Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 25 aprile 2010

Il pareggio della vergogna

"Noi - ha fatto sapere l' Udc - non entriamo nella nuova Giunta regionale del Lazio perché prima delle elezioni ci era stata promessa quella vicepresidenza che ora ci viene negata".
Nuovo edificante episodio da annotare nel "Trattato sulla vergogna" dell' italica politica. Vergogna per chi, avendo preso - a torto o a ragione - un impegno, non lo vuole ora onorare. Ma vergogna - anche o soprattutto - per chi, avendo sempre cercato di accreditare le sue scelte di schieramento non in funzione delle "poltrone", ha ora clamorosamenete dato una nuova prova che non ha mai detto il vero. 1-1, dunque, nel "derby della cialtroneria". "En attendant Godot". Nell' attesa, cioè, di una politica seria.

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Voglia di vendicarsi o voglia di stupire?

"Alla recente Direzione del Pdl - è stato notato - l'ex ministro Giuseppe Pisanu è stato l'unico a non schierarsi né con Berlusconi né con Fini. E' stato l'unico, infatti, ad astenersi".
Nessuno, fino ad oggi, ha ritenuto di avere un pizzico di tempo per soffermarsi a chiedersi la vera ragione. Che, nell'attesa di conoscere direttamente dall'interessato, potrebbe essere rinchiusa in una di queste due ipotesi. Prima ipotesi: l'ex ministro Pisanu, per non bruciarsi più o meno realistiche speranze per il suo futuro politico, non ha ritenuto opportuno schierarsi apertamente con Fini, ma non è riuscito a reprimere nei confronti di Berlusconi, nello stesso tempo, il suo personale rancore per essere stato lasciato nello spogliatoio del nuovo Governo. Seconda ipotesi: l'on. Pisanu, di vecchia scuola dc, sa bene che occorre sempre far parlare comunque di sé e, quindi, nulla di meglio che stupire con il suo "effetto speciale": unico ad astenersi, nella Direzione pdl, su quasi duecento votanti.
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Il ministero di monsignore

"Monsignor Fisichella - è giunta notizia dai Palazzi vaticani - sarà il ministro del nuovo "Dicastero per la rievangelizzazione dell'Occidente"".
Complimenti ed auguri. Ma con la speranza che monsignor Fisichella, da tanti anni cappellano di Montecitorio, non si porti dietro le abituddini di certi ministri dei nuovi e vecchi dicasteri della Repubblica italiana.
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Normalità

"Mi hanno dato una coltellata? - ha dichiarato l' "ultrà" romanista ferito dopo il "derby" Lazio-Roma - Vabbè, allo stadio è normale".
Certo. Allo stadio non è normale assistere alla partita: è normale essere accoltellati.
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Coerenze

"La Confraternita dei macellai di Roma - ha pubblicato "L'Espresso" - possiede numerosi immobili di grandissimo valore nel centro storico e, poche settimane fa, ha reso esecutivo lo sfratto di una famiglia a basso reddito che dovrà dunque lasciare, dopo cinquant'anni, l'appartemento in affitto nei pressi di piazza Farnese".
Coerente: un vero lavoro di bassa macelleria.
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Stonature

"Valeria Marini - è stato annunciato al mondo - ha vinto il "disco di platino"".
Valeria Marini la stonata? Proprio lei. Allora, però, appare stonato anche il "disco di platino".
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martedì 13 aprile 2010

