Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 30 aprile 2014

"Forza Italia", Pd e finanziamento pubblico

"Il partito di Renzi e il partito di Berlusconi - hanno fatto sapere l'ex tesoriere del Pd, Ugo Sposetti, e Sergio Boccadentro di "Sinistra Ecologia Libertà" - mentre hanno votato per ridurre il finanziamento pubblico ai partiti dal 2017 in Italia, hanno invece votato per un aumento del finanziamento, sempre dal 2017, in Europa".
Ma allora, in "Forza Italia", quello che fa la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra e, nel Pd, quello che fa la mano sinistra non sa quello che fa la mano destra? O, in tutti e due i partiti, tutte e due le mani sanno come si fa a non rimanere senza soldi pubblici?
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Il bugliolo sarebbe stato peggio

"Silvio Berlusconi - secondo alcune informazioni riservate - si sarebbe recato a Cesano Boscone per esporre, ai dirigenti dell'Istituto "Sacra Famiglia" dove dovrà andare per scontare i servizi sociali al posto del carcere, alcune sue esigenze".
Quali? Avere, per quelle quattro ore alla settimana in cui dovrà essere presente, un ufficio tutto suo, ma, soprattutto, un bagno tutto suo. I dirigenti dell'Istituto "Sacra Famiglia" però, con cortese fermezza, gli avrebbero risposto essere due cose impossibili. E Silvio Berlusconi non ci sarebbe rimasto bene. Anche perché lui continua a non voler capire e a ritenere il suo recarsi quattro ore la settimana all' Istituto "Sacra Famiglia" di Cesano Boscone come un suo "volontariato" e non come una sua espiazione di condanna. E dunque, tra l'altro, ad essere in diritto di avere un ufficio di rappresentanza e, soprattutto, di non doverla andare a fare dove vanno a farla i "volontari veri" e i ricoverati. Ma Silvio Berlusconi dovrebbe ringraziare Dio: il bugliolo del carcere sarebbe stato molto, molto peggio.
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I "lager" e Berlusconi, le stragi naziste in Italia e la Germania

"Per i tedeschi - ha fatto male a generalizzare, in uno dei suoi ultimi interventi, Silvio Berlusconi - i "lager" non sono mai esistiti".
Per i tedeschi tutti, infatti, non è vero. Per i tedeschi tutti, però, è vero che non sono mai esistiti gli eccidi di Cefalonia, di Marzabotto, delle Fosse Ardeatine, di Sant'Anna di Stazzema? Considerando che nessuno di loro si è mai scandalizzato per il fatto la sua Germania stia continuando a non risarcire le famiglie delle vittime di quegli eccidi, sembrerebbe di sì. Ma, allora, che la storia si studi tutta. E che le indignazioni, legittime, non siano soltanto parziali. Soltanto, oltretutto, quando fanno politicamente comodo.
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Un'impresa da "marines"

"Riformare la Pubblica amministrazione - ha ripetuto il "premier" Matteo Renzi a "Porta a porta" - è una impresa tale che ci vorrebbero magari i "marines"".
Verissimo. E, allora, avanti con i figurati "marines" di casa nostra. Con l'augurio, però, che non siano perfino necessari i cacciabombardieri "F35" da acquistare in casa Usa.
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Pina da onorevole a modella

"A me - ha insistito l'onorevole Pina Picierno - 80 euro bastano per fare la spesa quindici giorni".
Forse, una volta terminato il mandato parlamentare, l'onorevole Picierno vuole fare la modella. E, quindi, ha cominciato a fare la dieta dimagrante.
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Empy dopo Dudù

"La signora Elsa Monti - come appare in un servizio del settimanale "Chi" - si sta facendo vedere in giro, ultimamente, con quel barboncino Empy che, durante una puntata de "Le invasioni barbariche", la conduttrice Daria Bignardi regalò a suo marito allora "premier"".
Come mai questo improvviso ritorno del barboncino Empy? Per un suo attacco di gelosia nei confronti del barboncino Dudù sempre più, ormai, all'onore delle cronache? Oppure, ritenendo forse che la politica italiana sia oggi in mano ai cani, l'ex "premier" Mario Monti sta sperando che la discesa in campo - e in strada - del suo Empy riesca a fargli migliorare quei sondaggi che danno "Scelta europea" appena al 2,5% e, dunque, molto al disotto della soglia per andare a Bruxelles?
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martedì 29 aprile 2014

Le partite di Renzo

"Sono incavolato (ma lui non ha usato il termine incavolato) - così il "premier" Matteo Renzi conversando, con la sua scorta, a piedi da Palazzo Chigi a Palazzo Madama - perché, avendo tirato fuori la questione della "par condicio", non mi faranno giocare, il 16 maggio, la "partita del cuore"".
In questo periodo, però, il "premier" Matteo Renzi ha ben altre partite da giocare. Fuori casa, ma anche in casa. Forse è meglio che si concentri su quelle e per quelle si alleni.
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Il telefono senza riposo di Pina Picierno

"Da quando l'onorevole Pina Picierno ha sostenuto - in una intervista a "Fanpage.it" - che gli 80 euro mensili garantiti dal "premier" Renzi, a chi denunci un'Irpef inferiore a 26 mila euro annui, significhino non una mancia, ma fare la spesa per ben due settimane, il suo telefono non smette di squillare un secondo".
Chi le telefona? Tutti quelli i quali vorrebbero conoscere l'indirizzo dei negozi e dei supermercati dove, con 80 euro, l'onorevole Pina Picierno va a fare la spesa per ben due settimane.
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Primi per i giorni di festa

"I giorni festivi non lavorativi - facendo un raffronto tra i Paesi più industrializzati - sono sei nel Regno Unito, nove in Francia e in Germania, dieci in Spagna e negli Stati Uniti, ma ancora tredici in Italia".
Buone feste a tutti, allora. Per qualcuno, certamente, ad aragoste e "champagne". Per qualcun altro, certamente, a panino e mortadella con gassosa. Per l'Italia, certamente, a pizza e fichi.
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Il postino suona due volte, ma a Palazzo Chigi

"A Palazzo Chigi - da ieri - si stanno cercando dieci persone con i requisiti adatti per gestire l'enorme afflusso di posta recapitata, ogni giorno, al "premier" Matteo Renzi".
E' più che giusto - e fa anche piacere - che al "premier" Matteo Renzi venga recapitata tanta di quella posta, ogni giorno, da dover avere bisogno di dieci addetti alla sua corretta gestione. Sarebbe tuttavia più che giusto - e farebbe anche piacere - se la posta, oltretutto in quantità ben inferiore, venisse recapitata, ogni giorno, anche ai cittadini i quali non sono né "premier" né, presumibilmente, con altre cariche istituzionali. I quali "cittadini qualunque", invece, ricevono ormai la loro posta - comprese le bollette in scadenza - perfino ogni sette, dieci, quindici giorni. E ricordano con nostalgia, ma anche con rabbia, quando il postino suonava perfino due volte. Tutti i giorni. E per tutti i destinatari.
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Solo 350 metri quadrati

"Non è vero - si è adirato l'ex segretario di Stato Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone - che andrò ad abitare in un appartamento di 700 metri quadrati".
Dove andrà, allora, ad abitare? "In un appartamento sempre in Vaticano - ha voluto precisare - ma di 350 e non di 700 metri quadrati". Beh, in effetti, molto diverso. In un appartamento non dieci volte, ma solo cinque volte più grande di quello ove risiede il Papa. E che, fuori delle mura vaticane, farebbe la felicità non di un solo cardinale, ma di almeno cinque famiglie con padre, madre e figli. Amen.
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Il pericolo della fuga già avvenuta

"I giudici del Tribunale del riesame - a Palermo -  hanno respinto il ricorso contro l'arresto di Marcello Dell'Utri  in quanto sussisterebbe un suo pericolo di fuga".
Ma Marcello Dell'Utri non li ha già preceduti, una ventina di giorni fa, fuggendo in Libano dove continua ad essere amorevolmente coccolato in una clinica di Beirut?
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lunedì 28 aprile 2014

I boschi d'oro della Calabria

"Mantenere un ettaro di bosco - il dato è stato tratto da una tabella pubblicata da "Panorama" del 9 aprile scorso - in Veneto costa 65 euro, in Calabria 579".
Come mai? In Calabria, forse, gli alberi dei boschi sono d'oro. Oppure sono d'oro gli stipendi dei forestali. O le "mazzette" di certi amministratori comunali, provinciali e regionali. Sia come sia, comunque, intollerabile. Ma, allora, perché viene tollerato?
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Beppe e la speranzosa "marcia su Roma"

"Se il "Movimento 5 stelle" sarà votato come primo gruppo politico alle europee... Napolitano dovrà dimettersi... potrebbe ritirarsi a Cesano Boscone, località dove potrà incontrare con tutto comodo, una volta la settimana, il noto pregiudicato quasi meglio di adesso che deve farlo scomodare al Quirinale... Quanto a Renzi non c'è una sua politica, c'è questo ragazzotto che va in giro per tg a dire cavolate (lui non ha detto cavolate), ma non ha una politica, non ha coperture".
Dall'ultimo "post" sul sito di Beppe Grillo, il "leader" il quale ambisce ad amministrare l'Italia e gli italiani. In speranzosa attesa di guidare, evidentemente, la seconda "marcia su Roma".
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Amministrative parziali 1

"In occasione del rinnovo dell'Amministrazione comunale di Torano - ha pubblicato il quotidiano "La Provincia di Sondrio" - il Pd non ha messo nella lista comune con "Sinistra Ecologia Libertà", perché non "valtellinese doc", il medico Vicky Tsimanga, nato sì in Congo, ma cittadino italiano ormai da decenni".
Un evidente episodio di razzismo che, seppure i dirigenti provinciali del Pd di Sondrio hanno cercato di mascherare con altre motivazioni, resta e resta grave. Come grave resta l'assordante silenzio, sull'episodio, dell'ex Ministro Cecilia Kyenge, nota paladina - evidentemente solo a parole - dello "ius soli" e, in generale, dei principi democratici in tema di immigrazione e di cittadinanza.
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Amministrative parziali 2

"A Sant'Angelo del Pesco in provincia di Isernia, ad Aquila d'Arroscia in provincia di Imperia e a Locatello nel Bergamasco - dove si sarebbero dovute rinnovare le Amministrazioni comunali - non si è candidato alcuno a sindaco, non è stata presentata alcuna lista e, così, si dovrà procedere al commissariamento".
I giornali hanno pubblicato il tutto in una "breve" o in una "notizia di colore". Ma il fatto, invece, avrebbe avuto diritto ad uno spazio adeguato e di essere trattato senza sorrisetti divertiti. Il fatto, a ben considerarlo, è, in effetti, una ulteriore e preoccupante testimonianza di una progressiva disaffezione nei confronti della politica e di una progressiva sfiducia nelle istituzioni. Il che, in una democrazia, dovrebbe preoccupare. E non essere considerato, dall'alto, come un semplice spattacolino di periferia.
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Modestamente Vasco

"In Italia - ha detto, in una intervista, il "rocker" Vasco Rossi - non vedo un altro me. Io sono il numero uno, il numero due, il numero tre. E, per il quarto posto, là dietro c'è una grande "bagarre"".
Il prossimo album del "rocker" Vasco Rossi, forse, avrà come titolo "My modesty" ("La mia modestia").
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domenica 27 aprile 2014

Delicatezze europee

"Ad un Silvio Berlusconi - il quale se n'è uscito provocatoriamente affermando che, per i tedeschi, i "lager" nazisti non sono mai esistiti - il presidente del Parlamento europeo, il tedesco Martin Schulz, ha subito risposto che "di Berlusconi non parla perché non si occupa di servizi per gli anziani" e poi, attraverso il suo ufficio-stampa, che "l'Europa è sinonimo di pace e di solidarietà tra i popoli e questo non sarà minacciato dalle stupide parole di Berlusconi".
Pan per focaccia, dunque. Anche se il vicepresidente del Parlamento europeo, l'italiano Gianni Pittella, ha tenuto a far sapere che Martin Schulz è ormai "stufo di commentare Berlusconi". E, allora, i casi sono due. O il vicepresidente Pittella non sa o non legge quanto dichiara il suo presidente Schulz. Oppure ritiene che Schulz, "stufo di commentare Berlusconi", abbia deciso di andare oltre i semplici commenti. Una considerazione generale, comunque: povera Europa.
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La resa del colonnello Poletti

