"Lo Stato sta muovendosi - incaricato il Ministero dell'Economia - per l'acquisto di 480 nuove "auto blu" (spesa dieci milioni di euro)".
Ma il Formez (Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento della pubblica amministrazione) non ha ribadito, anche di recente, che il parco "auto blu" è già a quota 60 mila e che, inoltre, altre 800 giacciono inutilizzate nei "garages blu"? Sì, lo ha ribadito. E, allora, come spiegare questo nuovo acquisto di 480 nuove vetture cosiddette di rappresentanza? Come spiegarlo, soprattutto, nel momento in cui gli italiani continuano ad essere chiamati ai più duri e spesso drammatici sacrifici? E, proprio per addolcire le amare pillole fatte ingerire anche ai meno abbienti, era stato invece assicurato che, tra i tagli, ci sarebbe stato proprio quello delle "auto blu"? Il Governo, subito sotto schiaffo al diffondersi della notizia, ha cercato di spiegarlo così: "Avere bandito la gara d'appalto non significa l'automatico acquisto delle vetture". Peccato però che, dopo il bando di gara pubblicato il 24 gennaio scorso, l'8 marzo siano state aperte le buste dei concorrenti alla gara. Aperte tanto per aprirle? E anche aprire le buste non significherebbe, per il Governo, l'automatico acquisto? Beh, certo, uno bandisce le gare d'appalto tanto per bandirle. Tanto per passare il tempo. Magari per gioco. E su, via...
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