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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 18 dicembre 2013

Nelle mani di Esculapio

"Per salvare il Lazio dall'immenso buco della sanità è stato chiamato - dal Consiglio dei Ministri - il dottor Renaato Botti".
Ma, per chi non lo sapesse, il dottor Renato Botti è noto per essere stato il "braccio destro" di don Luigi Verzé, nella gestione del "San Raffaele" di Milano, proprio mentre quell'ospedale, debito dopo debito, è precipitato in un clamoroso crac finanziario. Perché, allora, proprio lui? Proprio lui con quel "curriculum" da paura? A meno che, fuori da Palazzo Chigi, Matteo Renzi abbia ancora meno ascolto e meno potere di quel Roberto Formigoni, in questo caso specifico, gran protettore di quel dottor Renato Botti già gran "braccio destro" di quel don Verzé già gran affossatore amministrativo del "San Raffaele" di Milano. Non resta che affidarsi, allora, che al semidio greco della medicina Esculapio. Nel 291 avanti Cristo fu invocato per salvare Roma da una terribile pestilenza. Oggi potrebbe essere invocato per salvare la sanità del Lazio, magari, dal dottor Renato Botti.
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