Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 29 dicembre 2013

Il nuovo affondo di Matteo

"Con Letta e con Alfano - ha ulteriormente "affondato" il neosegretario pd, Matteo Renzi - non ho niente in comune".
Con Alfano, certo, si capisce benissimo. Ma con Letta, almeno per ora, dovrebbe avere in comune l'apppartenenza allo stesso partito.
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Casini e gli gnocchi

"La nuova politica inizierebbe con un rimpasto? - ha ironizzato Pierferdinando Casini - Mi viene da ridere".
"Ridi, ridi - è subito arrivato, però, un refolo da Firenze - ridi, ridi che Renzi ha fatto gli gnocchi".
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Beppe e l'onta

"Nello stesso tempo in cui il Capo dello Stato invierà il suo messaggio di Capodanno agli italiani - ha confermato Beppe Grillo - io ne invierò uno mio".
Da Silvio Berlusconi l'unto del Signore a Beppe Grillo l'onta della Repubblica.
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Dudù e il Capodanno

"Il mio appello - è apparso sul profilo facebook "Forza Dudù" - è per un Capodanno senza "botti"".
In attesa che i giudici decidano come Silvio Berlusconi debba scontare la sua condanna, il suo cagnolino Dudù ha già scelto di dedicarsi ai servizi sociali.
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sabato 28 dicembre 2013

La presa in giro delle "auto di servizio"

"Abbiamo tagliato - è stato trionfalmente annunciato dal Governo - le auto di servizio".
Ad un recentissimo rilevamento, però, è risultato che queste "auto di servizio" sono diminuite, su un totale di 7.162, di appena 658. Appurato che i tagli non vogliono essere fatti in modo serio, però, che almeno gli italiani non vengano trionfalmente presi per i fondelli.
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Troppi prefetti? Nominiamone altri

"I prefetti - era stato ricordato anche poco tempo fa - sono 80 in più di quanti dovrebbero essere".
Sono stati tagliati, opportunamente, nel quadro dei risparmi da raggiungere nella Pubblica amministrazione? Illusione. Proprio in questi giorni, invece, ne sono stati nominati altri 22 nuovi. Cosicché, ora, si hanno 105 Prefetture, ma 207 prefetti. Piacerebbe sapere come trascorreranno le  giornate, nei loro uffici, questi 102 prefetti non necessari. Alla faccia, comunque, della "spending review". E dei contribuenti sempre più basiti e indignati.
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Non è solo questione di contagiri

"L'Italia, con le sue difficoltà  e le sue grandi potenzialità, non può permettersi questo Governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un "rimpasto": o si cambia o si muore".
Silvio Berlusconi, Daniela Santanché, Renato Brunetta, Matteo Salvini, Beppe Grillo? Troppo scontato. Un po' meno scontato perché quelle picconate al Governo Letta sono arrivate da quel Davide Faraone il quale è uno degli uomini-chiave del neosegretario pd Matteo Renzi. E il quale, tanto per essere chiaro fino in fondo, ha finito di picconare avvertendo che,"eletto Matteo Renzi, si azzera il contagiri e si riparte". E, per non farsi mancare nulla, ha spiattellato un impietoso elenco di quelli che sarebbero stati, specialmente in questo ultimo periodo, gli errori dell'Esecutivo in carica. Ma allora? Allora Matteo Renzi baci e abbracci ad Enrico Letta e poi manda uno dei suoi uomini più rappresentativi a pugnalarlo alle spalle? Inquietante come annunciata ripartenza. Anche perché Davide Faraone, dopo avere elencato gli errori di percorso del Governo Letta, non ha elencato, altrettanto precisamente, quali dovrebbero essere i cavalli-motore e il carburante per ripartire. E, una volta riavviato il contagiri, i traguardi da tagliare. Poco serio, forse, per una rinnovata "Mille miglia" governativa.
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venerdì 27 dicembre 2013

La farsa dei rimborsi

"La Giustizia lumaca - ultima rilevazione - ha fatto lievitare a 340 milioni di euro, per ora,  i risarcimenti dovuti alle vittime del suo lento procedere".
Pagheranno i giudici i quali hanno proceduto, specialmente nel civile, così "lento pede"? Naturalmente no perché i giudici italiani è ancora scritto che non debbano rispondere di nulla e, quindi, neppure quando potrebbero esaurire un procedimento in tempi ragionevoli. A pagare è ancora scritto debba essere lo Stato, ma - ecco il punto - anche lo Stato è lumaca perché lascia passare anni e anni prima di sdebitarsi con questi risarcimenti. E sempre peggio andrà perché, mentre ai 340 milioni di oggi se ne aggiungeranno chissà quanti altri - dato che la Giustizia non sta mostrando alcuna intenzione di accelerare il suo passo - lo Stato ha previsto per i risarcimenti da "lento pede" processuale, nel prossimo anno, appena 50 milioni. Molte vittime in attesa sono già morte. E altre, putroppo, moriranno. Pace all'anima loro.E ai rimborsi dello Stato.
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Ma quelle opere d'arte rubate, signora Merkel?

"Nel 1998 - ha ricordato il giornalista Danilo Taino - la Germania ha firmato quei "Washington Principles" che regolano le modalità di restituzione delle numerose e pregevoli opere d'arte trafugate dai nazisti e che però, dopo quindici anni, non ha ancora convertiti in legge per renderli esecutivi".
Dice: ma la Germania, nel 2003, ha istituito la cosiddetta "Limbach Kommission" per verificare i diritti di proprietà di quelle opere d'arte e per gestirne una sicura restituzione. E' vero. Ma, in dieci anni, questa altisonante "Kommission" ha preso in considerazione appena sette casi. La signora Angela Merkel, però, non farebbe male ad intervenire.  Per una questione di giustizia e di moralità. Ma, anche, per evitare che qualcuno possa magari ipotizzare il tentativo di non voler restituire mai quanto rubato dai nazisti. Che qualcuno, insomma, possa addirittura pensare ad una Germania ladra, O, perlomeno, ricettatrice.
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Sicurezza, spionaggio e privacy

"Per i sistemi di sicurezza e di spionaggio - è stato calcolato - nel 2013 sono stati spesi 67 miliardi di dollari, ma - è la stima - nel 2018 se ne spenderanno 140".
Ma un cent per la privacy no?
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Il dubbio Borbora Bobulova

"Nelle scuole italiane le ragazze hanno l'abitudine di girare con le gonne fino allo "slip" - non ha smentito l'attrice Borbora Bobulova una sua schiaffeggiante intervista rilasciata un mese fa - a Roma incontro tre stronzi al giorno, le donne italiane hanno quale unico modello le "veline" e da voi, dietro l'apparente democrazia, si nasconde una giungla senza etica".
Barbora Bobulova, quindi, continua a pensarla proprio così. Ma, seppure qualcosa di vero ci sia nella sua intervista, sembra legittimo chiederle se lei preferisca vivere e lavorare in Italia perché nella sua Slovacchia sarebbe peggio e, cioè, le ragazze avrebbero l'abitudine di girare senza neppure lo "slip", a Bratislava gli stronzi si incontrerebbero ad ogni passo, le donne slovacche avrebbero quale modello lei e nella Regione di Banskà, ad esempio, sarebbero così autenticamente democratici da eleggerne a capo quel Marian Kotlebor, detto il "piccolo fuhrer", il quale sta organizzando sia una "milizia anti rom" sia un movimento per l'espulsione di tutti gli ebrei ed è un fervente sostenitore di una Slovacchia fascista. Oppure tutto questo non è e a Borbora Bobulova piace sputare soltanto sul piatto dove mangia.
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giovedì 26 dicembre 2013

Italia-Gran Bretagna 2 a 0

"Prendiamo il Ministero delle Politiche agricole - si è messo a confrontare il professor Stefano Perotti dell'Università Bocconi - il capo di Gabinetto percepisce in Gran Bretagna 191.648 euro, in Italia 274.647 e, cioè, 83 mila euro in più".
Un'eccezione? Macché. Al Ministero degli Esteri - ha continuato a confrontare, implacabile, il professor Perotti - il segretario generale percepisce in Gran Bretagna 261.338 euro, in Italia 301.320 e, cioè, 40 mila euro in più. Al Ministero dell'Economia ognuno dei quattro direttori generali percepisce  in Gran Bretagna 153.898 euro, in Italia 288.986 e, cioè, 135 mila euro in più. Al Ministero della Salute il direttore di dipartimento percepisce in Gran Bretagna 191.648 euro, in Italia 293.364 e, cioè, 102 mila euro in più. Ma, forse, il costo della vita è più alto in Italia che in Gran Bretagna? Addirittura il contrario. Allora, però, gli alti dirigenti italiani vengono retribuiti con stipendi più alti perché, altrimenti, verrebbero sottratti dai privati alla pubblica amministrazione? Nemmeno mentre, invece, è proprio in Gran Bretagna che lo Stato tiene ad un certo livello gli stipendi dei suoi alti dìrigenti perché non gli vengano sottratti dalla City londinese. Perciò? Perciò è la casta, bellezza. Perché non solo in quelli esemplificati, ma anche in tutti gli altri Ministeri esiste questa clamorosa differenza tra Gran Bretagna e Italia. E perché l'apice  della casta è ben saldo proprio in quella Corte Costituzionale la quale, quando si è provato a dare un giusto taglio agli "stipendi d'oro" italiani, ha guardato le proprie buste-paga, si è accorta che sarebbero state tagliate anche quelle e, molto sbrigativamente, ha sentenziato che ogni simile alleggerimento sarebbe stato incostiutiuzionale. Con tanti saluti alla "spending review" a picchiare sodo sulla povera gente.
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"Chista è a zita"

"Prendiamo Cortina, in provincia di Belluno - si è messo invece a confrontare il settimanale "Panorama" - lì i consiglieri comunali, con una popolazione residente di 6.075 abitanti, sono dieci, ma a Roccafiorita, in provincia di Messina, i consiglieri comunali, con un a popolazione residente di 226 abitanti, sono dodici. Non solo: nell'Isola di Ponza, in provincia di Larina, con una popolazione residente di 3.374 abitanti, il sindaco è uno con sei consiglieri comunali, ma nell'Isola di Salina, sempre in provincia di Messina, con una popolazione residente di 2.250 abitanti, i sindaci sono tre con trentasei consiglieri comunali".
Il che avrebbe potuto anche essere, se i Comuni di Roccafiorita e di Salina avessero avuto i bilanci in attivo. Li hanno , invece, in grave passivo come in grave passivo li ha - come noto - la Regione Sicilia. "Sicilia felix"? Per gli amministratori pubblici sicuramente sì. Ma per i cittadini siciliani "Chista è a zita, chi a voli sa marita". E cioè, tradotto alla lettera da un efficace dialetto siciliano, "Questa è la fidanzata, chi la vuole la sposi". Per significare, in sostanza, se ti va bene è così altrimenti arrangiati e subisci. E, dunque, "Sicilia infelix". Da gabbati e impotenti.
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Caro poste

"Progressivamente, entro il 2016 - ha deciso l'Agcom (l'Autorità per la garanzia delle comunicazioni) - per spedire una lettera il francobollo passerà da 70 a 95 centesimi e per spedire una raccomandata il costo aumeterà da 3 euro e 60 centesimi a 5 euro e 40 centesimi".
Troverà così Poste italiane i 75 milioni che ivestirà in "Alitalia" invece che in un doveroso miglioramento dei suoi servizi già cari?
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"Allarme turchi" nel Pd

Il pd Matteo Orfini e i suoi "gìovani turchi" - lo hanno reso noto per Natale - non sono d'accordo né con il "premier " Enrico Letta, perché il taglio del cuneo fiscale previsto dal Governo è del tutto irrisorio, né con il neosegretario Matteo Renzi, perché quella maggiore flessibilità sul lavoro da lui auspicata non è tra le priorità da perseguire".
Allarmi, allarmi! La campa na sona... i turchi so' sbarcati alla marina.
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martedì 24 dicembre 2013

