Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 28 febbraio 2015

Piazza Rossa. Di sangue

"Boris Nemtsov - uno dei "leader" dell'opposizione al presidente Vladimir Putin - è stato assassinato, con quattro revolverate alla schiena, a pochi passi dalla Piazza Rossa".
Vladimir Putin non poteva non condannare ufficialmente l'omicidio, lo ha ipotizzato come un atto provocatorio, ma ha anche definito Boris Nemtsov "uno qualsiasi". Ma Boris Nemtsov non era "uno qualsiasi". Non tanto perché proprio domani avrebbe dovuto capeggiare una manifestazione contro Vladimir Putin quanto perché stava per pubblicare un "dossier" sulla presenza delle truppe russe in Ucraina con particolari molto compromettenti per il presidente e per il suo Governo. Altro, dunque, che "uno quasiasi": uno libero e coraggioso. Uno, come è sempre avvenuto nei regimi dittatoriali, anche in quelli con la maschera posticcia della democrazia, da eliminare alla svelta. Un atto provocatorio, certo, ma compiuto da chi?
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Due mozioni sulla Palestina e 65 a tombola

"Sulla Palestina - alla Camera - sono state approvate due mozioni: una in cui "si impegna il Governo a promuoverne il riconoscimento quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967", un'altra in cui "si impegna il Governo a promuovere il raggiungimento di una intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato di Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese".
Due mozioni, dunque, sostanzialmente differenti. In contrasto clamoroso fra loro. Da schizofrenia pura o da consueta furbizia italiota? In modo, cioè, da cercare di accontentare un po' e di non scontentare troppo palestinesi e israeliani? Palestinesi e israeliani i quali, infatti, un po' si sono accontentati e non molto scontentati, ma molto si sono sorpresi. Come dovrebbe essersi sorpreso, anche, il nostro Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Il quale, ora, come si regolerà con le due contrapposte mozioni? Le metterà in un sacchetto, ne estrarrà una e su quella baserà la posizione ufficiale dell'Italia? Veramente da pianto. Pianto, il numero 65 nel sacchetto della "tombola".
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Pinocchio in Campidoglio

"Quando le "Iene" hanno accusato il Comune di Roma di avere posto - sui fruitori del patrimonio immobiliare capitolino - quasi tutti "omissis", il vicesindaco Luigi Nieri ha replicato che ciò è avvenuto perché il Garante della privacy non ha permesso la pubblicazione dell'intero elenco".
Il Garante della privacy, tirato in ballo, invece di ballare ha però emesso un comunicato nel quale ha tenuto a chiarire che, no, non era stata affatto impedita la pubblicazione dei nomi degli affittuari. Ballasse, insomma, il vicesindaco Nieri. Il quale, tuttavia, non ha voluto neppure lui muovere un passo di danza e ha insistito cercando di accreditare il parere di un fantomatico dirigente dell'ufficio del Garante secondo il quale, sì, ci sarebbe stato il divieto di pubblicazione. Ancora una volta, allora, il Garante è intervenuto a smentire ogni divieto e il vicesindaco Nieri ha dovuto arrendersi. Ma non con l'onore delle armi. Con un naso più lungo di quello di Pinocchio.
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La "bella maggioranza" in "Forza Italia"

"La dirigenza di "Forza Italia" - dopo avere commissariato la Puglia - ha ripetuto l'operazione anche a Torino e a Verbania dove, anche lì, i coordinatori si sono troppo avvicinati all'oppositore interno Raffaele Fitto. "La cosa è umiliante per tutti - ha commentato il "fittiano" Maurizio Bianconi - perché si stanno salvando solo servi, sudditi, sicari, nani e ballerine".
Il "fittiano" Maurizio Bianconi dovrebbe farsene una ragione: appare sempre più quella, oggi, la "bella maggioranza" all'interno di "Forza Italia".
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Domani a Napoli la "partita primarie" pd

"Sono partiti per Napoli - ha fatto sapere la Direzione pd - alcuni osservatori con il compito di controllare la regolarità della "partita primarie" per il titolo di candidato del partito alle prossime regionali".
Muniti - ha ironizzato qualcuno - di cartellini gialli e rossi per eventuali ammonizioni ed espulsioni. Chissà perché, però, i due giocatori-candidati più accreditati, Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino, si sono fatti un "risolino sotto i baffi".
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venerdì 27 febbraio 2015

De Benedetti, loro sì

"Era di un miliardo e 800 milioni il "rosso" accumulato - dalla "Sorgenia" della famiglia De Bendetti - quando scattò, con l'obiettivo di evitarne il fallimento, l' "operazione accorrete banche". Le quali banche accorsero ponendo, tuttavia, la necessità di un incentivo, almeno minimo, da parte del Governo. E l'incentivo arrivò, 150 milioni, anche se all'insaputa - come si dice - del Ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi".
"Sorgenia" e famiglia De Benedetti, dunque, salvi? Quasi. Perché, a quel punto, sarebbe rimasta ancora l'omologa del Tribunale di Milano per evitare il fallimento. Nessuna paura, però: l'omologa è arrivata puntualmente. E così, mentre la "Sorgenia" e la famiglia De Benedetti si sono ancora una volta salvati, le 21 banche creditrici (fra le quali il Monte dei Paschi di Siena per 600 milioni) hanno accettato di trasformare quanto loro dovuto  da contanti a capitale della società. Ma come - si chiederà giustamente qualcuno - quelle ventuno banche si sono accollate quasi due miliardi mentre, di solito, si guardano bene dall'aprire le loro casseforti a quegli imprenditori i quali mostrino "crepe" nel loro assetto finanziario e che, poi, non siano in grado di rientrare del dovuto subito e senza tante storie? Ebbene sì. Ma gli altri imprenditori non si chiamano De Benedetti e non hanno il controllo di un quotidiano come "La Repubblica" e di un settimanale come "L'Espresso". E tanti amici che contano non solo nelle politica e nella finanza.
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Quella lastra a rovescio

"Tre medici della Usl 3 - a Bassano del Grappa - sono stati accusati di omicidio colposo per la morte di Gioacchino Lessio, 67 anni, con un polmone da operare".
Che cosa è successo? E' successo che i tre medici avrebbero operato il polmone sano, invece di quello malato, perché avrebbero letto la lastra a rovescio. Causando la morte del povero Gioacchino Lessio, nemmeno in dieci minuti, per l'asfissìa provocata dall'incredibile errore. Domanda: ma medici così, ammesso - dati certi scandalosi precedenti - che vengano chiamati a scontare un giusto periodo di detenzione, non andrebbero almeno espulsi dall'Ordine professionale e mandati ad operare, in qualche campagna, nella raccolta di cavoli e di rape?
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Incredibile Nato

"Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg - durante un incontro a Roma con il "premier" Renzi - ha anticipato che l'Organizzazione intende potenziare le sue capacità di sorveglianza e di monitoraggio nella regione mediterranea anche perché il deterioramento della situazione in Libia e il grande afflusso di migranti che sbaracano in Italia pongono una seria minaccia alla sicurezza dell'intera Europa".
Potenziamento come? Attraverso l'uso di droni - ha anticipato ancora il segretario generale della Nato - che avranno, a Sigonella, la loro base. E a partire da quando? Dal prossimo anno. E brava Nato, dunque. Complimenti per i grandi mezzi che intende mettere a disposizione in difesa dell'Europa intera. E non solo: dal prosimo anno. Quando la situazione in Libia, più che verosimilmente, sarà precipitata del tutto e mezza Africa avrà intanto attraversato il Mediterraneo per entrare nell'intera Europa. Ma l'Onu, benché armata, vorrà forse strappare il primato dell'inefficienza e dell'ipocrisia a quella pur disarmata "Società delle nazioni" prima metà del Novecemto?
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Don Silvio parroco estorsore

"Don Silvio Corsi, parroco della chiesa del Santissimo Redentore mel cimitero di Verona - è stato condannato - dal Tribunale - ad un anno e due mesi per tentata estorsione".
Perché questa condanna? Perché don Silvio aveva minacciato una impresa di pompe funebri che, se non gli avesse versato venti euro, né lui né i suoi diaconi avrebberov benedetto la salma. Don Silvio, insiomma, se n'era bellamente infischiato del monito papale "Basta con le richieste di soldi per battesimi, matrimoni e funerali", ma non aveva fatto i conti, anche, con gli articoli dei codici penali laici. Anche se, come è sembrato di capire, non sconterà neppure un giorno in cella. In una cella di carcere repubblicano. Ma non sarebbe male, allora, se lo condannasse a questo punto Papa Francesco. Ad un anno e due mesi di cella in un povero e severo convento di clausura. A meditare non sul valore dei soldi, ma sui valori del Vangelo.
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Guerra finita dei "grillini" al Quirinale?

"La delegazione del "Movimento 5 stelle" - composta da Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e dalla più giovamne iscritta - è stata ricevuta, ieri, dal Presidente della Repubblica".
Il comico, il capellone e la bambina, comunque, hanno portato con loro un testo con molte osservazioni e molte proposte, tutto sommato, giuste ed intelligenti. E hanno dichiarato di avere trovato un Sergio Mattarella molto simpatico. Questa volta, dunque, ai "grillini" tanto di cappello. Anche se resta una curiosità: il capellone Gianroberto Casaleggio, a proposito di cappelli, si sarà tolta la sua immancabile coppola almeno davanti al capo dello Stato?
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Il cane a passeggio? Da 18 anni in su

"Una  ragazza di 14 anni, ma di fisico prestante  - ad Acquanegra sul Chiese - stava portando a passeggio con il guinzaglio, come ogni giorno, il bastardino di taglia media. Ieri, però, i carabinieri l'hanno fermata, l'hanno identificata e - ai sensi di una delibera comunale - hanno quindi sancito una multa di 25 euro, alla madre, con questa testuale motivazione: "Si contesta l'affidamento dell'animale a persona minore di 18 anni che, per età, non è idonea alla conduzione ovvero alla custodia dell'animale in questione".
Ma come? A 18 anni, ormai, si può condurre, con il voto, anche qualche grosso animale nelle assemblee elettive e non si può condurre un innocente bastardino di taglia media, al guinzaglio,  nelle strade cittadine? Genitori, comunque, attenzione: non dimenticate mai, prima di affidare il cane di famiglia ad un vostro figlio, dell'anno, del mese, del giorno e dell'ora in cui è nato. Fino a 17 anni, undici mesi, trenta giorni, ventitre ore e cinquantanove secondi meglio di no: potrebbe arrivarvi a casa una multa di 25 euro.
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La "nazionale politica" di Dino Zoff

"Dino Zoff, il famoso portiere ormai in pensione della squadra nazionale di calcio - invitato a delineare, durante la trasmissione di "Un giorno da pecora" su Radio2, una sua "nazionale politica" - ha così, seppure parzialmente, elencato: "Mattarella presidente, Renzi a centrocampo, Bersani centromediano dietro Renzi, Berlusconi centravanti e Maria Elena Boschi "cheerleader" (la prima donna, cioè, delle belle ragazze che eseguono coreografie prima, dopo e durante gli intervalli delle partite".
Quando gli è stato chiesto, poi, se da portiere avrebbe avuto più paura di Renzi o di Bersani, ha simpaticamente quanto realisticamente risposto: "Di nessuno dei due perché tanto non si passerebbero la palla". Sempre grande Zoff.
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"Gufi" e "lupetti"

"Ma di tutte le qualificate ai quarti della "Europa League" - non è riuscito a trattenersi il "premier" Renzi - contro la "Fiorentina" proprio la "Roma"?"
Che cosa c'è? Adesso il "premier" Renzi, che mostra sempre di non avere paura di un pur agguerrito e sempre più numeroso stormo di "gufi", mostra ora paura di undici "lupetti" in mutande e in maglietta giallo-rossa? Da non credere.
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giovedì 26 febbraio 2015

