Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 30 ottobre 2009

Fa' quel che suora dice e non quel che suora fa

"Nessun politico al mondo - ha tuonato Rosy Bindi, ospite di "Ballarò", quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è piombato al telefono in diretta - ha la possibilità di intervenire quando e come vuole in una trasmissione pubblica".
L'osservazione, per carità, potrebbe essere stata anche pertinente ed opportuna. Ma da quale pulpito è arrivata la predica! Perché sorella Rosy Bindi (lo ha dimenticato o ha finto di dimenticarlo?) si è comportata allo stesso modo già nel 1998. Era in onda una puntata della trasmissione "Per tutta la vita" condotta da Fabrizio Frizzi e, quando uno degli ospiti - Gianfranco Funari - si era lanciato in una giustamente severa requisitoria contro gli ospedali pubblici, la Ministra della salute - allora, appunto, sorella Rosy Bindi - aveva fatto irruzione, per telefono, come e quando aveva voluto. E per di più, al termine della sua irruzione tutt' altro che civile e pacata, aveva sbattuto il telefono in faccia a tutti senza nemmeno salutare.
.

domenica 25 ottobre 2009

Bulli...

"La metà dei ragazzi che hanno compiuto atti di bullismo a scuola o in strada - è stato denunciato ad un Congresso in materia organizzato a Milano - ha già tre condanne in giudizio prima di avere compiuto i 24 anni".
Spaventoso. E, però, la società - soprattutto la famiglia, la scuola e la magistratura - continuano a minimizzare e ad assolvere. Dopo "Nessuno tocchi Caino" per gli omicidi, "Nessuno tocchi El Rey" per gli spacciatori di droga, "Nessuno tocchi Polanski" per gli stupratori, eccoci dunque, incredibilmente, a "Nessuno tocchi James Dean" per la "gioventù bruciata".
.

... e bulle

"Il 48% delle denunce per bullismo - è emerso sempre dal Congresso di Milano - riguarda ormai le ragazze".
Le madri, che in molte si sono giustamente battute a lungo e con tenacia per l'uguaglianza nei confronti degli uomini, con le loro figlie, evidentemente, non sono riuscite a spiegarsi e ad essere chiare sul significato etico e sulla pratica concreta della parità dei sessi.
.

giovedì 22 ottobre 2009

Guerra e pace in Vaticano

"Smettete di vendere armi all'Africa - ha implorato John Odama, vescovo di Gulu in Uganda - in modo da mettere in crisi i "signori delle guerre regionali"".
L'implorazione è partita, dal Vaticano, durante un sinodo inaugurato da Papa Benedetto XVI. Ma dal Vaticano - come è stato accertato - partono anche le compartecipazioni azionarie in banche che alimentano la fabbricazione e il commercio delle armi in tutto il mondo. Gliela farà il povero e semplice vescovo di Gulu in Uganda contro le ricche e potenti lobby dei mitra e dei carriarmati? Oremus, fratres.
.

Il clima della politica

"Mai come oggi - ha affermato il presideente della Camera, Gianfranco Fini, durante un faccia a faccia con il pluriex Massimo D'Alema - serve tanto buon senso".
Il pluriex Massimo non se l'è sentita di negare. Si è limitato a replicare che oggi, però, non c'è il clima. Giustamente: da qualche giorno, infatti, sta piovendo e ha cominciato a fare freddo un po' in tutta Italia.
.

Trattativa sì, trattativa no

"La trattativa, seppure embrionale, Stato-mafia - ha rivelato, in una intervista, il capo della Direzione nazionale antimafia, Piero Grosso - ci fu, eccome, e servì anche per salvare molti ministri di allora".
Ma, allora, perché tutti i testimoni fino ad oggi ascoltati in merito dai giudici della Procura di Palermo hanno tutti negato? E perché Piero Grasso, invece di essere intervistato dai giornali, non viene ascoltato da loro? Un altro capitolo amaro, amaro e inquietante, dell'Italia dei misteri.
.

Le favole al contrario di Tonino Di Pietro

Berlusconi - se n'è uscito Tonino Di Pietro durante un colloquio televisivo con Lilli Gruber - è come Alì Babà perché Alì Babà era il capo dei quaranta ladroni".
Ma se ne "Le mille e una notte" - come tutti ricorderanno - Alì Babà era invece l'avversario e non il capo dei quaranta ladroni? Non resta, a questo punto, che una ovvia deduzione: Tonino Di Pietro, oltre a non conoscere l'italiano, non conosce neppure le favole.
.

