Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 30 settembre 2015

Quegli aumenti furbastri di luce e gas

"Da domani - confermato - le tariffe della luce aumenteranno del 3,4% e quelle del gas del 2,4%".
Nulla di più furbastro che far aumentare le tariffe di luce e gas quando luce e gas, nell'imminenza delle giornate più corte e più fredde, subiranno anche un aumento di consumi. Complimenti.
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Lo scandalo dei "cassonetti gialli"

""Aiutateci ad aiutare" - la scritta sui "cassonetti gialli" nei quali i romani possono depositare i loro abiti usati per le persone bisognose - ma, alla fine, l'Antitrust ha scoperto che  il tutto è servito ad aiutare non le persone bisognose, ma, con la connivenza dell'Ama, due consorzi affidatari: il "Sol.co" e  il "Bastianini"".
"Sol.co" e "Bastianini", infatti, hanno realizzato un'incredibile fortuna. L'Antitrust ha appurato che, di ben sei tonnellate di abiti raccolti, il 5% è finito in discarica, il 45% è stato rivenduto in Africa, in Sud America, nell'Est europeo, nel Sud-est asiatico, il 15% (se ritenuto ancora "alla moda") addirittura in Italia, il restante 35% riciclato in imbottiture, tappetini e stracci per pulire. Nemmeno un calzino, perciò, alle persone bisognose. Ma tanto che fa? "Sol.co" è stata multata per 100 mila euro e "Bastianini" per appena 10 mila euro che sono una bazzecola, evidentemente, difronte a quanto messo in cassa con il vergognoso e cinico mercato. E l'Ama distratta, a sua volta, è stata multata di 100 mila euro che sono, alla fine, un altro carico sulle spalle dei cittadini. E, dunque, tanti saluti, tanti "chissenefrega" e tante grazie, ai romani inconsapevoli, da chi, con i "cassonetti gialli", è stato aiutato ad aiutarsi. Ingannevolmente e illecitamente. Nell'ambito di quella più ampia e scandalosa organizzazione "Mafia capitale". Perché - tanto per capire - il presidente del Consorzio "Sol.co", Mario Monge, è stato già arrestato, tempo fa, per essere uno dei protagonisti di quella organizzazione. Roma "caput mundi"? Una volta. Oggi "caput mali". Tradotto: del malaffare.
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Il vigile romano del "Che tte pozzo fa' ?"

"All'incrocio di via San Teodoro e via dei Cerchi - ha denunciato, sul "Corriere della sera", un lettore romano - traffico gravemente rallentato per auto parcheggiate in seconda e terza fila con alcune vetture della polizia municipale ad una ventina di metri".
Niente multe, insomma, niente rimozioni, nemmeno il minimo intervento. E questo è già grave. Ma più grave diventa quando - sempre secondo il lettore del "Corriere della sera" - lui, facendo rilevare la situazione ad uno dei vigili urbani lì a due passi, si è sentito rispondere, oltretutto con il "tu", testualmente così: "Se 'a ggente è maleducata, che te pozzo fa'?" A lui, intanto, avrebbe potuto dimostrare di fare il proprio dovere. Agli automobilisti indisciplinati ed arroganti intervenire con la dovuta sanzione. Al Corpo dei vigili urbani non attribuire l'immagine di una specie di "Armata Brancaleone". Al Comune di Roma dimostrare di adempiere al proprio dovere e di meritarsi il sicuro stipendio di ogni fine mese. Tante belle e giuste cose, insomma, altro "che tte pozzo fa'?" Altro che bivaccare nel rifugio di un' auto e parlare, magari, della "Roma" e della "Lazio". E questo è solo un episodio. Il sindaco Ignazio Marino potrebbe anche non disturbarsi ad andare a verificare di persona, in bicicletta, in giro per la città: potrebbe essergli suffciente leggere la drammatica sconsolata "Posta dei lettori" sulle pagine di cronaca di tutti i giornali. Nei pochi momenti, per carità, in cui non sta scegliendo gli abiti da portare con sé per l'ennesimo prossimo viaggio lontano da Roma.
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Il "non portavoce"

"Padre Federico Lombardi - a proposito del putiferio seguito alla forte risposta di Papa Francesco se fosse stato lui a pagare il viaggio negli Stati Uniti al sindaco di Roma, Ignazio Marino - se n'è testualmente uscito: "Il giornalista doveva verificare prima quanto stava chiedendo".
Padre Federico Lombardi, allora, dovrebbe strappare la sua tessera di giornalista, se non ha capito che la domanda rivolta al Papa tendeva proprio a verificare una notizia. E, forse, dovrebbe anche lasciare la carica di portavoce di Papa Francesco perché, specialmente in questo caso, di Papa Francesco non ha certo riportato la voce. E nemmeno lo spirito.
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In Paglia veritas

"Chi invece ha molto interpretato lo spirito di Papa Francesco - anche se ingannato al telefono da un falso Matteo Renzi inventato da quei birbanti de "La Zanzara" - è stato il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, monsignor Vincenzo Paglia".
Che cosa ha infatti detto monsignor Vincenzo Paglia al falso Matteo Renzi? "Lui - ha detto del sindaco Marino - ci ha brigato. Ha cercato di sfuttare la situazione e questo ha fatto imbestialire il "Numero Uno". Certo che si è imbucato. Nessuno lo ha invitato. Su questa storia il Papa era furibondo. Lui, quando ha insistito per vederlo e rivederlo, ha fatto scocciare tremendamente Francesco. Poi lui sta cercando in ogni modo un appoggio, ma questo con il Nostro non funziona. Certo che ha fatto una figura proprio da bischero. Poi con la fascia di sindaco, unico, là, in prima fila". Tutto, dunque, con tanti saluti a padre Lombardi. Ai tradizionali silenzi e alle tradizionali ipocrisie curiali.
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I nuovi giorni e le nuove serate di Silvio

"Silvio Berlusconi - si è saputo - ha acquistato una villa, a Casatenovo, e l'ha regalata alla fidanzata Francesca".
Perché? Perché - si è spiegato - la fidanzata Francesca là andrà ad abitare, insieme al barboncino Dudù, per qualche tempo. Perché? Perché - si è spiegato ancora - Silvio Berlusconi, nella villa di Arcore, ha deciso di concentrarsi sulla politica, sulla sua ridiscesa in campo, sulla costruzione di un nuovo centrodestra unito e non può essere distratto da altro. E così, la sera, dalle partite a scopa con Francesca ai solitari.
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martedì 29 settembre 2015

Questione di democrazia sostanziale

"Se Berlusconi non vota le riforme - ha tenuto a dire il "premier" Renzi - per me non cambia nulla perché vinceremo ugualmente".
Le riforme, anche per gli aiutini che verranno "da fuori", verosimilmente passeranno. Ma passeranno, benché costituzionalmente rilevanti, con un minimo scarto. E, se il "premier" Renzi potrà vantarsi di avere vinto comunque, non avrà però vinto - Berlusconi o non Berlusconi - la democrazia. La democrazia sostanziale, naturalmente, non quella formale.
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A New York per narrare favole

"Un anno fa avevao fatto l'elenco delle cose che volevamo fare - ha narrato, a New York, il "premier" Renzi - e adesso sono molto contento che quelle promesse sono al 90% già realizzate".
Ma perché il "premier" Renzi lo va a narrare a New York e non lo dice in Italia? Forse perché in Italia sanno bene che non è vero. E, invece di applaudirlo stupefatti, irritati lo prenderebbero a fischi.
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Giardino e salotto

"Vedo il senatore Verdini e compagnia, con gli amici di Cosentino e compagnia - si è detto preoccupato, durante una intervista a Radio24, l'ex segretario pd Pierluigi Bersani - che stanno cercando di entrare nel nostro giardino di casa".
Fosse solo questo. Il preoccupato Pierluigi non si è ancora accorto che Verdini, Cosentino e rispettive compagnie non hanno la limitata pretesa di andare a coltivare rose nel giardino pd, ma il loro scopo è quello di andare a sedersi, nel salotto buono pd, su alcune poltrone. In Via del Nazareno e non solo. Anche se "L'Unità" non lo dice.
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Questione di dignità

"Il senatore pd Michele Anzaldi - così difendendo l'accusa di "camorrismo giornalistico" lanciata, da Vincenzo De Luca, contro i giornalisti del Tg3 - se n'è uscito affermando: "Al Tg3, forse, non sanno chi ha vinto nel Paese".
Al Tg3, proprio perché composto di giornalisti, lo sanno invece bene. Solo che, finalmente, hanno scelto la via dell'obiettività. Hanno deciso, finalmenete, di liberarsi di certi antichi lacci politici. Hanno deciso, finalmente, di affermare una loro dignità. A differenza, evidentemente, di Vincenzo De Luca e del suo incredibile difensore d'ufficio Michele Anzaldi.
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Di nuovo più caro, da domani, spedire una lettera

"Dal primo ottobre - sempre annunciato dall'amministratore delegato di "Poste italiane", Francesco Cairo - nuovo aumento dei francobolli per lettera: da 80  a 95 centesimi, se si vorrà una consegna in quattro giorni, da 80 centesimi a due euro e 80 centesimi, se si vorrà una consegna il giorno successivo".
Va bene che "Poste italiane", da originale esclusivo servizio pubblico, è diventata sempre più, chissà come e perché, una finanziaria "sui generis". Ma non si pensava arrivasse , perfino, al punto di comportarsi come una specie di usuraio. Comunque, almeno, sarebbe bene venisse sempre ripristinato il timbro con la data di spedizione. Per sapere, legittimameente, se quella specie di usuraio mantiene la parola sul giorno di consegna. A sua volta timbrato.
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La "scampagnata" multata come "lavoro nero"

"Battista Battaglino - proprietario di una piccola vigna a Castellinaldo d'Alba - ha invitato quattro amici per raccogliere con lui, tra qualche fetta di pane e salame e un bicchiere di vino, i grappoli della sua uva. Una "scampagnata" allegra come tante, da sempre, nelle campagne di tutta Italia. Ma, ad un certo punto, Battista e i suoi quattro amici si sono trovati circondati da carabinieri e funzionari dell'Ispettorato del lavoro. "E no - il reato - questo è "lavoro nero", altro che "scampagnata". E giù 19 mila e 500 euro di multa (ossia tre mila e 900 euro ciascuno)".
"Qui la gente si aiuta - ha cercato di intervenire il sindaco Giovanni Molino - si spacca la schiena su queste colline ed è assurdo che un uomo come Battista Battaglino, che manda avanti questi pochi filari da solo, con grande sacrificio, venga addirittura trattato come un evasore. E' pazzesco che debba pagare una multa del genere". Ma non c'è stato nulla da fare. I funzionari dell'Ispettorato del lavoro sono stati inflessibili. Inflessibili e ridicoli. Soprattutto se si considera che, al Sud, migliaia di persone vengono davvero sfruttate ogni giorno, nei campi, e i funzionari dell'Ispettorato del lavoro si guardano bene dall'intervenire. O sono costretti ad intervenire, magari di malavoglia, soltanto quando qualche giornale denuncia un caso. E, dunque, i veri "signori del lavoro nero" non sono le centinaia di "caporali" nelle campagne del Sud, ma, a Castellinaldo d'Alba, Battista Battaglino e i suoi quattro amici in vigna. L'Italia dei pomodori e dell'uva, ma, soprattutto, l'Italia dei cachi, delle mele bacate, del "mellone uscito bianco". L'Italia della pizza e fichi.
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Poliziotto e rapinatore

