Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 31 luglio 2015

Passacarte ora sì ora no

"Il Parlamento - ha dichiarato, a proposito del no, anche del Pd, ai "domiciliari" per Antonio Anzollini, il "premier" Renzi - non è il passacarte della Procura di Trani".
Giusto. Ma perché, allora, è stato il passacarte, in passato, di altre Procure?
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Renzi tra "rossiani" e "verdiniani"

"Il disegno di legge governativo per la riforma della Rai - oggi  al Senato - è stato approvato con 142 voti a favore e 92 contrari ed ora passerà alla Camera".
Ci passerà, tuttavia, zoppo perché, il giorno prima, le opposizioni, i dissidenti pd e i proclamati soccorritori "verdiniani" (meno uno) avevano battuto il Governo sulla delega per modificare il sistema di finanziamento dell'azienda radiotelevisiva pubblica. Delega che verrà comunque reintegrata, magari, con qualche piccola modifica e, dunque, con il disegno di legge che al Senato dovrà tornare. Ma che cosa è successo - c'è da chiedersi - fra il voto contrario della minoranza "rossiana" pd e dei proclamati soccorritori "verdiniani" di giovedi e quello favorevole di venerdi a Palazzo Madama? Non resta che affidarsi alle ipotesi. La minoranza "rossiana" pd, forse, giovedi ha voluto mandare soltanto un segnale più forte, benché ancora provvisorio, al segretario-"premier" Renzi. I soccorritori "verdiniani", forse, hanno ottenuto qualcosa di concreto. Nel senso che la loro "Ala"  (l'Allenza liberalpopolare per le autonomie) avrebbe avuto il "passi" per andarsi a posare, uno di questi giorni, su qualche nido, almeno, del sottogoverno. Ma, se non fosse andata così, meglio. Basta, però, che non sia andata peggio.
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La risposta pericolosa di Matteo

"La minoranza pd al Senato - ha risposto a muso duro, però, il segretario-"premier" Renzi - ha voluto dare un segnale politico? Noi andremo avanti più decisi di prima".
Forse il suo ego non gli ha permesso di considerare che non prendere in considerazione segnali politici provenienti dal suo partito potrebbe essere per lui pericoloso. Oltre che per niente democratico. E anche un po' berlusconiano.
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Il silenzio di Matteo

"I disoccupati in Italia - ha fatto conoscere l'Istat - sono risaliti, in giugno, al 12,7%. E i giovani senza lavoro sono arrivati al 44,2% (record raggiunto, soltanto, nel 1977)". Non solo. "L'assenza di risorse umane, imprenditoriali e finanziarie - ha denunciato l'Istituto Svimez - potrebbe impedire, al Sud, di agganciare la possibile ripresa  e trasformare la crisi ciclica in un sottosviluppo permanente".
Ma su questi dati drammatici, almeno finora, il "premier" Renzi ha preferito glissare. Male. Ma molto meglio che dire boiate.
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Le tre gocce di pioggia di Marino

"Una palma si è piegata e ha rischiato di schiacciare due bambini e il loro padre, in una villa pubblica è crollato un albero, rami pericolosamente pendenti in numerose zone della città, circolazione pubblica e privata bloccata per un grosso tronco finito sui cavi elettrici che alimentano una linea tramviaria, traffico ovunque in "tilt"".
E' accaduto in una città americana o asiatica fra le più esposte ai cicloni? No: è accaduto a Roma. Per un nubifragio eccezionale? No: per un acquazzone di una ventina di minuti. Tutto questo perché non viene più fatta manutanzione nel verde pubblico della città e non si provvede neppure ad eliminare alberi ormai malati e pericolanti. Ma il sindaco Marino non lo sa, forse, perchè lui, quando piove, non esce. In bicicletta.
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I quattro ultimi soldi di Marino

"Il sindaco Marino - come si legge, poi, nelle pagine del sito istituzionale di "Roma Capitale" - avvierà una serie di "seminari scientifici" per aggiornare i dipendenti contro il rischio di discriminazioni di genere. Seminari che avranno ciascuno la durata di sei mesi e che si terranno, fino a tutto dicembre, sei ore durante l'oraraio di lavoro o, se fuori di questo orario, con diritto di recupero".
Il sindaco Marino, pur rimasto con quattro soldi in cassa per il sociale, ha ritenuto opportuno, dunque, spenderli non per le necessità enormi delle famiglie più disagiate. E nemmeno per le necessità più urgenti perché, da quando lui è in carica da due anni e più, non è stato denunciato nemmeno un caso di discriminazione di genere all'interno dell'Amministrazione comunale. Ma, poi, sarebbe il caso che il sindaco Marino facesse sapere, magari sempre sul sito istituzionale di "Roma Capitale", perché non siano stati eseguiti, per questo servizio inutile, almeno bandi pubblici e non siano stati fatti conoscere né i programmi che avranno esattamente i corsi né le competenze specifiche di chi li terrà. Aum aum, allora, come ai tempi del Gianni Alemanno?
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Il "cinque" di Marino

"Il sindaco Marino, comunque, si è incontrato - alla "Festa dell'Unità" a Roma - con il Ministro "tesorino di Renzi", Maria Elena Boschi, e, tutto sorridente e soddisfatto, ha scambiato con lei il "cinque"".
Ma il "cinque", anche se per diversi motivi, avrebbe dovuto prendere un'altra strada: invece che mano contro mano, mano contro viso. Magari, per non deludere i fotografi, pure con gli stessi falsi sorrisi. Quello dell'Ignazio, oltretutto, con la lingua di fuori. Per uno dei suoi tanti atteggiamenti bambineschi o per provocazione?
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Errare humanum...

"Il signor Giampiero Ghiringhelli - a Milaano - si è visto arrivare una multa di 88 euro per avere guidato una moto "Honda" senza indossare il casco".
Sarebbe stato più che giusto, se il signor Giampiero Ghiringhelli, che tra l'altro non possiede una moto "Honda" né altra moto, non stesse guidando, nel luogo e nel momento in cui è stata elevata l'infrazione, a bordo della sua automobile. Ma sarebbe stato allora sicuramente giusto, se, una volta chiarito l'errore dei vigili, il signor Giampiero Ghiringhelli non avesse dovuto sudare sette camicie per farsi annullare la multa di 88 euro e non rischiare la sottrazione di sei punti sulla patente. "Errare humanum est - anche, ci mancherebbe, per i vigili  di Milano - perseverare autem diabolicum". Come ha lasciato scritto Sant'Agostino. Sant'Agostino? Sì, quel santo che i vigili di Milano dovrebbero conoscere, se non altro perché ha una piazza a lui dedicata proprio a pochi minuti dal luogo ove è stata da loro elevata l'errata contravvenzione.
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giovedì 30 luglio 2015

Un uomo solo al comando

"In democrazia - ha affermato solennemente al Qurinale, durante la tradizionale "consegna del ventaglio", il Presidente della Repubblica - non è possibile un uomo solo al comando".
Più che ovviamente giusto. Ma un uomo che scavalca sempre più ripetutamente il Parlamento con il porre la fiducia, per pararsi il suo "verso b", non comincia ad essere un uomo solo al comando?
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"Vai tu", "No vai tu" e le operazioni chirurgiche saltano

"Un anestesista - all'ospedale "Santa Scolastica" di Cassino - si è sentito male e gli altri due di turno hanno cominciato a rimpallarsi la sostituzione: "Vai tu", "No vai tu". E, poiché la questione stava assumendo toni molto vivaci, la direzione sanitaria ha deciso di interrompere le operazioni programmate per la giornata e i malati, già davanti alle sale operatorie, sono stati rispediti nei loro letti senza nemmeno una spiegazione".
Episodio, certo, da far inorridire il buon Esculapio. Ma il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sa che che all'ospedale "Santa Scolastica" di Cassino - così come in numerosissimi altri ospedali di cittadine specialmente nel Sud - l'organico è già a livelli di grave insufficienza? Sa, per rimanere all'episodio di Cassino, che all'ospedale "Santa Scolastica", dovrebbero esserci in organico quindici anestesisti e, invece, ce ne sono soltanto nove? Ma, forse, alla sempre sorridente e beata Beatrice Lorenzin interessa più il taglio assurdo delle spese sanitarie che una sanità davvero efficiente per i cittadini. Tanto poi, quand'è, lei va a partorire dove gli anestesisti non mancano e quelli che sono di turno non litigano fra loro per assisterla.
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Speculare sui morti

"All'ospedale "Sant'Andrea" di Roma - invece - il direttore generale Egisto Bianconi è stato inviato agli arresti domiciliari e sospeso dal Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, perché indagato per "irregolartità nelle procedure di appalto per le camere mortuarie"".
Niente paura, insomma: se non riesce a  speculare sui vivi, qualcuno non si fa scrupoli nello speculare sui morti. Ma gente così non andrebbe sepolta in galera  almeno per qualche anno?
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Il primo fruttuosissimo volo dell' "Ala"

"L' "Ala" di Denis Verdini - presentandosi al Senato come nuovo gruppo indipendente - incasserà un contributo di 590 mila euro".
L' "Ala" di Denis Verdini, dunque, ha già fatto un primo fruttuosissimo volo.
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Ignazio e la letteratura

"Perché Renzi - ha chiesto, al sindaco di Roma Ignazio Marino, l'intervistatore de "Il Corriere della sera" - ce l'ha tanto con lei?".
E Ignazio Marino: "Letteratura". "I miserabili" di Victor Hugo? "La scuola dei dittatori" di Ignazio Silone? "Una fortuna pericolosa" di Ken Follet? "Pinocchio" di Carlo Collodi"? Scelga lui, Ignazio, e faccia cortesemente sapere.
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Mister Bee e mister Bean

"Accordo fatto - tra Berlusconi e il miliardario thailandese mister Bee - per presentare sui terreni di calcio,  a fine estate, un "Milan" rafforzato da acquisti di calciatori di peso".
Nulla di fatto - invece - tra Berlusconi e il "comico muto" americano mister Bean. Silvio, infatti, ha definitivamente deciso di presentare sui terreni della politica, a fine estate, una "Forza Italia" rafforzata da un ritorno di peso tutto suo sulle piazze e sui "media". Pagherà di più l'accordo con mister Bee o il non accordo con mister Bean? "En attendant" i risultati: i punti in classifica del "Milan" e  i punti di "auditel" di Berlusconi.
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mercoledì 29 luglio 2015

Quella "Divina Provvidenza" a Palazzo Madama

"Arresti domiciliari per il senatore Antonio Azzollini - come richiesto dalla Procura di Trani - in quanto sotto accusa, nel crac della Casa di cura "Divina Provvidenza", per bancarotta fraudolenta, associazione a delinquere e induzione indebita? No. L'aula di Palazzo Madama, contraddicendo il sì che era stato votato in Commissione, ha votato no a grande maggioranza".
La "Divina Provvidenza" di Palazzo Madama , dunque, non ha invece fatto alcun crac. Anzi. E molto, anche, per l'interventro della Casa di cura pd in sala operatoria. Nell'aula, cioè, delle votazioni. Dove alle volte qualcuno viene salvato e alle volte qualcun altro no. Pur affetti dalle medesime patologie giudiziarie. Ma - ecco il punto - a seconda dell'importanza della sua sopravvivenza parlamentare. E quella sel senatore Antonio Azzollini, in questo momento, era più che importante. Perché, al Senato, ogni voto può essere determinante per il Governo. Anche quello, dunque, del senatore Azzollini. Oltre a quelli dei coabitanti nella maggioranza, quei "nuovocentrodestriini" i quali, se il loro Antonio non fosse stato salvato, non l'avrebbero presa affatto bene. E non sarebbe stato proprio il caso. Eh, sì: è la politica, signora mia.
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L' Ala di Denis