Vergogne

"Con la droga che spaccio durante la ricreazione a scuola - si è vantato una ragazzo di appena 14 anni a Roma - guadagno molto più di mio padre".
Chissà se il padre, appresa la cosa, si sia vergognato. Ma non di guadagnare meno di suo figlio quattordicenne: di avere fatto crescere un figlio quattordicenne così.
.

Partire per la Russia e partire per l'Urss

"Berlusconi - si sono indignati a sinistra - non sarebbe dovuto andare in Russia senza avvertire".
Può darsi davvero - chissà - che si sia trattato di uno sgarbo istituzionale. Solo che, alla fine, lui è andato là e ha concluso alcuni importanti accordi economici. In altri tempi, invece, anche molti noti protagonisti della sinistra sono andati frequentemente in Russia (anzi, allora, in Urss) senza avvertire. E non per riportare risultati di importanti accordi economici "pro Italia", ma strategie e rubli "pro domo sua" da utilizzare nell'agone politico nazionale e internazionale. Una difesa di Silvio Berlusconi? No: una difesa della realtà di oggi e della storia di ieri.
.

Attacco e difesa

"L'Italia - hanno continuato a pubblicare i "fogli" inglesi - ha sempre pagato i talebani in Afghanistan - per evitare attacchi ai suoi soldati".
Sarà vero? Chissà, ma il fatto è che, fino ad oggi, una tale asserzione non è stata mai corredata da prove. Sono clamorosamente emerse prove e testimonianze, invece, sui fiumi di sterline fatte arrivare, perfino tramite vie diplomatiche, dal Regno di sua maestà britannica ai feroci ribelli afghani. I giornali inglesi, dunque, come le inglesi squadre di calcio: la migliore difesa, cioè, è l'attacco. Salvo essere, però, sputtanati.
.

Inquietudini a senso unico

"Anche per il Presidente Napolitano - ha titolato un giornale romano - il "caso Misiano" è inquietante".
D'accordo - ci mancherebbe - che non sia stato bello andare a fotografare, in una pubblica via, i calzini celesti del giudice Misiano. Ma perché, allora, è stato bello e non inquietante andare a fotografare gli slip neri o a fiorellini del Presidente del Consiglio e dei suoi ospiti in una sua residenza privata sarda?
.

Michele dei miracoli

"Michele Santoro - ha rivelato un quotidiano a lui non affezionato - aveva acquistato una villa ad Amalfi, per 950 mila euro, macchiata però da un abuso edilizio. Lui aveva subito chiesto il condono e il Comune, in quattro e quattr'otto, scavalcando perfino le più vecchie richieste simili, lo ha regolarizzato".
Come definire il fatto? Un altro prodigioso miracolo di Sant'Oro.
.

sabato 17 ottobre 2009

Cuore buono di "Nobel"

"Invierò in Afghanistan - ha annunciato il presidente degli Stati Uniti d'America, Barak Obama - altri 13 mila soldati".
Per fortuna che gli hanno appena conferito il "Nobel per la pace" altrimenti ne avrebbe inviati, al minimo, altri 130 mila.
.

Il prudente Deodato

"Carlo Deodato, il capo di gabinetto del "ministro antifannulloni" Renato Brunetta - è stato confermato - percepisce tuttora tre stipendi: un primo (130 mila euro esclusi gli appannaggi vari) perché consigliere di Stato, un secondo (80 mila euro) perché capo di gabinetto, un terzo (28 mila euro) perché tecnico di supporto del Commissario straordinario per la gestione dell'emergenza idrica del Simbrivio".
Ma Carlo Deodato non aveva assicurato, qualche mese fa, che non avrebbe chiesto altre proroghe per rimanere ancora nell'incarico di consigliere di Stato? Sì, l'aveva assicurato. Ma, poi, non l'ha più fatto. Nel senso che ha rinnovato un'altra richiesta di proroga e questa richiesta di proroga è stata accolta a maggioranza con voto segreto. Che cosa dire, allora? Che Carlo Deodato, forse, si è comportato così non per attaccamento al danaro, ma per non rischiare le ire del "suo" ministro Brunetta. Il quale, a conoscenza che il proprio capo di gabinetto aveva rinunciato ad un lavoro, avrebbe magari potuto includerlo nella lista nera dei fannulloni. Con chissà quali conseguenze.
.