"Un uomo è entrato in un supermercato di Lucca, ha rapinato 4.500 euro, si è dato alla fuga, ma è stato coraggiosamente inseguito e immobilizzato dai dipendenti: Quando sono arrivati i carabinieri, poi, si è scoperto trattarsi di un agente di polizia".
Non, però,  di un agente di polizia qualsiasi: di un assistente capo della Digos di Pisa. C'è da chiedersi, con preoccupazione, che cos'altro ci si debba aspettare.
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Se ad amministrare Roma resta la fortuna

""Siamo appesi alla fortuna" se n'è uscito sui vari mali di Roma, partendo dal nuovo scandaloso episodio verificatosi sulla "linea A" della metropolitana, l'assessore ai trasporti, Stefano Esposito".
Un assessore che se ne esce con una simile frase dovrebbe essere cacciato a pedate, per manaifesta incapacità e superficialità, dal Campidoglio dove indegnamente siede. Ma chi dovrebbe cacciarlo - è la sfortuna dei romani - è quel sindaco Ignazio Marino che non sta certo dimostrandosi migliore di lui. E, poi, non disturbare l'Ignazio. Lui non può occuparsi di Roma e di chi dovrebbe responsabilmente amministrarla: lui starà già preparando la valigia per il prossimo viaggio. Dicendo magari, questa volta, che glielo pagherà Domineddio.
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Silvio uno e due

"Silvio Berlusconi festeggerà oggi i suoi 79 anni -  nella villa di Arcore - insieme con i suoi cari".
Un Silvio, dunque, tenero babbo, nonno, fidanzato e amico del barboncino Dudù. Ma nessuno s'illuda. Il giorno dopo - ha annunciato lui stesso - già di nuovo a Roma per  incontrarsi con i "suoi" senatori e decidere il comportamento da tenere, tutti insieme, sulla riforma del Senato. Via, insomma, vestaglia e pantofole, coccole e candeline sulla torta per indossare di nuovo la corazza, riprendere la dura pugna lancia in resta e sperare di accendere le candele per il funerale del disegno di legge di Maria Elena Boschi. Che sarebbe per lui, pur se posticipato, il più bel regalo di compleanno. Anche se, come capita spesso, i sogni rimangono desideri.
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lunedì 28 settembre 2015

Scontro Renzi-Bruxelles

"L'Italia - è arrivato il monito da Bruxelles - deve spostare il carico fiscale dal lavoro alla casa. No, dunque, all'abolizione di Imu e Tasi per tutti". E il "premier" Renzi: "Sulle tasse decidiamo noi".
Ha ragione. Perché poi, a chiedere il consenso degli elettori, ci andrà lui. Mica Bruxelles.
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Il sabato del postino

"Nelle grandi città - ha fatto sapere "Poste italiane" - la corrispondenza verrà consegnata anche il sabato".
Agli utenti basterebbe che fosse consegnata, ma davvero, dal lunedi al venerdi. Cosa che oggi non avviene. Come ben sa l'amministratore delegato Caio. E come ben sanno, purtroppo, anche Tizio e Sempronio che si vedono recapitare, perfino, bollette scadute.
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Ignazio l'imbucato

"Io non ho invitato il sindaco di Roma - ha tenuto a precisare, a Filadelfia, Papa Francesco - Non l'ho invitato io né lo hanno invitato gli organizzatori. Chiaro?"
Chiarissimo, Santo Padre. E non meraviglia. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, passerà alla storia (quella brutta) come l' "imbucato leader". Come il "primo cittadino" un giorno in Comune e gli altri in giro per il mondo. Ovunque ci sia da apparire con quel suo sorriso un po' così e non ci sia da lavorare per i problemi di Roma. Ma poi, se gli euro di quest'ultima trasferta a Filadelfia non ce li ha messi Papa Francesco, allora chi ci li ha messi? Lui no, certo, perché è genovese. E nemmeno Babbo Natale che non ha ancora cominciato a preparare i suoi doni. Non restano che i romani. Sempre più grati a chi si ostina, per un suo interesse politico, a non rimandarlo a casa in bicicletta.
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Uno Stefano da chiarire

"La linea della "metro A" - a Roma - è rimasta chiusa per otto ore perché un convoglio ha perso una batteria e sono crollati alcuni controsoffitti".
Un giorno sì e l'altro pure, dunque, un duro colpo al sistema trasporti della Capitale. Con un Giubileo che si avvicina sempre più e con la pretesa di ospitare le Olimpiadi del 2024. E il Comune? Il sindaco naturalmente all'estero, l'assessore ai trasporti si è così espresso: "L'inchiesta chiarirà tutto". C'è da augurarsi davvero tutto. Perché, in modo particolare, all'assessore Stefano Esposito continui ad essere affidato un incarico di cui non capisce assolutamente niente.
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D'Anna uno e due

"Renzi è un pessimo riformatore - ha detto il senatore Vincenzo D'Anna - e un ottimo tiranno".
Ma come? Se è uscito da "Forza Italia" per andare a fare da puntello, nel movimentino di Denis Verdini, proprio a Renzi? Beh, un momento: quelle frasi le ha pronunciate solo qualche mese fa. Oggi, tranquilli, Renzi, per il senatore Vincenzo D'Anna, è improvvisamente diventato un ottimo riformatore e un ottimo democratico. Va bene che anche un voto in più può sempre fare comodo, ma uno così, al Matteo, non fa un po' senso?
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"Vicié, statte bbuono"

"Il Governatore forse sì forse no della Campania, Vincenzo De Luca, ha accusato Rai3 - al veleno - di "camorrismo giornalistico" messo a segno da una "lobby radical chic"".
C'è però da osservare: se Rai3 è davveo una "lobby radical chic" che fa "camorrismo giornalistico", come mai a Vincenzo De Luca è andato sempre bene e non va più bene ora che è stata teletrasmessa una inchiesta sul suo cosiddetto "mostro marino salernitano"? "Vicié, statte buono". Tradotto: "Vincenzo stai sereno".

domenica 27 settembre 2015

Sapeva anche l'Unione europea

"L'Unione europea - secondo il rapporto "Joint research center" pubblicato dal quotidiano "Financial Times" - era a conoscenza, già dal 2013, del pericolo per l'ambiente rappresentato da "software" e strumenti illegali usati per alterare i risultati dei test su eventuali inquinamenti".
Come mai, allora, non è intervenuta? Beh, giusto: doveva emanare norme sulla curvatura dei cetrioli e la grandeza dei pomidoro e non aveva tempo da perdere.
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Se l'Inghilterra ama le auto "taroccate"

"Il Ministro dei Trasporti inglese - secondo il quotidiano "Guardian" - avrebbe invitato i parlamentari di Sua Maestà, con un documento segreto, a non votare la nuova legge che, dopo lo "scandalo Wolfswagen", ordinerà che i controlli di gas avvengano su strada e non più in officina".
Perché c'è anche qualche Casa automobilistica inglese che si è comportata male come la "Wolfswagen"? Perché anche il "premier" inglese, David Cameron, è in pugno alla Cancelliera tedesca Angela Merkel? O perché? Si starà a vedere. Forse anche presto.
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"Primarie"? Inutili

Se c'è già un "leader" - ha ripetuto, alla manifestazione "Atrejus" di "Fratelli d'Italia" - le "primarie" non servono".
Il "leader" che c'è già, naturalmente, dovrebbe essere senza alcun dubbio lui, Silvio Berlusconi. Sempre modestamente.
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Denis il taxi

Io - ha voluto spiegarsi Denis Verdini - sono un taxi che porta da Berlusconi a Renzi".
Con quale tariffa?
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Squadra Italia

"Il limite dell'Italia  - ha detto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella - è non sapere fare squadra".
Giusto. Per fare squadra, però, meglio non affidarsi a "mister" come Cesare Prandelli e Antonio Conte.
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Bikini e slip

"Chi si presenterà in bikini - è la "trovata" di un distributore di benzina a Kiev - avrà la benzina gratis".
In Italia, invece, la benzina viene fatta pagare cara a tutti. Anche a quelli che i vari Governi succedutisi hanno messo in mutande.
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sabato 26 settembre 2015

Nuovi nomadi

"Un parlamentare su cinque - già a metà legislatura - ha cambiato "casacca". Il partito, cioé, nelle cui file era stato scelto dagli elettori".
I nomadi, come si sa, sono diventati ormai stanziali. Sono diventati nomadi, in compenso, i seri parlamentari italiani.
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Miracolo Francoforte

"Francoforte - dove il 17 settembre scorso si è aperto il "Salone dell'auto 2015" - ha guadagnato, quest'anno, il titolo di "Capitale verde d'Europa"".
A Francoforte, forse, non circola alcuna "Wolkswagen" e, così, alberi e piante possono vegetare tranquillamente senza essere inquinati da gas velenosi.
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Renzi, Marino e Bergoglio

"Anche il "premier" Renzi - negli Stati Uniti - spera di incontrare lì, così come il sindaco di Roma Ignazio Marino che è arrivato prima di lui, Papa Francesco".
Hanno allora ragione quanti osservano: "Ma perché il "premier" Renzi e il sindaco di Roma Marino, per incontrare il Papa, trasvolano per ore fino in Usa quando potrebbero tranquillamente traversare il Tevere, a Roma, in pochi minuti e senza neppure tante spese? Ecco: perché? Mistero. Anche se non mistero della fede.
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Dopo il Papa l' "imperatore"

"Letteralmente a ruba - nei pochi giorni di vendita - i biglietti dell'Atac (l'azienda dei trasporti pubblici urbani di Roma) con l'effigie del calciatore Francesco Totti in occasione dei suopi 29 anni".
Dopo i biglietti dell'Atac con l'effigie di Papa Francesco, così, quelli con l'effigie dell' "imperatore di Roma". Purtroppo, però, per obliterarli su bus e meptrolitane sempre più scassati, sporchi e sovraffollati. Roba da matti. Anche secondo chi non è laziale o juventino.
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I "pelouches" di Gaetano

"Il senatore del "Nuovo Centro Destra" Gaetano Quagliariello - si è scoperto - colleziona, nel suo ufficio, "pelouches" di ogni forma e grandezza".
 Forse gli serve di abbracciarli, per trovare conforto ed affetto, dopo ogni schiaffone ricevuto  dallo "zio senza tante storie" Matteo Renzi.
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venerdì 25 settembre 2015

Coltellata della "Wolkswagen" all'indotto italiano

"L' "affare Wolkswagen" - si è detto preoccupato il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - avrà qualche ripercussione sulla nostra economia. La casa automobilistica tedesca, infatti, ha in Italia un indotto che si aggira sul miliardo e mezzo".
Alla faccia, allora, di "qualche ripercussione". E con tanti saluti a quella nostra economia che stava riprendendosi, anche se minimamente, proprio per l'andamento del settore automobilistico. "Baby Matteo" dovrebbe correre a Berlino per ringraziare del bel regalo "mamma Angela" la quale - come continuano a scrivere i giornali tedeschi - era perfettamente a conoscenza del "tarocco Wolkswagen". Ma questi tedeschi hanno innata, in un modo o nell'altro, la manìa dei gas?

Sicurezza teutonica

"I tedeschi sulle parole non amano scherzare - è scritto nella pagina che "Panorama", nell'inserto sul "Salone dell'auto di Francoforte", ha dedicato alla "Wolkswagen" - Quando dicono che una vettura è totalmente nuova è perché sono sicuri di esserci riusciti".
Finché, però, la vettura totalmente nuova non viene scoperta "taroccata". E, dunque, i tedeschi sulle parole non amano scherzare, per carità. Ma spesso, come in questo gravissimo caso della "Wolkswagen", amano imbrogliare.
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Meglio una "Maserati"?