Raffinatezze editoriali

"Novanta membri del Governo polacco - dice Bobo in una vignetta de "L'Unità" dopo l'incidente aereo che ha ucciso le più alte cariche di quello Stato - spariti in un colpo!" "La solita storia- gli risponde, sempre nella stessa vignetta, la sua Bobina - a chi troppo e a chi niente".
A Bobo, alla Bobina, alla direttrice de "L'Unità" e a tanti loro lettori ed estimatori basterebbe, insomma, che da noi si schiantasse a terra, in aereo, soltanto il capo del nostro Governo. Vignetta e battute, al di là dell'essere di destra o di sinistra, davvero truci. Anzi, trucide. E comunque, tanto per rendersi conto di quali livelli abbia ormai raggiunto certa stampa, c' è da ricordare che - nel numero di "Panorama" in edicola dopo i risultati delle recenti elezioni regionali - direttore e redazione non si sono vergognati di pubblicare, in copertina, una foto di Berlusconi mentre fa le corna e subito sotto, a caratteri cubitali, un bel "Tie'" rivolto, chiaramente, a Bersani e a Casini. Ai quali, una volta sconfitti, non è stato dunque accordato, cavallerescamente, l'onore delle armi. Ma è stato appunto offerto, "cavalieramente", l'onore delle corna.
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Il Beppe sempre a "5 stelle"

"Beppe Grillo - ha dato notizia un portale italiano in Kenia - sta trascorrendo un periodo di vacanza al "Luxury Resort Blu Key", in Malindi, venti grandi stanze e otto magnifiche ville immerse in un lussureggiante giardino tropicale e affacciate sulla spiaggia di Seversand bagnata dalle acque cristalline dell'Oceano Pacifico".
Ma Beppe Grillo, circa due anni fa, non aveva bacchettato indignato, sul suo blog, "i figli e gli eredi della Prima Repubblica" che si scaldavano "come lucertole al sole nelle spiagge di Malindi"? E che "Bobo Craxi e Giovanna Melandri", fra tanti, festeggiavano lì "a champagne e aragoste"? Sì, proprio così aveva bacchettato sul suo blog. Poi però, evidentemente, tra una "grillata" e l'altra deve essersene dimenticato. Oppure se l'è ricordato, ma - come usa in certi ambienti della subcultura e della subpolitica - tu non puoi e io, però, posso. Per te è illecito e vergognoso, per me è ultralecito e splendido splendente. Ma tant'è. E finalmente, tuttavia, Beppe Grillo è tornato a far ridere: dalle "5 stelle" del suo furiosamente vanesio e autodefinitosi serio movimento pseudopolitico alle serene e allegre "5 stelle" del "Luxury Resort Blu Key" per la sua vacanza da finto fustigatore e vero nababbo. E proprio lì, in Malindi, la terra felice di quanti da lui etichettati il peggio dell'Italia. Proprio lì, in Malindi, dove appunto - secondo il suo comico grillesco pensiero - solo lui può pasteggiare a champagne e aragoste, eccezionalmente, senza scandalo istituzionale. Invidia? Per carità. L'augurio sincero, invece, è che nessuno osi ancora arrivare a contaminare, con le proprie vecchie contraddizioni, le nuove contraddizioni sue, di Beppe, anche nelle acque cristalline dell'Oceano Pacifico.
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Maglioncino anche da Napolitano

"L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne - hanno dato notizia i giornali - è andato al Quirinale, per presentare la nuova "Giulietta" al Capo dello Stato, indosasando un maglioncino blu".
Non è insomma andato, come rispettosamente usano fare tutti, in giacca e cravatta. Ma almeno, finalmente, si è cambiato il maglioncino: ha messo a lavare quello nero e ne ha messo indosso uno un po' più chiaro. Che sia una prima timida apertura, oltre che all'igiene, anche ad un'economia aziendale meno nera per i lavoratori?
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Le nostalgie di Gianfranco

"Un vero leader - ha sentenziato l'ex segretario di An ed oggi Presidente della Camera, Gianfranco Fini - non insegue il popolo: lo guida".
Insomma: a chi ogni decisione sul governo del Paese? A noi.
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Le poltrone a vita dell'Udc

