Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 30 settembre 2013

L'italica politica bambina

"Se il Governo Letta dovesse cadere - sono stati fatti i conti - si abbatterebbe, su ogni famiglia, una nuova "stangata" di 210 euro".
"Colpa del Pd" accusa il Pdl. "Colpa del Pdl" ribatte il Pd. Come due bambini i quali, giocando a palla, rompono il vetro di una finestra e poi, dovendo giustificare, si accusano l'un l'altro. Deprimente. Deprimente e avvilente. Anche perché c'è da chiedersi con preoccupazione: ma la politica italiana diventerà mai maggiorenne? Smetterà mai di giocare a palla e di rompere i vetri?
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La guerra che non t'aspetti

"Il direttore de "Il Giornale", Alessandro Sallusti - hanno replicato Angelino Alfano, Nunzia Di Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello - si sbaglia di grosso, se pensa, con i suoi editoriali contrro di noi e contro il libero confronto all'interno del nostro Movimento politico, di farci in qualche modo paura".
Incredibile fino a ieri: "Il Giornale" contro i ministri, seppure dimissionati, del Pdl e i ministri dimissionati del Pdl contro "Il Giornale". Il Cavaliere di Arcore farebbe bene a preoccuparsene. Non se ne preoccupa, invece, il direttore Alessandro Sallusti il quale ha controreplicato che neanche lui, se per questo, ha paura. C'è da credergli: ove ce ne fosse bisogno, arriverebbe di corsa, a difenderlo, la sua "pitonessa" Daniela. Daniela Santanché in quasi Sallusti.
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Silvio e Sem Benelli

"Chi non è con me - ha continuato ad ammonire il Cavaliere le "colombe" e i "diversamente berlusconiani" - è fuori".
Un Cavaliere, dunque, sempre più ispirato all'opera più famosa del drammaturgo Sem Benelli. Il quale scrisse "La cena delle beffe" e lui, il Cavaliere, ha organizzato quel "pranzo delle beffe" durante il quale ha deciso, insieme con quattro "falchi" suoi presunti amici, di prendersi gioco di tutto il Pdl con l'imporgli di abbandonare il Governo Letta. Adesso, poi, quel "chi non è con me è fuori" che assomiglia tanto alla celebre frase, anche questa nel contesto de "La cena delle beffe", "chi non beve con me peste lo colga".
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Letta, Berlusconi e il Maligno

"Auguro a Berlusconi dal profondo del mio cuore - così, in occasione del 77° compleanno del Cavaliere, il "premier" Enrico Letta - anni di serenità".
Sembra che un maligno diavoletto avrebbe voluto aggiungere "ai domiciliari". Ma il "premier" Enrico Letta è un buono ed è stato capace di resistere alla satanassa tentazione.
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L'Antonio abusivo

"Antonio Ingroia - su segnalazione degli Ordini degli avvocati di Roma e di Palermo - sarà sentito, dalle Procure delle due città, sul suo essersi presentato come legale di parte civile nel processo cosiddetto "Stato-mafia" tuttora in svolgimento a Palermo".
Antonio Ingroia, infatti, potrebbe essere chiamato a rispondere di un'accusa non lieve come quella di abuso della professione forense. Ma perché, una volta dimessosi dalla Magistratura, si è dimenticato di iscriversi all'Ordine degli avvocati? Questo no perché questo lo ha fatto. Quello che non ha fatto è stato il non avere ancora giurato davanti al Consiglio dell'Ordine (preliminare obbligatorio) e, comunque, il non avere atteso - come da legge 247 del 2012 - due anni dall' uscita dalla Procura precedentemente occupata e non avere considerato la sua impossibilità di rivestire un ruolo in quel processo cosiddetto "Stato-mafia" per avere già firmato lui, come magistrato, la conclusione delle indagini e dopo avere addirittura partecipato, il 29 ottobre dello scorso anno, all'avvio dell'udienza preliminare. Tutto questo, insomma, quell'Antonio Ingroia magistrato duro e puro, paladino di legalità e di rispetto delle norme quale si è sempre dichiarato? Proprio lui. Ma, evidentemente, sono cose che possono accadere anche ai migliori.
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"Italo", Giorgio e Luca

"Di ritorno da Napoli - si è appreso da un trafiletto del "Corriere della sera" - il Capo dello Stato ha viaggiato a bordo del treno "Italo"".
E perché no a bordo del "Freccia rossa" delle Ferrovie dello Stato? Pura curiosità, per carità, perché il Capo dello Stato ha tutto il diritto, naturalmente, di viaggiare come e  dove più gli aggrada. Specialmente se - per qualche buon motivo - ha magari interesse a parlare in questo momento, a quattr'occhi, con quel Luca Cordero di Montezemolo il quale, un po' manager di "Italo" e della "Ferrari", un po' politico di centro non berlusconiano, lo ha accompagnato nel viaggio.
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Bagnasco dopo Bertone

"Ahi, ahi, ahi - dev'essersi detto, quando Papa Francesco ha chiesto di incontrarlo, il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco - ahi, ahi, ahi".
Ahi, ahi, ahi sì, infatti. Perché Papa Francesco gli ha comunicato, proprio papale papale, che quel delicato organismo della Santa Sede dovrà essere finalmenete adeguato ai nuovi tempi e alle nuove esigenze della Chiesa, ma anche che il suo presidente dovrà essere eletto direttamente dai vescovi e non più dal Papa. Il che significherebbe che, se la riforma andasse in porto prima della fine del mandato del cardinale Bagnasco nel 2017, a lui non resterebbe che dimettersi. Dopo quello al cardinale Tarcisio Bertone, dunque, starebbe per giungere l' "arrivederci" al cardinale Angelo Bagnasco. La "rivoluzione francescana" è in piena marcia.
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domenica 29 settembre 2013

Beppe Grillo 1

"Napolitano? - ha attaccato di nuovo l'urlatore "5 stelle" - C'è la possibilità che possa seguire lo "psiconano" (cioè Berlusconi) agli "arresti domiciliari"".
Ma non sarebbe il caso che qualche magistrato convocasse l' urlatore "5 stelle" perché spiegasse il senso e il motivo di quella sua enorme affermazione? E, se non riuscisse a spiegarlo, per rinviarlo finalmente a giudizio per oltraggio al Capo dello Stato?
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Beppe Grillo 2

"Se gli italiani continueranno a votare Pd e Pdl - ha urlato Beppe Grillo - noi del "Movimento 5 stelle" ce ne andremo".
Qualche buffonata in meno in Parlamento.
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Enrico Letta 1

"Se c'è un posto lassù - disse al nostro astronauta Palmisano, quando tempo fa fu messo in contatto con lui nello spazio, il "premier" Enrico Letta - vengo lassù anch'io".
Aveva già capito che avrebbe dovuto trovarsi un altro posto, magari anche in mezzo all'universo? Purtroppo, però, già allora gli fu detto che un posto, lassù, non c'era. E, allora, povero Enrico?
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Enrico Letta 2

"Qualche preghiera - ha sorriso Enrico Letta alla "Convention sulla pace" organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio - sarà molto gradita".
Magari proprio a Sant'Egidio il quale, secondo la tradizione, viene ancora oggi invocato contro la paura e contro la follìa. Paura e follìa che, infatti, si stanno affermando come le protagoniste assolute di queste ultime ore.
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Ma se il Pdl piange, il Pd non ride

"Ma nemmeno  nel Pd - si sta constatando - c'è troppo chiarezza. Perché - come appare - c'è chi vorrebbe battersi per un Governo Letta bis, come ad esempio Stefano Fassina e Dario Franceschini, e chi vorrebbe andare subito ad elezioni, come ad esempio Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e lo stesso segretario Guglielmo Epifani, il quale ha significativamente dichiarato il suo no a qualsiasi "governicchio"".
Se il Pdl Atene piange, dunque, il Pd Sparta non ride. O, perlomeno, ride a denti stretti.
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Il Pierfurby al lavoro

"Pierferdinando Casini - hanno notato tutti - si è subito messo al lavoro per cercare di convincere chi sembra non voler più restare nel Pdl e nel "Movimento 5 stelle" ad entare nella sua Udc e, con questa Udc così rafforzata, rilanciare, anche ad altri movimenti, la proposta di un nuovo centro democratico".
Riuscirà, a Pierfurby, il colpaccio? Lui ci crede. Bisognerà vedere se i "transfughi" prima  e gli italiani poi crederanno a lui.
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Silvio 1

"E' stata confezionata una grande torta - hanno dato notizia i giornali - per festeggiare i 77 anni di Silvio Berlusconi".
Silvio Berlusconi, però, i suoi 77 anni ha voluto festeggiarli con i botti. Come le "Pro loco" festeggiano, nei paesi, i santi patroni. Ma le "Pro loco", anche le più ricche, non sono mai riuscite a tanto: non sono mai riuscite, con i loro fuochi d'artificio e con i loro petardi, a fare cadere giù un Governo.
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Silvio 2

Tutto - ricostruendo con i "media" - è avvenuto così: Silvio Berlusconi si è riunito alle 13, nella villa di Arcore, con i "falchi" Daniela Santanché, Denis Verdini, Sandro Bondi e l'avvocato Niccolò Ghedini e, alle 17,30, è stata notificata, ai Ministri del Pdl, la decisione che avrebbero dovuto presentare immediatamente le loro dimissioni dal Governo".
Ma come? Una decisione siffatta uscita da un vero e proprio "gabinetto di guerra" e con la presenza soltanto dei falchi più falchi invece che uscita, democraticamente e ponderatamente, in una riunione degli organi direttivi che vedesse presenti anche le "colombe"? Proprio così. Come i re tiranni decidevano, nella loro reggia, con i loro più stretti consiglieri e, poi, partiva l'editto per città e per campagne. Ma anzi. Sarebbe potuto accadere di più. Silvio avrebbe addirittura potuto convocare il suo Mosè 2013 e dettargli, da un'alturina dietro il suo tempio brianzolo, i comandamenti da trasmettere al suo popolo di eletti.
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Silvio 3

Sembra - stando alle indiscrezioni e alle voci - che non tutti gli eletti del dio-Silvio siano però pronti ad osservare il verbo arcoriano".
I Ministri Lorenzin e Quagliariello, in effetti, avrebbero già fatto sapere che non aderiranno alla resuscitata "Forza Italia. Maurizio Lupi avrebbe esclamato un amaro e significativo "così non va". Fabrizio Cicchitto si è espresso in disaccordo, chiaramente e pubblicamente, con i metodi e la sostanza della decisione presa antidemocraticamente ad Arcore. E lo stesso segretario del Pdl se ne sarebbe uscito con questa - se la situazione non fosse tragica - risibile affermazione: "Sono pronto ad essere diversamente berlusconiano". Angelino, insomma, da diverso pdl a diverso segretario pdl, da diverso Ministro a diverso berlusconiano. Ma chissà mai che cosa vorrà dire diversamente berlusconiano.
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Silvio 4

"Ora - riferiscono vada ripetendo Silvio Berlusconi - ora subito alle elezioni. Sono assolutamente sicuro che la ce la faremo".
A vincerle o a perderle?
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venerdì 27 settembre 2013