"Martin Winterkorn, amministratore delegato della "Wolkswagen" fino al momento in cui è scoppiato lo scandalo delle auto truccate, non se ne andrà - si è saputo meglio - soltanto con una liquidazione di oltre 60 milioni, ma - secondo quanto a suo tempo pattuito - anche con una lussuosa auto della casa".
Chissà, però, se l'accetterà. Conoscendo i "suoi polli", cioé le vetture "Wolkswagen", potrebbe dire "no, grazie". E chiedere invece, magari, una "Maserati".
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I repubblicani Usa e Papa Francesco

"No alla pena di morte - ha stigmatizzato, durante il suo discorso al Congresso Usa, Papa Francesco - e no al commercio delle armi".
I congressisti repubblicani, che della lobby dei fabbricanti di armi sono molto amici, gli hanno battuto, per cortesia, le mani. Ma, almeno, non gli hanno sparato.
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"Centurioni" e vigili urbani

"Il giornalista rumeno Christian Sabbagh - davanti al Colosseo - è stato insultato, spintonato e derubato di 50 euro dai "centurioni" che, dopo avere posato con lui, di euro ne avrebbero voluti almeno 100".
L'episodio, già grave in sé, lo è diventato ancor più quando un vigile urbano nei pressi, informato dell'accaduto, è rimasto impassibile e non è intervenuto. Un altro bel biglietto da visita di Roma per i turisti e per i pellegrini che arriveranno in occasione del Giubileo straordinario. Ma tanto il sindaco, "Marino l'amerikano", non c'è quasi mai e, quando c'è, dorme e ride. Come sanno bene anche i vigili urbani, alcuni dei quali indossano la divisa solo per prendere, alla fine del mese, i soldi dal Comune.  E forse, in qualche caso, anche da altri.
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giovedì 24 settembre 2015

Non c'è un esperto in più

"Questa sera - menù le situazioni in Siria, in Iran e in Libia - cena a quattro in uno splendido salone di Parigi: l'ospitante Ministro degli esteri francese Laurent Fabius, ospiti il collega tedesco Frank Walter Steinmeier, il collega britannico Philip Hammonde e l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri, Federica Mogherini".
E il Ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni? Lui no. Perché? Perché no. Perché l'Italia, checché continui a sostenere in giro il "premier" Matteo Renzi, a briscola non sarà certo il "due", ma in realtà non è nemmeno un "carico". Aggiungi un posto a tavola? No: non c'è un esperto in più.
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Il bello di Denis

"E ora che i dissidenti pd sembrano avere fatto pace con Matteo Renzi - si è preoccupato Denis Verdini il quale aveva contato di passare, alla storia e alla cassa, perché indispensabile nel salvataggio del Governo sulle leggi costituzionali - ora che faccio?"
Ma il Denis da "la bela chioma bianca... fora la palanca, fora la palanca" non è tipo di preoccuparsi a lungo. Eccolo lì pronto, così, con il suo "piano b": pronto ad acchiappare quei pochi del "Nuovo Centro Destra" i quali continueranno a restare nel partito, per sostenere il "premier", sottraendoli ad un Angelino Alfano sempre più in difficoltà. Tanto è vero che il Denis ha già in mente di formare un suo forte movimento politico con la scritta, nel simbolo, "Per Renzi". Inesauribile Denis: dopo avere uccellato Berlusconi, ora sta per uccellare Alfano. Anche questo, signora mia, è il "bello" dell'italica politica.
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Camorra rossa?

"Dopo che Isabella Conti - giovane sindaco pd di San Lazzaro di Savena - ha opportunamente e coraggiosamente bloccato il progetto per la costruzione di quasi seicento villette in un'area ex agricola di stupendo valore panoramico, ha cominciato a ricevere violente pressioni ed esplicite minacce soprattutto sul suo cellulare".
San Lazzaro di Savena è in una zona del Sud controllata dalla camorra? No: è in una zona dell'Emilia controllata dalle cooperative soprattutto "rosse". E infatti, a realizzare il devastante progetto, avrebbe dovuto essere un Consorzio con due ditte private, sì, ma anche con la "Cesi" di Imola e con la Coopcostruzioni" di Bologna. Non poteva che intervenire la Magistratura. Ma come si comporterà, invece, il "premier" Renzi? Perché, mentre aveva incoraggiato il sindaco Isabella Conti ad andare avanti "a testa alta e senza paura", si è ora scoperto che Benedetta, la sorella di Matteo, è stata chiamata, come assessore alla scuola nel Comune di Castenaso, da quel sindaco Stefano Sermenghi il quale è tra coloro che, per il "caso San Lazzaro di Savena", sono sotto la lente dei magistrati inquirenti. Insieme, cioé, ad altri quattro, imprenditori ed amministratori, fra i quali, anche, il direttore generale di "Legacoop", Simone Gamberini.
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La seconda beffa Wolkswagen

"Martin Winterkorn - capo della "Wolkswagen" fino al giorno in cui è scoppiato lo scandalo delle vetture truccate - si è opportunamente dimesso, ma se ne andrà con una liquidazione di 60 milioni e mezzo di euro".
Troppi, anche se li avesse meritati. Un insulto perché non li ha nemmeno meritati. E, anzi, avrebbe dovuto essere preso a calci nel didietro senza neppure un centesimo in tasca. Ma - è la giustificazione - era nei patti e "pacta sunt servanda". Sì, ma se sottoscritti da gentiluomini.
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Questione di bronzo

"L'ex comandante della "Costa Concordia" Francesco Schettino - condannato in primo grado a 16 anni per avere causato, con il suo naufragio all'Isola del Giglio, 32 morti - ha presentato ricorso in appello contro una sentenza ritenuta troppo severa".
La Procura di Grosseto, quattro giorni fa, aveva invece presentato ricorso in appello ritenendo la sentenza troppo blanda. Uno dei due ricorrenti, chiaramente, ha la "faccia di bronzo". Non è difficile individuare chi.
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Diego il fortunato

"Per conordare il restauro del Colosseo a Roma - ha confidaato Diego Della Valle al "Financial Times" - ho dovuto incontrare ben sei Ministri, ma almeno quattro imbecilli".
Beh, gli è andata anche bene.
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Previdente Roberto

"Il dissidente pd Roberto Speranza - non è passato inosservato - ha ordinato al ristorante della Camera, poco prima dell'inizio della Direzione del suo partito, una vera montagna di dolcissimo "profiterol"".
Previdente Roberto: una montagna di dolcissimo "profiterol" prima dei cavoli amari in Direzione.
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Gianfry al Quirinale

"Il Presidente della Repubblica - ha informato l' ufficio-stampa del Quirinale - si è incontrato, due giorni fa, con l'onorevole Gianfranco Fini".
Forse il Presidente Mattarella vuole cimentarsi con le immersioni subacquee e ha chiamato, come consulente, l'esperto Gianfry? Oppure, quel giorno, doveva riempire un piccolo vuoto tra un impegno e l'altro?
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mercoledì 23 settembre 2015

Giustizia è fatta. Dopo 71 anni

"Violentata da un gruppo di marocchini all'età di 27 anni - il 22 maggio 1944, in una campagna del Sud, durante l'ultima guerra - una donna si è vista riconoscere soltanto oggi, che di anni ne ha 98, il dovuto risarcimento dallo Stato. Vincendo, finalmente, l'opposizione incredibile dei vari Ministeri dell'Economia, l'ultimo dei quali ha perso il ricorso in appello".
Giustizia è fatta, dunque, dopo 71 anni. Forse il vergognoso "Guiness dei primati" al "capitolo processi". Il "premier" Renzi non farebbe male a viaggiare anche verso questo "grande successo" italiano. Tutt'altro, naturalmente, che per applaudire. E senza bandiera. Nemmeno a rovescio.
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Chi sarà stato il Pinocchio tedesco

"No - si è affrettato a smentire il Ministro dei trasporti tedesco l'accusa del quotidiano nazionale "Die Welt" - il Governo non sapeva nulla dell'imbroglio scandaloso della Wolkswagen"".
Sarà interessante conoscere, alla fine, se il naso di Pinocchio sarà cresciuto ai giornalisti del quotidiano nazionale "Die Welt" oppure al Ministro dei trasporti tedesco. Anche se, già oggi, sembrerebbe non esserci alcun dubbio. Sia come sia, comunque, il quotidiano britannico "The Guardian" ha calcolato che gli undici milioni di auto "Wolkswagen" truccate abbiano rilasciato ogni anno, fino ad oggi, un milione di emissioni nocive. "Danke schon" (grazie mille), Germany.
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Ma da che parte sta l'Unione europea?

"La Commissione competente dell'Unione europea - ha dato lietamente notizia la responsabile degli Affari esteri, Federica Mogherini - ha deciso di facilitare l'importazione di 35 tonnellate di olio d'oliva dalla Tunisia".
Ma come? Invece di facilitare l'esportazione di olio d'oliva da Paesi dell'Unione tradizionali produttori, ma oggi in difficoltà economiche, come Italia, Spagna e Grecia? Ebbene sì. Qualcuno dovrebbe però spiegare, allora, se l'Unione europea - ennesimo caso - è nata per tutelare o per distruggere i suoi Paesi membri. I quali si tassano per diverse centinaia di milioni, ogni anno, per farla sopravvivere. Per farla sopravvivere, ma non per farsi uccidere.
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Gli 82 milioni della "Lega nord"

"Sella riforma del Senato - per la discussione in aula - il "Movimento 5 stelle" ha presentato 210 emendamenti. "Forza Italia" 1.173, "Sinistra Ecologia Libertà" 61 mila".
E la "Lega nord"? Ottantadue milioni. Tanti quanti i litri di acqua fresca che sgorgano, tra un' "uscita" di Matteo Salvini e un' "uscita" di Roberto Maroni, dalla sorgente del "sacro Po".
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Addizioni e sottrazioni

Saverio Romano, Beppe Ruvolo e Pino Galati - lasciata oggi "Forza Italia" - si sono iscritti al nuovo gruppo di Denis Verdini".
Ma allora - sarebbe rimasto basito Silvio Berlusconi - per una Nunzia che torna dal "Nuovo Centro Destra" tre che se vanno nel nuovo gruppo di Verdini? Qualcosa, qui, non va. E avrebbe chiamato la sua tesoriera, Maria Rosaria Rossi, per farsi rispiegare le paginette sulle addizioni e sulle sottrazioni.
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Pizze

"Sulla riforma del Senato - ha annunciato l'ex segretario pd, Pierluigi Bersani - s'è trovato l'accordo con Matteo Renzi".
Se vero - anche perché le minoranze non hanno ancora ritirato i loro emendamenti contrari - vorrebbe dire che quella trentina di dissidenti, i quali non sono riusciti a trovare una posizione e una indicazione comune in pizzeria, sono rimasti terrorizzati dalla "pizza" che gli sarebbe arrivata dal loro segretario-"premier". Altro che "pizza napoletana": un'avvelenata "pizza fiorentina".
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Il futuro di Ignazio. Semplice o anteriore?