"Non sono disposto a far restare in Italia le imprese ad ogni costo - ha dichiarato, in una intervista al "Sette" del "Corriere della sera", il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - Se hanno intenzione di danneggiare lavoratori, territorio e ambiente, possono andare altrove".
Mai drappo di resa, dall'inizio del mondo ad oggi, è stato così clamorosamente bianchissimo e grandissimo. Ma come intenderà reagire il generale di corpo d'armata, Matteo Renzi, a questo alzare le mani, di fronte al nemico, del suo colonnello Giuliano Poletti? Fucilarlo per alto tradimento, per carità, no. Ma come?
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Silvio, Francesca e San Gennaro

"Con un Renzi così onnipresente sui teleschermi - continua a lamentarsi o a mettere le mani avanti Silvio Berlusconi - se alle prossime europee dovessimo arrivare al 20%, dovremmo accendere un cero".
Ecco perché, allora, la fidanzata partenopea Francesca è corsa, qualche giorno fa, a Napoli. Lei, donna d'azione e intraprendente al massimo, ha pensato che sarebbe stato invece meglio, magari per impetrare anche qualcosa in più del 20%, accendere un cero prima piuttosto che dopo. E, così, ecco quel grosso cero che ha cominciato ad ardere, da qualche giorno, davanti a San Gennaro.
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Dudù, Nicola e Daniele

"Nemmeno Dudù - si è ascoltato nelle telefonate intercettate a Nicola Cosentino - è favorevole alla mia candidatura alle europee. Nemmeno Dudù mi vuole più bene".
Nicola Cosentino, poi arrestato un mese fa con l'accusa di "estorsione aggravata da finalità mafiose", potrebbe comunque consolarsi - e farsene una ragione - con un fatto che non tutti sanno. Che cioè, fin dal primo giorno in cui è entrato nello stato di famiglia di Silvio, Dudù ha sempre abbaiato contro e cercato di aggredire quel Daniele Capezzone amatissimo, invece, da Berlusconi.
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sabato 26 aprile 2014

Dai "100 metri piani" ai "110 ad ostacoli"

"Sul nuovo Senato - ha fatto sapere il Ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi - noi stiamo lavorando per il 25 maggio, ma una o due settimane in più non sarebbero un dramma".
E' vero: non sarebbero un dramma. Sarebbero la testimonianza, però, di quanto Matteo Renzi si sia illuso, ingenuamente o presuntuosamente, che la sua potesse essere una "100 metri piani" da primato e non una "110 metri ad ostacoli". Spesso, oltretutto, con ostacoli più alti di quelli regolamentari.
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L'importanza delle amicizie giuste

"Marta Dassù - hanno voluto sottolineare, in una interrogazione, cinque deputati di "Sinistra Ecologia Libertà" - va dimissionata dalla carica di consigliere di amministrazione di "Finmeccanica" perché la sua nomina è avvenuta in violazione dell'articolo 2 della legge 215 del 2004 sul conflitto di interessi".
Che cosa dice l'articolo 2 di questa legge? Dice, testualmente anche se ampollosamente, che l'incompatibilità "perdura per dodici mesi, dal termine della carica di Governo, nei confronti di enti di diritto pubblico, anche economici, nonché di società aventi fini di lucro che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta". E, in effetti, non solo per Marta Dassù non sono trascorsi ancora dodici mesi da quando ha lasciato la sua carica di viceministro degli Esteri nel Governo Letta, ma, essendosi in tale carica occupata specificatamente di sicurezza e di difesa, è in palese conflitto di interessi con quella "Finmeccanica" il cui "core business" sono proprio i sistemi di sicurezza e di di difesa di cui è "leader" mondiale. "L' "Antitrust"- ha subito risposto, cercando di sistemare la questione, Marta Dassù - ha già deliberato sulla mia nomina in "Finmeccanica"". Peccato, però, che all' "Antitrust" abbiano fatto sapere che non ci sono state, invece, delibere in merito. E allora? Allora perché l'articolo 2 della legge 215 del 2004 sul conflitto di interessi è stato fatto giustamente valere bloccando la consulenza a "Finmeccanica" dell'ex Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e non si sta facendo ingiustamente valere nei confronti dell'ex viceministro Marta Dassù? Questione - c'è stato qualche mormorio nei corridoi di Montecitorio e di Palazzo Madama - questione soltanto di amicizie. Marta Dassù, evidentemente, ha quelle giuste. Giampaolo Di Paola no.
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L'ultima del ferroviere Moretti

"Mauro Moretti - è la notizia - si sta congedando dalla guida delle "Ferrovie dello Stato", per andare ad amministrare "Finmeccanica", con un piano industriale che prevede il reperimento di 150 milioni da utilizzare, in particolare, per l' "Alta velocità"".
D'accordo che le "Ferrovie dello Stato" devono sempre più rafforzarsi per vincere la concorrenza aerea e quella su rotaia del montezemoliano "Italo", ma, proprio perché un servizio dello Stato, dovrebbero anche preoccuparsi di quella velocità tutt'altro che alta e di quei convogli (il cui rosso è soltanto quello dei gabinetti fuori uso) a servizio - anzi a disservizio - di centinaia e centinaia di studenti e di lavoratori pendolari quotidiani. O il profitto è profitto e nessuno rompa le scatole?
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Quei certi vigili urbani di "Roma capitale"

"Il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti - il quale, come noto, è uno dei pochi i quali hanno autonomamente rinunciato all' "auto blu" - si è avviato in moto, verso piazza Venezia, per rappresentare Montecitorio alla celebrazione del 25 aprile".
All'ingresso di piazza Venezia, però, i vigili urbani lo hanno bloccato e, quando hanno saputo chi fosse e perché fosse lì, non si sono tuttavia scomposti: "Qui - si è sentito dire il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti  - possono passare soltanto le "auto blu" e lei, con la sua moto, dunque no". "Se vuole - gli è stato tuttavia concesso -  può continuare a piedi". Come sarebbe bello, se certi vigili urbani di "Roma capitale", invece di esibirsi come strafottenti o come "usi ubbidir tacendo" alle disposizioni più assurde, si esibissero nel regolare il traffico agli incroci più caotici e nell'elevare le contravvenzioni alle auto in sosta, anche in terza fila, davanti a certi esercizi commerciali.
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Le due facce dell'Arabia Saudita

"Una giovane saudita - a Riad - è stata condannata a 150 frustate e ad otto mesi di carcere perché ha osato sfidare il vecchio divieto di guidare un'auto in quanto donna".
L'Arabia Saudita, non c'è dubbio, è un Paese modernissimo per i suoi palazzi e i suoi centri commerciali anni 2014, ma, purtroppo, ancora vecchissimo per certe sue leggi e certe sue tradizioni anni 1014 e giù di lì. In pieno, cioè, Alto Medioevo.
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venerdì 25 aprile 2014

25 aprile chi?

"Oggi - è stato chiesto ad un campione di 50 giovani - che giorno è?"
Le risposte: 10 "boh", 22 "venerdì", 10 "qualche cosa legato all'ultima guerra", 8 "la liberazione dal fascismo". Sarebbe bene che l'anniversario della Liberazione, da cui rinacque la democrazia in Italia e per cui tanti italiani si immolarono, non si esaurisse, ogni anno, nelle solite celebrazioni retoriche, ma ne fosse illustrato seriamente ai giovani  l'alto significato e l'alto valore. Perlomeno nelle scuole.
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I "ponti" di Matteo

"Matteo Renzi - come da lui richiesto - si incontrerà, domani al Quirinale, con il Capo dello Stato".
Matteo, Renzi, dunque, salterà il "ponte vacanziero". Ma forse lo farà, considerato come si stanno mettendo certe cose in Parlamento e anche nel suo partito, per farsi dare una mano a non saltare dal "ponte di Palazzo Chigi".
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Quel miliardo per infrazioni da pagare all'Europa

"L'Italia - ha voluto ricordare "L'Espresso" - è, fra ii Paesi dell'Unione europea, quello che ha in corso il maggior numero di procedure di infrazione: esattamente 114".
Ma quanto costa, forfettariamente, la somma che l'Italia deve pagare per ogni infrazione? Senza contare le penalità di mora (che oscillano fino a 22 mila euro al giorno) ben 9 milioni e 920 mila euro. Il  che significa (sempre senza contare le penalità di mora) un miliardo e 140 milioni di euro. Assolutamente pazzesco. Anche se nessuno se ne preoccupa. Sia programmando di pagare le infrazioni passate sia evitando di incorrere in infrazioni future. Ma tanto che cosa importa? Quando un giorno si dovrà per forza pagare queste infrazioni, magari si aumenterà l'accisa sulla benzina. E buon viaggio all'ennesima vigliaccata.
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L'assessorato pugliese con le orecchie d'asino

"L'assessore al turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli, ha invitato - il giorno in cui ha tenuto una conferenza-stampa per illustrare l'accordo raggiunto con l'obiettivo di far arrivare ottomila turisti austriaci - anche molti amministratori locali. Come quelli di Bari, Lecce, Taranto, Brindisi e, anche, di Alberobello, Castellaneta, Ginosa e Martina Franca".
Ma perché no quelli di  Foggia e qualcuno di quel Gargano che, pure, è un territorio dei più turisticamente gettonati? E perché sì, invece, quelli di una Matera che non sta in Puglia, ma in Basilicata? L'episodio, tra l'altro, fa il bis con un altro simile avvenuto, lo scorso febbraio, alla "Borsa internazionale del turismo" quando fu esposta una maxi-cartina che non comprendeva però, nientemeno, le famose Isole Tremiti. Forse sarebbe il caso, a questo punto, che il Governatore Niki Vendola programmasse dei corsi serali, in geografia, per il suo assessore al turismo e per gli altrettanto somari dipendenti.
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...Come Magdi Cristiano Allan

"Ma anche Magdi Cristiano Allan - se si osservano i suoi manifesti elettorali - dovrebbe andare a frequentare, con urgenza, un corso serale".
Che cosa c'è che non va nei suoi manifesti? Un particolare che non è da poco e, cioè, la riproduzione dell'Italia senza la Sardegna e la Sicilia. Lui è di nascita egiziana, certo, ma questo non lo esonera da uno zero spaccato in geografia. Ed è certo che, se Daniela Santanché dovesse un giorno candidarsi per caso in Egitto, non lo riprodurrebbe escludendo Sharm el-Sheikh.
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giovedì 24 aprile 2014

I conti della Corte dei conti

"Già dodici magistrati della Corte dei conti - secondo il settimanale "Panorama" in edicola - avrebbero chiesto di andare in pensione prima che si concretizzino i tagli giustamente programmati dal Governo sia agli stipendi che ai trattamenti di quiescenza".
Un fatto, a questo punto, è certo: i magistrati della Corte dei conti sono evidentemente bravissimi. Specialmente a fare i conti propri.
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Il Toti che gode

"Se alle prossime europee "Forza Italia" arriverà al 20% - ha detto il consigliere politico di Belusconi, Giovanni Toti - sarà da considerare un successo".
Realista Giovanni Toti. Dice, d'altra parte, il saggio: "Chi si contenta gode".
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Quel Chicco su "La 7"