I mondiali di calcio del 2022 e gli schiavi dell'emiro

"I lavoratori impiegati nella costruzione degli impianti e delle infrastrutture che dovranno ospitare i Campionati mondiali di calcio nel 2022 in Qatar - ha denunciato, con una inchiesta, il quotidiano britannico "Guardian" - vengono trattati alla stregua di schiavi: dodici ore di lavoro al giorno senza cibo e senza acqua con temperature di 50 gradi, 78 centesimi di retribuzione l'ora, se qualcuno protesta viene violentemente picchiato, dodici a dormire in una stanza senza aria condizionata, quasi tutti gli stranieri con il passaporto e mesi di paga sequestrati per evitare che fuggano".
Inevitabile che, trattati così, in soli due mesi - dal 4 giugno all'8 agosto - siano già morti 44 di quei lavoratori nepalesi i quali sembra siano i più poveri e i più maltrattati. E c'è già chi ha fatto un drammatico conteggio: quando stadi e infrastrutture saranno completati, i lavoratori-schiavi del Qatar del giovane emiro Tamin bin Hamad Al Thani saranno stati molti di più dei 736 calciatori i quali arriveranno per disputare le varie gare dei Campionati mondiali. Ma la Fifa (Federation Internationale de Football Association) non ha proprio alcunché da dire? O - rifacendosi al suo acronimo - ha proprio una paura fottuta di far inquietare il giovane emiro-schiavista del Qatar? Applausi.
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Matteo e l' "Alitalia"

"Tra quanti stanno occupandosi delle attuali vicende di "Alitalia" - come si può leggere nei giornali - il parlamentare e responsabile economico del Pd, Matteo Colaninno".
Beh - potrebbe chiedersi qualcuno - e allora? Allora c'è che Matteo Colaninno è uno degli amministratori delegati di quella "Homniaholding s.p.a." che, attraverso la quotata società "Immsi", sta consentendo, a suo padre Roberto, di rivestire il ruolo di presidente e azionista di "Alitalia". Un Matteo Colaninno, cioè, il quale ha la carica di amministratore delegato di quella cassaforte di famiglia che controlla la società azionista di "Alitalia". Inquietante. Ma, perlomeno, nessuno venga a sostenere che questo non si configura come un inammissibile conflitto di interessi. O che, così configurandosi, vada in questo caso bene e non ci sia nulla da dire.
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Decaduti o caduti?

""Forza Italia" - è stato fatto sapere dalla nuova sede in piazza San Lorenzo in Lucina a Roma - ha indetto una manifestazione per venerdi 4 ottobre, in concomitanza con la riunione della Giunta per le autorizzazioni del Senato chiamata a decidere su Silvio Berlusconi, con questo tema-slogan: "Siamo tutti decaduti".
"Tutti decaduti", pur con ogni comprensione non solo umana, oppure "tutti caduti, ma caduti in basso"?
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L'aranceto di Silvio

"A Silvio Berlusconi - lo sapevano soltanto in pochi - il suo legale Niccolò Ghedini ha regalato un grande aranceto che è stato impiantato, tra alberi e fiori, nell'immenso parco della villa "La Certosa".
L'avvocato Niccolò Ghedini sarà un menagramo, un profeta, un provocatore o un sempliciotto? Si capirà, magari, quando si sarà visto quale strada avranno preso e per chi le arance di quell'aranceto.
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giovedì 26 settembre 2013

Il pubblico ministero e le campane

"Il Capo dello Stato - ha insistito il pubblico ministero Nino Di Matteo  - deve venire a deporre come teste, in quest' "aula bunker" dell' "Ucciardone" a Palermo, nel cosiddetto processo "Stato-mafia"".
Il Consiglio di Stato si era già pronunciato per il no, ma il pubblico ministero Nino Di Matteo non se n'è curato e, ora, ha rinnovato la sua clamorosa richiesta. Obiettiva, determinante e irrinunciabile insistenza per il buon proseguimento del procedimento penale, comunque, o - come già accaduto a qualche altro pubblico ministero - soltanto più o meno inconscio desiderio di pubblicità? Se fosse la seconda ipotesi, il pubblico ministero Nino Di Matteo sarebbe un po' da capire. Ha lasciato detto - tanto per citare a caso - il celebre attore e regista francese Sacha Guitry: "Anche Dio crede nella pubblicità: ha messo campane, infatti, in ognuna delle sue chiese".
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Laura e le mamme

"Basta - si è inquietata la Presidente della Camera, Laura Boldrini - con certi "spot" italiani in cui papà e bambini stanno seduti a tavola mentre la mamma in piedi serve tutti".
La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha ragione perché sono cambiati i tempi e sono cambiati la figura e i ruoli della donna. Anche se farebbe comunque bene ad inquietarsi, nello stesso tempo, contro altri "spot" molto più gravi e molto più vergognosi. Deprecabili,  invece, certi interventi a commento, su "Twitter", improntati ad un'ironia a prima vista da sorriso, ma in sostanza alquanto becera. Qualche esempio: "Basta con questo sessismo schifoso, basta con questa storia che a partorire debbano essere solo le donne", "Se la botte non è piena, chi l'ha detto che debba essere la moglie ubriaca e non il marito?", "E' un'ingiustizia che la cellulite l'abbiano solo le donne: uomini, siate più responsabili", "La simbologia dei wc con la donna che si distingue dall'uomo per la gonna è estremamente offensiva e maschilista". L'importante e il serio, comunque, è che in casa della Presidente Boldrini, quando lei c'è, non sia poi proprio lei a servire tutti a tavola. "Spot" o non "spot".
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Meno male che Bernabé legge i giornali

"Dell'accordo della spagnola "Telefonica" con "Generali", "Mediobanca" e "Intesa San Paolo" per salire dal 46 al 65% di quella "Telco" che controlla il 24% di "Telecom" e per sottoscrivere un'opzione di ulteriore presenza nella società - ha dichiarato, in Senato, l'amministratore delegato di "Telecom", Franco Bernabé - ho saputo soltanto dai giornali".
Per fortuna, allora, che l'amministratore delegato di "Telecom" è uno il quale legge i giornali. Che gli stessero togliendo il terreno sotto i piedi, altrimenti, lo avrebbe magari saputo dalla sua "colf" a ore. Ma l'Italia può continuare ad avere "manager" così e, oltretutto, a permettere che guadagnino perfino compensi milionari? Farsa, intanto, continua. Perché, mentre il "premier" Enrico Letta continua a girare il mondo per cercare di convincere imprenditori stranieri a venire ad investire in Italia, sempre più numerosi imprenditori stranieri continuano a portare via, all'Italia, aziende anche prestigiose. Farsa continua, sì.
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Le notti insonni di Silvio

"Non dormo - ha fatto sapere Silvio Berlusconi - ormai da 55 notti".
Ma per la tristezza che gli procurano le sue vicende politiche e giudiziarie o per la gioia che gli procura - a suo dire - la sua disinteressata fidanzata Francesca?
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mercoledì 25 settembre 2013

L'Italia, l'Europa e la responsabilità civile dei giudici

"Poiché l'Italia non ha rispettato neppure la condanna decretata dalla Corte di giustizia europea, nel 2011, per non avere abbattuto i limiti posti alla responsabilità civile dei giudici - ha preannunciato la competente Commissione di Strasburgo - sta per partire una inevitabile procedura di infrazione che porterebbe, anche, delle pesanti ammende".
Nuova testimonianza della forza della "lobby Magistratura" la quale, anche dopo la condanna di due anni fa da parte della Corte di giustizia europea, ha impedito, ai vari Governi succedutisi, di abbattere quei limiti posti alla responsabilità civile dei giudici. E della sudditanza di buona parte della politica la quale, invece di spingere per ottemperare a quanto sancito dalle norme di diritto europee, ha continuato a traccheggiare. Ben sapendo, certamente, che l'Europa sarebbe intervenuta di nuovo - come in effetti è intervenuta -  con maggiore determinazione. Ennesima bruttissima figura davanti a tutto il mondo e, se non si dovesse provvedere al più presto, ennesima vergognosa procedura di infrazione con ennesima annessa pesante ammenda. Che sarebbe pagata dai cittadini, tanto, mica dai giudici arroganti e dai politici succubi.
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Daniela "segata"

"Per la carica di vicepresidente della Camera - ha deciso alla fine il Pdl - niente Daniela Santanché, ma quel Simone Baldelli il quale, fino ad oggi, aveva rivestito il ruolo di segretario d'aula".
Daniela Santanché, com'era prevedibile, non l'ha presa per niente bene. Lei, però, dovrebbe essere più realista e più politica e, anche, più sportiva. Più realista e più politica perché dovrebbe capire che, se una sceglie di rivestire il ruolo di "pitonessa assatanata", si ritaglia da sola la impossibilità di rivestire un importante ruolo istituzionale. Più sportiva perché, decoubertinianamente, dovrebbe accettare ogni volta di partecipare anche senza la certezza di vincere. Solo che lei, invece, è tutt'altra persona. E chissà quali veleni sono già pronti nei suoi bei denti di "pitonessa" irritata.
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Silvio e Francesca

"Francesca mi regala gioia - ha voluto far sapere Silvio Berlusconi - senza chiedere nulla in cambio".
Silvio Berlusconi, allora, non legge "Vanity Fair". Su quel periodico "gossip", infatti, Francesca (Pascale) ha detto con fermezza in una intervista, proprio in questi giorni, che lo vuole sposare. Altro, dunque, che non chiedere nulla in cambio della gioia che gli regala. Non tanto la "fede" da mettere al dito, naturalmente, quanto il ricco patrimonio che quella "fede" le assicurerebbe di diritto. Felicità, comunque, e tanti auguri. Anche al fido cane Dudù.
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martedì 24 settembre 2013

La nuova "furbata" dei partiti

"La Commissione Affari costituzionali della Camera - prendendo in esame il disegno di legge del Governo - ha presentato un emendamento grazie al quale anche i partiti potrebbero usufruire della Cassa integrazione per i loro dipendenti".
Anche i dipendenti dei partiti - ci mancherebbe altro - sono lavoratori i quali vanno tutelati. Ma, detto questo, va correttamente rilevato che che i partiti stanno cercando di portare a termine l'ennesima "furbata". Perché, se il disegno di legge del Governo prevede di tagliare loro un milione di euro nel finanziamento delle campagne elettorali, ove l'emendamento sulla Cassa integrazione dovesse passare, a loro ne rientrerebbero praticamente, a conti fatti, addirittura quindici. Ma - si va chiedendo qualcuno - davvero passerà un siffatto emendamento in un siffatto momento di crisi economica ulteriormente aggravatasi? Passerà di certo - c'è da scommeterci - perché, a maggio scorso, il tesoriere del Pd, Antonio Misiani, aveva chiaramenete detto: "La situazione economica del partito è drammatica e con l'abrogazione del finanziamento pubblico diventerebbe inevitabile il ricorso alla Cassa integrazione. E il Pdl, dopo qualche timida esitazione, s'era detto alla fine d'accordo. La storia di sempre, insomma: i partiti, quando c'è da prendere, non si distinguono più tra maggioranza e minoranza, destra e sinistra, responsabili e irresponsabili. Tutti insieme, sottobraccio, con i forzieri da riempire in qualche modo. Perché poi - guarda caso - per certe cose i soldi ci sono. E senza storie, senza problemi, senza minacce di dimissioni.
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Dio e la storia

"Da qualunque parte dovesse provenire - ha detto il presidente dei vescovi italiani, Angelo Bagnasco -  ogni atto politico irresponsabile passerà al giudizio della storia".
Dal presidente dei vescovi italiani, più coerentemente e correttamente, ci si sarebbe attesi un "passerà al giudizio di Dio". Anche perché - come in uno dei motti accanto alla testata dell' "Osservatore romano" - "unicuique suum" e, cioè, a ciascuno il suo. Compreso chi venga chiamato a giudicare.
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Sognando California

