbe irresponsabile, per chiunque, far cadere il Governo in questo delicato momento".
Ancora una volta, dunque, il Capo dello Stato ha fatto una specie di miracolo laico perché, in punto di fatto e di diritto, non ha scontentato troppo nessuno: né i magistrati e il Pd, i quali tenevano che non fosse messa in alcun modo in pericolo la sentenza di condanna, né il Pdl e Berlusconi, i quali hanno visto nel messaggio "spazi significativi" per un futuro anche prossimo, né il "premier" Letta, il quale ha potuto apprezzare un ulteriore autorevole scudo a protezione del suo Esecutivo. Niente crisi, allora, per il momento? E' presto, ma anche azzardato, per dirlo. Perché, al di là dei primi commenti al messaggio, sia in casa Pdl sia in casa Pd i falchi hanno ripreso a volteggiare minacciosi e le colombe a volicchiare incerte e timorose. Si starà a vedere. Certo è - come chiaramente sottolineato dal Capo dello Stato - che la "vicenda giudiziaria" di un solo uomo, pur se Berlusconi, non potrebbe giustificare alcun atto irresponsabilmente politico. Da parte degli sfascisti sia di destra sia di sinistra.
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Fuori anche Ghedini...

"Ai sensi del comma 3, articolo 10 della legge 361 del 1957 - ha chiesto il capogruppo "5 stelle" al Senato, Vito Crimi - va dichiarata, dopo la nota sentenza di condanna nei confronti di Silvio Berlusconi, anche l'ineleggibilità dell'avvocato senatore Niccolò Ghedini il quale lo ha difeso in giudizio".
Ora, magari, qualche altro "5 stelle" andrà alla ricerca di qualche altra legge ammuffita di cinquanta e più anni fa per poter chiedere anche l'ineleggibilità dell'autista di Silvio Berlusconi il quale lo ha accompagnato ogni volta in Tribunale. Ecco, dunque: sono questi i problemi e i provvedimenti urgenti ai quali dedicarsi in un momento come questo. Ad ulteriore testimonianza che, nel "Movimento", il comico non è soltanto Beppe Grillo.
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... e perfino Napolitano

"Se Napolitano dovesse concedere, un giorno, la grazia a Silvio Berlusconi - ha subito urlato, per non essere da meno, Beppe Grillo - chiederemo che venga messo in stato d'accusa per attentato alla Costituzione".
Va bene, va bene. Il capocomico, nel "Movimento 5 stelle", è sempre indiscutibilmente lui.
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Fede e realtà

"Io credo - ha innalzato un grande cartello un fedele del Cavaliere - in Silvio onnipotente".
Davvero bella, salda e indistruttibile fede. Anche se irrazionalmente cozza contro la dura realtà materiale. Soprattutto politica e giudiziaria.
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Gherardo della surroga

Gherardo Colombo, uno degli "eroi" dell'allora "pool Mani pulite" - ha voluto ricordare qualcuno - un giorno ha pronunciato questa frase testuale: "Il giudice deve surrogare il ruolo di una opposizione politica insufficiente".
Una frase gravissima, anche perché in contrasto clamoroso con quella giustissima distinzione di ruoli scolpita nella Carta costituzionale. Ma a Gherardo Colombo, allora, nessuno ha detto niente. Gherardo Colombo, anzi, da allora ha fatto molta strada e adesso, tra l'altro, è uno dei consiglieri d'amministrazione Rai in quota Pd. Sarà allora perché neppure lui, anche se al di fuori del Parlamento, non è riuscito a contribuire per una efficiente opposizione politica, sarà allora per questo che, quando i giudici continuano a surrogare in spregio alla Carta costituzionale, lui non si indigna, ma batte le mani?
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Il calcio, Dio e il diavolo

"Il calcio - ha detto, nell'imminenza dell'incontro fra le nazionale d'Italia e Argentina, Papa Francesco - è un dono di Dio".
Peccato però che, come per ogni dono di Dio, sia poi arrivato il diavolo a metterci la coda. Nel caso del calcio, ad esempio, con le peccaminose "pastette" tra certe società, con i satanici mercanteggiamenti di uomini in mutante ma sempre uomini, con i vergognosi guadagni miliardari di pochi difronte a chi non ha neppure un tozzo di pane, con certi giocatori i quali giocano anche con la droga, con certi arbitri che fischiano a comando, con certi infernali "hoolingans" i quali, con la scusa del calcio, scatenano la più inaudita violenza. Peccato, sì, che anche questo dono di Dio, alla fine, si sia trasformato in un "dio calcio" tutt' altro che bontà infinita.
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Tutto il mondo è paese

