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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 26 settembre 2013

Il pubblico ministero e le campane

"Il Capo dello Stato - ha insistito il pubblico ministero Nino Di Matteo  - deve venire a deporre come teste, in quest' "aula bunker" dell' "Ucciardone" a Palermo, nel cosiddetto processo "Stato-mafia"".
Il Consiglio di Stato si era già pronunciato per il no, ma il pubblico ministero Nino Di Matteo non se n'è curato e, ora, ha rinnovato la sua clamorosa richiesta. Obiettiva, determinante e irrinunciabile insistenza per il buon proseguimento del procedimento penale, comunque, o - come già accaduto a qualche altro pubblico ministero - soltanto più o meno inconscio desiderio di pubblicità? Se fosse la seconda ipotesi, il pubblico ministero Nino Di Matteo sarebbe un po' da capire. Ha lasciato detto - tanto per citare a caso - il celebre attore e regista francese Sacha Guitry: "Anche Dio crede nella pubblicità: ha messo campane, infatti, in ognuna delle sue chiese".
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