"All'inaugurazione di una storica fabbrica del 1870 ristrutturata a cura del Comune - per un ordine arrivato, con lettera formale, dalla segreteria del sindaco leghista Paolo Nozza - la banda musicale di Martinengo non ha potuto suonare l' "Inno di Mameli"".
Quando è scoppiata la "grana", però, il sindaco leghista Paolo Nozza ha cercato di riparare facendo sapere che si era trattato solo di un equivoco dovuto al fatto che la lettera era stata "scritta male". Che cosa dire? Semplicemente che il sindaco leghista Paolo Nozza farebbe bene assumere nella sua segreteria, allora, gente con almeno la licenza elementare. Oppure che, quando dà una disposizione, dovrebbe avere il coraggio di assumersene fino in fondo la pur enorme responsabilità. Veda lui. Sognando California. Sognando, cioè, la sua irraggiungibile Repubblica padana.
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Le torte e i polli arrosto di Angela

"Mio marito Jachimin - si "è aperta", sull'euforia della vittoria riportata alle recenti elezioni, la Cancelliera tedesca Angela Merkel - dice sempre che io non so fare le torte".
Sicuramente, però, il marito Jachimin non avrà nulla dire, invece, sulla capacità della sua Angela di cucinare i polli arrosto. Soprattutto se ruspanti negli allevamenti dei Paesi del Sud Europa.
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lunedì 23 settembre 2013

Abbattuto il gigante "ecomostro", stanno nascendo 25 "ecomostricciattoli"

"Venticinque villette per "vip" - è stato scoperto - sono state già costruite o sono in costruzione a pochi metri di distanza da quell' "ecomostro" demolito finalmente, dopo vent'anni di battaglie, in quella località siciliana Scala dei turchi che è in predicato per diventare patrimonio dell'Unesco".
Ma come è possibile che, abbattuto quell'orribile "ecomostro", siano alcuni già sorti e altri in costruzione ben 25 "ecomostricciattoli"? L'Italia del "tutto possibile", signora mia. Perchè i 25 "ecomostricciattoli" hanno incredibilmente avuto tutti i permessi dal Comune di Realmonte e, perfino, della Soprintendenza ai Beni ambienbtali e culturali di Agrigento. Non solo: perché, a dirigere i lavori del nuovo scempio a Scala dei turchi, è nientemeno quel Giuseppe Farruggia il quale, quando in Giunta fu approvato - per modo di dire chissà come - il progetto di lottizzazione, rivestiva la carica di sindaco di Realmonte. Ora, però, qualcuno si è giustamente irritato e, così, la Procura di Agrigento ha deciso di vederci chiaro e ha cominciato ad indagare. Mettendo una grande paura, intanto, a quella Soprintendenza la quale, dopo avere a suo tempo concesso il suo "nulla osta" ai lavori, si è ora affrettata a bloccare i permessi e ha così fermato, di fatto, i lavori. Ma, se poi si va a "cliccare" su internet, di questi "ecomostricciattoli" si continua sempre a trovare una sfacciata pubblicità. Sì, purtroppo, l' Italia del "tutto possibile".
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Dignità cercasi

"Se la "Costa Concordia" è andata a sbattere contro gli scogli dell'Isola del Giglio - ha insistito, durante la prima udienza a suo carico, davanti ai giudici del Tribunale di Grosseto, l'ex comandante Francesco Schettino - la colpa è stata del timoniere il quale "non mise la nave a sinistra"".
Può darsi pure che il timoniere non avesse messo "la nave a sinistra" (saranno prima i periti, poi i giudici a stabilirlo), ma è stato già appurato tecnicamente che, anche con questa ultima tardiva manovra, la "Costa Concordia" sarebbe andata a sbattere ugualmente, con violenza, contro gli scogli dell'Isola del Giglio. Non solo: ma  anche il fatto che il comandante Schettino se la sia svignata dalla nave prima che tutti i passeggeri fossero stati messi in salvo è stata colpa del timoniere? E' stato il timoniere, insomma, il quale lo ha spinto giù, in un canotto, indirizzandolo in salvo su un vicino scoglio? E il quale, poi, lo ha indotto a non ubbidire alla Capitaneria di porto che gli imponeva, giustamente, di risalire a bordo? Ora che i sommozzatori hanno ripreso a scandagliare all'interno e al di sotto della raddrizzata "Costa Concordia", per cercare di recuperare i corpi di due vittime ancora dispersi, cerchino anche di recuparare, se possono, la dignità di quel comandante Schettino il quale dovrebbe averla persa, quella tragica sera, nel mare dell'Isola del Giglio.
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Gesù e il lavoro

"Gesù - ha invocato Papa Francesco in uno dei suoi incontri con la gente in Sardegna - dacci lavoro".
Papa Francesco, ancora una volta, informale ma profondo realista: come sono andate e stanno continuando ad andare le cose in Italia, infatti, c'è ormai da invocare soltanto Gesù.
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Matteo non conosce il "sur place"

"Il Governo - è l'ultima di Matteo Renzi - è come una bici: sta in piedi solo se corre".
Matteo Renzi forse non lo sa, ma il "premier" Enrico Letta, evidentemente, sì: il Governo, cioè, può stare in piedi anche adottando la tecnica del "sur place" che permette di rimanere fermi, in equilibrio, in attesa del momento migliore per scattare e sorprendere l'avversario.
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Cenerentola 2013

"Almeno in cinquecento chiederanno - domani mattina ad Assago - di diventare Cenerentola".
Per sgobbare in casa da mattina a sera e farsi maltrattare in famiglia fino ad incontrare un molto improbabile Principe azzurro 2013? Macché. Per cercare di essere scelte ad interpretare il ruolo di una delle più amate protagoniste delle fiabe infantili in un "musical" che comincerà ad andare in scena, a Roma, dall'11 febbraio prossimo. Ah, beh...
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domenica 22 settembre 2013

Saccomanni di crisi o di Governo?

"L'aumento dell'Iva dal primo ottobre - ha ripetuto, sia al Presidente della Repubblica sia al Presidente del Consiglio, il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni - è, data la situazione dei conti pubblici ulteriormente aggravatasi, ormai irrinunciabile. E' così e non accetterò più alcun compromesso. Pronto a dimettermi".
Come andrà, allora, a finire? Male, in ogni caso, molto male. Perché, se i partiti della maggioranza dovessero insistere per il no all'aumento, l'aumento non ci sarebbe, ma ci sarebbero le dimissioni del Ministro Saccomanni e si aprirebbe una crisi di Governo dalle prospettive più nere. Se invece dovesse in qualche modo passare il sì all'aumento, l'aumento ci sarebbe, ma ci sarebbe l'uscita del Pdl dal Governo e si aprirebbe ugualmente una crisi dalle prospettive più nere. A meno di un provvidenziale tocco di bacchetta di qualche però improbabile Mago Merlino. O di un intervento pietoso del buon Padre Pio.
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Questa drammatica partita a scacchi

"Guglielmo Epifani di qua e Silvio Berlusconi di là - stanno dimostrando, sempre più chiaramente, parole e fatti - sono lì che aspettano, però, che sia l'altro a fare "scacco matto", quanto prima, al Governo Letta".
Un fatto molto triste e preoccupante, questo, perché è la testimonianza che i due maggiori partiti italiani tradizionali, con l'intenzione di distrarre gli italiani dai propri enormi seppure diversi problemi, non mostrano di preoccuparsi delle conseguenze, economiche e politiche, che quello "scacco matto" provocherebbe al Paese. Il "premier" Enrico Letta sta muovendo, certo, i suoi "alfieri" in difesa. E il Capo dello Stato sta cercando di riportare tutti alla ragione e al senso di responsabilità dall'alto della sua autorevole "torre" del Quirinale. E' una delle partite a scacchi più drammatiche dal dopoguerra. La speranza è che i "cavalli" crisaioli finiscano per essere "mangiati".
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Il rosso del semaforo e il blu del "Viagra"

"Un cinquantenne della Val di Magra il quale aveva collezionato una decina di multe per non avere rispettato il semaforo rosso con la sua auto - con sentenza del giudice di pace del Tribunale di Sarzana - ha ottenuto che l'ammontare di quelle multe elevategli dalla polizia di Lerici fosse ridotto, da 1700, a 1000 euro".
Le ragioni apportate dal cinquantenne che hanno indotto il giudice di pace a quella drastica riduzione? "Quando assumo il "Viagra" - si è giustificato - piombo in uno stato confusionale tale da non distinguere più i colori e, quindi, anche quelli dei semafori". Come dire: quando assumo l' "aiutino", non so più se la mia "partner" sia bianca o nera, bionda o bruna. Fatti di letto, comunque, suoi. Fatti dei passanti e di altri automobilisti a rischio, però, ogni volta che il cinquantenne "si Viagra". Per cui il giudice di pace del Tribunale di Sarzana non solo non avrebbe dovuto ridurre l'ammontare delle multe collezionate, ma avrebbe dovuto imporgli di non utilizzare più l'auto sotto l'effetto dell' "aiutino amoroso". Pena il ritiro della patente. O del "Viagra".
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sabato 21 settembre 2013

Il primato del "sommerso"

"La percentuale dell'economia sommersa sul prodotto interno lordo - secondo una elaborazione dell'Ufficio studi della Confcommercio - ha ormai raggiunto, in Italia, il 17,4%".
Più del Messico, ad esempio dove ha raggiunto l'11% e della Spagna dove ha raggiunto il 9,5%. Un primato, dunque, per niente invidiabile e del tutto preoccupante. Per abbattere il quale, però, che cosa si sta facendo? Sembra, almeno per ora, niente di veramente concreto. Per una inaccettabile paura di non avere più il consenso dei "sommersi"? O per l'incapacità di trovare dei rimedi sicuri? Se fosse la prima ipotesi, vergogna. Se fosse la seconda, qualche italico "esperto inesperto" potrebbe essere "mandato in missione" per studiare come, ad esempio, la Norvegia sia riuscita a limitare il "sommerso" allo 0,3%, l'Olanda allo 0,7% e l'Australia allo 0,9%. Le "missioni" costano? Certo. Le loro spese, in questo caso, sarebbero però più che opportune, giustificate e convenienti.
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Maria Rita pd e un po' pdl

"Ma - è stato anche ascoltato in una telefonata intercettata sulla linea della ex Governatrice dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, indagata per certi "impicci" sull' "alta velocità" in Toscana - ma ti rendi conto, che cavolo?(anche se lei non ha detto proprio cavolo). Veramente ci fanno diventare berlusconiani".
Beh, se è stata indagata ed è in attesa di giudizio, un po' berlusconiana, forse, lo è diventata davvero.
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Lo Stato di diritto e quattro milioni di innocenti

"In Italia - ha dichiarato, convinto il "premier" Enrico Letta - lo Stato di diritto funziona".
Il "premier" Enrico Letta però, più che fidarsi di suggeritori interessati, non farebbe male a leggersi una seria ricerca del Censis dalla quale risulta che, dal dopoguerra ad oggi, ben quattro milioni di italiani, coinvolti in inchieste giudiziarie, sono poi risultati - alcuni perfino dopo oltre vent'anni - completamente innocenti. Quattro milioni, sì, mica quattro o quaranta. Con tanti saluti, perciò, allo Stato di diritto che funziona.
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Saviano e i magistrati

"In un Paese in cui i magistrati vengono fotografati nel loro tempo libero, sono oggetto di servizi scandalistici ed è derimente il colore dei calzini che indossano, del luogo in cui passeggiano o la marca di sigarette che fumano - ha scritto Roberto Saviano su "L'Espresso" - è ovvio che la linea  è stata superata".
Ma perché solo se riguarda i magistrati?
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"La Repubblica" sedotta e abbandonata

"Il comitato di redazione - è stato annunciato su "La Repubblica on line" - ha avuto mandato di programmare dieci giorni di sciopero (dei quali uno già ieri) per protesta contro quel piano di ristrutturazione che prevederebbe ben ottanta esuberi tra i giornalisti".
Il che significa - come su questo "blog" già intuito qualche giorno fa - che la famiglia De Benedetti, pur in vista dei 484 milioni che dovrà incassare da Berlusconi in seguito alla sentenza sul cosiddetto "Lodo Mondadori", non intende spendere nemmeno un centesimo per il "suo" giornale in crisi. "Ognuno per sé - come ammonisce, insomma, un noto proverbio - e Dio per tutti". E, se poi Dio non dovesse leggere "La Repubblica", peggio per la sua redazione. La sua redazione vada pure all'inferno.
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Quale Marchionne?