"Denis Verdini - dopo lo strappo definitivo con un Berlusconi più innamorato di Francesca e di Dudù che di lui - ha presentato, oggi in Senato, il suo nuovo movimento che si chiamerà "Alleanza liberalpopolare per le autonomie".
In sigla, dunque, "Ala". E ala, infatti, sarà. Un'ala per far volare con più sicurezza il volatile Governo Renzi.
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Vincenzo dei "trombati"

"Vincenzo De Luca - Governatore della Campania forse sì forse no perché in attesa della pronuncia della Corte costituzionale sulla "Legge Severino" - ha adottato un provvedimento, intanto, sicuramente no: ha "piazzato" ai vertici di alcune società regionali, pur non potendolo fare prima degli otto mesi successivi alle ultime elezioni, alcuni suoi amici "trombati"".
Le opposizioni hanno annunciato battaglia. Ma l'onnipotente Vincenzo s'è messo a ridere. Già meditando, magari, la prossima ennesima arroganza. E non solo arroganza.
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Alessandro e Roma pulita

"Qualche bravo romano - accolto l'invito dell'attore e regista Alessandro Gassman di armarsi di scopa e di ripulire il proprio angoletto di città - dopo un paio di giorni si è chiesto: "Ma lui, Alessandro, dov'è a ripulire?"
Cerca cerca, però, nessuno l'ha trovato. E per forza perché lui ha sì lanciato l'invito, ma dal lontanissimo Uruguay dove è alle prese con la lavorazione di un film. E ne avrà fino a tutto settembre prossimo. Quando, magari, molti bravi romani avranno ripulito, almeno un po', la città. E non dovrà sporcarsi le mani anche lui. Alessandro Gassman. Come dire: "Andate avanti voi ché a me viene da ridere".
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martedì 28 luglio 2015

Il divano del Governo

"La crescita dell'economia italiana è talmente lenta - hanno previsto gli analisti del Fondo monetario internazionale - che, di questo passo, ci vorranno quasi vent'anni per ridurre il tasso di disoccupazione ai livelli pre-crisi".
Terrificante, addirittura, per una intera generazione. E pensare che il nostro Governo aveva sempre garantito che l'Italia sarebbe tornata alla normalità, al massimo, fra quasi venti mesi. Duecentoventi mesi, insomma, di differenza. Ma, forse, il "premier" Renzi e il Ministro dell'Economia Padoan non hanno mai apprezzato questa celebre frase di John Fitzgerald Kennedy: "Dobbiamo utilizzare il tempo come uno strumento, non come un divano".
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Quella cena buttata dalla finestra

I migranti ospitati nel "Residence Mimose" - ad Eraclea - hanno gettato dalla finestra, domenica sera, la cena distribuita loro dalla "Cooperativa Solaris" perché "faceva schifo"".
Un episodio molto grave in ogni caso. O perché la cena "faceva schifo" davvero e, allora, sarebbero opportuni dei seri accertamenti sulla "Cooperativa Solaris" che lo Stato paga per assicurare alimenti sani ai migranti. O perché i migranti, la maggior parte dei quali denunciano di essere fuggiti dal proprio Paese per fame, non è che possono violentemente pretendere, una volta accolti in Italia, di essere serviti a ostriche e "champagne" e, allora, sarebbe opportuno farglielo serenamente capire. Anche perché molti italiani, oggi, se la passano, purtroppo, peggio di loro.
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Attenzione ai neonati terroristi

"Un bambino di tre anni - a Londra - è stato inserito nella lista di quelli che l'antiterrorismo di Sua Maestà classifica "cattivi potenziali" o, meglio, "futuri terroristi"".
Ma in considerazione di che cosa? Forse lo sguardo cattivo? Forse il modo aggressivo di relazionarsi con i coetanei all'asilo? Oppure perché spiato a giocare con i soldatini? Richard Walton, il capo dell'antiterrorismo di Scotland Yard's, quando è stato interpellato sull'incredibile episodio, non si è né scusato né scomposto. "Prima si interviene - ha creduto di chiudere intelligentemente il "caso" - meglio è". C'è quindi da aspettarsi, ora, che i servizi segreti di Sua Maestà finiscano per andare a mettere sotto "esame terrorismo" anche i neonati britannici appena venuti alla luce. "Oh, my God!".
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Matteo, le curve e le tribune

"Matteo Renzi - a sorpresa - si è presentato ieri, invece che arrivare come programmato oggi, al "Festival dell'Unità" a Roma".
Ma non si è presentato, nel timore di qualche fischio dai contestatori della curva di sinistra, per tenere il suo discorso. Si è presentato per giocare a "calcetto", in affiatata coppia con Luca Lotti, sicuro di raccogliere gli applausi - come ha in effetti raccolto - dai "fans" della tribuna. La tribuna di centro.
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Modestamente Esposito

"Stefano Esposito - noto "anti No Tav" - è il nuovo assessore ai trasporti del Comune di Roma".
"Mi hanno scelto in tre - ha fatto sapere il neoassessore - Marino, Orfei e Renzi". Come dire, cioé, Renzi e la speranza è che la scelta di Matteo sia stata "No bufal". "Hanno scelto me - ha poi aggiunto Stefano Esposito - perché bisognava dare un segnale politico rilevante... e c'era bisogno di una figura forte". E qui la speranza è che lui possa essere pieno di buone idee e di buone capacità così come è pieno di sé. E pieno perfino di apostrofi tanto da avere "twittato" , subito dopo la nomina, di avere assunto "un'enorme impegno".
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lunedì 27 luglio 2015

I tagli alla sanità

"I tagli che il Governo ha presentato al Senato per la sanità pubblica si ripercuoterebbero anche - nonostante generiche e timide smentite - sui servizi da assicurare ai cittadini".
Ma i cittadini, già ora, non hanno assicurati - come noto - i necessari servizi o li hanno assicurati con tempi scandalosamente biblici. E già da tempo, con notevoli spese, sono costretti a ricorrere alla sanità privata. La parola al Censis: "Nella sanità privata, lo scorso anno, gli italiani sono stati costretti a spendere, per visite e terapie anche importanti ed urgenti, ben 33 miliardi". Alla faccia, oltretutto, della Costituzione che, all'articolo 32, recita e sancisce: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti". La Costituzione? Direbbe ancora qualcuno: "La Costituzione chi?"
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Armarsi di scopa? Sì, ma per il Campidoglio

"Noi romani - ha lanciato l'appello l'attore e regista Alessandro Gassman - dovremmo... armarci di scopa, raccoglitori e buste per la mondezza e ripulire ognuno il proprio angoletto di città".
Nobile e appassionato appello. Solo che, a Roma, non esiste, purtroppo, soltanto il "problema sporcizia". Esistono, anche, il "problema trasporti", il "problema buche nelle strade", il "problema pronto-soccorso in tutti gli ospedali". E allora, oltre che indossare la divisa di operatori ecologici,  armarsi di scopa e ripulire ognuno il proprio angoletto di città, i romani dovrebbero indossare anche la divisa di autoferrotranvieri, la tuta di asfaltatori, il camice di infermieri e normalizzare ognuno il suo quartiere? Forse basterebbe che uno, un solo romano - possibilmente "de Roma" - indossasse, al posto dell'attuale sindaco genovese-americano Ignazio Marino, la fascia tricolore, si armasse di capacità e buona volontà e ripulisse non soltanto il proprio angoletto, ma la città intera. E non solo della mondezza per le strade.
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Quella continua strafottenza indiana

"L'India - secondo il quotidiano "The Hindu" - si opporrà all'arbitrato internazionale, chiesto dall'Italia sul "caso marò", anche perché non vi sono, a suo parere, "circostanze stringenti tali da richiedere qualsiasi adozione di misure provvisorie"".
Dopo oltre tre anni di detenzione per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone senza ancora neppure una ipotesi di reato loro contestata, non si vede dunque, dai giudici indiani, quale fretta possa esserci per l'adozione di misure almeno provvisorie. Incredibile, inaccettabile, strafottente. Ma che "stranezza" di diritto vige in India? O che "stranezze" dice la testa ai giudici indiani?
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Il diritto a rovescio nelle Isole Far Oer

"Alle Isole Far Oer  - un arcipelago nel nord dell'Atlantico tra Scozia, Norvegia e Islanda - si è ripetuta la "tradizione" di ogni estate: di qua gli uccisori di centinaia di balene, di là gli animalisti a protestare contro quel barbaro massacro".
Quest'anno, però, è intervenuta la polizia con una serie di fernmi e di arresti. Dei barbari massacratori  di balene? No: dei civili animalisti che contro quel massacro stavano manifestaando. "Congratulations". Complimenti vivissimi.
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Lo Schettino del Kuwait

"Un pilota della "Kuvait Airways" - sulla rotta Heathrow-New York - ha fatto entrare la coniglietta di "Playboy" Chloe Mafia nella cabina di pilotaggio, l'ha fatta sedere sulle sue ginocchia, le ha offerto "champagne", le ha messo in testa il cappello di comandante e le ha permesso di toccare tutti i bottoni e tutte le leve dell'aereo".
Ognuno ha, poco più poco meno,  il suo Schettino. Chi di mare, chi di cielo.
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domenica 26 luglio 2015

Quell'articolo 33 della Costituzione

"La Costituzione - all'articolo 33 - stabilisce esattamente: "La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione e istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, ma senza oneri per lo Stato".
La Corte costituzionale, dunque, ha sentenziato correttamente quando si è espressa per il pagamento dell'ex Ici, oggi Imu, anche da parte delle scuole private. Perché il loro non pagamento di quell'imposta comporterebbe, chiaramente, un onere per lo Stato. Non si comprende, allora, perché tanta avversione nei confronti della giusta sentenza della Corte costituzionale. Gli ordini religiosi i quali si vedrebbero sfumare questo privilegio fin qui goduto, d'accordo, ma tanto mondo politico e perfino il Governo perché? Se San Governo volesse proprio fare un miracolo, farebbe meglio a guardare il mondo dei giovani senza futuro, dei disoccupati senza speranza, dei poveri senza la possibilità, perfino, dei beni più essenziali. Miracoli, questi, che non comporterebbero, oltretutto, la riforma di un articolo della Costituzione. A meno che, per il Matteo e soci, la Costiutuzione non sia un pezzo di carta con cui avvolgere il pesce oppure, essendo in democrazia, le patate.
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Meglio soli

"Meglio soli - si è consolato, dopo l'abbandono anche di Denis Verdini e della sua "sporca dozzina", Silvio Berlusconi - meglio soli che male accompagnati".
Sì, però, i "mali compagni" sono arrivati - tra "alfaniani", "fittiani" e "verdiniani" - già ad una quarantina. Se dovesse proseguire l' "esodo purificatore", dunque, Silvio rischierebbe davvero di rimanere solo. Solo con Francesca e con Dudù.
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Angela giù per terra

"La Cancelliera tedesca Angela Merkel - nell'intervallo tra il primo e il secondo atto del "Tristano e Isotta" al "Festival wagneriano" di Beyereuth in Baviera - si è seduta al bar, ma la sedia ha ceduto e lei è scivolata sotto il tavolo".
Che la Cancelliera tedesca Angela Merkel fosse un personaggio di gran peso si sapeva ormai da tempo. Non si immaginava, però, fino a questo punto.
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Una mela al giorno...

