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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 24 febbraio 2015

Italica follìa

"Georgiano, specialista in furti negli appartamenti, viene colto in flagrante - qualche giorno fa - e, in quanto pregiudicato in flagranza di reato, socialmente pericoloso e privo di permesso di soggiorno, colpito da un ordine di immediata espulsione". "Ma io ho l' "epatite b" - ha subito giocato la carta il georgiano per cercare di evitare l'espulsione - c'è il rischio che possa trasmetterla agli altri che verranno espulsi, su un aereo, insieme con me".
Carta ben giocata. Infatti, anche se i sanitari della Polizia avevano garantito che sarebbe stato impossibile ogni rischio di contagio, i sanitari del Cie  (il Centro di identificazione ed espulssione) hanno espresso parere contrario e così, alla fine, il pregiudicato "re dei topi d'appaartamento" è stato lasciato incredibilmente libero. Libero, dunque, di continuare a soggiornare in Italia pur senza permesso di soggiorno. E, verosimilmente, di riprendere il suo lavoro di ladro. Chissenefrega, insomma, se gli italiani non sono vaccinati contro l' "epatite b" e non hanno guardie giurate davanti alle porte dei loro appartamenti. E se, dunque, il malfattore georgiano può tranquillamente girare tra di  loro - secondo il Cie - e "alleggerire" le loro case. C'è da chiedersi, increduli e inquieti, fino a qual punto potrebbe arrivare, un giorno, l'italica normativa e burocratica follìa.
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