Il "patto del pubblicano e del fariseo"

"Il Governo - si è saputo - sta studiando un decreto legislativo per dettare nuove norme su quel gioco d'azzardo che, divenuta ormai la terza industria del Paese, fa uascire il 12"% delle spese nelle famiglie e fa entrare, ogni anno, otto miliardi nelle casse dello Stato".
Nuove norme, secondo quello che è dato per ora conoscere, per alcuni aspetti positive, ma dietro le quali - a detta di qualche associazione "antigioco d'azzardo legalizzato" - si nasconderebbe uno scambio: da una parte le aziende e gli esercenti del settore potranno esercitare la lorio attività secondo le nuove regole, ma "finalmente" senza le limitazioni e gli obblighi dei rispettivi Comuni, dall'altra lo Stato incasserà, dalle aziende, un po' di tasse in più. Tramontato, forse, il "Patto del Nazareno"sulle nuove norme costituzionali, ecco profilarsi all'orizzonte, sui "giochi d'azzardo", il "Patto del pubblicano e del fariseo". Non con Silvio non più re mago, ma con tanti re magi in costante arrivo con le loro dorate "slot machines".
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L'alluvione delle tasse sulla casa

"Le imposte sulla casa - ha calcolato , in una indagine sul tema "Finanza pubblica e tasse locali", la Confcommercio - sono aumentate, dal 2011 al 2014, del 115%. Sono state, in particolare, pari a 14 miliardi e 800 milioni nel 2011, a 29 miliardi e 800 milioni nel 2012, a 27 miliardi e 800 milioni nel 2013, a 31 miliardi e 880 milioni (il record) nel 2014". 
Proprietari di casa, soprattutto chi abbia acceso un mutuo o utilizzato i risparmi di una vita per acquistarla, "state sereni".
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Quella bici di Marino a Del Rio

"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino - come si è fatto fotografare in piazza del Campidoglio - ha regalato una bici al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio".
Il motivo? "Perché - ha spiegato "Ignazio il biciclettaro" - il Sottosegretario Del Rio lo ha accompagnato in tutto il difficile percorso del "Piano di rientro" del Comune". E, magari, perché forse lo ha accompagnato a piedi. Ora, comunque, sarebbe da appurare una circostanza non da poco. Il sindaco Marino ha comperato la bici, nonostante le sue origini genovesi, con i propri soldi? Oppure l'ha comperata con i soldi del Comune? Nel primo caso si tratterebbe di una simpatica quanto straordinaria iniziativa. Nel secondo caso, invece, di una illecita distrazione di pubblico denaro. Per non dire altro.
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Corsa ad Obama

"Il "premier" Renzi - è filtrato da Palazzo Chigi - sta intensificando la sua azione diplomatica per essere ricevuto, dal Presidente Usa Barak Obama, prima del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella".
Beh, certo, sarebbe un vero smacco , per il Matteo "Speedy Gonzales", arrivare dopo il Sergio "lento pede".
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Amore al condizionale

"Se ogni volta che ti penso si spegnerebbe una stella - è apparso su un muro cittadino - il cielo sarebbe buio".
Indubbiamente molto romantico. Intanto, però, il buio è sceso sul sempre più bistrattato cielo del congiuntivo.
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mercoledì 25 febbraio 2015

"Ti tasso anche lo zerbino"

"Il Comune di Bologna - alla disperata ricerca di qualche euro in più - ha deliberato di applicare una tassa anche sui cartelli indicanti l'orario di apertura e di chiusura dei negozi, sui cartoncini dei prezzi dei prodotti esposti in vetrina, sui menù di bar e ristoranti, perfino sugli zerbini che indicassero il logo dell'esercizio commerciale o del suo proprietario".
I commercianti di Bologna, esterrefatti, l'hanno definita la "delirium tax". Ma dovrebbero stare attenti: il loro Comune potrebbe tassare anche la loro esterrefatta protesta.
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Magistratura e politica

"La politica - continuano ad irritarsi le associazioni dei magistrati - ha voluto una norma contro i giudici".
Perché - mutuando da Papa Francesco - se certi giudici hanno offeso la loro "mamma politica", i partiti hanno voluto dare loro un pugno? Sotto sotto, almeno da parte di qualcuno, forse sì. Ma la verità vera è che Governo e Parlamento hanno voluto, semplicemente quanto giustamente, che anche i giudici, in caso di errori e di leggerezze in alcun modo scusabili, ne rispondessero personalmente come ogni altro cittadino. Ogni altro cittadino senza tocco, senza toga e senza casta.
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Dal colpevole "non poteva non sapere" all'innocente "non poteva capire"

"La Corte dei conti - presa in esame l'assunzione di quattro funzionari senza titolo alla Provincia di Firenze quando presidente ne era l'attuale "premier" Renzi - ha mandato assolto il Matteo perché "non addetto ai lavori... non poteva capire"".
Cambiano i tempi, dunque, e cambiano anche le motivazioni dei giudizi. Dal "colpevole perché, pur se non addetto ai lavori, non poteva non sapere" all' "assolto perché, non addetto ai lavori, non poteva capire". Povero Matteo, comunque. Assolto sì, ma definito dalla Corte dei conti - in sostanza - presidente abusivo ("non addetto ai lavori") e deficiente ("non poteva capire").
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Quel barbaro olandese "Je suis fountain"

"I gruppi organizzati della squadra di calcio olandese "Feyenoord"- alla vigilia della partita di ritorno con la "Roma" - hanno messo in circolazione una "t-shirt" con l'immagine della Barcaccia del Bernini e, sotto, le sceritte "Je suis fountain... Stavamo solo scherzando. Ci vediamo giovedì".
Un benvenuto, dunque, quanto mai volgarmente strafottente, selvaggiamente provocatorio,  soprattutto molto preoccupante sulle nuove intenzioni barbariche dei violenti gruppi organizzati della squadra "Feyenoord". Ma le autorità olandesi, così incredibilmente critiche nei confronti delle nostre autorità in occasione del "sacco di Roma" nell'incontro di andata, hanno intanto proceduto, perciò, al sequestro di quelle vergognose e pericolose "t-shirt"? Sembrerebbe di no. E se così, allora, non solo farebbero bene a non  alzare, nei confronti degli altri e del tutto fuori luogo, la bacchetta di brave maestrine. Ma anche a non offendersi, se dovessero essere accusate di incredibile complicità con i violenti mascalzoni del loro Paese. Dei loro Paesi Bassi, come sembrerebbe, sempre più bassi.
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Film e realtà

"Nelle sale cinematografiche - fra il 2 e il 4 marzo prossimi - tornerà, in versione restaurata e rimasterizzata, il film di successo, con Roberto Benigni e Massimo Troisi, "Non ci resta che piangere"".
Un ritorno, sì, ma di grandissima straordinaria attualità.
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martedì 24 febbraio 2015

Il Capo dello Stato e i magistrati

"Quello del magistrato - ha ammonito, all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola superiore della Magistratura a Scandicci, il Capo dello Stato Sergio Mattarella - deve essere un compito né di protagonista assoluto del processo né di burocratico amministratore di giustizia".
L'augurio è che l'autorevole monito faccia breccia sotto il tocco e la toga di certi magistrati i quali, fino ad oggi, si sono comportati al contrario. E che nessuno di loro, dall'alto del suo protagonismo e del  suo incolto burocraticismo, se ne esca con un irrispettoso quanto arrogante "Sergio Mattarella chi?"
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Rai dalla padella alla brace?

"Partirà entro marzo - ha deiso il "premier" Renzi - quella riforma della Rai che ha l'obiettivo principale di sottrarla al controllo dei partiti".
Deciso così, più che ottimo. E finalmente. C'è però chi è convinto, sia all'interno della Rai che all'interno di molti partiti, che il "premier" Renzi stia anche lavorando alacremente per piazzare suoi fedelissimi nel Consiglio di amministrazione dell'ente pubblico radiotelevisivo in scadenza nel prossimo luglio. Ma allora, se così fosse davvero, altro che ottimo: pessimo. Perché non sarebbe certo una garanzia, quanto a libertà e indipendenza di informazione, passare da una Rai controllata dai partiti ad una Rai controllata dal Governo. Ad una specie di Eiar, insomma, controllata dal Minculpop durante il periodo fascista.
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Italica follìa

"Georgiano, specialista in furti negli appartamenti, viene colto in flagrante - qualche giorno fa - e, in quanto pregiudicato in flagranza di reato, socialmente pericoloso e privo di permesso di soggiorno, colpito da un ordine di immediata espulsione". "Ma io ho l' "epatite b" - ha subito giocato la carta il georgiano per cercare di evitare l'espulsione - c'è il rischio che possa trasmetterla agli altri che verranno espulsi, su un aereo, insieme con me".
Carta ben giocata. Infatti, anche se i sanitari della Polizia avevano garantito che sarebbe stato impossibile ogni rischio di contagio, i sanitari del Cie  (il Centro di identificazione ed espulssione) hanno espresso parere contrario e così, alla fine, il pregiudicato "re dei topi d'appaartamento" è stato lasciato incredibilmente libero. Libero, dunque, di continuare a soggiornare in Italia pur senza permesso di soggiorno. E, verosimilmente, di riprendere il suo lavoro di ladro. Chissenefrega, insomma, se gli italiani non sono vaccinati contro l' "epatite b" e non hanno guardie giurate davanti alle porte dei loro appartamenti. E se, dunque, il malfattore georgiano può tranquillamente girare tra di  loro - secondo il Cie - e "alleggerire" le loro case. C'è da chiedersi, increduli e inquieti, fino a qual punto potrebbe arrivare, un giorno, l'italica normativa e burocratica follìa.
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Un passero di nome Gianfranco

"Sono qua - ha provato a proporsi, di nuovo, Gianfranco Fini - pronto a lavorare per una nuova destra. Ma non con Matteo Renzi, non con Giorgia Meloni, non con Silvio Berlusconi".
Con chi allora? Con il suo cognato pseudomonegasco e un paio di vecchi reduci della milizia fiuggina? Un po'  poco, "passero solitario che alla campagna vai..."
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lunedì 23 febbraio 2015

Grazie, signora Eveline

"Il Capo del Dipartimento federale delle finanze svizzere, Eveline Widmar Schlumpf, e  il Ministro italiano dell'Economia, Pier Carlo Padoan - nella mattinata di oggi - hanno firmato un accordo grazie al quale, di fatto, le nostre autorità potranno immediatamente individuare, ora, potenziali evasori che stiano detenendo i loro patrimoni nelle banche elvetiche".
"Un successo - ha entusiasticamente commentato il "premier" Renzi - perché ciò consentirà il ritorno di molti miliardi al nostro Stato". Giusto entusiasmo. Anche se appare onesto ricordare che l'Italia, per lungo tempo, non si è mostrata affatto interessata a concludere tanto che, nell'autunno scorso, proprio il Capo del Dipartimento federale delle finanze svizzere aveva così investito il nostro Governo: "Basta con i vostri incredibili ritardi: sono due anni che dobbiamo concludere l'accordo fiscale... La mia pazienza ha un limite: l'accordo va dunque trovato, al massimo, entro la primavera prossima". E il nostro Governo, così, si è mortificato, si è finalmente attivato e, questa mattina, l'accordo appena prima dell'arrivo della primavera e la partenza della pazienza svizzera. Se dunque si riuscirà a recuperare qualche miliardo illegalmente detenuto da italiani nelle banche elvetiche (se ne ipotizzano almeno dodici) gloria, onore e grazie non tanto al nostro Governo tirato per le orecchie quanto alla giustamente dura ed inflessibile signora Eveline Widmar Schlumpf. Questa volta l'italico "Speedy Gonzales" l'ha fatto correre lei.
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Pagare il risarcimento al posto di Woodcoch