"Poiché, su quindici capistazione, quattro erano malati e tre erano in ferie - è accaduto a Magonza, capoluogo della ricca Renania - il 40% del traffico regionale è rimasto bloccato e si sono avuti forti ritardi sull'intera rete nazionale della Germania settentrionale".
Ma allora, signora Merkel, tutto il mondo è paese. Compresa la sua maestrina Germania.
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Da rottamatore a battutiere

"E se io - se n'è uscito Matteo Renzi con i suoi più stretti collaboratori - restassi, invece, il sindaco di Firenze?"
Beh, in effetti, farebbe felici in molti. A parte i notabili pd, i quali lo vedono come il fumo negli occhi, e il "premier" Enrico Letta, il quale lo vede come il rottamatore del suo Governo, soprattutto i fiorentini. Loro, infatti, avrebbero finalmente un sindaco completamente dedito alla conoscenza e alla soluzione dei loro problemi. Solo che, qualche ora dopo l' "uscita renziana", i suoi più stretti collaboratori hanno tenuto a far sapere che si era trattato soltanto di una "battuta". Ah, sembrava strano fosse stato vero.
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martedì 13 agosto 2013

Marina più furba di "papi"

"Devo ribadire, ancora una volta, nel modo più categorico - ha dichiarato in una nota il presidente della "Finivest" e della "Mondadori", Marina Berlusconi - che non ho mai preso in considerazione l'ipotesi di impegnarmi in politica".
Marina Berlusconi, evidentemente, è molto più realista e molto più furba di "papi".
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No ad Elton John con i fondi Ue

"Basta con la distribuzione a pioggia dei fondi europei - ha bacchettato l'Italia il Commissario alla Politiche regionali, Johannes Hahn - Ci sono tipi di progetti che non vogliamo più vedere per eventi, ad esempio, come il concerto di Elton John a Napoli".
Una bacchettata che non fa una piega. E sperando che faccia effetto.
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... Ed ecco a voi le antenne-albero

"Vodafone - con l'autorizzazione di tutte le autorità competenti - ha innalzato una sua antenna di diciassette metri, a Serra Campo nell'Isola d'Elba, e l'ha mascherata da cipresso".
Nessuna meraviglia allora, se un concorrente di Vodafone, uno di questi giorni, ottenesse l'autorizzazione di innalzare una sua antenna mascherandola da quercia o da olmo. Strano modo, però, di ripopolare le italiche colline di essenze arboree.
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lunedì 12 agosto 2013

La farsa vergognosa di "Fincantieri"

"Non posso che esprimere soddisfazione ed orgoglio - ha fatto sapere Giuseppe Bono, amministratore delegato di "Fincantieri" - dopo avere ottenuto l'ordine per la realizzazione di quattro navi portatubi "offshore" che porteranno, in cassa, più di un miliardo di dollari".
Ma quale soddisfazione ed orgoglio? Primo: l'ordine non è arrivato direttamente a "Fincantieri", ma alla sua controllata norvegese "Vand". Secondo: delle quattro navi, due verranno realizzate e allestite nel cantiere brasiliano di Promar, le altre due verranno realizzate nel cantiere rumeno di Tulecea e allestite nel cantiere norvegese di Soviknes. Nemmeno un sporco dollaro, dunque, alle migliaia e migliaia di lavoratori italiani del settore e dell'indotto disoccupati o in cassa integrazione. Ma, evidentemente, questa è una cosa che non riguarda, non interessa e non preoccupa l'amministratore delegato di "Fincantieri". Il quale, evidentemente, ha a cuore soltanto le casse della sua impresa e gli incentivi allo stipendio che l'ordine sicuramente gli comporterà. Rendendolo, magari solo per questo, soddisfatto ed orgoglioso.
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Un paradiso di nome Andora

"Ad Andora - cittadina del Ponente ligure, in provincia di Savona - il Comune non ha debiti pur non applicando l'addizionale Irpef, applicando l'Imu nell'aliquota più bassa, esentando le imprese dalla Tares e dall'occupazione di suolo pubblico, non rifacendosi con autovelox e parcheggi a pagamento , imponendo la spiaggia libera e, nello stesso tempo, non rinunciando ai necesari investimenti per opere e servizi pubblici. "Ecco perché - si vanta giustamente il sindaco, Franco Floris - Andora va aumentando, sempre più, il numero dei residenti, dei negozi, delle piccole imprese e dei turisti".
Ma allora, volendo, questo - come ha detto qualcuno Oltreoceano - "this one can". Questo, cioè, si può fare. Insomma, per meglio capirsi, "se pò fa', se pò fa". In ogni Comune, ma anche in ogni Regione e addirittura al Governo. Andora, cittadina saggia e virtuosa del Ponente ligure in provincia di Savona, è lì a dimostrarlo. Chiaramente, clamorosamente. E - come amano proclamare troppi finti rivoluzionari tutte parole e niente fatti - senza se e senza ma.
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Il bravo "premier" tassista