"Enrico Chicco Mentana - bacchettato dall' "Agcom" per avere dato eccessivo spazio, su "La 7", al "premier" Renzi rispetto ad altri politici - ha risposto, piccato, che l' "Agcom" è insipiente e che la legge sulla "par condicio" è stupida".
Ma, allora, per fortuna che c'è l' Enrico che da solo affronta il nemico. Quel nemico che, però, lui ha scoperto soltanto adesso che ha sparato contro di lui. Un Chicco di obiettività in più e un Chicco di megalomania in meno, su "La 7", non ci starebbero proprio male.
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Uomini e no

"Quello che ho affidato a "La Stampa" di Torino - ha voluto precisare l'ex ministro berlusconiano Sandro Bondi - voleva essere solo una seria riflessione per contribuire al rafforzamento di "Forza Italia". Mi dispiace che sia stata male interpretata".
L'onorevole Sandro Bondi, per carità, è nel suo pieno diritto di fare marcia indietro - per qualche motivo - e rimangiarsi tutte le chiarissisme ed inequivocabili critiche mosse a "Forza Italia" su "La Stampa" di Torino. Ma non ha alcun diritto di ritenere, irrispettosamente, che la gente sia stupida. Oppure - chissà - l'onorevole Sandro Bondi non l'ha fatto apposta. Tanto raffinato poeta, magari è un prosatore così somarissimo da non rendersi nemmeno conto di quello che scrive. Sandro Bondi, comunque, altro che "A Silvio". Meglio - sembrerebbe - "Uomini e no".
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La galera di Erri De Luca

"Sono disposto - ha fatto sapere lo scrittore Erri De Luca - a finire perfino in galera pur di sabotare l' "Alta velocità" in Val di Susa".
Si potrebbe però chiedere allo scrittore Erri De Luca, rifacendosi proprio ad una sua pubblicazione a qiattro mani con il biologo Paolo Sassone, ma davvero "Ti sembra il caso?"
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Gino Strada e Giovanni Giolitti

"Una follìa - ha giudicato il fondatore di "Emergency", Gino Strada - impedire a Matteo Renzi di giocare la "partita del cuore" in favore della mia associazione umanitaria".
Gino Strada avrebbe avuto tutte le ragioni, se a Matteo Renzi fosse stato impedito di giocare la partita - per dire - il 16 gennaio scorso o il 16 giugno prossimo. Non ha alcuna ragione, invece, considerato che Matteo Renzi avrebbe inteso giocare la partita il 16 maggio prossimo, nove giorni prima delle elezioni europee, e, dunque, in pieno regime di "par condicio". A meno che Gino Strada, tra un lodevolissimo intervento umanitario e l'altro, non abbia per caso trovato, in qualche libro, la celebre frase pronunciata, circa un secolo fa, da Giovanni Giolitti: "Le leggi per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano". O vanno addirittura ignorate?
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Le due pizze di Silvio

"Alla pizzeria "Pregiata" di Cesano Boscone - ha pubblicizzato il suo titolare, Leo Frontino - c'è nel "menù", già, la "pizza berlusconiana"".
"Perché - ha spiegato il pizzaiolo Leo Frontino - Berlusconi deve essere accolto, a Cesano Boscone, con i dovuti onori". E, evidentemente, anche con i dovuti odori e sapori. Oltre che la "pizza" dei giudici, comunque, la pizza di Leo Frontino. Accanto, già da subito, alla "margherita", alla "marinara", alla "quattro stagioni" e alla "capricciosa". E, dunque, con l'anima del commercio arrivata prima della persona del Silvio condannato.
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'Nduja elettorale

"Voliamo in Europa - ha lanciato lo slogan elettorale il candidato pd Mario Pirillo - e portiamo la 'nduja".
Non solo: il candidato Mario Pirillo ha poi creduto efficace aggiungere: "Io ho 68 anni, ma, grazie alla 'nduja, faccio sesso fino a otto volte la settimana". Serio, responsabile, raffinato, soprattutto politico esempio di campagna elettorale per un seggio a Bruxelles.
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Balotelli-poliziotti 1 a 0?

"Ma non avete meglio da fare - ha detto, agli agenti di polizia  i quali l'avevano fermato per un controllo sulla sua "Ferrari", il calciatore del "Milan" Mario Balotelli - che venire a identificare me?"
Mario Balotelli - piacerebbe sapere - sarà stato, dopo la faticosa identificazione, anche denunciato per oltraggio alle forze dell'ordine? Oppure, perché Mario Balotelli, no? Sarebbe invece il caso, ormai, che il ricorrente intemperante e arrogante calciatore del "Milan" ricevesse una lezione vera da qualcuno. Magari questa volta, se all'improvviso non hanno scoperto di avere meglio da fare, dagli agenti di polizia i quali hanno dovuto incassare la sua sgarbata tracotanza.
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mercoledì 23 aprile 2014

Che cosa farà Berlusconi alla "Sacra Famiglia"?

"Silvio Berlusconi - nel tardo pomeriggio di oggi - si è recato, all' "Ufficio esecuzione penale esterna" di Milano, per firmare l'accettazione delle condizioni dettate dal Tribunale di sorveglianza per l'affidamento ai servizi sociali".
Da questa sera, dunque, a casa, fra l'altro, entro le 23. A giocare - ha facoltà di scelta - con il cagnolino Dudù o con la fidanzata Francesca. E dalla prossima settimana, un giorno per quattro ore consecutive, all'Istituto "Sacra Famiglia" di Cesano Boscone per qualcosa di utile ai giovani e agli anziani disabili ricoverati. Che cosa? "Per motivarli", ha detto lui più volte. Basta che non intenda intanto motivarli a votare "Forza Italia" alle prossime europee. Perché va bene che potrà continuare a fare politica, ma, in un caso come quello, i giudici potrebbero inquietarsi anche molto.
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"A Silvio" di Sandro Bondi

"Il centrodestra - ha detto, in una intervista a "La Stampa" di Torino, l'ex ministro berlusconiano Sandro Bondi - non solo è diviso, ma è anche privo di una strategia per il futuro. Forse bisognerebbe appoggiare Matteo Renzi il quale, oggi, potrebbe riuscire ad ottenere quel cambiamento, quella modernizzazione, quella vera e propria rivoluzione liberale che gente illiberale come Fini, Casini, La Russa e Bossi hanno impedito di fare a Berlusconi".
Reazioni? Per ora queste. Il "premier" Renzi: "Macché Bondi: lui sta dall'altra parte, tranquilli, "no problem"". Alessandra Mussolini ("Forza Italia"): "In questo momento, ad evitare una pugnalata ogni giorno, o si sta nel partito o si sta fuori". Renato Schifani ("Nuovo Centro Destra"): "Lucido". Ma - ecco -  Sandro Bondi lucido dentro la  sua testa oppure sulla sua testa calva? Sarà sicuramente lo stesso Sandro Bondi a chiarirlo. Magari, da raffinato poeta qual è, in endecasillabi sciolti dedicati "A Silvio".
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Coop versus Cgil

"La Coop che continua ad insistere con l'apertura dei punti vendita anche nei giorni festivi - l'ultimo episodio a La Spezia per Pasquetta - e la Cgil che continua a dichiararsi contraria".
Un titanico scontro, dunque, tra due colossi di sinistra. Il primo, la Coop, con gli occhi e le casseforti ormai aperti, evidentemente, sulle nuove realtà di mercato. Il secondo, la Cgil, con le concezioni, oggi evidentemente antiquate, dei diritti dei lavoratori. Un titanico scontro che, fino a qualche mese fa, non si sarebbe neppure ipotizzato. Ma il mondo cammina, corre, cambia il suo volto, la sua anima, il suo pensare. Qualcuno potrebbe sospirare che, in ogni modo, non c'è più religione. Qualcun altro, però, che non c'è ancora un sindacalismo moderno.
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Il ritorno di Ciriaco l'intellettuale

Ciriaco De Mita - secondo voci più che attendibili provenienti dall'Alta Irpinia - potrebbe candidarsi, in occasione delle amministrative parziali del 25 maggio, a sindaco della nativa Nusco".
Gianni Agnelli, nel 1989, definì Ciriaco De Mita "un tipico intellettuale della Magna Grecia" e come tale, perlomeno dai suoi "fans", viene tuttora definito. E lui si ritiene quando insiste a sostenere che, a suggerirgli questa candidatura a sindaco ottantaseienne, è un fatto di assoluta razionalità. Sarà tutto da vedere, però, se i cittadini di Nusco troverebbero razionale essere governati da un quasi novantenne intellettuale della Magna Grecia. E del quale il grande giornalista Indro Montanelli, con sottilissima e perfidissima ironia, disse: "Io, però, non capisco cosa c'entri la Grecia".
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"Emergency" ha messo Renzi fuori formazione

"Nella formazione che scenderà in campo il 19 maggio prossimo, al "Franchi" di Firenze, per la "partita del cuore" in favore di "Emergency" - ha fatto sapere Cecilia, la figlia del fondatore della benemerita associazione umanitaria - ci saranno sempre le "vecchie glorie" Antognoni, Baggio e Batistuta, ma non più la "nuova gloria" Matteo Renzi".
Niente Matteo Renzi in mutande e con l'amata maglietta numero 8, dunque, a ricevere il pallone - come lui sognava - e "tic, mandarlo in porta" in diretta tv. Ma per un suo improvviso strappo muscolare? Assolutamente no. Perché, invece, l'intelligente Cecilia Strada ha capito che la discesa in campo del "premier", a soli sei giorni dalle elezioni e in diretta tv, sarebbe stato un inopportuno strappo alle norme della "par condicio". E, così, fuori dalla formazione e neppure in panchina tra le riserve. Tutt'al più, se volesse, in tuta nella tribuna d'onore. Con la bandiera di "Emergency". E alla Rai la responsabilità di riprenderlo in diretta, lì, mentre dovesse sventolarla per farsi notare.
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martedì 22 aprile 2014

Il "sì però" di Alfano

"Oltre alle opposizioni - ha dovuto constatare il "premier" Matteo Renzi - anche l'alleato "Nuovo Centro Destra" si è detto non d'accordo con il "decreto lavoro" presentato in Parlamento. E così, domani, nuovo  voto di fiducia".
E il "Nuovo Centro Destra"? "Questa volta voteremo sì - ha detto il segretario "NCD"-ministro renziano Angelino Alfano - ma al Senato se ne riparlerà". E se il "premier" Matteo Renzi dovesse appellarsi alla fiducia, sullo stesso testo, anche a Palazzo Madama, Angelino Alfano voterebbe coerentemente no oppure prevarrebbe l'attaccamento del "Nuovo Centro Destra" alle poltrone governative? Il "premier" Matteo Renzi sa già la risposta e, difatti, è molto sereno.
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"Picchì"?

"I dipendenti regionali del Veneto sono 2.500 - è stato fatto di nuovo notare - mentre quelli della Sicilia sono 20 mila".
Una differenza che si commenta clamorosamente da sé. E, comunque, Governatore siciliano Rosario Crocetta "why", "picchì"?
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"Partita del cuore" o "partita del voto"?