"Per i sette giorni di prigione nel carcere di Potenza - dove l'aveva fatto sbattere il pubblico ministero Henry John Woodcoch con le accuse, poi ritenute infondate in giudizio, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al gioco d'azzardo e alla prostituzione - Vittorio Emanuele di Savoia ha appena ricevuto dallo Stato, quale risarcimento, 40 mila euro".
Quarantamila euro, però, che non ha pagato quel pubblico ministero ormai noto per le sue inchieste senza capo né coda, cioè Henry John Woodcoch, ma ha pagato, con i soldi dei cittadini, lo Stato. Perché quei magistrati i quali sbagliano per leggerezza o, alle volte, per mania di protagonismo non hanno mai avuto un dovere legiferato di rispondere personalmente. E, ora che il Governo vorrebbe legiferare finalmente questo dovere, si agitano, si ribellano, minacciano perfino di scioperare. Dovrebbe, secondo loro, rimanere questo rapporto diritti-doveri: a loro il diritto di sbagliare impunemente, allo Stato - cioè ai cittadini - il dovere di risarcire i loro errori quando assurdamente clamorosi. Non certo in nome del popolo italiano. Che anzi, anche per questo, è - per dirla educatamente - molto irritato.
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Ipocrisia Usa

"Il militare Rob Richard - tornato circa due anni fa dalla missione in Afghanistan - è morto per overdose e ha avuto un funerale di Stato con tutti gli onori: il carro funebre coperto con una bandiera Usa e un picchetto di "marines" in alta uniforme che, al passaggio, hanno sfoderato le loro spade".
Quale l'impresa del militare Rob Richard, durante la sua missione in Afghanistan, per meritare un simile onore? Nessuna, se non l'avere urinato sui corpi di alcuni talebani appena uccisi. Suscitando allora lo sdegno del Presidente Obama e poi a giudizio davanti alla Corte marziale. Allora. Oggi, invece, onori al militare Rob Richard. Pace, comunque, all'anima sua. E all'ipocrisia Usa.
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Quella "Troika" di Tsipras

"Scanneremo la "Troika" - aveva promesso, durante la campagna elettorale, Alexis Tsipras poi eletto "leader" - e andremo ai colloqui per rivendicare l'attuale impossibilità di procedere a tagli e "austerity" così pesanti per il popolo greco".
Ora però, dopo giorni e giorni di intensi colloqui con i massimi esponenti dell'Unione europea, della Banca centrale  e del Fondo monetario internazionale, Alexis Tsipras ha dovuto prendre atto che non è affatto facile scannare la "Troika" e che la "Troika" ha quasi scannato lui perché, in cambio di qualche concessione, gli ha però imposto la realizzazione, entro sei mesi, dei tagli e della pesante "austerity". Senza tante storie e tanti altri rinvii. E, dunque, un insuccesso che non avrebbe potuto essere altro. Con tanti saluti a quelle promesse che, al suo popolo, Alexis Tsipras aveva garantito come realizzabili. E con un Manolis Glezos, l'eroico partigiano che nel 1941 ammainò la bandiera nazista sul Partenone e dette il via alla rivolta contro gli invasori di Hitler, deluso, sfiduciato e irritato fino al punto di affermare: "Scusatemi, concittadini, per avervi invitato a votare Alexis Tsipras". Per il quale, ora, stanno cominciando a spuntare, sul Partenone, nuvole nere che sembrano voler portare tempesta. Ma, benedetto Alexis, non si uccidono così le "Troike". Le "Troike", così, rischiano di uccidere la Grecia.
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Figli come spinelli

"Di sicuro ho un figlio, forse due, in qualche parte d'Italia - ha rivelato, al'emittente televisiva abruzzese "Teleponte", il radicalissimo Marco Pannella - ma non so nemmeno dove siano".
Forse un figlio, forse due, ma lui, padre, se n'è sempre sbattuto e  continua a sbattersene. Deciso a rivelarlo soltanto ora, ma senza un minimo di tenerezza, di rimpianto, di rimorso. Sentimenti, forse, troppo borghesi. Deciso a rivelarlo, allora, magari per la sua intramontabile smania di protagonismo. Per riaccendere su di lui, ultimamente nell'ombra, qualche nuova lucina della ribalta. Un figlio, forse due. Come uno spinello, forse più. Una volta fatti, buttati là e via.
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Quell'apostrofo nero del Pd

"Nel manifesto del Pd  "La scuola che cambia" - fatto affiggere in occasione della "kermesse" organizzata con la paartecipazione del "premier" Renzi - in alto, meglio evidenziato in nero su una fascia azzurra, "2014-2015 un'anno di Governo"".
Sì, un anno con l'apostrofo. Una anticipazione di una delle tante cose belle che cambieranno con la nuova scuola che verrà oppure la somaraggine del "Dipartimento istruzione" del Pd che ha dato l'ultimo sguardo al "manifesto ciuccio"? Si spera nella seconda ipotesi. E, dunque, nell'urgente iscrizione dei dipendenti pd del "Dipartimento istrizione" ad una buona scuola serale. Perché quella mattutina, quand'erano bimbi, evidentemente non è stata loro sufficiente.
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domenica 22 febbraio 2015

L'intervento di Laura

"Si doveva tenere conto anche dei pareri contrari, al decreto sul "Jobs act", espressi dalle Commissioni di Montecitorio e di Palazzo Madama - non si è trattenuta la Presidente della Camera, Laura Boldrini - L'idea di avere un uomo solo al potere non mi piace perché non rispetta l'idea di democrazia".
Non si è trattenuta avendone facoltà oppure no in quanto Presidente della Camera e, dunque, con il dovere di essere "super partes"? Questione di fino. Di fine interpretazione costituzionale. Ma che i più ritengono un intervento al limite corretto. Perché la Presidente Boldrini non ha "toccato" la sostanza e il contenuto del decreto del Governo - come l'ha accusata, invece, la vicepresidente del Pd, Debora Serracchaiani - ma ha voluto sottolineare - proprio in quanto "ruolo terzo, di garanzia" - come il Parlamento tutto debba essere rispettato sempre e comunque. Nulla di più e al di fuori, dunque, di quanto istituzionalmente le compete. Anche se c'è chi osserva che la Presidente Boldrini, in altre occasioni, non ha mai fatto valere così forte, però, il suo ruolo di "terzo garante". E chi, più malignamente, spiega il fatto così: la Presidente Boldrini, dietro il suo intervento, legittimo o no, ha voluto spedire un messaggio. A chi? Ove la malignità avesse un fondamento di vero, non mancheranno occasioni, nemmeno troppo lontane nel tempo, per scoprirlo e per capirlo.
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Angelino tra faccia e poltrona

"Nostro obiettivo - ha dichiarato, in chiusura dei lavori della "Winter School" del "Nuovo Centro Destra", il segretario del partito Angelino Alfano - è rinnovare il patto di governo fino al termine della legislatura nel 2018".
Il segretario Angelino Alfano, però, ha dichiarato anche che il suo partito, dopo avere collaborato a fare il "Jobs act", vorrà fare un "Family act" ove la famiglia - sia chiaro - debba essere quella composta da un uomo e da una donna che fanno dei figli. Ma sia chiaro per chi? Non certo per il suo alleato Pd il quale, attraverso un "twitter" di Matteo Orfini, gli ha immediatamente replicato: "E' l'amore e non il genere a fare una famiglia. Il "Family act" che serve al Paese è una legge sulle unioni civili". Angelino, insomma, piglia e porta a casa. E, dunque, che cosa farà ora l'Angelino? Se ne andrà coerentemente a casa con il suo "Family act" di "un uomo e una donna che fanno dei figli" oppure, alla fine, troverà il modo di accettare il "Family act" "di amore e non di genere"? Più probabile la seconda ipotesi. Perché l'Angelino è uno di quelli che preferiscono perdere la faccia piuttosto che la poltrona. Fino al termine della legislatura, presumibilmente, nel 2018.
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"Riformatori", ma con gli stessi pullman

"Molti giovani disoccupati e molti anziani in pensione - a chi  ha chiesto loro  se fossero arrivati lì, dai loro paesi, per la "convention" di Raffaele Fitto - hanno risposto con un sorrisetto: "Fitto chi?" "Fitto - è stato allora spiegato - che sta organizzando, in "Forza Italia", la sua corrente dei "Riformatori". "Riformatori chi?"
Raffaele Fitto, allora, farebbe bene a inserire, nell'elenco delle sue riforme, anche quella di non arruolare gente, con tanto di "deca", per riempire il più possibile le sale delle sue "convention". Altrimenti altro che riformatore: sarebbe, tanto per cominciare, tale e quale a quel Silvio Berlusconi che tanto vorrebbe riformare. Raffaele Fitto, insomma, curi prima se stesso. Si riformi lui, se vuole essere creduto, rottamando almeno i pullman con i "fans" a pagamento.
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Angela, Matteo e Sant'Egidio

"Renzi - si è meravigliata, visitando la Comunità di Sant'Egidio, la cancelliera tedesca Angela Merkel - non è ancora venuto qui? Gli dirò di farlo".
Nessuna meraviglia allora, se ricevuta nei prossimi giorni una telefonata da Berlino, Matteo Renzi correrà più di "Speedy Gonzales" per andare a visitare la Comunità di Sant'Egidio.
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Nella squadra di Renzi

"Quella che si sta giocando - ha detto, nella trasmissione "In mezz'ora" di Rai3, il "premier" Renzi - è una grande partita per il futuro mondiale. Vorrei che Putin e la Russia giocassero nella mia squadra".
Nella "Fiorentina"?
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sabato 21 febbraio 2015

Ora anche il pericolo delle armi chimiche

"Le armi chimiche - iprite e gas nervino - che si trovavano nei depositi nascosti di Gheddafi, sono state trafugate dalle milizie avversarie dell'esercito regolare libico e testate a Misurata".
Trafugate per farne che cosa? Per utilizzarle contro l'esercito regolare libico oppure per cederle, in vendita o no, ai terroristi dell'autoproclamatosi Stato islamico? Domade preoccupanti. Come preoccupante è però, mentre in Libia la situazione va aggravandosi di ora in ora, la lentezza e la superficialità con le quali l'Onu sta reagendo. Qualcuno l'ha già colpito forse, con un gas narcotizzante?
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Neppure un tulipano

"L'ambasciatore olandese in Italia, il sindaco di Rotterdam e il direttore generale della squadra "Feyenoord" - dopo il barbaro "sacco di Roma" dei loro connazionali in occasione della partita di "Europe League" - sono stati larghissimi di scuse e dichiarazioni perfino di orrore, ma con i portafogli strettissimi in tasca".
In che senso? Nel senso che hanno espresso la loro intenzione di non risarcire neppure un euro dei due miliardi di euro di danni provocati complessivamente (non solo alla "Barcaccia" del Bernini) dai loro selvaggi calati in una città fra le più ricche di arte e di storia. Neppure un euro,no. E neppure qualche tulipano da adagiare, con giusto rimorso e riparazione almeno simbolica, su ogni sfregio lasciato da quei loro mostri per metà tifosi violenti e per metà animali senza cultura e senza rispetto. Allora, però, facciano almeno andare i loro mulini a vento per cercare di allontanare una vergogna che sta oscurando il cielo del loro Paese. Dei loro Paesi Bassi.
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Meno birra anche per Ignazio

"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino - evidentemente polemizzando con il questore Nicolò Marcello D'Angelo il quale aveva rivendicato il risultato di non avere provocato una possibile strage "caricando" gli "hooligans" olandesi in piazza di Spagna - ha dichiarato: "Che non ci siano stati morti non è un successo".
Sarebbe stato un successo, allora, se la polizia avesse "caricato" in piazza di Spagna, salvando magari qualche parte della "Barcaccia" berniniana, ma rischiando di uccidere, tra l'altro, anche cittadini e turisti? D'accordo il valore di una eccezionale opera d'arte, ma il valore di qualche vita umana no? Forse sarebbe bene che, oltre agli "hooligans", bevesse meno birra anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino.
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"Arrestate quel Francesco"

"La Procura di Grosseto ha presentato ricorso - al Tribunale del riesame di Firenze - per ottenere l'arresto, temendone la fuga, dell'ex comandante della "Costa Concordia" Francesco Schettino".
Alla base della richiesta - sembra - elementi preoccupanti emersi in questi giorni. La Procura di Grosseto, insomma, riterrebbe che Francesco Schettino potrebbe di nuovo imbarcarsi. Su una nave non comandata da lui, ma da un comandante meno distratto e più abile che non lo manderebbe a sbattere contro un italico scoglio e lo condurrebbe sano e salvo, oltre che latitante, in qualche isola del Pacifico. Francesco Schettino, naturalmente, si è irritato per questa iniziativa della Procura di Grosseto. Ma perché la ritiene fondata su una illazione offensiva o perché gli ha fatto "tana"?
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Il Roberto che ci prova

"Il ruolo futuro di Berlusconi? - ha risposto a questa domanda postagli, in una breve intervista su "Il Giornale", il senatore pdl Roberto Formigoni - Avrà un ruolo indispensabile di facilitatore nella riorganizzazione del centrodestra, magari senza essere lui il candidato "premier"".
Come dire: il candidato "premier", magari, potrei essere io.
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venerdì 20 febbraio 2015

La responsabilità vera della Uefa

"Oggi - dopo due giorni di assedio a Roma da parte degli "hooligans" olandesi della squadra calcistica "Feyenoord" - la tragicommedia delle accuse e delle controaccuse, delle difese e delle controdifese per quanto accaduto di incredibilmente violento e selvaggio".
Ma non è con le tragicommedie che quanto accaduto di incredibilmente violento e selvaggio possa alla fine chiudere un nuovo capitolo nero nel millenario libro della città. La realtà - al di là di quello che si è fatto, che si poteva fare di più o che non si è fatto - è che, oggi, è stato sufficiente il sedicesimo di finale di una partita di calcio di "Europa League" a mettere a ferro e fuoco una città. E' stato sufficiente il sedicesimo di finale con la squadra "Feyenoord" per un nuovo "sacco di Roma". Dopo quello dei Galli nel 390 avanti Cristo, quello dei Visigoti nel 410 e quello dei Lanzichenecchi nel 1527, quello degli "hooligans" olandesi nel 2014. Il peggiore. Non per le conseguenze, certo, ma per la vergognosa fatuità che l'ha determinato. E che dovrebbe indurre l'Uefa (il massimo organismo internazionale del calcio) a prendere provvedimenti finalmente seri, concreti e severi contro quelle squadre che nulla fanno - come potrebbero - contro quei delinquenti che si travestono da loro tifosi. Che dovrebbe - soprattutto  lei  sì - farla finita con le tragicommedie delle accuse e delle controaccuse, delle difese e delle controdifese. E, magari, rinunciare alla sponsorizzazione con quella "Carlsberg" che è una delle più importanti produttrici di birra. Quella birra che degli "hooligans", olandesi e non olandesi, è la vera arma che muove la loro violenza incontrollata e, obiettivamenete, spesso incontrollabile. Si vedrà, comunque, nei prossimi giorni. Anche se qualcuno ha già pronosticato che l'Uefa non prenderà alcun serio, concreto, severo provvedimento contro la squadra "Feyenoord" per il comportamento selvaggio di un migliaio di suoi tifosi, ma multerà severamente la squadra "Roma" per il lancio di alcuni petardi dalle curve dello Stadio Olimpico. E, come se nulla fosse accaduto, via per la "violenza hooligans" prossima ventura.
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Schiaffo numero 1

"L'Italia non è sola - ha dichiarato Dimitris Avramopoulos, commissario Ue all'immigrazione, con riferimento ai continui sbarchi lungo le nostre coste - L'Europa è al suo fianco".
Le solite parole? Peggio. Perché la Ue, per dimostrare di essere al fianco dell'Italia, ha deciso di prolungare almeno fino al prossimo dicembre quell' "operazione Triton" dimostratasi del tutto inadeguata e di stanziare altri tredici milioni (somma corrispondente a quanto l'Italia spendeva, per finanziare a suo tempo "Mare nostrum", in un solo mese e mezzo). Due gocce, insomma, nel Mediterraneo. Sella tragedia che continua a macchiare il Mediterraneo. Anche se il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, non ha atteso un secondo per dirsi, invece, soddisfatto dell'evidente nuova presa in giro della Ue. Ma l'Angelino - si sa - è un soddisfatto perenne per natura. Soprattutto per convenienza. Datemi qualcosa, insomma, e vi farò un sorriso.
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Schiaffo numero due

"I giudici indiani - è giunta notizia da Nuova Delhi - hanno rinviato, ancora una volta, l'udienza sul "caso" dei due nostri marò. Nuova data, salvo ulteriori possibili vergognosi rinvii, il 12 marzo prossimo".
Il nuovo Capo dello Stato, nel suo discorso d'insediamento, aveva tenuto giustamente a sottolineare come, nel "caso" dei due nostri marò, occorresse, da parte del Governo, il massimo impegno. Un impegno che, con ogni probabilità, non c'è ancora colpevolmente stato. E, se invece c'è stato, complimenti per il risultato subito ottenuto.
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Non si espellono così i Lusi

"Luigi Lusi, l'ex tesoriere della "Margherita" poi confluita nel Pd, condannato ad otto anni di reclusione per appropriazione indebita dei rimborsi elettorali versati al partito - ha sentenziato il Tribunale civile di Roma - ha perfettamente ragione: il Pd, quando lui Lusi è stato indagato, non avrebbe dovuto espellerlo così, su due piedi, senza nemmeno farlo parlare".
Ai giudici del Tribunale civile di Roma, una volta tanto che un dirigente disonesto di partito è stato espulso senza troppe storie, non è andata però bene. E giù un ceffone al "colpevole" Pd. Ma, soprattutto, un ceffone, verosimilmente, all'impianto deemocratico e alla divisione dei poteri sancita dalla Carta costituzionale. Perché adesso, con quella sentenza, la Magistratura ha mostrato di volersi appropriare, anche, di facoltà e di diritti appartenenti ai movimenti politici. A voler decidere lei, insomma, perfino chi debba o non debba stare in un partito. E, se proprio non debba più starci, a voler decidere lei i tempi e i modi dell'espulsione. Anche se, chiaramente, non in nome del popolo italiano. E allora? Dovrebbe allora dire, se non fare, qualcosa il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Se non la direzione del Pd schiaffeggiato. A meno che il Pd schiaffeggiato non si ritenga soddisfatto in quanto i giudici del Tribunale civile di Roma non hanno ritenuto di dover accogliere la richiesta, avanzata da Luigi Lusi,  di un risarcimento. Sì, perché Luigi Lusi aveva avuto anche il coraggio di richiederlo. E nemmeno poco: ben dieci milioni di euro. Ma Luigi Lusi che faccia di coso ha?
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giovedì 19 febbraio 2015

Quel vademecum a coprire la vergogna

"Il preside dell'Istituto tecnico "Leonado da Vinci" - a Firenze - ha fatto affiggere un vademecum in cui si vieta, agli alunni delle sedici classi, di correre nei corridoi, di chiudere con forza porte e finestre, di appendere con chiodi qualsiasi cosa alle pareti".
Per una questione di educazione? No: per una questione di salute. Perché le pareti dell'Istituto sono state costruite in cemento e amianto e, ove dovesse venire giù qualche calcinaccio e anche qualche frammento di polvere, ragazzi, insegnanti e personale tutto si troverebbero esposti a seri pericoli di contrarre linfomi. Ma, considerato che l'edificio appartiene al Comune, il sindaco Nardella? "Non c'è un euro - ha chiuso ogni discorso - per una ristrutturazione". E l'ex sindaco ed ora "premier" Renzi? Silenzio. Giusto: "Stiano sereni". Non corrano nei corridoi, non sbattano porte e finestre, non usino chiodi nei muri e tanti cordiali saluti.
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La Costituzione di Piercamillo Davigo

"La responsabilità civile dei giudici che si vorrebbe introdurre ora per legge - continua a ribadire l'ex pubblico ministero del "Pool Mani Pulite" Piercamillo Davigo - sarebbe incostituzionale".
"Ex contrario", quindi, per l'ex pubblico ministero Piercamillo Davigo sarebbe invece costituzionale l'attuale non responsabilità civile. Alla faccia, tra l'altro, della legge uguale per tutti. Anche se questo principio fondamentale, più che essere sempre applicato, resta solo scolpito e impolverato nelle aule giudiziarie. Una curiosità, comunque, se non viene violata la "privacy": ma con quale voto Piercamillo Davigo ha superato a suo tempo, all'Università, l'esame di diritto costituzionale?
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"Tana" ad Ignazio

"La Onlus "Image" - fondata a suo tempo dall'attuale sindaco Marino e dall'attuale assessore al bilancio Alesandra Cattoi - sta pagando appena 162 euro per i locali comunali in affitto in una delle strade più tipiche dello storico quartiere San Lorenzo".
"Ma io - ha cercato di uscirne il sindaco Marino - ho lasciato quella Onlus già due anni fa". E' vero. Ma è anche vero che la Onlus "Image" ha sempre pagato 162 euro di affitto pure prima che lui la lasciasse. Dunque lo sapeva e lo avallava. Come ha continuato a saperlo e ad avallarlo, anche da sindaco, finché non gli è stata fatta "tana". Un'altra "tana".
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Con chi va Gino Paoli

"Il cantautore ed attuale presidente della Siae Gino Paoli - dopo lunghi ed accurati accertamenti - è stato indagato per non avere denunciato al Fisco, nel 2009, due milioni di euro e di averli trasferiti in Svizzera".
"Io vado con l'anima" è il titolo di uno dei successi di Gino Paoli.  Con tutto il rispetto. Prima del 2009, però, è anche andato con due milioni di euro a Zurigo.
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Uno su tre

"Il Capo dello Stato -  confermato - riceverà la delegazione del "Movimento 5 stelle" giovedi 26 febbraio".
Faranno parte della delegazione il comico Beppe Grillo, il capellone stralunato Gianroberto Casaleggio e, però, anche uno normale come il vicepresidente della Camera Luigi De Maio. Con grande sollievo - c'è da credere - del buon, mite, paziente Capo dello Stato.
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mercoledì 18 febbraio 2015

Immigrati e Libia che?