"Il "premier" Jens Stoltenberg - è giunta notizia dalla Norvegia - ha indossato la divisa di tassista e ha trascorso un'intera giornata a trasportare persone da un angolo all'altro della città".
Stravaganza o impazzimento? Assolutamente no. "Volevo sentire - ha spiegato lui - che cosa pensa la gente e la gente, in taxi, dice sempre la verità". Altro, dunque, che stravaganza o impazzimento: un'ottima idea, invece, per tastare dal vivo il polso dell'opinione pubblica ed essere vicino ai problemi della gente. Cosa che non è mai venuta in mente ad alcun "premier" italiano il quale, anzi, continua ancora a mettere una incommensurabile distanza, a bordo della sua "auto blu", tra lui, i cittadini e i problemi del Paese. Un particolare, poi, non di poco conto: ad ogni "fine corsa", il "premier-tassista" norvegese non ha mai chiesto il pagamento della tariffa. Nè di una quota Iva, di una percentuale Irpef, di un'accisa, di una tassa di bollo. Norvegia, altra latitudine.
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Riecco subito Mauro

"Caos e rabbia tra le decine e decine di migliaia di viaggiatori e turisti - dalle 10,30 alle 12,30 di lunedi in tutta Italia - poiché non è stato possibile acquistare alcun titolo di viaggio, essendo andato in "tilt" il sistema, sia nelle biglietterie delle stazioni sia nelle macchinette "self service" sia attraverso il "call center" di "Trenitalia"".
Un modo come un altro, per l'ingegner Mauro Moretti, per festeggiare la sua terza riconferma, per demerito, quale amministratore delegato di "Ferrovie"?
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Berlusconi "alla Grillo"

"Non  credo esistano i presupposti per una grazia a Silvio Berlusconi - ha confidato, ad alcuni amici, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia - ma lui potrebbe sempre fare il "leader alla Grillo"".
Amichevole e fattibile suggerimento. Con una speranza, però: che Silvio Berlusconi, ove questo suggerimento dovesse per improbabile caso accettare, non vada ad urlare come un pazzo sui palchi nelle piazze e non stracarichi il suo "blog" di insulti e di minacce a tutto il mondo.
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domenica 11 agosto 2013

La Corte dei conti sulle dita

"La Corte dei conti - in questi giorni - ha riconosciuto, al militare Alessandro Norcini, il danno causato da una infezione virale contratta, in trincea, in Africa".
Il militare Alessandro Norcini è un appartenente alle forze Onu che presidiano alcune zone dell'Africa per garantire la pace? No. Era un militare appartenente alle regie forze armate italiane schierate, nel 1942, sul fronte eritreo. E ci sono voluti più di settant'anni perché vedesse riconosciuto il danno. Anzi perché non lo vedesse in quanto, nel frattempo, lui è morto nel 1989: 47 anni dopo la richiesta di riconoscimento e 24 prima dell'ottenimento. Incredibile. Anche se la Corte dei conti, per caso, i conti li facesse contando con le dita. Come all'asilo.
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Magia no, ma Unione europea sì

"Non c'è una soluzione magica - ha detto il Ministro degli Esteri, Emma Bonino - per un esodo disperato di tanti immigranti".
E' vero: una soluzione magica non c'è e non potrebbe esserci. Ma una soluzione dell'Unione europea, invece, potrebbe certamente esserci. C'è un motivo per cui l'Italia non la chiede legittimamente?
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L'addio di Biason

"Che bello - si è entusiasmato Francesco Biason, titolare della multinazionale "Bifragi" che produce componenti meccaniche, dà lavoro a 500 dipendenti e solo in Italia fattura più di cento milioni l'anno - che bello davvero: in un solo giorno, infatti, ho ottenuto tutto: il terreno per l'azienda, l'apertura della partita Iva, l'accensione dei conti correnti".
Miracolo italiano? Macché. Il tutto in Carinzia  dove Francesco Biason, esasperato dalla burocrazia e dalle tasse di casa nostra, ha trassferito la sua attività. E i nostri politici e burocrati, come le stelle del celebre romanzo di Cronin, stanno a guardare.
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"Spending review" alla spagnola

"Il grattacielo di 47 piani ad uso abitativo, edificato già da qualche anno nella città balneare di Benidorm in Spagna - ha scoperto il quotidiano "El Pais" - non viene tuttora utilizzato perché non sono  stati previsti ascensori".
Una incredibile dimenticanza dei progettisti? Quasi sicuramente. Ma c'è chi è convinto che la mancanza degli ascensori sia stata voluta: una forma come un'altra di "spending review".
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Matteo in allenamento

"Matteo Renzi - la foto è apparsa su tutti i giornali - ha demolito, a bordo di una ruspa, una vecchia discoteca nel parco fiorentino delle Cascine".
Tutto si potrà dire, di Matteo Renzi, tranne che non  si tenga in rigososo allenamento. In attesa di demolire quello che lui chiama il vecchio Pd, nel Congresso prossimo venturo, si è intanto esercitato, significativamente, a demolire la vecchia discoteca nel parco delle Cascine.
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sabato 10 agosto 2013

Quell'Antonio Esposito allora pretore...

