Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 31 marzo 2014

Entusiasmo prematuro

"Il via libera, al Consiglio dei Ministri, per il disegno di legge costituzionale sul Senato - si è entusiasmato il "premier" Matteo Renzi - è una grandiosa svolta per la politica e per le istituzioni".
Entusiasmo obiettivamente esagerato per un fatto del tutto scontato in Consiglio dei Ministri. Sarà davvero una grandiosa svolta per la politica e per le istituzioni, invece, quando il disegno di legge avrà avuto il via libera dal Parlamento. Fatto che, oggi come oggi, continua ad apparire perlomeno non immediato come avrebbe voluto il "premier" Matteo Renzi. Perché lui va sì di corsa, ma poi ci sono altri i quali hanno interesse a camminare "lento pede" o scegliere a loro favorevoli "allungatoie" o, ancora, restare fermi al palo. Senza contare quelli i quali, mentre lui comunque corre, cercano di fargli lo sgambetto.
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Pietro Grasso e Debora Serracchiani

"Grasso è stato eletto nel Pd - ha dichiarato, irritata, la neovicesegretaria del partito, Debora Serracchiani, a proposito di certi rilievi mossi dal Presidente del Senato al progetto renziano sul nuovo ruolo di Palazzo Madama - e, quindi, deve accettarne le indicazioni".
Debora Serracchiani, una ventina di anni fa, si è laureata in giurisprudenza. Ma, evidentemente, si è completamente dimenticata perfino dei principi fondamentali del diritto costituzionale. Perlomeno là dove si garantisce che i Presidenti di Camera e Senato, finché esercitano il loro ruolo istituzionale, devono essere e devono essere considerati al di sopra delle parti. Di qualsiasi parte. Anche al di sopra del movimento politico di cui possano possedere la tessera. Anche al di sopra di Matteo Renzi. E di Debora Serracchiani. Come mostra di sapere, invece, il Presidente Pietro Grasso. Il quale ricorda bene, ancora, quanto imparato diligentemente all'Università.

Gerardo D'Ambrosio e Antonio Di Pietro

"Meno male - Antonio Di Pietro ha riconosciuto così, a Gerardo D'Ambrosio morto ieri a 83 anni - meno male che che c'eri tu ai tempi di "Mani pulite"".
Meno male, sì. Perché, per quanto quella operazione giudiziaria abbia lasciato dietro di sé interrogativi inquietanti mai obiettivamente chiariti, il magistrato Gerardo D'Ambrosio fu l'unico, del famoso "pool", a dolersi pubblicamente del suicidio dell'indagato Raul Gardini e a dichiararsi favorevole ad un ritorno in Patria, senza manette, per un ormai morente Bettino Craxi. Non solo: il magistrato Gerardo D'Ambrosio non gettò alle ortiche la sua toga, misteriosamente, come fece Antonio Di Pietro e attese di raggiungere la pensione, prima di entrare in politica, come non fece Antonio Di Pietro. Meno male, sì, che c'è stata, ai tempi di "Mani pulite", anche una persona coerente ed umana, oltre che in buonafede, come il magistrato Gerardo D'Ambrosio. Parola, perfino, di Antonio Di Pietro. Il quale, una volta tanto, "c'ha azzeccato".
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Liceat

"L'88% delle persone intervistate - secondo uno studio condotto da quel "Victoria Milan" che è il principale sito di incontri extraconiugali - sarebbe pronto a tradire il proprio "partner" con un superiore, se ciò comportasse una promozione o un aumento di stipendio. Non solo: il 55% di questo 82% è convinto che, questi risultati comportando il tradimento, il proprio "partner" sarebbe pronto a perdonare molto più facilmente".
A questo punto siamo? Parrebbe, incredibilmente, di sì.
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domenica 30 marzo 2014

Un "ok" tutto da vedere

"Consiglio dei Ministri - domani - per mettere a punto quella proposta di revisione del Senato e del Titolo quinto della Costituzione che, approvati già dalla Direzione del Pd, verrà presentata in Parlamento, dal "premier" Renzi, per l'atteso "ok" istituzionale".
Ma si tratterà, in Parlamento, di un "ok" facile e scontato? Il "premier" Renzi strofina il "cornetto rosso" perché così sia. Ma c'è anche chi lo strofina perché non sia così. E certe figure istituzionali autorevoli hanno fatto conoscere che "sì, andrebbe pure bene, però". Un però, dunque. E un però non da poco. Come emerso, ad esempio, da due interventi "pesanti" del Presidente Pietro Grasso e da una lettera al "Corriere della sera" dell'ex "premier" tecnico ed attuale senatore a vita Mario Monti. "Cicero pro domo sua" (in difesa, cioè, di propri interessi personali), ma, obiettivamente, anche per una certa loro formazione culturale e politica. "Se non dovesse passare l'abolizione del Senato (ma abolizione, in verità, poi non sarebbe) io - ha più volte detto Matteo Renzi - mi dimetterei immediatamente". Forse, specialmente in una situazione come quella in cui si trova oggi l'Italia, sarebbe bene rimanessero sia il Senato (pur modificato nei suoi componenti e nelle sue funzioni) sia il "premier" Renzi. Tutti e due, però, per una sopravvivenza nell'esclusivo e autentico interesse del Paese. Al di là, insomma, di protagonismi dannosi, di scelte strumentali, di imposizioni, di ricatti, di preconcetti, di no per il no. Difficile, certo, ma - prendendo in prestito la famosa  frase pronunciata, da Giuseppe Garibaldi, più di un secolo e mezzo fa - qui si fa di nuovo l'Italia o si muore. Un'Italia, però, giusta e buona. Per non morire.
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La penisola del tesoro schifato

"Mentre nel 1950 arrivava, in Italia, il 19% di turisti stranieri - ha voluto sottolineare una indagine del "Touring club" - oggi ne arriva soltanto un 4,4%. Una diminuzione secca che ci ha fatto scivolare al quinto posto nella classifica mondiale".
Il fatto triste - sempre secondo l'indagine del "Touring club" - è che, se l'Italia rimane sempre in testa nei desideri dei visitatori stranieri, a tenere poi lontani questi visitatori stranieri sono i mille difetti che, assurdamente, continuiamo a non voler correggere. Come, fra i maggiori, i troppi disservizi, i troppi "bidoni" di albergatori e commercianti, i prezzi troppo alti, la troppa scortesia, il degrado sempre maggiore dei monumenti e del paesaggio. Un "mix", insomma, di mancata cultura dell'ospitalità e di dinteresse dei Governi nei confronti di un settore che, invece, potrebbe essere facilmente una ricca risorsa per il Paese. Il fatto triste, sì, è che abbiamo un tesoro che nessun altro può vantare, ma ci fa schifo, evidentemente, utilizzare al meglio. Chissà come sarebbero stati invece in grado di sfruttarlo, se solo avessero avuto la fortuna di possederlo, perfino - ad esempio - i beduini del deserto.
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Il Falcone censurato

"Nella foto che campeggia sulla facciata del Tribunale di Milano - si sono accorti in molti - il giudice Falcone appare senza la sigaretta che aveva invece tra le dita nella foto originale".
Che cosa è successo? Che lo Stato produttore di sigarette ha ritenuto, ipocritamente, che la sigaretta tra le dita del giudice Falcone fosse un cattivo esempio da non pubblicizzare? Oppure che i giudici del Tribunale di Milano si sono regolati come si regolava Giuseppe Stalin quando, volendo eliminare dalle foto originali ufficiali qualcuno o qualcosa che gli aveva poi dato fastidio, lo faceva sparire con un bel "barbatrucco" ed ecco a voi la nuova immagine "purificata"? E' troppo pretendere, in merito, una risposta autorevole e ufficiale?
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Forza fauna

"Occorre imparare ad amare gli animali come meritano - ha lanciato l'appello Berlusconi, citando una frase di madre Teresa di Calcutta, in collegamento telefonico con un club "Forza Silvio" - così saremo molto vicini a Dio. Adottiamo e facciamo adottare, dunque, cani e gatti abbandonati".
Lo stesso appello, subito dopo, è comparso anche nella pagina "Facebook"  di Berlusconi, ma arricchito dalla foto del cagnolino Dudù. Che, dunque, è entrato alla grande, come protagonista, nella campagna elettorale per le prossime europee. Ma in diversa compagnia: dal voto da ottenere anche da porci e cani al voto da far chiedere anche a cani e gatti.
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sabato 29 marzo 2014

Grande successo 1

"Dal primo aprile prossimo - hanno annunciato orgogliosamente da Palazzo Chigi - gli stipendi dei manager pubblici non potranno superare l'ammontare dello stipendio del primo presidente della Corte di cassazione e, cioè, 311 mila euro annui".
Il primo del mese prossimo, però, è famoso per i "pesci" scherzosi. E, in effetti, quanto avverrà quel giorno avrà tutti i connotati di un clamoroso "pesce d'aprile". Perché, ad essere tagliati in quella misura, saranno soltanto gli stipendi dei manager delle società pubbliche non quotate. Gli stipendi dei manager delle società pubbliche quotate (Eni, Terna, Poste italiane, Enel, Finmeccanica, Cassa depositi e prestiti e Ferrovie dello Stato), che sono poi quelli che "sforano" sfacciatamente i 311 mila euro annui, non solo avranno un ritocchino del 25% che li lascerà tra i 632 mila euro e i 4 milioni e 800 mila euro, ma il ritocchino andrà a valere per i manager prossimi venturi e non per quelli presenti. Paolo Scaroni (Eni) continuerà così a percepire 6 milioni e 400 mila euro annui, Flavio Cattaneo (Terna) 2 milioni e 335 mila, Massimo Sarmi (Poste italiane) 2 milioni e 201 mila, Fulvio Conti (Enel) 2 milioni e 163 mila, Alessandro Pansa (Finmeccanica) un milione e 94 mila, Mauro Moretti (Ferrovie dello Stato) 843 mila, Giovanni Gorno Tempini (Cassa depositi e prestiti) 788 mila. C'è da essere dunque orgogliosi, sì, mentre si comincia a studiare, addirittura, se tagliare, aumentandone la tassazione, i ricavi dai titoli di Stato. Quei titoli di Stato nei quali hanno investito anche, finché hanno potuto, i pensionati e le vecchine rimaste vedove. Davvero una vergogna. Ma, se il giovena Governo Renzi si vergognase almeno di tutto ciò, sarebbe già un bene e una speranza. Perché - come ha detto il saggio - la vergogna di un giovane è un buon segno.
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Grande successo 2

"Il fatto che la Corte suprema di Nuova Delhi abbia dato ragione all'Italia sulla richiesta che dall'episodio dei due nostri "marò" Massimiliano Latorre e Salvatore Girone debba resta fuori la polizia antiterrorismo indiana - hanno festeggiato, invece, le autorità diplomatiche italiane - va considerata una grande vittoria".
Chi si accontenta - ammonisce un saggio detto popolare - gode. Le autorità diplomatiche italiane, infatti, stanno godendo per una vittoria che, tutt'al più, potrebbe ritenersi un quarto di vittoria. Primo perché, ora, la polizia antiterrorismo indiana avrà un mese di tempo per presentare le sue contraddizioni alla decisione della Corte suprema. Secondo perché, in ogni caso, la decisione su queste contraddizioni andrà dunque a finire, nella migliore delle ipotesi, al 30 aprile. Terzo perché a maggio, in India, cominciano le ferie estive e, perciò, una decisione finale, se accettare o meno la richiesta italiana di celebrare il processo non in India ma nel nostro Paese, non potrà arrivare prima di luglio o, addirittura, di agosto. Quarto perché, a questo punto, la detenzione dei due "marò" si allungherebbe, benché senza processo e neppure una imputazione precisa e definitiva, a ben 29-30 mesi. "Una vittoria di Pirro" è stato definito, da alcuni, questo successo vantato dalle nostre autorità diplomatiche. Ma purtroppo, in verità, non si è trattato nemmeno di una "vittoria di Pirro". Perchè l'antico stratega greco, prima di subire la sconfitta finale, riuscì comunque ad ottenere numerose vittorie. E le autorità diplomatiche italiane, fino ad oggi, hanno ottenuto, purtroppo, solo numerose sconfitte.
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La "grandeur de noantri"