"Questa è la tragica situazione degli sbarchi di immigrati in Sicilia - ha informato la Camera il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni - e questa è la tragica situazione in Libia. Ecco come il Governo ritiene opportuno agire".
La notizia, però, non è la corretta e puntuale informazione del Ministro Paolo Gentiloni. E' che, ad ascoltare l'informativa su due situazioni che potrebbero avere un futuro più che preoccupante anche immediato, l'aula della Camera era semivuota. Come se si fosse trattato di ascoltare un'informativa su un massiccio arrivo di rondini nella prossima primavera e su una partita di bocce su un campetto di anziani pensionati. Ma, forse, gli onorevoli deputati avevano situazioni ben più tragiche - secondo loro - alle quali stare dietro: quelle delle beghe, delle contrapposizioni, delle minacce, dei ricatti all'interno dei rispettivi partiti e dei vari partiti tra loro. Tutto, dunque, non per il quale sono stati eletti e vengono pagati. E poi dice la disaffezione dei cittadini per le Istituzioni...
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La Federica dimezzata

"Il Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Junker - improvvisamente - ha nominato Michel Barnier quale consigliere per la difesa europea e le politiche della sicurezza".
E Federica Mogherini Alto commissario per la politica estera europea? Senza più quelle due deleghe. E questo, evidentemeente, perché il Commissario Junker si era stancato di vederla sonnecchiare, nella sua poltrona, nonostante i rombi di guerra un po' in tutto il mondo. E Matteo Renzi che tanto si era battuto per quell'incarico a Federica? Senza alcuna reazione.  E questo, evidentemenrte, perché il Commissario Junker lo avrà consigliato di "stare sereno".
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"Uno in meno"

"Quando l' "Alsippe" (Alleanza sindacale polizia penitenziaria)  ha pubbklicato un "link"  - sulla propria pagina "Facebook" - per annunciare il suicidio di un detenuto di 39 anni nel carcere milanese di Opera, sono subito seguiti numerosi commenti".
Eccone alcuni: "Uno in meno", "Speriamo abbia sofferto", "Consiglio di mettere a disposizione più corda e più sapone", "Questo passo dovrebbero farlo in tanti così risparmiamo un po' di soldi","Mi domanda cosa aspettino gli altri a seguire l'esempio". Scritti da chi? Luigi Pagano, vicecapo vicario del Dipartimento amministrazione penitenziaria, ha assicurato che si indagherà e che, se dovesse emergere siano stati scritti da qualche agente, verrebbero presi provvedimenti. Tenendo conto - si spera - del loro spirito, del loro odio e della loro ferocia da Isis.
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L'imbroglio delle divise "made in China"

"La ditta vincitrice di una gara per la realizzazione di 130 mila uniformi da combattimento, 150 mila camicie bianche e azzurre da divisa e 126 mila berretti - che, da bando, avrebbe dovuto operare esclusivamente in Europa - se n'è invece tranquillamente infischiata e la commessa è stata "passata" all'imprenditore Zuo Xing-yan con stabilimento a Shangai".
Ma non avrebbe dovuto esserci, al momento della consegna, una verifica? Certo. C'è stata. E proprio con questa verifica è stato possibile scoprire che, sotto l'etichetta "Made in CE", vi era l'etichetta "Made in China". Imbroglio che - secondo le prime indagini - si sarebbe perfezionato in Olanda. La merce sarebbe partita da Shangai, avrebbe fatto scalo a Rotterdam, qui sarebbe avvenuta l' "operazione etichette", quindi sarebbe ripartita per l'Italia. Facendo affidamento, evidentemente, in un mancato controllo che è andato, invece, a monte. Bloccato il pagamento della merce - ben dodici milioni di euro - l'imbroglio italo-cinese-olandese è ora nei fascicoli della Magistratura la quale ha già perfezionato dodici richieste di rinvio a giudizio. E la merce è stata sequestrata come corpo di reato o in quanto possibilmente nociva alla salute poiché proveniente da un Paese - come noto - produttore senza alcuno scrupolo? No, questo no. La merce è stata consegnata, in quattro e quattr'otto, alle varie Armi. Sarebbe interessante, allora, conoscerne il motivo. Anche nel caso in cui, in manacanza di quelle uniformi e di quelle divise, i militari sarebbero rimasti nudi.
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Il costo della bontà (2)

"Io - ha voluto assicurare Salvatore Picardi, il giovane salumiere di Marigliano multato dalla Finanza per non avere rilasciato lo scontrino fiscale dopo avere non venduto, ma regalato un panino ad un disabile con gravi difetti cognitivi - non smetterò per questo di regalargli qualcosa da mangiare".
Bravo Salvatore. L'augurio è che la Finanza, intercettata la sua assicurazione e la sua nobile intenzione, non si metta ora ad aspettare, fuori dalla salumeria, per fargli ogni volta la multa per mancato assurdo rilascio dello scontrino fiscale. Come se a Marigliano e dintorni, fra l'altro, non ci fose da fare "la posta" e da multare gli evasori veri del Fisco. Tra i quali qualche esercente che non rilascia lo scontrino non quando regala, ma quando vende i  suoi prodotti. Oppure su quelli - chissà perché - si chiudono tutti e due gli occhi?
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Anche Dudù davanti ai giudici?

"Non è assolutamente vero - ha fatto sapere l'avvocato Licia Polizio, legale della "fidanzata" Francesca Pascale - che Dudù sia pericolosamente ingozzato di troppi dolci. E, se l'accusatrice "Associazione italiana difesa animali e ambiente" dovesse continuare con le sue false affermazioni, ci vedremmo costretti ad adire le vie legali".
Ecco. Ci mancava, ora, che  i giudici dovessero cominciare ad occuparsi, anche, di Dudù Berlusconi.
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martedì 17 febbraio 2015

Bravo Zampetti, però...

"Il nuovo segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti - si è voluto mettere in gran luce - non percepirà, per questo importante incarico, alcun compenso".
Un bel gesto, per carità, che non tutti avrebbero fatto. E, però, anche il gesto di chi può permetterselo senza alcuna sofferenza. Perché Ugo Zampetti - si dovrebbe mettere in gran luce anche questo - il 31 dicembre scorso è andato in pensione, come segretario generale della Camera, con un assegno di circa 500 mila euro lordi l'anno. Il che fa, cioé, più di 41 mila euro al mese, quasi 1.400 euro al giorno. Per la verità. E ove c'è una verità, sarebbe sempre bene dirla tutta. Illuminarla tutta sotto i fari.


"Mi taglino la testa. Io non scappo"

"Ho visto delle teste tagliate - così il vescovo di Tripoli, Giovanni Innocenzo Martinelli - e penso che anche io potrei fare quella fine... Ma la mia comunità è qui... Come faccio a scappare? Sarebbe un tradimento".
C'è dunque ancora qualcuno, nelle gerarchie ecclesiastiche, pronto al sacrificio come quel Cristo in cui, evidentemente, crede davvero.
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Silvio come Calimero

"La Procura di Milano - avendo deciso improvvisamente di stringere i tempi del cosiddetto "processo Ruby 3" nel quale Silvio Berlusconi è "gravemente indagato" del reato di corruzione in atti giudiziari - ha disposto una perquisizione nelle abitazioni della "rubacuori" e di un'altra ventina di "olgettine" alla ricerca di prove che, sì, il "gravemente indagato" le pagò  tutte per far testimoniare loro il falso. Che nella villa di Arcore, cioé, non si tenevano assolutamente "festini a luci rosse", ma soltanto eleganti ed innocenti cene in allegria".
Ma fosse solo questo. Silvio Berlusconi dovrà vedersela, anche, con l'Aidaa (l'Associazione italiana difesa animali e ambiente) che lo ha messo sotto processo per eccessiva somministrazione di dolci e dolcetti, al barboncino Dudù, mettendone in pericolo la salute. Silvio Berlusconi, insomma, peggio del povero pulcino nero "Calimero" del vecchio "Carosello" Rai. Tutti contro di lui: magistrati, Capi di Stato, Matteo "Speedy Gonzales", Raffaele Fitto e ora, perfino, i badanti dei cani. Ma perché, per cercare di sbiancare il suo povero pulcino nero, la fidanzata Francesca non scende un attimo al supermercato per acquistare qualche confezione di "Ava, Ava come lava"? Nel "Carosello" Rai funzionava.
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Finezze di "Lega"

"Io al Quirinale? - l' "ultima" del segretario della "Lega nord", Matteo Salvini - Che cosa dovrei chiedere a Mattarella? Il numero di telefono del suo parrucchiere?"
La canotta bianca di Umberto Bossi, tutto sommato, era più fine della felpa di Matteo Salvini.
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lunedì 16 febbraio 2015

A sud di Roma

"Fino ad ora - è comparso l'avvertimento sulla rivista "on line" dell'autoproclamatosi Stato islamico - ci avete visto su una collina della Siria, ma adesso siamo a sud di Roma".
I terroristi dell'Isis, in effetti, hanno conquistato anche buona parte della Libia e, se dovessero impadronirsi totalmente perfino della capitale Tripoli, sarebbero da Lampedusa, ultimo lembo d'Italia, ad appena 330 chilometri di distanza. E cioè, in linea d'aria, a circa 500 a sud di Roma. Ma il "premier"  Renzi che fa? Dice ai suoi allarmati Ministri degli Esteri e della Difesa "state sereni" e continua a cercare di svegliare l'Onu e la Nato. I quali, una volta desti, non è che faranno di  corsa una doccia di pur ritardata determinazione: indosseranno gli abiti da cerimonia, qualcuno con tante medaglie, scenderanno per una prima colazione di salatini, di dolcetti e di lavoro, stileranno un tranquillo programma di incontri successivi e, finalmente, cominceranno ad interrogarsi su che cosa sia meglio fare per arrestare il terribile "pericolo Isis". Solo che il terribile "pericolo Isis" non contempla tempi, modi e tradizioni della diplomazia - anche la meno "soft" - dell'Occidente. Loro, i terroristi, non dormono, non si lavano, non devono indossare abiti da cerimonia, managiano dove e quando capita, hanno chiaro il programma da portare a termine e non devono interrogarsi su che cosa sia meglio fare per conquistare l'Occidente.  Ecco, dunque, il pericolo: che la rivista "on line" dell'autoproclamatosi Stato islamico, mentre la dipolomazia occidentale anche meno "soft" sta ancora lì a scontrarsi sul come si debba agire, lanci la notizia che i suoi terroristi adesso sono sempre, sì, a sud di Roma, ma questa volta a Latina. Latina che, da Roma, è solo ad ottanta chiloetri. E, allora, "state sereni" il cavolo.
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Perché no un divino protocollo?

"Se Allah vuole - è stato un altro avvertimento dei terroristi dell'Isis - conquisteremo, oltre Roma, anche il resto del mondo".
Ma Allah lo vorrà davvero? Come sarebbe bello, celestiale, divino, se l'Allah musulmano e il Dio cristiano s'incontrassero ormai loro, si abbracciassero e firmassero un protocollo universale in cui sancire il ritorno stabile della pace nel mondo e della fratellanza tra i popoli. Nel giusto rispetto reciproco. E ognuno, liberamente, nella sua Chiesa. O, se non credente, a casa sua.
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L'elicottero del Marchese

"Gaetano Marchese - direttore della Centrale operativa del "118" a Palermo - si è sentito male, in Sardegna, ma ha rifiutato il ricovero nei centri specializzati di Cagliari o di Sassari, ha compilato un numero di telefono e si è fatto venire a prendere da un elicottero di servizio per farsi riportare in Sicilia e farsi ricoverare in una clinica della sua città".
Si lasci stare la pur indecente arroganza di  potere. La questione, invece, è: chi pagherà le spese di quell'andata e ritorno dell'elicottero del "118" irresponsabilmente sottratto, oltretutto, ad eventuali urgenze in Sicilia? Dato che ha ritirato le proprie dimissioni da assessore alla salute, potrebbe magari rispondere Lucia Borsellino.
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Silvio e il Quirinale

"Il Quirinale - ha disposto il nuovo Presidente della Repubblica - sarà aperto ai  visitatori, entro breve tempo, tutti i giorni".
Una buona notizia, alla fine, anche per Silvio Berlusconi. Il quale, se non dovesse vedere accolta la sua richiesta di essere ammesso al Qurinale come "leader" di "Forza Italia", potrebbe sempre entrare, entro breve tempo, come ogni altro cittadino visitatore.
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Governo mutandaro

"Comitato olimpico nazionale e Federazione gioco calcio - dopo il marcio in parte affiorato da certe intercettazioni al presidente della "Lazio", Claudio Lotito, e in parte, molto presumibilmente, ancora da affiorare - in settimana sul tavolo del Governo".
Così il Governo, ora, non dovrà occuparsi solo degli italiani già messi in mutande, ma anche delle mutande poco immacolate di tanti calciatori e loro dirigenti. Sempre meglio.
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domenica 15 febbraio 2015

Quel ricovero per alzata di mano

"Arriva un bimbo - alla clinica pediatrica specializzata "De Marchi" che, a Milano, è una preziosa costola del Policlinico - per un posto in rianimazione nell'attesa di un urgente trapianto di midollo. Ma la clinica "De Marchi" ha già sforatao il suo "badget" per 100 mila euro e quel solo particolare ricovero verrebbe a costargli altri 50 mila euro. Sarebbero guai con la Regione. Che cosa fare? I medici, allora, prendono una decisione: alzi la mano chi sia favorevole ad accettare il ricovero del bimbo".
I medici, per fortuna, hanno alzato tutti la mano per il sì. Ubbidendo alla loro coscienza e al "giuramento d'Ippocrate". E chissenefrega degli eventuali guai con la Regione. L'episodio, comunque, ha dell'incredibile e dell'inquietante più osceno. Perché sta lì a testimoniare in quali condizioni tragiche si trovi oggi la sanità italiana. E come si stia finendo a dover perfino sperare che, anche di fronte ad un caso gravissimo, i medici riuniti in assemblea alzino sempre la mano per il ricovero oppure no: "Là fuori, colleghi, c'è un malato in condizioni disperate che vorrebbe essere ricoverato: chi vota a favore, chi vota contro, chi si astiene?". Pazzesco.
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Il costo della bontà

"Entra quel Gigi disabile, affetto da gravi deficit cognitivi che tutta Marigliano conosce, e un giovane salumiere - solidale e buono di cuore - gli regala un panino. Gigi esce fuori per mangiarlo, ma incontra la Finanza che gli chiede lo scontrino fiscale. Lui, naturalmente, non ce l'ha, ma spiega di avere avuto il panino in regalo, non in vendita. La Finanza prende appunti e va ugualmente al negozio del salumiere, solidale e buono di cuore, per contestargli la mancata emissisone dello scontrino fiscale per quel panino regalato".
Che cosa accadrà, ora, al salumiere solidale e buono di cuore? Gli arriverà una multa che potrebbe andare dai 150 ai 2.500 euro. Il costo di un atto di bontà. Il cinismo e l'idiozia di una legge o di una legge male interpretata. Mentre la grande evasione ride. Continua a ridere, tranquilla, a crepapelle.
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Federica fuori squadra

"Io tenuta fuori dalle trattative Russia-Ucraina? - ha dichiarato, al "Corriere della sera", l'Alto commissario europeo per la politica estera, Federica Mogherini - Quello che conta è il gioco di squadra".
Ma Renzi ha voluto tenacemente Federica Mogherini nella carica di Alto commissario europeo per la politica estera perché scendesse in campo almeno nelle partite più difficili o perché rimanesse in tuta, seduta in panchina, a seguire gli eventi da lì?
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Dai sorci di Brunetta ai gatti di Guerini

"Il pdl Brunetta minaccia per il Governo i sorci verdi? - ha ribattuto il segretario pd Lorenzo Guerini - E noi ci attrezzeremo con qualche gatto".
Qualche gatto del vicino Pantheon? Oppure qualche gatto di miglior scelta civica o con cinque stelle sotto il muso? Si starà a vedere. Intanto comunque, in Parlamento, lo zoo continua ad allargarsi: dopo i gufi di Matteo Renzi e i sorci di Renato Brunetta, i gatti di Lorenzo Guerini. Al netto di certi animali veri.
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Pieni e vuoti

"Questo non l'avevo previsto - ha riconosciuto il critico del "Corriere della sera" Aldo Grasso - Il "Festival di Sanremo" ha fatto il pieno di "audience" con il vuoto di idee".
Strano, tuttavaia, che un critico attento come Aldo Grasso non l'avesse previsto. Quelli di oggi, ormai, sono infatti i tempi dei pieni e dei vuoti in clamorosa contraddizione. Pieni di politica becera e vuoti di seria politica. Pieni di arroganze e vuoti di civili dibattiti. Pieni di annunci e di promesse e vuoti di realizzazioni concrete. In Parlamento, al Governo, un po' in tutte le Istituzioni. Altro che al "Festival di Sanremo"...
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Il meglio di Rocio

"Renzi mi piace - ha confidato, durante la trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora", Rocio Morales - ma Raul Bova è meglio".
Un'opinione, certo, seppure di una "superstar" di mondo. Qualcuno, tuttavia, non ha condiviso: "Suvvia, Rocio, vuoi davvero mettere Raul Bova, come attore, meglio di Matteo Renzi?
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sabato 14 febbraio 2015

I missili no, ma i barconi sì

"Italiani - ha fatto sapere l'autoproclamatosi Stato islamico che ormai controlla, praticamente, anche tutta la Libia - siete ad un tiro di missili".
I missili, cioè, disseppelliti dai depositi di Gheddafi? Niente paura, allora, perché quelli - ammesso che non se li sia rosicchiati la ruggine - partono con gran fragore, ma poi ricadono giù, poco più in là, peggio di un petardo di Capodanno. A far paura, invece, devono essere le forze navali di cui può avvalersi l'autoproclamatosi Stato islamico. Che non sono, naturalmente, né corazzate né sommergibili. Ma sono quei barconi in sempre più numerosa partenza proprio dalla Libia e all'interno dei quali, fra tanti poveri disperati, diventa sempre più facile nascondere miliziani assassini. Solo che i nostri governanti sembrano non voler accettare, incredibilmente, questo sì vero pericolo. E, comunque, continuano a non battere i pugni sul tavolo affinché, una volta per tutte, l'Unione europea, l'Organizzazione della Nazioni unite, la Nato prendano in seria e concreta considerazione l'espandersi di un regime fondato sul terrore e sulla morte. Ma è il solito: è più facile far battare dichiarazioni cretine alle agenzie di stampa piuttosto che battere i pugni sul tavolo. E, da parte delle varie istituzioni internazionali, battere in irresponsabile ritirata anche davanti alle crisi più spaventose. L'autoproclamatosi Stato islamico, invece, non sta lì a perdere tempo: invade, distrugge, uccide, impone le sue leggi barbare, pianta le sue bandiere nere. Bisognerebbe svegliarsi. Prima che davvero, alla fine, riesca a piantare la sua nera bandiera anche sulla cupola di San Pietro.
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Da San Valentino a San Fiorentino

"La votazione degli emendamenti agli articoli destinati a riscrivere alcuni titoli della Carta costituzionale - alla Camera - è andata avanti fino alle 2,45 di questa notte".
Ma in un'aula semivuota perché abbandonata, per protesta contro dichiarati abusi di procedimento, da tutte le opposizioni: di destra e di sinistra in compagnia, oltretutto, con i pd Civati e Fassina. Il "premier" Renzi, comunque, ha ottenuto ciò che voleva: concludere entro sabato 14. Anche se a dargli una mano - visto che è stato clamorosamente abbandonato anche da chi riteneva lo amasse più o meno in segreto - non è stato, evidentemente, il San Valentino protettore degli innamorati. Può darsi sia stato, allora, un altro Santo che il calendario celebra, davvero, il 14 febbraio: San Fiorentino.
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Parlamento zoo?

"A Matteo Renzi - ha promesso, dopo l'uscita dall'aula insieme a tutte le opposizioni, il capogruppo pdl alla Camera, Renato Brunetta - faremo vedere i sorci verdi". "Un abbraccio - gli ha replicato, subito dopo avere incassato il voto favorevole dalla sua maggioranza, Matteo Renzi - a gufi e a sorci verdi".
Il Parlamento, anche a sentir loro, sta diventando uno zoo?
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Inquietanti venti di Curia

"Giusto seguire Papa Francesco - hanno fatto girare una sorta di precetto alcuni cardinali di Curia - ma a patto che lui rimanga fedele alla dottrina della Chiesa".
Forse, dovendo enunciare  un precetto-minaccia, sarebbe stato più opportuno un "a patto che lui rimanga fedele agli insegnamenti del Vangelo". Ma nella Curia romana - si sa - c'è ancora chi la pensa come ai tempi dell'Inquisizione o del Papa-re. Per Papa Francesco, dunque, ci sarà molto da fare. Se glielo faranno fare.
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Si può dare di più

"Il commissario tecnico della "nazionale italiana di calcio", Antonio Conte - uno degli ospiti incomprensibili al "Festival di Sanremo" - ad un certo punto si è lasciato andare a qualche nota di "Si può dare di più"".
Beh, che lui e la sua "nazionale" possano dare di più è opinione, già da tempo, di tifosi, tecnici e commentatori. Fa però piacere che ora, al "Festival di Sanremo", se lo sia detto da solo. E anche in musica.
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venerdì 13 febbraio 2015

Papa Francesco e i politici italiani

"Papa Francesco - ha confermato il cappellano di Montecitorio, monsignor Lorenzo Leuzzi - non celebrerà quest'anno, con i politici italiani, una Messa in occasione della Pasqua".
L'anno scorso, durante l'omelia, aveva puntato il dito contro quella "classe dirigenziale" che "si era allontanata dal popolo e si era chiusa nel proprio gruppo, nel proprio partito, nelle lotte interne". E aveva lanciato l'anatema contro i corrotti "per i quali non c'è salvezza". La "classe dirigenziale", però, non ha fatto tesoro di quel santo dito puntato e di quel santo anatema. Anzi. Si è allontanata ancor più dal popolo, si è chiusa ancor più nei suoi interessi, non ha rinunciato alla corruzione. Nessun pentimento e nessun buon proposito,ma, anzi, un maligno persistere nei suoi peccati. E di qui, evidentemente, il "non possumus" di Papa Francesco. Il suo deluso "non sunt digni". Che vadano all' inferno. E così sia.
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Quella desolante controprova

"Quello che sta avvenendo in queste ore alla Camera - d'altra parte - è la desolante controprova della santa delusione e del santo sdegno di Papa Francesco".
Sarà interessante conoscere, ora, se arriveranno al più presto, anche, una laica delusione e un laico sdegno. Ma, soprattutto, un laico quanto ancor più forte invito, al Parlamento e al Governo, a farla finita con contrapposizioni interessate e da osteria. Con minacce e controminacce da bulli da stadio. Con ricatti e, perfino, con tentativi di vergognosa compravendita di deputati. Il nuovo Presidente della Repubblica, sicuramente, non si era illuso di vivere tranquillo e sereno al Quirinale. Forse, però, non si aspettava tanto. Fino a questo punto. Ma ora è lì e non dovrebbe sottrarsi ad un intervento più che severo. Le minoranze tutte gli hanno chiesto di essere ricevute. Sarebbe imbarazzante se, nelle forme naturalmente consentite dalla Carta costituzionale, non le ricevesse. Se ha accettato la bicicletta - con tutto il rispetto - non dovrebbe rifiutarsi, ora, di pedalare.
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Se i "wurstel" valgono più di una vita

"La Corte d'appello di Genova - confermando una sentenza emessa in primo grado - ha condannato un giovane ucraino senza lavoro e senza tetto, a sei mesi e 160 euro di multa, per avere rubato, in un supermercato, una confezione di "wurstel" del valore di quattro euro e sette centesimi".
Riassumendo. La Corte d'appello di Genova, oggi, ha condannato a sei mesi un giovane, disperato e affamato, per un furto da quattro euro e sette centesimi. Il Tribunale di Grosseto, ieri, ha condannato a dieci anni un comandante di nave, irresponsabile e vile, per quanto concerne gli omicidi colposi di 32 persone. Lo ha condannato, cioè, a poco più di tre mesi per ciascuna persona morta. Qualcuno potrebbe spiegare, per favore, perché una confezione di "wurstel" - davanti alla Giustizia - possa valere più della vita di una persona?
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Enigmatico Maurizio

"Se Berlusconi segue la "Lega" - ha dichiarato il "nuovocentrodestrista" Maurizio Lupi - lascia spazi enormi a noi moderati".
Potrebbe essere anche vero. C'è da chiedersi, comunque, con chi stia Maurizio Lupi. Con Alfano, sperando che Berlusconi segua la "Lega" e lasci ampi spazi al "Nuovo Centro Destra"? Oppure con Berlusconi, consigliandolo a non seguire la "Lega" e a non lasciare ampi spazi ad Angelino? Bah.
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Dalle "luci rosse" alla groviera

""Le "strade a luci rosse" che avrebbe voluto accendere il Campidogio nella zona dell'Eur - dopo la rivolta dei residenti, il parere negativo del prefetto e, perfino, il no del partito del sindaco Ignazio Marino - sono state precipitosamente spente già come proposta".
Ora, però, un auspicio. Che il sindaco Ignazio Marino, non dovendosi più dedicare alle "strade a luci rosse", cominci finalmente a dedicarsi alle "strade a buchi di groviera grigia" che costellano tutte le zone della città.
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giovedì 12 febbraio 2015

"Mare monstrum"

"L'ex "premier" Enrico Letta - dopo la nuova terribile tragedia nelle acque del Mediterraneo - ha scritto su "Twitter": "Occorre ripristinare "Mare nostrum". Che gli altri Paesi europei lo vogliano o no. Che faccia perdere voti o no". "Chi sostiene un derby tra "Mare nostrum" e l'europeo "Triton" succedutogli - gli ha replicato l'attuale "premier" Matteo Renzi - non guarda la realtà, ma solo le proprie posizioni ideologiche... Non strumentalizziamo"".
Non strumentalizzare, certo, va bene. Ma va ancora meno bene, anzi va malissimo, lasciare che centiniaia e centinaia di persone continuino ad essere inghiottite dalle acque del Mediterraneo. In un "derby" che, troppe volte, a vincere è la morte.
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Schettino libero

"Per l'ex comandante della "Costa Concordia", Francesco Schettino  - hanno sentenziato i magistrati del Tribunale di Grosseto - condanna non a 26 anni come richiesto dalla pubblica accusa, ma a 16: 5 per disastro colposo, 10 per omicidi plurimi colposi, 1 per abbandono di persone minori o incapaci".
L'ex comandante Francesco Schettino, dunque, verrà ora spedito in carcere? Meno che mai. E perché? Perché in attesa degli altri gradi di giudizio - secondo i magistrati del Tribunale dei Grosseto - lui è uno che non fugge, può darsi dall'Italia, ma tutto al più fugge su uno scoglio mentre molti suoi passeggeri muoiono. Tanto è vero che gli hanno lasciato, di ciò convinti, perfino il passaporto. Ma non solo: lo hanno interdetto dalla carica di comandante di nave per appena 5 anni e, dunque, Schettino potrà andare a sbattare di nuovo contro uno scoglio - il destino cinico e baro, per carità, non voglia - già dal 2020. C'è da rimanere perplessi. Specialmente se si ricorda che, in alcuni casi, la magistratura ha spedito in galera chi aveva rubato la mela da un albero in stato, spesso, di necesità. Ma i giudici del Tribunale di Grosseto, forse, si saranno inteneriti alle lacrime ipocrite scese - come in un classico "reality show" - lungo le gote del povero imputato. E avranno ritenuto non dover infierire su chi aveva spudoratamente dichiarato - sempre in quello "show" - che. quel 13 gennaio 2012 della tragedia, era morto anche lui. Non sarebbe stato bello, certo, colpire un uomo morto.
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Ignazio Marino e Bartolomeo Colleoni

"Via la corona sopra il logo di Roma - la nuova "mattana" del sindaco Ignazio Marino - e, all'interno del logo, via lo storico tradizionale acronimo Spqr".
Per sostituili come? Con un anglosassone "Rome & you" all'interno del logo (più idoneo per il richiamo pubblicitario di un'acqua di colonia) e con cinque palle sopra (due in più di quelle del celebre condottiero Bartolomeo Colleoni). Ma si vuol mettere quante ne aveva lo stemma (e, forse, non solo) il celebre condottiero Bartolomeo Colleoni e quante è giusto ne abbia la Roma del sempre più celebre, per le "mattane", sindaco di Roma?
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Sanremo 1

"Ieri sera - ha titolato l' "Huffington post" - tutti davanti alla tv per guardare la "transgender" Conchita".
Per fortuna, invece, risulta che moltissimi sono andati a dormire per sognare qualcosa di meno inquietante.
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Sanremo 2

"I "Soliti idioti" - al termine della loro esibizione con la canzone "Vita d'inferno" - non hanno resistito a pronunciare quella parola volgare che si riferisce agli attributi maschili e che, invece, avrebbe dovuto essere coperta da uno squillo di trombetta".
Niente di strano: non avrebbero scelto di essere i "Soliti idioti".
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Sanremo 3

"Una serie di ospiti a Roma e a Sanremo - nella puntata di "Sottovoce" che va in onda, ogni sera, dopo il Festival e il Tg della notte - viene invitata, da Gigi Marzullo,  a commentare la serata".
Solo che questa serie di ospiti viene invitata a commentare la serata non dopo che si è conclusa, ma ancor prima che inizi. Non oltre la mezzanotte, insomma, ma tra le 19 e le 19,45. Quando, cioè, non si sa che cosa potrebbe in effetti accadere. Converrebbe, alla Rai, riesumare il suo vecchio "slogan" "Di tutto, di più". Quanto, naturalmente, a mancanza si serietà e di presa per i fondelli dei suoi utenti.
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mercoledì 11 febbraio 2015

Un programma tutto da verificare

"Silvio Berlusconi - alla riunione dei parlamentari di "Forza Italia" convocati questa mattina nell' "Auletta" di Montecitorio - ha detto, in sintesi, quattro cose. Che non potrà più esserci collaborazione con il Governo Renzi, che è tanto amico di Matteo Salvini ma non intende consegnargli le chiavi del centro-destra, che il suo contestatore interno Raffaele Fitto deve fargli sapere entro 15 giorni se intende rimanere o andarsene a fare il "numeretto" come Gianfranco Fini e Angelino Alfano, che, quando l' 8 marzo riacquisterà la sua piena libertà, si dedicherà animo e corpo alla ricostruzione di un nuovo e più forte centro-destra".
Bel programma, per carità, dal suo punto di vista. Ma se invece Matteo Salvini gli voltasse le spalle perché non gli vuole dare le chiavi di casa, se Raffaele Fitto decidesse dei andare a fare il "numeretto" piuttosto che continuare a sopportare Renato Brunetta e Daniela Santanché, se Angelino Alfano continuasse a preferire la poltrona renziana e se Giorgia Meloni dovesse guaardarlo con i suoi occhioni increduli, con chi potrebbe costruire Silvio Berlusconi il suo nuovo e più forte centro-destra? Con la fidanzata Francesca e con il suo barboncino Dudù non sarebbe davvero sufficiente.

Ma saranno postini?

"L'amministratore delegato di "Poste italiane", Francesco Caio - ieri a Palermo - ha annunciato ottomila nuove assunzioni in tutta Italia".
L'augurio è che i nuovi assunti non vengano impiegati nelle ormai svariate attività non istituzionali di "Poste italiane", ma per garantire finalmente, di nuovo, una regolare distribuzione della corrispondenza, delle raccomandate e dei pacchi. E il civile funzionamento degli sportelli. Anche se il Caio, purtroppo, sembra avere ben altre idee per la testa. Tutte affrancate e timbrate, oltretutto, là dove agiscono certi ambienti della politica e dell'economia. E là dove, sì, il postino bussa ancora due volte. E, se necessario, anche di più.
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L'abominevole uomo dei mari

"Il giorno del naufragio della "Costa Concordia" - è scoppiato in lacrime, davanti ai giudici di Grosseto che lo stanno processando, l'ex comandante Francesco Schettino - quel 13 gennaio 2012, sì, sono morto anch'io".
Veramente l'ex comandante Francesco Schettino è tuttora vivo e vegeto perché, invece di aiutare i naufraghi dopo il terribile impatto contro gli scogli del Giglio, se n'è scappato e s'è messo in salvo su una scialuppa. Non gli è stato sufficiente, dunque, avere causato o concausato la morte di 32 persone e il ferimento di tantissime altre: ora non si vergogna neppure di prenderle in giro. Abominevole.
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35 coltellate di dolcezza

"A Silvio Parolisi, il quale era stato condannato a 30 anni per avere ucciso con 35 coltellate la moglie Melania Rea - ha deciso la quarta sezione penale della Corte di Cassazione - dovranno essere riconteggiati gli anni di carcere perché non gli si sarebbe  dovuta riconoscere anche l'aggravante della crudeltà".
Per i magistrati della quarta sezione penale della Corte della Cassazione, evidentemente, infierire con 35 coltellate sul corpo della propria moglie, per ucciderla, va considerato un atto di umanità e di dolcezza.
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martedì 10 febbraio 2015

E' stato il destino cinico e baro

"La difesa dell'ex comandante Francesco Schettino - al processo che si sta celebrando a Grosseto - ha chiesto, per lui, l'assoluzione sia per il reato di abbandono di nave sia per il reato di omicidio e di lesioni colposi".
La tragedia della "Costa Concordia", per la difesa dell'ex comandante, è stata dunque duvuta alla spietatezza di un destino cinico e baro. Che, naturalmente, non può essere trascinato però in un giudizio terreno. O, se pure si fosse potuto trascinare, qualche altra incredibile difesa avrebbe chiesto l'assoluzione anche per lui. Comunque, se non dovessero esserci ritardi, giovedi la sentenza. Si starà a vedere, se Francesco Schettino, dopo avere sbattuto contro gli scogli ed essere scivolato dalla nave prima dei socorsi ai naufraghi, verrà sbattuto e scivolerà in galera per tutti gli anni che invece merita. Oppure - ma chissà perché - avrà avuto ragione lui a restare tranquillo e a sorridere fino ad oggi.
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"Bonus" malus

"Il "bonus bebè" di 80 euro mensili, per ogni famiglia con reddito fino a 25 mila euro cui fosse nato un figlio tra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 - contenuto nella cosiddetta "Legge di stabilità" - è tuttora latitante perché sta continuando a mancare, anche in questo caso, il relativo decreto attuativo".
Già per 50 mila genitori - dati anagrafici alla mano - è ancora, dunque, come è sempre stato: tutto a spese loro. Ma non si fa così. Non si possono fare figure di cacchina anche con i pannolini dei bebè.
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La ripresa del "cucù"

"Alle cifre per niente lusinghiere rese note dall' Ocse e dall'Istat - in questi ultimi giorni - sulla situazione economica italiana nell'immediato e nel prossimo futuro - sembra dovrà aggiungersi, a marzo, una relazione di stirata sufficienza dell'Unione europea. Non solo: una proiezione su quali saranno le pensioni di un lavoratore dipendente e di un lavoratore autonomo, che percepiscono oggi un reddito medio mensile di mille euro e saranno costretti ad accumulare dei buchi retributivi spesso inevitabili, ha dato, rispettivamente, questo risultato: 408 e 341 euro netti (cento in meno, euro più euro meno, della soglia minima, cioè, oggi in vigore)".
Sembra, però, che il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, non abbia il tempo di leggere questi dati. Oppure, chissà, li legge al contrario. Proprio ieri, infatti, ha dichiarato che, invece, la ripresa è dietro l'angolo. Può darsi pure. Solo che questa ripresa, quando lui passa per la via, si affaccia forse da dietro l'angolo, gli fa "cucù" e poi dietro l'angolo riscappa.
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Favoreggiamenti