"Nel 1981 - basta riandare ai giornali dell'epoca - il presidente della Sezione feriale della Cassazione Antonio Esposito, quando era pretore a Sapri, accusò l'allora sindaco, Ugo Borra, del reato di omissione di atti di ufficio poiché non aveva concesso la licenza edilizia per dieci palazzine illegali".
Come dire, insomma, che aveva perseguito un cittadino perché colpevole di non aver voluto commettere un reato. Ma non è tutto. Alcuni parlamentari dell'allora Pci e Psi, negli anni 80, presentarono delle interrogazioni su "certo modo" di amministrare la giustizia da parte del pretore Antonio Esposito, ma - incredibile a dirsi - dopo quasi trent'anni queste interrogazioni risultano, negli archivi, "in itinere" e, cioè, tuttora non esaminate e prive, quindi, di risposta. A dirla completa su Antonio Esposito, comunque, un episodio che non è una "leggenda metropolitana" o una malignità gratuita, ma pura e significativa verità: i cittadini, quando lui lasciò la Pretura di Sapri, festeggiarono addirittura con una serata di fuochi d'artificio.
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Bossi e le armi

"Meno male che qui in Valtrompia ci sono ancora le armi - se n'è uscito, in un comizio a Ponte Zanano di Savezzo, Umberto Bossi - perché un giorno serviranno".
Sarebbe interessante sapere se i carabinieri abbiano convocato Umberto Bossi, in caserma, per farsi dire dove siano, in Valtrompia, queste armi. Quali siano e chi le detenga. Ma, anche, se i magistrati abbiano fatto finta di non sentire oppure abbiano aperto un'indagine con quella fretta che, a seconda dei casi, li contraddistingue.
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Onore al demerito

"L'ingegner Mauro Moretti - su indicazione del Ministero dell'Economia - è stato rieletto, per la terza volta, amministratore delegato delle Ferrovie".
L'augurio è che, tornando dalle vacanze per riprendere possesso della sua poltrona, l'ingegner Mauro Moretti torni in aereo, in automobile o, anche, su un gommone via mare: farebbe sempre prima che se prendesse uno di quei suoi treni regionali che sono la quotidiana "Via Crucis" di decine e decine di migliaia di pendolari. Detto, ciò, comunque, buona riconferma. E onore al demerito.
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Pierferdy e don Romano

"Poiché la porta centrale della chiesa è in restauro - è apparso in un carterllo - il parroco, don Romano, ha fornito queste indicazioni ai fedeli: "Chi è di destra entri a destra, chi di sinistra a sinistra e chi è di centro si decida prima della fine della Messa".
Se il fedele Pierferdinando Casini dovesse trovarsi a passare da Limone Piemonte, dunque, rischierebbe davvero di perdere Messa.
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Bermuda e "bermuda"

"Per ribadire agli italiani la mia innocenza - ha fatto sapere Silvio Berlusconi - dopo Ferragosto farò un "tour" che mi porterà a Riccione, Sabaudia, Portofino, Sorrento, Forte dei Marmi e Capalbio".
Destino cinico e baro. Silvio Berlusconi, prima della sua condanna definitiva in Cassazione e conseguente ritiro dei suoi pasaporti, aveva programmato, con i suoi fidi Confalonieri e Dell'Utri, una vacanza alle Bermuda. Ora, invece, dovrà accontentarsi di qualche spiaggia italiana. In "bermuda".
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venerdì 9 agosto 2013

Il gelo dopo la tempesta

"Dopo la Direzione pd - hanno riportato i giornali - il "leader" Enrico Letta e l'aspirante candidato a tutto Matteo Renzi hanno fatto cadere, tra di loro, il gelo".
Furbi però, con la calura tropicale di questi giorni, i due accaldatissimi rampolli pd.
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Il contrappasso di Cecilia Kyenge

"Io - ha confessato, al periodico "Gente", Domenico Grispino - ho votato, alle ultime elezioni regionali, per un candidato della "Lega nord"".
Embé? Embé niente perché Domenico Grispino è il marito di quel Ministro Cecilia Kyenge la quale è sotto continuo attacco proprio da parte della "Lega nord". Una sorta dunque, per il Ministro Cecilia Kyenge, di incredibile pena del contrappasso.
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Asini a quattro e a due zampe

"Gli asini - hanno lanciaato l'allarme i naturalisti - stanno rischiando l'estinzione. Peccato - è il rammarico - perché, oltretutto, sono animali molto pazienti e riescono ad ottenere risultati straordinari nelle situazioni anche più difficili".
Un delitto e un peccato, certo, che non possono essere però compensati dal fatto che, al contrario, sta aumentando sempre più velocemente la razza degli asini a due zampe. I quali - come dimostrano quotidianamente  i fatti non solo di certa politica - sono asini davvero, non sono affatto pazienti, ma amano piuttosto azzuffarsi e, oltretutto, non riescono ad ottenere, quasi mai, risultati neppure minimi nelle situazioni anche più facili.
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Ma dov'è monsignor Scarano?