"La "Fiat" - ha dichiarato, in una intervista al "Financial Times", l'amministratore delegato Sergio Marchionne - non produrrà mai "Alfa Romeo" fuori dall'Italia".
L'amministratore delegato Sergio Marchionne, però, o è uno che si dimentica o è uno che dice bugie. Perché? Ma perché, non troppo tempo fa, ha firmato un accordo, con la giapponese "Mazda", per produrre a Hiroshima, dal 2015, la nuova "Spider Duetto Alfa Romeo". "Oyasumi", Marchionne, e "arigatu". Cioè, dal giapponese, buonanotte e grazie.
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Il "Nobel" a Vecchioni?

"Tra i possibili vincitori del "Premio Nobel" per la letteratura - giunge indiscrezione da Stoccolma - anche il cantautore italiano Roberto Vecchioni".
Roberto Vecchioni - ci mancherebbe altro - è un grande poeta della canzone melodica non solo italiana. Ma tutti gli altri poeti e narratori classici tuttora viventi? Ove dovesse vincere a sorpresa, come a sorpresa vinse nel 1997 Dario Fo, Roberto Vecchioni potrebbe sempre cantare alla Giuria, il giorno della premiazione, la sua canzone del 1972 "I pazzi stanno fuori".
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venerdì 20 settembre 2013

Il "memento" del Capo dello Stato

"I modelli di comportamento della Magistratura - ha detto tra l'altro, in un intervento alla "Luiss", il Capo dello Stato - devono sempre essere "equilibrio, sobrietà, riserbo, assoluta imparzialità, senso della misura e del limite""
Come mai il Capo dello Stato ha detto, tra l'altro, tutto questo? Evidentemente, seguendo certa realtà in certi ambienti giudiziari, ha ritenuto giunto il momento di non poterlo più tacere. E di doverlo ricordare pubblicamente.
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Cassazione a due velocità

"Nella stessa sezione della Suprema Corte di Cassazione e con i "casi" affidati allo stesso relatore - si è infatti, ad esempio, appurato - il "caso" relativo al cosiddetto "Lodo Mondadori", proposto nel 2011, è arrivato a sentenza proprio qualche giorno fa, ma il "caso" relativo ad una controversia su certe locazioni, proposto quattro anni prima, è ancora in attesa di essere preso in considerazione".
Scanso equivoci. Nulla da dire sulla velocità con la quale si è arrivati a sentenza contro Berlusconi, sul cosiddetto "Lodo Mondadori", perché così dovrebbe sempre essere. Molto da dire, invece, sulla lentezza con la quale si sta trattando la controversia giunta quattro anni prima perché così non dovrebbe mai essere. Se - come si continua a sostenere - la Giustizia è uguale per tutti.
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Una vergogna di nome Beppe

"Grande e legittima indignazione - da parte di tutti i partiti tradizionali - per la nuova frase offensiva pronunciata da Beppe Grillo nei confronti della Presidente della Camera, Laura Boldrini". 
Giustamente, trattandosi di una esponente delle Istituzioni, grande e legittima. Ma che nuova c'è? Fino ad oggi, riassumendo, Beppe Grillo se n'è vergognosamente uscito con numerosissime delicatezze del tipo "Napolitano e Fassino? Salme", "Fornero? La principessa sul pisello", "Monti?Banchiere del cavolo"(anche se non ha proprio detto del cavolo), "Prodi? Alzheimer", "Lupi? La figlia di Fantozzi", "Formigoni? Forminchioni", "Brunetta? Brunettolo", "Bersani? Zombi", "Pisapia? Pisapippa", "Renzi? L'ebetino di Firenze", "Ferrara? "Container" di escrementi"(anche se non ha proprio detto escrementi), "Vendola? Buco senza ciambella" e - "dulcis in fundo" - "Levi Montalcini? Vecchia battona"(anche se non ha proprio detto battona). Per cui, legittima, una domanda: ma chi è questo maleducato e disgustoso Beppe Grillo il quale può continuare a insolentire, pesantemente e impunemente, tutto il mondo politico e non?
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Quale Amanda?

"Penso sempre a Meredith (la ragazza del cui omicidio è stata assolta in primo grado insieme con Raffaele Sollecito) - ha dichiarato, in una intervista su "Rete 4", l'americana Amanda Knox - e vorrei tanto andare sulla sua tomba solo che la sua famiglia lo volesse".
Se l'americana Amanda Knox ha dichiarato questo per farsi altra pubblicità, strategia perfetta. Se invece fosse il suo cuore a spingerla verso la tomba della povera Meredith, chi le impedirebbe di andarci in incognito, senza giornalisti, senza telecamere, senza permessi di alcuno? Magari solo con un mazzo di fiori di campo, ma con tanto rispetto e con tanta sincera sofferenza.
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Quegli acquisti "Ferrari" 2014

"Il motivo per cui ho deciso di passare dalla "Lotus" alla "Ferrari" - ha dichiarato onestamente il pilota Kimi Raikkonen - è puramente economico".
Già da tempo - come noto - il pilota Fernando Alonso aveva fatto sapere, sembra invano, che avrebbe molto voluto  lasciare la "Ferrari" per passare alla "Red Bull". Molto brillante, dunque, la "campagna acquisti 2014" della sempre meno ambita "Casa di Maranello": un pilota, Kimi Raikkonen, il quale arriverà solo per soldi e un pilota, Fernando Alonso, il quale resterà solo per non avere concluso con la "Red Bull". Complimenti ed auguri a Luca Cordero di Montezemolo.
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giovedì 19 settembre 2013

Estrapolazioni

"Decaduto oppure no - ha detto anche, nel suo messaggio televisivo, Silvio Berlusconi - la politica continuerò a farla". "Berlusconi è un irresponsabile - ha dichiarato anche, dopo avere ascolato il messaggio di Berlusconi, il segretario del Pd, Guglielmo Epifani - perché getta benzina sul fuoico".
Estrapolazioni, certo, da interventi più ampi e più articolati. Ma sicuramente interessanti o, magari, in qualche modo preoccupanti. Chi vivrà vedrà.
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Chi piange, chi ride

"La "Cir" di Carlo De Benedetti - a conti fatti - dovrà versare, al Fisco, un terzo dei 484 milioni che, per decisione dei giudici i quali hanno trattato il caso del cosiddetto "lodo Mondadori", dovrà ottenere da Silvio Berlusconi"
Quanti diversi sentimenti, dunque, intorno a questi 484 milioni: l'ira esplosa in petto a Silvio Berlusconi, la gioia rimasta strozzata in  gola a Carlo De Benedetti, la delusione della redazione de "La Repubblica" la quale era già sicura che, tra i 484 milioni tondi tondi, ci sarebbe uscito quanto necessario per evitare gli annunciati ottanta esuberi. Tutti a piangere, allora? No davvero: al Dicastero dell'Economia, infatti, il Ministro Fabrizio Saccomanni sta ridendo a crepapelle e si sta strofinando le mani al pensiero di quei 150 milioni e più (un terzo di 484) piovutigli del tutto imprevisti. Finito di ridere, però, il Ministro Frabrizio Saccomanni li utilizzi per cose serie.
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La patente di Francesco Schettino

"Oggi - hanno fatto sapere le  competenti autorità - è stata tolta la patente marittima a Francesco Schettino".
Francesco Schettino, cioè, è rimasto con la patente martittina in tasca per un anno e mezzo dopo aver fatto, al comando della    "Costa Concordia", una strage di croceristi. Se avesse investito e ucciso un persona sola con la sua auto a Meta di Sorrento, gli avrebbero tolto la patente automobilistica, magari, fra vent'anni? Burocrazia esasperatamente lenta, colpevolmente distratta o solamente imbecille?
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mercoledì 18 settembre 2013

Saccomanni 1

"Poiché non riusciamo a trovare quel miliardo  che servirebbe - ha fatto filtrare la preoccupante notizia il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni - è molto probabile che i cittadini, dal primo ottobre, vangano chiamati a sostenere un'Iva in crescita dal 21 al 22%".
Fatto gravissimo. E per due evidenti motivi. Primo: il nuovo aumento dell'Iva, come sanno molto bene anche coloro i quali hanno frequentato soltanto le elementari e non anche le Università di mezzo mondo, deprimerebbe ulteriormente i già depressi consumi e, di conseguenza, aumenterebbe, ancor più drammaticamente, la crisi della produzione e del commercio. Secondo: il fatto che il Ministro dell'Economia non riesca a trovare il miliardo che servirebbe a scongiurare quello sciagurato aumento significa, con tutto il rispetto, o che non sa fare il proprio mestiere o che non ha alcuna voce in  capitolo in quel Consiglio dei Ministri il quale, solo volendo, il miliardo necessario potrebbe trovarlo in cinque minuti. Come? Anche questo lo sanno molto bene tutti coloro i quali hanno frequentato soltanto le elementari. Si potrebbe chiedere loro. L'elenco di dove e di come trovare le risorse sarebbe anche lungo. A cominciare da quel taglio vero al finanziamento dei partiti che sta continuando a slittare vergognosamente, con l'abolizione delle Province, con  la vendita degli immobili demaniali dismessi, con la rinuncia almeno temporanea a spese come quella per gli "F35", con strumenti più efficienti per stanare la grossa evasione fiscale.  Tutto già detto e ridetto, certo. Ma peccato che, entrato da un orecchio dei partiti e del Governo, sia subito riuscito dall'altro orecchio. "E io - diceva Totò in un film - io pago". Io, in questo caso, nell'accezione di io italiano.
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Saccomanni 2

"M.B., piccolo imprenditore di un'azienda che assemblava i raggi ai cerchioni delle biciclette -è giunta notizia da Sant'Angelo di Pieve di Sacco - ha convocato i suoi dipendenti, ha comunicato loro di essere costretto a chiudere a causa della crisi e, dopo poche ore, si è ritirato in un piccolo magazzino, si è stretto un fil di ferro al collo, si è lasciato cadere giù ed è morto".
E, ancora, senza il minacciato aumento dell'Iva. Dedicato al Ministro Saccomanni.
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I giochi di "Giggino 'o sindaco"

"Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris - insieme con  altri sei sindaci di grandi città - aveva messo la sua faccia, in uno spot televisivo, per condannare l'impatto deleterio delle "slot machine"".
Ora, però, che cosa è successo? E' successo che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha "impreziosito" la sua Giunta avendo chiamato, come assessore al personale, quel Franco Moxedano il quale appartiene a una potente famiglia di Mugnano proprietaria di diverse sale da gioco con tanto di "bingo" e di "videopoker. Non solo: una famiglia al lavoro anche, attraverso la "Neapolis game s.r.l.", per espandere fortemente le sale da gioco su tutto il territorio nazionale. Domanda: in attesa che il suo assessore Franco Moxedano gli apra una sala giochi proprio sotto casa, "Giggino 'o sindaco" sta continuando a giocare col fuoco? Un dubbio, tuttavia: sta davvero giocando incoscientemente col fuoco oppure sta partecipando, in  modo preoccupante, ad altri giochi?
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Matteo Renzi 1