"Il mio futuro - ha fatto sapere il sindaco di Roma, Ignazio Marino, di nuovo negli Stati Uniti - sarà lontano dalla politica".
Il suo presente, intanto, è sempre più lontano dalla città che dovrebbe amministrare. Ma il suo futuro, poi, sarà semplice o anteriore? Sarà, cioé, quando se ne andrà spontaneamente dal Campidoglio o quando sarà stato cacciato via a furor di popolo? .
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martedì 22 settembre 2015

Lo scandalo Wolkswagen

"La fabbrica tedesca di automobili Wolkswagen - ormai è ufficiale - ha venduto, truccato il "softwar" che dovrebbe controllare l'emissione di "smog", più di undici milioni di proprie auto in tutto il mondo".
Un vero e proprio colpo all'immagine, addirittura al cuore, della Germania "tutta d'un pezzo". Ora - si spera - la "maestrina dalla penna rossa, nera e gialla", la Cancelliera Merkel così severa con l'universo intero, metterà dietro la lavagna, con il cappello di somaro in testa e le ginocchia sui ceci, quegli imbroglioni delinquenti di casa sua. E si convincerà che i topi di fogna sono anche "made in Germany".
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Arrestato, processato, liberato, tornato subito a rubare

"Quarant'anni, marocchino, senza dimora e con precedenti, è stato arrestato dai carabinieri - in via degli Aceri a Roma - per avere rubato una borsa da un'auto in sosta e per avere danneggiato altre auto nel tentativo di aprirne le portiere. Processo con rito direttissimo, la mattina dopo, e subito rimesso in libertà".
Il marocchino quarantenne ha apprezzato. Ma non per ripromettersi di fare il bravo: per avere  avuto la possibilità, invece, di continuare il suo "lavoro". I carabinieri, infatti, lo hanno arrestato di nuovo, appena ventiquattr'ore dopo, mentre stava forzando e danneggiando le portiere di alcune auto in via dei Glicini e, cioé, a poche centinaia di metri dov'era stato sorpreso la prima volta. Ora, di nuovo, sarà processo con rito direttissimo. Ma il marocchino quarantenne non è apparso preoccupato. E' convinto che i giudici lo rimettano in libertà così da poter riprendere, ancora, il suo "lavoro". Magari in via delle Azalee. Perché evidentemente, oltre a piacergli di rubare, gli piacciono anche le essenze arboree e floreali. E, forse, è per questa sua sensibilità che i giudici decidono di non trattenerlo in una cella senza neppure un fiore. O un bonsai.
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Svolte

"La mia una svolta autoritaria? - ha ironizzato, alla Direzione pd, Matteo Renzi - Mi viene da ridere".
A molti, invece, comincia a venire da piangere.
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Quei dissidenti in pizzeria

"I dissidenti? - continua a dirsi sicuro Matteo Renzi - saranno, alla fine, massimo cinque. Ho qui, sul tavolo, l'accordo con la minoranza".
Se sarà così, evidentemente, per i circa trenta dissidenti in origine, non sarà stato sufficiente - come da ironico invito del Ministro Maria Elena Boschi - ritrovarsi in pizzeria per mettersi d'accordo. Se sarà così, infatti, c'è da ritenere, ad esempio, che Pierluigi Bersani abbia ordinato una "pizza alla mortadella", Pippo Civati una "pizza alla carbonara", Stefano Fassina una "pizza capricciosa", Guglielmo Epifani una "pizza alle quattro stagioni", Gianni Cuperlo una "pizza ai quattro formaggi", Alfredo D'Attorre una "pizza salame e peperoncino", Roberto Speranza una "pizza mare e monti", Rosy Bindi una "pizza francescana", Michele Gotor una "pizza alla diavola". Unicità di scelte: qualche bicchiere di birra. Ad annebbiare di più le idee.
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Il ritorno di Nunzia

"Ho lasciato ufficialmente il "Nuovo Centro Destra" di Angelino Alfano - ha fatto sapere l'onorevole Nunzia De Girolamo - e ho deciso di rientrare in "Forza Italia"".
Qualcuno - ma sarà vero? - avrebbe sentito Silvio Berlusconi canticchiare la vecchia famosa canzone di Cesare Andrea Bixio "Torna piccina mia, torna dal tuo papà".
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"Ignazio Babà" e i 40 milioni

"Sono tornato negli Stati Uniti - ha risposto così, a quanti lo hanno criticato per il suo secondo viaggio a distanza di pochi giorni, il sindaco di Roma, Ignazio Marino - per incontrare una persona che potrebbe decidere di destinare 40 milioni alla Capitale".
Ignazio Marino, sindaco di una capitale, in giro per il mondo, dunque, a chiedere la carità con il cappello in mano? Vergogna. Ammesso, comunque, che sia vero.
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lunedì 21 settembre 2015

21 settembre, San Matteo

"Oggi - 21 settembre - San Matteo. Quel San Matteo il quale prima di seguire Gesù, com'è scritto nei Vangeli, era esattore delle tasse e molto malvisto dalla popolazione".
Matteo Renzi, per adesso, è ancora esattore delle tasse e chissà se mai, un giorno, seguirà un pur taciturno Sergio Mattarella. Buon onomastico, comunque, e "stia sereno".
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Il portafogli segreto di Carmelo

"Il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo - a differenza della segretaria della Cgil, Susanna Camusso, la quale ha reso nota la sua busta-paga di 3.850 euro netti mensili - si è invece rifiutato di dire a quanto ammonta il suo stipendio".
Perché si vergogna di far sapere che prende molto meno di Susanna Camusso oppure, più verosimilmente, molto più? Perchè non vuole essere ricordato, dai suoi iscritti, per un secondo fatto anch'esso significativo? Il primo fatto è stato questo: durante un'assemblea, quand'era sindacalista della Fiat a Termini Imerese, gridò: "Se passa il terzo turno, io torno in fabbrica e mi rimetto la tuta". Il terzo turno passò, ma lui non mantenne la parola. E, da quel giorno, ancora in molti lo chiamano "Chiddu d'a tuta".
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Il Cotral derubato

"Adriano Palozzi, allora presidente del Cotral (la Compagnia trasporti regionali del Lazio) firmò una lettera - il giorno prima di dimettersi per candidarsi alla Regione nella lista del Pdl - con la quale si metteva nero su bianco che, quando il capo del personale Silvio Blasucci fosse stato licenziato, avrebbe avuto diritto ad una liquidazione di 800 mila euro (pari a 36 mensilità). Una volta licenziato, così, i nuovi dirigenti del Cotral si sono ritrovati, sul tavolo, la richiesta di Silvio Blasucci per i "suoi" 800 mila euro di liquidazione".
Gli verranno versati? Si raschierà ancor più il "rosso" in fondo alle casse dell'azienda che continua a non poter offrire servizi decenti ai suoi utenti? E' tutto nella mani del pubblico ministero Erminio Amelio il quale - come sembra - avrebbe tutta l'intenzione, intanto, di rinviare a giudizio, per abuso d'ufficio, l'ex presidente del Cotral, Adriano Palozzi. Ma - sempre come sembra - gli 800 mila euro dell'allora capo del personale, Silvio Blasucci, comincerebbero ad allontanarsi sempre più dal suo conto in banca. Salvo, naturalmente, remissioni o prescrizioni.
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Jim Gilmore, altro che Jebb Bush

"Jebb Bush - nella corsa alle prossime presidenziali americane - è partito con un "handicapp", per gli elettori repubblicani, molto grave: non possiede neppure un'arma in casa e questo, secondo l'organizzazione "Gun Owners of America", lo renderebbe, considerato che non pensi alla propria difesa, "disconnesso dalla realtà". Quindi, insomma, poco credibile ed affidabile".
Chi potrebbe entusiasmare, invece, gli elettori repubblicani Usa? Sicuramente l'ex Governatore della Virginia, Jim Gilmore: lui, "connesso con la realtà", possiede infatti due fucili e ben quattro pistole. Perché non anche un mitra? Lo renderebbe ancor più eleggibile.

Il "belin" di Ignazio

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, partirà - fra mercoledi e giovedi - di nuovo per gli Stati Uniti. Su invito, questa volta, del collega di Filadelfia, Mihael Nutter, in occasione della visita del Papa".
Ma a Roma non si sta andando verso un nuovo sciopero di bus e metropolitane, non di stanno ripetendo blocchi sempre più numerosi sulle linee interurbane, non si sta trattando dell'apertura dell'Ama (l'azienda per la raccolta dei rifiuti) a imprenditori privati, non c'è da stare dietro ai lavori e ai tempi del Giubileo sempre più imminente, al caos in Campidoglio, alla battaglia contro la corruzione? Tutto questo, sì. Tutto questo, anzi, e altro ancora di non poco conto. E lui, però, l'Ignazio, se ne infischia e se ne rivà via.  Nei suoi "amati" Stati Uniti d'America. Sempre con quel suo sorriso di cui non si sa il perché. O perché lui, l'Ignazio, è contento tutte le volte (sempre) che non può fare nulla di veramente utile per Roma. E più i problermi della città aumentano più lui aumenta i suoi viaggi. "De ti, Roma, me ne battu ù belin" (dal genovese natio: "Di te, Roma, me ne strasbatto").
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Le disponibilità di Salvini

"Mi chiedono - ha dichiarato il segretario della "Lega nord", Matteo Salvini - se ci alleeremo con Berlusconi. La mia priorità è mandare a casa Renzi, ma non sono disposto ad annacquarmi e a fare marmellate". 
Forse sarebbe disposto ad allearsi davanti ad un "Pinot grigio" e fecendo un bel piatto di ravioli al brasato. Tutto menù padano.
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domenica 20 settembre 2015

Miracoli

"Napoli in festa perché - ancora una volta - è avvenuto il miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro".
Ma quanto sarebbe bello poter fare festa - per la prima volta - se non si dovesse più vedere sciogliere sull'asfalto, miracolo laico, il sangue dei protagonisti e delle vittime della camorra.
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Follìa, follìa

"Stiamo preparando un grande evento a Milano - ha annunciato il capogruppo di "Forza Italia" al Senato, Paolo Romani - Saranno tre giorni di lavori aperti a tutti, per stilare le nostre proposte su tutti i maggiori problemi del Paese, che chiameremo "La follìa azzurra"".
Ma non bastava la follìa rossa e rosea del Pd?
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Osteria e politica

"Nella mia "Osteria Francescana" - ha detto quello "chef" che ha servito la cena, poche sere fa, al "premier" italiano Matteo Renzi e al Presidente francese Francois Hollande - facciamo anche politica".
Il "premier" italiano Renzi e il Presidente francese Hollande avranno fatto anche loro, quella sera a cena, politica da osteria?
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Orchi 2015

"Fare cadere il Governo - ha ammonito i "monellacci" della minoranza pd, burbescamente, il Ministro per le Riforme istituzionali, Maria Elena Boschi - significherebbe aprire le porte al "Movimento 5 stelle" e alla "Lega nord"".
Le nonne, una volta, ammonivano i nipotini disubbienti dicendo loro: "Se non fate i bravi, arriva l'orco". Come cambiano i tempi. E gli orchi.
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La barba di Marino

"Il sindaco di Roma, Ignazio Marino - ha svelato "Dagospia" - venerdi è entrato da "Rocco parrucchiere" ai Parioli, si è fatto curare le mani, ma anche tagliare e tingere i capelli".
E la barba? La barba no. Perché lui la cura personalmente. E ama fare tanto, personalmente, in barba ai romani.
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sabato 19 settembre 2015

Renzi, Machiavelli e Bettino Craxi

"La pura e semplice occupazione di posti non produce una autentica "élite" - ha scritto nella sua rubrica su "L'Espresso", con riferimento a Matteo Renzi, Massimo Cacciari - Un vero capo deve saper scegliere anche persone competenti, accettando la loro autonomia".
E Massimo Cacciari, per dimostrare la validità del suo assunto, fa opportuno e giusto riferimento al Machiavelli de "Il Principe". Rimanendo a tempi più vicini, avrebbe potuto fare pratico riferimento a quanto accaduto al socialista Bettino Craxi. Il quale è finito in rovina, soprattutto, proprio per non  aver voluto scegliere persone competenti e senza aver mai garantito alcuna autonomia. Nè come segretario del partito né come Presidente del Consiglio.
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Il passo indietro di Alfio

"Alfio Marchini - dopo l'intervista a "L'Espresso" in cui aveva fatto capire di voler scendere in pista per sfidare Matteo Renzi - ha poi confidato, parlando su Radio Rai1, che, no,  il suo pensiero è sempre al Campidoglio".
Alfio Marchini, dunque, non continua a fare "bei sogni" come Maria Elena Boschi, ma sembra essersi svegliato in tempo. Essersi stropicciato gli occhi, essersi guardato bene intorno e essersi detto, soprattutto, "Arfio, nun t'allargà".

