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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 23 dicembre 2013

Kelid versus Cecilia

"Basta piangere e condannare - il rimprovero mosso al Ministro per l'Integrazione, Cecilia Kyenge - lei deve finalmente dare risposte concrete ed urgenti".
Il rimprovero è ancora più legittimo e più duro perché le arriva da quel deputato pd Kelid Chouki il quale, invece di piangere e di condannare, è andato addirittura a rinchiudersi, accanto agli immigrati, nel "Centro di identificazione ed espulsione" di Lampedusa e ha dichiarato che non ne uscirà finché non sarà arrivata una soluzione giusta e concreta. E il Ministro Kyenge? Non se l'è, fino ad oggi, "filato". Come non si è "filato,  fino ad oggi, il dramma degli immigrati di Lampedusa. E, anche, la vergogna del suo Congo che non sta rispettando gli accordi sulle adozioni di ventiquattro bambini da parte di altrettante famiglie italiane. Come, insomma, non si sta "filando" niente che non sia un convegno, una comparsata televisiva, un'intervista con tanbti vuoti "bla bla". Tanto da cominciare a far innervosire più di uno nelle rinnovate stanze della direzione pd, a Roma, in via del Nazareno.
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