Le carenze di Ignazio

"Ignazio Marino - ha sentenziato Rosy Bindi - non ha né il cuore né l'intelligenza per dirigere il Pd".
Il povero Ignazio Marino - anche se la Rosy finge di essere scesa soltanto ieri dalle virginee beatitudini lunari - non ha, soprattutto, l'appoggio necessario dei vecchi e sempre potenti boss del partito (lei compresa).
.

Lapo senza soldi per i congiuntivi

"Uno dei nipoti di Giovanni Agnelli, Lapo Edovard Elkan - lo ha sottoscritto lui stesso nella sua dichiarazione Irpef del 2007 - ha guadagnato, l'anno precedente, appena 74 mila euro".
Ecco allora spiegato, finalmente, perché il povero Lapo, ogni volta che parla, sbaglia clamorosamente maschili e femminili, singolari e plurali, ma soprattutto indicativi e congiuntivi: come pagarsi, con quella miseria di reddito, un bravo insegnante per lunghe e impegnative lezioni di italiano?
.

Confessioni superflue

"La droga - ha confessato Emanuele Filiberto di Savoia - l'ho provata anche io".
Se n'erano accorti, già da tempo, in molti.
.

Il 46 è mio e me lo gestisco io

"La "Fiera del tartufo" di Sant'Angelo in Vado - hanno riferito i giornali - è arrivata alla sua 46.ma edizione, ma il campione motociclista Valentino Rossi ha diffidato il sindaco dall'usare il 46, nell'indicare appunto il numero dell'edizione della fiera, perché con quel numero ci corre lui sui circuiti mondiali ed è dunque suo".
Il sindaco di Sant'Angelo in Vado, giustamente, si è rifiutato di denominare la 46.ma "Fiera del tartufo" 45.ma più uno o 47.ma meno uno. Valentino Rossi farebbe invece cosa giusta, se andasse urgentemente per una tac: con tutte quelle cadute delle quali è rimasto vittima, durante tutta la sua gloriosa carriera, chissà...
.

lunedì 5 ottobre 2009

C'è un lodo anche per Tonino?

"Affermando che non poteva non firmare la legge criminale sullo scudo fiscale - si è concesso ai "media" Antonio Di Pietro - il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha compiuto un atto di viltà e di abdicazione".
Quello che sorprende e che indigna non è tanto, conoscendo ormai tutti Antonio Di Pietro, quanto uscito da quella sua bocca lì. Quello che sorprende e che indigna è quanto non è uscito, almeno fino ad oggi, da alcun Palazzo di Giustizia. E, cioè, un procedimento, nei confronti dell'Antonio ingiurioso, per oltraggio al Capo dello Stato. Oppure sotto sotto, senza che alcuno lo sappia, c'è anche un "lodo chissà chi" che mette Tonino al sicuro da ogni giudizio?
.

Bavagli fantasma

"No - ha gridato la sinistra, sabato 3, in Piazza del Popolo a Roma - no al bavaglio all'informazione".
Principio giusto e sacrosanto. Soprattutto, infatti, rispettato. E' sufficiente, per convincersene, dare uno sguardo ai palinsesti tv: lunedi, ore 21,1o, "L'infedele" di Gad Lerner; martedi, ore 21,1o, "Ballarò" di Giovanni Floris; martedi, mercoledi, giovedi e venerdi, ore 23,15, "Parla con me" di Serena Dandini; giovedi, ore 21, "Anno zero" di Michele Santoro e Marco Travaglio; sabato e domenica, ore 20,10, "Che tempo che fa" di Fabio Fazio; domenica, ore 14,30, "Mezz'ora" di Lucia Annunziata; domenica, ore 21,30, "Report" di Milena Gabanelli. E uno sguardo, anche, alla carta stampata: non solo - giustamente - i giornali dei partiti di opposizione, ma anche "Il Corriere della sera", "La Stampa", "Il Messaggero", soprattutto "La Repubblica" e "L'Espresso", perfino "Avvenire" e "Famiglia cristiana". Tutti rigorosamente antigovernativi, ma senza alcun reale bavaglio di sorta e, semmai, con legittime rimostranze in caso di eccessi che nulla hanno a che vedere con il giornalismo serio, con l'informazione obiettiva e con la deontologia professionale. Salvo, naturalmente, errori ed omissioni. E senza alcuna appartenenza partitica, ma nel doveroso rispetto della verità. Con il permesso dei presenti, il 3 ottobre, in Piazza del Popolo a Roma.
.