"La ripresa economica - ha lanciato la nuova battuta Matteo Renzi - non è un autobus".
E' vero. Oggi come oggi, purtroppo, non è nemmeno un motorino scassato e senza carburante. Solo che, per incamminarla verso il superamento della crisi, servirebbe un meccanico esperto e un carburante fatto di proposte concrete, non di frasi ad effetto. Che, alle volte, non fanno neppure ridere, ma fanno soltanto irritare. Fuori, ma soprattutto dentro al suo partito.
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Matteo Renzi 2

"Vorrei che il Pd - ha tenuto a far sapere, anche, Matteo Renzi - tornasse ad essere "cool"".
"Cool", cioè fresco, alla moda, popolare, attraente. Insomma "figo". "Figo" come lui. Anche se il suo sito è stato bombardato, da tanti iscritti pd, con battute toscanamente ironiche e, spesso, anche con battutacce per niente da "signorìa". Ma lui, Matteo Renzi, è coerentemente così: da buon "figo" "se ne fotte".
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Carcere di massima insicurezza

"Nella nottata - è giunta notizia - è stata rubata la cassaforte del direttore del carcere di Pavia".
Nella sua abitazione privata? No: nei suoi uffici all'interno del carcere. Ma, d'altra parte, il carcere di Pavia non è tra quelli di massima sicurezza.
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L'Ignazio "biscardizzato"

"Al "Processo del lunedi" - riesumato, sulla Rai, dalle ceneri lasciate dal "molisano stretto" Aldo Biscardi - ha partecipato, questa volta, anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino".
"Ma che "c'azzeccava?" avrebbe esclamato Tonino Di Pietro. E infatti non "c'azzeccava" a tal punto che ha subito precisato che lui non è né un esperto né un tifoso di calcio. Allora, però, perché lo hanno invitato? E, soprattutto, perché lui ha accettato l'invito? Dopo Ignazio il ciclista, Ignazio il pedonalizzatore, Ignazio il donatore di sangue e Ignazio già altrimenti sovraesposto, occorreva anche questo Ignazio "biscardizzato"? Sicuramente no. E, quindi, il sindaco Marino farebbe forse bene ad apparire di meno all'esterno del Campidoglio e a cercare di risolovere concretamente, all'interno, i numerosi e non semplici problemi della capitale.
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martedì 17 settembre 2013

Letta versus Grasso

"C'è sì la regola del voto perssonale segreto - ha dichiarato il Presidente del Senato, Pietro Grasso - ma, se ci sarà una maggiofanza a volere il voto palese, non sarò certo io ad impedirlo".
Il Presidente del Senato Pietro Grasso, dunque, più Ponzio Pilato di Ponzio Pilato. Tanto da irritare il pur notoriamente tranquillo "premier" Enrico Letta il quale ha replicato testualmente così: "Ci sono regole precise, al Senato, e queste dovranno essere applicate così come sono state scritte". Che cosa succederà ora? Tutto da vedere, tutto da sentire e tutto da capire. La sparatoria, all'interno del Pd, non si è ancora conclusa.
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Con i coltelli dal bozzolo alla farfalla

"La "Forza Italia" che sta per rinascere - è filtrato da ambienti pdl - non avrà un segretario, ma soltanto un presidente affiancato da un comitato di sei-otto consiglieri".
Solo sei-otto consiglieri? All'interno del bozzolo pdl che sta per trasformarsi nella farfalla "Forza Italia", così, è già un affilare di coltelli. Perché - si sono rivelati i primi chiari segnali - sarà un vero duello rusticano tra quanti aspirano ad affiancare il pur sempre presidente Berlusconi.
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Scagli la prima pietra...

"L' ex Governatrice della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti - per disposizione della Procura di Firenze - è stata rinviata a giudizio, e intanto ai "domiciliari", perché ritenuta al centro di una rete criminale in azione, tra ferrovie dello Stato, cooperative e Ministeri, durante i lavori dell' "alta velocità" in Toscana".
Brutta "botta" per Silvio Berlusconi che l'aveva nominata e per Massimo D'Alema che l'aveva "sponsorizzata", dopo la conclusione del mandato di Governatrice in  Umbria, alla carica di presidente dell' "Italferr". Ma tant'è: scagli la prima pietra il partito che è senza peccato. Ed ecco il perché, specialmente da qualche decennio, le pietre continuano a restare, lì, ammucchiate ed immobili.
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Quelle incredibili mele marce

"Dopo l'incidente nel quale la dottoressa Eleonora Cantamessa è rimasta investita e uccisa mentre stava soccorrendo un ferito - è emerso - uno dei carabinieri accorsi sul posto ha rubato la borsa di una donna rimasta coinvolta nell'incidente, ha prelevato dei soldi dal suo "bancomat" ed è andato a giocarseli alle "slot machine"".
Preoccupante: nella "Benemerita", ultimamente, sono maturate - ahinoi - troppe per niente benemerite mele marce.
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La faccia del comandante Schettino

"Il comandante Francesco Schettino - hanno annotato i giornali - ha trascorso l'intera notte davanti al televisore per seguire il raddrizzamento di quella "Costa Concordia" da lui mandata sbattere, drammaticamente, contro alcuni scogli dell'Isola del Giglio".
Sarebbe piaciuto osservare con  quale faccia il comandante Schettino abbia seguito quel raddrizzamento a regola d'arte. Ma ancor più piacerebbe osservare con  quale faccia stia preparando, insieme con  i suoi  avvocati, la sua versione difensiva che dovrà illustrare, il 23 prossimo a Grosseto, nella prima udienza del processo a suo carico. Quella che si è potuta osservare fino ad ora, infatti, è solo la sua faccia abbronzatissima. Abbronzatissima, in attesa di giudizio, da "domiciliari" e non da strisce da cella carceraria. Perché alle volte, per la Giustizia italiana, è più grave rubare, per fame, una confezione di biscotti al supermercato.
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Ronaldo e i soldi

"I soldi - ha fatto sapere, dopo avere rinnovato un contratto per un milione e mezzo al mese fino al 2018, il calciatore del "Real Madrid" Ronaldo - i soldi non  sono tutto".
Oddio: adesso che cos'altro vorrà ancora?
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lunedì 16 settembre 2013

Se l'ironia diventa macabra...

"Stiamo scongelando i bambini - è apparso il cartello, all'ingresso di un ristorante, in occasione della "Festa dell'Unità" di Bologna - per il pranzo di domani".
Voleva essere un riferimento ironico, certamente, a quanto la Dc, nel dopoguerra, era andata a dire in giro: che nell'Unione sovietica, cioè, i comunisti mangiavano i bambini. Ma, di questo riferimento che avrebbe voluto essere ironico e, però, è stato giustamente tacciato di indegno macabro, c'era proprio bisogno? Più di mezzo secolo è trascorso invano e nulla è cambiato anche nella politica? Un fatto è certo: nemmeno il sindaco "ultrarosso" Peppone se ne sarebbe mai uscito con una cosa simile per fare dispetto a Don Camillo.
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Il gonzo annunciato

"Vediamo chi sarà il primo gonzo, politico o giornalista - ha scritto, su "Facebook", il direttore del tg de "La 7", Enrico Mentana - a usare la "Costa Concordia" come metafora per frasi tipo "ora raddizziamo la nave Italia"".
Il primo gonzo è arrivato a stretto giro di "Facebook". "Se si raddrizza la nave, simbolo di una Paese
alla rovina che lentamente affonda - ha scritto, sul suo sito, Roberto Saviano - c'è speranza, magari, che si raddrizzi l'Italia e che torni a galleggiare". E ora? Continueranno a salutarsi ancora l'annunciatore del gonzo e il gonzo seppure involontariamente annunciato?
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Acque

"Il "premier" Enrico Letta - a poche ore dalla riunione della Giunta per le elezioni del Senato la quale dovrà decidere su quella decadenza di Silvio Berlusconi che potrebbe avere conseguenze negative sul suo Governo - ha fatto conoscere che un amico gli ha donato una bottiglietta contenente acqua santa della Madonna di Lourdes".
Fortunato Enrico Letta. A Silio Berlusconi, infatti, un amico potrebbe tutt'al più donargli un fiasco contenente acqua sulfurea della pitonessa Santanché da Cuneo.
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Asfaltature

"Se andiamo al voto oggi - ha lanciato un nuovo siluro mascherato Matteo Renzi, alla festa del Pd a Sesto San Giovanni, contro il Governo Letta - asfaltiamo il Pdl".
Molto probabile. L'augurio, comunque, è che, dopo avere asfaltato il Pdl, i sindaci di sinistra - e Matteo Renzi per primo - asfaltino le strade-gruviera delle loro città.
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Alla faccia dei difensori delle Istituzioni

"Se si dovesse votare segretamente la decadenza di Silvio Berlusconi - ha fatto sapere il capogruppo "5 stelle" al Senato, Claudio Messora - i nostri senatori saranno chiamati a filmare, al momento di scegliere il tasto "sì", con uno "smartphone"".
Alla faccia dell'autonomia dei parlamentari e della loro libertà di coscienza. Ma che fa? La Carta costituzionale può essere pure violata nell'aula senatoriale tanto, poi, si sale sul tetto della Camera per protestare irrispettosamente contro supposte violazioni altrui. "5 stelle", sì, ma nemmeno una di etica e di correttezza istituzionale.
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Le antiche virtù di Ciriaco

"Cacciare il Cavaliere - ha concluso, al termine di uno dei suoi abituali "ragionamenti, il "Prima Repubblica" Ciriaco De Mita - non ci riporterà alle antiche virtù".
Certo. Ma a quelle molto molto antiche. Perché sarebbe ancora peggio, se avesse rischiato di riportarci a quelle antiche della Dc dagli Anni 60 agli Anni 90.
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domenica 15 settembre 2013

Trasparenza 1

"Ciascun gruppo si dota di un proprio sito internet - recita testualmente l'articolo 5 del nuovo regolamento di contabilità approvato, da tutti i partiti, il 16 gennaio scorso al Senato - sito nel quale sono pubblicati e resi liberamente disponibili i seguenti documenti: organizzazione interna del gruppo, gli estremi dei mandati di pagamento, assegni e bonifici bancari, rendiconti e relazioni sulla gestione".
Ebbene, dopo più di otto mesi, che fine ha fatto questo nuovo regolamento sulla trasparenza dei vari gruppi? E' diventato così trasparente che i gruppi, meno due, non l'hanno più visto e, dunque, applicato. Non l'ha più visto il Pdl tutto preso dal trasferimento della propria sede in una specie di reggia. Come la "Lega nord" che, evidentemente, ha dura anche la vista. Come "Scelta civica" del purissimo professore Mario Monti. Come l'Udc del Pierfurby. Come l' "Italia dei valori" dell'ex "Mani pulite" Antonio Di Pietro. Come il "Movimento 5 stelle" che della trasparenza aveva fatto la sua bandiera elettorale tanto da inserirla nel suo stesso statuto. Come il "Sel" di Niki Vendola che, infatti, è quell'acronimo di "Sinistra Ecologia Libertà" che non comprende anche la "t" di trasparenza. Quali, invece, i due gruppi che hanno osservato il nuovo regolamento? Il "Gruppo per le autonomie" (Psi, Union Valdotaine, Sudritoler Volkspartei, Autonomisti tirolesi, Movimento italiani all'estero)  e quel Pd pur così impegnato al proprio interno, in vista delle primarie per eleggere il nuovo segretario, e nel decidere che cosa fare, del Governo Letta, nel caso di una eventuale decisione del Pdl di uscire dalla maggioranza. Un dieci e lode, comunque, al "Gruppo per le autonomie" e al Pd. A tutti gli altri, ai quali non è servito evidentemente neppure il rimando a settembre, zero spaccato. E magari fosse stato possibile, anche, in punizione dietro la lavagna in ginocchio sui ceci.
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Trasparenza 2