"L'ex "premier" norvegese Jens Stoltemberg - ha deciso, come previsto, il Consiglio dell'Allenaza - sarà, dal 1° ottobre prossimo, il nuovo segretario generale della Nato".
Non fa niente, dunque, se il prescelto Jens Stoltemberg fosse stato, a suo tempo, un pacifista accanito ostile all'Allenza atlantica. L'importante è che avessero puntato su di lui, tra altri, la Cancelliera tedesca Merkel e il Presidente americano Obama. Per ragioni tutte loro che, però, sarebbe interessante confessassero onestamente. Ma anche per confermare, chiaro e tondo, che l'Italia è importantissima, per l'Allenaza atlantica, solo quando deve acquistare nuove armi da Stati Uniti e Germania, ma non conta un fico secco quando propone due persone qualificate (prima Franco Frattini, poi Enrico Letta) per il ruolo di segretario generale. Alla faccia dell'italica "grandeur" che vorrebbero accreditare il "premier" Renzi e il Ministro degli Esteri, Federica Mogherini.
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La nuova uniforme dell'ex Ministro alla Difesa

"L'ex Ministro della Difesa, Mario Mauro ha deciso - con improvvisa mossa strategica - di fare una incursione nel campo del "Nuovo Centro Destra"".
Per combatterlo? No: per passare, armi e bagagli, nelle sue file. A dimostrazione che, a lui, piace collezionare, oltre che cacciabombardieri, anche uniformi: dopo quella del Pdl, quella del partito di Mario Monti, poi quella dei "Popolari per l'Italia" ed ora quella del "Nuovo Centro Destra". In attesa di indossare un giorno, magari, la divisa che gli piacerebbe di più: quella, anche se in realtà improbabile, della papale Guardia svizzera.
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Dal "Giro di Roma" al "Giro d'Italia"?

"Daopo le ultime "piene" del Tevere - si è indignato il presidente dell' Associazione capitolina "Bici Roma", Fausto Bonafaccia - perché le piste ciclabili lungo il fiume non sono state ripulite, ma perchè, soprattutto, non vengono più sorvegliate da vigili urbani in bicicletta?"
Facili risposte alla giusta indignazione di Fausto Bonafaccia. Le piste ciclabili lungo il fiume non sono state ripulite perché il Comune di Roma non ha un centesimo di euro neppure per ripulire, metaforicamente e no, i suoi uffici. I vigili urbani in bicicletta non servegliano più quelle piste perché devono alternarsi come scorte al sindaco Ignazio Marino il quale continua a spostarsi, spesso, sulla sua "due ruote a pedali". Magari con l'aspirazione di passare, dal "Giro di Roma", al prossimo "Giro d'Italia".
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venerdì 28 marzo 2014

"F35", missione compiuta

"Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti - nel suo intervento alla cerimonia per il 91° anniversario della fondazione dell'Areonautica militare - ha renzianamente così  rassicurato, riferendosi all'acquisto dei cacciabombardieri "F35", i generali presenti: "State sereni perché non potremo fare passi indietro".
Il fatto è che, questa volta, lo "state sereni" funzionerà davvero. Che, cioè, non ci saranno capriole e colpi di scena. Verranno acquistati davvero, insomma,  tutti gli "F35" già a suo tempo programmati. Senza alcun taglio. Senza nemmeno tenere conto del parere contrario, anche, di metà del partito del Ministro Pinotti. Ma agli ordini di mister Obama. Il quale, suvvia, non è mica venuto a Roma solo per stringere la mano a Papa Francesco e per visitare il Colosseo...
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Uno sfratto per tre euro

"Se non mi pagherai i 1938 euro che mi devi per gli affitti - aveva intimato il proprietario di casa ad un artigiano edile con moglie, due figli e una bottega distrutta dalla crisi - preparati allo sfratto. L'artigiano edile, tra mille difficoltà, alla fine era riuscito a racimolare i 1938 euro, era corso in banca e aveva fatto un bonifico al proprietario di casa".
Tutto a posto? Macché. L'artigiano edile non aveva messo in conto che la banca avrebbe detratto tre euro di commissione per quel bonifico e, così, al padrone di casa erano arrivati "solo" 1935 euro. Quanto è però bastato al padrone di casa per insistere con lo sfratto, ma, soprattutto, quanto è bastato al giudice onorario titolare della causa per convalidarlo. E per intimare, al povero artigiano edile e alla sua famiglia, di lasciare l'appartamento. Con una ciliegina: lasciarlo il 20 aprile prossimo e, cioè, il giorno di Pasqua. Per una questione di tre euro mancati in buona fede, insomma, un dramma per quattro persone. Onore alla sensibilità del padrone di casa, ma, soprattutto, al giudice onorario.
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Duecento euro no, no, no, no

"Ove qualcuno, per un giusto motivo, dovesse darvela - è il consiglio ai cittadini onesti - rifiutate carta moneta da 200 e da 500 euro e chiedetegli carta moneta, al massimo, da 50 euro".
Perché? Per non rischiare di non sapere che cosa farci. Sta accadendo sempre più spesso, infatti, che i negozianti la rifiutino con il pretesto di non avere il resto e che le banche non accettino di cambiarla se non si è persona a loro nota e, comunque, da censire a norma di legge. Dice: ma i 200 e i 500 euro non sono anche loro moneta corrente che nessuno ha il diritto di rifiutare? Certo che lo sono. Ma è una recente legge, bellezza, che ha determinato questa situazione assurda, anche se con il nobile scopo di arginare e colpire il riciclaggio di denaro sporco. Solo che i riciclatori di denaro sporco hanno subito inventato nuovi sistemi per continuare nei loro traffici illegali e la nobile legge è, lì, soltanto per complicare la vita ai cittadini onesti. Allora, però, perché continuare a stampare carta moneta da 200 e da 500 euro?
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Le olive di Mauro

"Vorrà dire - ha voluto fare il martire, a proposito dell'intenzione di tagliargli lo stipendio annuo di oltre 600 mila euro, l'amministratore delegato di "Ferrovie dello Stato", Muaro Moretti - vorrà dire che andrò a fare il contadino, a curare i miei ulivi".
L'augurio è che, quando si tratterà di raccoglierle, non stiperà nei canestri le sue olive così come sta ancora stipando i pendolari nei "suoi" treni.
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Sgarbi e le capre

"Le capre - secondo una ricerca della "Queen Mary University" - sono animali di notevole intelligenza ed apprendimento".
Le capre, insomma, non sono "capre". E Vittorio Sgarbi, quando vorrà continuare ad offendere le persone, dovrà dunque cambiare animale.
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giovedì 27 marzo 2014

Al mercato dell'ovest

"Quando Barak Obama ha scandito - nella conferenza-stampa seguita all'incontro con Matteo Renzi - che "la pace non è gratis", tutti hanno avuto conferma della prevista tirata d'orecchi a quell'Italia la quale aavrebbe intenzione di ridurre, da 90 a 45, l'acquisto dei cacciabombardieri americani "F35"".
Che la pace non sia gratis, purtroppo, è vero da sempre. Ma è sicuro che oggi, per assicurarsela, sarebbe indispensabile acquistare un numero più alto possibile di cacciabombardieri "F35" al mercato americano dell'ovest?
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A giudizio dall'evasore

"La dottoressa Maria Rosaria Grossi - ha rivelato "L'Espresso" - era stata rinviata a giudizio, quand'era in Magistratura a Milano, per una storiaccia di tangenti e di consulenze d'oro, ma, poi, era stata scagionata da queste imputazioni anche se, nella sentenza di assoluzione, era stato però sottolineato che, "per quasi un quarto di secolo aveva riscosso personalmente e per contanti, da innumerevoli soggetti, canoni di locazione non dichiarati al Fisco"".
A questo punto, giustamente, uno potrebbe chiedersi: com'è finita per la dottoressa Maria Rosaria Grossi? Il Consiglio superiore della magistratura ha continuato sì a respingere le sue richieste di riammissione nei ruoli ordinari, ma, poiché il Consiglio di giustizia tributaria (al quale spetta il compito di occuparsi, specificatamente, dei requisiti di onorabilità dei giudici fiscali) non ha avuto alcunché da eccepire, la dottoressa Maria Rosaria Grossi è ora tranquillamente a decidere cause nella Commissione tributaria di Milano. Lei evasore fiscale riconosciuto, insomma, a giudicare, lì, cause intentate contro evasori fiscali indagati. Un altro paradossale episodio da "Italia dei cachi". E poi c'è chi vorrebbe non si sfiorase nemmeno con un dito l'attuale "sistema Giustizia".
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Cin cin con l' 88% di acqua

"L'emendamento alla legge comunitaria - proposto, dai pd Nicodemo Oliveiro e Michele Anzaldi, per aumentare la percentuale di frutta nelle bibite dal 12 al 20% - è stato bocciato, in Commissione agricoltura alla Camera, dopo il parere negativo espresso dal Governo".
Si continueranno a bere bibite, dunque, con appena il 12% di frutta e il resto di acqua e chissà che cos'altro. Un risultato che ha scandalizzato non solo le Associazioni dei consumatori, ma anche molti colleghi pd degli onorevoli Oliveiro e Anzaldi. Tanto che qualcuno si è anche posto questa domanda: "Ma il Ministro Maurizio Martina è Ministro per le Politiche agricole o delle multinazionali produttrici di bibite?" Cin cin, intanto, con un succo d'acqua e dodici gocce di arancia.
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I due cali di "Poste italiane"

""Poste italiane" - ha fatto conoscere il Consiglio di amministrazione presieduto da Massimo Sarmi - ha dovuto registrare un utile in leggero calo".
Gli utenti di "Poste italiane", invece, stanno continuando a registrare un servizio, specialmente nel recapito della corrispondenza, in calo pesantissimo. Utile societario in leggero calo, dunque, e servizio agli utenti in calo pesantissimo: quale sarà il "premio di produzione" per l'amministratore delegato Massimo Sarmi, il cui compenso annuale è già di due milioni, 201 mila euro più spicci?
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mercoledì 26 marzo 2014

Obama e gli "F35"

"Preoccupano - ha significativamente dichiarato, prima di imbarcarsi per l'Italia, il Presidente Usa, Barak Obama - i tagli alla difesa di alcuni Paesi Nato".
E' come se il Presidente Obama, insomma, avesse voluto mandare a dire, al "premier" italiano Matteo Renzi tentato di risparmiare anche sull'acquisto dei cacciabombardieri americani "F35", "Do you understand me, boy?" e, cioè, "M' ha tu 'apito, bimbo?". Non resta che aspettare la reazione del "bimbo".
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Somari a Montecitorio

"Il "5 stelle" Davide Tripiedi - quando nell'aula di Montecitorio gli è stata data la parola - ha tenuto a rassicurare che sarebbe stato breve e circonciso".
Ennesima somaraggine esibita dai banchi "grillini". Ma a somaraggine, increbilmente, somaraggine e mezza dallo scranno del presidente di turno, il "forzista" Simone Baldelli, il quale, nell'avvertire l'onorevole Tripiedi che "circonciso" significa ben altra cosa da quella che lui voleva intendere, gli ha fatto notare che avrebbe dovuto dire "coinciso". E cioè, somareggiando a sua volta, "coinciso" invece di conciso. Ma molti onorevoli deputati, allora, non hanno frequentato nemmeno le scuole serali?
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Magico Silvio