"Per Nunzio Scarano, il monsignore definito "un delinquente consumato", dai giudici del Riesame, per certi giochetti tramite Ior - è l'ultima notizia su di lui - gli avvocati avevano chiesto gli arresti domiciliari in una parrocchia".
Sarebbe interessante sapere com'è finita. Se monsignor Nunzio Scarano è ancora in una cella carceraria - e non in una celletta francescana - oppure i giudici gli hanno accordato i "domiciliari" in una parrocchia. Dalla quale, magari, avranno eventualmente disposto, per prudenza, la rimozione delle cassette delle elemosine.
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Quello zaino a motore

"Si è attaccato, sullo zaino, la targa in disuso dell'auto della madre - è accaduto a Genova - è entrato a piedi nella "zona a traffico limitato" e, dopo un po' di tempo, è arrivata, dal Comando dei vigili, la contravvenzione".
Ma le telecamere o i vigili che le guardano, a Genova, non sanno davvero distinguere uno zaino da un'auto o da un motorino? Incredibile, ma vero.
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giovedì 8 agosto 2013

Strafottenza Ue 1

"L' Unione europea - ha pubblicato il britannico "Daily Telegraph" dopo avere spulciato nelle pieghe del bilancio comunitario 2014 - ha deciso di aumentare del 4,4% gli stipendi dei parlamentari e dei dipendenti e del 9% il finanziamento ai partiti. Costo in più, per le casse dell'Unione, quei 56 milioni di euro ed oltre che porterebbero i costi complessivi, nel 2014, a quasi due miliardi di euro".
Un bell'esempio - non c'è che dire - ma anche un sonoro schiaffo a tutti quei Paesi dell'Unione ai quali l'Unione continua a chiedere, con forza, il massimo rigore nelle spese della politica. Giustamente, certo, ma comportamenti virtuosi non possono essere richiesti a senso unico. E non possono essere elusi proprio dall'alto. E' come se un professore, insomma, vietasse giustamente ai suoi studenti di fumare in classe e, poi, si accendesse una sigaretta lui. Con strafottenza.
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Strafottenza Ue 2

"Sarebbe bello - ha dichiarato, a proposito dei 102 extracomunitari respinti da Malta e accolti invece da noi, il commissario Ue, Cecilia Malmstrom - sarebbe molto bello, se tutti facessero come l'Italia".
Sarebbe molto bello, certo, peccato che non sia però così. Peccato che l'accoglienza dei disperati africani continui a venire lasciata, soltanto, sulle esili spalle dell'Italia e che l'Unione si limiti a dare a noi un buffetto affettuoso di consolazione e non intervenga a dare una pedata nel sedere a quanti si comportano con il più cinico egoismo. Compresa quella Malta per tanti anni governata, secoli fa, proprio dai "cavalieri ospitalieri". E che gli africani, però, ha trattenuto a sè soltanto quando si trattava di venderli come schiavi. E di utilizzarli, in un bel numero di mille,  per equipaggiare le sue navi da battaglia contro i turchi. Ma tant'è. E tant'è vergognoso, anche, quanto aggiunto, dal commissario Cecilia Malmstrom, a proposito del disgustoso "episodio Malta": "Ora, però, è necessario rimandare l'esame del problema ad un secondo momento". Beh, certo, non c'è fretta. Può darsi che l'Unione europea decida di occuparsi del problema quando in Africa non ci sarà più neppure un africano. Ma il nostro Ministro Cecilia Kyange non ha, in proposiuto, nulla da dire?
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Ma quale caccia agli eventuali evasori...