Il Raffaele abusivo Savonarola

"Raffaele Lombardo - ex governatore della Sicilia - è salito sul pulpito e ha così sferzato: "In Sicilia il voto di scambio è la regola. I politici passano da un partito all'altro in cambio di un posto di lavoro per un congiunto o per vedere aumentare il conto in banca. Tutti meno io".
Tutti tranne lui? Lui che, fino ad oggi, è passato dalla Dc al Ccd, dal Ccd all'Udc, dall'Udc al Movimento per le autonomia, una volta alleato con Silvio Berlusconi e un'altra perfino con la "Lega nord"? Lui che è stato chiamato in Tribunale, insieme con suo figlio Toti, con l'accusa proprio di voto di scambio? Raffaele Lombardo farebbe dunque bene a scendere dal pulpito, a svestire i panni del Savonarola che sembrano stargli molto stretti e aspettare, intanto in un convento di clausura, la sentenza dei giudici nei suoi confronti.
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Salvate il soldato Giannini

"Il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini - anche a Ferrara - è dovuta scappare dalla "Festa dell'Unità" perché contestata al grido di "vergogna, vergogna"".
A questo punto, allora, le cose non possono essere che due: quella sulla "Buona scuola" non è davvero una buona legge oppure chi frequenta le "Feste dell'Unità" è affezionato alla "cattiva scuola"  che c'è stata fino ad oggi e vuole rimanere somaro. "Salvate il soldato Giannini" ha scritto, comunque, un giornale. Sembra giusto. Il "premier" Renzi dovrebbe impedirle di continuare ad andare al "fronte" che si sta rivelando il più difficile: quello delle "Festa dell'Unità".
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Un dettato al giorno

"Il Ministro francese dell'Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, ha inserito - nel programma scolastico per il 2016 - un dettato al giorno in tutte le scuole elementari. Motivo: salvare la lingua nazionale prima che si imbastardisca totalmente".
Identica iniziativa, prima che la lingua italiana imbastardisca a sua volta totalmente, andrebbe presa anche nel nostro Paese. Ma, anzi, con un dettato al giorno non soltanto in tutte le scuole elementari: anche in opportuni corsi serali per i politici e per i giornalisti dalla grammatica, dalla sintassi e dalla terminologia sempre più vergognosamente bastarde. Un dettato al giorno, infatti, potrebbe levare i somari di torno.
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Il "Corsera" del "gossip"

"Sulla prima pagina del "Corriere della sera" di ieri - 17 centimetri e mezzo in altezza e 11 in larghezza - ha campeggiato, dunque, una foto di inusitata grandezza".
Che ritraeva un episodio del biblico esodo verso l'Europa, di un nuovo attentato dell'Isis, del terribile terremoto in Cile, di una seduta convulsa al Senato, del "premier" Renzi impegnato a dimostrare la ripresa economica dell'Italia, di Papa Francesco in procinto di partire per Cuba e Usa? Nulla di tutto questo: la foto di inusitata grandezza, in prima pagina, ritraeva il calciatore Mario Balotelli. E nemmeno per farle seguire un servizio nel quale il cosiddetto "Supermario" affrontasse un discorso serio sulla situazione italiana e internazionale, ma un servizio su quanto da lui lamentato su "twitter" e, cioé, "che ho fatto di male per non avere mai provato il vero amore?". "Corriere della sera", dunque, addio. Da quotidiano più serio e misurato d'Italia a gazzettino del peggiore "gossip".
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venerdì 18 settembre 2015

L'affondo de "L'Espresso"

"Nomine e poltrone. Renzomandati. Aveva promesso rottamazione  e meritocrazia. Ma ha imposto una classe dirigente di fedelissimi. A cui ha affidato le chiavi del potere. Ecco chi sono tutti gli uomini del "premier"".
La copertina del "berlusconiano" settimanale "Panorama"? Macché: la copertina di quel "debenedettiano" e "scalfariano" settimanale "L'Espresso" tradizionalmente vicino al Pd. Ma allora? Allora sarebbe molto saggio, per Matteo Renzi, non prendere il tutto sottogamba: se "L'Espresso", dopo già alcune prime passate punture, ha ora affondato l'ago così a fondo, qualcosa di inquietante, almeno per lui Matteo, dovrebbe pur significare. Sarebbe il caso, per il suo bene, che non si limitasse , insomma, al solito sbrigativo e arrogante ""L'Espresso" chi?"
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Quel surreale dei 70 anni

"Quale fretta? - hanno cercato di spiegare la loro volontà di chiudere in fretta il disegno di legge sulle riforme costituzionali il "premier" Renzi e il Ministro Maria Elena Boschi - Queste riforme sono attese, ormai, da 70 anni".
Lì per lì nessuno ci ha fatto caso. Poi, però, qualcuno ha fatto i conti. E si è accorto che 70 anni fa era il 1945 e che la Costituzione, invece, è stata approvata e promulgata 68 anni fa: nel 1947. Per cui, secondo il "premier" Renzi e la sua "tesorina" Maria Elena Boschi, le riforme alla Costituzione sarebbe attese, addirittura, da due anni prima che la Costituzione fosse approvata. Ridicolo, farsesco, surreale.
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Mercatone 1

"Gira voce che a lei - così un cronista alla senatrice "verdiniana" Eva Longo - piacerebbe, dopo avere votato sì alle riforme come proposte dal Governo, la presidenza della Commissione Infrastrutture".
La senatrice "verdiniana" Eva Longo ha smentito, indignata, la "voce"? No. Ha confermato che le piacerebbe, ma che, comunque, spetta a Denis Verdini decidere certe cose. Che è lui ad occuparsi di questi aspetti. Non solo. "Passare con la maggioranza - ha creduto di sciacquarsi la coscienza la senatrice Longo - è fare un'operazione politica di altissimo livello". Un'operazione politica di altissimo livello non - absit iniuria verbis - un "mercato delle vacche".
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Mercatone 2

"Questa riforma costituzionale - così un altro "verdiniano", il senatore Vincenzo D'Anna - è una schifezza, ma sarebbe una "fetenzia" mandare a casa il Governo. Io, quindi, voterò a favore".
Ma il senatore Vincenzo D'Anna è lo stesso che, ancora nelle file di "Forza Italia", aveva accusato certi suoi colleghi, pronti a votare per le riforme costituzionali del Governo, di inchinarsi così tanto da farsi vedere il "didietro" (anche se lui non ha detto proprio il "didietro")? E' lo stesso. Quando qualcuno gli ha  però chiesto se ora non ci fosse anche lui ad inchinarsi così tanto, ha risposto con la consueta finezza: "No. Il mio "didietro" (anche se lui non ha detto, amcora una volta, "didietro") lo vede soltanto mia moglie". Sua moglie, povera donna.
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Mercatone 3

"Una decina di "Forza Italia" - ha confessato un "berlusconiano" ben informato che vuole mantenere, per prudenza, l'anonimato - invece di andare in Senato a dire no alle "riforme renziane", resterebbero a casa accusando una improvvisa influenza".
Cercando così, con la loro "operazione termometro", di influenzare il voto a favore del Governo. E senza che il dottor Berlusconi faccia in tempo a "guarirli" con una sua personale "Tachipirina" non in pillole.
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Riunirsi è democrazia. Sì, ma...

"Riunirsi - ha tentato di giustificare l'improvvisa chiusura dei maggiori musei e siti archeologici in tutta Italia, per asemblee dei dipendenti durate alcune ore, la segretaria della Cgil, Susanna Camusso - è democrazia".
Con tutto il rispetto per la segretaria della Cgil e i suoi 3.850 euro mensili netti di stipendio, sembrerebbe essere stata, più che una manifestazione democratica, una manifestazione contro l'immagine dell'Italia e di uno dei suoi comparti che più reggono la sua fragile economia. Riunirsi è democrazia, certo, ma la democrazia detta anche precise regole ed implica che nessuno la metta, in qualche modo, a repentaglio. O, almeno, non la svergogni irresponsabilmente.
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giovedì 17 settembre 2015

Il cardinale Bertone e gli immigrati

"Le parrocchie - ha giustamente invitato Papa Francesco - ospitino, almeno, due famiglie di immigrati".
Il cardinale Tarcisio Bertone, che vive in un attico di 700 metriquadrati, non deve ospitare invece nessun immigrato?
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I sogni di Maria Elena

"E' vero che tra i suoi sogni - è stato chiesto al Ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi - c'è quello di fare il Presidente del Consiglio?" E lei: "Faccio, mi creda, sogni più belli"".
Di fare il Presidente della Repubblica o di trovare la felicità con un "principe azzurro"?
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Per chi canta Eros Ramazzotti

"Se Renzi un giorno è qui e un giorno è là, non sta mai a casa e anche in Parlamento non ci sta mai - così il cantante Eros Ramazzotti - come si risolvono i problemi?"
Dopo il sindaco di Roma, dunque, anche il "premier". Ma che cosa ha deciso Eros Ramazzotti? Di non cantare più per i suoi "fans", ma di cantarle alle Istituzioni di sinistra?
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Giggino acqua in bocca

"Abc - che, oltre all'inizio dell'alfabeto, è l'azienda idrica del Comune di Napoli "Acqua bene comune" - ha inviato ai suoi 350 mila utenti, insieme con la bolletta di pagamento, una "foto-spot" del sindaco Luigi De Magistris".
Servilismo ridicolo del presidente di "Abc", Maurizio Montalto, oppure iniziativa inopportuna del sindaco De Magistris quale primo atto della sua campagna elettorale in vista delle amministrative di primavera prossima? Giggino, almeno per ora, ha preferito non dire nulla. Nulla di più consono e coerente, d'altra parte, che "acqua in bocca".
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Bravi in rasoi, somari in geografia

"Una ricerca - finanziata da "Braun rasoi" - ha rivelato che un numero sempre maggiore di uomini hanno deciso di non radersi più tanto che i "barbuti", ormai, sono il 54%".
La ricerca - ha fatto sapere "Braun rasoi" - è stata condotta su un campione di 6.500 uomini in sei capitali: Londra, Parigi, Barcellona, Berlino, Istambul e Milano. Milano capitale? "Braun rasoi" conoscerà pure bene come radersi, ma non conosce certamente la geografia politica. A meno che non abbia voluto allisciarsi quel leghista barbone di Matteo Salvini.
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mercoledì 16 settembre 2015

"Ricattopoli" alla grande

"Il Senato - oggi - avrebbe dovuto confermare o meno quell'autorizzazione all'arresto del "nuovocentrodestrino" Giovanni Bilardi, richiesta dai magistrati calabresi e con già l'ok della Giunta per le immunità, in quanto accusato di "spese pazze" quando è stato consigliere regionale".
Il Senato, invece, non ha messo la questione neppure all'ordine del giorno dei lavori e ha rimandato la decisione a dopo il 15 ottobre. A dopo la votazione, guarda caso, sulla riforma costiutuzionale di Palazzo Madama e dopo avere registrato, quindi, come abbiano alla fine votato, sulla riforma, i "nuovocentrodestrini" i quali, in buona parte, hanno mostrato segni di insofferenza, in questi giorni, nei confronti dei "diktat" del "premier" Renzi. Insomma: se voterete disciplinatamente la riforma, Giovannino salvo. Se non farete i bravi, Giovannino in galera. Un altro vergognoso capitolo di "Ricattopoli".