"Quale "cerchio magico" che mi condiziona? - si è irritato Silvio Berlusconi - Di magico, in "Forza Italia" ci sono solo io".
Silvio Berlusconi è forse convinto che, come il fiabesco pifferaio magico riesce a portarsi dietro un esercito di topi, lui, quale più o meno reale pifferaio magico "forzista", riuscirà a portarsi dietro, alle prossime europee, un esercito di elettori. Anche se i sogni, spesso, "son desideri nascosti in fondo al cuor". Non solo in fondo al cuore della disneyana Cenerentola.
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Falchi, colombe e piccioni

"In "Forza Italia" - ha voluto invece sottolineare il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti - non ci sono né falchi né colombe. Siamo, al massimo, dei piccioni".
Beh, allora, attenzione al tiro al piccione.
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Chi è Francesca

"Non capisco a quale titolo - si è interrogato, in un suo editoriale su "Il giornale", Vittorio Feltri - Francesca Pascale si occupi di "Forza Italia". E' la fidanzata di Silvio? Faccia la fidanzata, si occupi di Silvio e di Dudù".
Strano, comunque, che un giornalista sveglio come Vittorio Feltri non abbia capito ancora la vera Francesca Pascale, le sue vere ambizioni, le sue vere mire. Ha capito tutto, invece, l'esperta "donna di mondo" Daniela Santanché la quale, seppure momentaneamente in un angolo, è sicuramente lì a studiare certe contromosse. E ad invitare il suo compagno di vita Alessandro Sallusti, il quale è anche direttore de "Il Giornale", a "spiegare" Francesca Pascale al suo editorialista Vittorio Feltri.
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martedì 25 marzo 2014

Ermo colle, la vendetta

"Sempre caro mi fu quest'ermo colle - i primi versi di quel capolavoro di Giacomo Leopardi che è "L'infinito" - e questa siepe che da tanta parte/ dell'ultimo orizzonte il guardo esclude".
Povero Giacomo Leopardi. Quella parte del suo ermo colle rimasta intatta fino ad oggi, infatti, ben presto sarà violata da una enorme "Country house" con tanto di piscina e di parcheggio sotterraneo.  E sarà quella enorme vergogna edilizia, non più una verde siepe, ad escludere, dal palazzo di famiglia, lo sguardo di tanta parte dell'ultimo orizzonte. Tutto perché, irridendo alla richiesta di proteggere dalla speculazione quel bellissimo e storico paesaggio (richiesta avanzata dai discendenti del poeta, dal "Fai", da "Italia nostra" e dalla stessa Soprintendenza) ha dato il nulla osta allo scempio la sesta sezione del Consiglio di Stato. Una sesta sezione - onore al demerito - composta dai magistrati Sergio De Felice, Roberto Giovagnoli, Vito Carella, Claudio Contessa e Giulio Castriota Scanderbeg. Ai quali tutti, evidentemente, "L'Infinito" di Giacomo Laopardi deve essere stato sulle "scatole" fin dal liceo. Ed ora la vendetta.
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I magnifici 30 più 37

I membri del Comitato di presidenza di "Forza Italia" - appena formalizzato da Silvio Berlusconi - saranno ben 67, ma soltanto 30 avranno diritto di voto".
E gli altri 37, fra i quali perfino Daniela Santanché? Seduti ad ascoltare e ad applaudire. Loro, però, pur sempre con la medaglietta: nel salone del Comitato di presidenza, mica fuori nel corridoio. Pur sempre, insomma, con un piede nel palazzo. Meglio di niente. E poi, via, non si può mai sapere.
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Effetto Berlusconi

"Adesso basta - ha tenuto ad ammonire il Cavaliere, dopo le sue scelte, i tanti rimasti fuori dal Comitato di presidenza - Stop agli interessi personali".
Stop, giustamente, agli interessi personali. Detto da lui, però, ha fatto un certo effetto.
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Mauro Moretti e Matteo Renzi

"Vediamo se Renzi mi convincerà - ha lanciato la sfida l'amministratore delegato di "Ferrovie dello Stato", Mauro Moretti - ad accettare un taglio al mio stipendio di 850 mila euro annui".
La spunterà Matteo Renzi, il quale ama correre in bicicletta, o Mauro Moretti, il quale corre sempre sulle "Frecce rosse"? La gara è aperta. Il risultato fra qualche giorno.
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lunedì 24 marzo 2014

Dollari e Nato

"Grandi manovre - alla Nato - per l'imminente nomina del nuovo segretario".
Ma non doveva essere nominato quel Franco Frattini, la cui unica candidatura era partita, dall'Italia, già due anni fa? E' così. La sua candidatura, però, è andata lentamente logorandosi insieme al logoramento di Silvio Berlusconi. Ed ora, improvvisamente, dall'Italia è spuntata quella di un Enrico Letta probabilmente da risarcire dopo certi recenti fatti. Solo che, nelle more, si è fatta avanti la candidatura dell'ex "premier" laburista norvegese Jens Stoltemberg il quale - secondo quanto si mormora negli ambienti della Nato - avrebbe già in tasca l' "ok", oltre che della Cancelliera tedesca Merkel, del Primo ministro inglese Cameron, del Presidente francese Hollande, soprattutto del Presidente degli Stati Uniti, Obama, la cui parola è particolarmente determinante. E il quale avrà messo magari in conto che, mentre l'Italia vorrebbe ridurre da 90 a 45 i cacciabombardieri "F35" da acquistare dall'americana "Lockeed", la Norvegia ha invece deciso di aumentare l'acquisto da 10 a 16 fino ad arrivare, nel 2024, addirittura a 52. Viene in mente - chissà perché - questa frase per niente comica del comico americano Bill Hicks: "Piantatela di mettere il maledetto segno del dollaro su ogni fottuta cosa di questo pianeta".
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Mauro Moretti e Diego Della Valle

"Se l'amministratore delegato di "Ferrovie dello Stato", Mauro Moretti - ha scoccato la freccia il "patron" di "Tod's", Diego Della Valle - avesse il coraggio e la dignità  di andarsene dopo avere minacciato di "lasciare" ove gli fosse diminuito anche un euro del suo compenso, troverebbe milioni di italiani pronti ad accompagnarlo a casa".
Comprensibile perché - come già commentato su questo "blog" - sarebbero quei milioni di italiani i quali, ogni giorno, sono costretti a "soffrire" i treni di Mauro Moretti quando, quotidianamente, vanno al lavoro la mattina e ne tornano il pomeriggio o la sera. Altrettanto comprensibile però, se tra quei milioni di italiani, ci fosse, ad accompagnare a casa Mauro Moretti, anche Diego Della Valle. Ma per ben altro motivo. Perché Diego Della Valle è uno dei maggiori azionisti di quell' "Ntv" (Nuovo trasporti viaggiatori e, cioè, "Italo") il quale è andato a lanciare la sfida, perdendo finora la partita, proprio là dove Mauro Moretti può vantare un buon successo e, cioè, le "Frecce rosse" Milano-Roma-Napoli. E dunque, se Mauro Moretti se ne andasse a casa, chissà che "Italo" non riuscirebbe a migliorare la sua "performance". Magari anche con l'aiuto del "dio dei treni" e, ancora, di quel per ora semidio Matteo Renzi, molto amico suo e di un altro grande azionista di "Ntv" come Luca Cordero di Montezemolo.
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Mauro Moretti e Maurizio Lupi

"Se a Mauro Moretti - è intervenuto il Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Maurizio Lupi - non piace come si vorrebbe rendere più giusto il suo compenso e se lui ha chi gli offre di più, può tranquillamente andare via".
Ma ci sarebbe un altro Paese, in questa Europa così economicamente - ove più ove meno - in difficoltà, pronto ad affidargli le proprie ferrovie  per il modico compenso di 850 milioni di euro l'anno? Forse, però, Mauro Moretti una "chance" potrebbe anche averla: andare a gestire la rete ferroviaria dei ricchi Emirati arabi. Poche centinaia di chilometri, ancora, ma tanto, per lui, la questione non è quella di gestire una grande rete ferroviaria: è quella di gestire un grande compenso di 850 milioni di euro l'anno.
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Mauro Moretti e Cesare Romiti

"Mauro Moretti - è stato, quello di Cesare Romiti, uno dei pochissimi interventi in suo favore - ha ereditato un'azienda in "rosso", l'ha riportata in utile e, dunque, si merita ciò che guadagna".
Ma, per riportare in utile le "Ferrovie dello Stato" facendo viaggiare i pendolari su specie di carri-bestiame, sarebbe stato capace anche il ragionier Ambrogio Rossi con un compenso, al massimo, di 50 mila euro l'anno. Ottocento in meno, cioè, dell'ingegner Mauro Moretti.
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Frati e Beatrice

"Un bel pronto-soccorso - ha giudicato, durante la sua visita a sorpresa nell'ospedale "Umberto primo" di Roma, il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin - ma questo impressionante numero di accessi..."
Tra gli accessi del momento, comunque, anche quello del rettore dell'Università "La Sapienza", Luigi Frati, il quale a quell'ospedale sovrintende. E il quale non era fortunatamente lì per un improvviso grave malore, ma per una improvvisa telefonata che lo aveva avvertito della imminente "visita a sorpresa" del Ministro Lorenzin, all' "Umberto primo", in modo da avere il tempo di "fare bello" il pronto-soccorso. Anche se nell'impossibilità di fermare l' "impressionante accesso" che tanto ha turbato l'angelica Beatrice.
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La paura fa la barzelletta

"Silvio Berlusconi va in Paradiso - ha raccontato, in un raduno dei suoi, il Cavaliere ancora ufficialmente in sella - e propone al Padreterno di formare insieme una società. Il Padreterno legge attentamente la proposta scritta, poi dice: "Va tutto bene, ma perché io vicepresidente?"
Qualcuno ha parlato di barzelletta discutibile, se non addirittura blasfema. Può darsi. Molto più verosimilmente, però, è stato un qualcosa che è venuto a testimoniare, dietro un finto atteggiamento goliardico, una sua vera paura di non arrivare ad essere con il suo partito, alle prossime europee, nemmeno il vicevincitore. E dunque, di qui, il tentativo di esorcizzare questa paura cercando di ridere e di far ridere su con qualche "battuta" più o meno ad effetto. Attenzione, però: se non dovesse farcela nemmeno con Matteo Renzi e con Beppe Grillo, penserebbe di farcela addirittura con il Padreterno? Francesca Pascale farebbe bene a fargli una tenera carezza e a sussurrargli che non sarebbe possibile. Non sarebbe possibile - utilizzando il suo avverbio preferito - assolutamente. "Deo gratias".
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domenica 23 marzo 2014

Un aumento del 650%

"Le tasse locali - è stato calcolato - sono aumentate in 22 anni, dal 1990 al 2012, del 650%".
Troppo poco, evidentemente, visto che, dal 2012 ad oggi (in poco più di un anno) stanno crescendo di un altro 10% circa. Sarebbe allora giusto che, oltre a parlare di un impegno a diminuire il prelievo dello Stato a quanti percepiscono un reddito fino a 25 mila euro, si parlasse anche di queste tasse locali che colpiscono tutti. E che, se ai signori Berlusconi e De Benedetti fanno indubbiamente neppure il solletico, ai signori Rossi e Bianchi fanno invece male. Spesso, addirittura, molto molto male.
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Quello sputo sui morti del '15-'18

"Sono stati più di due milioni e 300 mila - conclusi i calcoli definitivi - quanti sono andati a votare, al referendum indetto dalla "Lega", per dire sì alla secessione del Veneto dall'Italia".
Sono stati più di un milione e 200 mila quanti - tra militari e civili - sono morti, un secolo fa, per evitare che il Veneto cadesse in mano straniera. Altri tempi. Uno sputo, oggi, per ogni due di questi morti.
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Un Moloch di nome "Coppa del mondo 2022"