"Agli ex sindaci - ha messo nero su bianco, in una sua proposta di legge, l'onorevole Domenico Zinzi - dovrà essere assicurata la carica di consiglieri comunali a vita".
Chi vuole, naturalmente, può anche essere entusiasticamente d'accordo con la proposta. Una notazione, tuttavia, da non sottovalutare: il proponente onorevole Zinzi è un deputato dell'Udc. Di quell'Udc il cui segretario Pierferdinando Casini si affanna a proclamare, ogni cinque minuti, che lui e il suo partito sono gli unici a non pensare mai e a non essere attaccati alle poltrone di qualsiasi ordine e grado.
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Gad e le donne

"La "Lega" ce l'ha duro - si è espresso Gad Lerner, testualmente, in una puntata della "sua" trasmissione televisiva "L'Infedele" - ecco perché le donne la votano".
Che cosa dire? Intanto, magari, soltanto questo. Che Sigmund Freud, il fondatore della psicanalisi, ne avrebbe fatto un classico esempio di "invidia del pene". E che monsignor Giovanni Della Casa, noto autore di quel "Galateo" che proponeva come essere "costumati, piacevoli e di belle maniere", ne avrebbe fatto un classico esempio di sconcia e sguaiata battuta appena concepibile, perfino, al tavolo di un'osteria.
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La saga continua dei Colaninno

"Ho un' idea sulle esportazioni - ha punzecchiato il ricco imprenditore Roberto Colaninno al convegno biennale della Confindustria - esportiamo Epifani e la Cgil in Cina".
Sembra che suo figlio Matteo - anche lui ricco imprenditore, ma appassionato del Pd - sia saltato, a quelle parole, sulla sua poltroncina due volte rossa. E che, anche per il bene della famiglia, si sia trattenuto a stento dal ragionare così: "Io avrei un'idea ancora migliore: esportiamo in Cina, invece, mio padre. Ma in un gerontocomio". E, qui, fine dell'ennesima puntata dell'eroica "Saga dei Colaninno".
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mercoledì 7 aprile 2010

Esodi pasquali ed evasioni fiscali

"Quest'anno - hanno appena informato vari dati statistici - i vacanzieri pasquali hanno battuto ogni record per numero e per durata di giorni fuori porta".
C'è da essere contenti. Quando in tanti - in tantissimi - possono essere felici ed appagati, c'è da essere davvero contenti. Anche se poi, facendo due conti, non si riesce a capire come tutto possa essere successo. Perché altri dati statistici, proprio pochi giorni prima di Pasqua, hanno fatto sapere che il 50% degli italiani denuncia al Fisco soltanto 15 mila euro lordi oppure che quasi il 70% ne denuncia meno di 20 mila (sempre lordi). Ma anche perché, proprio in occasione dell'esodo, i petrolieri-usurai hanno pensato bene di aumentare il prezzo di benzina e di gasolio. Come uscire, allora, da tutti questi numeri e da tutti questi dati statistici così clamorosamente in contraddizione tra di loro? Con una constatazione matematica conseguente: che, cioè, la maggior parte degli italiani non è poi così povera come piange e come viene rappresentata. E' che, molto più semplicemente, sta bene - magari benino - ma non paga le giuste tasse al Fisco. A meno che, per le feste pasquali, quelli che hanno intasato strade e autostrade, hanno fatto "pieni" di benzina e gasolio, hanno occupato in massa montagne, colline, laghi, coste, alberghi, "residences", agriturismo, stabilimenti balneari, ristoranti, trattorie e osterie non fossero tutti stranieri. Venuti, visto che sono stati tantissimi, magari anche dal Polo nord.
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Nonno consulente

"Il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo - è giunta notizia - ha nominato un consulente di 95 anni perché sia "di aiuto e di stimolo" all'azione del Governo regionale".
Aiuto e stimolo da un consulente di 95 anni? Buon "Viagra" a tutto il Governo regionale siciliano.
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Rospi e vecchiette