"Dopo l'assessore ai trasporti, Guido Improta - nella Giunta comunale di Roma - ha sbattuto la porta e se n'è andata anche l'assessore al bilancio, Silvia Scozzese".
In tutto, da quando Ignazio Marino ha assunto la carica di sindaco, l'ottavo assessore, dunque, che ha sbattuto la porta e se n'è andato oppure alla porta è stato indelicatamente accompagnato. "Una mela al giorno - è un antico detto popolare - toglie il medico di torno". Una dimissione al giorno toglierà Ignazio di torno?
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Rutelli e Marino

"Francesco Rutelli - conosciuto il progetto, proposto dal sindaco Marino, di privatizzare parzialmente la società del pubblico trasporto in profondissimno "rosso" - ha testualmente dichiarato ai microfoni di "Rai News 24": "Ci vorrebbe un emiro sotto stupefacenti per acquistare ora quote dell'Atac"".
E' vero: ci vorrebbe, per un acquisto così, un emiro "strafatto". Almeno momentaneamente invece, per una proposta di vendita così, si ha solo un sindaco "strafatto", forse, dal sole di questo micidiale luglio 2015.
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La "sfortuna" Liechtenstein

"L'Italia - nel girone di qualificazione per i mondiali di calcio del 2018 in Russia - è capitata, oltre che con la forte Spagna,  con squadre come Albania, Israele, Macedonia e Liechtenstein".
Tutti subito a dire: "Un girone di ferro, Italia sfortunata". Beh, certo, sarebbe stata meno sfortunata, se avesse trovato ,nel suo girone, squadre come il Roccacannuccia.
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sabato 25 luglio 2015

La sanatoria della vergogna

"I partiti - è il contenuto di una "leggina" di cui è relatrice la deputata pd Tersa Piccione - potranno ricevere la prima rata del finanziamento pubblico 2015 anche se i loro bilanci non sono stati certificati così come previsto da una legge vera e propria del Governo Letta nel 2013". 
Mancata certificazione per inadempienza, dolosa o colposa, dei partiti? Non è così. E' peggio. E' che la Commissione per la trasparenza, che avrebbe dovuto passare al setaccio i bilanci, non è mai stata operativa per mancanza di personale. Lasciare i partiti, allora, senza la prima rata di finanziamento pubblico 2015? Giammai. Anche perché contro legge. Versare "tout court" questa prima rata pure a chi dovesse un giorno risultare con i bilanci non a posto? Nemmeno questo perché, ove poi  dovesse un giorno risultare qualcuno con i bilanci non a posto, chi sarebbe chiamato a risponderne? Ecco, dunque, l' "escamotage" all'italiana: la "leggina" che - per non sapere né leggere né scrivere e per salvare capra e cavoli - decreterà una sanatoria. Quella sanatoria che salverà anche chi dovesse un giorno risultare con i bilanci non a posto. Complimenti. Complimenti vivissimi per tutta la vergognosa questione.
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Quel "bluff" sulla tassa della prima casa

"Il "premier" Matteo Renzi - nelle sue "comparsate televisive" - continua ad annunciare di essere pronto a tagliare, dal prossimo anno, la tassa sulla prima casa".
Ma data la situazione delle italiche casse - si sono chiesti in molti - dove prenderebbe i miliardi necessari per questa operazione? Li prenderebbe - secondo un piano sul quale starebbe   segretamente lavorando il  Ministero  dell'Economia - con  il  tassare  i  sacrifici  fatti  in  vita  dai morti. Con  il      tassare,   cioé, beni e depositi bancari lasciati in eredità non più da un milione in su, come stabilito nel 2006 dal Governo Prodi, ma da appena 200 mila euro. Tra cinismo,insomma, e carognata. Che potrebbe tuttavia saltare perché il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dubrovskis, ha già fatto sapere che, per ora, la tassa sulla casa non va assolutamente e minimamente toccata. Imbarazzo, dunque, su chi ringraziare di più: Valdis Dubrovskis che vuole continuare a far pagare agli italiani la tassa anche sulla prima casa o Matteo Renzi che vuole abolirla inserendosi, come prepotente estraneo, tra gli eredi legittimi degli italiani appena defunti?
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Verdini "Tvb"

"L'arrivo di Denis Verdini e della sua pattuglia - ormai decisi ad abbracciare Matteo Renzi - sta però creando, nel Pd, una forte tensione. Perché nel Pd sanno bene che, soprattutto in politica, nulla viene fatto per nulla e, quasi sempre, non per ideali o convinzioni.  Non gratis, per dirla più chiaramente, ma per poltrone. Poltrone che, quindi, sarebbero sottratte proprio a qualche pd. A qualche pd, magari, "venuto a noia" al segretario-premier".
La minoranza del partito, comunque, la mette un po' su un altro piano. Sul piano, forse perché non ha poltrone da difendere o da pretendere, ideloogico. "Verdini nel Pd - si è espresso Gianni Cuperlo - sarebbe come Varoufakis vice della Merkel".  Il professor Gotor: " Lotti, invece di andare a cena di nascosto con Verdini, farebbe meglio ad incontrare alla luce del sole Cuperlo e Speranza". D'Attorre: "Leggo di incontri ripetuti tra Lotti e Verdini e allora, a questo punto, penso sia giusto che Renzi informi il partito e i gruppi parlamentari quale operazione stia facendo". Ma certe operazioni, Madonnina, si fanno in segreto. Semmai - il pensiero, verosimilmente di Renzi - tutto sarà disvelato a risultato ottenuto. O tutto sarà chiaro quando nel partito potranno leggere, sul sito del segretario-premier, "Verdini è ormai dei nostri. Denis sei una forza. Tvb ("Ti vogliamo bene") o, più realisticanmete,  "ti voglio bene". Perché in tanti nel Pd, al centrodestrorso Verdini non volendo affatto bene, saranno definitivamente tentati di andarsene. E Renzi, sul loro sito, potrà magari leggere: "Bello, ciao".
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Lo scandalo del Muro Torto a Roma

"Al Muro Torto - una delle strade più trafficate di Roma - terminati i lavori di rifacimento appena un mese fa, si è già riformato un solco pericolosissimo fra le due carreggiate e l'asfalto nuovo si sta sgretolando"
Ma a chi è stato dato e perché l'appalto dei lavori? Chi li ha controllati mentre venivano eseguiti? Chi li ha approvati dopo il collaudo? Chi li ha pagati e quanto? Questa volta il sindaco Marino non può nascondersi dietro le eventuali malefatte del suo predecessore, Gianni Alemanno. Questa volta il sindaco era ed è lui. E lui, adesso, che cosa dirà? Soprattutto che cosa farà? Lui, d'accordo, non ci tornerà di nuovo in bicicletta. Ma per il resto?
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Il turismo preso a calci

"Il giorno in cui i cancelli degli Scavi di Pompei sono rimasti chiusi - più di due ore - per un'assemblea del personale, a Roma è accaduto altrettanto, anche se con orari diversi, all'Ara Pacis, ai Mercati di Traiano, alle Terme di Diocleziano, alla Galleria comunale di arte contemporanea, alla Galleria Borghese, a Palazzo Braschi e a Palazzo Massimo. Con legittimo sconcerto e ancor più legittima ira delle migliaia di visitatori soprattutto stranieri".
Autolesionismo puro, dunque, se si considera che il turismo - a Pompei, a Roma come in ogni altro amgolo del nostro Bel Paese - potrebbe e dovrebbe essere una ricca cassaforte da non buttare a mare. E invece, appunto, autolesionismo puro. Ma, se il Ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino, non muovono seriamente e concretamente un dito per evitare questi incredibili danni al turismo e avvertono questa propensione all'autolesionismo, potrebbero allora decidere di andare  a sbattere la loro testa al muro. Sarebbe sicuramenete meno dannoso. Anzi, più produttivo.
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L'Ici alle scuole paritarie

"Il segretario della Commissione episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino - dopo che la Corte costituzionale ha sentenziato che  l'ex Ici  ed attuale Imu va pagata anche dalle scuole paritarie - ha definito quella sentenza "pericolosa"".
Certo. Pericolosa perché il 65% delle scuole paritarie è gestito da ordini religiosi i quali, ora, dovranno pagare, giustamente, come tutti. A meno che non sopraggiunga un laico miracolo di San Governo.
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Ebbrezze alcoliche

"Il prefetto di Avellino ha dato ordine - a Polizia e Carabinieri - di non ritirare più la patente a chi fosse sorpreso a guidare senza patente. Tanto - la motivazione - i giudici gliela ridanno subito o quasi".
L'ebbrezza alcolica, evidentemente, non è "cosa" soltanto di alcuni automobilisti incoscienti.
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Dio salvi il borsellino

"L'appannaggio della Regina Elisabetta - ha rivelato il britannico "Daily Mirror" - è aumentato, mentre i suoi sudditi sono chiamati a stringere sempre più la cinghia, di ben due milioni e mezzo di sterline".
"Dio salvi la Regina", sì, ma anche il suo borsellino?
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venerdì 24 luglio 2015

Orban come Hitler?

"Il "premier" ungherese Viktor Orban - non contento di innalzare un muro al confine con la Serbia per impedire l'ingresso dei migranti in arrivo specialmente dalla Siria - ha ora deciso di far viaggiare verso Budapest, dove verranno accolti in appositi "campi", quanti sono in qualche modo riusciti ad entrare nel suo Paese in vagoni separati da tutti gli altri e con le porte chiuse dall'esterno fino a destinazione".
Il "premier" ungherese Viktor Orban è nato nel 1963 e, quindi, non ha vissuto i drammi che, nell'ultima guerra, hanno vissuto  anche i suoi concittadini. Deve avere letto, però, qualche libro di storia. E deve essersi innamorato di quei treni blindati con i quali i nazisti invasori deportarono, nel 1944, mezzo miliardo di ebrei ungheresi. E l' Unione europea, come al solito, a far finta di non vedere e di non sapere. Non si tratta, d'altra parte, di una questione di alta finanza o della curvatura che deve avere un cetriolo: le uniche cose, per lei, di grande importanza.
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Due madri e nessun padre

"Una bambina di pochi anni - per sentenza del Tribunale di Torino, settima sezione civile - è stata tolta al padre ed affidata alla sua ex moglie la quale, nel frattempo, si è fidanzata e convive con un'altra donna".
Da oggi, dunque, la bambina crescerà senza un padre, ma, in compenso, con due madri. A parte ogni considerazione di ordine etico che ognuno è naturalmente libero di fare, però, cosa opportuna e non dannosa, psicologimanete e non solo, per la piccola? Opportunissima e in alcun modo non dannosa - secondo la settima sezione civile del Tribunale di Torino - solo un pregiudizio da abbattere e che, dunque, è stato da noi abbattuto. Ancora una volta, in ogni caso, la Magistratura - nel decidere una questione di enorme valore etico - ha preceduto il Parlamento. E non è che il fatto sia normale. E, forse, neppure costituzionale.
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Crocetta 6

"La mafia - si è vantato il Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta - dovrebbe denunciarmi per "mobbing"".
Ma, se però non lo fa, che cosa vuol dire?
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Pompei e il quaquaraquà

"Cancelli chiusi a Pompei - un'ora e mezza questa mattina - per una ennesima assemblea sindacale. E duemila turisti, fra i quali moltissimi stranieri stupefatti e giustamente irritati, in fila sotto il sole cocente".
Il Ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, alla notizia, ha così commentato: "Un danno incalcolabile, un colpo all'immagine di Pompei e dell'Italia". E poi? Poi nient'altro. Solo dodici parole, più una virgola, per un commento più che ovvio e alla portata di qualsiasi cittadino. Senza essere Ministro a niente e, tanto meno, ai Beni culturali. Lui, ai Beni culturali, avrebbe dovuto invece reagire con parole ben più dure, ma, soprattutto, con iniziative finalmente efficaci. Nel rispetto dei diritti dei lavoratori, certo, ma anche delle migliaia di visitatori. Invece niente. Intollerabilmente niente. Dario Franceschini Ministro ai Beni culturali? Più verosimilmente Ministro quaquaraquà.
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Diego e lo scarpone