Niente più cavoli a merenda

"Il Governo - ha informato il Ministro dei Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini - ha deciso di ritirare il cosiddetto "Decreto Salva Roma"".
Pare certo che il consiglio di ritirarlo sia arrivato dal Capo dello Stato il quale non si sarebbe sentito di firmarlo in quanto, oltre a Roma, avrebbe salvato altre mille cose che, con Roma, entravano come i cavoli a merenda. Quanto deciso per Roma, comunque, verrà ripreso in un decreto cosiddetto "milleproroghe" che verrà perfezionato il 27 prossimo. Roma sarà quindi salvata e, però, in modo più serio. Ma, grazie all'intervento del Capo dello Stato, salverà anche la faccia il Governo dei cavoli a merenda.
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Quel vergognoso "do ut des"

"Affittando i miei immobili alla Camera - ha confermato, al "Fatto quotidiano", l'imprenditore Sergio Scarpellini - ho già incassato 369 milioni". "Ma - ha poi confessato - negli ultimi anni ho finanziato, con circa 650 mila euro, partiti di destra, di centro e di sinistra. Durante le campagne elettorali vengono qui bianchi, rossi e verdi e noi un contributo lo diamo sempre a tutti".
Brava Camera, bravi partiti, bravo imprenditore Sergio Scarpellini. Ma nulla di nuovo. Quando Governo, maggioranza e molti spezzoni della minoranza hanno infatti cercato furbescamente di impedire il proseguimento della vergogna degli "affitti d'oro", tutti avevano già capito che dovesse esserci un sicuro "do ut des" partiti-imprenditore Scarpellini. Ora, comunque, si è detto che anche questo alt agli "affitti d'oro" verrà sancito nel cosiddetto "milleproroghe". C'è da augurarselo. E, però, resta un fatto molto grave: se non se ne fossero preoccupati i "grillini" in Parlamento e non fosse scoppiato lo scandalo, la vergogna sarebbe andata avanti ancora per chissà quanto. Con l'imprenditore Scarpellini a continuare ad intascare milioni e tutti i partiti a continuare a passare, ad ogni campagna elettorale, per riscuotere la mancia. Con in tasca, magari, le solite accuse contro i sistemi della vituperata Prima Repubblica.
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Adesso la colpa sarà di Plutone e di Saturno?

"Nel 2014 - ha anticipato i suoi colleghi l'astrologa Maddalena Magliano - Plutone in Capricorno porterà ribellioni e rivolte in tutti i settori e Saturno in Ariete un quindicennio di crisi".
Ma sicuro che ribellioni, rivolte e quindicennio di crisi saranno da imputare a quei poveri Plutone e Saturno, i quali stanno muovendosi nell'universo cielo secondo i loro normali percorsi, e non a certi poveri incapaci o imbelli, i quali stanno muovendosi nei cieli della politica e dell'economia secondo percorsi folli?
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Fabrizio Plutone e Angelino Capricorno

"Angelino - è stata una telefonata, con testimoni, di Fabrizio Cicchitto ad Alfano - sono qui alla Camera a fare il minchione (ma lui ha detto molto peggio) tra altri minchioni... Qui sta crollando tutto: il Governo e non solo... E, soprattutto con noi, sono tutti arrabbiati (ma lui non ha detto arrabbiati): la Confindustria, i sindacati, la gente... E io me ne fotto dei "finanziamenti-marchetta". Anche perché quelli del Pd li hanno fatti solo per loro".
Incredibile per uno tradizionalmente tranquillo e misurato come Fabrizio Cicchitto. Più incredibile, però, è che Angelino non si sia precipitato dai "suoi" per rassicurarli e confortarli, ma non sia riuscito a scollarsi dalla poltrona nemmeno in questo frangente. Che cos'è? Un primo influsso di Plutone Fabrizio in Angelino Alfano?
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lunedì 23 dicembre 2013

Appropriazione indebita di meriti

"Gli italiani - si è assunto il merito, nella conferenza-stampa di fine anno, il "premier" Enrico Letta - alla fine non hanno pagato l'Imu".
Beh, calma con i meriti. I proprietari delle seconde case, infatti, lo hanno pagato eccome. E molti proprietari della prima casa lo pagheranno, anche se con lo sconto, entro il 24 gennaio prossimo. O no?
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Kelid versus Cecilia

"Basta piangere e condannare - il rimprovero mosso al Ministro per l'Integrazione, Cecilia Kyenge - lei deve finalmente dare risposte concrete ed urgenti".
Il rimprovero è ancora più legittimo e più duro perché le arriva da quel deputato pd Kelid Chouki il quale, invece di piangere e di condannare, è andato addirittura a rinchiudersi, accanto agli immigrati, nel "Centro di identificazione ed espulsione" di Lampedusa e ha dichiarato che non ne uscirà finché non sarà arrivata una soluzione giusta e concreta. E il Ministro Kyenge? Non se l'è, fino ad oggi, "filato". Come non si è "filato,  fino ad oggi, il dramma degli immigrati di Lampedusa. E, anche, la vergogna del suo Congo che non sta rispettando gli accordi sulle adozioni di ventiquattro bambini da parte di altrettante famiglie italiane. Come, insomma, non si sta "filando" niente che non sia un convegno, una comparsata televisiva, un'intervista con tanbti vuoti "bla bla". Tanto da cominciare a far innervosire più di uno nelle rinnovate stanze della direzione pd, a Roma, in via del Nazareno.
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Il maneggio di Debora

"Nelle pieghe della finanziaria del Friuli-Venezia Giulia - è stato scoperto -  un contributo di 40 mila euro al maneggio  "Randis" di Arta Terme".
Solo una coincidenza il particolare che, quando trova un po' di tempo libero, la presidente  della Giunta Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, scappi proprio al maneggio "Randis" di Arta Terme per montare un cavallo da lei adottato? E l'altro particolare che il maneggio "Randis" di Arta Terme si stia ritrovando con un buco di bilancio non da poco? Può darsi, per carità. Alla fine, comunque, tutti felici a cavallo. La presidente Serracchiani sul quadrupede adottato, il maneggio "Randis" con il suo bilancio rassettato. "Op op, trotta cavallino - è una vecchia canzoncina di Enrico Frati e Gorni Kramer - op op, corri mio morello. Forse sul cancello d'un magnifico giardino c'è l'amor". O la Corte dei conti?
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domenica 22 dicembre 2013

Perfino l'indennità di sopportazione

"La Regione Liguria - è venuto alla luce - ha perfino introdotto un parametro definito di "emotività individuale e impegnative relazioni interpersonali" che consente, ai propri dipendenti, di percepire 390 euro al mese oltre lo stipendio".
Quasi 400 euro oltre lo stipendio, insomma, per una - in parole più chiare - "indennità di sopportazione del prossimo". C'è allora da chiedersi quanto spetterebbe, ad ogni cittadino italiano sempre più basito, per sopportare un numero sempre più ampio di simili fatti allucinanti.
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Riace e Reggio Calabria

"I  "Bronzi di Riace" - ha titolato il "Corriere della sera - tornano in piedi".
Beati loro. Reggio Calabria, che è tornata ad ospitarli finalmente come si deve, in posizione verticale, nel suo museo nazionale, resta invece in ginocchio.
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Centomila anni sprecati

"L'uomo di Neandertal - hanno scoperto gli scienziati del Centro di ricerca "Electra" di Trieste - sapeva parlare".
La storia dell'umanità, alle volte, va al contrario. Oggi, dopo circa 100 mila anni, troppi uomini, specialmente della politica, non sanno spiaccicare una parola sensata.
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Anche la crisi?

"La crisi sta finendo" ha voluto ribadire il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni".
"La crisi sta finendo - avrebbe potuto però aggiungere - e un anno se ne va". Ma nell'anno che se ne va, nella famosa canzone dei "Righeira", quella che sta finendo è l'estate. E la fine dell'estate, ogni anno,  è un fatto naturale e più che certo. Si potrà dire la stessa cosa della crisi data per finita dal Ministro Saccomanni?
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Vecchia e nuova guardia pd

"Noi della cosiddetta "vecchia guardia" - ha contestato la sua esclusione dalla nuova direzione pd, in una intervista al "Corriere della sera,  la capogruppo del Senato, Anna Finocchiaro - non siamo affatto rami secchi da tagliare".
Forse, però, la senatrice Anna Finocchiaro non considera che il neosegretario del suo partito, da giovane, è stata un chierichetto. E, dunque, potrebbe essersi portata dietro la devota asserzione di Sant'Ireneo "Dio non vuole rami sterili buoni solo per il fuoco perché la gloria di Dio è l'uomo vivente". Dio cioè lui, Renzi. I rami sterili buoni solo per il fuoco cioè lei, Anna Finocchiaro, più Rosy Bindi, Massimo D'Alema e tutto il resto del vecchio bosco. L'uomo vivente, cioè, ogni uomo nuovo del partito. Anche quel Filippo Taddei il quale, nominato nuovo responsabile economico, è stato bocciato all'esame per diventare professore associato proprio di politica economica. E abbia fatto sorridere ironicamente, anche se solo per un secondo, il ramo secco Anna Finocchiaro.
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sabato 21 dicembre 2013

L'omicidio come servizio pubblico?

"Dopo che stavo sentendo da tre minuti quelle cacchine (ma il termine usato era molto più volgare) mi è salito un nervoso che sarei andato lì ad ammazzare nel vero senso della parola. Ma non avrei potuto e non perché non ne avessi la capacità, ma perché tra me e loro ci sarebbero stati i poliziotti, i poliziotti nemici che difendono quei criminali... Uno non può capire i suoi errori, se nessuno lo punisce. Io posso punirti una volta, due, alla terza devo ammazzarti... Se domani partissi per Roma e, invece di fare come quel signore calabrese che ha sparato al carabiniere,  seccassi uno di quelli, io farei l'ergastolo, ma nel giro di 24 ore avrei più "fans" di Eminem e di Madonna".
La farnerticazione di un pazzo, sullo schermo, in un convegno di criminologi? Tutt'altro. Quelle farneticazioni  sono state esposte lucidamente, da un giovanotto coraggiosamente incappucciato, sui teleschermi de "La 7", in una ascoltatissima trasmissione dal titolo "Servizio pubblico". E senza che il conduttore, il "bravo conduttore" Michele Santoro, avvertisse il dovere civico e professionale di frenare quella che, poi, stava rivelandosi come una vera e propria istigazione all'omicidio. Ritenendo , evidentemente, che l'istigazione ad uccidere quelle "cacchine" là possa rientrare in un "servizio pubblico". Una bella lotta, sì, tra farneticanti...
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Il fatto c'è, ma non sussiste

"La "femen" che l'altro giorno ha manifestato a seno nudo in poazza San Pietro, sostenendo che in Italia le leggi sull'aborto sono ispirate dalla Chiesa, e che era stata accusata di resistenza e di lesioni nei confronti degli agenti i quali la stavano allontanando - ha deciso il giudice il quale l'ha processsata per direttissima - va assolta perché "il fatto non sussiste"".
Secondo quel giudice, insomma, la "femen" non ha mai manifestato a seno nudo in piazza San Pietro e non ha fatto resistenza e non ha causato lesioni agli agenti i quali la stavano allontanando. Il fatto non è mai esistito. Non è accaduto mai. E' stata solo un'allucinazione. Un'immaginazione. Un sogno. Per fortuna, dunque, che ci sono alcuni giudici pronti a riportare tutti con i piedi per terra. Alla realtà. La loro. Quella che sempre più si stenta a capire.
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Natale no, ma Pasqua?

