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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 20 dicembre 2013

Nuovo scandalo Poste italiane

"Un pacco contenente tre libri spedito, da Milano, il 18 novembre - si è meravigliato il destinatario - mi è stato recapitato, a Roma, il 17 dicembre".
Ma meraviglia perché? Da Milano a Roma ci sono 578 chilometri di strada e un "camminatore" delle Poste, atleticamente marciando ad un ritmo più che sindacale di circa 20 chilometri al giorno, non può che impiegare, appunto, se non 29 giorni. Dice: ma, perché, le Poste utilizzano ancora i "camminatori"? Evidentemente sì, altrimenti in furgone, da Milano a Roma, un pacco impiegherebbe, compresa la consegna, al massimo due giorni. Ora, però, dovrebbe cambiare tutto perché le Poste, mettendo di loro 75 milioni in "Alitalia", potrebbero avvalersi di un trasporto-pacchi in aereo. Un volo di un'ora e un quarto circa, da Milano, ed ecco il pacco a Roma Fiumicino. Dove, però, dovrebbe trovare un furgone e non un "camminatore". Anche se, essendoci 30 chilometri tra l'areoporto di Fiumicino e Roma e marciando al solito ritmo di 20 chilometri al giorno, l'atletico "camminatore" impiegherebbe un gioreno e mezzo. Consegna, però, esclusa. Ma, indubbiamente, molto molto meglio. Un enorme passo avanti. L'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, meriterebbe un sostanzioso premio di produttività.
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