"Nella "partita del cuore" in favore di "Emergency" allo stadio calcistico "Artemio Franchi" di Firenze - ha programmato Matteo Renzi - Batistuta numero 9, Antognoni numero 10, Baggio numero 11, io numero 8. Loro mi passano il pallone e io, tic, lo metto in rete. Con la Rai a riprenderci in diretta tv".
Uno spettacolo, indubbiamente, simpatico ed originale. Sul quale viene a pesare, però, un particolare non di poco conto: la  "partita del cuore" con Matteo in mutande si giocherà il 19 maggio e, cioè, sei giorni prima delle elezioni. Quando Matteo, invece, dovrebbe vestire, a norma di legge, i panni della "par condicio". A meno che la Rai non riesca a programmare, per quello stesso 19 maggio, un Silvio Berlusconi di nuovo cavaliere in un concorso ippico, un Beppe Grillo al "festival della parolaccia" e un Angelino Alfano in uno slalom gigante sulle piste di Palazzo Chigi. Ma sarà difficile. E, allora, si starà a vedere se il "5 stelle" Fico della Vigilanza Rai fischierà o meno l'inizio della "partita paraventa" del 19 maggio preelettorale.
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Quella cartolina di settant'anni fa

"Il 21 agosto del 1944 - è venuto alla luce - Cesare Brocchetti scrisse una cartolina, dal campo di sterminio di Auschwitz, per rassicurare i familiarti sul suo stato di salute".
I suoi familiari, però, hanno ricevuto la cartolina soltanto in questi giorni e, dunque, dopo ben settant'anni. il tempo, cioè, che non avrebbe impiegato neppure un postino zoppo a piedi. Per fortuna, comunque, che Cesare Brocchetti fu liberato dai russi nel 1945, potè tornare a casa e i suoi familiari furono in grado di constatare personalmente che stava abbastanza bene. Molti complimenti, in ogni modo, alle Poste tedesche, alle Poste italiane o a tutte e due. Con l'augurio che si siano accorte che la guerra è finita e si siano tolto l'elmetto.
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lunedì 21 aprile 2014

Tempo di serietà sul problema lavoro

"Domani - è stato confermato - discussione in aula del decreto sul lavoro".
L'augurio è che i signori parlamentari affrontino questa discussione tenendo conto non delle loro posizioni politiche strumentali, ma  del fatto drammatico - segnalato dall'Istat - che, al 31 dicembre scorso, le famiglie senza redditi di lavoro erano un milione e 130 mila. Con un aumento, rispetto al 2012, del 18%. E con la prospettiva, in mancanza di seri e concreti provvedimenti immediati, di aumentare paurosamente quest'anno.
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Natale di Roma

"Roma ha celebrato la sua nascita - oggi - con una serie di manifestazioni, anche tra il patetito e il ridicolo, come la sfilata di centurioni e gladiatori in costume ai Fori Imperiali".
Ma Roma, purtroppo, rischia comunque di celebrare di qui a poco, se il sindaco Ignazio Marino non riuscirà a risolvere innanzitutto il problema del bilancio capitolino, anche la sua fine. E allora, chissà, potrebbero sfilare, ai Fori Imperiali, i figuranti in cappa nera della Confraternita della buona morte.
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La "persona" Dudù

"Anche i cani - ha scritto, in un articolo sul "New York Times", il neuroscenziato Gregory Berns - sono persone".
Dev'essere vero. Il Dudù di Silvio Berlusconi, ad esempio, ha un suo sito internet e un club a lui intitolato. Oltre che giocare, come un bambino, con la scorta del suo "papino". E sbaciucchiare, da play boy, perfino Francesca Pascale.
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domenica 20 aprile 2014

"Mia madre sta morendo". "Ci sentiamo dopo Pasquetta"

"Mia madre, allettata e intubata, con una grave forma di sclerosi laterale amiotropica - ha telefonato, alla Asl di Bari, un cittadino di Logorotondo - sta morendo perché si è danneggiata la cannula tracheostomica che la può tenere in vita".
E' subito partito, dalla Asl di Bari, un allarme medico per l'urgente intervento? No. Il cittadino di Logorotondo si è sentito rispondere testualmente così: "Spiacenti. Oggi è Pasqua e domani sarà Pasquetta. Ci potremo risentire martedi". A uova, salame e colomba digeriti, cioè. E tanti saluti alla signora che non può ingerire neppure l'aria ed è lì che sta per morire. E che, se poi non è morta, è perché l'ha salvata un medico privato. Sì, invece, c'è  qualcosa che si può giustamente tagliare nel settore della sanità: qualcuno come alla Asl di Bari e in altre Asl dove si verificano simili incredibili episodi.
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Il "superattico" del cardinale e il bilocale del Papa

"Con chi ce l'aveva Papa Francesco - si sono chiesti in molti - quando giovedi, davanti al clero riunito, si è scagliato santamente contro i preti "untuosi, sontuosi e presuntuosi che dovrebbero invece avere come sorella la povertà"?"
Lì per lì  - è sembrato - con quei preti in generale. Poi, però, è venuto alla luce che l'ex segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, si sta accingendo ad abitare in un superattico di settecento metri quadrati proprio accanto al bilocale di settanta metri  quadrati che ha scelto papa Francesco per la sua residenza. Alla faccia, dunque, di sorella povertà "bertoniana" e dell'autorevole esempio del "suo" Papa. Al cardinale Tarcisio Bertone, sicuramente, saranno dunque fischiate le orecchie. Ma delle sacrosanate e irate parole di Francesco, fischio per fischio, lui se n'è bellamente infischiato. E, magari, sta già pensando a come sfruttare al meglio, in obbedienza a fratello gaudio, il suo enorme superattico nelle sante notti della prossima estate. Senza fare troppo rumore, però, per non disturbare le notti di preghiera e di di riposo del suo illustre vicino.
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Contestatori non pervenuti

"Non ho affatto ricevuto alcuna lettera - si è inquietato il segretario del "Nuovo Centro Destra", Angelino Alfano - da supposti contestatori nel mio partito".
La nuova dirigenza di "Poste italiane", dunque, non ha avuto ancora il tempo materiale per normalizzare il recapito della corrispondenza. Angelino Alfano, così, potrebbe ricevere magari a Ferragosto i "non auguri" di Pasqua dei suoi quindici contestatori. Sperando, dentro di sé, che non debba essere troppo tardi.
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Quella "troika" di Grillo

"Matteo Renzi - ha scritto Beppe Grillo sul suo sito - è un "figlio di troika".
Tutto per ripetere, con la consueta raffinatezza delle sue assonanze e dei suoi doppi sensi, che il "premier" Renzi è uno che sta facendo gli interessi di tre potenze quali l' Unione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale. Una domanda, comunque, a Beppe Grillo: se - come ritiene - andrà in massa in Europa con il suo  Movimento, si sciacquerà prima la bocca o andrà a sciorinare anche a Bruxelles il suo lessico familiare da osteria?
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Dopo il "Club Dudù" il "Club Francesca"?

"A Taurianova - è arrivata notizia da Reggio Calabria - è stato inaugurato un club di "Forza Italia" intitolato al cagnolino Dudù".
Può darsi che da un giorno all'altro, magari a Portici o a Bacoli, verrà inaugurato un club di "Forza Italia" intitolato alla fidanzata Francesca. E via, così, con tutta la famiglia in campo per le europee del 25 maggio.
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sabato 19 aprile 2014

Come treni

"Andiamo avanti - si è entusiasmato, commentando il decreto varato dal Consiglio dei Ministri, il "premier" Matteo Renzi - andiamo avanti come treni".
Per fortuna, allora, che l'ingegner Mauro Moretti è stato trasferito, dalle "Ferrovie dello Stato" a "Finmeccanica".
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I meno abbienti? Poi si vedrà

"Garantendo gli 80 euro mensili ai cittadini i quali guadagnano fra gli 8 mila e i 25 mila euro lordi annui - si è inorgoglito il "premier" Matteo Renzi - abbiamo mantenuto la parola data".
Peccato, però, che non sia stata mantenuta la parola data a quanti guadagnano meno di 8 mila euro annui lordi e, cioè, ai cittadini più poveri. Per loro se ne riparlerà e - ha tenuto a chiarire lo stesso "premier" Matteo Renzi - "non dico neppure quando". Non fa niente, insomma, se proprio loro avrebbero bisogno subito di un aiuto. Questione di coperture da trovare, certo, ma perché non pensare prima a loro? Mistero doloroso del venerdi di Pasqua del "premier" Matteo Renzi.
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Quel parlare sempre al futuro

"I compensi dei dirigenti pubblici e anche dei magistrati - ha detto con forza, poi, il "premier" Matteo Renzi - non potranno più superare i 240 mila euro annui".
Ma sarà, alla fine, davvero così? Perché sia i dirigenti pubblici che i magistrati hanno già fatto sapere che ricorreranno, nelle sedi giurisdizionali competenti, contro questa intenzione renziana. E non è detto che non abbiano la meglio. Sarebbe allora più corretto e più bello, se il "premier" Matteo Renzi cominciasse a parlare non più al futuro ( che potrebbe essere incerto) ma al passato (che ormai certo sarebbe). Si starebbe tutti più tranquilli. A cominciare da lui.
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"F35": sempre quelli, ma pagati con più comodo

"150 milioni in meno - ha annunciato anche il "premier" Matteo Renzi - per i famosi "F35" americani".
Nel senso che l'Italia ne acquisterà di meno? No: nel senso che acquisterà quelli decisi con una dilazione nei pagamenti. Altrimenti, magari, il presidente Obama potrebbe togliere, a Renzi, il saluto e l'encomio. E i generali dell'Areonautica citarlo per danni. Alla Patria, naturalmente.
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Rai: di tutto, di più

"La Rai - ha fatto sapere, inoltre, il "premier" Matteo Renzi - è chiamata, con un contributo di 170 milioni di euro, a concorrere al risanamento come tutti gli altri".
"Ma - è subito insorto il direttore generale, Luigi Gubitosi - tagliare 170 milioni alla Rai significa ucciderla". Il "premier" buono di cuore, allora, ha fatto uno sconto e l'azienda radiotelevisiva pubblica dovrà contribuire soltanto con 150 milioni di euro. Non solo: il sottosegretario Graziano Del Rio ha dato praticamente per certo che il canone Rai sarà legato alla bolletta della luce in modo che nessuno possa più evadere la tassa. Rai: di tutto, di più.
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Attenzione ai denti

"Al Ministro Lorenzin - ha detto, tra il serio ed il faceto, il "premier" Matteo Renzi - un mozzico in testa, se darà ancora battaglia contro ulteriori tagli alla sanità".
Attenzione ai denti, però: sembra che il Ministro Lorenzin abbia la testa molto dura.
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No ad Angelino fotocopia

"Quindici senatori del "Nuovo Centro Destra" - in una lettera inviata al segretario Angelino Alfano - hanno messo nero su bianco il loro dissenso sulle candidature di Lorenzo Cesa e di Giuseppe Scopelliti alle prossime europee e, in generale, sul fatto che tutte le decisioni vengano sempre prese dall'alto".
I quindici senatori del "Nuovo Centro Destra", con questa lettera, avrebbero addirittura fatto intendere - secondo alcuni - che potrebbero lasciare anche il partito. Ma per andare dove? Per tornare - sempre secondo alcuni - alla casa di Silvio Berlusconi. Se i metodi di Angelino Alfano  sono infatti gli stessi del Cavaliere - sarebbe il ragionamento - tanto vale tornare all'originale e lasciare la sbiadita fotocopia.
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venerdì 18 aprile 2014

Il mese delle rose sarà anche il mese dei frutti?