"Caro Fassino, paga". Firmato Fassino

"Piero Fassino - quale presidente dell' "Associazione nazionale dei Comuni d'Italia" - ha scoperto che il Comune di Torino non ha pagato la sua quota di 152 mila euro per il 2015 e, così, ha scritto a Piero Fassino - quale sindaco di Torino - perché versi immediatamente il dovuto. Pena: il ricorso ad Equitalia".
Un episodio così - si dicono certi gli storici - non è mai accaduto in alcuna parte del mondo. Non poteva che accadere in Italia. Italia, il "Paese delle meraviglie".
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Quinto: non rubare

"Oltre a non pagare Imu e Tasi - fatti i conti in Campidoglio - le varie cosiddette "case ferie" degli istituti religiosi - evaderebbero anche la tassa di soggiorno".
Ma i responsabili delle varie cosiddette "case ferie" degli istituti religiosi hanno dimenticato che uno dei Dieci Comandamenti, il quinto, proibisce di rubare?
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Democrazia Usa

"E' in corso una severissima inchiesta - negli Stati Uniti - in quanto si sarebbe scoperto che i risultati della missione contro gli jiadisti in Siria e in Irak, fatti arrivare sul tavolo del Presidente Barak Obama, sono stati così enfatizzati da influire perfino sulle decisioni del Pentagono".
Gli Stati Uniti sono una grande democrazia: è possibile prendere per i fondelli anche il Presidente.
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Il sindaco più stimato che c'è

"Il sindaco che c'è a Roma - così anche il noto cantante Eros Ramazzotti - non va, non fa nulla, bisogna cambiare". "Roma è una città difficile da gestire - sarà uno "sketch" del noto comico Maurizio Crozza - ha tanti problemi. Tra cui Marino".
Ignazio Marino, il sindaco più stimato che c'è.
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martedì 15 settembre 2015

Lì sì, lì no

"Due grandi donne del Sud che arrivano ad una finale del "Grande slam" - ha cercato di spiegare, durante la trasmissione "8 e mezzo", Matteo Renzi - è così talmente straordinaria che non potevo mancare".
Decine di migliaia di piccole donne del Sud che non arrivano alla fine del mese, invece, è cosa talmente ordinaria che lui può benissimo mancare. Continuare, anzi, a mancare. Ma è un pochino grullo? Oppure è così furbo da scegliere, ogni volta, dove gli convenga andare per raccogliere applausi e dove non andare per non raccogliere fischi? Ne sanno qualcosa, anche, quelle povere popolazioni che, ancora una volta, sono costrette a versare un terribile tributo di morti, di feriti, di danni a case e ad attività commerciali solo perché le Istituzioni continuano a non versare i fondi necessari per difenderle da una natura lasciata allo stato brado. Qualcuno ha mai visto Matteo Renzi, infatti, in qualche luogo disastrato anche più drammaticamente? Nessuno. Perché lì, ecco, potrebbero esserci fischi e legittime contestazioni. Meglio il "Grande slam", Madonnina, che un "Grande lake" di acqua, di fango, di detriti, di gente disperata.
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Le volte di Matteo

"Io - ha rivelato, sempre durante la trasmissione "8 e mezzo", Matteo Renzi - farò al massimo due legislature: se mi rieleggeranno, sarà l'ultima".
"Se mi rieleggeranno"? Ma chi lo ha eletto la prima volta?
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Vincenzo ex sceriffo

"Il Governatore forse sì forse no della Campania, il pd Vincenzo De Luca - nel corso di una audizione in Commissione affari costituzionali al Senato - ha rivendicato maggiori finanziamenti".
Per le sempre più drammatiche esigenze  di una regione gravemente indebitata, povera e disgraziata? Proprio no: per assicurare invece ai consiglieri, i quali già percepiscono seimila euro mensili, un aumento che li equipari agli stipendi dei parlamentari. Vergognosamente stupefacente. Anche perché il Vincenzo De Luca di oggi è lo stesso Vincenzo De Luca che, appena due anni fa, ha bollato come "cialtroni e buffoni" quanti si opponevano, come da lui proposto, ad un taglio di tremila euro sull'allora stipendio. L'estate particolarmente torrida, evidentemente, ha squagliato la stella di sceriffo che il supponente Vincenzo si era sempre compiaciuto di esibire a destra e a sinistra. Ma questo vuol dire che si è trattato di una stella "tarocca". Magari "made in China" e acquistata in una bancarella della sua Salerno.
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Renato l'evangelico

"Siamo evangelici - se n'è uscito il capogruppo di "Forza Italia" alla Camera, Renato Brunetta - accoglieremo ogni fuoriuscito come un figliol prodigo".
Ma Renato Brunetta è però sicuro di avere, oggi, il vitello grasso da sacrificare - sempre evangelicamente parlando - per quei "fratelli che erano morti e sono tornati in vita, erano perduti e sono stati ritrovati"? Perché, chiaramente, quei "fratelli" tornerebbero al vecchio padre mica in quanto pentiti di averlo un tempo lasciato, ma nella speranza di avere qualche possibilità in più di continuare a mangiare. Anche dovendo cantare in coro, dall'alba al tramonto, il "Gloria" e l' "Adoremus" a Silvio Berlusconi.
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Riecco Beppe il comico

""Beppe Grillo - nel commentare la sentenza che lo ha condannato ad un anno, senza condizionale, per diffamazione nei confronti di un professore universitario di Modena - se n'è uscito così: "Se Pertini e Mandela sono andati in prigione, posso andarci anch'io".
Grande Beppe Grillo: non finisce mai di fare il comico.
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Il rischioso dopo-Crimea di Berlusconi

"Visitando la Crimea con il Presidente russo Putin - si è levata la protesta - Silvio Berlusconi avrebbe snobbato la presa di posizione dell'Unione europea contro l'invasione armata voluta dal Cremlino".
Anche Silvio Berlusconi, dunque, passibile di sanzioni? Di un rigoroso stop alle importazioni dall' Europa? Forse del "Viagra" per lui e dei croccantini per il barboncino Dudù.
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Giorgia e il gattino

"Giorgia Meloni - presidente della formazione "Fratelli d'Italia" - ha chiesto aiuto, su "Facebook", per trovare il nome da dare al suo gattino".
Perché no, be, Nito?
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lunedì 14 settembre 2015

L'annunciato "flop" del "Tfr" in busta-paga

"Il Governo aveva ipotizzato - nella sua relazione tecnica sulla legge di stabilità - che la richiesta del "Tfr" in busta-paga avrebbe potuto interessare il 40-50% dei sette milioni di  lavoratori dipendenti".
Ipotesi del tutto sballata. I lavoratori dipendenti che hanno richiesto il "Tfr" in busta-paga - secondo una rilevazione dei Consulenti del lavoro - sono stati appena lo 0,83%. E, cioé, 8.420 su sette milioni . Comprensibile, se si tiene presente che  quel "Tfr" richiesto in busta-paga sarebbe stato tassato con aliquote ordinarie che avrebbero potuto raggiungere anche il 62%. Se si tiene presente, cioé, che le eventuali urgenti necessità dei lavotori dipendenti avrebbero dovuto scontare il cinico ricatto di uno Stato usuraio. Vergognosamente, incredibilmente usuraio.
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Il Far West del Pd romano

"I 27 Circoli pd romani che avrebbero dovuto chiudere entro agosto perché - secondo il "dossier" di Fabrizio Barca - "cattivi e pericolosi", sono invece ancora, lì, tranquillamente aperti".
Che c'è? Sono diventati, nel frattempo, buoni ed innocui? Oppure il Pd romano, ma anche quello nazionale, non riescono a fare pulizia e i "brutti e cattivi" continuano a dettare le loro leggi da Far West? Preoccupante. Anche perché c'è confusione perfino su quel Congresso che dovrebbe far uscire il partito capitolino dalla fase commissariale. "Il Congresso - ha confessato lo stesso commissario Matteo Orfini - se tutto va bene, lo faremo presto. Se non va tutto bene, non lo facciamo". Colpa anche, in verità, di un tesseramento gravemente in crisi. E, dunque, fare il Congresso dei "quattro gatti"? Ridicolo. E però, allora, sembrano avere ragione quei "vecchi rottamati" come Massimo D'Alema e Pierluigi Bersani secondo i quali il Pd non si sta interessando del territorio. Tra annunci e viaggi intercontinantali, insomma, Matteo Renzi dovrebbe trovare qualche minuto per occuparsi del partito. Anche perché, poi, il segretario nazionale è lui. Come ha voluto e ancora vuole.
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Gaetano, stai saggio

"Se la nuova legge elettorale che viene proposta non cambia - ha confermato la sua "botta di coraggio" il "nuovocentrodestrino" Gaetano Quagliariello  ci saranno delle conseguenze".
Significa, più chiaramente, che Gaetano Quagliariello e almeno un'altra decina di "nuovocentrodestrini" non la voteranno così com'è. E in Senato, in effetti, potrebbe esserci il "colpo di scena". Ma il Pd non sembra né impressionato né preoccupato. "Saranno saggi", si è detta sicura Maria Elena Boschi. E, se non saranno "saggi" loro, saranno "saggi", certamente, Angelino Alfano con la sua residua ed esile pattuglia. E poi, per sicurezza, qualche "saggio" qua e là si trova sempre.
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Giochi d'azzardo

"Alla "Festa dell'Unità" di Ravenna - è stato denunciato su "Facebook" - è andato alla grande anche uno stand-casinò dove si è potuto giocare d'azzardo".
Coerente. Anche il segretario pd-"premier" Matteo Ranzi, in questi giorni al Senato, sta giocando d'azzardo.
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La vendetta di Stefania

"Si lamentano perché fuori sede e con stipendi bassi - così Stefania Giannini, Ministro dell'Istruzione - L'ho fatto anch'io, da ricercatrice, fra il 1990 e il 1991".
Che fa? Adesso che è Ministro, si vuole vendicare?
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Gianfranco l'originale

"Caro Angelino - ha mandato il mesaggio, ad Alfano, il sempre più evanescente Gianfranco Fini - ricorda che l'elettorato preferisce sempre l'originale alla fotocopia".
Ma, secondo il sempre più evanescente Gianfranco Fini, l'originale sarebbe lui? Se così, disgraziato Angelino. Alle prossime elezioni infatti, se l'originale Gianfranco Fini dovesse avere due voti, lui, Angelino Alfano la fotocopia, ne avrebbe al massimo uno.
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"E nun ce vonno stà"

"Durante la finale Pennetta-Vinci a New York - si è saputo - l' "account" ufficiale del torneo se n'è uscito con commenti ironici nei confronti delle due nostre bravissime tenniste".
Perché, evidentemente, eliminate tutte le favorite americane. Ma come si dice a Roma? A Roma si dice "E nun ce vonno stà".
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domenica 13 settembre 2015

I 700 bus del Giubileo non li porterà neppure la Befana

"La gara per l'acquisto in "leasing" di 700 bus in occasione del Giubileo straordinario - hanno fatto sapere dal Campidoglio - è andata deserta".
E ora? Ora - ha ha voluto rassicurare l'assessore alla mobilità e ai trasporti, Stefano Esposito - si bandirà una nuova gara, più semplice e più aperta, il cui esito garantirà lui in persona. Solo che, anche se la gara garantita andasse a buon fine, i 700 bus del Giubileo non sarebbero più pronti per l'8 dicembre, apertura della Porta santa, ma nemmeno per il 6 gennaio, giorno della Befana. Forse, magari, per il 31 gennaio, quando la Chiesa commemora San Giovanni elemosiniere. Ma intanto i pellegrini? Aspetteranno anche loro , come i romani, venti minuti alle fermate e viaggeranno anche loro, come i romani, uno sull'altro. O a piedi. Tanto sono pellegrini che devono lavare i loro peccati. E potrebbe assolverli lui, l'assessore Stafano Esposito, se rinunciassero a imitare il suo "Roma, Roma merda". E a non bestemmiare.
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'Un rompe