"Ma che cosa si evince - è andato a curiosare "L'Espresso" -  dal rendiconto pubblico del Pd al Senato?"
Nulla di particolare, in verità, e di clamoroso. Anche se lasciano abbastanza perplessi quel milione e 350 mila euro alla voce stipendi e contributi, da maggio a giugno, dei 46 dipendenti e 7 collaboratori che significherebbero un tutt'altro che disprezzabile, di questi tempi, quattromila euro lordi di media al mese. E quei 945 mila euro per libri considerando che, alla fine, sono state acquistate soltanto cinquanta copie, dall'editore Donzelli, della biografia di Nilde Iotti. Presumibilmente, comunque, quisquille di fronte a quello che dovrebbe uscire fuori quando altri grossi gruppi si saranno decisi a confessare le loro cose agli italiani.
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I 17 milioni l'anno a Ronaldo

"Ronaldo - ha fatto sapere la "potenza" calcistica "Real Madrid" - ha rinnovato il suo contratto e guadagnerà, fino al 2018, diciassette milioni di euro l'anno".
Bravo Ronaldo, dunque. Non solo sul terreno di gioco, ma anche sul terreno finanziario. Perché, infatti, diciassette milioni l'anno fa un milione e 300 mila euro al mese più un altro milione e 300 mila euro di tredicesima. L'augurio è che, incontrando per caso qualche giovane disoccupato spagnolo, gli doni almeno cinque euro per un cappuccino e un cornetto.
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sabato 14 settembre 2013

Ilda Boccassini come Paolo di Tarso?

"Lo sbaglio di noi magistrati - ha detto, alla presentazione del libro "L'onere della toga" di Lionello Mancini, il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini - è di non avere mai fatto un'autocritica o una riflessione... Si è verificato, ed è inaccettabile, che alcune indagini sono servite ad altro per gli stessi magistrati, per carriere, per entrare in politica... A muovere i magistrati non deve essere l'approvazione della gente, ma il dovere di fare bene il proprio mestiere".
Ma davvero ha detto tutto ciò proprio quella Ilda Boccassini la quale - come racconta la sua storia di magistrato - non si è mai sognata di fare un'autocritica o una riflessione, ha mandato avanti con estrema determinazione alcune indagini che sarebbero servite ad altro e, in certi casi particolarmente clamorosi, è stata mossa proprio dall'opinione pubblica e da alcuni "media"? Ebbene sì, proprio lei. E allora? Allora forse, uscendo dal Tribunale dove da anni opera, potrebbe essere stata fulminata sulla via per la libreria dove si presentava il volume di Lionello Mancini. Ilda Boccassini come Paolo di Tarso sulla via per Damasco?
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Quel torneo di tennis ad Orbetello nel 2010

"Nel febbraio 2010 - ha rivelato l'ex presidente del Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Musari, indagato, come noto, per certi "fattacci" avvenuti nei "piani alti" della banca - Giuliano Amato mi telefonò per chiedere se fosse vera la mia corsa alla presidenza dell'Associazione bancaria italiana e, alla mia conferma, mi garantì il suo totale appoggio. Due mesi dopo, poi, mi ritelefonò, ma, questa volta, per chiedere se fosse vera la notizia che il Monte dei Paschi avrebbe tagliato il suo contributo al "Torneo di tennis di Orbetello" di cui era presidente e, alla mia conferma, mi chiese di adoperarmi perché il taglio non avvenisse. Gli risposi di contarci. Io, nel luglio successivo, riuscii ad assicurarmi la poltrona di presidente dell'Associazione bancaria".
Rivelazione di fatti avvenuti e avvenuti proprio così? Non dovrebbe essere, in apparenza, il  contrario. L'onorevole Giuliano Amato, comunque, è stato appena nominato giudice della Corte costituzionale.
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Roberto il duro

"Sono venuti a chiedermi i voti dei nostri senatori - ha rivelato in una festa del "Carroccio", Roberto Calderoli - per un altro Governo. Al Senato infatti, se il Pdl dovesse lasciare la maggioranza, questa maggioranza potrebbe ricostituirsi con i nostri voti".
Che cosa ha risposto Roberto Calderoli? Ha risposto no. No è stato prima e no saarebbe anche dopo. Lui, d'altra parte, è un "leghista" il quale - secondo una recente "uscita" di Umberto Bossi - ha dotazioni duriste doc.
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La nuova "spendig review" di Mario Monti

"Italiani - aveva "twittato" Mario Monti - siete tutti invitati alla festa di "Scelta civica" a Caorle".
E gli italiani? Sono rimasti a casa in massa. Ma molti gli hanno risposto con ironia alle volte anche poco elegante. Mario Monti, uomo di noto "aplomb", non si è perso però d'animo e non ha fatto che applicare, anche in questo caso, la sua "spending review". Infatti ha tagliato. Ha tagliato, dal suo profilo, tutte quelle risposte che non gli sono piaciute.
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Il Tonino "segato"

"Nel nuovo simbolo dell' "Italia dei valori" - presentato a San Sepolcro - il logo del partito, una sottilissima striscia tricolore sotto, un gabbiano con i colori della pace sopra e via il nome del fondatore Antonio Di Pietro".
Forse si sono resi conto che, nell' "Italia dei valori", Antonio Di Pietro non ha mai funzionato come valore aggiunto: meglio farne a meno.
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"Giggino" degli alberi

"Trecentomila euro - la decisione è stata presa, a Napoli, dalla Giunta De Magistris - per affidare ad una ditta esterna lo studio sullo stato di salute degli alberi cittadini".
Ma come - si  sono chiesti in molti - e i mille giardinieri in forza al Comune? Non potevano essere utilizzati loro che sono già pagati e non è che, basta fare un giro per la città, si ammazzino certo di lavoro? No - è stata la stupefacente risposta - perché loro  non hanno in dotazione gli strumenti necessari per lo studio. E se quei 300 mila euro, invece che finire ad una ditta esterna, fossero stati utilizzati per acquistare gli strumenti necessari per i propri giardinieri? Silenzio. E, a giorni, il via all'ennesima gara di appalto. Della quale  si spera  non debba almeno interessarsi, prima o poi, quella Procura della Repubblica la quale sta "curando", da tempo, l'attività del Comune.
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venerdì 13 settembre 2013

Profetico Schopenhauer

"Si sta finendo a 35 stratagemmi - ha lasciato scritto il celebre filosofo e aforista tedesco Arthur Schopenhauer - per avere sempre ragione".
Incredibilmente profetico il filosofo ed aforista tedesco Arthur Schopenhauer: aveva già previsto, duecento anni fa, i comportamenti della politica italiana.
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Il "Monopoli" dei soldi ai partiti

"Il disegno di legge sul nuovo sistema di finanziamento ai partiti - con un ennesimo pretesto - è stato rispedito in Commissione Affari costituzionali la quale, una volta ripreso in considerazione, lo ritornerà ancora in aula".
Ma quando lo ritornerà? Presumibilmente, visto l'interesse quasi generale e restare il più possibile con la vecchia e più conveniente normativa, più tardi sarà meglio sarà. Anche perché, continuando ogni volta a passare dal "via" come a "Monopoli", un altro incasso continuerà ad essere assicurato. E non per gioco: sul serio. Purtroppo.
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La sanzione-premio

"Per i dodici "5 stelle" saliti per protesta sul tetto di Montecitorio - hanno deciso i competenti uffici della Camera - cinque giorni di sospensione".
Cinque giorni di sospensione, però dai lavori parlamentari, non anche dallo stipendio. Anzi. Senza essere stati neppure chiamati a risarcire i costi (tra straordinari ai commessi, illuminazione notturna del palazzo, attivazione di tutti i servizi di sicurezza, presenza dei Vigili del fuoco) della loro inqualificabile "bravata". Più che una sanzione, dunque, un premio: cinque giorni senza lavorare, ma pagati ugualmente. Come suggerire: meglio andarsene sul tetto panoramico di Montecitorio che restarsene seduti nel chiuso della sua limitata aula. A pagare, tanto, c'è sempre il solito "Pantalone".
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"Silvio, scappa"

"Silvio - continuano a tentarlo gli amici fedeli Marcello Dell'Utri e Franco Briatore - lascia perdere tutti e scappa".
Franco Briatore, in effetti, potrebbe mettergli a disposizione la sua tenuta in Kenia. In un territorio, certo, molto frequentato da leoni, ghepardi, iene e sciacalli. Ma sicuramente no - vorrebbero convincerlo i due amici fedeli -  dai più pericolosi giudici comunisti e comunisti giudici.
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giovedì 12 settembre 2013

Il Governatore dei porcini

"Il Governatore Claudio Burlando - ha spiegato ad inizio di seduta, ai consiglieri, il Presidente dell'Assemblea della Regione Liguria - non è presente per "motivi personali"".
Quali fossero i motivi personali che l'avevano tenuto lontano dai lavori assembleari lo ha reso noto, qualche ora dopo, lo stesso Governatore. Orgoglioso della sua "missione" nei boschi liguri, mentre alla Regione si svolgeva la prima seduta dopo le ferie estive, non si è vergognato di pubblicare, sui "social network", lui con un bel trofeo di funghi porcini. Come dire: vuoi mettere le spore di quei funghi appetitosi con le spore delle muffe assembleari in Regione? Meglio "fare sega" a Palazzo e andarsene per boschi. Che, però, sarebbe già grave se detto e fatto da un semplice usciere. Figurarsi dall'onorevole Governatore. Governatore, allora, dei liguri o dei porcini?
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"Game over"

"La partita di Berlusconi è ormai finita - così il sindaco Firenze, Matteo Renzi - "Game over"".
Berlusconi è stato sconfitto elettoralmente dal Pd? No. O, se si vuole, ancora no. Ma, allora, ecco un'altra giravolta del sindaco Matteo Renzi il quale, fino all'altro ieri, ha sempre sostenuto che Berlusconi dovesse essere sconfitto sul terreno politico e non per via giudiziaria. Come mai questa improvvisa giravolta? Per non perdere i consensi - mormora qualcuno - di quella sinistra del partito che dovrebbe essergli utilissima alle prossime primarie per la scelta del nuovo segretario. Per il suo innato gusto - maligna qualcun altro - di stupire sempre e di richiamare su di sé i riflettori del teatrino della politica. Per il dispetto di non avere digerito - ironizza qualcun altro ancora - la cena, qualche mese fa, nella villa del  Cavaliere ad Arcore. Sia come sia, resta comunque, tra il serio ed il faceto, il fischio di chi si ritiene, sempre più, l'arbitro dei destini italici e piddini. Il fischio, intanto, per Berlusconi: "Game over", fine partita, ritorno negli spogliatoi e una bella doccia. Fredda, naturalmente.
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449 chilometri tra Monti e Casini