"La "Ituc" (International trade union confederation) ha confermato - proprio in questi giorni - che, impiegati nella costruzione delle varie strutture necessarie alla "Coppa del mondo di calcio" nel 2022, in Qatar, sono morti dal 2012, in incidenti sul lavoro o per inumane condizioni di trattamento, già 382 nepalesi e che, prima del calcio di inizio della "sagra pallonara", i morti potrebbero arrivare fino alla cifra spaventosa di quattromila".
Ma che gli fa? L'importante è che gli sceicchi del Qatar abbiano un'altra occasione miliardaria, che la Fifa (Fédération internationale de football association) continui a non essere chiamata a rispondere del perché di una scelta a dir poco assurda, che l' "International trade union confederation" si limiti a denunciare senza agire, che i calciatori trovino l'erbetta dei campi soffice come quella dei prati delle loro ville private, che gli spettatori abbiano l'aria condizionata sotto i sedili degli stadi. E che i telespettatori, da casa, possano godere di una visione a 360 gradi. Come se stessero lì. Questo è l'importante. Tutto il resto è noia.
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Eia, eia, eia alalà

"Il Consiglio comunale di Ravenna - chiamato a votare per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini - si è invece espresso per il no, tranne i "5 stelle" i quali si sono astenuti, all'unanimità.
Il duce Benito Mussolini, dunque, sempre cittadino onorario di Ravenna a furor di Consiglio comunale. Con i rappresentanti di Pd e di "Sinistra ecologia libertà", incredibilmente, in prima fila. Eia, eia, eia alalà.
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Nostalgia canaglia

""Servizio pubblico", la trasmissione di Michele Santoro su "La 7" - da quando il Cavaliere è stato disarcionato - è sempre più in paurosa crisi di telespettatori".
Potrebbe essere vero, allora, che Michele Santoro sia stato sentito sospirare "Aridatece er puzzone".
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sabato 22 marzo 2014

"Buon Natale" a Pasqua, "Buona Pasqua" a Ferragosto

"Stanno arrivando ancora oggi - continuano le giuste lamentele che vengono fatte arrivare, per conoscenza, ai giornali - lettere e biglietti di auguri per il Natale 2013 e il Capodanno 2014".
Ove dovesse andare avanti questo eccezionale ritmo di recapiti postali, allora, eventuali auguri di "Buona Pasqua" potrebbero arrivare a destinazione per Ferragosto. L'amministratore delegato di "Poste italiane", Massimo Sarmi, percepisce esattamente, ogni anno, 2.201.820 euro. Avrà anche lui, come l'amministratore delegato delle "Ferrovie dello Stato", Mauro Moretti, la faccia tosta di minacciare di andarsene, se dovessero ritoccargli in giù il compenso? Ove dovesse andarsene per davvero, comunque, a lamentarsene non sarebbero certo gli utenti di "Poste italiane". E, se ci fosse anche uno a lamentarsene, pace: la sua lamentela, per "posta celere", non arriverebbe prima del Solstizio d'estate.
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La partita abruzzese di Luciano D'Alfonso

"In caso sia rinviato a giudizio per reati di corruzione - si legge all'articolo 6 di quel codice etico pd che è stato denominato "Carta di Pisa" - l'amministratore si impegna e dimettersi..."
Come mai - si è allora chiesto, nella sua rubrica sull' "Espresso", Marco Travaglio - il Pd ha scelto, quale candidato a Governatore dell'Abruzzo nelle prossime regionali parziali, quel Luciano D'Alfonso il quale, quando rivestiva la carica di sindaco di Pescara, è stato arrestato nel 2008 per certe storie di mazzette e, poi, è stato rinviato a giudizio due volte per corruzione e una terza volta per truffa e falso? Ma insofferente Marco Travaglio! Quell'articolo 6 parla chiaro: in caso di rinvio a giudizio  per reati di corruzione l'amministratrore si impegna a dimettersi. E Luciano D' Alfonso non è stato ancora eletto in Regione. Come farebbe a dimettersi prima? Lo dovrebbe fare poi, quando dovesse essere eletto. Anche se il dubbio è: ma, quando dovesse essere stato eletto, lo farebbe con il fischio o senza fischio? E, semmai non volesse uscire spontaneamenete dal campo, gli fischierebbe allora il rigore e lo espellerebbe un segretario pd un po' meno disattento rispetto al primo tempo (il tempo della candidatura)?
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Il vero animale

"Un dipendente del giardino zoologico - è giunta l'immagine da Rotterdam - ha chiesto di poter rivedere i "suoi" animali prima di morire per un tumore al cervello e una giraffa, che lo ha riconosciuto più degli altri, si è chinata a baciarlo".
Non troppo tempo fa, al giardino zoologico di Copenaghen, un uomo ha deciso di disfarsi di una giraffa perchè da lui giudicata in soprannumero, l'ha fatta uccidere con un colpo di rivoltella e l'ha fatta dare in pasto ai leoni davanti ai bambini. Domanda: qual è stato, considerati i due episodi, il vero animale?
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Amore di padre

"I miei figli tutti - ha dichiarato ufficialmente Silvio Berlusconi - non saranno in lista alle prossime elezioni europee".
Amore di padre. Più che dalle spire del procuratore Ilda Boccassini, certamente, intende proteggerli dalle spire della "pitonessa" Daniela Santanché.
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La nebbia di Marco Follini

"Si intitola "Nebbia del potere"  - ha informato "Il Messaggero" - l'ultimo "pamphlet" scritto da Marco Follini".
Marco Follini, il quale ha ricoperto per anni e anni importanti cariche - elencando - nella Dc, nel Centro cristiano democratico, nell'Udc, nell' Ulivo e nel Pd, non troppo tempo fa ha però restituito anche la tessera del Partito democratico ed è rimasto senza alcun potere. La nebbia del suo ultimo "pamphlet", allora, è quella che sta avvolgendo la sua persona o quella che sta avvolgendo l'intera politica italiana?
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venerdì 21 marzo 2014

Il pulpito dei sorrisetti

"Mentre nel 2011 la Cancelliera Angela Merkel e il Presidente francese Nicolas Sarkozy si scambiarono  dei sorrisetti ironici a proposito di  Silvio Berlusconi  - è stato notato - questa volta sono stati il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e il Presidente della Commissione europea, José Barroso, a scambiarsi sorrisetti ironici dopo una domanda loro rivolta su Matteo Renzi". 
L'Italia, a prescindere da chi la rasppresenti, un Paese, dunque, da riderci su? Qualche volta, magari, se l'è cercata. Ma da quale pulpito, comunque, i sorrisetti ironici? Con quale faccia, infatti, personaggi come Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Herman Van Rampui e José Barroso si permettono di ridere quando sono stati i responsabili maggiori nel  far piangere tre quarti dell'Unione europea? Se c'è una barzella, insomma, questa barzelletta sono proprio loro. Anche se non fanno per niente ridere né sorridere.

Niki Vendola aggredito

"Niki Vendola - in via Arenula a Roma - è stato aggredito dal rumeno Iulian Butucea e si è salvato perché sono intervenuti gli agenti della sua scorta".
Se il rumeno Iulian Butucea avesse aspettato qualche altro minuto e avesse invece aggradito il signor Rossi, avrebbe portato felicemente a termine la sua aggressione. Perché i milioni e milioni di signor Rossi non hanno scorte personali. E adesso vorrebbero tagliare anche quelle già insufficienti presenze di agenti e di carabinieri in operazioni di prevenzione e di difesa nelle città sempre più in mano alla piccola e grande malavita. Che le scorte salvino i parlamentari, per carità. Ma i milioni e milioni di signor Rossi chi li salverà? Non resta che sperare, ognuno, in una benigna sorte personale.
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Mauro Moretti 1

"Se davvero volessero tagliare il mio stipendio di 850 mila euro annui - ha fatto intendere l'amministratore delegato di "Ferrovie dello Stato", Mauro Moretti - io me ne andrei via".
Un immenso sospiro di sollievo si è levato, alla notizia di questa possibilità, dalle centinia di migliaia di pendolari i quali, ogni giorno, sono costretti a soffrire i treni dell'amministratore delegato Mauro Moretti.
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Mauro Moretti 2

"Il mercato è il mercato - ha voluto giustificare la sua decisione Mauro Moretti - L'amministratore delegato delle Ferrovie tedesche, ad esempio, prende tre volte quanto prendo io".
Sarà certamente così. Le Ferrovie tedesche, però, funzionano molto più di tre volte di quanto funzionino quelle italiane.
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La cinica furbata della legge 201 del 2011

"Ho convinto mia suocera noventenne a fare una ristrutturazione della sua casa - ha scritto, in una mail, il signor Leonardo Lo Faro - facendo anche leva sul rimborso Irpef del 50% che, per la sua età, le sarebbe stato rimborsato in tre anni".
Qual è stata, invece, la scoperta poi fatta dal signor Leonardo Lo Faro? Che la legge 201 del 2011, zitta zitta, ha eliminato il rimborso dei tre anni e  lo ha riportato a quello comune dei dieci. Sua suocera, così, potrebbe avere il saldo del rimborso dovutole solo quando dovesse compiere cento anni. Spontanei, a questo punto, gli auguri più sinceri di lunga vita alla novantenne signora. Prima di tutto per un naturale affetto dovuto ad una cara nonnetta, ma, poi, per la soddisfazione di poter fare tutti insieme, ai legislatori "speranzosi becchini", il classico gesto dell'ombrello. Magari brindando, alla faccia loro e delle ciniche furbate, in una pubblica festa nella piazza principale del paese.
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Inaccettabili "ammuine"

"Ma perché - si è chiesto l'amministratore delegato della "Salini Impregilo", Pietro Salini - lo Stato non ha ancora accettato quei venti milioni che, già lo scorso anno, avevamo destinato quale contributo al recupero di una Pompei sempre più in rovina?"
Bella domanda. Ma arriverà mai una risposta a Pietro Salini e, anche, ai cittadini allibiti e al cadente complesso museale? Sarebbe tempo che Madama Burocrazia cominciasse a degnarsi di fare qualcosa secondo tempi e modi da anni Duemila. E di non continuare a fare "ammuina" come ai tempi del Regno delle Due Sicilie.
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Don Paolo pietà

"Se Berlusconi morisse - si è sentito pronunciare durante una trasmissione a "La Zanzara" di Radio24 - io direi:" Grazie, Signore, che te lo sei portato via"".
Chi ha pronunciato questo santo auspicio in autentico spirito brigatista? Lo ha pronunciato il parroco genovese don Paolo Farinella. Il quale, evidentemente, se ne infischia dell'ammonimento "Ama il prossimo tuo come te stesso". Anche se, a pronunciare quell'ammonimento, è stato qualcuno il quale dovrebbe essere la fonte delle sue parole e delle sue azioni: Gesù di Nazareth detto il Cristo. Fatti suoi, comunque. E, magari, anche del suo vescovo. "Unicuique suum": a questo "blog", per scelta, solo il diritto-dovere di riportare i fatti. I fatti, i misfatti, i pupi e i cavalieri.
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Contrordine: Silvio è ancora Cavaliere

"Silvio Berlusconi - ha tenuto a precisare il giurista Gianluigi Pellegrino - è ancora tecnicamente Cavaliere. Lui si è solo autosospeso da un'associazione privata qual è quella dei "Cavalieri d'Italia", ma il fatto è che la sua decadenza vera ed effettiva, ai sensi della legge 194 del 1986, dovrebbe essere sancita dal competente Ministero per lo Sviluppo economico".
Contrordine, allora, "forzisti": Silvio Berlusconi è ancora Cavaliere in servizio effettivo ed ancora permanente. Può risalire, volendo, in sella. E riprendere, da lassù, i suoi piani di battaglia. Finché, almeno, non volesse appunto disarcionarlo il Ministro Federica Guidi. La quale - come dicono però in molti - non ce l'avrebbe su né con i cavalli né con i cavalieri. Specialmente della Brianza.
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giovedì 20 marzo 2014

"Terra dei fuochi" chi?