"L'acquisto del grande, comodissimo e moderno aereo presidenziale "A330" - è filtrata la giustificazione da Palazzo Chigi - è stato voluto dall'ex "premier" Enrico Letta".
Vero? Sembrerebbe proprio di no perché l'ex "premier" Enrico Letta non solo ha subito smentito la paternità di quell'acquisto da 175 milioni di euro, ma ha colto l'occasione, anche, per definire l' "operazione" una scelta sbagliata. Come reagirà adesso, allora, il "premier" attuale Matteo Renzi così clamorosamente smentito nella sua falsa giustificazione? Si spera non nel consueto modo. E, cioé, "Enrico, stai sereno". Aggiungendo, magari, "e 'un rompe i' grillo".
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'Un rompete

"Non è neanche vero - hanno tenuto a chiarire gli esperti - che l'attuale aereo presidenziale "A 319", per andare ad esempio a New York, debba fare scalo per rifornirsi di carburante".
Maremma maiala, 'un rompete i' grillo anche voi.
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Lo schiaffo di Emiliano

"Anche a me sarebbe piaciuto seguire la straordinaria finale Pennetta-Vinci a New York - ha dichiarato il Governatore della Puglia, Michele Emiliano - ma il mio dovere me lo ha impedito".
Come dire: al "premier" Renzi, il quale avrebbe dovuto presenziare all'inaugurazione di un importante evento come la "Fiera di Bari",il dovere non gliel'ha invece impedito. Mai schiaffo fu più sonoro. E anche legittimo.
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Il tricolore di Renzi

"Nella foto di gruppo - dopo la storica finale, a New York, Pennetta-Vinci - il "premier" Renzi appare, con le due tenniste, dietro la bandiera italiana tenuta al contrario: rosso, bianco e verde invece che verde, bianco e rosso".
Va bene che il "premier" Renzi vuole le riforme istituzionali, ma anche la riforma di quell'articolo 12 della Carta costituzionale che descrive come deve essere esattamente il nostro tricolore? Ahi, ahi, ahi, Matteo.
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L'ambasciatrice dei gommoni

"Proprio davanti all' "Agence consolaire de Fraance", con tanto di tricolore e il motto "Libertè, Egalitè, Fraternitè" nella città turca di Bodrum - ha scoperto un reporter della tv "France 2" - un negozio fornitissimo di quei gommoni che servono, ai trafficanti di uomini, per le traversate verso l'Europa".
Una provocazione più o meno voluta? Niente affatto. Una vergogna incredibile dal momento che quel negozio è gestito, nientemeno, dal console onorario francese, madame Francoise Alcoy. Casa e ufficio, insomma, E ufficio, soprattutto, al servizio della peggiore malavita. Chissà se il Presidente francese, Francois Hollande, così pronto ai sorrisetti di scherno nei confronti di alcuni alleati, avrà voglia di sorridere sull'incredibile cinismo del suo console onorario Francoise Alcoy.
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Quel vergognoso "L'ha voluto Allah"

"La grande gru che, abbattendosi sulla moschea di al-Haram, ha causato 107 morti e 238 feriti, è crollata - secondo i tecnici - a causa dell'eccezionale ondata di maltempo".
E questa è già una spiegazione che lascia perplessi. C'è, comunque, un'altra spiegazione che lascia addirittura basiti. Quella di un ingegnere che ha voluto mantenere l'incognito perché, forse, il responabile del cantiere. E, cioé, che la gru non è crollata né per un errore umano nè per il maltempo, ma "per volere di Allah". Bella scusa per lavarsi le mani del sangue di 107 morti e di 238 feriti.
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La lettera di San Paolo e le masturbazioni di Angelica

"La tanto celebrata attrice e regista Angelica Liddell - al Teatro Olimpico di Vicenza - va in scena, ogni sera, leggendo la "Prima lettera di San Paolo ai Corinzi"".
Spettacolo religioso? Macché. Perché lei, mentre legge quelle pagine, si masturba vistosamente. Ma religione e sesso - l'ha difesa qualcuno - ci sono sempre stati. E' vero. Nella letteratura, ad esempio, con Pietro l'Aretino. Fra il popolino con i "canti da osteria". Ma sia l'Aretino che i "canti d'osteria", pur nella loro irriverenza, erano senz'altro più raffinati. E, anche, senza biglietto d'ingreso a pagamento.
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sabato 12 settembre 2015

Quello spaventoso florilegio di errori

"Non posso fare almeno di te", "T'hamo e l'osai", " Di tutte le ossa ai deciso di rompermi la più importante, il kuore", "Flavia se non ceri t'i avesero dovutta in vendare", "Sei un bel fiore da cogliere in ffetta prima ke ha passisca", "Se o the o tutto", " "Io e te insieme fino alle ternità", "Ti auguro molta felicità e un imbocca all'upo", "Ti sei persa una bella shans", "Non sono fatto per stare d'asolo", "Buon S'Anvalentino", "Sono il gegno del pc", "Andiano all'Ourdes è l'unica salvazione".
Beh forse, per tutti questi analfabeti "da muro" o "da on line", l'unica salvezza - pardon salvazione - più che andare a Lourdes, sarebbe quella di andare o di tornare a scuola. Scuola con la "c" e non con la "q". Anche se - a sentire una "équipe" di scienziati dell'Università di Zurigo - sarebbe emerso, al termine di lunghi studi, che non si tratterebbe di ignoranza, ma il tutto dipenderebbe dal funzionamento di quelle aree del cervello specializzate nella eleborazione del linguaggio. Probabile. Ma, se allora così fosse, bisognerebbe mandare o rimadare a scuola anche quelle aree del cervello.


Matteo più di Silvio

"Il "premier" Renzi - venutogli a noia di fare scalo durante i suoi viaggi a lungo percorso - ha deciso di acquistare il nuovo velivolo moderno "A330". E, già che c'era, corredato di una camera matrimoniale con bagno proprio, spazi di lavoro con divanetti e tavoli per il suo "staff", capace di 300 posti. Costo - si spera Iva compresa - 175 milioni di euro".
Non era arrivato a tanto nemmeno quel vanitoso e spendaccione "ex premier" Silvio Berlusconi. Nonostante il suo numerosissimo esigente "staff" e il suo harem di "veline".
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Agli "Us open" invece che alla "Fiera del Levante" di Bari

"Per raggiungere New York - dove asisterà alla finale degli "Us open" tra Flavia Pennettaa e Roberta Vinci - il Matteo dovrà ancora accontentarsi, però, del più piccolo e meno comodo vecchio aereo presidenziale "A319CJ"".
Sì, perché il Matteo farà spendere all'Italia ancora molti euro per godersi l'incontro tra le due bravissime tenniste azzurre. E, oltretutto, invece che essere presente alla inaugurazione della 79.ma "Fiera del Levante" di Bari. Con ciò dimostrando - come rilevato, anche, dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, alla festa dei giovani pd a Napoli - tutto il suo disinteresse per il Mezzogiorno e i suoi numerosi gravissimi problemi. Ma forse, dal suo punto di vista, ha ragione lui: in questa "società dell'apparire", a lui cui apparire piace molto, meglio farsi riprendere mentre batte le mani ai fenomeni Pennetta e Vinci piuttosto che farsi magari fischiare da qualche cittadino del Sud deluso e irritato.

Federico "pro domo sua"

"Quel "salvataggio interno" decretato dal Governo per le banche - si è compiaciuto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di "Unicredit" - è un provvedimento davvero salutare".
Salutare per le banche, forse, ma da infarto per tutti quei risparmiatori i quali, in caso di fallimento dell'istituto di credito in cui hanno versato in custodia i loro denari, dovrebbero partecipare alla sua salvezza.  Ingiusto - come si dice - che le colpe dei padri ricadano sui propri figli. Ma perché le colpe delle banche dovranno eventualmente ricadere sui propri innocenti risparmiatori? Per l'Unione europea, per il Governo italiano che ha recepito le sue norme e per l'amministratore delegato di "Unicredit" - chi se ne importa - va bene però così. Complimenti.
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Da Putin per una dacia?

""Forza Italia" - secondo un sondaggio Demos per "La Repubblica" - sarebbe scivolata, addirittura, all'11%. Il risultato peggiore dalla sua costituzione".
Forse Silvio Berlusconi è volato dal suo amico Vladimir Putin, più che per discutere delle attuali crisi internazionali, per farsi consigliare dove acquistare una lussuosa dacia nella quale ritirarsi e riposare, lontano dall'ingrata Patria, con il suo barboncino Dudù e, forse, con la sua fidanzata Francesca. Forse mica per niente: perché la fidanzata Francesca, da napoletana verace, non ama temperature troppo fresche.

venerdì 11 settembre 2015

La banca fallisce? E tu paga

"Il Consiglio dei Ministri - recependo la normativa voluta dall'Unione europea - ha varato le nuove regole sul "Salva Stato dalle crisi bancarie"".
In caso di fallimento di un istituto di credito, cioé, scatterà quel "bail in" che, in parole  povere e in italiano, significherà il "salvataggio interno" cui saranno costretti, innanzitutto, gli azionisti - e questo va bene - ma, ove non fosse sufficiente, i possessori di obbligazioni e i titolari di conti correnti per la parte eccedente i 100 mila euro. E questo non va bene perché verranno chiamati a pagare gli eventualai errori e le eventuali varie irregolarità delle banche anche moltissimi i quali hanno affidato loro i propri risparmi spesso di una vita. Continuando a ricevere, oltretutto, interessi scandalosamente risibili. Giusto - ci mancherebbe - che gli Stati non debbano essere più chiamati a svenarsi per le colpe o il dolo di qualche irresponsabile istituto di credito, ma giusto che, a svenarsi, debbano essere chianmati anche gli innocenti risparmiatori? Forse è meglio quando l'Unione europea si dedica a dettare le norme sulla curvatura dei cetrioli. Come è avvenuto: non è una "battuta".
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Vittorino "fan" di Marino

"Ho votato Marino come sindaco di Roma - ha rivelato, a "La Zanzara" di Radio24, quel Vittorino Casamonica coautore del funerali-schiaffo del capoclan "zio Vittorio" - perché è una brava persona".
Il sindaco Marino, dopo una tale rivelazione, sentirà, almeno questa volta, la tentazione di dimettersi? Perché - la speranza è no - il voto di Vittorino Casamonica potrebbe essere stato solo la punta di un grande "iceberg" tutt'altro che immacolato.
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Dal noi all'io?