"Se qualcuno trova la parola sanità nel decreto - ha lanciato la sfida, nella conferenza-stampa seguita al Consiglio dei Ministri, il "premier" Matteo Renzi - gli pago da bere".
Nel decreto, in effetti, la parola sanità non c'è e, quindi, nessuna bevuta, per i "gufi", con i soldi del "premier". A brindare, invece, è stato il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, la quale ha ottenuto, dietro la minaccia di sue dimissioni, che alla sanità non venisse più tagliato un euro. Per il resto, nel decreto, nulla di nuovo rispetto a quanto anticipato dalle "gole profonde" di Palazzo Chigi. Tutto noto e arcinoto, insomma, per cui, di nuovo, ci sarà ora da attendere solo la traduzione dalle belle intenzioni ai buoni fatti. Che maggio, oltre ad essere il mese delle rose, possa essere, anche, il mese dei primi frutti.
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Privilegi

"La madre del sindaco di Napoli Luigi De Magistris - dopo una serie di corsi e ricorsi - è riuscita ad ottenere una pensione di reversibilità privilegiata perché l'attività di magistrato avrebbe determinato, in suo marito, uno stato di ipertenssione nervosa".
Sarebbe interessante conoscere perché non riescano ad ottenere pensioni così privilegiate anche le vedove di centinaia di migliaia di uomini i quali, durante la loro vita, hanno svolto un'attività ben più stressante e faticosa per il loro cuore. O che, addirittura, ha determinato, quale prima causa, la loro morte. Forse c'è bisogno, per ottenere il privilegio, di essere madri di un sindaco e di un ex magistrato come Giggino.
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Il bel galletto e la volpe Giggino

"Ma anche "Giggino 'o sindaco" - come ha rivelato "Panorama" - ha fatto un affare".
Quale? Questo: l'azienda pubblica del Comune acquista l'acqua sempre in eccesso, per poco meno di 20 centesimi il metro cubo, dalla Regione Campania. Perché quella che avanza, dopo avere soddisfatto le esigenze della città, la rivende alla stessa Regione Campania per oltre il doppio e cioè, per l'esattezza, a 47 centesimi il metro cubo. Ma il Governatore campano, Stefano Caldoro, lo sa e, se lo sa, trova il fatto normale? Non gli fa comunque onore. Sia perché, se non lo sa, mostra di ignorare fatti anche gravi che avvengono nella sua Regione. Sia perché, se lo sa, mostra di essere soltanto il bel galletto di fronte alla volpe Giggino. Ma perché?
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giovedì 17 aprile 2014

I gufi e il passerotto

"Gufi - ha continuato a dire il "premier" Matteo Renzi - aspettate venerdi, quando vi farò sapere dove e come reperirò gli euro che mi permetteranno di finanziare gli 80 euro per i cittadini con i redditi più bassi".
I "gufi", però, non ne vogliono sapere di aspettare. Anche perché qualcuno sta anticipando quel "dove" e quel "come" che, in verità, non sembrano così chiari, nei tempi e nei modi, da legittimare un alt alle "gufate". A cominciare dalla platea dei percipiendi che dovrebbe includere, all'ultimo momento, quanti vivono con un reddito inferiore non più ai 25, ma ai 28 mila euro annui. E i quali, se dovessero trovarsi in condizione di vivere con un reddito così basso da escluderli dalla denuncia Irpef, avrebbero - loro più poveri - non 80, ma 40 euro. E i quali ancora, se collaboratori domestici, dovrebbero percepire gli 80 euro direttamente dai loro datori di lavoro i quali poi, in qualche modo, li riavrebbero forse da un'Inps già in difficoltà di suo. Per finire - ancora meglio -  al reperimento dei fondi. Che consisterebbe, per ora senza l'indicazione di un percorso concreto e fattibile, in risparmi sull'acquisto di beni e servizi e in una serie di "operazioni ad alto rischio" quali tagli agli stipendi di dirigenti pubblici, magistrati, professori universitari e alte gerarchie militari, una sforbiciata da un miliardo alle agevolazioni alle imprese e di un altro miliardo alla sanità, un intervento (non si sa bene di quale natura) sull'acquisto dei famosi catorci americani "F35". Un po' di pazienza, comunque: il "venerdi della verità" è ormai vicinissimo. I "gufi" si apprestino a sentire come e quanto verrà a smentirli il "passerotto" Matteo Renzi. Con fatti concreti - si spera - e non con tanti cinguettii destinati a perdersi, benché gradevoli all'orecchio, nell'aria spensierata della primavera.
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Il mare di Bea

"Per coprire questi famosi 80 euro per i meno abbienti - dunque - anche un miliardo in meno quest'anno e un miliardo e mezzo l'anno prossimo nel settore della sanità".
Ma il Ministro Beatrice Lorenzin non aveva solennemente dichiarato che, se ci fossero stati ulteriori pesanti tagli alla sanità, si sarebbe dimessa? Lo aveva, sì, solennemente dichiarato. E, però, non si hanno notizie di sue dimissioni. E' proprio vero: tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Il mare, in questo caso, della poltrona governativa.
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La "festa continua" di Emma

"L' Eni - alla vigilia del "ponte pasquale" - ha aumentato il prezzo della benzina di un centesimo e mezzo al litro e il prezzo del diesel di mezzo centesimo".
Emma Marcegaglia, appena eletta nuovo presidente dell'Eni, ha deciso di festeggiare davvero alla grande il suo nuovo incarico. Dopo l'annuncio - appena due giorni fa - della chiusura, a Sesto San Giovanni, dello "stabilimento di famiglia", ecco ora il solito vergognoso aumento dei prezzi, come ad ogni vigilia di festività, del "suo" Eni. E poiché - come dice il proverbio, non c'è due senza tre, quale altro festeggiamento c'è da attendersi, nei prossimi giorni, da Emma Marcegaglia?
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L'orto di casa invece della poltrona di Bruxelles

"Non capisco - ha detto Claudio Scajola - il motivo per cui Berlusconi mi abbia escluso dalle liste di "Forza Italia" per le europee".
Claudio Scajola, però, ha voluto far sapere che sarà una preziosa occasione per dedicarsi a quella coltivazione degli asparagi che tanta soddisfazione gli dà. Una soddisfazione, quindi, al posto di un'altra. Anche se quella dell'orto di casa al posto di quella del Parlamento europeo. Ma - si sa - chi si accontenta gode. E, magari, prepara un mazzetto di asparagi, per Angelino Alfano, quando andrà a chiedergli asilo.
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Candidature a prescindere

"Nelle liste del "Nuovo Centro Destra" per le europee - intanto - anche quel Lorenzo Cesa, il quale è stato appena indagato per finanziamento illecito nell'ambito dell'inchiesta sui "fondi neri" di Finmeccanica, e quel Giuseppe Scopelliti, il quale è stato appena condannato in primo grado, per avere falsificato i bilanci del Comune di Reggio Calabria, a sei anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici".
Atti dovuti - ha cercato di spiegare Angelino Alfano a quei  suoi i quali hanno storto la bocca per quelle due candidature - in quanto Lorenzo Cesa è il segretario dell'apparentatasi Udc e Giuseppe Scopelliti è, nel Sud, uno dei più potenti "signori delle tessere e dei voti". Atti dovuti, dunque, come nelle peggiori tradizioni dell'italica politica. Atti dovuti, certo, a prescindere dagli atti giudiziari.
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mercoledì 16 aprile 2014

50 mila euro (più Iva) al vento

"Matteo Renzi - per un compenso di 50 mila euro più Iva - aveva saggiamente incaricato due società di "cacciatori di teste" perché gli indicassero le figure più adatte per i nuovi vertici delle grandi aziende pubbliche".
Le figure chiamate ai vertici delle grandi aziende pubbliche, dunque, sono quelle indicate, come le più adatte, dalle due società? Sembrerebbe proprio di no considerato che, dei 14 nomi proposti da una delle due società, ne è stato preso in considerazione soltanto uno. Delle due, allora, una: o Matteo Renzi si è affidato a due società non all'altezza o Matteo Renzi ha usato la consulanza per incartarci il panino con la mortadella e ha fatto, di corsa, di testa sua. Introducendo nei nuovi Consigli d'amministrazione delle grandi aziende pubbliche, tra l'altro, un discreto gruppetto di amici, sodali, finanziatori e procacciatori di finanziamenti per le sue campagne elettorali. Una cosa, comunque, è certa: quel compenso di 50 mila euro più Iva, nell'un caso e nell'altro, poteva essere risparmiato. O no?
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Quell'indagato nel Consiglio d'amministrazione

"L' "alfaniano" Salvatore Mancuso - quasi sicuramente - non sarà stato indicato dai "cacciatori di teste", ad esempio, per ricoprire  una poltrona nel Consiglio d'amministrazione dell'Enel".
Perché questa supposizione? Perché "su piazza", per ricoprire quella poltrona, esistono persone con ben maggiore conoscenza e preparazione. Ma, poi, anche per il fatto che Salvatore Mancuso è stato appena indagato, dalla Procura di Milano, per aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza in riferimento al "caso Risanamanto". Per quale motivo, allora, è stato invece promosso? Il fatto stupisce ancor più, se si ricorda che - da Lilli Gruber, il 3 aprile scorso, su "La 7" - Matteo Renzi aveva giustamenete detto che i manager pubblici avrebbero dovuto sempre esibire "requisiti di onorabilità". Oppure, ma solo per alcuni, l'essere indagati è, per Matteo Renzi, un requisito di onorabilità?
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I festeggiamenti di Emma

"Il gruppo industriale della famiglia Marcegaglia - con un comunicato inviato ai sindacati - ha preannunciato la chiusura dello stabilimento nei pressi di Sesto San Giovanni nel quale sono occupati 169 dipendenti".
Emma Marcegaglia - appena due giorni fa - è stata nominata nuovo presidente dell'Eni. Ognuno, evidentemente, festeggia come meglio ritiene. O, forse, come meglio sa fare.
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Di là D'Alema, di qua la realtà

"Anche per reati minori - se n'è uscito Massimo D'Alema a "Porta a porta", tra un "diciamo" e l'altro, sull'assegnazione di Silvio Berlusconi ai servizi sociali - i cittadini non ricchi vanno invece in prigione".
Spiace che Massimo D'Alema, nella sua pur legittima personale avversione nei confronti di Silvio Berlusconi, arrivi però a travisare la realtà. Oppure a non informarsi, diciamo, prima di emettere sentenze. Al 31 marzo di quest'anno, infatti, erano ben 30.683 i cittadini i quali stavano scontando pene alternative alla prigione: 11.646 ai servizi sociali, 800 in semilibertà, 10.071 ai domiciliari, 4.857 ai lavori di pubblica utilità, 3.103 in libertà vigilata, 193 in libertà controllata e il resto liberi con sospensione condizionata della pena. Tutti e 30.683 con reati importanti, ma così ricchi da poter evitare la prigione? Un'uscita, quella di Massimo D'Alema sui servizi sociali concessi a Silvio Berlusconi, perlomeno infelice. Ma, poi, cosa? I giudici, secondo lui, decidererebbero secondo il portafogli dei condannati? Attenzione: qualche giudice potrebbe non gradire e convocarlo, almeno, per spiegazioni. Anche se lui si chiama Massimo D'Alema.
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Attenzione alle carte

"Sempre anti-Berlusconi, ma non ulceroso e tutto sommato simpatico - sul sito di "Repubblica" -  un commento del lettore Vittorio Morelli".
Più che im commento, in verità, un avvertimento agli anziani dell'Istituto "Sacra Famiglia" di Cesano Boscone dove Silvio Berlusconi dovrà recarsi quattr'ore consecutive una volta la settimana. Quale avvertimento? Eccolo: "Se vi chiederà di giocare a carte, attenzione alla fregatura".
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martedì 15 aprile 2014

Giustizia è fatta

"Silvio Berlusconi - il Tribunale di sorveglianza di Milano   è stato di una tempestività eccezionale - potrà scontare la pena prestando la sua opera, quattro ore consecutive una volta la settimana, tra i ricoverati della Fondazione "Sacra famiglia" di Cesano Boscone".
E poi? Poi, per il resto del tempo, avrà invece libertà di movimento in tutta la Lombardia e, dal martedi al giovedi, potrà anche recarsi a Roma. Piena possibilità, dunque, per continuare a fare politica. Due, però, le limitazioni. La prima non parlare male di singoli giudici, la seconda non farsi trovare fuori casa tra le 23 e le 6. Ma penserà a questo, sicuramente, l'amata fidanzata Francesca. Tenendogli, per la prima, un ditino smaltato sulle labbra e sussurrandogli "ssssssss". Per la seconda, ove ce ne fosse bisogno, portando fuori lei,  nell' "orario proibito", Dudù a fare pupù. E così, ancora una volta, giustizia è fatta.
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"Matteo, stai sereno"

"Incontro a sorpresa - ieri sera a Palazzo Chigi - tra il "premier" Matteo Renzi e l'ex "premier" Silvio Berlusconi per fare il punto sullo stato dell' iter della riforma del Senato e del Titolo quinto e sui tempi di approvazione della nuova legge elettorale".
Com'è andata? Bene - secondo voci ufficiali di Palazzo Chigi - perché si sarebbe convenuto sulla necessità di qualche aggiustamento su alcuni punti marginali e perché Silvio Berlusconi avrebbe confermato la sua adesione al patto stipulato, tre mesi fa, nell'incontro alla Direzione del Pd. Matteo, dunque, stai sereno...
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"Quote rosa" e "quote azzurre"

"Su cinque presidenze finora rinnovate nelle grandi aziende pubbliche - ha giocato un'altra carta il "premier" Matteo Renzi - ben quattro sono state assegnate a donne".
Bel colpo, non c'è che dire. E però, per chi sa di "economia sul campo", più fumo che arrosto. Nelle grandi aziende pubbliche, come anche in quelle private, chi conta veramente e ha veramente potere non è infatti il presidente, ma l'amministratore delegato. E - guarda caso - nelle rinnovate Eni, Enel, Terna, Poste italiane e Finmeccanica gli amministratori delegati sonoi rimasti tutti uomini. Cinque donne presidenti, per carità, è già una svolta. E meglio di niente com'era avvenuto fino ad oggi. Ma troppo trionfalismo non appare giustificato perché le donne presidenti saranno pure quattro su cinque e però, in concreto, il loro ruolo sarà puramente di rappresentanza. Il potere reale, ancora una volta, rimarrà in mano ai cinque amministratori delegati uomini. In mano alle "quote azzurre".
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Emma brava, però...

