"Dio - ha sentenziato modestamente Josè Mourinho, allenatore della squadra calcistica "Inter" - e, dopo di lui, io".
Josè Mourinho saprà pure leggere alla perfezione gli schemi tattici pedatori, ma non sa leggere - o non legge affatto - gli schemi mentali di certi nostri politici puntualmente amplificati dai giornali. Con la sua modesta sentenza, infatti, ha gravemente dimostrato di non conoscere che nella scala gerarchica dei valori universali - secondo il premier Silvio Berlusconi - il primo in classifica è proprio il Silvio, secondo è Napoleone e soltanto terzo viene Dio. Per cui, a conti fatti, Josè Mourinho, che pensava di occupare orgogliosamente il secondo posto dietro Dio, in realtà è appena quarto. Ma si consoli: in "Champion's cup" - come sanno gli sportivi - vanno a competerci in quattro. Quindi, se riuscisse a non farsi superare anche da Casini e D'Alema, potrebbe starci ancora dentro.
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