"Il declassamento dell'Unione da parte della società di analisi e di ricerche finanziarie "Standard & Poor's" - ha commentato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy - non ci rovinerà il Natale".
Ormai certamente no. Ma, se l'Unione dovesse continuare nella sua politica economica fallimentare, potrebbe rovinarci la Pasqua dell'anno prossimo.
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L'incoerenza di Vincenzo De Luca

"Se dovessi valutare questo Governo dalle decisioni prese nella "Legge di stabilità" - ha sparato a pallettoni il Ministro alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca - direi che questo è il Governo peggiore tra quellli che abbiamo avuto in relazione alle problematiche inerenti gli Enti locali".
Difficile, in effetti, dargli torto. Facile, invece, imputargli una abbondantissima dose di incoerenza: ma, se questo Governo gli fa proprio schifo, perché, allora, si inquieta in modo furibondo per il fatto che, dopo averlo nominato Ministro, non gli hanno ancora assegnato le relative deleghe? Perché, anzi, non si dimette? Perché finisce per sputare su quel piatto dove, poi,  non è che mangi pane e mortadella? Ma Vincenzo De Luca - si sa - non è uno che ami rispondere a certe domande. E, quando proprio non può fare a meno di rispondere, lascia lì le domande e passa direttamente agli insulti.
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Il nitrito strozzato del cavallo Rai

"Quest'anno - ha fatto sapere il Ministro allo Sviluppo economico, Flavio Zanonato - alla Rai non sarà concesso l'adeguamento inflattivo del canone".
C'è da tirare un sospiro di sollievo. Poiché la Rai, non soltanto nel periodo estivo, aveva propinato ai suoi utenti, almeno per la seconda o terza volta, gli stessi films e gli stessi sceneggiati del 2012 e precedenti, c'era infatti la possibilità che l'adeguamento del canone venisse concesso non solo per recuparare l'inflazione, ma anche per avere offerto più volte lo stesso programma che era stato pagato - che diamine - una volta sola. E che, quindi, andasse conguagliato. Così, almeno, secondo il nitrito levatosi alto e forte,  per fortuna senza esito, dal cavallo di viale Mazzini a Roma.
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venerdì 20 dicembre 2013

Giustizia in confusione

"La Procura generale - qualche giorno fa - aveva dato parere favorevole a che Antonio Cuffaro, in carcere per favoreggiamento aggravato di "Cosa nostra", andasse a svolgere attività lavorativa nei servizi sociali".
Antonio Cuffaro è andato? No. Per il fatto che il Tribunale di sorveglianza ha invece dato il suo parare negativo in quanto "Totò" non avrebbe mai mostrato di voler collaborare con la Giustizia. Corretta, dunque, la decisione del Tribunale di sorveglianza. Resta, tuttavia, una domanda molto inquietante: ma la Procura generale che fa? Dà i suoi pareri favorevoli senza prima documentarsi e raccordarsi? Un'altra "grana" non da poco, dunque, per il Ministro Cancellieri. La quale, ora, farebbe bene, evidentemente, a dire che cosa pensa anche di questo fatto. Ma, soprattutto, come intende agire per evitare che sempre più Giustizia entri in confusione. Anche se "Cosa nostra" potrebbe innervosirsi.
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Nuovo scandalo Poste italiane

"Un pacco contenente tre libri spedito, da Milano, il 18 novembre - si è meravigliato il destinatario - mi è stato recapitato, a Roma, il 17 dicembre".
Ma meraviglia perché? Da Milano a Roma ci sono 578 chilometri di strada e un "camminatore" delle Poste, atleticamente marciando ad un ritmo più che sindacale di circa 20 chilometri al giorno, non può che impiegare, appunto, se non 29 giorni. Dice: ma, perché, le Poste utilizzano ancora i "camminatori"? Evidentemente sì, altrimenti in furgone, da Milano a Roma, un pacco impiegherebbe, compresa la consegna, al massimo due giorni. Ora, però, dovrebbe cambiare tutto perché le Poste, mettendo di loro 75 milioni in "Alitalia", potrebbero avvalersi di un trasporto-pacchi in aereo. Un volo di un'ora e un quarto circa, da Milano, ed ecco il pacco a Roma Fiumicino. Dove, però, dovrebbe trovare un furgone e non un "camminatore". Anche se, essendoci 30 chilometri tra l'areoporto di Fiumicino e Roma e marciando al solito ritmo di 20 chilometri al giorno, l'atletico "camminatore" impiegherebbe un gioreno e mezzo. Consegna, però, esclusa. Ma, indubbiamente, molto molto meglio. Un enorme passo avanti. L'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, meriterebbe un sostanzioso premio di produttività.
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Berlusconi e le multe

"Mi dispiace - ha confidato, ai microfoni de "La zanzara" su "Radio 24", lo scrittore Antonio Pennacchi - che Berlusconi non l'abbiano ancora messo dentro. Quando uno sbaglia a parcheggiare, paga la multa". 
L'augurio è che lo scrittore Antonio Pennacchi non si lasci andare, in un suo prossimo romanzo, a paragoni così poco seri e, oltretutto, da analfabeta della realtà. Perché, mentre è incontestabile che lui e tanti altri possano dispiacersi del fatto che Berlusconi non stia ancora "dentro", è però del tutto contestabile l'affermazione che chi sbaglia a parcheggiare, lui compreso, paghi sempre la multa. Se così d'altra parte fosse, visti i parcheggi irregolari ogni giorno in ogni strada e piazza d'Italia, i Comuni avrebbero le loro casse in clamoroso attivo. Ma, forse, lo scrittore Antonio Pennacchi - perdoni la benevola ipotesi - non regge lo "Strega". Non tanto il prestigioso premio da lui vinto nel 2010 quanto il liquore che quel premio continua tradizionalmente a finanziare.
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giovedì 19 dicembre 2013

Buongiorno, Cecilia

"Dopo il vergognoso trattamento cui sono stati sottoposti gli immigrati sbarcati ultimamente a Lampedusa - ha dettato, in un comunicato, il Ministro per l'Integrazione Cecilia Kyenge - occorre un monitoraggio per garantire standard dignitosi e nuove linee-guida per un sistema che va assolutamente rivisto... anche per ripristinare l'immagine dell'Italia".
Ma perché il Ministro Kyenge parla soltanto ora di "una necessaria garanzia di standard dignitosi e di nuove linee-guida per un sistema che va asssolutamente rivisto"? Avendo ricevuto il suo mandato il 28 aprile scorso, non avrebbe potuto agire opportunamente, in tal senso, negli otto mesi trascorsi al Ministero? Invece niente. Soltanto chiacchiere di tanto in tanto, qua e là, più o meno strumentali ed opportune. Per cui, allora, se un'immagine c'è sicuramente da ripristinare, più che quella dell'Italia, è la sua.
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Assolto, ma ora?"

"L'ex capo della "Squadra mobile" di Napoli Vittorio Pisani - ha sentenziato la settima sezione del Tribunale - va assolto con formula piena dai reati di abuso d'ufficio, falso, favoreggiamento e rivelazione di segreto che gli erano stati imputati dalla Procura circa due anni fa".
Vittorio Pisani, dunque, non solo è stato completamente scagionato dalle vergognose imputazioni mossegli, ma è quel prezizoso servitore dello Stato il quale, prima di finire davanti ai giudici, aveva assicurato alla Giustizia due superlatitanti della camorra quali Antonio Iovine e Michele Zagaria. Piacerebbe adesso conoscere, allora, se quel Consiglio superiore della magistratura, così loquace nel trattare questioni politiche non di sua competenza, abbia almeno mezza parola da dire a quella Procura di Napoli la quale ha preso un granchio così clamoroso. E la quale ha distrutto vita e carriera di un cittadino innocente e di un istituzionale nemico della camorra.
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Giustificazioni che aggravano

"Il caso di Bartolomeo Gagliano, il pluriomicida non rientrato in carcere dopo la concessione di un permesso-premio - ha ritenuto di dover far sapere il Tribunale di sorveglianza di Genova che quel permesso ha concesso - è stato il caso più studiato negli ultimi anni".
Agli esami di psicologia e di antropologia criminale, all'Università, il Tribunale di sorveglianza di Genova sarebbe invitato a ripresentarsi ad una prossima sessione.
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Violenza sessuale a contratto

"Ulteriori indagini condotte a carico dell'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis - già agli arresti per tangenti - hanno permesso di scoprire che il "bravo onorevole" aveva fatto firmare un contratto, alla sua segretaria, che prevedeva quattro incontri di sesso al mese, con lei, per un compenso forfettario di tremila euro".
Niente nero su bianco dalle vittime delle sue tangenti, naturalmente, ma - chissà perchè - nero su bianco dalla vittima delle sue settimanali voglie sessuali. Colpa, forse, delle scariche ormonali che gli hanno offuscato il cervello? E comunque, poiché se n'è scoperta un'altra per cui dovrà pagare, meglio così. Buon carcere, dunque, "onorevole" assessore Luigi De Fanis. Per le sue scaltre tangenti a lungo incassate e per il suo controfirmato ingenuo contratto di violenza ai danni della sua segretaria.
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Brunetta mica Crosetto

"Quando è andato per cominciare a trattare con il renziano Dario Nardella sulla nuova legge elettorale - si è molto inquietato Silvio Berlusconi - Renato Brunetta non doveva farsi scoprire dai giornalisti".
L'inquietudine di Silvio Berlusconi, giacché il tentativo di "inciucio" con il nemico pd non si sarebbe dovuto evidentemente scoprire, è quindi più che giusto. Anche perché, proprio per tenere tutto segreto, aveva mandato a sondare di nascosto uno come Renato Brunetta mica un visibilissimo gigante tipo il "fratello d'Italia" Guido Crosetto.
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Verdini mica Brunetta

"Venuto tutto alla luce - ha deciso, allora, Berlusconi - tanto vale procedere, per cercare un accordo su questa benedetta nuova legge elettorale, con personaggi più all'altezza".
Ha così scelto - si è appreso - Denis Verdini e - si è specificato - non solo perché molte spanne in più di Renato Brunetta, ma perché a un toscanaccio come Matteo Renzi un toscanaccio e mezzo come Denis Verdini. I quali, comunque, hanno già concordato di incontrarsi il più lontano possibile dai giornalisti, ma, anche, da Enrico Letta, da Rosy Bindi, da Angelino Alfano e da Gaetano Quagliariella. E se possibile, però, neppure dietro il muro del convento dei carmelitani scalzi per un duello finale - Maremma maiala - a chi sopravvive sopravvive.
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Dal "leva la tassa" al "tassa la lava"

"I Comuni - è passato un emendamento, con queste precise parole, del senatore trapanese Antonio D'Alì - possono altresì prevedere un'imposta fino ad un massimo di euro 5 in relazione all'accesso... in prossimità di fenomeni attivi di origine vulcanica e, in tal caso, l'imposta può essere riscossa dalle locali guide vulcanologiche regolarmente autorizzate".
Ma il senatore Antonio D'Alì non ha aderito a quel "Nuovo Centro Destra" solennemente proclamatosi "sentinella antitasse del Governo"? Proprio così. E allora?Ma, allora, basta a stare sempre lì a guardare il capello. Cinque euro, d'altra parte, che cosa sono? Per il senatore Antonio D'Alì, il quale guadagna quello che guadagna, sicuramente niente. E, poi, si vuol mettere il passare alla storia come quello dal "leva la tassa" al "tassa la lava"?
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mercoledì 18 dicembre 2013

"Sorry"

