"Il 21 agosto del 1944 - è venuto alla luce - Cesare Brocchetti scrisse una cartolina, dal campo di sterminio di Auschwitz, per rassicurare i familiarti sul suo stato di salute".
I suoi familiari, però, hanno ricevuto la cartolina soltanto in questi giorni e, dunque, dopo ben settant'anni. il tempo, cioè, che non avrebbe impiegato neppure un postino zoppo a piedi. Per fortuna, comunque, che Cesare Brocchetti fu liberato dai russi nel 1945, potè tornare a casa e i suoi familiari furono in grado di constatare personalmente che stava abbastanza bene. Molti complimenti, in ogni modo, alle Poste tedesche, alle Poste italiane o a tutte e due. Con l'augurio che si siano accorte che la guerra è finita e si siano tolto l'elmetto.
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