"Matteo Renzi - ha sentenziato Diego Della Valle - è un "premier" approssimativo ed inesperto: Mattarella dovrebbe mandarlo a casa".
Diego Della Valle è il presidente e amministratore esecutivo della nota azienda calzaturiera "Tod's". S'intende, quindi, di scarpe e ritiene di saper giudicare, evidentemente, anche chi sia un "vecchio scarpone". "Vecchio scarpone" quarantenne.
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Guai per chi lascia Silvio

"Per Raffaele Fitto - in secondo grado a Bari - il pubblico ministero ha chiesto, per un reato di peculato contestatogli, un anno e dieci mesi".
Gianfranco Fini, dopo l'abbandono di Berlusconi, è sparito dalla scena politica. Denis Verdini, nel momento in cui si stava accomiatando ieri da "Forza Italia", è stato raggiunto da un rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta. E Raffaele Fitto, sempre più lontano da Silvio, ora a rischio quattro anni e dieci mesi. Che c'è? II giudici si sono ingelositi e vogliono essere loro gli esclusivi "rottamatori" di Berlusconi? Oppure il Berlusconi "porta sfiga"? Insomma, come ne "La cena delle beffe", chi non beve con lui "peste lo colga"?
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giovedì 23 luglio 2015

Una seconda Terra

"A circa 1.400 anni-luce da noi - ha scoperto la Nasa - c'è, in una zona abitabile del cosmo, con un proprio Sole, una seconda Terra".
La speranza è che sia migliore della nostra.
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Crocetta 5

"Volevo suicidarmi - ha rivelato il Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta - Su "internet" avevo anche trovato come fare".
Poi, però, ci ha ripensato. E dalla tragedia drammatica è passato al poema epico. All'eroe pronto ad intraprendere l'impresa. "Il segretario del Pd e "premier" Matteo Renzi - ha arringato i "suoi" - continua a parlare di una mia "disfatta" a settembre? Me ne frego". E infatti, ora, sta già radunando, sotto le insegne del "Megafono", il suo potente esercito da schierare nella eventualità che il Pd voglia cercare di annientarlo in una anticipata battaglia elettorale sul "suo territorio". Molto probabilmente, dunque, sarà, prima o poi, un memorabile scontro. E chissà se ci sarà un Omero duemila a tramandarlo ai posteri.
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Incredibile Ingroia

"Lucia Borsellino non sarebbe dovuta entrare nella Giunta di Rosario Crocetta - ha detto la sua l'ex magistrato Antonio Ingroia - Con un cognome così il rischio di essere strumentalizzata era reale".
Strumentalizzata? Semmai ingannata prima e poi - come pubblicato da "L'Espresso"- addirittura proposta per "fare la fine di suo padre Paolo" ucciso dalla mafia. Insomma, per l'ex magistrato Antonio Ingroia, Lucia Borsellino da vittima a colpevole. Da vittima di un sistema malavitoso a colpevole di essersi impegnata, in Regione, proprio per combatterlo. Incredibile. Incredibile, oltretutto, se sostenuto da un ex pubblico ministero il quale si vanta di essere stato il "padre" del procedimento "Stato-mafia" e che, con un cognome come il suo, non ha invece ritenuto esistere alcun rischio di strumentalizzazione quando ha accettato, dal Governatore Crocetta, la "presidenza d'oro" della già chiacchierata "Sicilia e-Servizi". E quando, su "indicazione" della Regione, ha liberamente accettato di assumere, in modo irregolare, ben 75 persone. Senza essere ingannato prima e, magari, per evitare poi la stessa fine di quel Paolo Borsellino il quale fu  suo prezioso maestro quando lui iniziò la carriera di magistrato. Invece di sostenere accuse strampalate e vergognose, allora, Antonio Ingroia farebbe bene a preparare la sua difesa per il giorno in cui un suo collega, che lo ha indagato, gli chiederà conto di quelle 75 assunzioni irregolari. Lui, sì, colpevole e non vittima.
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Verso un buffetto anche per Bruti Liberati?

"Il procuratore generale della Cassazione ha avviato - nei confronti del procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati - un'azione disciplinare. Motivo: l'avere dimenticato in cassaforte per ben tre mesi, prima di trasmetterlo al suo aggiunto, Alfredo Robledo, il fascicolo sulla delicatissima ed urgentissima indagine "Sea-Gamberale"".
"Negligenza - ha motivato l'avvio dell'azione il procuratore generale della Cassazione - assolutamente inescusabile". E non si può non essere d'accordo. Solo che il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, non sembra essere per nulla preoccupato. E non si può non essere d'accordo anche con lui. Lui, da vecchia volpe della Magistratura, già immagina come andrà a finire: che volete che sia, in ultimo, un buffetto del Csm?
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Due "tirami giù" per Silvio e Denis

"Pranzo Berlusconi-Verdini - oggi a Roma - per cercare di capirsi e di riconciliarsi".
Tutto bene come nella "cena della pace" della tesorina fidanzata di Silvio, Francesca Pascale, e la tesorina tesoriera di "Forza Italia", Maria Rosaria Rossi? Ebbene no. Per Berlusconi e Verdini, al "dessert", niente "panna cotta", ma due amarissimi "tirami giù". Per Berlusconi il nuovo  "ti lascerò" di Verdini. Per Verdini l'annuncio di un nuovo rinvio a giudizio, da parte dei magistrati fiorentini, questa volta  per bancarotta fraudolenta nel quadro di una complicata "triangolazione Credito cooperativo fiorentino-Aimone s.r.l.-Cdm costruzioni". Il pranzo di oggi a Roma, verosimilmente, lo avrà comunque pagato Berlusconi. Ma, per il resto, chi avrà pagato o dovrà pagare di più? Silvio o Denis?
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mercoledì 22 luglio 2015

Bus e Giubileo

"L' Atac (l'azienda romana dei  trasporti  pubblici urbani) - ha avvertito il suo Consiglio d'amministrazione - è sull'orlo del fallimento e, se quell'unico azionista che è il Comune non interviene presto con 200 milioni, bus a rischio".
Ma il Comune, che non avrebbe un centesimo neppure per nutrire oggi le oche del Campidoglio, sarà in condizione di trovare questi 200 milioni e girarli all'Atac? E dire che il sindaco Ignazio Marino, all'annuncio del Giubileo straordinario che si aprirà a dicembre, aveva solennemente dichiarato: "Roma è pronta anche da domani". Ma, forse, lui aveva pensato: "Quelli che verranno saranno pellegrini? "Pellegrinassero", allora, devotamente a piedi. Magari anche con il cilicio in vita, dietro a lui, in bicicletta, con la immeritata fascia tricolore a tracolla.
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Vincenzo il "sibillo"

"Il Tribunale di Napoli - in attesa della pronuncia della Corte costituzionale sugli effetti della "Legge Severino" - ha confermato che il Governatore eletto in Campania, Vincenzo De Luca, può nel frattempo ricoprire il suo ruolo".
Vincenzo De Luca, nei giorni scorsi, si era detto sicuro di una sentenza così. Vincenzo De Luca il "sibillo cumano".

Il "Maichelangelo" di Matteo

"Il "premier" Renzi - in conferenza-stampa con il "premier" israeliano Netanyahu - si è compiaciuto nel ricordare che, nella sua città, c'è il simbolo della lotta per la libertà... contro il Golìa della barbarie... dal quale, in questo momento, tutti dobbiamo difenderci".
Solo che nel citare il simbolo, invece di dire il David di Michelangelo, ha pronunciato il "Devid di Maichelangelo". E, cioè, in ridicolo anglo-fiorentino. Domanda: ma perché Matteo Renzi continua a non parlare - come dicono a Roma - "come magna"?
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"Is right"

"Nel 2011 ero così com'è oggi il "premier" greco Tsipras e - ha confidato, ai "suoi", Silvio Berlusconi - Obama disse: "Silvio is right" (Silvio ha ragione)".
Comprensibile il vanto di Silvio. Solo che il Presidente Usa Obama, basta che uno non sia d'accordo con la Cancelliera tedesca Merkel, gli dice subito "is right!".
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La pace ritrovata

"Dopo che la "fidanzata" Francesca Pascale aveva tuonato che Silvio avrebbe avuto bisogno di un "entourage" più adeguato, meno pettegolo e meno rissoso - senza escludere la potente tesoriera e non solo Maria Rosaria Rossi - le due si sono ritrovate a cena insieme e hanno fatto pace".
Tutto bene quel che finisce bene. L'Italia, ora, ha un grosso problema in meno. Senza neppure l'intervento di Matteo Renzi.
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martedì 21 luglio 2015

Ennesima malasanità

"Una ricoverata di 75 anni - all'ospedale "Tor Vergata" di Roma - è scivolata dalla barella, ha battuto la testa ed è morta per emorragia cerebrale".
Lo scandalo nello scandalo è che in barella si trovava già da sei giorni, per mancanza di letti, al "pronto soccorso". Da sei giorni, sì, nei locali di quel "soccorso" che avrebbe dovuto essere "pronto". Vergogna. Vergogna Regione Lazio e Ministero della salute.
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Gli stupefacenti 99 di Doris

"La signora Doris Ayling - residente in una cittadina del West Sessex - ha ricevuto un invito per accertamenti, dal "Portsmouth hospital", in quanto risultata in stato di gravidanza".
Esempio di eccezionale efficienza? Il contrario. Perché la signora Doris Ayling ha 99 anni. E il "Portsmouth hospital" nella lettera di invito, oltre a tutti gli altri suoi dati personali, ha indicato anche il suo anno di nascita: il 1915. Un errore, certo. Ma meglio errori così che gli errori che avvengono in certi ospedali italiani dove si arriva ad operare una gamba invece di un'altra. E, purtroppo, non solo.
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Crocetta 3

"Chiederemo dieci milioni di danni a "L'Espresso" - ha fatto sapere, in una conferenza-stampa, l'avvocato del Governatore siciliano Rosario Crocetta - per la pubblicazione dell'articolo sulle intercettazioni, poi smentite dal pubblico ministero, della telefonata con il dottor Tutino su Lucia Borsellino".
"L'Espresso", tuttavia, non si è impressionato e ha così replicato: "Bene. La causa annunciata contro di noi può diventare l'occasione processuale per comprovare la piena correttezza del nostro comportamento e per fare definitivamente chiarezza su quanto avvenuto". Come due pugili, insomma, prima di salire sul ring: tutti e due a dire "lo stenderò". E sarà molto importante conoscere, alla fine, chi verrà steso. Augurandosi un giudice assolutamente imparziale.
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Crocetta 4

"Datemi un mese per attuare le mie riforme - ha detto, intanto, il Governatore Crocetta - e, poi, mi dimetterò".
Sarebbe interessante conoscere, però, quali siano queste sue riforme. In quali settori, in quale direzione, a beneficio di chi.
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Un semplice buffetto al pubblico ministero "scordarello"

