Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 31 marzo 2014

Gerardo D'Ambrosio e Antonio Di Pietro

"Meno male - Antonio Di Pietro ha riconosciuto così, a Gerardo D'Ambrosio morto ieri a 83 anni - meno male che che c'eri tu ai tempi di "Mani pulite"".
Meno male, sì. Perché, per quanto quella operazione giudiziaria abbia lasciato dietro di sé interrogativi inquietanti mai obiettivamente chiariti, il magistrato Gerardo D'Ambrosio fu l'unico, del famoso "pool", a dolersi pubblicamente del suicidio dell'indagato Raul Gardini e a dichiararsi favorevole ad un ritorno in Patria, senza manette, per un ormai morente Bettino Craxi. Non solo: il magistrato Gerardo D'Ambrosio non gettò alle ortiche la sua toga, misteriosamente, come fece Antonio Di Pietro e attese di raggiungere la pensione, prima di entrare in politica, come non fece Antonio Di Pietro. Meno male, sì, che c'è stata, ai tempi di "Mani pulite", anche una persona coerente ed umana, oltre che in buonafede, come il magistrato Gerardo D'Ambrosio. Parola, perfino, di Antonio Di Pietro. Il quale, una volta tanto, "c'ha azzeccato".
.

Nessun commento: