Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 31 marzo 2009

Gli orrori del "made in China"

"La polizia cinese - è filtrato attraverso le pur strette maglie della censura governativa - ha attrezzato una decina di pullmini come patiboli mobili. Funziona così: per eseguire più velocemente le sentenze di morte sempre più numerose, i pullmini attraversano le varie regioni del Paese, caricano a bordo i condannati e, quando raggiungono il "tutto esaurito", il boia procede all'esecuzione cumulativa. Compiuta l'opera, via in marcia per un nuovo giro e via a nuove rapide esecuzioni di massa".
Il cinismo selvaggio "made in China", dunque, sta dando una nuova drammatica prova di sè. Che ancor più drammatica si rivelerebbe ove - secondo altre notizie di fonte più che seria - i "pullmini della morte" sarebbero stati addirittura attrezzati per l'espianto degli organi. Subito dopo l'esecuzione, cioè, gli organi "buoni" dei condannati sarebbero "trattati" per essere utilizzati nei trapianti. "Trattati" non solo chirurgicamente. Ma anche economicamente. Venduti, insomma, ai migliori offerenti. Cinesi e non cinesi. Con il resto del mondo, lì, a far finta di niente. A cominciare dalle istituzioni deputate a difendere i diritti umani e i diritti civili.

Benedetto XVI e le donne

La figura femminile - ha predicato Benedetto XVI durante il suo recente viaggio in Africa - deve avere pieno spazio nella società civile".
Sante parole. Che più sante si rivelerebbero, tuttavia, se la figura femminile, intanto, cominciasse ad avere pieno spazio nella società ecclesiale di Santa Romana Chiesa.

Ballando con il "reuccio"

"Emanuele Filiberto di Savoia - si sono eccitati tutti i periodici "gossip" - ha vinto "Ballando con le stelle" e, dunque, come non definirlo il "reuccio ballerino"?
Certo, ci mancherebbe, come non definirlo così? Gloria a lui, allora, e alla sempre più sciancata Casa Savoia. Da quell'Umberto secondo "reuccio di maggio" nel 1946 a questo Emanuele Filiberto "reuccio ballerino" nel 2009. Oh quanti bei reucci, madama Dorè...

sabato 21 marzo 2009

Come salvarsi dall'Aids

"Ratzinger ha ragione - ha dichiarato il professor Umberto Tirelli, esperto di Aids - la salvezza non verrà dai preservativi".
Potrebbe anche darsi. La speranza è che possa venire, allora, dalle astinenze di una santa generazione prossima ventura di Rosy Bindi e di Roberto Formigoni. O dalle parcelle di 400 euro ciascuna del professor Umberto Tirelli.

venerdì 20 marzo 2009

Il Luigi che non "c'azzecca"

"Antonio Di Pietro - hanno dato notizia i giornali - candiderà nella sua lista, per le prossime elezioni europee, quel magistrato Luigi De Magistris appena indagato, da alcuni suoi colleghi, per abuso d'ufficio".
Ma il Tonino tutto d'un pezzo non ha sempre proclamato, ancorché in dipietrese, che la sua "Italia dei valori" non avrebbe mai candidato non solo condannati, ma perfino indagati? Certo. Allora però, dopo quel suo fiero proclama, che "c'azzecca" il magistrato indagato Luigi De Magistris?

Le facce di Josef

"Accetto il verdetto - ha mormorato Josef Fritzl, l'uomo condannato all'ergastolo in Austria per avere tenuto segregata in cantina la figlia Elizabeth ed avere abusato di lei per ventiquattro anni facendole generare sette bambini - e, dunque, non farò appello".
Ok. Josef ha indubbiamente indossato, per un quarto di secolo, la faccia cattiva di mostro. Ma almeno, ora, ha avuto la bontà di non indossare una spudorata faccia di culo.

Alt alle corna universitarie

"Il corso di "Scienza dei trofei", che studia le corna degli animali nell'ambito del corso di laurea in "Scienze faunistiche" all'Università di Firenze - si mormora nell' "entourage" del ministro della Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini - sarà fra quelli che verranno cancellati".
Cancellazione, secondo la gente normale, più che giusta ed opportuna in un quadro di risparmi seri e di serie redistribuzioni. Anche se non mancherà certamente qualche animalista animale il quale non mancherà di indignarsi perché il non poter più studiare la sottile differenza tra le corna di un bue e le corna di un cervo potrebbe essere un duro colpo non solo per la cultura faunistica, ma addirittura per la cultura in generale.

lunedì 16 marzo 2009

La tessera del buonumore

"Avere in tasca la tessera del Pd che ora ha preso anche Romano Prodi - ha detto il ministro ombra Pierluigi Bersani - mi mette di buonumore"
Nel senso che gli viene da ridere?

Savoia contro Savoia

"Il titolo di principe di Piemonte - ha rivendicato Amedeo d'Aosta - spetta a mio nipote Umberto". "No - ha reagito Emanuele Filiberto - quel titolo è già mio".
La lite fra i due rami di Casa Savoia, secondo voci bene informate, starebbe assumendo toni molto accesi. Ma, in verità, anche molto ridicoli. Perché va bene che il titolo di principe di Piemonte è il passaporto per il trono reale, ma Amedeo d'Aosta ed Emanuele Filiberto farebbero bene a ricordare che il regno d'Italia è finito con la fine della seconda guerra mondiale e con la nascita della Repubblica. E, dunque, farebbero bene a non accapigliarsi con furore reale per una evenienza completamente astratta. Occupandosi, con più profitto, l'uno a imbottigliare vini in Toscana, l'altro a ballare sotto le stelle in tv.

Madonna-operaio 37 mila a zero

"Voglio regalare alla cantante Madonna - si è fatto intervistare l'industrialotto di Santa Croce sull'Arno Fabrizio Masoni - una sua foto da me acquistata per 37 mila euro ad un'asta di Parigi e nella quale lei compare completamente nuda".
Sembra che un sindacalista gli abbia fatto notare che, con quei 37 mila euro, avrebbe potuto invece fronteggiare l'assunzione di un operaio. Giusta notazione. Solo che il sindacalista non ha evidentemente considerato il lato vanesio dell'industrialotto di Santa Croce sull'Arno. Al quale, se avesse destinato i 37 mila euro all'assunzione di un operaio, nessun giornale avrebbe dedicato neppure una riga. Ma al quale, avendoli invece destinati all'acquisto di una foto di Madonna desnuda, "Il Giornale" ha dedicato una pagina intera.

martedì 10 marzo 2009

Al centro del Governo

"Le donne - ha assicurato il Ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna - sono al centro dei pensieri di questo Governo".
Specialmente - com'è noto - al centro dei pensieri del premier.

venerdì 6 marzo 2009

José Mourinho retrocesso al quarto posto

"Dio - ha sentenziato modestamente Josè Mourinho, allenatore della squadra calcistica "Inter" - e, dopo di lui, io".
Josè Mourinho saprà pure leggere alla perfezione gli schemi tattici pedatori, ma non sa leggere - o non legge affatto - gli schemi mentali di certi nostri politici puntualmente amplificati dai giornali. Con la sua modesta sentenza, infatti, ha gravemente dimostrato di non conoscere che nella scala gerarchica dei valori universali - secondo il premier Silvio Berlusconi - il primo in classifica è proprio il Silvio, secondo è Napoleone e soltanto terzo viene Dio. Per cui, a conti fatti, Josè Mourinho, che pensava di occupare orgogliosamente il secondo posto dietro Dio, in realtà è appena quarto. Ma si consoli: in "Champion's cup" - come sanno gli sportivi - vanno a competerci in quattro. Quindi, se riuscisse a non farsi superare anche da Casini e D'Alema, potrebbe starci ancora dentro.

Tonino dei valori

"Antonio Di Pietro - ha deciso l'Ordine nazionale degli avvocati - va sospeso tre mesi per illecito deontologico".
Bene. Un altro valore acquisito da aggiungere ai tanti altri già acquisiti dalla sua "Italia dei valori".

giovedì 5 marzo 2009

Dietro le sbarre del garage

"Francesco G., anni 57, calabrese - hanno dato notizia i giornali - ha investito la moglie con l'auto, quando si è accorto che era ancora viva ha ingranato la retromarcia per investirla di nuovo, è stato arrestato per tentato omicidio, ma il giudice per le indagini preliminari, invece di spedirlo in galera, gli ha concesso gli arresti domiciliari".
Da scontarsi, magari, in garage.

Franceschini sì, Franceschini no

"Garantite un assegno a tutti i disoccupati - ha chiesto con forza il segretario reggente del Pd, Dario Franceschini, al premier Silvio Berlusconi - e coprite la spesa con i soldi da strappare agli evasori fiscali"
Richiesta francamente giusta e seria. Ma, poiché i disoccupati e gli evasori fiscali - purtroppo - esistono in Italia da sempre, viene spontaneo domandarsi: "Per quali motivi Dario Franceschini non ha rivolto con forza la stessa richiesta francamente giusta e seria anche ai premier di sinistra che, negli anni passati, si sono succeduti a Palazzo Chigi? Lui, di formazione cattolica, dovrebbe tra l'altro ricordare un severo monito di Gesù di Nazareth e, cioè, "chi è senza peccato scagli la prima pietra". E dunque, a meno che non gradisca apparire ed essere un catto-fariseo, farebbe bene a riconoscere i suoi peccati - e a pentirsene - prima di tirare anche un piccolo sasso ad altri. I quali altri, comunque, non è che possano esimersi dall'intraprendere finalmente una vera battaglia contro gli evasori fiscali solo perché l'attuale segretario reggente del Pd se ne esce con giuste richieste soltanto quando fa comodo a lui e al suo partito.


Questioni di verginità

"Ciro Borriello - si continua a leggere in vistose pubblicità su molti quotidiani locali - è un chirurgo specializzato nella ricostruzione della verginità femminile".
Una specializzazione, per carità, lecita. Solo che il dottor Borriello è anche un politico militante. E' un politico al quale, fino a ieri, è piaciuto avere rapporti prima con Forza Italia, poi con l'Udeur, poi ancora con l'Italia dei valori e al quale, oggi, sta piacendo azzardare audaci "avances" con il Partito della libertà. Per cui una sacrosanta curiosità: il dottor "Borriello degli imeni" si è però ricostruito ogni volta la sua verginità politica oppure non si è nemmeno curato di salvare la faccia?

domenica 1 marzo 2009

Fatti e misfatti di Febbraio


Eluana nella bara, loro a brindare

“Eluana, morta lunedi 9 febbraio, era ancora lì, nella camera ardente, quando mercoledi sera – è trapelato tra le strette maglie del segreto mediatico – l’avvocato della famiglia Englaro, Giuseppe Campeis, ha organizzato una cena per ringraziare i giornalisti mostratisi “vicini e collaborativi” nella triste vicenda”.
Neppure, dunque, uno spuntino, un aperitivo così. No: una cena con tutte le regole, protrattasi fino a tarda notte, per poco non a ridosso dei funerali di Eluana da celebrarsi il giorno dopo. Una cena, per la precisione, a base di orzotto con fagioli, cjarson, lombata di cervo e, naturalmente, spumante con cui brindare. Una cena cinica, irriguardosa, ma accettata e gradita. Anche se, infischiandosi questa volta del tanto sbandierato diritto-dovere di riportare tutti i fatti e tutta la verità, i giornalisti commensali non ne hanno scritto una riga. Prosit. E l’eterno riposo alla povera Eluana.

Moniti santi, ma parziali
“Ai più deboli – ha ammonito il Presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco – non si possono togliere cibo e acqua”.
Lui, il cardinale Bagnasco, ha lanciato questo monito in riferimento alla “vicenda Eluana”. E ognuno, secondo coscienza, può naturalmente assentire o dissentire. C’è chi, però, avrebbe piacere di sentire un simile monito anche in riferimento a quanti tolgono giorno dopo giorno, cinicamente e sistematicamenete, cibo e acqua – ad esempio – a decine e decine di migliaia di innocenti bambini africani.

Cavalli e somari
“Silvio Berlusconi – ha scritto Massimo Giannini, vicedirettore di “Repubblica” – può anche candidare il suo cavallo, come fece Catilina”.
Catilina? Ahi, ahi, ahi dottor Giannini: a candidare il suo cavallo non fu il pur “chiacchierato” patrizio Catilina, ma lo “strambo” imperatore Caligola. Caligola, dottor Giannini. Con la speranza che a nessuno venga in mente oggi, dopo quasi duemila anni, di candidare un suo somaro.

Se anche la Giustizia viene stuprata
“Alexandru Loyos Iszoika – aveva sentenziato, il 18 luglio scorso, il giudice onorario del Tribunale di Bologna Mariangela Gentile – nonostante i suoi tre precedenti arresti e le due condanne già a suo carico, non va espulso… Non va espulso perché i fatti a lui addebitati non appaiono sufficienti a integrare l’ipotesi della minaccia concreta, effettiva e grave ai diritti fondamentali della persona e dell’incolumità pubblica”.
Alexandru Loyos Iszoika, così, è rimasto tranquillamente a delinquere in Italia e, il giorno di San Valentino, ha addirittura pensato bene di festeggiare stuprando una ragazzina di 15 anni e picchiando il suo fidanzatino nel parco romano della Caffarella. E, dunque, alla faccia della sua “non minaccia concreta, effettiva e grave ai diritti fondamentali della persona e dell’incolumità pubblica. E, anche, alla faccia esterrefatta di tutto il popolo italiano il quale – di fronte alle terribili conseguenze di quella sentenza del giudice onorario Mariangela Gentile – si è dovuto sentire dire, dal presidente del Tribunale di Bologna Francesco Scutellari, che tutti i magistrati del suo distretto si sarebbero comportati allo stesso modo. Tutto ok, dunque, tutto normale. Tutto giusto, tutto ineccepibile, tutto condivisibile. Ma, se il “benemerito delinquente” Alexandru Loyos Iszoika avesse stuprato una delle loro figlie?

Michele uno e due
“Michele Emiliano, che si ripresenterà alle prossime amministrative per la carica di sindaco di Bari – è giunta notizia dalle Puglie - ha deciso di inserire, nella sua lista elettorale, anche Alberto Savarese”.
Savarese – mormorerebbe tra sé don Abbondio – chi era costui? Ecco, appunto, chi era costui? Era, nientemeno, uno che fu arrestato, poi scarcerato, ma tuttora in attesa di giudizio per associazione mafiosa, concorso in tentato omicidio e detenzione illegale di armi. Non solo. Uno per il quale, circa otto anni fa, proprio l’allora magistrato ed oggi riaspirante sindaco Michele Emiliano aveva chiesto l’arresto. Due, a questo punto, le circostanze – eufemisticamente parlando – strane. La prima: Michele Emiliano, circa otto anni fa, aveva chiesto ad Alberto Savarese di entrare nella lista dei detenuti in attesa di giudizio e oggi, invece, gli chiede di entrare nella sua lista elettorale. La seconda: la lista elettorale di Michele si chiama “I moderati per Emiliano” e allora, come direbbe Tonino da Montenero di Bisaccia, “che c’azzecca” uno come il Savarese in una lista cosiddetta?

Antonio e Marya
“La Procura della Repubblica di Roma – è stata data orgogliosa notizia – ha esaminato immediatamente la denuncia presentata contro Antonio Di Pietro per oltraggio al Capo dello Stato e solo dopo tredici giorni ha deciso per l’archiviazione”.
Complimenti. Complimenti vivissimi alla Procura della Repubblica di Roma per la sua inusitata velocità di giudizio. E ad Antonio Di Pietro per il suo negato reato di oltraggio. Nessun complimento, invece, a quel giudice per le indagini preliminari che ha sul tavolo, dal luglio dello scorso anno, il fascicolo che vede protagonista Marya, una ragazza gettata dal sesto piano durante un tentativo di stupro, rimasta due mesi in coma, ora costretta in carrozzella e da cinque mesi nel terrore di essere di nuovo aggredita. Sì, perché l’affaccendato giudice per le indagini preliminari non ha trovato, fino ad oggi, il tempo di sentire Marya, farsi ufficializzare quanto le è capitato. E, dunque, il tempo di rinviare a giudizio i protagonisti di quel terribile episodio. I quali, naturalmente, continuano a trascorrere le loro giornate in tutta libertà e in tutta tranquillità. Nel dubbio, magari, se approfittare per squagliarsela all’estero o per dare una “meritata” lezione alla poveretta che ha osato denunciarli. Nelle aule giudiziarie, intanto, continua a campeggiare il motto “La legge è uguale per tutti”.

Il chi è del farabutto
“E’ un farabutto – si è indignato l’ondivago Clemente Mastella – chi va dicendo che la mia candidatura alle europee nella lista del Partito della libertà è la ricompensa di Berlusconi per il mio contributo alla caduta del Governo Prodi”. “Il fatto che ci si allei con Mastella – ha però esternato il coordinatore di Alleanza nazionale, Ignazio La Russa – è un debito di riconoscenza nei suoi confronti”.
Ma allora, secondo l’ondivago Clemente Mastella, Ignazio La Russa sarebbe un farabutto?

Senza Dio, senza Codici, senza vergogna
“Ora mi chiedo – ha scritto all’Italia, dall’ospitale Brasile, l’ex terrorista Cesare Battisti – se non sia giunta l’ora del perdono cristiano”.
Per la Chiesa cattolica, il cui perdonare è uno dei precetti basilari, può darsi che l’ora sia giunta. E qualche eminenza potrebbe anche, uno di questi giorni, confermarlo. Ma per tutti gli altri? Soprattutto per i parenti delle vittime di quel terrorismo di cui Cesare Battisti è stato uno dei protagonisti? Forse Cesare Battisti sarebbe stato più credibile – e più meritevole – se, prima di chiedere questo perdono cristiano, avesse mostrato un suo cristiano pentimento. Ritirandosi, magari, dentro una grotta del Mato Grosso e non frequentando certi scintillanti salotti di Rio. Con una pelle di iena addosso e non con lussuosi vestiti “casual”. Vivendo di erbe e di vermi e non di succulenti desinari un po’ ovunque. Circondandosi di poveri diseredati e non di ricchi “radical chic”. Meditando sull’inusitato Vangelo e non sui soliti testi rivoluzionari. E, meglio ancora, con un cilicio di spine, il cui male gli ricordasse sempre il tanto male fatto agli altri. Anche se, fino ad oggi, impunemente. E domani chissà.

Non c’è più religione
“A Warrington Bank Quai – hanno pubblicato le gazzette inglesi – chi si baciasse alla stazione sarebbe punibile con una multa”.
Incredibile. Sarebbe – con tutto il rispetto – come se, nell’entrare in chiesa, uno fosse multato per farsi il segno della croce.

Rosy la strana
“Se fossi uomo – ha confessato la catto-comunista Rosy Bindi – mi sarei già fatta prete”.
Legittima, allora, una domanda: essendo invece una donna, perché non si è già fatta suora?

Madre Valeria dei Parioli
“Vorrei essere – ha confidato in una intervista la “showgirl” Valeria Marini – come madre Teresa di Calcutta”.
E chi glielo impedisce? Dipende soltanto da lei.

A chi Dante? A noi
“Allenza nazionale – si è saputo – ha stilato l’elenco dei suoi “padri spirituali” e, fra questi, ha inserito anche Dante Alighieri”.
Tradizionale audacia e sprezzo del pericolo. Perché, eventualmente non gradendo, l’irascibile Alighieri – Divina commedia o non Divina commedia – potrebbe mandarla, dritta dritta, all’inferno.

Il bravo Antonio
“Cerco – ha annunciato Antonio Licosi, il poco famoso “Mister prezzi” – una nuova esperienza”.
Bravo. Bravo e responsabile, visto che nella sua vecchia esperienza non è riuscito a farci risparmiare neppure un euro. Anzi.

Marrazzo a San Valentino
“Il Governatore del Lazio, Piero Marrazzo – hanno denunciato i sindacati – ha speso 72 mila euro per festeggiare San Valentino in una manifestazione all’Auditorium di via della Conciliazione”.
Non risulta che abbia speso neppure un euro, invece, per festeggiare almeno San Valentino – nelle da lui sempre più risicate strutture sanitarie della regione – con i malati e con i ricoverati sempre più tartassati, oltretutto, dai suoi “tickets”.

Se manca il requisito
“Scrive belle canzoni d’amore e in arte si chiama Dente – hanno rivelato le cronache – ma non è stato accettato al “Festival di Sanremo”.
Normale: il nome d’arte Dente sarebbe pure andato bene. Il fatto che lo ha danneggiato è che non fosse un Dente canino. Nel senso di Dente cantante canino.