"Ah, era un pluriomicida? - si è giustificato il direttore del carcere genovese di "Marassi", Salvatore Mazzeo, quando Bartolomeo Gagliano, avuto un permesso-premio, non è più tornato e ha fatto perdere le sue tracce - Noi sapevamo che fosse solo un rapinatore".
Il direttore di un carcere, cioè, non sa esattamente per quale condanna arrivino da lui i giudicati? E chi dovrebbe saperlo? Ecco un altro episodio che viene a testimoniare, in modo inquietante, in quali condizioni si ritrovi ormai l'Italia. E comunque, se il pericoloso pluriomicida ora divenuto latitante dovesse - Dio non voglia - ricominciare ad uccidere, finirebbe tutto con un "sorry", tante scuse, se solo avessimo potuto saperlo? I signori Ministri Cancellieri ed Alfano farebbero bene a pensare di meno ai giochi di palazzo e di più alle deleghe ricevute e da onorare al meglio. "Sorry", tante scuse, se solo gli va ricordato.
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Nelle mani di Esculapio

"Per salvare il Lazio dall'immenso buco della sanità è stato chiamato - dal Consiglio dei Ministri - il dottor Renaato Botti".
Ma, per chi non lo sapesse, il dottor Renato Botti è noto per essere stato il "braccio destro" di don Luigi Verzé, nella gestione del "San Raffaele" di Milano, proprio mentre quell'ospedale, debito dopo debito, è precipitato in un clamoroso crac finanziario. Perché, allora, proprio lui? Proprio lui con quel "curriculum" da paura? A meno che, fuori da Palazzo Chigi, Matteo Renzi abbia ancora meno ascolto e meno potere di quel Roberto Formigoni, in questo caso specifico, gran protettore di quel dottor Renato Botti già gran "braccio destro" di quel don Verzé già gran affossatore amministrativo del "San Raffaele" di Milano. Non resta che affidarsi, allora, che al semidio greco della medicina Esculapio. Nel 291 avanti Cristo fu invocato per salvare Roma da una terribile pestilenza. Oggi potrebbe essere invocato per salvare la sanità del Lazio, magari, dal dottor Renato Botti.
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Cuffaro e le vittime

"Salvatore Totò Cuffaro, condannato a sette anni per favoreggiamento aggravato della mafia e in carcere da circa due anni - è ormai certo - lascerà la cella per andare a finire di scontare i cinque anni di pena lavorando per l' "Associazione nazionale vittime civili di guerra"".
Sarebbe stato forse più consono, ove proprio fosse giusto tirarlo fuori dal carcere, mandarlo almeno a lavorare per l' "Associazione nazionale familiari vittime della mafia". Oggi, oltretutto, più numerose ormai delle altre.
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Rosy la volpe

"L'esclusione dalla nuova Direzione del Pd - ha dichiarato l'ex presidente del partito, Rosy Bindi - è stata una scelta mia".
"C'era una volta una volpe - ha lasciato scritto, nel sesto secolo avanti Cristo, il favolista greco Esopo - furba e presuntuosa. Un giorno, spinta dalla fame... trovò una vigna dagli alti tralci. "Ecco - disse - qualcosa di prelibato. Tentò di saltare, spingendo... con quanta forza aveva in corpo, ma nulla... Dopo un breve riposo riprese a saltare, ma dopo alcuni balzi, non potendo neppure toccare l'uva di quegli alti tralci, mestamente si allontanò dicendo: "Pazienza: non è matura, non mi va di spendere troppe energie per un frutto così acerbo". Rosy Bindi, la furba e presuntuosa volpe esopiana del 2013 dopo Cristo.

Brunetta e Nardella i carbonari


"Per cercare utili convergenze sull'approvazione di una nuova legge elettorale - è stata fatta "tana" - il berlusconiano Renato Brunetta e il renziano Dario Nardella si sono segretamente incontrati in un bar appartato di Roma".
Ma perché avevano urgente voglia di un caffé oppure perché, per cercare un accordo su un argomento di grande rilievo, la situazione è tale che è meglio sfuggire a certi occhi e rifugiarsi in luoghi sicuri come i carbonari di Giuseppe Mazzini?
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"Vecchie glorie" sì e no

"Al prossimo "Festival di Sanremo" che prenderà il via il 18 febbraio - ha annunciato Fabio Fazio il quale ne sarà il conduttore insieme con Luciana Littizzetto - non ci saranno le solite "vecchie glorie"".
Nell'augurarsi che questa sia alla fine una buona cosa, tuttavia una domanda: ma non sono "vecchie glorie" anche lui e la Luciana? A meno che il "Festival di Sanremo" per loro vada ancora bene perché solo vecchi e non anche glorie.
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martedì 17 dicembre 2013

Il vantaggio di rubare poco

"Dai 92 indagati per peculato un anno fa - alla Regione Lombardia - solo per 59 la Procura chiederà il rinvio a giudizio".
Perché gli altri 33, al termine della fase istruttoria, sono risultati "puliti"? Ebbene no. Perché - come è possibile leggere nell'atto firmato dal procuratore aggiunto Alfredo Robeldo con i sostituti procuratori Paolo Filippini e Antonio D'Alessio - "si è ritenuta l'insussistenza del reato di peculato ogniqualvolta le tipologie di spese, singolarmente o nel loro complesso... impegnassero, negli anni, somme di denaro relativamente modeste". Come dire, insomma, che i 33 sono scampati al rinvio a giudizio perchè via, alla fine, hanno rubato soltanto poco. Si sono insomma appropriati di denaro pubblico per uso personale, sì, ma - che diavolo - soltanto in "modica quantità". Appena - abbiate pazienza - soltanto qualche migliaia di euro ciascuno. Come - ad esempio - il terzo alle "primarie" pd Pippo Civati e il "renziano" Alessandro Alfieri, ma anche la "leghista" Rosy Mauro, l'ex assessore pdl Raffaele Cattaneo e l'attuale sindaco pdl di Busto Arsizio, Gianluigi Ferioli. E poi dice che le decisioni dei magistrati non vanno commentate. Ma, forse, meglio. Perché, se fossero commentate, chissà che cosa ne uscirebbe fuori.
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I panettoni di Enrico Letta

"Nonostante molti fuori di qui non ci credessero - il "premier" Enrico Letta ha festeggiato con i dipendenti di Palazzo Chigi - abbiamo mangiato il panettone e, se continueremo a lavorare bene, continueremo a mangiarlo anche il prossimo anno".
Caro Babbo Enrico Natale. Quanto a quest'anno, buone feste e buon panettone anticipati, non si sa mai. Quanto al prossimo anno, nobile ed apprezzabile il proponimento di continuare a lavorare bene, ma il fatto è che dovrebbero lavorare bene tutti anche fuori di Palazzo Chigi. Addio, altrimenti, panettone 2014.
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"Rosso sangue" e "rosso fontana"

"Per protestare contro il dissanguamento della scuola pubblica - a Milano - seicento giovani della "Rete studenti" e dei "Centri sociali" hanno gettato vernice rossa nelle acque della fontana del Castello Sforza".
Hanno voluto cretinamente scimmiottare l'acqua trasformata in vino alle nozze di Cana? Peggio. Perché, mentre l'acqua non si è naturalmente trasformata in sangue per rinvigorire la scuola pubblica, hanno causato alle casse del Comune, per riparare il loro gesto puramente teppistico, un ulteriore dissanguamento di otto milioni. Zero in profitto, dunque, e zero in condotta. Con l'augurio che qualcuno, prima possibile, insegni loro come protestare in modo civile.
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Belen Rodriguez 1

"Quando mi sono imbattuta in auto con il loro corteo  - ha detto, in una intervista al settimanale "Oggi", la "showgirl" Belen Rodriguez - sarei scesa in piazza accanto a loro".
Domanda: qualcuno le ha improbabilmente impedito di farlo o lei ha probabilmente preferito rimanere in auto seduta, al calduccio, al sicuro, senza spettinarsi e rovinarsi il trucco?
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Belen Rodriguez 2

"Finché l'italiano dirà "vabbuò" e non farà una rivolta in cui succedano brutte cose - ha detto, anche, la "rivoluzionaria in poltrona" Belen - la situazione non cambierà. Qui nessuno fa niente. Noi, in Argentina, siamo scesi anni fa in piazza, ci sono stati anche morti, ma abbiamo cambiato le cose".
Belen Rodriguez sarà certamente una brava "showgirl", ma non sarà, altrettanto certamente, una brava "aficionada", una brava "fan", della democrazia e dei suoi principii. E poi, prima di avventurarsi in azzardati paragoni, farebbe bene a studiare - almeno un po' - storia delle nazioni, geografia economica e diritto costituzionale comparato. Negli intervalli, magari, tra una comparsata e l'altra sul palcoscenico. E prima della prossima intervista su argomenti seri.
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lunedì 16 dicembre 2013

Un nuovo "falco" per Mario Draghi

"Jeorg Asmussen - è giunta notizia da Berlino - è stato nominato, dalla riconfermata Cancelliera Angela Merkel, viceministro al Lavoro nell'Esecutivo della nuova "Grande coalizione"".
Ma non sarebbe, per l'Italia, una notizia di scarso rilievo? Lo sarebbe, se non ci fosse, sicuramente non per caso, un particolare nient'affatto di scarso rilievo. Jeorge Asmussen è stato infatti, fino a ieri, un uomo-chiave all'interno della Baanca centrale europea, ma - ecco il particolare nient'affatto di scarso rilievo - un convinto fautore dei pricipii economici del presidente Mario Draghi e un protagonista fortemente inviso ai fautori tedeschi del rigorismo senza mezze misure. Meglio quindi, versosimilmente, riportarlo a Berlino. E, ad occupare il suo posto a Francoforte, mandare di nuovo un "falco". Un "falco" che sarebbe stato individuato, già, nella persona della vicepresidente della "Bundesbank", Sabrine Lantenschlager-Peiter, stretta collaboratrice di quel presidente Jens Weidmann grande custode dell'ortodossia monetaria tedesca. Ma Jeorg Asmussen, il promosso a Berlino per essere rimosso da Strasburgo? "Za Befehl!" e, cioè, "agli ordini". Anche se ha cercato di far intendere di essere molto contento, di quel cambiamento, perché, tornato in famiglia a Berlino, potrà finalmente giocare a "Monopoli", senza la valigia in mano, con i suoi due figlioli.
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Dalla "Jaguar" alla "Mercedes"

"Il "capoforcone" Danilo Calvani - ha garantito un suo sostenitori di Latina - non si mostrerà più, tra i poveri in piazza, nelle vesti di ricco".
Sta accadendo, in effetti, così. Danilo Calvani, da qualche giorno, non si sta spostando più su una "Jaguar", ma su una modestissima "Mercedes".
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Il Danilo del "ci fa o ci è"

"La manifestazione di mercoledi a Roma - ha garantito in persona, invece, proprio il "capoforcone" Danilo Calvani - si farà sicuramente, ma non verremo a trattare con il Governo".
Ma, se Danilo Calvani non verrà a Roma con i "suoi" per trattare con il Governo, verrà solo per creare disagi, se non disordini, senza alcun costrutto e alcun risultato? Oppure verrà a trattare con i concessionari di "Jaguar" e "Mercedes", forte del suo seguito, per scontare a buon prezzo l'acquisto di una macchina nuova e non certo di un trattore? Ecco a voi il Danilo del "ci fa o ci è".
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Salvo il metabolismo di Rosy

"Rosy Bindi - nominata la nuova Direzione del Pd - ne è rimasta, nemmeno troppo sorprendentemente, fuori".
La terribile Rosy, però, dovrebbe avere aggiunto, alla sua dieta, una serotina camomilla delle suore trappiste. Saputo della sua esclusione, infatti, non si è toscanamente infuriata. Tra il consolatorio e l'ironico, anzi, ha così commentato: "Le riunioni di Renzi alle 7 del mattino, d'altra parte, non fanno per me: non sono compatibili con il mio metabolismo". E' comunque vero: le riunioni della Commissione parlamentare antimafia, di cui Rosy Bindi è la presidente, non sono comuinciate mai prima di mezzogiorno. E, cioè, anche a metabolismo finalmente sveglio.
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Dudù di successo in successo