Luciana tra il dire e il fare

Luciana Littizzetto - si è saputo - ha iscritto suo figlio, alle scuole medie, nell' "Istituto salesiano Valsalice" di Torino".
Ma la Luciana Littizzetto della dissacrante "gag" su "Eminens Ruini" e delle sue vigorose battaglie in difesa della scuola pubblica? Sì, proprio lei. Ma a questo punto, allora, dovrebbe velocemente preparare, per la sua affezionata casa editrice berlusconiana "Mondadori", una ristampa del suo ultimo libro. Cambiando titolo: da "La Jolanda furiosa" a "L'incoerenza della furiosa Jolanda".
.

Cinque stelle

"Beppe Grillo - hanno informato i giornali - ha ufficializzato la nascita del suo "Movimento cinque stelle"".
Cinque stelle? Ma, allora, si tratterà di un raggruppamento politico di quattrro poveri gatti o di un albergo di lusso per un centinaio di sceicchi indigeni e no?
.

giovedì 1 ottobre 2009

Questione di scudi

"Il Ministro Tremonti - ha bacchettato Fulvio Scaglione, vicedirettore di "Famiglia cristiana" - fa il filosofo, ma poi, con la protezione dello "Scudo fiscale", premia in sostanza gli evasori che riportano i loro miliardi in Italia".
Forse è giusto - perché no? - bacchettare chi permette agli italici peccatori di evasione fiscale di tornare mondi con qualche "pater, ave e gloria" sotto forma di una multa per penitenza. Sarebbe stato ancora più giusto, però, se "Famiglia cristiana" avesse bacchettato i peccatori che, con la benedizione dello "Scudo crociato", hanno esportato all'estero quei loro miliardi. E, invece, li ha sempre tacitamenete assolti nel nome del padre denaro, del figlio illecito interesse e dello spirito non certo santo dell'evasione.
.

Travaglio di "gaffe"

"Francesco Rutelli - ha scritto "Il Fatto" di Travaglio - è tra quelli di sinistra che non è andato a votare, alla Camera, contro l'orrendo "scudo fiscale" del Governo".
Ma Francesco Rutelli, una volta tanto, è esente da colpe: lui, infatti, è senatore e, in quanto tale, è al Senato e non alla Camera che deve votare. Sempre più colpevole, invece, è l'arrogante Travaglio. Colpevole di ignoranza, di superficialità e di faziosità.
.

L'ultra-Bersani

"Nei congressi che stanno precedendo le primarie per la scelta del nuovo segretario del Pd - ha titolato "Il Messaggero" - stravince Bersani".
Dev'essere vero. Anzi, più che vero. Perché, nell' occhiello dello stesso titolo, "Il Messaggero" annuncia che l'ex ministro è già "avanti in 16 regioni su 4". E dunque, continuando così, potrebbe alla fine primeggiare in 100 regioni su 20.
.

Saloon 2009

Da oggi - è giunta notizia da Oltreoceano - nei bar dell'Arizona si potrà entrare di nuovo armati, ma, pena 30 giorni di carcere e 500 dollari di multa, non si dovranno consumare alcoolici".
Bene. Basta che l'avventore non vada per ordinare qualche bottiglia di whisky o qualche boccale di birra, potrà entrare nel bar anche armato fino ai denti. Ordinata una bottiglia di acqua minerale, però, potrebbe fare ugualmente una strage. Ma sarebbe, evidentemente, meno grave. E lo sceriffo, invece di arrestarlo, potrebbe magari dargli una pacca sulla spalla.
.

Legami

"Sapete come fa l'amore Bossi? - si è compiaciuto di far ridere i suoi "plauditores" Silvio Barlusconi - La lega!"
Attenzione, però, a non scherzare troppo su certe cose e su certe persone. Un giorno - chissà? - qualcuno potrebbe far ridere così i suoi amici e compagni: "Sapete come fa la politica Berlusconi? Con Bossi che gliela lega!"
.