"Secondo il "Documento della Commissione interministeriale" sui "Risultati delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all'agricoltura della Campania" - ha denunciato, su "Repubblica", Roberto Saviano - soltanto un 2% sarebbe incoltivabile in quanto inquinato. Tutto il resto a posto. Nessun pericolo, nessun allarme. E questo, incredibilmente, mentre invece si sa benissimo che in ventidue anni, in quella cosiddetta "Terra dei fuochi" che va da Napoli a Caserta, sono stati scaricati oltre dieci milioni di tonnellate di rifiuti di ogni genere, si sa benissimo che un'autorità come il prefetto Donato Cafagna ha denunciato, tra il gennaio 2012 e il dicembre 2013, settemila roghi, si sa benissimo che continuano ad avvenire, per scariche e scarichi abusivi, sequestri su sequestri, arresti su arresti, denunce su denunce".
Forse sarebbe il caso di chiedersi, insieme a Roberto Saviano, fino a dove sono ormai capaci di arrivare, oggi, mafia e camorra.
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Quella strana scelta dei nomi

"Quello del figlio dell'onorevole "forzista" Donato Bruno - Nicola, 35 anni, avvocato - è il secondo nome, degli almeno cinquanta padri o figli i quali avrebbero avuto rapporti con le due minorenni dei Parioli a Roma, che la Magistratura rende noto".
Il primo - come noto - è stato quello di Mauro Floriani, marito dell'onorevole "forzista" Alessandra Mussolini. Allora, però, due domande. Senza voler difendere alcuno - sia chiaro - ma ovvie. La prima: perché la Magistratura non ha reso noti i nomi di tutti gli implicati nella squallida vicenda o non ha scelto di secretarli tutti? La sedonda: perché, se non ha scelto di secretarli tutti, ha finora reso noti solo quelli di due riconducibili strettamente a "Forza Italia"? Va bene che su su certi appartenenti a "Forza Italia" sono girate, molto spesso, voci e vicende "a luci rosse". Ma questo, obiettivamente, non potrebbe giustificare il fatto di far apparire soltanto i soliti ambienti berlusconiani. Come a voler indicare, alla gente, ecco i "soliti puttanieri".
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Matteo il temerario

"E' in giro - su tutti i "media" del mondo - l'immagine di una Cancelliera Angela Merkel la quale, terribilmente sbuffando, mostra un minaccioso pugno al proprio Ministro degli Esteri, Frank Walter Steinmeier".
L'avrà vista - e avrà fatto due rapidi conti - quel nostro "premier" il quale, dopo essere andato a casa di lei per garantirle il non sforamento del 3% nell'italico rapporto deficit-prodotto interno lordo, una volta tornato qui a casa sua, ha condannato quella percentuale come anacronistica e, oggi, è andato a dirlo, a Bruxelles, anche al Consiglio europeo?
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L' "Erasmus" che già c'è

"Bisognerebbe allargare l'"Erasmus" (la possibilità per uno studente universitario europeo, cioè, di effettuare un periodo di studio legalmente riconosciuto in un ateneo straniero) - ha lanciato l'idea, durante la presentazione del suo ultimo libro, Massimo D'Alema - anche ai Paesi del Mediterraneo". E Matteo Renzi, il quale gli sedeva accanto, si è detto d'accordo e ha applaudito".
Idea più che apprezzabile e condivisibile. Peccato, però, che l'idea fosse venuta a qualcun altro già molto tempo fa. Esiste, infatti, un "Erasmus Mundus" il quale finanzia la mobilità di studenti e di giovani professionisti tra i sedici Paesi che si affacciano proprio sul Mediterraneo. Anche se D'Alema non lo sa e Renzi, non sapendolo neppure lui, l'applaude. Magari l'uno troppo lento e compassato e l'altro troppo veloce e sbrigativo per accorgersene. Forse allora utile, prendendo in prestito Edoardo Bennato, l'invito tanto al Massimo quanto al Matteo: "Seconda stella a destra/questo è il cammino/ e poi dritto fino al mattino/ la strada la trovi da te/ porta all' "Erasmus" che già c'è".
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Da cavaliere a fante

"Berlusconi non è neppure più cavaliere - ha dichiarato il suo consigliere politico, Giovanni Toti - ma resterà ugualmente in campo a combattere".
Non fa niente, cioè, se solo come fante a terra.
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mercoledì 19 marzo 2014

Matarrese-Emiliano 1 a 0

"Là dove a Bari, in località Punta Perotti, era sorto ed era stato poi abbattuto, dopo lunghe e difficili battaglie, l'orribile "ecomostro" e là dove era stato realizzato, recentemente, un parco con vincolo  di  non edificabilità, sorgereanno presto, invece, tante villette private nel verde".
La potente famiglia Matarrese, proprietaria dei terreni a Punta Perotti, ha infatti sorprendentemente avuto la meglio sul sindaco pd Michele Emiliano. Il quale, per cercare di giustificare la sua inimmaginabile retromarcia, ha dichiarato che il compromesso urbanistico raggiunto servirà ad evitare ulteriori battaglie giudiziarie già annunciate. Giustificazione credibile e, comunque, valida? Sembrerebbe molto strano, infatti, che un sindaco - oltretutto conosciuto come un amministratore e un politico "tosto" - preferisca abbandonare la difesa della città solo per togliersi il fastidio di tornare, di tanto in tanto, in Tribunale.
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Ambasciator non porta rispetto

"L'ambasciatore americano a Roma, John Philips - si è saputo - ha voluto incontrare una delegazione delle Commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato per esprimere tutte le sue perplessità sull'ormai più che probabile taglio nell'acquisto dei cacciabombardieri "F35"".
C'è da capirlo: l'americana "Lockeed", infatti, fabbrica i cacciabombardieri "F35" e non asili nido, scuole, centri di ricerca, presìdi sanitari, attrezzature civili. Quel più che probabile taglio sarebbe quindi, per l'americana "Lockeed", un colpo durissimo. Un mancato introito - a conti fatti - di circa sei miliardi. E perciò, di qui, l'intervento interessato dell'ambasciatore John Philips. Il quale però, se è giusto faccia gli affari del suo Paese, è assurdo voglia entrare negli affari di un Paese non suo. "Ambasciator non porta pena", d'accordo, ma - come sembra - neppure rispetto.
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Massimo, stai sereno

"Massimo D'Alema, il quale - come si sa da tempo - aspira ad un ruolo di commissario nell'Unione europea, ha invitato il "premier" Renzi  alla presentazione del suo ultimo libro "Non solo euro", gli ha regalato una maglietta della "Roma" e gli ha datto atto di avere varato un programma coraggioso e realistico".
E il "premier" Renzi? "Dobbiamo mandare in Europa - ha detto - le persone più forti che abbiamo ai livelli istituzionali". "In ogni caso - ha però aggiunto - è sbagliata l'idea che la scrittura di un libro garantisca la candidatura". Massimo, insomma, stai sereno.
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Lire, marchi ed euro

"La conversione delle lire in euro - ha fatto sapere la Banca d'Italia ad una signora la quale aveva ereditato una notevole somma in vecchia moneta - non è ormai più possibile".
Ma perché, invece, la conversione dei marchi in euro, in Germania, è ancora possibile e, anzi, non ha alcuna scadenza? Giuggiolone le autorità monetarie tedesche o furbacchione le autorità monetarie italiane? Viene da pensare - chissà perché - alle seconda delle due ipotesi.
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Il "leader bambino"

"E' da oggi in circolazione - a cura del quotidiano "La Nazione" di Firenze - un volume di 184 pagine dal titolo "Matteo Renzi, nascita e successo di un leader bambino"".
Chissà se verrà svelato, nel primo capitolo, se i Re Magi gli portarono in dono un martello per rottamare, un bastone per fare sgambetti e un monopattino per correre veloce.
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Addio Cavalierato 1

"Silvio Berlusconi - per non dare, alla Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro, la soddisfazione di espellerlo dopo la sua ultima condanna - le ha inviato una lettera di autosospensione".
Silvio Berlusconi non più senatore, dunque, e neppure più Cavaliere. Non gli resta, a questo punto, che il dottorato in legge. Come un giudice qualsiasi. Chi glielo avesse mai detto!
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Addio Cavalierato 2

"Cancellato Silvio Berlusconi dall'elenco dei "Cavalieri del lavoro", però - basta consultare il sito dedicato del Quirinale - non risulta ancora cancellato, dall'elenco dei "Cavalieri di gran croce dell'ordine militare d'Italia", il duce Benito Mussolini".
Ognuno può naturalmente pensare tutto il male possibile per Silvio Berlusconi, ma additittura peggio di Benito Mussolini?
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Per un voto in meno

""Il Giornale" - dopo che la Suprema corte di cassazione ha confermato, per Silvio Berlusconi, i due anni di interdizione - ha titolato sdegnato: "Non può neanche votare"". 
C'è da chiedersi come si comporterà "Il Giornale" nella eventualità, più o meno remota, che "Forza Italia" non vinca le prossime europee per la mancanza di un solo voto: quello di Silvio Berlusconi.
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martedì 18 marzo 2014

La terra dei cocchi dei vigili urbani

"I vigili urbani di Catanzaro - secondo quanto emerso da una inchiesta aperta dal pubblico ministero Gerardo Dominijanni - utilizzavano, per sanzionare i divieti di sosta, due diversi blocchetti di multe".
Perché mai? Perché - stando, appunto, alla inchiesta del pubblico ministero Gerardo Dominijanni - uno era autentico per le multe da comminare ai cittadini comuni, l'altro era falso per le multe da far apparire, ma non da comminare, ai consiglieri e agli assessori comunali. "La terra dei cachi" di "Elio e le Storie tese" o la "Catanzaro dei cocchi" dei vigili urbani e i "blocchetti tarocchi"?
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Quale 19 marzo?