"Chi vuole andare via vada - ha fatto buon viso a cattiva sorte, di fronte alla possibilità che una quindicina di senatori lascino il "Nuovo Centro Destra", il segretario-Ministro dell'Interno, Angelino Alfano - Noi resteremo con Renzi".
Così continuando l'esodo, però, un giorno l'Angelino potrebbe essere costretto a dire: "Io resterò con Renzi". A meno che, borioso com'è, non voglia usare il "plurale maiestatis".
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Quello "stop" fai da te

"Al Prenestino - popolare quartiere romano - rinnovato in alcune zone l'asfalto dopo anni, si sono però dimenticati di ripristinare la segnaletica orizzontale".
Ci hanno pensato per fortuna, anche se con la tradizionale ironia quirite, alcuni residenti. I quali ad esempio, dove avrebbe dovuto essere ripristinato lo "stop" ad un pericoloso incrocio, hanno verniciato, a caratteri cubitali, "Te devi fermà".
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giovedì 10 settembre 2015

La leggina scandalo "pro partiti"

"Per avere il finanziamento pubblico - aveva opportunamente stabilito, tre anni fa, una legge - i partiti avrebbero dovuto presentare, entro luglio, i loro bilanci e una commissione di garanzia avrebbe dovuto verificarne la loro correttezza. Ma la commissione, dichiarando di non avere il personale sufficiente, non si è dedicata a quella verifica. E, quando un'altra legge ha deciso di affiancare alla commissione una decina di impiegati, i tempi non sono stati più sufficienti".
Partiti, allora, senza finanziamento pubblico? Ci mancherebbe. Ecco pronta una leggina firmata dal pd Paolo Boccadutri ed approvata a tempo di record da tutti i partiti a Montecitorio, tranne il "Movimento 5 stelle" e "Sinistra Ecologia Libertà", che permette l'erogazione del finanziamento anche in assenza della pur obbligatoria verifica dei bilanci.  Ora, certo, occorrerà l'approvazione anche a Palazzo Madama. Ma qualcuno pensa che la vergognosa leggina, lì, non verrà invece approvata? Qui non si tratta di votare o non votare provvedinmenti di ordine etico,  sociale od economico generale. Qui si tratta, per i partiti, di mettersi in cassa svariati milioni di denaro pubblico. E, in casi così, non ci sono maggioranze e opposizioni. E nemmeno dissidenze interne. Sergio Rizzo, sul "Corriere della sera", lo ha giustamente definito un "classico dell'orrore".
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La "linguaccia" e la linguetta del Ministro Giannini

"Mancano i fondi - si continua a sostenere - per fare di più per la scuola".
Questo è già grave. Ma più grave diventa quando, mentre si continua a sostenere questo, verranno elargiti ai dirigenti ministeriali e locali, quale indennità di posizione, circa 30 mila euro che andranno ad integrare stipendi fra i 50 e i 100 mila euro annui. "Buona scuola"? Per i dirigenti ministeriali e locali, certamente, non buona, ma buonissima scuola già ora. Per presidi, insegnanti e studenti si vedrà. Ma da un Ministro Gelmini che si fa fotografare mentre fa la "linguaccia" c'è da aspettarsi questo ed altro. Con la benedizione di don Matteo.
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Casamonica a "Porta a porta" 1

"Lasciatemi fare  - ha rivendicato Bruno Vespa a chi continua a criticarlo per l' "ospitata", nel suo "Porta a porta", della famiglia del defunto capoclan Vittorio Casamonica - lasciatemi fare il mio mestiere".
Giusta rivendicazione. L'importante, però, è che il suo mestiere lo faccia senza "sbavature" inaccettabili. E senza mirare soltanto, cinicamente, al primato degli ascolti.
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Casamonica a "Porta a porta" 2

"Da cattolico - ha dichiarato, a proposito della poltrona offerta da Bruno Vespa, nel suo studio, alla famiglia Casamonica, il sindaco di Roma, Ignazio Marino - penso che a guardare "Porta a porta" si  faccia peccato e bisognerebbe confessarsi".
Da cittadini romani laici o cattolici, a proposito della poltrona offerta in Campidoglio al sindaco Ignazio Marino dai suoi elettori, quasi tutti, ormai, pensano però che, a guardare quanto da lui fatto e non fatto, si sia bestemmiato contro l'efficienza amministrativa e bisognerebbe salire uno ad uno in ginocchio, per penitenza, tutti gli scalini che conducono al suo studio nel Palazzo Senatorio. Amen.
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Trump-Berlusconi

"Lei - hanno chiesto, in una intervista su Skay Tg24, all'aspirante candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump - lei si sente il nuovo Silvio Berlusconi?" "Sì - ha risposto lui - Silvio Berlusconi mi piace, è una  brava persona".
Si starà a vedere, se questa audace affermazione gli sarà giovata oppure gli avrà gravemente nuociuto.
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mercoledì 9 settembre 2015

Il secondo funerale del clan Casamonica

""Porta a porta" di Bruno Vespa - ieri sera - ha scelto di dare voce e immagini, sui funerali del suo capoclan, alla famiglia Casamonica".
La famiglia Casamonica, così, ha avuto la possibilità di celebrare un secondo funerale: dopo quello di "zio Vittorio", quello della Rai, ente pubblico al seervizio dei cittadini paganti. La famiglia Casamonica, infatti, ha riversato, sul piatto d'argento offertole da Bruno Vespa, le sue tesi aberranti, mistificatorie e provocatorie sulla personalità del suo congiunto venutole a mancare e sulla sua vergognosa cerimonia funebre. Ora - è stato fatto sapere - Bruno Vespa, nel "Porta a porta" di questa sera, cercherà di spiegare il perché di quella sua scelta. Si appellerà, magari, al diritto di cronaca. Ma, allora, fingendo di non sapere che una corretta cronaca televisiva esige, sempre, un contradditorio immediato, "sul campo". Che, invece, non c' è stato. Mentre c'è stato un altro schiaffo a Romna e ai suoi cittadini. Bruno Vespa, preso ogni volta dall'ossessione di "essere il primo" nei tempi e nei fatti, farebbe però bene ad interrogarsi, ogni volta, se stia facendo bene. E a non invitare chi sa che verrebbe a vomitare in quello che lui, per primo, ama definire "il salotto buono" della RaiTv pubblica. Perché non basterebbe poi, il giorno dopo, lavarlo anche con la candeggina.
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Il Consiglio di Stato "alla frutta"

"Impossibile andare avanti con questi pochi mezzi - ha dichiarato clamorosamente il presidente del Consiglio di Stato, Giorgio Giovannini - Le udienze sono ormai a rischio". E, coerentemente, si è dimesso".
"Non era mai successo prima", ha commentato qualche giornale. Ma di che cosa stupirsi? In Italia, ormai, succede di tutto. Perfino che qualcuno, nell'impossibilità di portare avanti il suo lavoro, trovi il coraggio di rinunciare alla poltrona. Bravo Giorgio Giovannini.
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Un passero sempre più solitario di nome Angelino

"Guidati da Gaetano Quagliariello - lunedi scorso - quindici senatori del "Nuovo Centro Destra" di Angelino Alfano si sono riuniti per decidere di non votare la riforma del Senato così come insiste di volerla il "premier" e "loro padrone" Matteo Renzi. E per concordare di non accettare la definitiva "renzizzazione" del loro partito".
Angelino Alfano, sotto la sua abbronzatura, è impallidito. Matteo Renzi, alle prese con la sempre più decisa opposizione interna nel suo Pd, non ci ha fatto nemmeno caso. Denis Verdini, che aveva offerto ai 15 di andare da lui, ha da loro ricevuto un secco no. Silvio Berlusconi, invece, avrebbe detto lui no ai 15 che sarebbero volentieri rientrati in "Forza Italia". Si preannunciano, insomma, tempi sempre più confusi ed intricati. E  comunque, vadano come vadano le cose, sempre più inquietanti e preoccupanti. Con una sola sicurezza: Angelino "solitario" che nel Governo "cantando" andrà "finché non more" il "Nuovo Centro Destra".
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Collassi romani

"L'assessorato romano alla mobilità - in via Capitan Bavastro - sta cadendo letteralmente a pezzi".
Più che normale. Con la mobilità romana ormai al collasso, l'assessorato competente, ma in realtà incompetente, non poteva presentarsi, come raffigurazione emblematica, meglio di così.
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La "topolina saltafila" al "San Giovanni Bosco" di Napoli

"Un topo è stato fotografato - nel reparto ginecologia ed ostetricia dell'ospedale "San Giovanni Bosco" di Napoli - dal parente di una ricoverata".
Ma, forse, non era un topo maschio. Potrebbe essere stata un topo femmina, poverina, bisognosa di una visita specialistica ginecologica. Sono in corso accertamenti. Magari per informarla che non si può entrare così di straforo in un ospedale. Ma bisogna fare la fila per prenotare la visita e aspettare, per averla, anche qualche mese.
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martedì 8 settembre 2015

L'Angelino svergognato

"Con un fucile che spuntava in bella vista da una sacca e che soltanto io sapevo essere finto - ha raccontato un giornalista del quotidiano "Il Giornale" - sono passato otto volte dai varchi metro, ho viaggiato quattro volte sulle vetture sostterranee, ha superato l'accesso controllato alla Stazione centrale, ho viaggiato su un treno, andata e ritorno, per quattro fermate, ma nessuno ha mai notato nulla e mi ha mai fermato. Nemmeno, sul treno, il controllore e due poliziotti".
E' accadutro a Milano, una delle città più esposte ad eventiuali atti terroristici e che, secondo il Ministro dell'Interno, sarebbero tra le più sorvegliate.  Ma per  il Ministro dell'Interno, evidentemente, si è trattato di un episodio da niente. Di un innocuo scherzetto di Carnevale. Tanto è vero che non ci ha sprecato nemmeno una parola, una giustificazione, una scusante. E il "premier" Renzi nemmeno un semplice, sbrigativo, solito "Italiani, state sereni". Anche per il timore, forse, di sentirsi rispondere: "State sereni un corno".
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L'Agenzia dell'Onu con il cappello in mano

"Milionari italiani - ha rivolto l'invito, su una inserzione pubblicata a pagamento, l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati - se appena l'1% di voi ci donasse 15 mila euro, potremmo raccogliere fondi sufficienti ad assistere circa 22 mila famiglie siriane... Fate la vostra parte".
Ora - ci mancherebbe - sarebbe più che giusto, se almeno l'1% dei milionari italiani aiutassero concretamente la disgraziata popolazione siriana. Anche se non si capisce perché solo l'1% dei milionari  italiani e non anche di Paesi oltretutto ben più ricchi. Ma quello che lascia davvero basiti è che venga a chiedere l'elemosina, con il cappello in mano, quell'Agenzia dell'Onu nata proprio per assistere i rifugiati. "Abbiamo finito i finanziamenti" è la giustificazione. Che non giustifica, però, un bel niente. Perché - come avviene, ad esempio, anche alla Fao - la grandissima parte dei finanziamenti non vanno per i compiti istituzionali, ma per gli stipendi dei propri dipendenti. L'Agenzia dell'Onu per i rifugiati, infatti, deve foraggiare un Comitato direttivo di ben 79 membri e uno "staff", fra cui numerosi dirigenti, di 7 mila dipendenti. E foraggiarlo molto bene. Non solo con stipendi che possono anche superare i 12 mila euro al mese, ma con un fior fiore di "benefit" quali una polizza sulla vita, una polizza sanitaria per tutta la famiglia, un 75% del costo degli studi dei figli, l'indennità di trasloco, il pagamento di viaggi per facilitare le ferie nel Paese d'origine e - ultima ciliegina sulla torta - le esenzioni fiscali. Certo che, alla fine, per i rifugiati rimane poco o niente. E, allora, ecco accendersi la lampadina: "I finanziamenti a noi, per i rifuguati andiamo a chiedere l'elemosina con il cappello in mano". E non si vergognano neppure.
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Vladimir, Silvio e Matteo

"Il Presidente russo Vladimir Putin - è stato confermato - scambierà idee e punti di vista, con Silvio Berlusconi che andrà a trovarlo da domani fino a domenica, sui tre drammatici problemi internazionali del momento: la Siria di Assad precipitata nel caos più totale, l'avanzata sempre più massiccia dei terroristi dell'Isis, l'esodo inarrestabile dall'Africa e dall'Asia verso l'Europa".
Scambi di idee e punti di vista, certo, da vecchi amici. Ma fa un certo effetto dover registrare un Presidente russo che, su questi tre drammatici problemi internazionali, inviti, invece che il "premier" pd Matteo Renzi, il capo dell'opposizione Silvio Berlusconi. Perché l'amicizia va bene, ma anche la diplomazia dovrebbe avere il suo posto. A meno che non sia il roseo Matteo e non volersi incontrare con il rosso Vladimir.
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