"Nuovo presidente dell'Enel - dunque - Emma Marcegaglia".
Ma Emma Marcegaglia non è vicepresidente della società di famiglia, "leader" italiana nella lavorazione dell'acciaio, in ottimi rapporti, oltre che con Eni, proprio con Enel? E di lei, nel corso di un'inchiesta di qualche anno fa, non sono emersi alcuni conti cifrati sui quali - secondo le indagini - erano transitati "fondi neri"? E il di lei fratello, Antonio, non ha patteggoato, nel 2008, una pena di undici mesi (poi sospesa) in quanto imputato di corruzione? Tutto vero. E, allora, ci sarebbe da attendersi, perlomeno, che le neopresidente Enel Emma Marcegaglia si dimettesse da vicepresidente della sua azienda di famiglia e che il "premier" Matteo Renzi spiegasse i motivi per i quali certi precedenti, che in altri momenti politici e con altri protagonisti sarebbero stati considerati gravi, oggi gravi non vengono considerati più. Emma Marcegaglia, indubbiamente, è una donna preparata ed esperta, però... Però  finirà com'è finita già con il Ministro allo Svilupppo economico, Federica Guidi, la cui azienda di famiglia "Ducati energia" ha importanti rapporti di affari con molti Comuni, con la Polizia di Stato e con alcune controllate pubbliche quali Poste italiane, Enel, Finmeccanica e Ferrovie dello Stato? Non sarebbe male, se il "premier" Matteo Renzi, in proposito, dicesse qualcosa di sinistra. Oltre che di istituzionale e di etico.
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Il balzo di Mauro

"Ma se per le Ferrovie dello Stato si sta pensando, quale amministratore delegato, a Michele Mario Elia - si è chiesto qualcuno - che fine è stata fatta fare a Mauro Moretti?"
Un'ottima fine. Mauro Moretti, infatti, è stato designato amministratore delegato di quella "Finmeccanica" dalla quale potrà percepire - pare accertato - anche più di quanto gli era stato invece contestato in quanto amministratore delegato di "Ferrovie dello Stato". Un "premier" Matteo Renzi, dunque, di parola. Quando era entrata nel vivo quella contestazione, infatti, aveva detto a Mauro Moretti di non preoccuparsi. Mauro Moretti ha smesso di preoccuparsi, sono trascorsi soltanto pochi giorni ed ora - op là - eccolo in "Finmeccanica". Più potente e più ricco di prima. Congratulazioni.
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Quel "bu" che non basta

"Le banche italiane - ha replicato, all'Abi che ha minacciato ritorsioni all'aumento della tassazione dal 20 al 26% delle rendite finanziarie delle sue associate, il sottosegretario Graziano Del Rio - hanno già ricevuto mille miliardi, dalla Banca centrale europea, ma quasi nulla è arrivato ad imprese e famiglie. La minaccia, ora, di tagliare, ulteriormente quanto ingiustificatamente, anticipazioni e mutui.  Ma noi non accetteremo un simile ricatto".
Più che giusto. Solo che il Governo dovrebbe trovare il modo di opporsi, validamente e concretamenete, al vergognoso ricatto. Le banche, infatti, sono troppo furbe, troppo esperte e troppo forti per spaventarsi di fronte ad un semplice "bu".
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Riccardo il nubile

"Il deputato "5 stelle" Riccardo Nuti - hanno riportato, con un certo scalpore, i giornali - alla voce "stato civile", nell'autocertificazione chiesta a tutti i parlamerntari, ha scritto nubile".
Ma perché tanto scalpore? E se lui, invece che somaro, si sentisse per caso nubile?
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lunedì 14 aprile 2014

80 euro al mese anche ai finti poveri?

"Com'è possibile? - si è chiesto Aldo Grasso sul "Sette" del "Corriere della sera" - Come fa a vivere quel 50% di contribuenti italiani che denuncia un reddito complessivo inferiore a 15.654 euro?... Se il reddito della metà dei contribuenti fosse davvero quello dichiarato, in giro ci sarebbe, giusto giusto, la metà delle macchine attualmente in circolazione. Per non parlare delle seconde case, delle barche, delle auto di grossa cilindrata".
Come dargli, in effetti, torto? E, dunque, come non ritenere che, tra gli italici contribuenti, non ci sia un buon numero di evasori anche parziali? I quali, però, non solo non vengono individuati e giustamente costretti a pagare il dovuto al Fisco, ma si stanno strofinando allegramente  la "mani ladre"  in attesa di ricevere gli 80 euro mensili che il "premier" Matteo Renzi si è impegnato a far avere a quanti guadagnino meno di 25 mila euro annui. Perché, infatti, non è che, prima di elargire questi 80 euro mensili, si sia doverosamente portato a termine un accertamento per conoscere quanti, tra quelli che guadagnano  meno di 25 mila euro annui, siano coloro che effettivamente li guadagnano e  coloro che fraudolentemente denunciano di guadagnarli. Il "premier" Matteo Renzi, tutto preso a correre, non deve avere trovato un attimo per rifletterci su. E, però, sarebbe ancora in tempo. Perché - come continua ad essere confermato ogni giorno - non si riesce ancora a capire come poter finanziare questi famosi 80 euro mensili. E, d'altra parte, un serio accertamento sarebbe, per lui, anche conveniente: depennati tutti i bugiardi percettori di meno di 25 mila euro annui, per i veri percettori rimasti servirebbe trovare una somma alquanto inferiore. Non solo: sarebbe un'occasione, anche, per stanare questi evasori parziali e far pagarer loro, finalmente, il dovuto. Di corsa. Questo, sì, di corsa.
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Parità di peggio

"L'aumento al 26% della tassazione sulle rendite finanziarie delle banche - questa la reazione dell'Abi al disposto contenuto nel "Documento di economia e finanza" - comporterà, come conseguenza, un miliardo in meno di credito alle famiglie e alle imprese".
E' peggiore il fatto che il "premier" Matteo Renzi non abbia pensato di fronteggiare in qualche modo questa prevedibilissima reazione delle banche o il fatto che le banche abbiano già trovato il modo di scaricare tutto, come al solito, sulle famiglie e sulle imprerse? Ma, forse, un peggiore non c'è: meriterebbero un inferno, intanto laico, l'uno e le altre.

Angeletti "pro domo sua"

Per il Cnel - ha scritto il segretario della Uil, Luigi Angeletti, al Governo - serve un'ampia riforma, non la soppressisone".
Nobile difesa dell'istituto e dei suoi dipendenti? Può darsi. Sicuramente, in ogni modo, interessata difesa della sua retribuita poltrona che, al Cnel, Luigi Angeletti detiene ormai da tredici anni. Anche se, lì, lo vedono molto poco. E però, lì, lui prende i suoi ultradecennali gettoni.
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La felicità di Angelino

"Domenica - dopo la costituzione ufficiale del "Nuovo Centro Destra" e la riconferma di Angelino Alfano quale presidente - tutti i presenti all'assemblea, a cominciare dai dirigenti e addirittura dal solitamente serissimo Renato Schifani, si sono scatenati, sulle note del gettonatissimo "We are happy" di Pharrel Williams, in uno sfrenato ballo".
"We are happy" significa, in italiano, "Noi siamo felici". Ma di che cosa avrebbero potuto essere felici Angelino Alfano e i suoi? Del fatto che, secondo gli ultimi sondaggi, non riuscirebbero forse a superare la soglia minima per l'Europa? Oppure soltanto perché - come canta Al Bano - "felicità e tenersi per mano... è restare vicini come bambini"? Potrebbe esserci, però, qualcosa d'altro a renderli tanto felici. Qualcosa che, per ora, sfugge tuttavia a tutti.
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Affetto, strapuntini e poltrone

"Sono andato ad Arcore da Silvio Berlusconi - ha detto, ai giornalisti, l'ex portavoce Paolo Bonaiuti - per affetto e non per avere qualcosa".
Sarebbe stato commovente, se però, dopo qualche ora, l'ex portavoce Paolo Bonaiuti non avesse fatto conoscere la verità vera: "Non potevo stare ancora, in "Forza Italia", per uno strapuntino". E, infatti, di corsa da Angelino Alfano. Il quale, certamente, una poltrona non tarderà a sistemargliela sotto le sue terga affettuose.
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domenica 13 aprile 2014

La "passione" di Matteo

"La sinistra che non cambia - è stato il commento severo e preoccupato, al "Documento di economia e finanza", dell'ex viceministro Stefano Fassina - è destra". "Se sbagliava la destra a introdurre  norme rischiose per i diritti dei lavoratori - ha voluto sottolineare, alla "Convention della minoranza pd, Gianni Cuperlo - non è che quelle norme diventano di colpo giuste quando a proporle siamo noi"". 
Ma non è neppure finito qui. "Quelle frasi di Renzi "si fa in questo modo o me ne vado a casa", "prendere o lasciare" - ha detto, ancora, Gianni Cuperlo - non sono davvero esempi della forza mite della democrazia". Ma ancora più duro quel Massimo D'Alema il quale era pur parso, nei giorni scorsi, riavvicinarsi molto al "premier": "Non possiamo lasciare morire il partito. Ho l'impressione che stia diventando un comitato elettorale di Renzi". E, poi, quei ventidue pd i quali non intendono recedere sul loro disegno di legge sul Senato. Che cosa sta accadendo, dunque, nel partito voluto dal giovane Matteo? O, meglio, che cosa sta accadendo, al giovane Matteo? Sarà, la sua, solo una settimana di passione? O la passione, per lui, avrà tempi ben più lunghi? Le vie del Signore - insegna la Chiesa - sono infinite. E, spesso, anche imperscrutabili.
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Quell'italica dogana da rottamare

"Lotta violenta contro la burocrazia - ha promesso il "premier" Matteo Renzi - con la ruspa dentro la pubblica amministrazione".
Benissimo. Nello stesso momento, opportunamente, il Ministro all'Agricoltura, Maurizio Martina, ha ricordato che un prodotto italiano destinato all'esportazione resta oggi fermo in dogana mediamente diciannove giorni, mentre in Francia nove, in Germania sette e negli Stati Uniti sei. Ecco dunque, tantro per rimanere - ad esempio - a quanto ricordato dal Ministro Martina, un deleterio fortino che andrebbe subito attaccato, con violenza, anche con la ruspa: l'italica dogana.
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Io, mammeta e Dudù

"Te ne vai nel "Nuovo Centro Destra"? - così Silvio Berlusconi ha accomiatato il suo fido ex portavoce Paolo Banaiuti - Salutami Angelino".
Silvio Berlusconi, però, dovrebbe cominciare ad essere più cauto e meno caustico. Perché qualcuno, nemmeno solo di "serie b", se n'è già andato e altri stanno meditando di farlo. Cosicché, se il fenomeno dovesse allargarsi, alla fine potrebbe ritrovarsi, addirittura, soltanto con Dudù.
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Giuda o non Giuda?