"Non abbiamo fatto alcun rilevamento nei confronti dei vacanzieri italiani nell'isola greca di Vutumi - ha precisato, a proposito di un articolo apparso sul quotidiano "Il Giornale", la Guardia di finanza - ma ci siamo trovati lì per "partecipare ad una missione internazionale, per il contrasto ai flussi migratori irregolari provenienti dalla Turchia e diretti verso le coste elleniche, con il coordinamento della Guardia costiera greca e sotto l'egida dell'Agenzia europea Frontex"".
Allarme rientrato, dunque, per eventuali evasori italiani con tanto di "yacht" nelle acque greche di Vutumi. E grandissima soddisfazione per il quotidiano "Il Giornale" il quale, nel riportare la notizia della presenza della Guardia di finanza in quelle acque per un controllo antievasione, si era fieramente indignato per più di mezza pagina. "Ora ci spiano pure all'estero" aveva titolato. E invece no. Peccato. Peccato per chi paga le tasse alla luce del sole.
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Venti giorni

"La Giunta per le elezioni e le immunità di Palazzo Madama - è stato deciso - si pronuncerà il 9 settembre prossimo sulla decadenza o meno di Silvio Berlusconi dal seggio senatoriale".
Più di un quotidiano, per sintetizzare, ha così titolato: "La Giunta ha dato venti giorni al Cavaliere". Il Cavaliere, allora, non dovrebbe lamentarsi: alle collaboratrici domestiche si danno gli otto giorni.
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mercoledì 7 agosto 2013

Strano Csm

"Il Consiglio superiore della magistratura - è stato fatto conoscere - ha aperto un fascicolo, sul presidente feriale della Suprema corte di cassazione, Antonio Esposito, dopo che questi ha anticipato, al quotidiano "Il Mattino", le motivazioni che sono state portate a sostegno della recente condanna definitiva di Silvio Berlusconi".
Lo ha aperto su richiesta del Presidente, Giorgio Napolitano, del vicepresidente, Michele Vietti, di qualcuno dei sedici membri togati, del presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli? Ebbene no e, quindi, sarebbe da dedurre che, per tutti costoro, il presidente feriale della Suprema corte di cassazione, Antonio Esposito, è come se, invece di avere gravemente raccontato al quotidiano "Il Mattino" - e in napoletano, anche, per farsi forse capire meglio - un atto ancora non pubblico,  ufficiale e in via di stesura, gli avesse raccontato una barzelletta su Pierino o le emozioni di una sua gita in barca a Sorrento. A chiedere l'apertura del fascicolo, invece, sono stati quei tre, degli otto membri cosiddetti laici nel Consoglio superiore della magistratura, eletti in quota Pdl. Ovvio, naturalmente. Ma sarebbe stato meglio, non solo dato il delicato momento politico che si sta attraversando, che ovvio non fosse stato anche il silenzio di tutti gli altri. E qui non si sarebbe trattato e non si tratta di essere berlusconiani o no: qui si sarebbe trattato e si tratterebbe, soltanto, di essere veramente imparziali e al di sopra delle parti. Oltre che garanti di una buona immagine della Magistratura.
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La meta di Michaela

"Io - ha dichiarato il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Michaela Biancofiore - vado dove va Berlusconi".
Dove va Berlusconi come "leader" del Pdl o come condannato in ultima istanza?
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Gnocchi per il parco

"Per la guida dell'Ente Parco del Sele - si è saputo - il consigliere trevigiano "5 stelle" Alessandro Gnocchi ha proposto tre nomi".
Tre nomi trasparenti? Trasparentissimi: due di suoi amici, uno della sua fidanzata. Alla faccia del "nuovo grillesco" che avanza e che dovrebbe sostituire il vecchio sistema "Pdl e Pd meno l". Complimenti.
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Acqua d'Italia

"L'acqua potabile che viene persa, in Italia, dalle tubature lesionate è - ancora oggi - il 33%".
Ma che gli fa? Per una strana casualità, negli ultimi sei anni, il costo dell'acqua potabile, in Italia, è aumentato della stessa percentuale: del 33%. Pari e patta, dunque, e buone bevute d'oro.
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Le indignazioni de "Il Giornale"

"Ora - si è indignato "Il Giornale" - la Finanza ci spia anche all'estero".
Ma che cosa ha fatto, da indignare tanto "Il Giornale, la nostra Finanza? Ha fatto un salto nelle acque della lussuosa spiaggia greca di Vutumi, si è segnata nomi, targhe, caratteristiche e dimensioni di una trentina di "yacht" italiani e se n'è tornata a casa, nei suoi uffici, per fare qualche riscontro. Ha fatto, insomma, qualcosa che rientra concretamente in un serio programma di controlli per cercare di identificare ove continui ad annidarsi e ad ancorarsi la grossa evasione. E, se i proprietari di quella trentina di "yacht" italiani nelle acque di Vutumi dovessero risultare tutti in regola, meglio così, niente da dire e pace. Se qualcuno invece no, meglio ancora. Perché sarebbe stato individuata qualche altra tessera del grande mosaico evasione. Anche se a "Il Giornale", sembra di capire, non piace per niente tanto da indignarsi. E si può certamente capire il perché.
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martedì 6 agosto 2013

...E ora, giudice Esposito?