"Mercoledi 19 marzo - come tradizione e affare commerciale - "Festa del papà".
"Festa del papà" oppure del "genitore 1" o del "genitore 2"?
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Debiti e santi

"Sono deluso per il fatto che il Governo sia orientato a pagare i debiti della Pubblica amministrazione - ha fatto sapere il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi - in settembre, magari il 21 quando si festeggia san Matteo, e non in aprile, magari il 23 quando si festeggia il mio san Giorgio".
Il presidente Squinzi sarebbe stato più deluso, certamente, se il Governo avesse deciso di pagare i debiti della Pubblica amministrazione, per ricevere l'applauso di tutti, ancora più in là e, cioè, il 1° novembre quando si festeggiano tutti i santi: oltre san Matteo e san Giorgio, anche sant'Angelo ( nella versione Angelino), san Silvio (nella versione martire), san Nicola (nella versione Niki), san Giuseppe (nella versione Beppe), santa Susanna (nella versione Cgil), san Raffaele (nella versione Cisl), san Luigi (nella versione Uil). E amen.
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Anche se all'ombra

"Quando l'ex dc e "forzista sui generis" Gianfranco Rotondi aveva annunciato di voler dare vita ad un suo Governo-ombra - si è saputo in queste ore - gli sono arrivate pressioni e raccomandazioni da tanti i quali avrebbero voluto farne parte e, una volta formalizzato e pubblicizzato, proteste anche vibrabnti di alcuni i quali ne sono rimasti fuori".
Ma tanta agitazione e tanto furore per un Governo-ombra senza alcun ruolo e alcuna funzione reale? Per tanti parlamentari, evidentemente, una poltrona è sempre una poltrona. Anche se inutile. Anche se all'ombra.
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Il Cavaliere terrificante

"Anche l' Unione europea - ha dedotto "Il Giornale" nel commentare il no espresso, dal Commissario Viviane Reding, ad una candidatura di Berlusconi alle prossime elezioni - anche l'Unione europea teme il Cav".
Uno di questi giorni, magari, "Il Giornale" arriverà a scrivere che, a temere il Cav, è anche la Nato. La quale si appresterà allora a schierare, per difendersi, truppe scelte, carriarmati e  - perché no? - una decina di "F35".
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lunedì 17 marzo 2014

A te no, a te sì

"Pagare i debiti della Pubblica amministrazione entro l'estate - ha garantito, intervenendo alla trasmissione "In mezz'ora" su Rai3, il presidente della Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini - è sicuramente possibile".
Franco Bassanini, però, ha aggiunto anche questa rivelazione forse inquietante: "Ci aveva già pensato l'ex "premier" Enrico Letta, ma è stato bloccato dal Tesoro". Le domande, allora, non possono che essere due: ma perché il Tesoro, mentre opportunamente darà via libera a Matteo Renzi, ha invece stoppato inspiegabilmente Enrico Letta? E poi il Tesoro chi? L'ex Ministro Saccomanni o i soliti potenti e inamovibili burocrati del Ministero? Una risposta a queste due domande farebbe capire meglio tante cose rimaste ancora poco chiare.
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Mario Mauro degli "F35"

"Il Pd  vota da dieci anni per l'acquisto degli "F35" - si è indignato l'ex Ministro della Difesa, Mario Mauro - ed ora, improvvisamente, decide che non ne abbiamo più bisogno?"
E, invece, che male c'è? Bene, anzi, così. Perché il Pd ha finalmente e giustamenete deciso che, dovendosi impegnare miliardi, meglio farlo al mercato delle spese sociali piuttosto che al mercato delle armi. "Ma - si è indignato ancora l'ex Ministro Mario Mauro - con questi "chiari di luna" in Crimea e in Ucraina?" Come se l'Italia confinasse con Crimea, Ucraina e Russia. Che invece stanno laggiù, a migliaia e miglia di chilometri da qui. Mentre i problemi del lavoro, della sanità, dell'istruzione, della giustizia, delle tasse, del territorio stanno tutti qui, purtroppo, appena dietro l'angolo.
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Requiem per Venezia?

"Stop immediato - ha sentenziato il Tar del Veneto - ai limiti che il Governo aveva posto al passaggio delle grandi navi davanti a Venezia e, cioè, una riduzione del 12,5% per quest'anno e un divieto ai "mostri galleggianti" oltre le 90 mila tonnellate di stazza per l'anno prossimo".
Condoglianze a Venezia, allora, ma vivissime congratulazioni alle varie "lobby" che sono riuscite ad ottenere l'incredibile nulla osta per mettere in salvo le loro attività miliardarie pur mettendo in pericolo la città.
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Il Cavaliere scavalcato

"Dopo l'iniziativa dell'ex dc "forzista sui generis" Gianfranco Rotondi di creare un Governo-ombra - ad irritare ulteriormente Silvio Berlusconi - l'iniziativa della "pitonessa" Daniela Santanché di raccogliere firme per chiedere, al Capo dello Stato, la concessione della grazia".
Ma come mai, all'interno di "Forza Italia", questo fiorire di iniziative personali e non concordate? Un segno che il carisma e il potere di Silvio Berlusconi si stanno appannando? Quanti sforzi inutili allora, sul piano politico e giudiziario, per indebolirlo e distrarlo: con un po' di pazienza, forse, sarebbero stati sufficienti la fidanzata Francesca e il cagnolino Dudù.
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Questione di taglia

"Matteo Renzi ha portato in dono - alla Cancelliera tedesca Angela Merkel - una maglietta della "Fiorentina".
L'augurio è che, almeno, abbia indovinato la taglia giusta.
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Questione di cappotto

"Matteo Renzi - come apparso in tutte le immagini - è stato "ripreso", nella foto ufficiale con la Cancelliera Angela Merkel, con il cappotto abbottonato in modo buffonescamente sbagliato".
L'augurio è che la Cancelliera Angela Merkel non abbia detto per questo di essere rimasta colpita da Matteo Renzi.
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Paolini "a rischio"

"Il noto "disturbatore" Gabriele Paolini - hanno dato notizia i giornali "on line" - rischia il processo per avere abusato di quattro minorenni".
Come rischia? Per avere sicuramente il giusto processo, allora, avrebbe dovuto abusare di almeno altri quattro? Incredibile.
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domenica 16 marzo 2014

Disobbedienze

"Una firma per candidare Berlusconi - ha "sparato" a caretteri cubitali, in prima pagina "Il Giornale" - Disobbediamo".
Disobbediamo? Si dovrebbe disobbedire, cioè, allo Stato che, attraverso uno dei suoi poteri - quello giudiziario - ha deciso di procedere secondo la Carta costituzionale? Si vorrebbe, insomma, incitare ad una più o meno esplicita ribellione? Uno - ci mancherebbe - può continuare a ritenere liberamente  che, nei confronti di Berlusconi, la Magistratura possa essersi accanita in modo particolare e, perfino, ingiustificato. Ma le libere opinioni soggettive non possono essere arruolate da nessuno per prefigurare una rivoluzione. Tanto meno lo dovrebbero essere da parte di quel "Giornale" il quale fa ogni giorno professione di "democrazia vera", di "liberalismo" e di "corretto senso dello Stato". Disobbedire dunque, sì, ma al "Giornale". E che la Magistratura non gliela mandi liscia.
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La conversione di don Mazzi

"Secondo me - ha espresso, ad esempio, la sua libera opinione don Antonio Mazzi nel programma televisivo "KlausCondicio" - Berlusconi è stato perseguitato dai magistrati... Mai perdono a chi lo ha condannato... Io lo assolverei, invece, in cinque minuti".
Ecco, dunque, don Antonio Mazzi assolverebbe il povero Berlusconi e non invece quanti lo hanno condannato. Ma in confessionale e con la stola viola sulle spalle, però, e non in una piazza più o meno virtuale e con le bandiere di "Forza Italia" in pugno. Anche se comunque, fino a poco tempo fa, don Antonio Mazzi si era detto pronto a "far pulire i cessi" al condannato Berlusconi. Paolo di Tarso, come noto, si convertì cadendo da cavallo sulla via per Damasco. Don Antonio Mazzi, con più giusta umiltà, si è forse convertito cadendo da cavallo sulla via per Arcore?
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Scandalo paritarie

"Le scuole paritarie - ha inviato un "dossier", al Ministro dell'Istruzione, il dirigente nazionale di "Unicobas" Paolo Latella - impiegano gratis - o, al massimo, pagandoli tre euro l'ora senza neppure i contributi - quei giovani insegnanti ai quali sono necessari i punti per accedere a quei "corsi abilitanti riservati" che servono a conquistare la cattedra".
Un ricatto, dunque, vergognoso quanto illegale. Che ancor più illegale diventa, se si considera che queste scuole paritarie ricevono dallo Stato, proprio per pagare questi giovani insegnanti, 300 milioni di euro l'anno. Ma ci sarà, anche per questo scandalo, un Ministro e un giudice a Roma?
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Se l'Unione europea finanzia i rutti

"L' Unione europea - è andato a sbirciare, tra le carte, il giornalista Mario Giordano - ha perfino stanziato 400 mila euro a favore di quella compagnia di spettacolo "Gorilla volanti" la quale è specializzata nel combinare i suoni dei sassofoni e dei clarinetti con i suoni dei rutti".
Ma dei rutti proprio rutti? Ebbene sì. Stanziamenti così e, purtroppo altri simili per molti milioni complessivi di euro, mentre, al contrario, si chiudono le borse per quei tanti, sempre più mumerosi, i quali, ammesso che li volessero maleducatamente fare, i rutti non potrebbero proprio farli. Perché impossibile, anche musicalmente, combinarli con i suoni della fame.

venerdì 14 marzo 2014

Lunga vita ai "centri scommesse"?

"Il Tar di Milano - con una ordinanza depositata ieri - ha sospeso il  provvedimento con il quale il Comune  aveva chiuso il "centro scommesse" in via Vercelli".
La motivazione? Una motivazione - con tutto il rispetto - da rigetto. Dal punto di vista etico, ma anche da rigetto di stomaco. "Il legislatore italiano - è infatti scritto nella motivazione dell'ordinanza - ha adottato da tempo una politica espansiva nel settore dei giochi d'azzardo allo scopo di incrementare le entrate fiscali". Come insomma dire: "E noi che ci possiamo fare, se lo Stato sta decindendo di campare, anche, con il gioco d'azzardo? Che facciamo? Gli sabotiamo un'entrata di bilancio?" I giochi d'azzardo attualmente "offerti"  agli italiani, in effetti, sono ormai arrivati alla bella cifra di 75 (gli ultimi quattro - "Botta di fortuna", "Turista per dieci anni", "Super portafortuna", "Mega doppia sfida" - addirittura in questi primi due mesi e mezzo di quest'anno) e, quindi, un bell'affare per lo Stato il quale ci lucra abbondantemente su. E, allora, che cosa vanno "rompendo" quei sindaci più responsabili i quali vorrebbero invece limitare, almeno, il numero dei "centri scommesse" dove i cittadini - lo dicono le statistiche - vanno a svenarsi e basta? Che cosa è andato "rompendo", con il voler chiudere il "centro scommesse" di via Vercelli, il Comune di Milano? "O Matteo, va bene che "un ci si ha soldi", ma  "un ti schifa", almeno a te, mettere in cassa anche i proventi derivanti dalla disperazione o da una malattia di tanti italiani?
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Questioni di "vulnus"

"Se Berlusconi non potesse candidarsi alle prossime europee - ha detto, in una intervista a "L'Unità", il suo consigliere politico, Giovanni Toti - sarebbe un altro "vulnus" alla democrazia".
Ma se invece potesse candidarsi, dopo la sua condanna definitiva che ha comportato anche le pene accessorie della interdizione dai pubblici uffici  per due anni e della non candidabilità per sei anni, non sarebbe un altro "vulnus" alla Giustizia?

Governo-ombra chi?

"L'ex dc e attuale "forzista sui generis" Gianfranco Rotondi - come aveva preannunciato qualche giorno fa - ha dato vita ad un "Governo-ombra" con lui "premier" e Stefania Prestigiacomo agli Esteri, Francesco Nitto Palma agli Interni, Antonio Martino alle Finanze, Giancarlo Galan agli Affari regionali, Daniela Santanché alla Difesa".
In "Forza Italia", che all'annuncio di qualche giorno fa aveva pensato ad una delle solite "boutade" del "sui generis" Gianfranco Rotondi, sono stati così colti di sorpresa. E hanno fatto conoscere di non averne saputo niente ufficialmente né di avere approvato. Come dire, insomma, "Governo-ombra chi?" E, se "Governo-ombra" lo dice per prima "Forza Italia", figurarsi quel birichino del "premier" Matteo Renzi. Anche se, imperturbabile, Gianfranco Rotondi reagisce sorridendo e ridendo. Ma, tanto, lui sorride e ride sempre. Perfino quando gli fanno male i calli.
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giovedì 13 marzo 2014

Sette miliardi o tre?

"Solo dalla "spending review" studiata dal Commissaraio Carlo Cottarelli - ha garantito Matteo Renzi - arriveranno, quest'anno, sette miliardi".
Il Commissario Carlo Cottarelli, però,  ha sempre garantito per quest'anno, anche ultimamente, solo tre miliardi. Chi dei due, allora, dice le bugìe o si impappina con i conti?