"Il profilo "Forza Dudù" - inaugurato appena otto giorni fa su "Facebook" - ha già 2.600 "fans" ed è stato già raggiunto da 150 mila contatti".
Tutti cani berlusconiani a quattro zampe o tutti berlusconiani scemi su due piedi?
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domenica 15 dicembre 2013

Il riso promesso

"Adesso - ha detto fra l'altro, a margine dell' Assemblea nazionale del Pd a Milano, il neosegretario Matteo Renzi - adesso ridiamo".
Gli italiani - di sinistra, ma anche di centro e di destra - se lo augurano. Fino ad oggi infatti, tra tagli ai servizi e sempre nuove tasse, non hanno fatto che piangere.
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Palermo-Roma 2 a 0

"Al Comune di Palermo - si è di nuovo calcolato - i cittadini residenti sono due milioni in meno di quelli residenti a Roma e però, a Palermo, i 50 consiglieri comunali percepiscono 1.300 euro mensili in più e 86 euro in più di gettoni di presenza rispetto ai 48 consiglieri comunali di Roma. Non solo: lo stipendio massimo di un consigliere circoscrizionale palermitano supera di 631 euro mensili quello di un consigliere circoscrizionale romano".
Qualcuno sostiene, ironicamente, che il risultato sia la conseguenza del fatto che, grazie al sostegno delle norme sull'autonomia regionale, Palermo è come se giocasse sempre in casa. La verità, al di là delle "battute", è però un'altra: è che le norme sull'autonomia, che avrebbero dovuto cedere il passo al decreto legge dello Stato, fin dal gennaio 2010, sono state amorosamente protette e, alle volte, arrogantemente confermate. Cosicché, alla faccia delle norme statali, gli amministratori locali non solo palermitani e i loro compensi non sono stati ridotti, ma sono stati, spesso,  addirittura aumentati. Palermo-Roma 2 a 0.
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Ronde e "caschi blu"

"L'euro - si è indignato il neosegretario della "Lega nord", Matteo Salvini - è un crimine contro l'umanità".
Sarà urgente un intervento dei "caschi blu" dell'Onu? Secondo Matteo Salvini no, niente sprechi: basteranno le ronde della "Lega". Non si sarebbe spinto a tanto neppure uno come il "Trota".
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La bella famiglia Mastella

"Noi dobbiamo rinvigorire il berlusconismo nel Sannio - va ripetendo Clemente Mastella da Ceppaloni -  Nessuna paura: quelli del Nuovo Centro Destra ce li fottiamo".
Non fa niente, se questo Clemente Mastella da Ceppaloni è lo stesso che, dopo la sconfitta elettorale di Berlusconi nel 1996, proclamò: "Silvio deve andare a casa: in tutto il mondo chi perde va a casa". Ma tant'è. Uno come il Clemente Mastella da Ceppaloni, pur di conquistarsi un posto al prossimo Parlamento europeo, è capace di questo ed altro. Così come sua moglie Alessandra la quale, mentre nel 2009 aveva definito Berlusconi un "uomo vergognosamente inaffidabile", da un mesetto a questa parte ha fatto sapere che sosterrà pienamente il Cavaliere "desenattizzato" e che nella nuova "Forza Italia" si sente a suo agio come a casa sua. Della serie "Le belle famiglie della politica italiana".
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A Natale si può fare di più

"A Natale, a Natale - canta un coro di bambini in uno "spot" pubblicitario - a Natale si può fare di più".
E' uno "spot" che invita a fare di più per i bisognosi? No. E' uno "spot" che invita ad acquistare più panettoni di una certa marca.
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Il preoccupante silenzio Rai

"Ma come mai - si stanno chiedendo in  molti - la Rai, quest'anno, non ha ancora cominciato a tempestarci con l'avvertimento che va pagato l'abbonamento ai suoi programmi?"
Poiché è certo che non lo sta facendo per il timore di infastidire gli utenti, non resta che temere come non sia stato ancora deciso a quanto dovrà ammontare  l'aumento.
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sabato 14 dicembre 2013

"Forconi" e sindacati

"Quando i cosiddetti "forconi" hanno annunciato che avrebbero portato la loro protesta a Roma mercoledi prossimo, nelle sedi dei tre maggiori sindacati - evidentemente - sono saltati sulle sedie e, in quattro e quattr'otto, hanno organizzato, per questa mattina, un "sit in" in piazza Montecitorio con l'obiettivo di chiedere che parte delle risorse della lotta all'evasione fiscale, della "spending review" e di una eventuale tassa sulle transazioni finanziarie vengano utilizzate per ridurre le tasse sui redditi da lavoro e da pensione e per essere destinate alle imprese che investono".
Per arrivare chiaramente in piazza,  insomma, prima dei "forconi" e delle loro identiche richieste. Sul che, per carità, nulla da ironizzare o da criticare. Soltanto, però, una domanda: ma i sindacati, per decidersi a scendere in piazza, adesso hanno bisogno di sentirsi premere i forconi nel didietro?
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Un episodio per il Ministro Kyenge

"Quando era nervoso si sfogava a calci e pugni su di lei, quando lei aveva dato alla luce una creatura quella era stata una femmina, non il maschio che lui avrebbe voluto e giù altre botte, quando un giorno lei era uscita con la piccola senza il suo permesso l'aveva quasi massacrata e così ora - è giunta notizia  da Cagliari - è stato condannato a tre anni di domiciliari".
Ma che cosa vuol dire  domiciliari? Nella stessa casa dove, fino ad oggi, ha martirizzato la povera moglie e, quindi, potrebbe continuare a farlo? Anche perché lui, un cittadino indiano di 36 anni, non ha affatto nascosto la sua barbara convinzione: "Io, a lei, faccio quello che voglio, ne ho tutti i diritti, me la sono comprata, è mia". Il Ministro per l'Integrazione, Cecilia Kyenge, dovrebbe forse meditare sul fatto che, se è riuscita a far avere a questo trentaseienne indiano il permesso di soggiorno, non è però riuscita a fargli avere un'educazione civile. O basta accogliere e, poi, quello che succede succede?
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"Scatole nere" e "scatole rotte"

"Sconto dal 4 al 10% sulla Rca - è la disposizione del Governo contenuta nel cosiddetto piano "Destinazione Italia" - agli automobilisti i quali accetteranno di montare, sulle loro vetture, quella "scatola nera" che consente di "interpretare" eventuali incidenti e di accertare quale sia l'abituale "stile di guida"".
Ottima disposizione. Ma non sarebbe stato anche ottimo  premiare, con uno sconto progressivo a partire almeno dal 10%, gli automobilisti i quali, non avendo mai causato un incidente fin da quando hanno ottenuto la patente, hanno riversato un vero e proprio tesoro nelle casse delle Assicurazioni? Certo che sarebbe stato ottimo. Più che ottimo e giusto. Solo che le Assicurazioni non vorrebbero mandare giù la storia delle "scatole nere", figurarsi quest'altra storia degli automobilisti virtuosi. E le Assicurazioni - come si sa - sono una delle italiche "lobby" più potenti. Che nessuno, dunque, rompa loro le "scatole" con tante pur giuste pretese.
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Gianni da Massimo a Matteo

"Cuperlo - ha titolato più di un giornale - ha detto sì a Renzi".
Ma nell'accettare la presidenza del Pd e non nell'accettare di convolarci a nozze. Così spera, perlomeno, quel burbero babbo D'Alema il quale avrebbe voluto tanto che il suo pupillo Gianni, con il Matteo, non andasse nemmeno a prendere il caffé al bar. Ma il Massimo - come si sa - è un uomo di monmdo. Finirà per farsene una ragione. Per affogare la sua delusione, magari, nel suo rosso "Otricoli" d'annata. Perché anche il Massimo - come tutti i nobili decaduti - ha una pregiata vigna di molti ettari.
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Spese e ricavi di Equitalia

"Per avere ritardato di un giorno il pagamento di 173 euro - si è meravigliato il pensionato settantottenne Gaspare Lo Cascio da Budrio - mi sono visto recapitare, da Equitalia, una sanzione di 18 centesimi".
Burocraticamente e giuridicamente giusto, per carità, ma sarebbe interessante conoscere quanto avrà dovuto spendere Equitalia, tra tempi lavorativi e spese di recapito della sanzione, per incassare i 18 centesimi del terribile pensionato evasore Gaspare Lo Cascio da Budrio.
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Quel cavolo della signora Merkel

"C'è un areoporto - in Europa - il cui costo previsto di un miliardo e 200 milioni è diventato costo finale di oltre quattro miliardi e la cui data di consegna, fissata per l'ottobre 2011, è stata per ora spostata al 2015".
In quale città d'Italia? In nessuna città d'Italia, ma, anche se potrebbe sembrare incredibile, nella città di Berlino. Signora Merkel, che cosa ci combina mai? Qui da noi, ai tempi del "Lascia o raddoppia" di Mike Bongiorno, la signora Longari cadde sul pisello. Lei  ora che fa? Ci cade su quel cavolo di areoporto?
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Made in China

"La nostra sonda "Coniglio di  giada" - ha annunciato con orgoglio il Governo cinese - è sbarcata sulla Luna".
Doverosi complimenti. L'augurio, però, è che ora non comincino a produrre, a prezzi concorrenziali, anche tante Lune "made in China".
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venerdì 13 dicembre 2013

Sì, ma tra quattro anni

"Il finanziamento pubblico dei partiti - ha annunciato Palazzo Chigi - è stato abolito, oggi, con un decreto del Consiglio dei Ministri".
Ma non è esattamente così. Oggi, infatti, il Consiglio dei Ministri ha sì annunciato di averne disposto l'abolizione, ma l'abolizione effettiva avverrà, definitivamente, nel 2018. Perché i partiti continueranno a ricevere il finanziamento pubblico, anche se diminuito e a scalare, per altri quattro anni: 91 milioni nel 2014, 54 nel 2015, 45 nel 2016, 36 nel 2017. Meglio di niente, certo. E con l'augurio che, di qui al 2018, il finanziamento pubblico, che ha dimostrato fino ad oggi sette vite come i gatti, non riesca a trovare chi lo faccia miracolosamente resuscitare ancora. Bando, comunque, ai cattivi pensieri. E congratulazioni a chi ha dato la spinta alla decisione dell'abolizione seppure diluita. Al "premier" Letta, al "vicepremier" Alfano, al ministro Quagliariello, al neosegretario del Pd Renzi? Una parola: tutti e quattro se ne sono già assegnaato il merito principale. Ma nessun problema: di queste congratulazioni, se vogliono, ne facciano un po' ciascuno. Tanto...
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Morire di lavoro a 15 anni

"Shi Zaokun, 15 anni, è morto - dopo un mese di turni massacranti - alle dipendenze di quell'azienda di Taiwan "Petragon", con sede a Shanghai, che produce "iPhon 5" per la "Apple"".
Chissà se qualcuno in tutto il mondo, nell'utilizzare il suo "iPhone 5", rifletterà mai, anche un solo secondo, che Shi Zaokun, di appena 15 anni, è morto, in un'azienda di Taiwan con sede a Shanghai, distrutto dall'obbligo di costruire, ogni giorno, tanti di quei graziosi apparecchi.
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Nudi al Natale

"I blocchi dei "tir" da parte dei "forconi" - ha fatto sapere l'azienda lombarda "Yamamay" - sta rischiando, sempre più concretamente, di non far arrivare, nei negozi, quei nostri perodotti di abbigliamento intimo che vengono venduti proprio durante il periodo delle feste".
Per gli italianai, dunque, sempre peggio. Tra perdita di valore di stipendi e di pensioni, aumento dell'Iva, rate di mutuo, pagamenti di Imu, Tares e tante altre imposte e tasse varie più o meno nascoste, la situazione economica li aveva messi già in mutande. Ora, se i "forconi" non sbloccheranno il passaggio dei "tir" con l' "intimo", in molti resteranno, addirittura, senza le mutande. Ci mancava soltanto che questo terrifvcante 2013 arrivasse a portare tanti italiani nudi al Natale.
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Il mercato difficile di Silvio

"Non abbiamo ancora trovato - si è rammaricato, alla ricerca di forze nuove, Silvio Berlusconi - nessun "baby Maradona"".
Ma allora sta cercando rinforzi per la sua rinascente "Forza Italia" o per il suo balbettante "Milan calcio"?
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giovedì 12 dicembre 2013

Matteo, pensaci tu...

