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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 15 luglio 2015

Scorta anch'io? No, tu no

"Il senatore di "Futuro e libertà per l'Italia" Aldo Di Biagio - tempo fa - aveva chiesto, al Viminale, di dotare Gianfranco Fini di quella scorta che, accordatagli nel 1993, gli era stata poi tolta in quanto non più né Presidente della Camera né "leader" di partito né particolare parlamentare da tutelare. E il Viminale? Il Viminale, in questi giorni, ha risposto no in quanto - la motivazione - "non ci sono, attualmente, concreti indicatori di rischio"".
Povero Gianfranco Fini, quindi. Senza nessuno che lo protegga nemmeno quando attraversa la strada da casa al circolo bocciofilo. Oppure quando si immerge nelle acque marine, da sub, se dovesse attaccarlo uno squalo. "Sic transit gloria mundi". Il senatore Aldo Di Biagio avrebbe dovuto rendersene conto. Non se n'è reso conto. Forse perché troppo buono di cuore e, non reggendo a vedere quell'uomo rimasto così terribilmente solo, avrebbe voluto dargli una scorta per compagnia.

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