"Silvio Berlusconi - ha detto, in una intervista rilasciata al "Mattino", il presidente della Sezione feriale della Suprema corte di cassazione, Antonio Esposito - è stato condannato non perché non poteva non sapere, ma perché sapeva proprio".
Il presidente della Sezione feriale della Suprema Corte di Cassazione, insomma, ha anticipato ad un quotidiano quelle motivazioni della condanna inflitta a Silvio Berlusconi che non sono state rese ancora note pubblicamente e ufficialmente. Ma non solo si è reso responsabile di questo atto gravissimo: quando sono arrivate le prime legittime reazioni, ha negato di essersi espresso come riportato dal "Mattino". Solo che il direttore del "Mattino", Alessandro Barbato, ha replicato affermando come il giudice Esposito abbia pronunciato le sue parole - così come registrato - "con la sintassi e con la conseguenza logica con cui sono state pubblicate". Una rivelazione illegittima, dunque, e un tentativo di infangare l'immagine di un quotidiano. Avrà qualcosa da dire in proposito, su questi due gravissimi comportamenti del giudice Esposito, il Consiglio superiore della magistratura? Sarà davvero interessante constatarlo. Anche perché, mentre l'Associazione nazionale magistrati è già prontamente e incredibilmente intervenuta per definire il "caso" come una semplice tempesta in un bicchiere d'acqua, il primo presidente della Suprema corte, Giorgio Santacroce, ha invece definito l'intervista inopportuna, ma tale da non inficiare, comunque, la sentenza emessa. Da non inficiare la sentenza emessa, certamente, ma, altrettanto certamente, da inficiare ulteriormente l'immagine di una certa Magistratura. Tanto da preoccupare legittimamente il Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, la quale ha chiesto di essere scrupolosamente informata su quanto accaduto e su come si intenderebbe procedere dopo questo "accaduto". O alla fine, tra qualche giorno, non sarà accaduto niente?
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Gaetano il vago

"Domenica 4, giorno della solidarietà dei "suoi" a Silvio Berlusconi - lo ha dichiarato, in una intervista al "Corriere della sera", il Ministro per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello - era pronta una "operazione bipartisan" per decretare la fine del Governo Letta. Ma la compostezza delle maifestazione e delle parole pronunciate da Berlusconi non  l'hanno portata a buon fine".
 Ma il Ministro Gaetano Quaglieriello ha voluto dare alle stampe una sua personale teoria - un po' come accade a certe toghe - oppure ha parlato conoscendo persone, fatti, circostanze documentabili? Nell'un caso e nell'altro, però, la sua sortita, così fatta, sarebbe da censurare. Perché, se una sua teoria, avrebbe dovuto specificarlo chiaramente. O, se una sua conoscenza sicura del grave evento  programmato, avrebbe dovuto fare, almeno, nomi e cognomi e una denuncia - ancorché politica - doverosamente circostanziata. Questo dire e non dire, fare e non fare, in effetti, non può essere accettato né in alcun modo giustificato. Tanto meno se di un Ministro il quale, oltre a curare le riforme costituzionali, dovrebbe anche curare una riforma, in senso più etico e responsabile, dei comportamenti politici innanzitutto suoi.
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"Regina, reginella" e Beppe Grillo

"Napolitano - ha urlato, nella piazza del suo "blog", Beppe Grillo - faccia un passo indietro".
Beppe Grillo - ormai è noto - è spesso influenzato dalle sue origini di comico. Che si mettesse a giocare anche a "Regina, reginella, quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello?" si riteneva che non sarebbe giunto. E' giunto, invece, fino lì. E, nella piazza del suo "blog", non si è vergognato di urlare, al Capo dello Stato, di fare un passo da gambero. Un passo, cioè, indietro. Di mettersi, insomma,  fuori gioco e di lasciare che al Quirinale, con passo da canguro, arrivi qualcuno che piaccia a lui. Roba da non credere. Roba vergognosa. Roba inaccettabile.
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"5 stelle" di incoerenza

"Non avere accettato l'emendamento che avrebbe previsto il carcere anche per i condannati ultrasettantenni - si sono adirati i "5 stelle" - significa avere voluto favorire, da parte del Pdl e del Pd, il solito Silvio Berlusconi".
Un momento: ma i "5 stelle" sono così ossessionati, nei confronti di Silvio Berlusconi, da infischiarsene se, per mandare in carcere lui a tutti i costi, sarebbero dovuti andarci anche tutti gli altri condannati ultrasettantenni? E, poi, le "leggi ad personam" no e gli "emendamenti ad personam" invece sì? Nell'universo delle "5 stelle", evidentemente, continua a brillare tanta luce di incoerenza, di strumentalismo e di faziosità.
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"...E se decidessi di andare in carcere?"