"Un pubblico ministero - a Lecco - aveva "dimenticato" in cella due persone in attesa dell' iter processuale, poi se n'era ricordato dopo 208 giorni per uno e 116 per l'altro e li aveva rimessi in libertà".
"L'ingiusta privazione della libertà - avevano giustamente sottolineato i magistrati di primo grado ai quali era stato affidato l'incredibile "caso" - è un "fatto estremamente grave". Ma, una volta a sentenza, avevano condannato il pubblico ministero "scordarello", in sede disciplinare, alla semplice sanzione della censura. Sentenza poi confermata, addirittura a sezioni riunite, dalla Cassazione civile. Il solito buffetto al birichino, dunque, invece di una sanzione giustamente severa. Perché 208 giorni di carcere ingiusto in un caso e 116 in un altro non sono un gradevole soggiorno alle Haway. Ma non parlate, ai giudici, di responsabilità in caso di loro errori e di loro leggerezze anche non da poco. Per loro, tutt'al più, un buffetto e buon proseguimento. Anche di carriera.
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lunedì 20 luglio 2015

Il Gentiloni chissà perché

"Quattro dipendenti della ditta "Bonatti" di Parma sono stati rapiti a Mellitah - in Libia - accanto al grande insediamento dell'Eni".
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, avuta la notizia, ha così commentato: "Dificile fare ipotesi". Poi ha così dichiarato: "Non è rappresaglia contro di noi". Giusto: i quattro italiani potrebbero essere stati portati via, dai rapitori, solo per farsi insegnare come si gioca a "scopone scientifico".
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Il Rosario sempre peggio

"Il pd renziano Fabrizio Ferrandelli - dimessosi daòll'Assemblea regionale siciliana in polemica con il Governatore Rosario Crocetta - ha invitato i colleghi del "Movimento 5 stelle", dell'Udc, del "Nuovo Centro Destra" a seguire il suo esempio. Finora, però, non ha ricevuto riscontri e l'Amministrazione del Rosario sta continuando ad andare avanti".
Ma c'è un'aggravante. Finché l' Amministrazione Crocetta dovesse continuare a procedere nonostante tutto, il posto del dimissionario Fabrizio Ferrandelli verrebbe occupato da quell'avvocato Francesco Riggio coinvolto nello scandalo della formazione siciliana, a suo tempo arrestato e attualmente sotto processo per associazione a delinquere e corruzione. Il Rosario lo sa, naturalmente, ma non gliene fotte niente. Alla faccia della sua autosbandierata onestà, correttezza, trasparenza, pulizia, buona amministrazizone, eccetera eccetera.
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Renzi come Berlusconi

"Matteo Renzi - ha detto quel Pippo Civati fuoriuscito dal Pd e fondatore del Movimento "Possibile" - non è più neppure una evoluzione del berlusconismo, ma ormai è proprio Berlusconi".
Ecco, allora, perché vorrebbe smacchiarlo. Così come avrebbe voluto fare Bersani con il giaguaro Silvio.
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I neuroni di Ignazio

"Il sindaco Ignazio Marino - partecipando alla commemorazione delle vittime del bombardamento del 19 luglio 1943 a Roma - è stato contestato così, in particolare, da una donna: "Il parco dedicato a queste vittime, come del resto tutta la città, fa schifo per la sporcizia. Ed è una buffonata che sia stato pulito soltanto oggi in occasione della sua venuta".
Il sindaco Ignazio Marino si è scusato e, come avrebbe fatto un buon amministratore, si è impegnato ad operare affinché tutta Roma ritorni, anche, agli splendori della pulizia? Macché. Ha replicato, alla donna, con aria irata: "Ma se ne vada. E connetta i due neuroni che ha e li faccia funzionare". Una replica, oltre che incredibilmente offensiva, da neurochirugo qual è. Ma, allora, perché Ignazio Marino non torna a fare il neurochirurgo, sforzandosi comunque di essere educato, e non lascia quel Campidoglio dove non ha ancora capito di che cosa ci si debba occupare e lui che  cosa ci stia a fare? A meno che non voglia restarci fino a quando abbia finito di scrivere il "De imperitia et arrogantia". Anche se in genovese-americano. Per farlo poi tradurre, in latino classico, da Cicerone. Cicerone, il gatto più colto dei Fori.
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Blatter e le banconote false

"Contro il presidente della Fifa (la Federazione internazionale del calcio), Josph Blatter, è stata lanciata dal comico inglese Simon Brodkin - durante una conferenza a Zurigo - una manciata di banconote".
E Blatter? Ne ha raccolta una e si è allontanato. Constatato che si trattava di banconote false, ha dato ordine di ripulire la sala ed è tornato alla sua sedia sul palco.
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Il raddoppio di Silvio

"Non è vero - ha creduto opportuno ribadire Silvio Berlusconi - che io voglia "rottamare" "Forza Italia". Ho intenzione, anzi, di raddoppiare".
Presto dunque, accanto a "Forza Italia", "Italia Forza".
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domenica 19 luglio 2015

Tasse e risate

"Tra il 2016 e il 2018 - ha annunciato, all'Asemblea nazionale del Pd, il segretario del partito e "premier" Matteo Renzi - realizzeremo una riduzione di  tasse mai vista".
La speranza, allora, è che si possa vedere, finalmente, davvero. Magari anche senza strafare. Perché altrimenti, poi, dove sarebbero presi, agli italiani, i fondi per tagliare le loro tasse in maniera mirabolante? Un'immagine, comunque, inquietante: la vicesegretaria del partito Debora Serracchiani, seduta accanto al segretario -"premier"- annunciatore Matteo Renzi, che se la ride di vero gusto.
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"Caso Tutino-Crocetta": "tertium non datur"

"Chi sappia qualcosa sulla terribile telefonata Tutino-Crocetta  pubblicata da "L'Espresso" - ha invitato praticamente i giudici il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano - lo dica". I giudici però, invece di dire qualcosa su quella terribile telefonata, hanno bacchettato severamente il Ministro definendo le sue parole "inopportune" e tali da "aumentare confusione"".
Qui, allora, sarebbe tempo di farsi a capire. O "L'Espresso" - come, però, non sembrerebbe - si è inventato l'esistenza della terribile telefonata Tutino-Crocetta, ma allora dovrebbe essere denunciato dai magistrati. Oppure la terribile telefonata c'è stata davvero - come sembrerebbe - ma allora i giudici non dovrebbero continuare a "coprire" e a negare la verità. "Tertium non datur": non può esserci una terza possibilità. E il fatto è sempre più preoccupante. La Magistratura, invece di arrivare a bacchettare un Ministro della Repubblica, farebbe bene ad uscire dal suo regno di ambiguità. E a ricordare dove iniziano e dove finiscono sia i suoi diritti sia i suoi doveri. Potrebbe ricordarglielo, altrimenti, il Capo dello Stato. Costituzione alla mano.
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Crocetta 1

"Non mi dimetto - ha ribadito, nonostante tutto, il Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta - e se il Pd mi sfiducerà - ha tuonato - sarà "golpe"".
Ma "golpe" in che senso? Nel senso che sarà da considerarsi tale la sfiducia che potrebbe arrivargli dal Pd o sarà un "golpe" che organizzerà lui contro quella sfiducia? I carri armati, insomma, partiranno da Via del Nazareno a Roma o da Palazzo d'Orleans a Palermo? L'unica cosa certa è che l' "odore di guerra" c'è.
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Crocetta 2

"Contro di me - si è indignato, anche, il Governatore Crocetta - poteri oscuri".
Forse il fumo dell'Etna arrivato fino a casa sua.

I "domiciliari d'oro" di Daniele Pulcini

"Il costruttore Daniele Pulcini - indagato per turbativa d'asta nell'ambito del "secondo atto" di "Mafia Capitale" e, per questo, spedito ai "domiciliari" in attesa del processo - avrebbe organizzato, nella splendida villa abitata in parte anche dal padre in via della Nocetta, a Roma, cene e balli a bordo vasca, con  belle donne, vino e musica in sottofondo, "per festeggiare l'inizio dell'estate 2015"".
A parte il fatto che qualcuno viene sbattuto in galera per il furto di un formaggino al supermercato e tutt'al più può ballare "a bordo bugliolo" con le grida degli altri carcerati in sottofondo, sembra,  soprattutto, che il costruttore Daniele Pulcini abbia festeggiato in allegria non nella zona dei suoi "domiciliari" dove ha fissato la residenza, ma nella zona di residenza del padre. Fuori, perciò, dallo spazio entro il quale sarebbe dovuto restare. Starebbe tutto in alcuni video della giornalista Selvaggia Lucarelli e in una successiva notizia pubblicata su "Il Fatto quotidiano". Sufficiente documentazione, dunque, per un intervento di quella Magistratura che, in altre occasioni, è stata molto attenta e rigorosa per certe altre cene, certi altri balli e certe altre belle donne in certe altre ville.
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"Dagli amici mi guardi Iddio"

"Silvio - ha rotto il silenzio la fidanzata Francesca Pascale - ha bisogno di un "entourage" meno assetato di potere".
I fatti, obiettivamente, sembrano darle ragione. Ma quella Maria Rosaria Rossi che è riuscita ad appropriarsi di quasi tutto il potere in "Forza Italia" non era un'amica intima della fidanzata Francesca? Una gelosia, allora, un litigio? Oppure il noto motto popolare "dagli amici mi guardi Iddio ché dai nemici mi guardo io"? Povero Silvio, comunque, tra la falce Maria Rosaria e il martello Francesca. Altro che la falce e il martello dei comunisti che, anche se non ci sono più, continuano ad ossessionarlo giorno e notte.
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sabato 18 luglio 2015

Un attore per la tragedia greca

"Il "premier" greco Alexis Tsipras - abbandonato dai "suoi" - è stato costretto a formare un Governo con una nuova maggioranza in grado di assicurargli l'approvazione dell'accordo raggiunto con l'Unione europea".
Singolare che, tra i nuovi viceministri, il "premier" Tsipras abbia affidato l'incarico per la sicurezza sociale all'attore Pavlov Haikalis. A meno che non lo abbia ritenuto il più pertinente ad affrontare l'ancora più possibile dolente tragedia greca. Povera Grecia: da Eschilo ed Euripide a Tsipras e Haikalis.
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Cécile e i profughi

"Non possiamo portare le persone dove c'è sofferenza - così l'ex Ministro all'Integrazione, Cécile Kienge - Piccoli gruppi di profughi vengano ospitati nelle case degli italiani".
Nobile estremo invito alla solidarietà. Ma l'ex Ministro Kienge sarebbe stata più convincente, se avesse aggiunto: "Io, ad esempio, ho già ospitato o sto per ospitare uno di questi piccoli gruppi".
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La "gaffe" dei Beni culturali

"Al Ministero dei Beni culturali - ricevuta una copia dello "Smithsonian Magazine" con l'immagine di copertina dedicata a Pompei - si sono gonfiati il petto e ne hanno dato subito conto su "twitter"".
Quando qualcuno ha fatto però notare che, all'interno, lo "Smithsonian Magazine", più che delle bellezze  di Pompei, trattava del suo "declino scandaloso", al Ministero si sono precipitati a cancellare il "tweet". Ma, al Ministero dei Beni culturali, che fanno? Guardano le figure, senza leggere sotto, come i bambini dell'asilo? Oppure non conoscono l'inglese e pubblicano senza sapere che cosa? Non c'è male per essere il Ministero dei Beni culturali.
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Il ritorno di Renzi

"Serve aria nuova - ha annunciato, di nuovo, il "premier" - tornerò a fare Renzi".
Ma allora, in questo non breve intervallo fra il Renzi che c'è stato e il Renzi che ci sarà, chi è stato? Che cosa ha fatto? E perché?
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Pd 2015

"Nel prossimo numero del nuovo "Playboy" - che riuscirà, ora, anche in Italia - la rubrica "Potere e tacchi a spillo" ospiterà un articolo sul Ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi".
Il Pd di Matteo Renzi dal "Capitale" di Carlo Marx al "Playboy" di Hugh Hefner.
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Luigi la chiavica

"Io sono nato libero - si è vantato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris - e faccio il sindaco in maniera libera. Lo farò anche come una chiavica, il sindaco, ma resto libero... E, poi, "A me nun me ne fotte un c.... del Pd".
A parte l'apprezzamento maleducato ed ingrato nei confronti del Pd, che ne ha permesso l'elezione a primo cittadino, resta comunque un fatto: Napoli, con tutti i suoi gravi ed atavici problemi, di tutto ha bisogno meno che di un sindaco chiavica. Libero da qualsiasi condizionamento e ricatto, magari sì, ma chiavica proprio no.
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Finalmente Ignazio

"All'assessore alla legalità e alla trasparenza del Comune di Roma, Alfonso Sabella - colto da malore, due giorni fa, in Campidoglio - è stato applicato un "pace maker" ed ora sta bene".
Forse è stato determinante il primo soccorso prestatogli, al momento del malore, da quell'Ignazio Marino il quale, oltre ad essere primo cittadino e primo ciclista della Capitale, è anche un neurochirurgo. Se così fosse, il sindaco ciclista Ignazio Marino avrebbe fatto, finalmente, qualcosa di buono e di utile anche per Roma.
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Don Mazzi e l' "Imodium"

"Quando vedo Salvini - ha detto il noto don Mazzi - corro subito al cesso".
L'augurio è che non  gli capiti di vederlo troppo spesso altrimenti, alla fine, dovrà assumere l' "Imodium".

venerdì 17 luglio 2015

Un "giallo" o un "noir" quella telefonata Tutino-Crocetta?