"Onorevole Claudio Scajola - gli è stato chiesto da un giornalista del "Corriere della sera" - è vero che, se lei verrà fatto fuori dalle liste di "Forza Italia" per le europee, ordinerà ai suoi di votare per Grillo?"
"Io - è stato l'inizio rassicurante per Silvio Berlusconi - sono un cattolico praticante". Ma, poi, l'onorevole Scajola ha tenuto a sottolineare di essere anche un peccatore. Per ritornare, subito, con un nuovo rassicurante "non prevedo, comunque, il tradimento". E concludere, però, con un inquietante quanto eloquente "certo, se poi..." Giuda, insomma, o non Giuda? Tutto sarà più chiaro quando Silvio Berlusconi gli avrà fatto sapere se abbia deciso di metterlo o no nelle liste di "Forza Italia" per le europee.
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Auguri e figli maschi a Cirino Pomicino

"Paolo Cirino Pomicino - hanno riportato tutti i giornali - ha potuto coronare il suo sogno d'amore, a 75 anni, sposando la giovane Lucia Marotta".
Paolo Cirino Pomicino, dunque, finalmente sposo. Ma come mai soltanto a 75 anni?  Beh, prima ha avuto molto altro da fare: il neurologo, il politico, il ministro, l'europarlamentare, il collaboratore di giornali, il condannato. Ora, però, tutto finito e passato. E, allora, può darsi che, prendendo in prestito una nota canzone di Luigi Tenco, abbia sussurrato alla giovane Lucia Marotta: "Mi sono sposato con te perché non avevo più niente da fare". E che la giovane Lucia Marotta, per motivi suoi, si stata contenta ugualmente. Auguri, comunque. E, se ancora possibile, figli maschi.
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Meglio il carcere della consorte

"Ad un pregiudicato di Vittoria - grazie all'istanza del suo avvocato - erano stati concessi, invece del carcere, i "domiciliari"".
Contento? Macché. Il pregiudicato, trascorse appena tre settimane, è corso al Commissariato: " Con mia moglie sono violente liti continue: riportatemi, per favore, in carcere". E, quando gli hanno spiegato che non sarebbe stato possibile, ha cercato addirittura di uccidersi. Lo hanno medicato e poi, però, l'hanno rimandato a casa. Ai "domiciliari". Dalla moglie. Peggio, per lui, anche del carcere più duro. E il suo avvocato il quale aveva ritenuto di fargli un favore. Chissà, ora, se il pregiudicato disperato finirà di pagargli la parcella.
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venerdì 11 aprile 2014

Il fiatone del secondo mese

"Il via libera alla legge elettorale avverrà, definitivamente, entro settembre di quest'anno - è stato messo, nero su bianco, nel "Programma nazionale di riforma" allegato al "Documento di economia e finanza - e il varo della riforma costituzionale del Senato e del Titolo quinto entro il dicembre del prossimo anno".
Ma il "premier" Renzi non aveva sempre garantito, per queste qualificanti riforme, la data del 25 maggio in coincidenza con le europee? Ebbene sì. Evidentemente ed ingenuamente, però, lui aveva sì previsto di andare di corsa, ma non che la sua corsa sarebbe stata ad ostacoli. E poi, a forza di correre da metà febbraio ad oggi, magari gli saranno venuti anche un po' di fiatone e i crampi ai polpacci. Senza contare qualche sgambetto anche di alcuni della sua stessa squadra.
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Beppe tra raffinatezza, fifa e incoerenza

"Beppe Grillo - commentando con la sua consueta raffinatezza la scelta pd delle capilista donne alle europee del 25 maggio - ha lanciato "on line" un fotomontaggio in cui appaiono in versione "show girl" con sotto questa didascalia: "Sono donne uscite a fini di "marketing" secondo la migliore tradizione berlusconiana: quattro "veline" e Renzi a fare da "Gabibbo". Una presa per il coso (ma lui non ha detto, naturalmente, coso) tinta di rosa".
Raffinatezza a parte, comunque, anche una nuova testimonianza che Beppe Grillo è sia un "fifone a cinque stelle" sia un "incoerente alla ribalta". "Fifone a cinque stelle" perché, nel dileggiare le capilista donne del Pd, ha lasciato fuori, però, proprio e soltanto quella Caterina Chinnici che veste - guarda caso - la toga. "Incoerente alla ribalta" perché, nella sua lista per la Circoscrizione di Centro, ha inserito quella Marina Adele Pallotto la quale è una "velina" vera e propria (90 di seno, 65 di vita, 85 di fianchi) con una passione artistica per il "nudo sexy", il "nudo soft", il "topless" e con tanto di pagina e di foto personali, con il "nome d'arte" Stellina, sul sito dell'agenzia "Top model management" e non solo. E bravo Belle Grillo, allora, sempre meno politico, ma anche sempre meno comico.
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Abuso di vanto

"La Rai - si è vantato il direttore generale, Luigi Gubitosi - ha chiuso il 2013, grazie ad una riduzione dei costi, con un utile di cinque milioni".
Riduzione ottenuta con un opportuno taglio agli stipendi dei funzionari e ai compensi, spesso addirittura scandalosi, di molte sue più o meno meritevoli "star"? Sareebbe stato, se così, di che giustamente vantarsi. La verità, anche se il direttore generale della Rai si guarda naturalmente bene dal confessarlo, è che la riduzione dei costi è stata ottenuta abbassando di molto la qualità dei programmi e riproponendo sul video, sempre più frequentemente e ripetutamente, film, "fiction", varietà, telequiz, documentari, "talk show" già programmati in passato. Qualcosa, insomma, di cui non potersi e doversi vantare nemmeno un po'. Nemmeno nel più squallido spettacolo comico.
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giovedì 10 aprile 2014

Quale Pasqua per Silvio?

"Il procuratore generale di Milano, Antonio Lamanna - nell'udienza di oggi al Tribunale di sorveglianza - ha dato il via libera alla richiesta, avanzata dalla difesa, per l'affidamento in prova di Silvio Berlusconi ai servizi sociali. Il Tribunale dei sorveglianza, udite le parti, farà ora conoscere la sua decisione tra cinque, massimo quindici giorni".
Mai dire mai, certo, ma si dà per sicuro che il condannato e pluridisarcionato cavaliere avrà il via libera anche dal Tribunale di sorveglianza. Pur se ancora non ci crede perché continua a ritenere che, se i magistrati vedono in lui il cavaliere nero, lui non può non considrarli ancora più neri. La fidanzata Francesca, invece, è sicura che tutto andrà per il meno peggio. E il cagnolino Dudù non ha smesso di scondinzolare felice. Il 20 sarà Pasqua: che cosa avrà trovato Silvio nel suo uovo di cioccolato?
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Préfica tacco 15

"Quel 10 aprile che avrà fissato il via alla decisione della pena da infliggere a Silvio Berlusconi - il lamento, intanto, della préfica Daniela Santanché - sarà la data del funerale della democrazia".
Poi però, la mattina del 10 aprile, la préfica Daniela Santanché non è uscita di casa vestita a lutto. Ma, come ogni mattina, truccatissima, elegantissima, rigoroso "tacco 15". Alla faccia del funerale della democrazia.
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Buon per sé o buona Pasqua

"Il fatto che il potente quanto inquietante imprenditore Carlo De Benedetti sia andato a Palazzo Chigi da Matteo Renzi - si è indignato il "forzisata" Maurizio Gasparri - è un'autentica vergogna perché sarà andato ad impartire i suoi ordini in merito alle imminenti nuove nomine nelle grandi società pubbliche". "Oppure - ha messo il carico "Il Giornale" - per parlargli di come poter superare i suoi grossi guai: i paurosi debiti della compartecipata "Sorgenia" e il procedimento giudiziario aperto per la sua inquinante compartecipata "Tirreno Power" di Vado Ligure".
Ma perché, però, sempre questi retropensieri e queste malignità? Carlo De Benedetti, magari, è andato a Palazzo Chigi solo per fare a Matteo Renzi, prima di partire per Saint Moritz o per le Isole Cook nel Pacifico, gli auguri di una buona Pasqua.
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Commissario europeo o vignarolo umbro?

"Io - ha dichiarato Massimo D'Alema, modestamente, durante la trasmissione "Le invasioni barbariche" su "La 7" - io mi sento adatto a ricoprire il ruolo di commissario europeo".
Magari è anche vero che a Massimo D'Alema sarebbe più consono il ruolo di commissario europeo che quello di vignarolo nella tenuta umbra di Otricoli. Ma che cosa ne pensa quel Matteo Renzi il quale tutto ama fare e disfare, innalzare ed abbattere, rottamare e riciclare? Non "stando sereno" per niente, infatti, Massimo D'Alema sta intensificando la pubblicità alla sua autocandidatura, ma, soprattutto, i suoi elogi sperticati - inimmaginabili fino a l'altro ieri - nei confronti del "premier". Anche perché gli risuona ancora nelle orecchie quella frase poco rassicurante del Matteo da lui invitato alla presentazione del proprio libro "Non solo euro". E cioè: "E' sbagliata l'idea che la scrittura di un libro garantisca o meno l'Europa". Di qui, non potendogli appunto bastare la scrittura del suo ultimo libro, il Massimo delle comparsate in tv e dei "bravo Matteo". Con la speranza che funzioni  e che basti per evitare la vendemmia dell'autunno prossimo.
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Il 1° e il 10 aprile di Alfano, Casini e Mauro

"La nuova alleanza tra "Nuovo Centro Destra" di Angelino Alfano, "Udc" di Pierferdinando Casini e "Popolari" di Mario Mauro - secondo l'ultima rilevazione dei sondaggisti Ipsos - nevigherebbe, oggi, intorno al 5,3%. Sarebbe in calo, quindi, di due punti percentuali".
Sì, ma in calo rispetto a quale rilevazione precedente? A quella, sempre dei sondaggisti Ipsos, di dieci giorni fa. Solo che dieci giorni fa era il primo aprile: il giorno dei "pesci". Che quel 7,3% attribuito il primo aprile alla nuova alleanza Alfano-Casini-Mautro non sia stato proprio un "pesce" di quei birbaccioni di Ipsos?
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Istruzioni da etilometro

"Il quadro riepilogativo - si legge in una parte delle istruzioni della "Comunicazione polivalente operazioni rilevanti ai fini Iva" - riporta la sintesi della numerosità del dato maggiormente significativo in funzione della natura del quadro compilato".
Piacerebbe conoscere quale voto avesse nella pagella, in italiano, l'autore di queste istruzioni. O se, prima di affidargliene la scrittura, sia stato sottoposto all'esame dell'etilometro.
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mercoledì 9 aprile 2014

Sì, ma gli euro dove sono?

"Tutti i giornali - questa mattina - hanno riportato con risalto i contenuti di quel  "Documento di economia e finanza" che si prefigge un urgenete rilancio dell'economia e un giusto ritorno all'equità sociale e che è stato illustrato, nella tarda serata di ieri, dal "premier" Matteo Renzi".
Auspicabile però, ora, che tutti i giornali possano riportare, con risalto ancora maggiore, in quali casseforti siano stati depositati materialmente, euro su euro, i tanti milioni necessari per rendere in concreto fattibile quel "Documento". Se  possibile, magari, prima di altri annunci "non coperti" e delle europee del 25 maggio.
 