"In Commissione bilancio della Camera - è la denuncia di Angelo Bonelli, portavoce dei "Verdi" - è stato "consigliato" un emendamento nel quale viene autorizzata una spesa di 75 milioni, "spalmata" in tre anni, per un rafforzamento delle strutture e degli armamenti militari".
Il "consigliato emendamento", che anche dopo la denuncia del portavoce dei "Verdi" Angelo Bonelli non è stato ritirato, è obiettivamente sorprendente non soltanto perché ne è primo firmatario la vicepresidente della Camera, Marina Sereni del Pd, ma, soprattutto, perché prevede che, per reperire quei 75 milioni da destinare alle spese militari, si taglino i finanziamenti del fondo per lo spettacolo e, addirittura, i finanziamenti per la sicurezza dei trasporti e per la protezione civile. Roba che non sarebbe venuta in mente, per dire, nemmeno a Mario Borghezio. "Matteo - potrebbe però fare un colpo di telefono il "verde" Angelo Bonelli, magari domattina alle 5 e mezza, al neosegretario pd, Renzi - Matteo, pensaci tu"...
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Paragoni, evasioni e carcerazioni

""Trony" - recita da tempo uno "spot" pubblicitario - non ci sono paragoni"".
La gente ha sempre ritenuto che il riferimento fosse soltanto ai prezzi dei prodotti. Il giudice per le indagini preliminari Giulia Proto, invece, ha scoperto che "non ci sono paragoni", neppure, per quanto riguarda le evasioni. Le evasioni Iva, per la precisione, di cui si è reso responsabile l'imprenditore Alessandro Febbraretti, capo di quel gruppo "Edom" che gestisce anche il marchio "Trony" in Italia e  il quale, intanto, è stato arrestato mercoledi dalla Guardia di Finanza. Ma in cella - c'è da scommettere - Alessandro Febbraretti  rimarrà ben poco. Spesso infatti, anche per il carcere, come "Trony" non ci sono paragoni.
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Il Danilo peggio ancora

"Macché mia - ha tenuto a precisare il "capoforconi" Danilo Calvani - quella "Jaguar" su cui sono salito l'altra sera è di un mio amico al quale l'hanno anche messa sotto sequestro giudiziario".
Per Danilo Calvani, forse, sarebbe stato meglio non precisare. Perché non è bello, certo, fare la figura del ricco ostentando le proprie ricchezze ai poveri che si dichiara di voler difendere. Ma è ancora meno bello fare, salendo su un'auto sotto sequestro giudiziario, la figura dell'arrogante irrispettoso delle leggi e delle sentenze. Un brutto biglietto da visita, insomma. Un brutto comportamento che non fa ben sperare, assolutamente, per i suoi comportamernti prossimi venturi. Angelino Alfano, il quale continua a sostenere di essere in campo, nel Governo, come difensore della libertà e dei diritti, farebbe bene a "curare" di più un centravanti di sfondamento quale il "capoforconi" Danilo Calvani.
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La carica dei 101

"Possono anche arrestarmi - ha detto in francese maccheronico, ai microfoni della radio transalpina "Europe 1", Silvio Berlusconi - ma, se lo faranno, ci sarà una rivoluzione".
C'è poco da riderci su. Sembra infatti che il fedele cagnolino Dudù, attraverso lo spazio che gli è stato assicurato su "Facebook", si sia intanto assicurato migliaia e migliaia di "amicizie" per organizzare, ove servisse, una irresistibile "carica dei 101".
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La gara degli aspiranti Mussolini 2

"Dopo il nuovo voto di fiducia chiesto ed ottenuto dal "premier" Enrico Letta - ha dichiarato il neosegretario della "Lega nord", Matteo Salvini - i "forconi" dovrebbero entrare in Parlamento".
Dopo Belle Grillo il quale ha incitato le forze dell'ordine a disubbidire allo Stato, dopo Silvio Berlusconi il quale ha minacciato la rivoluzione in caso di suo arresto, ecco dunque Matteo Salvini invitare i "forconi" a violare il Parlamento. Una gara, insomma, con un numero sempre più crescente ed inquietante di aspiranti Mussolini 2.
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mercoledì 11 dicembre 2013

Beppe Mussolini?

"Beppe Grillo è stato denunciato - a Roma - per avere istigato i militari, in occasione delle manifestazioni dei cosiddetti "forconi", a disubbidire alle leggi".
Era ora che a Beppe Grillo, già troppe volte impunemente distintosi per gravissime offese al Presidente della Repubblica e a tutte le Istituzioni, lo Stato cominciasse a far capire che, seppure la democrazia accusi oggi qualche malore, non c'è tuttavia bisogno di un nuovo Benito Mussolini.
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Un forcone a forma di "Jaguar"

"Danilo Calvani, il "leader" più seguito dai cosiddetti "forconi" - hanno mostrato  anche le riprese televisive - è arrivato in piazza, furioso, ad urlare la rabbia sua e quella dei suoi sostenitori contro il Governo che strapazza gli italiani con una pioggia di tasse, ha infiammato ulteriormente gli animi, ha ordinato lotta ad oltranza e poi se n'è riandato".
Peccato però che, dopo l'infiammata concione, se ne sia riandato. Non tanto perché subito quanto perché a bordo della sua potente "Jaguar" nera.
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"Sua culpa, sua culpa, sua maxima culpa"

"Il recente aumento dell'Iva - ha calcolato l'Associazione dell'industria di marca - ha causato, fino ad oggi, un miliardo di mancati acquisti".
Sarebbe ora interessante che il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, calcolasse, invece, quanti miliardi di mancati introiti abbia causato, alle casse dello Stato, questo miliardo di mancati acquisti causati dal recente aumento dell'Iva. Ed eventualmente se ne andasse in giro, con un cilicio ai fianchi, proclamando "mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa". Avviandosi verso un ateneo per completare i suoi studi economici. Almeno quelli di base.
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Il "Mandela chi?" del sindaco Marino

"Quando al termine della Messa in commemorazione di Nelson Mandela nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma, dopo che si sono allontanati i numerosi rappresentanti di tutte le Istituzioni, tutti i rappresentanti delle varie delegazioni diplomatiche e una grande folla di romani e di turisti, è stato ritirato il libro dove lasciare un ricordo o un pensiero scritto, ma non è stato trovato - in alcuna pagina - qualcosa a firma del sindaco di Roma, Ignazio Marino".
Il sindaco Ignazio Marino si è distrattamente dimenticato di scrivere anche qualcosa di suo? Non è stato così. E' stato peggio. Perché il sindaco Ignazio Marino non è mai arrivato, nemmeno sulla sua fedele bicicletta, a Santa Maria in Trastevere per l'omaggio a Mandela. E non ci è arrivato, dal Campidoglio, neanche qualcuno in sua rappresentanza. Neanche un usciere.
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Il "vaffa" di Vincenzo De Luca

"Dopo che l'Antitrust ha sentenziato che devi scegliere tra il ruolo di sindaco di Salerno e quello di viceministro alle Infrastrutture - ha detto, a Vincenzo De Luca, la "responsabile legalità" appena nominata dal neosegretario Matteo Renzi, Pina Picierno - tu, caro Vincenzo, devi proprio scegliere. Matteo è su questa linea: chiamalo".
Vincenzo De Luca, però, si è limitato a una laconica quanto arrogante risposta: "Non ci sono Padreterni che possano dirmi che cosa devo fare". E così, per il neosegretario pd, sta già per scoppiare una prima grana: colui il quale lo ha fatto stravincere alle "primarie" nel suo feudo di Salerno non lo ritiene però un Padreterno in grado di dettargli anche un solo comandamento. Quello, in particolare, di onorare il padre e la madre. L'Autority, cioè, e la sua sentenza.
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Battaglia a stupire

"Berlusconi ha telefonato a Renzi, per congratularsi della sua nomina a segretario del Pd, all'una di notte" e, altra notizia, "Renzi ha convocato la sua prima segreteria del partito alle sette del mattino".
E' già cominciata la battaglia, fra Berlusocni e Renzi, per chi riesca, nel piccolo e nel grande, a stupire di più.
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Amore di mamma

"Tu e Letta - ha invece telefonato, a Matteo Renzi, la ex presidente del Pd, Rosy Bindi - non durerete mica..."
Amore di mamma. Di ritorno dalla Santa Messa del mattino.
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Acqua santa e acqua di colonia

"La politica puzza - ha predicato ai  fedeli, nella sua parrocchia di San Giovanni Evangelista a Gela, don Giuseppe Fausciana - e, così, quando la Messa è finita, ha regalato quattrocento confezioni di profumo "anti-casta"".
Una volta, per scacciare il diavolo, il ricorso era all'acqua santa. Ma a don Giuseppe Fausciana, evidentemente, ora è parsa più efficace l' "acqua di colonia".

martedì 10 dicembre 2013

Un "vaffa" contro e uno a favore

"Poliziotti - ha lanciato l'ennesimo appello anti-Stato l'urlatore Beppe Grillo - non proteggete più i politici corrotti e unitevi al popolo che manifesta contro di loro nelle piazze".
L'appello, per restare nel linguaggio di Beppe Grillo, ha prodotto due "Vaffa". Uno, diretto contro di lui, da parte di quel segretario del "Sindacato italiano appartenenti polizia", Giuseppe Tiani, il quale gli ha replicato che "i poliziotti cittadini sono impegnati quotidianamente nella difesa del Paese, della libertà degli italiani e di quei palazzi che rappresentano le Istituzioni e in cui siedono uomini e donne legittimati ad essere lì dai processi democratici di uno Stato libero". Un altro, diretto invece alle Istituzioni, da parte di quel segretario del "Sindacato italiano unitario lavoratori polizia", Felice Romano, il quale ha voluto avvertire che "i poliziotti non se la sentono di usare la forza contro persone le quali essenzialmente protestano perché non riescono a dare da magiare ai propri figli", che "i poliziotti, prima di essere poliziotti, sono anche dei cittadini come tutti gli altri i quali si sentono sfruttati e soffocati dalla politica economica di questo Governo" e che "la misura è ormai colma". Espressioni, magari, anche in qualche modo giustificabili. Ma, indubbiamente, non poco inquietanti. Anche perché, tra i "forconi" i quali stanno paralizzando in questi giorni tutto il Paese, c'è chi comincia a parlare di una "marcia su Roma". E la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, ha fatto sapere che "lo sciopero generale non basta più e, dunque, ci vuole altro". Ma Alfano, l'angelico Angelino, di tutto ciò non sembra per niente preoccupato.
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Evasione fiscale ed evasori fantasma

"Ogni anno - ha fatto sapere Attilio Befera, direttore dell' Agenzia delle entrate - vengonmo evasi, in Italia, 130 miliardi".
Ma come fa a dare questa cifra? E' una cifra ad intuito oppure è la cifra giusta, ma, allora, è quella che si raggiunge dopo avere identificato gli evasori uno per uno? Nel primo caso, però, non sarebbe cosa seria. Nel secondo caso, invece, non si capirebbe perché, una volta identificati, gli evasori non vengano perseguiti. Come sarebbe bello, se il direttore Befera desse una chiara spiegazione a tutti quei cittadini i quali di tasse ne pagano anche troppe.
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Benjamin dei risparmi o delle ripicche?