"Agli atti dell'ufficio - è intervenuto il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi - non risulta trascritta alcuna telefonata del tenore di quella pubblicata dalla stampa tra il Governatore Crocetta e il dottor Tutino". Non risulta trascritto cioè - secondo il procuratore Lo Voi - che il dottor Tutino disse al telefono: "La Borsellino va fermata, fatta fuori come suo padre" e  il Governatore Crocetta, dall'altra parte del filo, non replicò alcunché".
Tutto inventato da "L'Espresso", dunque, e tutte da ridere le sdegnate reazioni, alla notizia, del Capo dello Stato Mattarella, del "premier" Renzi, dei Presidenti di Senato e Camera, di tutto il mondo politico? "L'Espresso" non "c'è stato" e ha replicato: "Il procuratore dice il vero quando afferma che la telefonata non è trascritta agli atti depositati, ma omette di affermare che fa parte dei fascicoli secretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull'ospedale "Santa Lucia" (l'ospedale dove il dottor Tutino, cioè, avrebbe commesso i reati per cui, a fine giugno scorso, è stato denunciato ed arrestato). Silenzio, dopo questa precisazione, da parte del procuratore di Palermo. Perché sta meditando come uscire dall'inquietante "caso" o perché non sa proprio come uscirne? Si resta in attesa. Anche perché non si vorrebbe che, alla fine, ci si trovasse  - anche se sembra improbabile - di fronte ad un falso de "L'Espresso" e ad imbarazzanti "gaffes", perfino, dei rappresentanti delle più alte Istituzioni. Due probabilità, in ogni modo, una peggiore dell'altra.
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Scelta di sbarco

"I cinquecento migranti salvati e imbarcati sulla nave "Bourbon Argos" di "Medici senza frontiere" - secondo quanto pubblicato dall' "Unione sarda" - quando si sono accorti che stavano per essere condotti a Cagliari, hanno iscenato una rivolta  e hanno chiesto di essere sbarcati invece a Reggio Calabria cosicché il capitano è stato costretto ad invertire la rotta e ad assecondare la loro volontà".
Va bene, benissimo, salvare e accogliere i migranti dall'Africa. Ma sembra davvero eccessivo che, ora, debbano essere loro a scegliere dove farsi sbarcare. E se un giorno decidessero di farsi sbarcare, anziché a Cagliari, a Venezia?
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Per rispetto dei suoi euro

"Dopo che il Ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis - come noto - si è dimesso, giorni fa, per dissensi con il "premier" Alexis Tsipras, due giorni fa si è dimessa, anche, la "vicepremier" Nadia Valavani "per  rispetto - come ha fatto sapere - del suo popolo".
Qualcuno, però, si è giustamente irritato. Perché l'ex Ministro Varoufakis ha mostrato di preferire , al mare in tempesta tra le coste della Grecia e quelle dell'Unione europea, il placido mare delle coste dell'Isola di Egina. E perché l'ex "vicepremier" Valavani, dichiarando solennemente di andarsene dall'Esecutivo "per rispetto del suo popolo", se n'è invece andata per rispetto dei suoi euro in banca. Ritirandone 200 mila proprio alla vigilia della decisione governativa di bloccare l'erogazione di denaro dagli istituti di credito. Oscene furbizie politiche. Se Roma spesso piange, dunque, Atene non ride. Sconcertante.
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Fitto in chiaro e scuro

"Un leone mezzo azzurro chiaro e mezzo azzurro scuro - come ha mostrato, ieri, Raffaele Fitto - sarà il simbolo del suo Movimento "Conservatori e riformisti"".
Il leone si capisce perché c'era bisogno di far giungere un pauroso ruggito a Silvio Berlusconi. Ma perché mezzo azzurro chiaro e mezzo azzurro scuro? Forse perché mezzo conservatore e mezzo riformista. Tanto per far risaltare meglio, insomma, la contraddizione.
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giovedì 16 luglio 2015

"Lucia Borsellino va uccisa come suo padre Paolo"

"Il medico personale del Governatore siciliano, Rosario Crocetta - secondo "L'Espresso" - sarebbe stato intercettato mentre al telefono stava dicendogli: "La Borsellino va fatta fuori. Come suo padre". E il Governatore Crocetta non solo non si sarebbe indignato, ma non avrebbe replicato neppure "a"".
Una intercettazione, se confermata, di una gravità impressionante. Sia per l'esplicita convinzione del medico del Governatore che Lucia Borsellino dovesse essere fatta fuori non dalla Giunta, ma proprio fisicamente, come il suo genitore, quel giudice Paolo assassinato, dalla mafia, il 19 luglio 1992. Sia per l'incredibile silenzio, nel sentire una cosa simile, da parte del Governatore. Ora, chiaramente, i due protagonisti smentiscono. Il Governatore affermando di non avere udito quella frase perché, magari, in una "zona d'ombra telefonica". Il suo medico -  quel Matteo Tutino che il 29 giugno scorso, nel frattempo, è stato arrestato con accuse come falso, abuso d'ufficio, truffa e peculato - affermando, addirittura, di non avere mai pronunciato quella frase e, magari, di non avere mai fatto quella telefonata. Altrettanto chiaramente, però, non vengono creduti proprio da alcuno. Tanto è vero che lo stesso Pd, il quale ha collaborato a sostenere fin qui il Rosario, lo ha esplicitamente invitato a dimettersi e lui, però, si è, per ora, soltanto autosospeso. Ma dovrebbe essere, ormai, la sua fine. Politica, per carità, non fisica.
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"Devi fare la chemio? Chissenefrega"

"Un'avvocatessa - a Lecce - aveva inviato, alla Corte, un certificato medico per avvertire che, il giorno fissato per decidere il processo in cui stava difendendo il suo assistito, lei si sarebbe dovuta sottoporre ad una seduta di chemioterapia e non avrebbe potuto essere presente. Aveva chiesto, perciò, lo spostamento dell'udienza. Ma la Corte ha rigettato la richiesta e il certificato medico e ha proceduto senza di lei".
La Giustizia, sempre così sollecita e veloce nell'arrivare alla conclusione dei processi, mica avrebbe potuto macchiarsi, che diamine, di un rinvio di qualche giorno. E, per di più, per un motivo così banale. Sembra non esserci alcunché da fare: certi giudici continuano a mettercela tutta per non farsi stimare dai cittadini. Anche se poi, poverini, se ne lamentano.
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La cannabis di Tancredi

"Il deputato di "Alternativa libera" Tancredi Turco - intervenendo nel dibattito legalizzazione sì-legalizzazione no della cannabis - se n'è uscito così: "Lo Stato, con gli introiti della cannabis, potrebbe abolire l'Imu"".
Il deputato di "Alternativa libera" Tancrdi Turco, probabilmente, ha già fumato.
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Rivoluzionari 1

"Ernesto Che Guevara - ha rassicurato i "suoi" il sindaco di Roma, Ignazio Marino - scriveva che la più grande dote di un rivoluzionario è studiare. Ed è quello che sto facendo in Comune".
Il  Che - come si sa -  studiò con profitto. Ignazio Marino, invece, starà pure studiando, ma - come si constata ogni giorno - senza capire un' "acca".
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Rivoluzionari 2

"Se dovessero arrestarmi di nuovo - ha incitato i "suoi" Silvio Berlusconi - spero abbiate il coraggio di fare la rivoluzione".
L'augurio, per il bene dell'Italia, è che la storia non debba un giorno registrare, anche, le "Cinque giornate di Arcore".
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mercoledì 15 luglio 2015

Autorevole, ma " gufo"

"L'autorevole "World Economic Forum" - esaminata l'efficienza dei Governi di 144 Paesi, in tutto il mondo, nel 2014 - ha classificato quella del Governo italiano al 143° posto".
Vergogna a vergogna: prima di quello italiano si sono classificati perfino i Governi di Libia, Angola, Ciad e Mauritania. Dopo soltanto quel Venezuela "piagato" da corruzione e violenza endemiche. E il "premier" Renzi il quale va dicendo sempre in giro, anche all'estero, che il suo Governo ha ormai risollevato l'Italia? La solita scrollata di spalle, presumibilmente, e una riga in più nell'elenco dei "gufi": il "gufo internazionale" autorevole "World Economic Forum".
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Pompe funebri "Schaeuble"

"Ad Agrinio - in Grecia - un imprenditore ha ribattezzato la sua azienda di pompe funebri con la ragione sociale "Schaeuble"".
Disprezzo ironico o ironia sprezzante nei confronti di quel Ministro delle Finanze tedesco che, secondo i greci, ha cercato in tutti i modi di ucciderli e non si è dato ancora pace? Non cambierebbe, comunque, molto. Nè per la Grecia né per il Ministro tedesco Schaeuble.
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Scorta anch'io? No, tu no

"Il senatore di "Futuro e libertà per l'Italia" Aldo Di Biagio - tempo fa - aveva chiesto, al Viminale, di dotare Gianfranco Fini di quella scorta che, accordatagli nel 1993, gli era stata poi tolta in quanto non più né Presidente della Camera né "leader" di partito né particolare parlamentare da tutelare. E il Viminale? Il Viminale, in questi giorni, ha risposto no in quanto - la motivazione - "non ci sono, attualmente, concreti indicatori di rischio"".
Povero Gianfranco Fini, quindi. Senza nessuno che lo protegga nemmeno quando attraversa la strada da casa al circolo bocciofilo. Oppure quando si immerge nelle acque marine, da sub, se dovesse attaccarlo uno squalo. "Sic transit gloria mundi". Il senatore Aldo Di Biagio avrebbe dovuto rendersene conto. Non se n'è reso conto. Forse perché troppo buono di cuore e, non reggendo a vedere quell'uomo rimasto così terribilmente solo, avrebbe voluto dargli una scorta per compagnia.