"Mentre "Scelta civica" di Mario Monti ha voluto Caorle per la sua festa - hanno informato i giornali - l'Udc di Pierferdinando Casini, per la sua festa, ha voluto Chianciano Terme".
Mario Monti e Pierferdinando Casini. dunque, sono andati a festeggiare, esattamente, a 449 chilometri di distanza l'uno dall'altro. Davvero strano per due i quali hanno, quale ambizioso obiettivo, quello di costruire insieme un nuovo centro politico. Anche se, in verità, l'amore fra i due non è che sia mai sbocciato proprio sincero. Ad un certo punto, sì, si sono uniti in matrimonio. Ma è stato un matrimonio solo di interesse. E subito sono comparse le crepe, anche se, in verità, non sono mai volati, almeno fino ad ora, i piatti. Adesso, però, il fatto di essere andati a festeggiare 449 chilometri di distanza l'uno dall'altro potrebbe anche precludere ad un inevitabile divorzio. Magari consensuale. Senza bisogno di avvocati.
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Topi di scuola

"Nella scuola elementare "Raffaello Sanzio" - in via del Casaletto, a Roma - le lezioni non sono neppure cominciate, il primo giorno, perché si è scoperta una massiccia presenza di topi".
Chissà se i topi si sono presentati in aula con cartella, fiocco e grembiule.
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mercoledì 11 settembre 2013

"Lei non sa chi sono stata io"

"Marilina Intrieri, ex deputata dell' "Ulivo" e attuale garante per l'infanzia della Regione Calabria - si è saputo - ha rispedito indietro, alla Prefettura di Crotone, i documenti che l'autorizzavano a visitare il "Centro di accoglienza e richiedenti asilo" dell'Isola Capo Rizzuto".
Il perché di questo suo comportamento? Perché la Prefettura di Crotone, nell'inviarle i documenti, ha intestato la busta e la missiva di accompagnamento solo con l'indicazione del suo titolo accademico di dottoressa e non anche con l'indicazione di onorevole. Il solito "lei non sa chi sono io". O più esattamente, perché non lo è più, "chi sono stata io". Sconcertante, avvilente, deprimente. Ma, soprattutto, inaccettabile e indecente. Perché Marilina Intrieri, con quel suo capriccio inzuppato nel provincialismo più becero, alla fine è venuta meno al suo ruolo e al suo ufficio: quello di andare a vedere "come stanno" gli ospiti, soprattutto i più piccoli, nel "Centro" di Isola Capo Rizzuto. Ci si augura stiano bene. Ma, se dovessero in qualche modo e per qualche motivo non stare bene, che ci restino perché lei, Marilina Intrieri, non l'hanno chiamata onorevole.
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Santa Sede 1

"Dei conventi dismessi - ha ammonito Papa Francesco - non facciamone alberghi, ma facciamone centri di accoglienza per i rifugiati".
Altra bellissima ammonizione evangelica. Solo che a molti ordini religiosi, i quali avevano già pronti i progetti degli alberghi e dei "residence", si sono drizzati i capelli intorno alla chierica o sotto il velo monacale. Ma allora? Allora - come insegna la storia - i tempi di Santa Romana Chiesa sono sempre stati molto lunghi. Molto probabilmente, dunque, la bellissima ammonizione evangelica di Papa Francesco sarà presa in considerazione ed accettata almeno fra mezzo secolo.
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Santa Sede 2

"Il celibato dei sacerdoti - ha rilasciato l'intervista, al quotidiano venezuelano "El Universal", il nuovo Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin - non è un dogma della Chiesa e se ne può discutere perché è solo una tradizione ecclesiastica".
Che il celibato dei sacerdoti non fosse un dogma è sempre stato conosciuto e riconosciuto. Se ne decise la prima volta, in termini nemmeno chiari, nel canone 33 del Concilio di Elvira (intorno al 300), se ne riparlò nel Conciclio romano con Papa Siricio (nel 386), fu reso effettivamente obbligante e vincolante dal Concilio di Trento (nel XVI secolo), ma mai fu dichiarato dogma. L'intervista del nuovo Segretario di Stato vaticano, dunque, ha rimesso la questione, storicamente, nei termini giusti. E ha fatto comprendere che, trattandosi di una tradizione ecclesiastica, nulla osterebbe a che venisse presa in considerazione per adeguarla ai tempi moderni. Una rivoluzione, insomma, un vero terremoto. E, per certi vecchi curiali, certamente una bestemmia. Ma i vecchi curiali, con la gestione di Papa Francesco, stanno perdendo sempre più terreno. Per cui la Chiesa, pur con i suoi tempi tradizionali, potrebbe essere già avviata su una strada nuova. Costruita su nuove pietre e con nuovi confini. A camminarci su, magari, anche i preti sposati.
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Se si dà anche ai ciechi licenza di sparare...

"Le armi - hanno deciso alcuni sceriffi dello Stato dell'Iowa - possono essere vendute anche ai non vedenti".
Beh, dopo la possibilità di venderle già ai mafiosi, ai pregiudicati, ai fanatici, alle massaie e ai contadini inesperti, ai ragazzini, agli psicolabili, ai paranoici, agli isterici e ai mutilati, non poteva mancare quella di venderle anche ai non vedenti. Di quanti poveretti, cioè, avranno licenza di sparare senza vedere neppure dove e a chi. Potenza della sempre più cinica "lobby delle armi", ma, anche, della idiozia innata o a pagamento di certi sceriffi 2013.
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Il "giallo" dell'offesa

"Nella "bagarre" scatenata dal "Movimento 5 stelle" dopo l'approvazione della istituzione del Comitato parlamentare dei 40 per le riforme costituzionali ed elettorali - alla Camera - il "grillino" Di Battista ha urlato "Il Pd è peggio del Pdl" e la Presidente Laura Boldrini ha replicato: "Non offenda".
Incertezza tra deputati e cronisti politici. La replica della Presidente Boldrini ha ritenuto un'offesa per il Pd l'essere stato definito peggio del Pdl oppure ha ritenuto che l'offesa avesse coinvolto l'Istituzione nel suo complesso? Nuovo "giallo" in Parlamento.
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I "Paperoni" e il Fisco

"In Italia - dati di un istituto di statistica Usa - sono oltre duemila le persone, oggi, le quali detengono un patrimonio complessivo di 235 miliardi di euro".
L'augurio è che questi dati siano stati letti, anche, dall'Agenzia delle entrate. Mica per niente. Tante volte, fra questi "Paperoni", ci fosse qualcuno non troppo amico del Fisco o, in genere, di certe normative nazionali. Se invece tutto in regola e per meriti propri, allora tanti complimenti. E senza invidia.
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martedì 10 settembre 2013

Befera e il nemico

"Il nemico - se n'è uscito il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera - non è l'evasore, ma chi spreca il denaro pubblico.
Un momento: il nemico - con tutto il rispetto per il direttore Befera - non è questo o quello dei due, ma è l'uno e l'altro.
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L' Oscar dell'ovvio

"Per invertire il ciclo economico negativo - ha scoperto il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni - serve il rilancio degli investimenti e una efficiente lotta all'evasione".
Ma va? Per fortuna che l'ha scoperto lui. Non ci aveva mai pensato nessuno.
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Il Matteo bifronte

"Ha fatto assumere cento raccomandati in Comune, in aziende partecipate e in enti vari - va ricordando in giro un suo "amico" - sulla sua Amministrazione gravano 25 milioni per assunzioni clientelari, la Corte dei conti gli sta contestando due milioni per assunzioni "brevi manu" quando era alla Provincia".
Si tratta di un riprovevole protagonista della vecchia guardia politica? Macché. Si tratta di quel Matteo Renzi il quale, di comizio in comizio, va ora garantendo: "Con me avanti i più bravi". Un convertito? O - come lo ha recentemente definito il suo collega di partito Pippo Civati - un "paraguru"? Non resta, per saperlo, che attendere. Nemmeno, magari, per troppo tempo.
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Stella con il timbro del "web"?

"La "grillina" Roberta Lombardi - si è saputo - vorrebbe dare, alla bimba che sta per nascerle, il nome Stella".
Ma, al momento, deciderà autonomamente lei oppure deciderà collettivamente il "Movimento" sul "web"?
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Spqr o Spqm?

"Il sindaco di Roma Ignazio Marino - si sono dispiaciuti all' "Accademia britannica di archeologia e storia" - è stato atteso invano all'incontro sul tema "Cambiare la città eterna".
Quale il motivo di questo "forfait"? Qualcuno ha pensato che il sindaco Ignazio Marino sia convinto di avere solo lui le soluzioni per cambiare la città e, quindi, figurarsi se possa perdere tempo ad ascoltare suggerimenti altrui e, oltretutto, britannici. Qualcun altro ha invece pensato che il birichino avesse preferito farsi un giretto, sulla sua amatissima bicicletta, verso siti meno noiosi. Oppure che stesse recandosi verso l' "Accademia britannica", ma avesse bucato una ruota. Oppure, ancora, che fosse andato a sottoscrivere l'assicurazione, finalmente, per quei vigili chiamati sempre più spesso a scortarlo durante le sue "biciclettate". Chissà. Un fatto, comunque, è certo: il sindaco Ignazio Marino è stato protagonista di un grave sgarbo e non ha fatto proprio una bella figura. E, dunque, sempre Spqr (Senatus populusque romanus) oppure Spqm (Sindaco pacchiano questo Marino)?
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lunedì 9 settembre 2013

Perché Gad Lerner fa "flop"

"Gli elettori di Berlusconi - ha scritto, sul suo "blog", il giornalista Gad Lerner - sono vittime della dabbenaggine oppure complici nella furbizia illegale".
Sono, insomma, degli idioti o dei farabutti. Tutti e dieci i milioni di elettori. Nessuno escluso. E, perciò, tanti. Tantissimi. E, allora, ecco perché le trasmissioni televisive del giornalista Gad Lerner, così intellettuali ed eticamente pure, continuano a registrare ascolti per lui drammaticamente ultrabassi.
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Galleggiamenti

"Io - ha detto, al convegno di Cernobbio - il "premier" Enrico Letta - non voglio galleggiare".
Ha ragione. E fa bene quando lascia che a galleggiare siano quanti, a destra e a sinistra, abbiano la struttura materiale per farlo alla meglio.
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Attenzione alla bella invenzione

"Un gruppo di ricercatori dell'Università di Madrid - è giunta notizia - ha sviluppato un nuovo sistema elettronico per la rilevazione dello stato dell'asfalto di una strada. Ove vi fosse qualche irregolarità, scatterebbe un avvisatore acustico".
Formidabile. Gli automobilisti di Roma e di tante altre città italiane, però, farebbero meglio a non dotarsi di questo pur utilissimo avvisatore acustico: con quelle strade-gruviera, che sono ormai quasi ovunque, tornerebbero a casa con i timpani rotti.
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Il "chissenefrega" di Mario Balotelli

"Quando il Ministro per l'Integrazione, Kashetu ex Cécile Kyenge, si è recata nel "ritiro" dei calciatori della "nazionale" per discutere del "problema razzismo" e per illustrare le iniziative del Governo per risolverlo - hanno riportato tutti i giornali - l' "asso" Mario Balotelli è rimasto nella sua stanza a dormire".
Gravissimo sgarbo nei confronti di un Ministro della Repubblica, ma, anche, comportamento perlomeno incoerente da parte di chi, come lui, si lamenta in continuazione - giustamente, per carità - dei "buu" razzisti che spesso gli vengono indirizzati. Da nessuno dei dirigenti della "nazionale" né della Lega calcio, comunque, è venuto un pur minimo cenno di rimprovero. Anzi. E' venuta l'assicurazione, per il maleducato ed incoerente Balotelli, che, per quel suo vergognoso comportamento, non sarà multato neppure di un euro. Sogni d'oro, dunque, a Mario. E buonanotte ai dirigenti della "nazionale" e della Lega calcio. Buonanotte, però, al secchio. Vergogna.
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domenica 8 settembre 2013

Se alla baronessa Ashton viene da ridere...

