"Per favore - ha chiesto il Ministro per l'Integrazione, la pd Cécile Kyenge - non chiamatemi più con il nome acquisito dopo il mio trasferimento in Francia, ma con il mio nome congolese di origine e, cioè, Kashetu".
Per ribadire orgogliosamente le proprie origine etniche? Può darsi. Oppure - chissà - per nascondere pudicamente le proprie origini familiari dopo che la sorella Kapya è stata addirittura rinviata a giudizio, proprio in questi giorni, per avere picchiato violentemente una ragazza albanese, per ragioni razziali, e averle gridato in faccia: "Tanto io ho le spalle ben coperte". Povera Kashetu ex Cécile Kyenge la quale, da quando ha assunto il suo ruolo di Ministro, ha sempre predicato, giustamente, contro ogni violenza e ogni discriminazione razziale. Povera Kashetu, sì, anche se le colpe di una sorella non possono ricadere su un'altra sorella.
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