I 90 non idioti di Barbara Bush

"La signora Barbara Bush, moglie prima e madre poi di Presidenti Usa  - in una intervista al settimanale "Time" - alla domanda se anche lei, compiendo 90 anni, avrebbe imitato il suo George il quale, compiendo i suoi, si era lanciato da una aereo con il paracadute, ha risposto decisa: "Buttarmi giù da un aereo? Non sono mica un'idiota".
La signora Barbara Bush, per tutto il periodo in cui suo marito George ha rivestito la carica di Presidente, non ha mai aperto, notoriamente, bocca. Suo marito George, ora che lei l'ha aperta dissociandosi dalla di lui "idiozia", non sarà certo rimasto contento. Ma nella vita non si può avere sempre tutto anche da ex Presidenti Usa. Nemmeno una moglie muta in eterno.
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martedì 14 luglio 2015

Le società elettriche sotto osservazione

"L' "Autorità sulla concorrenza" - seppellita, ormai, da quasi 500 mila reclami di utenti - ha deciso di indagare, insieme con la Guardia di finanza, sull'attività delle società elettriche "Acea", "Edison", "Enel" ed "Eni"".
Indagare, in particolare, su che cosa? Su una serie di comportamenti quali fatturazioni basate su alti consumi presunti, mancate considerazioni delle autoletture, fatturazioni a conguaglio di importi anche significativi, mancate registrazioni di pagamenti effettuati (con conseguenti messe in mora dei clienti fino, talvolta, ai distacchi della luce), mancati rimborsi di crediti dovuti ai consumatori. E, dunque, finalmente. Perché comportamenti gravi di questo genere vanno avanti da lungo tempo e sarebbe stato invece opportuno un intervento prima che i danneggiati raggiungessero il mezzo milione. Ad indagini concluse, comunque, la speranza è che l' Autority competente non ricada nel suo sonno beato. E che le quattro società elettriche non continuino a colpire, beatamente, i loro utenti.
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Ma come mai il debito pubblico continua ad aumentare?

"Il debito pubblico italiano - secondo una rilevazione di maggio scorso - è volato, pericolosamente, a 2.218 miliardi: un ulteriore 3,9%  in più rispetto a fine 2014".
Ma, con i vari tagli della "spendig review", con il sensibile calo degli interessi da versare sui titoli di Stato, con l'incremento delle tasse e con il recupero di tanta vantata evasione fiscale, com'è possibile? L'Europa, che sta osservando il nostro Paese con il canocchiale, comincia a fare paura. E gli italiani non stanno per niente sereni.
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Il caldo non si addice a Matteo

"Scusate il ritardo - si è giustificato, arrivando alla Conferenza dell'Onu sull'Etiopia, il "premier" Renzi - ma ho passato la notte a salvare l'Europa".
Lui, Matteo Renzi, lasciato sempre fuori dagli incontri determinanti tra la Cancelliera tedesca Merkel e il Presidente francese Hollande, salvatore dell'Europa? Il caldo - si sa - fa brutti scherzi. In Italia. Figurarsi in Etiopia.
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Il Prefetto dei cassonetti

"Il problema del rovistaggio dei cassonetti dei rifiuti - ha detto, in una riunione, il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli - è un problema serio... ma molto semplice da risolvere: basta eliminare i cassonetti".
E i rifiuti quotidiani dei romani? Molto semplice da risolvere: basterebbe portarli a casa del Prefetto Gabrielli.
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Roba da cani

"Ada Lucia De Cesaris - vicesindaco di Milano - ha rassegnato, improvvisamente, le sue dimissioni".
Che cosa è successo, di tanto grave, per arrivare ad una decisione simile? E' successo che una parte della maggioranza non si è dichiarata d'accordo con lei per la realizzazione di un'area per i cani all'interno del "Parco Trapezio". Roba davvero da cani.
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lunedì 13 luglio 2015

Sbagli pericolosi

"Alban Elezi - fatto arrestare e processare, dalla Digos di Brescia, come reclutatore dell'Isis in Italia - è stato invece rimesso in libertà, dal giudice, perché ritenuti insufficienti gli indizi per trattenerlo in carcere. E' intervenuto, allora, il Prefetto il quale ne ha ordinato l'immediata espulsione dal nostro Paese".
Due tesi e due comportamenti, quindi, in clamoroso contrasto fra loro. Va bene che c'è tanto da fare, ma sarebbe opportuno che qualcuno facesse conoscere se a sbagliare - perché qualcuno, indubbiamente, ha sbagliato - sia stato il giudice o la Digos e il Prefetto di Brescia. E chi ha sbagliato come la pagherà. Perchè anche qui da noi, ormai, c'è poco da scherzare.
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Yanis, paravento da spiaggia

"La Grecia - è stata raggiunta l'intesa all'Eurosummit - non uscirà dall'Unione".
Il "premier" Alexis Tsipras, certo, ha dovuto accettare, come contropartita, sacrifici molto pesanti per il Paese. Ma, nella situazione drammatica in cui la Grecia era finita e davanti a certi plotoni d'esecuzione che, a Bruxelles, avrebbero voluto ucciderla subito e definitivamente, avrebbe potuto fare qualcos'altro? Può darsi di sì. E questo potrebbero rimproverargli il suo popolo e il suo partito. Ma l'ultimo a criticarlo avrebbe dovuto essere l'ex Ministro alle Finanze dimessosi, Yanis Varoufakis, il quale, mentre il "premier" aveva appena finito di "sudare le sette camicie" per salvare il Paese, ha criticato aspramente i risultati dell'accordo, in elegante costume nero, insieme con la sua compagna miliardaria invece che con la Cancelliera Merkel, in una spiaggia esclusiva di quell'Isola di Egina dove gli ateniesi ricchi vanno a rifugiarsi per sfuggire al clima torrido della capitale. Poi, dopo le aspre critiche, il solito bel sorriso di greco senza pernsieri e un tuffo nelle fresche acque del Mare Egeo. L'Unione europea deve cambiare verso", non c'è dubbio, ma non sarebbe nemmeno male se, in un momento così drammatico per il suo Paese, "cambiasse verso" anche lui. Lui, il disinvolto e paravento Yanis.
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L'India sta "cambiando verso"?

"La Corte suprema - è giunta notizia dall'India - ha accettato l'arbitrato internazionale sul "caso" dei due nostri marò e ha concesso a Massimiliano Latorre, che si sta curando il cuore, di rimanere altri sei mesi in Italia".
Forse la Corte suprema indiana si è finalmente convinta che sta facendo, di fronte al mondo intero, una figura meschina con il continuare a tenere detenuti i due marò senza alcuna imputazione e, nello stesso tempo, con il  continuare a non occuparsi seriamente dei tanti stupratori indigeni i quali la fanno franca. Se così - come si spera - un cambiamento storico in due mosse. Con una Magistratura indiana verso lo scacco, finalmente, alla sua malagestione.
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Ignazio e il "welfare aggratis"

"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino -  il quale, dopo le defezioni di assessori, consiglieri, segretarie e dirigenti amministrativi, è rimasto quasi solo - ha asssunto, per rilanciare il "welfare" nella Capitale, insieme con lui, un bravo giovane di 24 anni".
Ottima decisione, indubbiamente, se non fosse che il bravo giovane di 24 anni non verrà remunerato nemmeno con un centesimo. Bel modo e bel segnale per cominciare a rilanciare il "welfare" nella Capitale. Ma, ormai, lo sanno anche i "sampietrini": Marino è Marino. Lui è così. Con la sua logica e con i suoi provvedimenti che, troppo spesso, hanno ben poco a che vedere con la sinistra che lo ha eletto.
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Politica e "macumba"

"Abbiamo visto - così i "forzisti" Maurizio Gasparri e Mariastella Gelmini hanno commentato l'annuncio della costituzione di un gruppo autonomo di "verdiniani" al Senato - quale misera fine abbiano fatto, politicamente ed elettoralmente, i precedenti dissidenti come Gianfranco Fini, Angelino Alfano e Raffaele Fitto".
La "macumba" è dunque partita. E, magari, anche un rito di "magia nera". Sarà interesante constatare se il bambolotto Denis Verdini rimarrà paralizzato dagli spilloni di qualche altro stregone o di qualche altra streghetta di "Forza Italia".
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domenica 12 luglio 2015

Le rotture della Cancelliera Merkel

"La Cancelliera tedesca Angela Merkel - è l'opinione degli osservatori internazionali - è, ormai, in una situazione drammatica: o rompere con il suo partito o rompere con l'Europa".
Verrebbe da dirle che ben le sta. Se avesse rotto meno con il suo esasperato - e, spesso, interessato - rigorismo, non avrebbe "scassato" l'Unione e lei non si troverebbe in quella drammatica situazione.
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Gaetano "la briscola"

 "Il "nuovocentrodestrino" Gaetano Quagliariello - secondo voci filtrate da Palazzo Chigi - starebbe per essere nominato Ministro agli Affari regionali".
Il Ministero agli Affari regionali - come si ricorderà - è da tempo orfano da quando Maria Carmela Lanzetta "s'è scucciata" e si è dimessa. Era ora, dunque, di ridargli una mamma o un papà. Il "premier" ha scelto un papà, Gaetano Quagliariello, appunto. Non perché antifemminista - anzi - ma perché i "nuovocentrodestrini" continuavano a chiedergli il risarcimento per l'uscita forzata di Maurizio Lupi dal Ministero delle Infrastrutture e, dunque, non era il caso di innervosirli troppo ora che, per il Governo, in Parlamento anche una manciata di voti è diventata preziosa. Quagliariello, insomma, il "fante di briscola".
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Mexico e sbarre

"Il "narcoboss" Joaquin Loera detto "El chapo" è evaso per la seconda volta - da un carcere messicano di massima sicurezza - e di lui si è persa, per ora, ogni traccia".
Joaquin "El chapo", secondo conti che gli sono stati fatti addosso, possiede un patrimonio di un miliardo di dollari. E' chiaro allora che, mentre qualche altro detenuto riesce ad evadere tagliando faticosamente le sbarre con la classica sega, lui le taglia, senza sforzo alcuno, con i verdi dollari. E tanti saluti.
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La squadra ideale di Ignazio

"O il rimpasto e una super-Giunta in Campidoglio entro una settimana - ha intimato, al sindaco Ignazio Marino, il commissario pd romano, Matteo Orfini - o tutti a casa".
Peccato che Fabio Aru, Ivan Basso, Damiano Cunego, Vincenzo Nibali e Filippo Pozzato - tutti ciclisti di valore - abbiano già sottoscritto altri impegni, altrimenti il sindaco-ciclista Ignazio li avrebbe ingaggiati adesso lui e, allora, sì che avrebbe formato un  super-squadra per il Campidoglio. Ma, certo, il commissario pd romano non intendeva questo. E a Ignazio, in  assenza di un miracolo, non resterebbe dunque che "stare sereno". In senso renziano, naturalmente.
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sabato 11 luglio 2015

Casa Bianca addio per Hillary?