"Creare "zone rosse" per l'esercizio della prostituzione - ha avvertito il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, in riferimento alla proposta uscita dal Campidoglio - "significherebbe ammettere  che la prostituzione è lecita"... e, nel momento in cui si indicano luoghi a ciò specifici, "significherebbe il suo favoreggiamento"".
Come si regolerà, ora, il Campidoglio? Forse, però, tirerà avanti ugualmente. Negli ultimi anni, infatti, si è registrata, in molti suoi ambienti, una certa aria azzurra e rossa, anche se di diversa natura, di prostituzione e di favoreggiamento. Una più, una meno...
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Un tacco per tutti

""Forza Italia" - ha dichiarato al "Corriere della sera, tra l'altro, il "nuovocentrodestrista" Maurizio Sacconi - deve scegliere se finire sotto il tacco di Salvini".
Secondo Maurizio Sacconi, evidentemente, non è giusto che il "Nuovo Centro Destra", in cui milita, abbia scelto di finire, già da tempo, sotto il tacco di Renzi e "Forza Italia" non abbia ancora deciso se finire sotto quello di Salvini.
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lunedì 9 febbraio 2015

Incredibile giudice a Padova

"Imed Khannoussi - 35 anni, libico, pregiudicato e senza fissa dimora -  stava spacciando droga, a Padova, quando due carabinieri lo hanno colto in flagrante, gli si sono avvicinati, gli hanno intimato di alzare le mani, ma lui le mani le ha messe subito al coltello e li ha feriti neppure troppo leggermente. Di qui l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, tentato omicidio e l'accompagnamento in carcere".
Il mattino dopo, a neppure ventiquattr'ore dal fatto, Imed Khannoussi era però di nuovo già libero. Il giudice che è andato ad interrogarlo, infatti, ha ritenuto  che un tipo così non fosse un tipo pericoloso e meritevole di una qualche pena per l'aggressione ai due carabinieri, lo ha fatto scarcerare e si è limitato a vietargli la dimora nel comune di Padova. Divieto che Imed Khannoussi ha gradito moltissimo perché, oltre ad avere scampato incredibilmente il carcere, è subito partito per nuovi lidi. A continuare a spacciare tranquillamente droga e, ove servisse, ad accoltellare chi volesse impedirglielo. E bravo, dunque, il "giudice liberatore". Del quale - chissà perché - non è stata rivelato il nome, ma che  il Consiglio superiore della magistratura non farebbe male ad identificare. Magari, come suo solito, soltanto per dargli un buffetto di rimprovero sulla guancia.
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Ritorno alla vecchia Curia romana?

"Papa Francesco - giunge notizia da Oltretevere - ha nominato delegato per la catechesi nel "Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione" quell'ex arcivescovo di Limburg il quale, nel 2013, era stato accusato di avere speso cinque milioni e mezzo ( di cui 15 mila euro per una vasca di idromassaggio) nella ristrutturazione della sua residenza, per questo era stato sospeso e, dopo l'inchiesta condotta sul caso, nel marzo 2014 aveva rassegnato le dimissioni. Ma il quale, poi, aveva evitato di essere processato anche per false dichiarazione con il patteggiare una pena pecuniaria di 20 mila euro".
Ora, per l'amor di Dio, va bene un Papa Francesco arrivato dall' "altro mondo" a rivoluzionare gli stantii linguaggi e comportamenti della Curia romana. E, in questa ottica, che sferrerebbe un pugno a chi dovesse offendere la sua mamma, che esorti i cristiani a non figliare come conigli e che definisca scemo chi non vada alla Messa perché stanco. Resta difficile comprendere, tuttavia, come invece sia rimasto invischiato nelle vecchie logiche curiali nel momento in cui, invece di prendere a sante pedate un arcivescovo spendaccione "pro domo sua" e anche bugiardo, lo promuova ad una carica non da poco. La virtù del perdono? Ma, allora, perché per uno e non per tutti? Non è che il Magistero ecclesiastico cominci a non essere uguale per tutti come la Magistratura laica italiana...
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Renzi, Santa Scolastica e San Valentino

"Da domani - confermato dal "premier" Renzi - inizio del dibattito sulle riforme con l'auspicio di chiudere, con un'approvazione, il sabato successivo".
Il "premier" Renzi, prima di fissare quelle date, ha consultato il calendario? Domani, infatti, si celebrerà quella Santa Scolastica che viene invocata per proteggersi dai fulmini (per lui quelli della sua minoranza interna e delle opposizioni sempre più tempestose) e per invocare la pioggia (per lui, oltre a quella dei consensi della maggioranza pd, quella dei "Disponibili" arrivati dalle pur non basse pressioni politiche). Sabato,  invece, si celebrerà quel San Valentino che viene ormai tradizionalmente considerato il protettore degli innamorati (una gran festa, per lui, ove dovesse avere la conferma che, in Parlamento, sempre di più gli vogliono invece un gran bene e gli faranno un bellissino regalo).
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Il "gufo" Ocse

"L'Italia - ha tenuto ad avvertire l'Ocse (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) - è in grave ritardo sulle riforme del fisco, della scuola e delle privatizzazioni e sta alimentando il divario con le  economie degli  altri Stati membri".
"Maremma boia" - si sarà inquietato il "premier" Renzi - adesso ci mancavano anche i "gufi" internazionali.
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Democrazia e risate

"Approvare l' "Italicum" e le riforme così come stanno per venire presentate in Parlamento - ha detto intanto, prendendo la parola al Congresso dei reduci di "Scelta civica", il neofondatore di "Italia unica", Corrado Passera - sarebbe autolesionista... E' a rischio la democrazia".
Lo stesso convincimento espresso, dunque, da Berlusconi. L'augurio è che, di tali convincimenti, non ne arrivino ancora altri. Matteo Renzi, che si è già sbellicato per quello espresso da Silvio, potrebbe morire dalle risate.
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Ed ora Antonio Conte?

"Il commissario tecnico della "nazionale italiana di calcio", Antonio Conte, è stato indagato insieme ad altri 130 tra calciatori, ex calciatori, allenatori ed ex dirigenti - nell'ambito del "calcio scommesse" (lui per frode sportiva nel periodo in cui è stato allenatore del "Siena") - dal procuratore di Cremona, Roberto De Martino".
Che cosa deciderà, ora, la Federazione italiana gioco calcio? Gli mostrerà solo il "cartellino giallo" dell'ammonizione o lo espellerà proprio dal campo? Il presidente Tavecchio, comunque, dovrebbe aggiungere un nuovo capitolo a quel suo nuovo libro "Ti racconto il calcio". Che allora, sì, potrebbe divenire davvero importante, interessante e degno di essere acquistato con denaro pubblico per conoscere certi altri giochi del mondo pallonaro.
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domenica 8 febbraio 2015

"Noblesse non oblige"

"Il "grillino" Luigi De Maio - uno dei vicepresidenti della Camera - ha inteso rimproverare il Governo per avere dirottato, nel decreto cosiddetto "Milleproproghe", nove milioni e 700 mila euro, che erano stati stanziati per la sorveglianza della "Terra dei fuochi", all' "Expo" di Milano... In Campania, a maggio, ci saranno le elezioni. Dite pure a Renzi e ad Alfano di venire a fare campagna elettorale da queste parti. Gli sapremo dare l'accoglienza che meritano: a calci". "Le ultime dichiarazioni di Berlusconi circa una deriva autoritaria che starebbe costruendo Matteo Renzi - ha commentato, da parte sua, il deputato pd Ernesto Carbone - sono allarmanti non per la tenuta delle riforme che non sono a rischio, ma per Berlusconi. Ci auguriamo che la famiglia gli stia vicino in queste ore di evidente disagio". Non solo. "Berlusconi - ha affondato ulteriormente il vicesegretario pd Lorenzo Guerini - dichiara, qualche volta, senza capire il senso delle cose che sta dicendo". E, a conclusione, la cannonata dello stesso "premier" Renzi: "Quello che dice Berlusconi non vale nemmeno una risposta, ma una risata. Sì, quello che dice Berlusconi sulla deriva autoritaria delle riforme fa ridere". Dimenticandosi di avere affermato, soltanto pochi giorni prima,  che lui e il Pd "avrebbero continuato a rispettare Berlusconi e il suo partito come tutti i partiti che ottengono voti dai nostri concittadini: il nostro obiettivo non è parlare male dei nostri avversari, ma lavorare per il bene dell'Italia".
Il Parlamento e il Governo, evidentemente, "noblesse non oblige" sempre più. Sempre più, cioè, non obbliga ad un linguaggio e ad un comportamento corretti e rispettosi nei confronti di chiunque. I Presidenti della Camera e del Senato, come sorpresa nell'uovo della Pasqua che verrà, potrebbero allora far trovare loro  il manuale delle belle maniere del famoso monsignor Giovanni Della Casa.
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Buongiorno, Federica

"Per risolvere la crisi Russia-Ucraina - ha dichiarato, ieri, l'Alto commissario europeo per la politica estera, Federica Mogherini - no ad alternative alla diplomazia"
Buongiorno, dunque, all'Alto commissario Mogherini. La quale, per svegliarsi dal suo lungo sonno in poltrona, ha atteso, evidentemente, che la raggiungesse la possente voce della Cancelliera tedesca la quale, insieme con il Presidente francese, è andata fino a Mosca proprio per convincere tutti a risolvere la crisi diplomaticamente. E ripetere, a pappagallo, la ferma convinzione di frau Merkel. La speranza, però, è che ora il pappagallo commissario, fatta sua la convinzione di frau Merkel, non si rimetta a dormire sulla sua poltrona. Ma prenda un doppio caffé e cominci ad assolvere seriamente al suo ruolo.
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Una invenzione o una pezza?

"Mi vengono attribuite frasi e dichiarazioni nelle quali non mi riconosco - ha reagito, al servizio del cronista politico Francesco Verderami sul "Corriere della sera" di ieri, Denis  Verdidni - Non è stato mai mio costume parlare con i giornalisti, riceverli nel mio ufficio né, tanto meno, distribuire loro i miei appunti personali".
Niente Verdini e Leopardi, dunque, Verdini e il re, Verdini e il pronostico errato. Almeno sui foglietti, ma, probabilmente, nel suo cervello e nel suo cuore. Una curiosità, tuttavia: ma il cronista politico Francesco Verderami del "Corriere della sera" possiede una fantasia così prodigiosa da essersi inventato di sana pianta una descrizione di Denis Verdini da lui totalmente rigettata? Oppure Denis Verdini, pentito, ha cercato di mettere una pezza sui suoi foglietti? Sia come sia, comunque, complimenti a tutti e due e auguri per un' ancor  più brillante carriera. Giornalistica per Francesco Verderami, politica per Denis Verdini.
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107 mila euro della Figc per un libro del presidente Tavecchio

"La Federezione italiana gioco calcio - si è saputo - ha speso 107 mila euro più Iva per acquistare il libro "Ti racconto il calcio" scritto dal nuovo presidente Carlo Tavecchio".
Questo libro del presidente federale Tavecchio dovrebbe essere di un interesse e di una importanza eccezionali, se  la Federazione italiana gioco calcio, in tempi di tagli e di revisione delle spese, deve avere deciso di acquistarne ben ventimila copie. Ora, comunque, sarà il sottosegretario Graziano Del Rio, al quale si è rivolto il deputato pd Federico Gelli, a decidere se il volume del presidenete Figc Tavecchio fosse davvero così interessante ed importante da giustificarne quell'acquisto per 107 mila euro più Iva. E però, povero sottosegretario Del Rio, gli doveva capitare anche questa...
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