"L'ambasciatore americano a Roma, John Philips - si è saputo - ha voluto incontrare una delegazione delle Commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato per esprimere tutte le sue perplessità sull'ormai più che probabile taglio nell'acquisto dei cacciabombardieri "F35"".
C'è da capirlo: l'americana "Lockeed", infatti, fabbrica i cacciabombardieri "F35" e non asili nido, scuole, centri di ricerca, presìdi sanitari, attrezzature civili. Quel più che probabile taglio sarebbe quindi, per l'americana "Lockeed", un colpo durissimo. Un mancato introito - a conti fatti - di circa sei miliardi. E perciò, di qui, l'intervento interessato dell'ambasciatore John Philips. Il quale però, se è giusto faccia gli affari del suo Paese, è assurdo voglia entrare negli affari di un Paese non suo. "Ambasciator non porta pena", d'accordo, ma - come sembra - neppure rispetto.
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