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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 16 aprile 2012

Contraddizioni per niente sagge

"...Com'erano andati in barca - basta leggere un emendamento al disegno di legge sulla semplificazione fiscale - quando avevano proposto e convinto il Senato a votare una tassa da applicarsi alle borse di studio eccedenti gli 11.500 euro annui e che avrebbe colpito, con particolare danno, quei 25 mila dottorandi e medici in formazione i quali costituiscono - come tutti sanno - la linfa dei reparti ospedalieri pubblici".
Questo emendamento, per fortuna, è stato cancellato proprio oggi alla Camera e, però, resta sgradevole il fatto che il Governo, il quale continua a non occuparsi come dovrebbe dei grandi patrimoni, continui invece ad infierire sulle retribuzioni anche minime. E, mentre non fa che promettere un suo grande impegno nei confronti dei giovani, intanto non si è vergognato di proporre una incredibile stangata per quei pochi che oltretutto - con una retribuzione di appena oltre i 950 euro al mese - gli permettono di non fare il crac definitivo in settori come, ad esempio, la sanità pubblica. Questa volta - onore al merito - i parlamentari della Camera, cancellando l'emendamento "uccidiborsedistudio" si sono dimostrati più saggi del Governo dei saggi e più umani dell'Elsa piangente.
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