"Tana"

"Se il Parlamento non dovesse deliberare in tempo sui 10 miliardi da erogare dal primo maggio a favore di quanti abbiano un reddito Irpef inferiore ai 25 mila euro lordi annui - ha tenuto a sottolineare, comunque, il "premier" Renzi - provvederei io con un decreto legge".
Per forza. Mica potrebbe spostare più, ormai, le elezioni europee del 25 maggio.
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Urgente chiarire

"Intanto però - sui 10 miliardi annunciati dal "premier" Renzi a favore di quanti abbiano un reddito inferiore ai 25 mila euro lardi annui - qualcosa non è stato chiaro. Come, ad esempio, se potranno usufruire del provvedimento anche quanti abbiano un lavoro autonomo o una pensione. E, soprattutto, se sono stati dimenticati gli esentati dall'Irpef e, perciò, proprio quelli più bisognosi in quanto con redditi annui lordi da vera miseria e da fame".
Il "premier" Renzi è stato così velocemente chiaro che non si è fatto in tempo a stargli dietro per capirlo? Il "premier" Renzi, distrattosi con il giochetto del telecomando e delle tabelle-video, si è forse dimenticato di fare luce su questi "piccoli" particolari? Oppure - cosa che a molti sembra apparire più probabile - il "premier" Renzi non si è proprio posto il problema? Un chiarimento, magari via "tweet", ai numerosi interessati sarebbe certamente gradito. Anche, forse, per regolarsi per come votare proprio quel 25 maggio.
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L'importanza di una donna alla Difesa

"Il neoministro alla Difesa, Roberta Pinotti, ha fatto sapere - alla competente commissione di Palazzo Madama - che il Governo non esiterà a rivedere, a ridurre e a ripensare anche grandi progetti già avviati o ipotizzati".
Il neoministro Roberta Pinotti non li ha nominati, ma tutti hanno intuito che volesse riferirsi, in particolare, ai famigerati "F35" da 140 milioni l'uno. E, se l'intuizione dovesse essere stata giusta, brava Ministro Pinotti. Più di qualche generale, ex Ministro, trafficante, tangentista, lobbista ci staranno rimanendo certamente male. Ma ne saranno invece soddisfatti quanti hanno sempre sostenuto che i tanti miliardi già dirottati o in via di dirottamento verso l'americana "Lockeed" fabbricante degli "F35" (tra l'altro tarocchi) sarebbe stato meglio dirottarli verso il lavoro completamente italiano, gli asili nido dei bimbi, le scuole dei ragazzi, la ricerca dei giovani laureati. Roberta Pinotti: l'importanza di una donna e di una mamma, per la prima volta, in un Ministero come quello della Difesa.
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Attento al gufo

"Sono soddisfatto - continua a ripetere il "premier" Renzi - per il sì sulla nuova legge elettorale, alla Camera, nonostante tanti gufi".
Meritata soddisfazione. Il "premier" Renzi, però, dovrebbe ora preoccuparsi per i gufi ancor più numerosi che nidificano non sul tetto del Senato, ma tra i banchi dell'aula. A destra, al centro e a sinistra.
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Forme e riforme

"Valutate le mie riforme - ha invitato tutti, durante una trasmissione di Daria Bignardi, il Ministro Maria Elena Boschi - e non le mie forme".
Ben detto. Gli italiani, dunque, facciano i bravi. E si accontentino di "allumare", più che le forme, le riforme di Maria Elena. Con l'augurio, comunque, che le seconde siano apprezzabili quanto le prime.
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Dudù e i voti

"A candidarlo - ha detto, a "La zanzara" su Radio24, l'europarlamentare di "Forza Italia" Licia Renzulli - il Dudù di Silvio e di Francesca prenderebbe tantissimi voti".
Ma che nuova c'è? E' già da lungo tempo che continuano a prendere tantissimi voti, alle elezioni, porci e cani.
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mercoledì 12 marzo 2014

Primavera di salasso

"Nelle buste-paga e nelle pensioni di questo mese di marzo - ha ritenuto dover ricordare il sindacato Uil - ci sarà una amarissima sorpresa: quella di dover pagare un saldo ed un acconto Irpef, sia regionale che comunale, più salato del 30%".
In effetti, calcolando questo duplice saldo ed acconto Irpef regionale e comunale su un reddito annuale - ad esempio - di 23 mila euro annui, si tratterà, centesimo più centesimo meno. di quasi cento euro. Ma, poi, c'è un altro avviso impietoso del sindacato Uil: le tasse locali, quest'anno, saliranno da circa 360 euro, mediamente, a 410 e, in alcune zone, fin oltre i 500. Ma allora che cosa? Da una parte il "premier" Renzi il quale ha annunciato - nella conferenza-stampa seguita alla riunione del Consiglio dei Ministri di oggi - che farà tornare nelle buste-paga  (nemmeno per tutti, poi, e non anche, sembra, nelle pensioni) circa 85 euro al mese e dall'altra Comuni e Regioni che ne sottrarranno fino a 150? E, ancora, quella tassazione che passerà dal 20 al 26% sulle rendite finanziarie per coprire una diminuzione del 10% dell'Irap a carico delle aziende, peraltro giusta, ma che il Governo non saprebbe come coprire altrimenti? Ci sarà da capire meglio nelle prossime ore, certo, quando i dati e i perché di alcuni provvedimenti saranno meglio interpretabili e più chiari. La prima impressione, però, è di trovarsi di fronte ad una sorta di gioco istituzionale delle tre carte.
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1 a 0

"Il "premier" Renzi - una volta approvata la nuova legge elettorale alla Camera - ha così "twittato": "Politica 1-Disfattismo 0".
Risultato obiettivamente importante. Ora, però, il "premier" Renzi dovrà intensificare il suo stato di forma per la più impegnativa partita che, su questa nuova legge elettorale, dovrà giocare al Senato. Cioè, data lì la sua squadra numericamente più debole, per lui come una trasferta. La spunterà? I "bookmaker", prevedendo che la nuova legge potrebbe sì passare, ma con delle correzioni, danno comunque alla pari la necessità dei tempi supplementari. Con la "bella" di nuovo alla Camera. E con l'augurio di non dover ricorrere addirittura ai "rigori". Perché la partita, che secondo i cronoprogrammi di Matteo Renzi si sarebbe dovuta concludere il 28 febbraio con il fischio finale, con il fischio che si concluderà, nella migliore delle ipotesi, con solo quindici giorni di ritardo.
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L'utilità dei sottosegretari

"La sera prima - quando ancora si stavano votando gli emendamenti alla nuova legge elettorale - sono dovuti arrivare di corsa in aula tutti i sottosegretari perché l'emendamento sulla doppia preferenza di genere non venisse approvato e si scatenasse il caos".
Ecco serviti quanti continuano a sostenere che, in fondo, dei sottosegretari si potrebbe fare anche a meno.
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Josepha e il 2018

"Come farò con i miei figli che tanto mi mancano - ha confidato il suo disagio, ad alcuni colleghi di partito, la ex Ministro ma tuttora parlamerntare pd Josepha Idem - come farò, se questa Legislatura andrà davvero avanti fino al 2018?".
"O bellina - potrebbe essere, ove lo venisse a sapere, la replica di Matteo Renzi - o che tu voi si vada subito tutti a casa pe' fatti tenè i tu' pischelli in braccio? Sicché, se a te un te garba il 2018, dimettiti pure da parlamentare e lascia che noi si lavori. Noi, bimba, s'ha altri problemi". Vero. Il primo è proprio quello di arrivare fino al 2018.
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Il Pietro ancora fermo alle udienze

"L'udienza - continua a dire spesso, al Senato, il Presidente Pietro Grasso - è sospesa".
Come l'udienza è sospesa? Qualcuno dovrebbe ricordargli che non siede più su uno scranno di Tribunale, non veste più la toga, davanti a lui non ci sono più le parti processuali, ma siede sullo scranno più alto di Palazzo Madama, veste abiti di fine sartoria "civile", davanti a lui ci sono onorevoli senatori. E, dunque, ad essere sospesa, quando lui la sospende, non è l'udienza, ma la seduta.
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martedì 11 marzo 2014

Renzi e Bersani, Berlusconi e Verdini

"Renzi - ha commentato Pierluigi Bersani quanto avvenuto, a Montecitorio, sulle votazioni per la nuova legge elettorale - non lasci l'ultima parola a Berlusconi".
Si dice che Renzi lo farà: non lascerà l'ultima parola a Berlusconi, ma al suo fidato ambasciatore Verdini.
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Bisogno di rapina

"Un'anziana donna - a Prato - è entrata in una banca e, minacciando l'impiegato con un taglierino e con una rivoltella (poi risultata giocattolo), si è fatta consegnare del denaro".
"Lo sto facendo - si è giustificata la rapinatrice - perché, altrimenti, non avrei il denaro necessario per acquistare le medicine vitali di cui ho bisogno". Meditate, gente. Meditate, quanti sedete in Consiglio dei Ministri e non sapete a chi far avere quei quattro soldi che avete in cassa.
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"Sei morto, che analisi vuoi fare?"

"Lei - si è sentito dire il signor Francesco Guizio in un ambulatorio a Bari - non può fare queste analisi perché è morto e da ben sei anni". "Come morto, se sono qui?" "No, no, lei è morto: ce lo ha comunicato la Asl alla quale lo ha comunicato il Comune".
Ma l'incredibile non è finito qui. Perché, più o meno contemporaneamente, i parenti più prossimi del "morto vivente" hanno ricevuto, dall'Inps, una lettera cortese quanto perentoria: "Dovete restituirci quei 72 mila euro che abbiamo erogato al signor Francesco Guizio, in questi ultimi sei anni, in quanto il signor Francesco Guizio, come appurato in Comune, è morto appunto sei anni fa e noi non gli avremmo dovuto quindi niente". Come finirà ora? Finirà che il signor Francesco Guizio sarà riammesso burocraticamente tra i vivi, ma dovrà essere sua cura andarlo a dimostrare al Comune, alla Asl, all'Inps e a chissà quanti altri sta risultando morto. A sua cura, sì. Perché, in questa strana Italia, viene chiamato a rimediare la vittima e non l'autore dello sbaglio. L'autore dello sbaglio, in alcuni casi, viene anzi premiato, prima o poi, per un altro assurdo: quello degli scatti automatici per anzianità di servizio. Buono o cattivo che il servizio sia stato.
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La forza della Jolanda

"Lucianina Littizzetto  ha ricevuto - all' "Ariston" di Sanremo - il riconoscimento di personaggio femminile del 2013".
La forza della Jolanda.
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Le "rosa" in bianco

"Sconfitte invece - nelle votazioni degli emendamenti alla Camera - le deputate trasversali le quali si sono tenacemente battute per ottenere le cosiddette "quote rosa" e, per meglio sottolineare la loro presenza e la loro determinazione, si sono presentate in aula, prima della "chiama", in completa o parziale "mise" bianca".
In bianco prima delle votazioni degli emendamenti, dunque, e "in bianco" dopo le votazioni sfavorevoli. Anche se i "leader" del Pd e di "Forza Italia" si sono affrettati a garantire che, nei loro partiti, le cosiddette "quote rosa" saranno comunque una regola. Ma le "rosa" andate "in bianco" non si sono rasserenate. Perché sanno bene che alle parole è sempre più difficile seguano i fatti. E particolarmente furiose sono apparse le deputate del Pd le quali, avendo scoperto che anche un centinaio di voti contrari sono arrivati dal loro partito, hanno abbandonato sdegnate l'aula. Di che cosa, d'altra parte, si erano illuse? Maria Elena Boschi, il Ministro pd per i Rapporti con il Parlamento, si era presentata in aula, per le votazioni, in completo verde. Ma non verde speranza.

