"Affittando i miei immobili alla Camera - ha confermato, al "Fatto quotidiano", l'imprenditore Sergio Scarpellini - ho già incassato 369 milioni". "Ma - ha poi confessato - negli ultimi anni ho finanziato, con circa 650 mila euro, partiti di destra, di centro e di sinistra. Durante le campagne elettorali vengono qui bianchi, rossi e verdi e noi un contributo lo diamo sempre a tutti".
Brava Camera, bravi partiti, bravo imprenditore Sergio Scarpellini. Ma nulla di nuovo. Quando Governo, maggioranza e molti spezzoni della minoranza hanno infatti cercato furbescamente di impedire il proseguimento della vergogna degli "affitti d'oro", tutti avevano già capito che dovesse esserci un sicuro "do ut des" partiti-imprenditore Scarpellini. Ora, comunque, si è detto che anche questo alt agli "affitti d'oro" verrà sancito nel cosiddetto "milleproroghe". C'è da augurarselo. E, però, resta un fatto molto grave: se non se ne fossero preoccupati i "grillini" in Parlamento e non fosse scoppiato lo scandalo, la vergogna sarebbe andata avanti ancora per chissà quanto. Con l'imprenditore Scarpellini a continuare ad intascare milioni e tutti i partiti a continuare a passare, ad ogni campagna elettorale, per riscuotere la mancia. Con in tasca, magari, le solite accuse contro i sistemi della vituperata Prima Repubblica.
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