"Gruppi di volontari - si è saputo - aiutano i rospi, nella bergamasca Valle Cavallina, ad attraversare la strada per non essere investiti".
Bello, davvero bello e simpatico. Ora, però, ci si aspetta che i bravi volontari bergamaschi aiutino ad attraversare la strada, perché non siano investite, le povere vecchiette. Come facevano, una volta, i "boy scouts".
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Il "latinorum" de "Il Giornale"

"Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e l'architetto Richard Meier - ha dato notizia "Il Giornale" - si sono incontrati per concordare pacificamente le correzioni da apportare alla criticatissima soluzione a suo tempo adottata per il complesso dell'Ara pacis".
Una notizia come tante altre, certo. Solo che "Il Giornale" l'ha così titolata: "La pacis di Alemanno e Meier". Ha insomma commesso, nella sua smania di offrire ai suoi lettori un titolo-battuta, un gravissimo errore di latino. Perchè, avendo utilizzato l'articolo la che connota il nominativo, avrebbe dovuto scrivere pax e non pacis che, invece, connota il genitivo. "Il Giornale", per carità, può fare tutti i titoli-battuta che vuole. Se vuole farli in latino, però, gli dia una ripassatina. "Ad maiora", dunque. Ma, per ora, zero spaccato.
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giovedì 1 aprile 2010

La Mercedes senza freni

"I piemontesi - ha fatto sapere Mercedes Bresso, ex governatrice del Piemonte non riconfermata nelle elezioni del 28 e 29 marzo - pagheranno caro il loro ribellismo".
Si starà a vedere se (per mano sua o del nuovo governatore Cota) finiranno tutti sul rogo o se saranno soltanto frustati a sangue un giorno sì e l'altro pure.
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Perché no a Brunetta

"No - hanno decretato i veneziani chiamati a votare anche per la nuova Amministrazione comunale - no a Brunetta sindaco".
Non l'hanno ritenuto, evidentemente, all'altezza...
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La nuova sentenza di Tonino

"Pierluigi Bersani - ha già avvertito Tonino Di Pietro - non potrà e non dovrà essere il candidato premier del centrosinistra per le politiche del 2013".
Tonino Di Pietro, dunque, come ex poliziotto ha già messo le manette all'attuale segretario del Pd e anzi, come ex giudice, lo ha già condannato a morte. Sarà più interessante tuttavia vedere, dopo questo ennesimo "diktat" dipietresco, se qualcuno del Pd si muoverà per opporsi alla dura sentenza e riuscirà ad ottenere, per il povero Bersani, perlomeno i "domiciliari".
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Chrysler 7+, Fiat 4-

"Noi - si è compiaciuto l'amministratore delegato della Fiat, il "maglioncino nero" Sergio Marchionne - abbiamo già rimesso in piedi l'americana Chrysler".
Complimenti e felicitazioni, ok. Ora, però, tutti attendono che il "maglioncino nero" e gli altri bravi della sua squadra rimettano più giustamente in piedi i "loro" lavoratori italiani. Quelli di Termini Imerese e non solo.
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Aldo Biscardi scrittore o pesce?

"Entro il mese sarà nelle librerie - hanno riportato, oggi, le "cronache rosa" di alcuni giornali - un'autobiografia di Aldo Biscardi".
Ma Aldo Biscardi il giornalista sportivo noto per la sua capigliatura ormai "arancia rossa di Sicilia" e, soprattutto, per le sue decine di migliaia di "gaffes" mai rosse invece di vergogna? Sì, proprio quell'Aldo Biscardi lì. Oggi, guarda caso, è però il primo aprile. Il giorno, cioè, nel quale vengono "sparate", per una vecchia tradizione, le "bufale" più divertenti. L'augurio per la già povera cultura italiana, perciò, è che l'annunciata autobiografia di Biscardi sia soltanto un "pescetto rosso d'aprile" sul quale sbellicarsi dalle risa per ventiquattr'ore.
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