Una colletta per Sergio?

"Sergio Marchionne - è sul sito della "Fiat" - ha percepito, nel 2013, un compenso di tre milioni e 600 mila euro quale amministratore delegato del gruppo e due milioni e 100 mila euro quale presidente dell' italo-americana "Chn Industrial". Quale "chief executive officier" di "Chrysler", invece, non ha percepito nemmeno un euro".
Nel 2013, quindi, Sergio Marchionne ha intascato complessivamente, poverino, soltanto cinque milioni e 700 mila euro. Sarebbe forse il caso che i "cassintegrati"  della "Fiat" facciano una colletta per lui.
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Lui no, Daniela sì

"Renzi - ha sentenziato la "pitonessa forzista" Daniela Santanché - è senza le cosiddette (ma lei non ha detto proprio le cosiddette)".
La "pitonessa forzista" Daniela Santanché invece - come ha dovuto constatare, ad esempio, l'Angelino in fuga da Berlusconi - ce l'ha eccome. Anche se, spesso, le mostra impudicamente fuori luogo.
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Il peso di Matteo

"Da quando ho lasciato il Comune di Firenze per Palazzo Chigi - si sta rammaricando Matteo Renzi - sono ingrassato".
Di già?
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lunedì 10 marzo 2014

Chi se ne farà una ragione?

"Se avremo i sindacati contro - ha annunciato, intervenendo a "Che tempo che fa" su Rai3, il "premier" Matteo Renzi - ce ne faremo una ragione".
A tanto dire, presumibilmente, Raffaele Bonanni (Cisl) sarà sobbalzato sul divano dove stava sonnecchiando, Luigi Angeletti (Uil) avrà chiuso di colpo l'album delle foto dei suoi quattordici anni da segretario, Susanna Camusso (Cgil) si sarà tolta la vestaglia e sarà andata a rivestire i panni della lotta dura. Poi, sempre presumibilmente, i tre segretari confederali si saranno sentiti al telefono per concordare se farsi una ragione del fatto che Matteo Renzi aveva annunciato di farsi una ragione di una loro eventuale opposizione alla sua politica oppure non farsene una ragione e buttargli lì uno sciopero generale. Presumibilmente, certo, perché ora si dovrà attendere che cosa accadrà realmente. Un fatto, intanto, sembra comunque certo: per qualcuno, quest'anno, la settimana di passione sta arrivando con un buon notevole anticipo.

Adesso sì, adesso no

"Io contesto fortemente - ha fatto sapere, sempre a "Che tempo che fa", il "premier" Matteo Renzi - che l'avviso di garanzia, in quanto tale, sia immediatamente segno di colpevolezza".
Giusta contestazione. E, però, peccato che lo faccia sapere adesso sì, adesso no. Come nella barzelletta - senza voler mancare di rispetto all'Arma - in cui il carabinieri alla guida chiede al collega a fianco di controllare se la "freccia" funzioni oppure no. E quello: "Adesso sì, adesso no". Anche se l' "adesso sì, adesso no" del "premier" Matteo Renzi non è una barzelletta, ma un serio brutto segno di strana distrazione o, addirittura, di inammissibile doppiopesismo.
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"F35", la passione di Mario Cervi

"Un certo pacifismo ideologico e dilettantistico - è intervenuto Mario Cervi, sulle colonne de "Il Giornale", a proposito della necessità di acquistare i cacciabombardieri "F35" da 140 milioni l'uno - vorrebbe che l'Italia non avesse forze armate e, dunque, non dovesse mantenerle a scapito di iniziative benefiche".
Piano, piano. Un momento. Intanto, quando si sostiene che prima che alle spese per i cacciabombardieri "F35" bisognerebbe pensare alle spese per sostenere il  lavoro, la sanità, la ricerca, un fisco più umano, non si è spinti da pacifismo ideologico e dilettantistico, ma da responsabile realismo punto e basta. Secondo poi nessuno vuole sostenere che le forze armate italiane debbano rimanere con dotazioni obsolete, ma si limita ad osservare che la precedenza, in un momento in cui il vero nemico da sconfiggere  non è un esercito alieno, ma un esercito di nome disoccupazione e povertà, va responsabilmente data ad iniziative non benefiche, ma chiaramente istituzionali. E, infine, si trattasse almeno di acquistare degli aerei davvero ultramoderni. Questi cacciabombardieri "F35" - come ormai noto - non hanno ancora superato, dati i loro difetti anche preoccupanti, neppure l'esame del Pentagono. Ma c'è allora da chiedersi perché questo articolo di Mario Cervi, su "Il Giornale", così appassionato quanto obiettivamente incondivisibile. Perché, di tanto in tanto, questi suoi scritti così innamorati di tali mostri da 140 milioni l'uno. "A pensar male si fa peccato - la celebre frase di Giulio Andreotti - ma speso ci si azzecca". Qui non si vuole pensare male. Però, allora, che?
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Abiti usati e auto usate

"L'ex agente immobiliare Lele Mora - come mostrano alcune foto - era, domenica, a vendere abiti usati nel mercatino della "Comunità Exodus" di don Mazzi al quale è stato affidato, dopo le condanne comminategli, per il suo periodo ai servizi sociali".
Oggi, salvo rinvii dell'ultim'ora, i magistrati dovrebbero invece decidere se, dopo le condanne comminategli, Silvio Berlusconi verrà assegnato ai domiciliari oppure a questo o quel servizio sociale. Non a vendere in questo secondo caso - nell'interesse di un eventuale mercatino - auto usate. Qualcuno, infatti, acquisterebbe auto usate da Silvio Berlusconi?
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Il miracolo di Capa Valley

"Abbiamo inventato una macchina - hanno fatto sapere, da Capa Valley, i due enologi californiani Kevin Boyer e Philips James - capace di trasformare in soli tre giorni, attraverso degli ingredienti e una camera di fementazione, l'acqua in vino".
I due enologi californiani, però, sembrano arrivati con notevole ritardo. Non solo nei confronti di quel Gesù il quale - secondo la narrazione dei Vangeli - trasformò acqua in buon vino alle nozze di Cana, ma soprattutto nei confronti di quei  certi produttori vinicoli i quali, già da lunghissimo tempo, mettono in vendita, spacciandola per vino, acqua arricchita di ingredienti e, forse, di un chicco d'uva. "Miracle machine" hanno voluto chiamare i due enologi californiani la loro invenzione. Con riferimento un po' blasfemo al miracolo di Cana? O con lo scopo di garantire che, miracolosamente, la loro macchina riuscirà a fare molto meglio e molto più tecnologicamente di quanto avviene nelle aziende vinicole tarocche? Ad un costo, oltretutto, di appena un euro e 50 centesimi la bottiglia. Una vera occasione, insomma, per un "cin cin" di classe...
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domenica 9 marzo 2014

Scalfari versus Renzi

"Matteo Renzi - è l'editoriale di oggi - ci sta rivendendo come suo proprio un programma già contabilizzato e in piena esecuzione del suo predecessore Letta".
E' l'editoriale di un giornale berlusconiano? No: è il tradizionale editoriale domenicale, su "Repubblica", del suo fondatore Eugenio Scalfari. Ma, allora, che cosa? Eugenio Scalfari ha già deciso di rottamare il rottamatore? Tempi sempre più duri, quindi, per il "giovin signore di Firenze". Il quale infatti - sotto i colpi sempre più numerosi che gli piovono addosso da destra, da sinistra e, per la verità, molti anche da se stesso - lo si vede sorridere, di giorno in giorno, sempre meno. Ma suvvia, Matteo, "stai sereno"...
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I segnali di Angelino

"Nei prossimi giorni - ha garantito, durante "L'intervista" di Maria Latella su Sky, il Ministro dell'Interno e "leader" di "Nuovo Centro Destra", Angelino Alfano - daremo un segnale di riduzione fiscale senza precedenti".
Un segnale verde di "via" o un segnale rosso di "stop"?
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Censura o autocensura?

"Per quanti siano abituati a leggere i programmi tv sulle pagine dei periodici, attenzione - la settimana che verrà - a Rai1 di martedi e di mercoledi: l'annunciata miniserie "Le due leggi" non verrà trasmessa e chissà se trasmessa sarà mai".
Perché questo taglio improvviso? Perché alcuni alti dirigenti di viale Mazzini si sono messi, evidentemenete, paura. O in quanto incredibilmente agli ordini di un potentato come quello delle banche (censura). O in quanto incredibilmente pusillanimi di loro (autocensura). Con il potentato delle banche, in effetti, ci vorrebbe coraggio per scherzare e, ancora di più, per comportarsi sul serio. Ma il coraggio ce l'ha chi ce l'ha. E alla Rai, evidentemente, non ce l'hanno. Perché l'annunciata e tagliata miniserie "Le due leggi" avrebbe sì raccontato i problemi che tanti danni e tante sofferenze le banche stanno comportando per gli italiani, ma proprio per questo non sarebbe stata gradita dalle banche messe sotto accusa. Di qui, appunto, il taglio improvviso della miniserie annunciata e programmata. Martedi e mercoledi prossimi, dunque, niente "reality"  "Le due leggi". Al suo posto, magari per autocritica sopraggiunta ancorchè non voluta, la fiaba "Il guardiano dei porci" di Hans Christian Andersen. In due ricche puntate.
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Vittorio la capra

"Sono molto perplesso - ha scritto il critico d'arte Vittorio Sgarbi - sulle reazioni negative che ha avuto la raffigurazione, in un fotomontaggio, del David di Michelangelo che imbraccia un fucile della "Illinois Arma Lite"".
Ancora più stupefacenti, comunque, le due ragioni della "sgarbiana" perplessità. La prima ragione è che - come lui sostiene - "la contaminazione delle immagini è una espressione tipica dell'arte contemporanea". E, allora, bella quest'arte contemporanea che, evidentemente incapace di esprimere se stessa, cerca di far passare, come capolavori da ammirare, gli sfregi che non esita ad apportare anche alla più splendida e nobile arte antica. La seconda ragione è che - come lui ancora sostiene -  "una statua armata assume, per una causa nobile, la forza di un simbolo". E, allora, consenso ed applausi a questo David - armato di un modernissimo fucile di precisione modello "AR50A1", binocolo incorporato, cinque colpi in canna, calcio in alluminio puro - bello e statuario, lì, per la nobile causa di pubblicizzare i prodotti di una cinica, irriverente e cafona "Illinois Arma Lite" . Vittorio Sgarbi, per carità, sarà pure un critico d'arte molto noto (anche se più noto per le sue sceneggiate televisive), ma questa volta è indubbio che la "capra" sia stata proprio lui.
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Canta Napoli, Francè...

"Io vorrei tanto sposare subito Silvio - ha confidato, al "Fatto quotidiano", la fidanzata Francesca Pascale - ma non è certo, come qualcuno maligna, per i suoi averi: io, infatti, sono disposta a mettere per iscritto la mia rinuncia a qualunque cosa del suo patrimonio".
Ma è sicuro che la fidanzata Francesca Pascale non si sia informata che ogni rinuncia preventiva - parola del Consiglio nazionale del notariato - è assolutamente senza valore? Che, cioè, si può rinunciare a quanto spettante per legge - in questo caso a lei come coniuge legittima - soltanto a morte avvenuta del "de cuius"? E che allora, una volta morto il "de cuius", non ci potrebbe essere, da parte sua, anche un ripensamento sulla nobile e amorosa rinuncia di oggi? La fidanzata Francesca Pascale - come noto - ha avuto i suoi natali a Napoli. Renato Carosone, magari, le avrebbe melodiato così: "Francè, canta Napoli, Francé. Napoli marpiuna, eh eh..."
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