"Nel nostro Paese - questo uno degli "spot elettorali" di Hillary Clinton nella sua corsa alla Casa Bianca - occorrerà regolamentare, finalmente, la vendita delle armi".
La "National Rifle Association" (la lobby miliardaria che produce e vende le armi negli Usa) l'avrà già depennata dall'elenco dei candidati presidenziali ai quali è solita sborsare, in cambio dello "status quo", centinaia e centinaia di milioni di dollari in contributi elettorali. La brava e responsabile Hillary, così, dovrà finanziarsi la sua "campagna" chiedendo l'elemosina agli angoli delle strade e alle famiglie degli 11 mila connazionali innocenti che, ogni anno, muoiono sotto i colpi di fucili e pistole. Troppo poco, verosimilmente, per entrare alla casa Bianca.
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Il "partigiano" De Luca

"A un certo punto tutto è cambiato - così, in una intervista a "L'Unità", il Governatore adesso subito adesso dopo della Campania, Vincenzo De Luca - e per me è stato come inerpicarmi sulle montagne per andare a combattere la Resistenza... come fecero i nostri partigiani".
Che i veri partigiani della vera Resistenza lo perdonino.
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Paolo Gentiloni dell'ovvio

"Quello al nostro Consolato a Il Cairo - ha dichiarato il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni - è stato un attentato contro l'Italia". Meno male che il Ministro Gentiloni ha dichiarato così. Qualcuno, altrimenti, avrebbe potuto pensare si fosse trattato di un attentato contro le Isole Figi.
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Maria Elena mamma speranza

"Spero un giorno di avere un figlio maschio - ha detto, intervenendo alla rassegna "L'altra metà della terra", il Ministro Maria Elena Boschi - per insegnargli a rispettare le donne".
Ma, poiché sembra che il rispetto verso le donne vada diminuendo sempre più, che cosa aspetta Maria Elena per provvedere? Se proprio non volesse aggiungere il travaglio del parto al travaglio di Ministro, potrebbe sempre optare per una meritevole adozione.
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venerdì 10 luglio 2015

35 anni di vita rubati

"Per il partecipato "Eipli" - l'Ente per l'irrigazione di Puglia e Lucania - fu decretata, nel 1980, la definitiva soppressione".
E' stato definitivamente soppresso? No: dopo 35 anni è ancora lì, vivo e vegeto, con un suo commissario straordinario, i suoi quattro sub-commissari e il suo maxi-dirigente al quale, anzi, non da molto tempo è stato concesso uno stipendio d'oro. E pensare che, oltretutto, in zona vi sono altri tre enti pubblici che si occupano di acqua (l' "Acquedotto lucano", l' "Acqua s.p.a.", l' "Autorità di bacino") e un altro (l' "Egrib") è stato appena creato "per la "governance" del servizio idrico". Ma pensare, soprattutto, che a Palazzo Chigi si continua ad annunciare di partecipate ridotte o da ridurre in tutta Italia. Ma, forse, Puglia e Lucania sono rimaste italiane solo per i milioni che si mangiano le loro partecipate.
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E se tra i cinque spuntasse un De Gregorio?

"La "Legge sulla buona scuola" - che non è stata votata da una trentina di deputati pd - è stata invece votata da cinque ex berlusconiani, alcuni già fuori, altri ancora dentro "Forza Italia"".
Ma non è che, un brutto giorno, uno di questi cinque se ne uscirà, alla De Gregorio, sostenendo di essere stato pagato dal "premier" Renzi per dare il suo voto più che rassicurante? In questo italico Parlamento, ormai, tutto è possibile. Non ci sarebbe da meravigliarsi. Anche se i magistrati, verosimilmente, questa volta non ci crederebbero: mica possono crederci, così, sempre e in ogni caso.
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Marino del "Facebook"

"Un bambino ha perso la vita cadendo nella tromba dell'ascensore alla stazione della metro "Furio Camillo" - ha detto, quando la tragedia è avvenuta ieri, il sindaco di Roma, Ignazio Marino - e io sto andando sul posto per accertarmi dell'accaduto".
Lo ha detto alla sua segretaria, al suo vigile urbano di scorta, al suo usciere ed è uscito di corsa su un' "auto blu", su un taxi, su una moto, sulla sua bicicletta? No: lo ha detto su "Facebook" e solo dopo è uscito, tranquillamente, alla volta della stazione "Furio Camillo". Arrivando, com' è naturale, quando già avevano accertato l'accaduto carabinieri, vigili del fuoco e magistrato di turno. Giusto in tempo, però, per essere accolto da un coro di fischi, di pernacchi e di "vattene". A testimonianza, al di là di quell'episodio specifico del quale lui ha in verità una responsabilità non certo diretta, di quanto ormai non conservi più un briciolo di amore e di stima da parte dei suoi cittadini. Anche se, per tutto ciò di cui ha invece responsabilità dirette pur enormi, c'è una non tanto sotterranea manovra per non mandarlo a casa. Buon proseguimento di inefficienza, di "fintatontaggine", di ridicolaggine, allora, al sindaco Marino. E rinnovati complimenti al suo partito che, per tema di perdere il Comune nella eventualità di elezioni anticipate, continua a tenergli sulla testa la mano protettrice. C'era una volta l' "Spqr". Oggi ci sono Ignazio e il suo sito "Facebook", Renzi e la sua "fifa nera".
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"A voi la Grecia, a noi il Porto Rico"

"Ho proposto al Governo Usa - ha rivelato il Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, in risposta alle pressioni che continua a fare per un accordo con Atene - di prendersi loro la povera Grecia e di darci in cambio il ricco Porto Rico".
Risposta stizzosa, indubbiamente, ma anche abbastanza legittima. Perché gli Usa dovrebbero smettere si ritenersi gli sceriffi del mondo e di considerare il loro "Dow Jones" l'unico indice da tenere alto.
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giovedì 9 luglio 2015

La "canasta" di Obama

"I terroristi dell'Isis - secondo un rapporto della polizia australiana - hanno arruolato due piloti indonesiani, Redwan Agustin e Tommy Hendratno".
L'autoproclamatosi Stato islamico, quindi, dopo avere ben organizzato le forze di terra e abbastanza quelle di mare con i barconi, sta cominciando ad organizzare anche le forze dell'aria. Forse, quando avrà cominciato ad organizzare perfino gli armamenti nucleari, sarà troppo tardi. Anche se il presidente Usa, Obama, continua a dire che ci vorrà tempo, sì, ma alla fine vincerà lui. A "canasta", magari.
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La farsa dei vitalizi

"Otto senatori e dieci deputati - essendo stati condannati in via definitiva per reati particolarmente "sensibili" - sono stati privati, su decisione degli uffici di presidenza di Senato e Camera, dei vitalizi fino ad oggi percepiti. Tra gli otto senatori, in particolare, Silvio Berlusconi, Marcello Dell'Utri, Vittorio Cecchi Gori e Pasquale Squitieri".
Oddio. Silvio Berlusconi, Marcello Dell'Utri, Vittorio Cecchi Gori e Pasquale Squitieri come faranno, ora, a "sfangare la giornata"? Seriamente c'è da chiedere, invece, perché gli uffici di presidenza di Senato e Camera abbiano abbattuto la loro scure soltanto su 18 parlamentari dei 1.500 che avrebbero dovuto essere colpiti alla stessa stregua. Chissà se riusciranno a spiegarlo in qualche modo. Magari anche  in modo ipocrita o ridicolo.
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Passaggi formali

"La relazione su "Mafia Capitale" - redatta dal prefetto Gabrielli - è arrivata, ieri, al Ministro dell'Interno, Alfano, il quale, ora, avrà massimo tre mesi per leggerla, capirla, meditarla e portare le sue proposte al Consiglio dei Ministri per le decisioni da prendere".
"Valuterò le carte - ha garantito con solennità il Ministro Alfano - senza preconcetti". Sicuramente. Senza preconcetti, ma neppure altro. Aspettando che cosa gli dica debba dire e debba fare il suo "dominus": Matteo Renzi.
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Il pugile Rosy

"Mi dimetto - ha fatto sapere Rosy Bindi - da presidente della Commissione parlamentare antimafia".
Rosy Bindi, dopo la sconfitta subita dalla "strana coppia" Renzi-De Luca, ha dunque gettato la spugna sul ring? Forse sì, forse no. Avvertendo in ogni caso che, se la nuova legge elettorale dovesse tornare alla Camera così come la vorrebbe il "premier", lei non la voterebbe. Mai dire, allora, che  un pugile è davvero finito. Anche se si chiama romanticamente Rosy.
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Sentenze al tango

"Una professoressa di Palermo - che aveva ottenuto, grazie alla legge 104, di assentarsi per assistere il padre gravemente ammalato - un giorno è partita per partecipare, ad Amsterdam, ad un torneo di tango durato una settimana. Scoperta e denunciata, è stata rinviata a giudizio per truffa allo Stato".
E' però accaduto che il giudice per le indagini preliminari, evidentemente un appassionato di tango, ha derubricato il reato di "truffa allo Stato", che avrebbe comportato una giusta pena, a quella "percezione di erogazioni ai danni dello Stato" che non prevede processo per importi "rubati" inferiori a 3.999,96 euro. E, poiché la professoressa-ballerina aveva incassato indebitamente solo 400 euro con la sua assenza da scuola, ha archiviato il caso. La Giustizia sarà pure uguale per tutti, almeno sulla carta, ma evidentemente, di tanto in tanto, le piace anche ballare.  Questa volta il tango "Mala pinta". Altre volte il valzer del "Gattopardo". E domani? Domani chissà. Magari il twist "Guarda come dondolo".
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Quella giornata "grigio cella"

"Silvio Berlusconi - ieri - è stato condannato, in primo grado, per l' "affare compravendita di parlamentari" ai tempi del secondo Governo Prodi e - sempre ieri - il senatore Antonio Azzollini ha incassato il "si arresti", dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere, richiesto, dai magistrati di Trani, per il "crac" della "Casa della Divina Provvidenza" di Bisceglie".
Giornata dunque colore e odore "grigio cella", quella di ieri, per i due illustri politici. Anche se giornata dedicata alle Sante Aquila e Priscilla e non a San Vittore o alla Santa "Regina Coeli". Dove in ogni caso, però, nessuno dei due sarebbe finito. Almeno per ora.
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mercoledì 8 luglio 2015

Fare presto con Pompei e la Reggia di Caserta

"Visitate ora quei due gioielli che sono gli Scavi di Pompei e la Reggia di Caserta - ha invitato l'emittente televisiva americana "Cnn" - perché presto spariranno sotto la più irresponsabile incuria".
E il solito Ministro per i Beni artistici e culturali, Dario Franceschini? Lui, creatura, continua a non vedere, a non sentire e a dormire. Nessuno però lo svegli, a mamma, potrebbe stranirsi.
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Matteo il "coach"

"Il catenaccio non funziona - così, nei panni di "coach", il "premier" Renzi alla sua squadra pd - dobbiamo cambiare schema, partire all'attacco, tenere il "possesso palla", non cadere nelle provocazioni degli avversari".
Non sui rettangoli di calcio, però, ma sui rettangoli delle televisioni. Dove le prestazioni dei suoi - secondo lui - sono state, fino ad oggi, scadenti. E non si è andati, tutt'al più, oltre un pareggio. In agosto, così, la squadra pd andrà in rigoroso ritiro per "ripassare i fondamentali" e presentarsi finalmente in piena forma alla ripresa delle ostilità. Perché ostilità saranno sicuramenete. Anche Berlusconi, infatti, è già pronto a preparare la sua squadra, pur se dovrà faticare ad affiatare i vecchi che rimarranno e i nuovi che arriveranno. Sempre che nello spogliatoio (quello delle cariche) non gli scoppi la buriana. Ma il problema, con le sue minoranze, potrebbe investire anche lo spogliatoio del "coach" Matteo. Buona preparazione a tutti, comunque. L'Italia resterà in attesa di conoscere, dagli spalti, se dovrà applaudire o fischiare.
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Riconoscimenti e no

"Nei "5 stelle" - così il nuovo  Governatore pugliese Michele Emiliano ha voluto giustificare l'inserimento di tre loro assessori nella  sua Giunta regionale - mi riconosco abbastanza".
Peccato che i tre "5 stelle" designati, rifiutando gli assessorati assegnati loro, non si siano riconosciuti abbastanza in lui.
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