"Due immagini - scorrendo i giornali - sulle iniziative promosse per scongiurare un intervento armato contro la Siria del pur feroce dittatore Assad. La prima: quella che ritrae la compostezza di quanti, fedeli e laici, hanno aderito al "digiuno" di Papa Francesco. La seconda: quella che ritrae le risate senza senso dei vari Ministri degli Esteri europei convocati a Vilnius, dopo il deludente "G20" a San Pietroburgo, da un 'Alta rappresentante Ue per la politica estera, la baronessa Catherine Ashton, più di tutti aperta ad una immotivata risata".
Due immagini, dunque, due comportamenti clamorosamente diversi. Il primo di responsabile serietà, di fede e di speranza da parte di ogni credo e di ogni personale convinzione. Il secondo di irresponsabile leggerezza, di nessuna dignità e di nessuna dimostrazione di consapevolezza del grave momento da parte di quanti, a quel particolare momento, avrebbero invece il dovere di guardare, almeno, con grande serietà e con grande preoccupazione. Lì, in Siria, sono già morte decine di migliaia di persone e altre decine di migliaia stanno rischiando di morire. Baronessa Ashton e signori Ministri degli Esteri europei, c'è poco da ridere. Anzi, non c'è proprio niente da ridere.
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Nulla di nuovo sotto le "5 stelle"

"Mugugni in sala - al convegno di Cernobbio - quando il tanto atteso "guru 5 stelle", Gianroberto Casaleggio, ha concluso il suo intervento ascoltato, anche, dall'attuale "premier" Enrico Letta e dall'ex "premier" Mario Monti".
Come mai questi mugugni? Perché il "guru 5 stelle" si è limitato a ripetere la sua già conosciutissima convinzione. Che, cioè, giornali e tv sono solo strumenti di potere, ma stanno per fortuna declinando sempre più di fronte alla forza nuova del "web". Che, insomma, siamo arrivati ad un "topping point", una definizione che sicuramente l'ex "premier" Monti avrà gentilmente tradotto, all'attuale "premier" Letta, con "punto critico di non ritorno". E però nulla, nelle parole del "guru stellato", di contenuti politici, di motivazioni del comportamento del "Movimento", di programmi e di prospettive realistiche. Solo una lezione ultratecnica sul nuovo "potere web", insomma, ma nessuna indicazione sul che cosa voler fare sul serio con la forza dei voti ottenuti da circa un terzo degli italiani. Nulla di nuovo sotto il sole. Anzi, sotto le "5 stelle".
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Il Grillo sul tetto che scotta

"Bravi - ha "twittato", intanto, Beppe Grillo ai suoi i quali hanno conquistato il tetto di Montecitorio per una presunta difesa della Carta costituzionale - sono fiero di voi".
La Presidente della Camera, invece, non solo non si è dimostrata fiera dell' "impresa", ma per quell' "impresa" si è fieramente irritata. E ha subito invitato i competenti uffici a fare i conti, intanto, per conoscere quanto chiedere, al "Movimento 5 stelle" del fiero Beppe, per i danni arrecati al tetto e all'immagine di Montecitorio. E sembra che i conti dovrebbero risultare, alla fine, abbastanza "caldi": il Grillo sul tetto che scotta.
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Felice di arrivare primo

"Il ricorso presentato sulla "vicenda Berlusconi" alla Corte europea dei diritti dell'uomo - ha sentenziato l'ex giudice ed ora parlamentare Felice Casson - è irricevibile".
Magari è proprio così. Felice Casson, tuttavia, sarebbe stato corretto, se la sentenza l'avesse lasciata alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
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Il nuovo affondo di Matteo

"Il Pd nazionale - ha lanciato un nuovo affondo, alla "Festa nazionale" di Modena, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi - è stato troppo spesso in mano a dirigenti che nei loro territori perdevano anche le elezioni di condominio e ora vengono a dare la linea a noi".
Sembra comunque che il sindaco di Firenze, così affondando sempre più nei confronti dei vecchi dirigenti, abbia già superato, nel Pd, un consenso ben superiore al 70%. E i vecchi dirigenti? Cercano di resistere o di uscirsene con contrattacchi alle volte perfino ironici, ma non troppo decifrabili. Come l'ultimo di Massimo D'Alema il quale ha pronunciato, a proposito di candidature alle primarie del Pd, questa frase tra il divertente e il sibillino: "... E se si presentasse Nembo Kid?". Un fatto, in ogni modo, sembra ormai certo: più si avvicina la data del congresso pd, più si avverte, nell'aria, odore di polvere da sparo. Che sopravvivva, naturalmente, il migliore.
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sabato 7 settembre 2013

Oggi e domani

"Tra imposte, tasse e contributi - ha calcolato la Cgia, l'associazione veneta degli artigiani - ogni italiano, nel 2013, avrà versato, in media, 11.629 euro".
Il Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha annunciato da parte sua - al "Forum Ambrosetti" di Cernobbio - che a ottobre tutto cambierà. La speranza è che questo tutto cambierà finalmente in meglio.
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Sorella crudele

"Per favore - ha chiesto il Ministro per l'Integrazione, la pd Cécile Kyenge - non chiamatemi più con il nome acquisito dopo il mio trasferimento in Francia, ma con il mio nome congolese di origine e, cioè, Kashetu".
Per ribadire orgogliosamente le proprie origine etniche? Può darsi. Oppure - chissà - per nascondere pudicamente le proprie origini familiari dopo che la sorella Kapya è stata addirittura rinviata a giudizio, proprio in questi giorni, per avere picchiato violentemente una ragazza albanese, per ragioni razziali, e averle gridato in faccia: "Tanto io ho le spalle ben coperte". Povera Kashetu ex Cécile Kyenge la quale, da quando ha assunto il suo ruolo di Ministro, ha sempre predicato, giustamente, contro ogni violenza e ogni discriminazione razziale. Povera Kashetu, sì, anche se le colpe di una sorella non possono ricadere su un'altra sorella.
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I rossi di Nunzia

"Con il tempo - ha confessato il Ministro dell'Agricoltura, la pdl Nunzia De Girolamo - ho imparato ad apprezzare di più i rossi".
Immediato sconcerto di Angelino Alfano e di Daniela Santanché. Che il Ministro De Girolamo, però, ha subito dissolto. "Tranquilli - ha specificato - mi riferivo soltanto ai vini". Ah, beh...
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La grandezza di Cameron

"Altro che isoletta come ci ha definito il presidente russo, Vladimir Putin - si è indignato il primo ministro inglese, David Cameron - noi abbiamo vinto fascismo e schiavitù e inventato tutti gli sport".
Un David Cameron perfettamente in sé non avrebbe vantato così platealmente il terzo supposto merito della Grande Bretagna. O, perlomeno, non lo avrebbe accostato agli altri due veramente veri e, soprattutto, seri.
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Forza Lupi

"Viste le fibrillazioni politiche del momento - ha deciso il Ministro del Trasporti, il pdl Maurizio Lupi - non andrò a New York, quest'anno, per partecipare alla tradizionale maratona".
Il Ministro Lupi, tuttavia, non ha smesso di allenarsi. Non solo perché si augura di poter partecipare alla maratona di Boston, nell'aprile 2014, a fibrillazioni - come lui spera - superate. Ma anche perché - per poter superare queste fibrillazioni "antimaratona" - gli toccherà correre, intanto, tra i nidi dei falchi e i nidi delle colombe pdl e pd per cercare di ricompattare tutti su una linea di dignitosa coerenza. Forza Maurizio, Forza Lupi per allontanare i tempi cupi...
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giovedì 5 settembre 2013

Marte e il Parlamento

"Nel ricevere al Quirinale i neosenatori a vita - si è saputo - il fisico Carlo Rubbia ha spiegato Marte al Presidente Napolitano e il Presidente Napolitano ha spiegato il Parlamrnto al fisico Carlo Rubbia".
Sarebbe interessante sapere se, dopo la spiegazione, sia rimasto più impressionato il Presidente Napolitano o il fisico Carlo Rubbia.
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Scandalo quiz

"All' Università "La Sapienza" di Roma  - in alcune aule - sono state scambiate le buste con i quiz d'ammissione alla facoltà di biologia: i candidati, invece di trovare quelli inerenti la loro materia, si sono visti davanti i quiz per l'ammissione a psicologia".
Alla faccia della serietà accademica. Ora, però, la speranza è che non vengano scambiati i quiz da sottoporre, lunedi e martedi prossimi, ai candidati medici e ai candidati architetti. Che, insomma, ai candidati medici non venga chiesto di rispondere come si realizza un ponte in cemento armato e ai candidati architetti come si realizza un "by pass" coronarico.
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Pippo e Dario

"Pippo Civati - nel commentare l'improvviso passaggio di Dario Franceschini nelle file di Matteo Renzi - ha ricordato che il sindaco di Firenze lo ha sempre chiamato il "vicedisastro" del Pd e si è quindi chiesto se, ora, diventerà il "vicedisastro" di lui".
Ma Pippo Civati è andato ancora più in là. Creando un significativo neologismo, ha definito Dario Franceschini un autentico "paraguru".
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I gatti di Mirabello

"Alla tradizionale "Festa tricolore" dei reduci An a Mirabello - era stata la previsione - parteciperanno quest'anno, ormai, quattro gatti".
Non è stato neppure così: essendosi vergognato di intervenire Gianfranco Fini, i gatti, alla fine, sono stati appena tre.
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Quell'onorevole porno

"Dal maggio 2012 ad oggi - è stato scoperto - i parlamentari inglesi hanno visitato 300 mila volte, durante i lavori in aula, siti porno e simili. Una frequenza, cioè, di 850 al giorno".
Dio salvi la regina, certo. Ma anche il suo Parlamento.
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mercoledì 4 settembre 2013

Il "sottile" alla Corte costituzionale

"Il giudice costituzionale in scadenza Franco Gallo - secondo indiscrezioni filtrate dal Quirinale - dovrebbe essere sostituito, entro la metà del mese, da Giuliano Amato".
Da quel Giuliano Amato, quindi, al quale da tempo è statao attribuito, più o meno appropriatamente, l'appellativo di "dottor sottile". Al di là del fatto se Giuliano Amato verrà effettivamente chiamato quale nuovo giudice della Corte costituzionale, sarebbe in ogni caso più corretto, almeno storicamente, definirlo "dottor sottile 2". Perché il primo ad essere  definito con l'appellativo di "dottor sottile" è stato nel Medioevo, per i suoi studi filosofici e teologici particolarmente dotti, lo scozzese filosofo e teologo dei frati minori francescani Duns Scotto. Anche i "dottori sottili" dunque, come i protagonisti nel racconto di Stephen King, "A volte ritornano". Magari senza saio e con qualche studio più modesto.
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Se l'Imu non esenta il Centro per le leucemie infantili

"Il Governo - si è indignato Gian Antonio Stella, giustamente sul "Corriere della sera" - ha scoperto di poter fare a meno dei quattro miliardi e passa degli introiti dell'Imu sulla prima casa anche degli italiani un po' più ricchi, ma di non poter invece rinunciare ai quattro milioni e passa a carico degli enti, delle asociazioni, dei laboratori di ricerca".
Indignazione più che giusta. Supportata - ed è soltanto un esempio - dal fatto che la "Torre di ricerca" di Padova, il centro specializzato nello studio delle leucemie infantili, finirà per pagare complessivamente, quest'anno, 73 milioni di euro. Che qualche migliaia di bambini muoiano pure, dunque, per mancanza di terapie sempre più valide. Ma che molti italiani un po' più ricchi continuino a vivere, allegramente, senza problemi. E questo non è lacrimoso pietismo. Questa non è facile retorica. Questa è la scontata denuncia di uno scandalo intollerabile.
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