"Non sarò presente ai funerali di Nelson Mandela - si è giustificato il "premier" israeliano, Benjamin Natanyahu - perché il costo del viaggio e del servizio di sicurezza sarebbero stati eccessivi".
Giustificazione, però, poco credibile perché, quando il "premier" Netanyahu era volato a Londra per i funerali di Margareth Thatcher lo scorso aprile, si era fatto installare sull'aereo, per cinque ore di viaggio, una stanza da letto da 127 mila dollari. Che cosa allora? Una ripicca - ha azzardato il quotidiano israeliano "Haaretz" - per le posizioni più volte assunte da Nelson Mandela in favore del popolo palestinese. Se davvero così, perlomeno deprecabile. E anche poco diplomatico.
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L'arroganza in "auto blu"

"Certo che utilizzo l' "auto blu" per andare a lavorare - ha creduto di spiegare il direttore generale dell' Università di Genova, Rosa Gatti - se dovessi utilizzare i trasporti pubblici, altrimenti, quando arriverei?"
Potrebbe farselo dire da tutti quei dipendenti e da tutti quegli studenti i quali raggiungono ogni giorno l'Università, puntualmente, senza "auto blu".
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"Bella ciao" e "Dies irae"

"Nel cocmmemorare il "prete rosso" don Andrea Gallo - a sette mesi dalla sua scomparsa - don Luigi Ciotti, nella chiesa di San Benedetto a Genova, ha cantato, insieme ai presenti, "Bella ciao"".
La canzone tanto cara a don Gallo, dunque, ed è stato un omaggio commovente. Ma potrà accadere mai che, ad esempio, un Massimo D'Alema, in una sezione del Pd a Bari, si unisca ai presenti nel cantare il "Dies irae"?
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Smog di difesa

"Non bisogna criminalizzare lo smog - ha pubblicato questa "riflessione" il giornale cinese "Global Times" - perché, se può nuocere alla salute e alla vita quotidiana della gente, sul campo di battaglia può fornire un vantaggio difensivo nelle operazioni militari".
Lo smog, evidentemente, non fa male, in Cina, soltanto ai polmoni e al cuore della gente, ma anche al cervello di certi giornalisti di regime.
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Dudù Berlusconi

"Su "Facebook" - da qualche giorno - compare uno spazio in cui campeggia il cagnolino berlusconiano Dudù con una spilla "Forza Silvio" nel collare e, sotto, questa didascalia: "Sei forte, papà"".
Sembra che sia stata tutta opera di Francesca Pascale, la mamma di Didù. Dudù Pascale Berlusconi.
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lunedì 9 dicembre 2013

L'importante è che vinca l'Italia

"Matteo Renzi, dunque - con un poderoso consenso del 68% venutogli dalle "primarie" - è stato designato nuovo segretario del Pd".
Complimenti, ma, anche, all'erta. Complimenti perché - come dice la saggezza popolare - "chi ben comincia è alla metà dell'opra". All'erta perché il difficile potrebbe arrivargli, da qualsiasi parte, nell'altra "metà dell'opra". Quella, in effetti, più difficile: quella di rivoltare come un calzino tutta quell'Italia che non va. E va bene che lui ha detto "sarò il capitano di una nuova squadra e lotterò su tutti i palloni", ma, ecco, attenzione a quanti potrebbero sgambettarlo, con questo o quel "fallo tecnico", al centro del campo. Prima di arrivare, insomma, in area di rigore. Bando alle chiacchiere, comunque, e che la partita cominci. L' importante, alla fine, è che vinca l'Italia.
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Così non si fa

"Con il Pdl che si è diviso - la denuncia è stata lanciata nella trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata - ora alla mafia è venuto meno un asse politico di riferimento".
Il Pdl, insomma, rappresentante della mafia in Parlamento. Ma, a lanciare questa denuncia, è stato un "grillino" qualsiasi o un "che c'azzecca" Antonio Di Pietro? No. E' stato il noto procuratore di Catanzaro, Sergio Lari. Il quale - per carità - ha tutto il diritto di pensarla in privato come più gli piace, ma il quale dovrebbe sapere - come magistrato - che qualsiasi accusa pubblica, soprattutto se grave ed infamante, va sempre suffragata da riscontri obiettivi e da prove sicure. Lui, invece, non ha fatto nomi precisi, non ha riportati episodi specifici, non ha suffragato niente con riscontri obiettivi e con prove sicure. Solo insinuazioni. Ma così non si fa. Soprattutto se si è uomini chiamati ad amministrare la Giustizia.
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Senso di responsabilità

"I parlamentari all'unanimità - è la notizia - hanno rifiutato, in un momento di crisi come questo, un aumento dell' 11% dei loro stipendi".
In Inghilterra, però.
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Mai dire mai

"Avevo superato brillantemenete, ventitre anni fa, il concorso per insegnante - si è sorpresa la signora Michela Costa - ma, dopo avere atteso invano l'incarico per lunghissimo tempo, ho perso ogni speranza, ho pensato ad altro e ho fatto, in altri settori, anche una bella carriera. Stavo già pregustando la pensione quando, all'improvviso, mi sono vista recapitare un telegramma dalla Direzione scolastica responsabile della Liguria in cui, comunicandomi la mia immissione in ruolo, mi si  invitava a prendere servizio all' Istituto tecnico "Einaudi" di Sampierdarena".
Ma perché, da parte della signora Michela Costa, tanta sorpresa? Che cosa possono essere ventitre anni di fronte all'eternità? E, poi, mai dire mai. In Italia, naturalmente.
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Bisogni e pasticche

"La squadra del "Milan" che sta arrancando - ha esternato Silvio Berlusconi - ha indubbiamente bisogno di me".
Ricapitolando, allora, le sue ultime esternazioni: il "Milan" ha bisogno di lui, "Forza Italia" e i Club hanno bisogno di lui, il Parlamento e il Governo hanno bisogno di lui, la Costituzione e i problemi del Paese hanno bisogno di lui, Matteo Renzi e Beppe Grillo hanno bisogno di lui e hanno bisogno di lui, naturalmente, anche la fidanzata Francesca e il cagnolino Dudù. E lui, lì, pronto per tutto e per tutti. Ma che pasticche gli farà ingoiare, ogni giorno, il dottor Alberto Zangrillo, suo medico personale?
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domenica 8 dicembre 2013

Stupefacente Cassazione

"La mamma - ha pubblicato il "Quotidiano della Calabria" - aveva affidato la figlia di undici anni, perché l'aiutasse a risolvere i suoi problemi scolastici, ad un operatore sessantenne dei Servizi sociali del Comune. Dopo qualche tempo però, preoccupata per l'eccessiva attenzione dell'uomo nei confronti della figlia, aveva segnalato questa sua preoccupazione alla polizia, erano scattate indagini ed intercettazioni e, quando alla fine era stata disposta una irruzione nella villa degli incontri tra i due, i due eranoo stati trovati nudi sotto le lenzuola. Condanna a cinque anni, per violenza sessuale su minore, per il sessantenne operatore dei Servizi sociali comunali, e conferma di questa sentenza anche in seccondo grado di giudizio".
Tutto secondo amaro copione, fin qui, come per tanti altri tristi episodi del genere. Fin qui, appunto. Perché è seguito, questa volta, un epilogo stupefacente. La Corte di Cassazione chiamata in causa dall'imputato pedofilo, infatti, ha sì confermato che dovesse essere condannato, ma ha disposto un nuovo processo in Appello affinché gli venga riconosciuta una attenuante: quella dovutagli perché tutto avvenuto in quanto lui sessantenne era innaamorato della bambina undicenne e la bambina undicenne era innamorata di lui sessantenne e, dunque, nessuna violenza, ma un tenero rapporto affettivo. Come dire: non una illecita pulsione di lui, ma, fra i due, un romantico intreccio di cuori e non fa niente se uno di sessant'anni e uno di undici. In quella Sezione della Cassazione che ha emesso una simile sentenza, evidentemente, non c'era neppure un nonno. Ma, sembra di capire, neppure un  giudice di professionale lucidità.
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Milano da mangiare

"Anolini al culatello e parmigiano stravecchio, "paté" d'anatra tartufato, velo di spalla cotta di San Secondo  come  "antipasto" - questo il "menù" della cena di gala dopo la "prima" de "La traviata" alla "Scala" di Milano - risotto allo zafferano con pasta di strologhino come "primo", petto di faraona legato al culatello in salsa di spezie come "secondo", "dacquoise" al cioccollato gianduja, "mousse" di amaretti e gelatina di cachi a fine pasto".
A qualche centinaia di metri soltanto, nelle anbrosiane vie semibuie, decine di affamati a frugare nei cassonetti dei rifiuti.
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Non resta che il proprio fegato

"Vuol dire che la pasta - ha sospirato una casalinga quando ha saputo che 72 milioni di chili di concentrato di pomodoro provengono, ogni anno, quasi esclusivamente dalla Cina - la condirò con l'olio nostro buono".
La decisione di ripiego sarebbe pure corretta, se non ci fosse un però. E il però è che l'Italia, ogni anno, snobba i suoi ottimi uliveti per importare dall'estero ben 500 milioni di chili di olio. Ma - tanto per dirla tutta - importa dall'estero anche 5 miliardi e 700 milioni di chili di grano per farci pane e pasta, 57 milioni di cosce di suino per farci prosciutti, 500 tonnellate di latte a lunga conservazione per farci mozzarelle e formaggi freschi vari. Ma allora - si dispererà sicuramente la povera casalinga - "ca me magno?" Non le resta che il fegato, povera signora casalinga. Il suo, però: quello sul bancone del macellaio potrebbe essere di un canguro australiano.
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Romantica luna, addio

"Ci stiamo preparando ad inviare sulla Luna - ha fatto sapere la Nasa - una prima ondata di semi di rape, di basilico e di mostarda selvatica per capire se sarebbe possibile un giorno garantire agli astronauti, "a chilometro zero", verdure prodotte "in loco"".
Addio presto, dunque, alla romantica Luna degli innamorati. Come stringersi le mani e baciarsi con passione sotto quello che si sarà trasformato in un orto di rape, di broccoli, di patate e di aglio?
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Il Grillo di sinistra

"Beppe Grillo - ha garantito Dario Fo - è un uomo di sinistra".
A sinistra, in verità, non sembra esserne convinto neppure uno.
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Silvio, Angelino e Dudù

"Mentre Silvio Berlusconi stava inviando il suo messaggio telefonico durante un convegno sulla giustizia a Perugia - è stato chiaramente sentito - ad un tratto l'abbaiare di un cane".
Il messaggio, dopo una brevissima interruzione, è però ripreso. Alla fine, tuttavia, Silvio Berlusconi potrebbe avere interpretato l'accadimento come un inquietante segnale: non è che, dopo avere allontanato su due piedi il contestatore Angelino, ora si ritrova in casa il contestatore a quattro zampe Dudù?
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sabato 7 dicembre 2013

Suicidio o omicidio?

