"Quest'anno - hanno appena informato vari dati statistici - i vacanzieri pasquali hanno battuto ogni record per numero e per durata di giorni fuori porta".
C'è da essere contenti. Quando in tanti - in tantissimi - possono essere felici ed appagati, c'è da essere davvero contenti. Anche se poi, facendo due conti, non si riesce a capire come tutto possa essere successo. Perché altri dati statistici, proprio pochi giorni prima di Pasqua, hanno fatto sapere che il 50% degli italiani denuncia al Fisco soltanto 15 mila euro lordi oppure che quasi il 70% ne denuncia meno di 20 mila (sempre lordi). Ma anche perché, proprio in occasione dell'esodo, i petrolieri-usurai hanno pensato bene di aumentare il prezzo di benzina e di gasolio. Come uscire, allora, da tutti questi numeri e da tutti questi dati statistici così clamorosamente in contraddizione tra di loro? Con una constatazione matematica conseguente: che, cioè, la maggior parte degli italiani non è poi così povera come piange e come viene rappresentata. E' che, molto più semplicemente, sta bene - magari benino - ma non paga le giuste tasse al Fisco. A meno che, per le feste pasquali, quelli che hanno intasato strade e autostrade, hanno fatto "pieni" di benzina e gasolio, hanno occupato in massa montagne, colline, laghi, coste, alberghi, "residences", agriturismo, stabilimenti balneari, ristoranti, trattorie e osterie non fossero tutti stranieri. Venuti, visto che sono stati tantissimi, magari anche dal Polo nord.
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1 commento:
è infatti quanto mai strano vedere che i ristoranti -tutti i giorni della settimana, non solo durante il weekend- sono costantemente affollati: sono sempre e solo i turisti a riempirli? ma ascoltandoli parlare, non sembra proprio...
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