Corruzione continua

"I vertici di alcune società - secondo una indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Nello Rossi, e dai sostituti Francesca Loy e Stefano Fava - hanno pagato, all'interno di Equitalia, fra i tremila e i diecimila euro per farsi rateizzare il dovuto al Fisco, hanno poi versato un paio di rate e infine nulla più perché cambiata, velocemente, la propria ragione sociale. Con un danno, per le casse dello Stato, valutato, a questo punto dell'indagine, già in una ventina di milioni".
Gli arresti, fino ad ora, sono stati otto, ma è trapelato che, alla fine, potrebbero essere molti di più. E così, mentre certi signori di Equitalia hanno continuato a bussare alle porte di migliaia e migliaia di piccoli e medi imprenditori per esigere, inesorabilmente, quanto dovuto al Fisco - e alcuni di loro si sono suicidati nella impossibilità di farlo perché ridotti al lastrico dalla crisi - certi altri signori di Equitalia hanno continuato a ricevere altri imprenditori per far sparire, illegalmente, quanto al Fisco dovuto e intascare ricche "mazzette". Si è dunque arrivati, ormai, a questo punto. E, allora, ci sarà ancora qualcuno che si scandalizzerà per il fatto che l'Unione europea abbia stimato come, sui 120 miliardi di corruzione nei suoi vari Paesi, ben 60 siano "made in Italy"?
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Roberto Saviano e Andrea Cozzolino

"Sembra che, tra i candidati del Pd alle prossime elezioni europee - si è stupito lo "scrittore anticamorra" Roberto Saviano - ci sia anche Andrea Cozzolino, accusato di avere vinto le primarie, nel 2011, grazie ad infiltrazioni e brogli... Delle due, allora, una: il Pd candida un politico che aveva fatto brogli e scambi per ottenere la vittoria o, all'epoca, annullare le primarie fu un atto ingiusto contro di lui".
Reazioni? "La vicenda delle primarie del 2011 - ha tagliato corto, infastidita, la segreteria campana del Pd - è politicamente chiusa". Come dire: "Pensa ai fatti tuoi, caro Roberto Saviano, alle tue camorre ancora aperte. Le primarie del 2011 sono fatti nostri. E, anche se non ti piace, fatti superati". Roberto Saviano scriverà "Gomorra 2"?
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Silvio del contrappasso

"Mentre mancano ormai poche ore alla decisione che potrebbe essere adottata, dal Tribunale di Milano, su come far scontare la pena cui è stato condannato Silvio Berlusconi - sembra accreditarsi la notizia anticipata due giorni fa dal quotidiano "Avvenire" - il "cavaliere pluridisarcionato" dovrebbe recarsi ad assistere in una comunità, più o meno una volta la settimana, anziani disabili".
Ove fosse allora così, data la sua nota trascorsa assistenza a giovinette molto abili, sarebbe una sorta di beffarda pena del contrappasso.
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martedì 8 aprile 2014

Le duecento tonnellate di oro svendute

"Diciassette milioni di italiani - il dato è stato rivelato dal presidente di "Unioncamere", Ferrucci Dardanelli, durante un'audizione alla Commissione industria del Senato - hanno venduto, anzi svenduto, duecento tonnellate di oro, ultimamernte, pari a otto miliardi di euro".
Significa, anche se si è cercato di tenerlo il più possibile nascosto, che quasi un italiano su tre, per potere "tirare avanti", è stato costretto a privarsi anche dei più cari ricordi di famiglia: la spilla ereditata dalla nonna, il braccialetto regalatogli dai genitori per i diciotto anni, magari la fede nuziale. Un dramma, dunque, che la dice lunga sulla situazione nella quale sono state fatte preecipitare milioni di famiglie italiane. E che non si risolve cercando di nasconderlo. Ma comportandosi con serietà. Tecnici e amministratori pubblici. Governo e parti sociali. Parlamentari di maggioranza e di minoranza. Con rapidità, certo, ma anche con giudizio. L' "adelante,Pedro, con juicio" del manzoniano cancelliere Ferrer, insomma, e non con il tutto subito nell' "uovo di Pasqua" come vorrebbe, strumentalmente, un certo bambino di nome Renato. Il quale, sconfessato perfino da "babbo Silvio", metterà magari su, ora, il broncio. E andrà a mangiarsi la cioccolata dell' "uovo di Pasqua", amara, nascosto sotto la sua scrivania di Palazzo Grazioli. Come si augurano, almeno, i più realisti di "Forza Italia" con gli ormoni androgeni meno "attivati" dalla primavera.
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Quegli "illustri" evasori che non pagano la "Tari" (2)

"Sono numerosissime - è emerso scavando, ancora, tra gli "illustri evasori" i quali non pagano le tasse sui rifiuti al Comune di Roma - perfino le ambasciate".
Si tratta di una arrogante e inaccettabile evasione oppure il Comune di Roma le sta esentando perché considera che si tratti non di "monnezza plebea", evidentemente, ma di "nobili rifiuti internazionali"? I cittadini onesti i quali pagano disciplinatamente la "Tari" è giusto sappiano, però, che il mancato versamento della tassa da parte di quasi tutte le ambasciate significa un mancato introito di decine di milioni nelle casse comunali. Come è giusto sappiano che, ad avere un grosso "debito Tari" con il Campidoglio, sono anche le tre università: "Roma tre" (oltre tre milioni e 500 mila euro), "La Sapienza" (oltre tre milioni e 400 mila euro), "Tor Vergata" (oltre un milione e 400 mila euro). Come dire: noi insegnamo in astratto il diritto tributario. Intanto, però, evadiamo in concreto i tributi.
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Michelangelo e Beppe Grillo

"Contemplando il suo Mosè appena finito di scolpire - narra la leggenda - Michelangelo, stupito per avere impresso tanto realismo alle forme della sua creatura, esclamò: "Perché non parli?". "Ascoltando il suo Pizzarotti appena terminato di metabolizzare le di lui critiche sui criteri di scelta dei candidati per le europee - narrano le cronache - Beppe Grillo, stupito per non avere saputo mantenere la forma di soggezione a suo tempo impressa  alla sua creatura, ha esclamato: "Perché parli?"
Dice: ma vuoi accostare, adesso, un Michelangelo ad un Beppe Grillo? Assolutamente no, naturalmente, nella dimensione delle grandezze e delle piccolezze, degli stili e delle culture. Ma nella costatazione di quanto mezzo millennio possa avere degradato, spesso, uomini e cose. Questa volta, appunto, degradando da un genio dell'arte ad un comico della politica, da un capolavoro come il Mosè ad un "grillino" come Pizzarotti.
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lunedì 7 aprile 2014

Anche i simboli di Pulcinella

"Ieri sera - ha fatto sapere il Ministero dell'Interno - erano già quaranta i simboli presentati per le europee del 25 maggio".
Viva la democrazia, certamente, ma abbasso la ridicolaggine. Non tanto per il numero dei simboli quanto per il contenuto di alcuni. Qualche sconfortante "chicca". "Sacro Romano Impero": capolista, per il Nord, un discendente di Carlo Magno? "Chiamiamolo per il Piemonte": ma chi? "Valentino presidente": il motociclista Valentino Rossi o la cantante Viola Valentino? "Lista del Grillo parlante": ma non c'era già un Grillo così? "Forza Juve-Bunga bunga": un simbolo in comune di tifosi torinesi e di tifosi di Arcore? "Io non voto": e allora perché presenti il simbolo? Potrebbe essere, addirittura, non finito neppure qui perché c'è stato tempo, per presentare i simboli, fino a questa sera. E chissà che cos'altro potrebbe essere stato partorito da certa Italia Pulcinella.
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Quegli "illustri" evasori che non pagano la "Tari"

"Il Comune di Roma - ogni anno il deplorevole fatto viene alla luce - continua a non riscuotere il dovuto, da una serie di importanti sedi istituzionali, per il servizio di raccolta dei rifiuti".
Al primo posto, nella classifica di questi illustri e scandalosi evasori, il Ministero dell'Interno e tutti i suoi Dipartimenti con un debito di oltre quattro milioni e 330 mila euro. Ma significativi anche, per la loro particolare provenienza, i debiti di oltre un milione e 210 mila euro della Presidenza del Consiglio, di oltre un milione e 210 mila euro del Ministero dell'Economia e delle Finanze, di oltre 254 mila euro del Ministero delle Politiche ambientali e dei Beni culturali. Che, aggiunti, ai debiti di un'altra settantina di sedi istituzionali, portano il debito totale ad oltre venti milioni. Venti milioni che, oltretutto, farebbero molto comodo alle sempre più disastrate casse capitoline. E che, magari, impedirebbero aumenti della tassa nei confronti dei cittadini. Solo per i quali, se invece non pagano, arriva di corsa Equitalia.
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Camminare e correre

"Tranquilli - ha voluto rassicurare i "suoi" Silvio Berlusconi - ho ripreso a camminare".
Sì - sembra abbia però considerato qualcuno sottovoce - Matteo Renzi, però, ha ripreso a correre. Vale fino ad un certo punto, comunque, il fatto di camminare o di correre. Quello che vale è dove si vuole e si riesce ad arrivare.
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Golf da strada

Le buche che costellano, ormai, vie e marciapiedi di tutta Italia - ha dimostrato un cittadino di Palermo - possono venire anche utili".
Il cittadino di Palermo, infatti, ha preso mazza e pallina ed è andato ad allenarsi in strada, senza dover spendere un euro in un circolo, in vista dei prossimi campionati mondiali di golf. Non è una barzelletta: è accaduto per davvero ed è stato anche fotografato.
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domenica 6 aprile 2014

Dietro la Forestale di Casamicciola

"La Guardia forestale - avendo ottenuto dal Comune di Casamicciola, nell' Isola d'Ischia, il diritto di superficie per costruire una nuova caserma su una certa collina - ha sbagliato collina, l'ha completamente disboscata e ha cominciato a far colare cemento fino al secondo piano".
Tutto si è fermato, per fortuna, quando un tecnico comunale ha denunciato l'incredibile fatto e la Magistratura di Napoli, dopo sue indagini, ha fermato i lavori e ha rinviato a giudizio cinque fra amministratori pubblici e tecnici. Perché sembrerebbe infatti che, dietro il clamoroso "errore", ci fossero ancor più clamorose manovre immobiliari di sfacciato abusivismo edilizio. Intanto, però, resta il fatto che uno degli ultimi bei polmoni verdi dell'Isola d'Ischia, il Bosco della Maddalena, sia stato completamente raso al suolo. E riesce difficile capire come fosse stato chiesto di costruire, comunque, una caserma da duecento posti-letto per una stazione della Forestale che conta, attualmente, solo una decina di uomini. Per farci che cosa? Per fare da apripista a qualcuno? Ecco quanto ha insospettito, appunto, i magistrati di Napoli i quali hanno ritenuto di dover indagare, così, il Provveditore alle opere pubbliche dell'epoca per la Campania, l'ex sindaco di Casamicciola ed attuale sindaco di Ischia, due architetti comunali e il rappresentante legale della società incaricata dei lavori. C'è dunque da ritenere che, salvo sorprese che sarebbero però stupefacenti, i lavori della caserma non procedano oltre. Non si vorrebbe neppure, tuttavia, che rimanesse a sovrastare Casamicciola, lassù sulla collina spogliata, quel mostro di cemento a due piani. Per fare il vergognoso bis di Cetara, oltretutto, dove continua a fare orribile mostra di sé, ancora oggi, lo scheletro di quella che sarebbe dovuta diventare un'altra caserma. Questa volta, però, dei carabinieri. Da non credere.
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In galera, sì, ma in quale?

"Il viceministro all'Economia, Enrico Morando, ha proposto - in questi giorni - di fissare per legge un salario minimo e la galera per quei datori di lavoro che non dovessero rispettarlo".
"E' apparsa, anche se naturalmente non a tutti, cosa degna e giusta. Sia quella di dire basta a paghe scandalosamente basse sia quella di incarcerare chi dovesse insistere con questo metodo sconcio e inumano. Incarcerare, sì, perché quale effetto concreto e definitivo potrebbe avere multare soltanto con qualche ridicolo centinaio di euro ricchi e cinici "sior paron dalle belle braghe bianche"? Semmai un problema: in quale galera verrebbero sbattuti, tutti questi prevedibili "sior paron", considerato che le galere sono già scandalosamente sovraffollate?
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