"L'imprenditore Pasqualino Contu, 49 anni, da Orosei - è la fredda notizia burocratica - si è impiccato ad un albero nel giardino della sua casa".
Dato un meritato calcio al muro della fredda burocrazia, però, ecco rivelarsi una realtà da sgomento. Pasqualino Contu, infatti, non si è impiccato per un problema familiare o per essere un debole di mente. Si è impiccato perché, dopo avere risollevato la sua piccola azienda da due precedenti alluvioni con sacrifici personali grandissimi, mentre stava studiando come fronteggiare la crisi e alcune cartelle di Equitalia, si è visto distruggere tutto da una terza terribile alluvione. E, lasciato sempre solo, non gliel'ha fatta più. Ma, allora, è giusto parlare di suicidio o non sarebbe più giusto parlare, se non di omicidio, di induzione al suicidio? A carico di chi? Ma di chi, a tutti i livelli tecnici e amministrativi, non ha mosso un dito affinchè quel fiume Cedrino che era già esondato due volte, distruggendo anche la piccola azienda di Pasqualino Contu, non esondasse per la terza volta e mai più. Qui, però, si è in Italia. Dove tecnici ed amministratori parlano, parlano, ma non fanno mai quello che dovrebbero fare. Anche perché, tanto, loro continuano a rimanere impuniti al loro posto. E non fa niente, se qualcuno, soprattutto per causa loro, il posto lo deve invece cambiare: dalla sua azienda o dalla sua casa al cimitero.
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In Albania

"Lungo tutte le coste e in ogni luogo all'interno del territorio - è iniziara la battaglia - costruzioni tirate su abusivamente hanno cominciato ad essere abbattute senza tante storie e senza guardare in faccia a nessuno".
In Albania, però.
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C'era una volta il "Comandante Lauro"

"Sabato 7 dicembre - vigilia delle "primarie" pd - in tutta Italia sono stati organizzati tavoli dove, per convincere gli indecisi a votare, Matteo Renzi fa offrire fette di panettone e Pippo Civati un caffé caldo".
Effetto dell'atmosfera prenatalizia? Può darsi. Agli iscritti più anziani, però, potrebbe essere riaffiorato il fastidioso ricordo di quell'armatore monarco-fascista Achille Lauro detto "Il Comandante" il quale, quando si è trattato di votare tra gli anni 50 e 70 dello scorso secolo, ha sempre offerto, per convincere gli indecisi a votarlo, scarpe e pacchi di pasta.
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Casa Kyenge

"Domenico Grispino, il marito del Ministro per l'Integrazione, Cecilia Kyenge - durante una clamorosa intervista al quotidiano "Libero" - ha testualmente detto: "Il Pd ha fatto firmare a Cecilia un accordo molto generico, per presunte spese elettorali, accordo con cui lei si impegnava a versare al partito, dopo le elezioni, ben 34 mila euro. Ma c'era, in ciò, un chiaro "fumus" di ricatto perché il partito non le ha dato neppure un euro e le spese elettorali le ho pagate io".
Un'accusa senz' altro grave. Ma sarà andata proprio così oppure, magari, il signor Domenico Grispino ha inventato questa storia per indurre un irritato Pd a rimadare a casa Cecilia e, dunque, torni così lei ad occuparsi della casa e a dare le disposizioni quotidiane alla collaboratrice domestica? Chi sa dovrebbe chiarire. Anche perché il fatto, indubbiamente, va ben al di là di una semplice questione privata di casa Kyenge.
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"In the name of love"

"Con la famosa canzone degli "U2" "In the name of love" - a Roma - si è aperta la prima "convention" del "Nuovo Centro Destra" di Angelino Alfano".
"In the name of love" e, cioè, in nome dell'amore. Suggestivo ed originale. Ma, di certo, non dedicato a Daniela Santanché.
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venerdì 6 dicembre 2013

Dopo i pomodori coltivati anche la "passata"

"L'Italia - è stato confermato - importa ogni anno, quasi esclusivamente dalla Cina e dagli Stati Uniti, 72 milioni di chili di concentrato di pomodoro".
E questa conferma viene ad aggiungersi alla notizia di qualche giorno fa secondo la quale il nostro Paese importa ogni anno, dall'Olanda, 100 tonnellate di pomodori coltivati. Ma che cosa è successo? Le coltivazioni italiane sono state distrutte da qualche misteriooso microrganismo? Molto più probabilmente, invece, sono state distrutte da qualche macrointeresse di questa e quella "lobby" importatrice. Ma è il libero mercato, signora mia. E così, signora mia, condisca la pasta con la "passata" cinese e si mangi un pomodoro maturato sotto le pale dei mulini a vento olandesi.
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Con lo sfascio anche il "Fascio"?

"Segnalateci - ha mandato a dire Beppe Grillo ai suoi - i giornalisti i quali ci sono ostili".
Beppe Grillo, dunque, vorrebbe ora allineare, accanto alla politica dello sfascio, anche quella del "Fascio"? Tra qualche giorno, magari, invierà ai suoi, anche, l'ordine di "credere, obbedire e combattere". Eia, eia,eia, alalà...
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Il ripensamento del "principe sul pisello"

"Quando Romano Prodi aveva fatto sapere - appena un mese fa - che, deluso e amareggiato, avrebbe lasciato la vita politica e non sarebbe andato neppure alle "primarie" del Pd, qualcuno lo aveva, ironicamente quanto irrispettosamente, definito il "principe sul pisello"".
Ora però, a sorpresa, il principe è sceso dal pisello e ha annunciato che domenica 8, invece, andrà a votare alle "primarie" del Pd. Come mai questo ripensamento improvviso dell'ultima ora? "Perché - ha voluto spiegare - è necessario, nella situazione che si è venuta a determinare, difendere ad ogni costo il bipolarismo e favorire un serio rinnovamento". Più che, da parte sua, giusto e nobile. Ma basterà, per raggiungere questi due obiettivi non da poco, un principe sceso dal pisello?
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La decalcomania del "Nuovo Centro Destra"

"Ecco - ha presentato con orgoglio il "leader" del "Nuovo Centro Destra", Angelino Alfano - il simbolo del nostro movimento: un piccolo quadrato blu, con le lettere in bianco "N" e "C", su un quadrato bianco più grande in cui, alle lettere bianche "N" e "C", si allinea la lettera in blu "D"".
Un simbolo, obiettivamente, di uno squallore infinito. Che, infatti, ha subito suscitato commenti negativi perfino da un solitamente pacato ed accomodante Fabrizio Cicchitto. Ma, anche, feroci ironie. Come da parte di chi l'ha paragonato alla pubblicità di un medicinale. O da parte del pur serioso Daniele Capezzone il quale ha testualmente detto: "Sembra la copertina del modulo della dichiarazione dei redditi". Forse però, se è comparsa questa schifezza di simbolo, è perché Angelino non "tiene" un euro, non ha potuto rivolgersi ad un grafico esperto e, così, è dovuto ricorrere a una decalcomania da pochi centesimi.
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Bossi, Berlusconi e Grillo

"Sulla nuova legge elettorale e sull'urgenza di tornare alle urne - ha confidato l'ex segretario della "Lega nord", Umbero Bossi - sarebbero in corso contatti tra Silvio Berlusconi e Beppe Grillo".
Se vero, ecco un altro autentico spettacolo sul palcoscenico dell'italica politica: il risibile incontro del vecchio politico che vuol farsi comico con il vecchio comico che vorrebbe accreditarsi politico. Oppure non vero. Ma, allora, l'ex segretario "leghista" farebbe bene a bere meno birre e, magari, più acqua fresca alle fonti del Po.
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giovedì 5 dicembre 2013

Se "Sel", va bene

"In molte occasioni - come si ricorderà - la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha giustamente deplorato che il corpo femminile venga volgarmente sfruttato dalla pubblicità e dallo spettacolo".
Il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, di "Sinistra Ecologia Libertà" come lei, si è proprio bellamente infischiato, però, di quella giusta deplorazione. Convocata una conferenza-stampa per illustrare ai giornalisti le iniziative che  il Comune intende prendere in occasione delle prossime festività, non ha fatto trovare loro un albero di Natale, una fetta di panettone e un calice di spumante, ma due giovani e belle "veline" semisvestite e infiocchettate con un "giro vita" rosso da "pin up" di quarta categoria. E la Presidente Boldrini? Zitta e tranquilla. Perché, evidentemente, se Sel va bene, se qualcun altro no. Complimenti.
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Se lo dice lui...

"Io - ha fatto sapere Matteo Renzi - non sono stato mai moderato, ma sempre "casinista"".
Allora, però, si è candidato a nuovo segretario pd per andare a "fare casino" nel partito e, se dovesse in qualche modo capitargli, magari anche nel prossimo Governo?
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Quel "buco" di nome "Sorgenia"

"Il gruppo energetico "Sorgenia" controllato al 52% dalla "Cir" della famiglia De Benedetti - cominciano a tremare le banche creditrici - ha ormai raggiunto un "buco" di un miliardo e 800 milioni di euro".
Quello che sta però irritando molto le banche esposte - secondo voci raccolte in ambienti economici - è il fatto che la famiglia De Benedetti non ha alcuna intenzione, per alleggerire almeno di un po' il gravissimo debito, di porre mano nemmeno ad una parte di quei 360 milioni netti pagati, da Fininvest, dopo avere perso la causa sul cosiddetto "Lodo Mondadori". Come andrà, dunque, a finire? Monte dei Paschi di Siena, la quale viene indicata come la più esposta con un credito di 600 milioni, sembrerebbe confidare in un arbitrato "post primarie pd". Anche se la famiglia De Benedetti, attraverso la sua "Repubblica", si è battuta allo spasimo perché quelle "primarie" vengano vinte da Matteo Renzi. Come al solito, comunque, chi vivrà vedrà. Ma forse, in questo caso, meglio dire chi vedrà (di risolvere il caso con qualche amico) vivrà (senza il pericolo di un clamoroso fallimento).
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"Viciè, statte bbuono"

"Stanno cercando di non assegnarmi le deleghe di viceministro alle Infrastrutture - è andato a spiegare la sua tesi martedì sera, a "Matrix", Vincenzo De Luca - perché il Ministero alle infrastrutture è il maggior comparto di spesa per investimenti e un uomo libero come me fa paura alle "lobby"".
Giusto dire, d'accordo, che il Ministero alle infrastrutture è un dispensatore di miliardi che le "lobby" vorrebbero sempre come amico. Ma giusto dire, anche, che lui, Vincenzo De Luca, è davvero un  uomo libero? Potrebbe essere anche così, per carità, ma come metterla con quel megacomplesso da 150 milioni da lui autorizzato, sul Lungomare di Salerno, a coprire un'area demaniale ceduta per appena 20 milioni? Ha fatto tutto liberamente o dietro "invito" di qualche "lobby"? Nell'un caso e nell'altro, comunque, non andrebbe bene. E, infatti, non è andato bene ai magistrati i quali, proprio alcuni giorni fa, hanno posto il megacomplesso sotto sequestro e hanno formalizzato un'accusa di abuso d'ufficio e di falso in atto pubblico. Viciè, almeno per il momento, "statte bbuono".
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Mamma scimpanzé e babbo maiale

"L'uomo - va sostenendo il professor Eugene Mc Carty della University of Georgia e uno dei maggiori esperti mondiali di ibridazione animale - è un incrocio tra una femmina di scimpanzé e un maiale maschio".
Non resta ora che aspettare dal professor Eugene Mc Carty, dopo questa stupefacente rivelazione, un'altra notizia: se, secondo lui, abbiamo preso il meglio o il peggio da mamma scimpanzé e da babbo maiale.
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Da "Corriere della sera" a "Corriere del gossip"?

"Il più bello fra i tre candidati alle "primarie" pd - ha espresso il suo giudizio la "showgirl" Belen Rodríguez - è Matteo Renzi". "Ora - ha annunciato la fidanzata di Silvio, Francesca Pascale - anche il cagnolino Dudù ha un suo profilo su "Facebook"".
Il giudizio della "showgirl" Belen Rodríguez e l'annuncio della "fidanzata" Francesca Pascale sono stati pubblicati su uno dei tanti "giornaletti gossip" che inondano le edicole? Macché. Sono stati pubblicati, per di più a colori, nientemeno che dal "Corriere della sera". Da quel quotidiano, cioè, che continua ad autodefinirsi "il più nobile che sia". Anche se direttori come Luigi Albertini e Mario Missiroli staranno rivoltandosi, sicuramente, nelle loro tombe.
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