"Silvio Berlusconi - trapela da quanti gli stanno più vicino in questi giorni - sta comunque meditando di non chiedere né i domiciliari né l'affidamento ai servizi sociali, ma di farsi rinchiudere nel carcere milanese di San Vittore".
Una provocazione? Dà tutta l'impressione di essere così. Anche perché qualcuno dei "suoi" ha mormorato che Berlusconi avrebbe aggiunto: "Così voglio vedere che cosa succederebbe". Ma dove? Nel mondo giudiziario, nel mondo politico, nelle piazze? Chissà. Perché Berlusconi di più non avrebbe detto. Per prudenza. Ma anche perché la sua meditazione non lo ha ancora portato a quella clamorosa decisione. Che piacerebbe tanto alla rivoluzionaria Daniela Santanché, ma non al pacifista Gianni Letta. Tutti e due, come noto, nel cuore di Silvio. E, allora, la spunterà il ventricolo sinistro Daniela o il ventricolo destro Gianni?
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Berlusconi giù, "Mediaset" su

"Nonostante le vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi - si è notato nelle Borse europee - le azioni "Mediaset" hanno guadagnato, dall'inizio dell'anno, il 129%".
Sarà certamente felice di questa "performance", tra tanti altri, anche quell'onorevole pd Roberto Giachetti il quale, uno dei pochi a denunciare disciplinatamente i suoi redditi, ha fatto conoscere di possedere, anche, 300 azioni "Mediaset" e 500 "Mediolanum". E il quale, visto come più Silvio Berlusconi viene "suonato" più cresce il valore delle azioni "Mediaset" e "Mediolanum", avrà un ulteriore motivo, quando si dovesse affrontare il "caso ineleggibilità", per votare sì.
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Miracolo a Milano

"Per garantire più sicurezza a Milano - sta studiando la Giunta Pisapia - sarebbe opportuno costituire delle "ronde cittadine"".
Ma non era stata la "Lega nord", a suo tempo, a proporre queste ronde? Sì, ma tutta la sinistra, definendole una "misura fascista", si era fieramente opposta. Che cosa è successo, allora, nel frattempo? Le ronde, ora, sono state sciacquate nel Naviglio, dall'attuale Giunta di sinistra, e hanno perso, così, ogni colorazione e puzza fascista? Dopo il regista Vittorio De Sica nel 1951, il sindaco Giuliano Pisapia nel 2013: "Miracolo a Milano".
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Il problema di Roma? Via del Plebiscito

"La polizia municipale di Roma - ha fatto sapere l'ufficio-stampa del Comune -  dopo avere accertato il danneggiamento di suolo pubblico, avvenuto in occasione della manifestazione pdl di domenica in via del Plebiscito, "ha proceduto a dare notizia di reato alla Procura della Repubblica"".
Siano consentite - su questa vicenda che sta assumendo proporzioni e toni squallidi e ridicoli - una osservazione ovvia e una domanda provocatoria. L'osservazione ovvia: ma, se c'è stato davvero un danneggiamento del suolo pubblico, perché la polizia municipale, presente in forze sul posto, ha permesso che il reato si consumasse e si è così esposta ad una possibile denuncia per omissione di atti di ufficio? La domada provocatoria: la Procura della Repubblica, così inusualmente investita di un simile caso, archivierà la denuncia o chiamerà in giudizio anche per questo, perché non poteva non sapere, Silvio Berlusconi? Se i problemi di Roma non fossero così numerosi e così gravi, verrebbe davvero da ridere su questa "superattività comunale" -  tutto da vedere, oltretutto, se giustificabile o no - per via del Plebiscito, domenica 4 agosto.
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lunedì 5 agosto 2013

Napolitano di qua, Epifani di là

"Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano - è filtrato dal Quirinale - ha gradito, nel discorso di Silvio Berlusconi ai "suoi" in via del Plebiscito, sia la pacatezza dei toni sia la conferma degli impegni assunti dal Pdl su Governo e riforme". "Silvio Berlusconi - ha invece commentato il segretario del Pd, Guglielmo Epifani - ha messo in scena la sua solita doppiezza: da una parte rassicura, dall'altra usa toni inaccettabili verso la Magistratura e inquina i pozzi".
Dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e dal segretario del Pd, Guglielmo Epifani, dunque, due giudizi clamorosamente opposti. A conferma, forse, di quanto sta convincendo sempre più i notisti politici obiettivi. Che, cioè, il Capo dello Stato sta continuando a battersi per salvare il Governo Letta ed evitare uno sciagurato ritorno alle urne. Mentre la segreteria e buona parte del Pd stanno continuando a cercare la lite con il Pdl per cercare di mandare tutto a monte e sperare di risolvere, in un certo modo, i propri problemi interni. Il Capo dello Stato di qua, insomma, e buona parte del Pd di là. Ma allora? Allora, evidentemente, il Capo dello Stato non può più fare affidamento nemmeno sul Pd.
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